Catechisti disponibili a fraternizzare e orientare al Cristo Messia Salvatore nei Sacramenti

SEMPRE AMICI PER IL BATTESIMO DELLE NEONATA

Carlo di Amedeo

Ho ascoltato un catechista che ha accompagnato due sposi quando si preparavano alla loro Cresima, poi al Battesimo della loro creatura e resta ancora una cordiale amicizia. Ecco come avvenne. Renzo era fidanzato con Lucia e decisero di sposarsi con il prete, in chiesa. Ma questi due giovani erano sì battezzati, ma entrambi ancora non cresimati. Il parroco di San salvatore da cui si recarono, li invitò a prepararsi alla Cresima con due suoi catechisti, Giovanni e Mario, con i quali presero accordi per dieci incontri di colloqui. I candidati chiedevano di capire i sacramenti della Chiesa ed il ruolo dello Spirito santo nella Cresima. Nei dialoghi ascoltarono anche esperienze ed esempi di vita cristiana. Mario ricorda che furono colpiti dal racconto del rabbino con cui veniva spiegato come nella vita bisogna benedire Dio in ogni situazione, perché quando sembra che tutto sia perduto, lì c’è la salvezza. Ecco il racconto rabbinico, in breve:  un commerciante doveva andare dal suo paese alla lontana capitale e partì portando con sé un asino, una lanterna ed un gallo. Arrivato di sera in un albergo non trovò posto e andò a pernottare sotto le piante nelle vicinanze. Ma nottetempo una volpe portò via il gallo, un lupo sbranò l’asino e la lanterna rimase spenta per il vento. Ma lui al mattino benediva di nuovo Dio. Poi tornò all’albergo dove trovò tutti morti, uccisi dai briganti. Lui si era salvato dai briganti perché la lanterna era spenta, il gallo non aveva cantato, né l’asino aveva  ragliato. Il rabbino concludeva con il salmo 33 “Benedirò il Signore in ogni tempo” in ogni situazione. Altri racconti e testimonianze  riuscirono illuminanti per nutrire fiducia in Dio. I candidati al sacramento della Confermazione chiesero come padrino, ciascuno, un catechista. Passati nove mesi la nuova famiglia ebbe la sua creatura ed i novelli genitori chiesero agli stessi catechisti Giovanni e Mario di prepararsi assieme alla madrina al Battesimo. Il parroco diceva ai catechisti di non essere insistenti per non forzare. Ma senza che i catechisti li frequentassero, erano Renzo e Lucia che alla domenica si recavano alla santa Messa  a pregare e salutavano i loro catechisti perché si era creato un legame comunitario. Questa esperienza serviva ai catechisti  per approfondire la loro riflessione sulla Parola di Dio, e per condividere la gioia della fraternità spirituale in modo disinteressato e schietto, tanto che dura ancora l’amicizia.

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