AMBROGI ARSENIO Figlio dell’Amore Misericordioso a Collevalenza con Madre Speranza beata

Di padre Arsenio Ambrogi, sacerdote diocesano perugino, poi  religioso dei Figli dell’Amore Misericordioso è stato edito il testamento nel libro di Remo Bistoni e Juan Josè Argandogna Ros edito a Perugia nel 2008 (pp. 165-168). Era orfano del padre Raffaele morto in guerra, qualche anno dopo la nascita avvenuta nel 1915. Dirà di essere aiutato da due madri:  Mamma Giulia che lo diede alla luce e Maria celeste Mediatrice a cui quotidianamente diceva: “O Regina e Madre mia, io sono tutto tuo e tutto quello che ho è tuo”. Consacrato sacerdote nel 1940 dal suo lodato mons. Giovanni Battista Rosa, è ministro di Dio prima a Borghetto di Prepo, poi a Marsciano. Nel 1954 si consacra Figlio dell’Amore Misericordioso nelle mani di mons. Alfonso M. De Sanctis vescovo di Todi e vive con Madre Speranza di Gesù (1893-1983) fondatrice delle due congregazioni: le Ancelle ed i Figli dell’Amore Misericordioso.   Vive a Fermo per quattordici anni con l’arcivescovo mons. Norberto Perini che dà forma giuridica ai Sacerdoti Diocesani dell’Amore Misericordioso con voti, congragazione approvata da questo Arcivescovo con atto giuridico ufficiale del 1968, ma già nell’agosto 1954  il presule aveva celebrato la consacrazione di don Luigi Leonardi e don Lucio Marinozzi sacerdoti della diocesi Fermana S.D. F.A.M. Don Ernesto Ricci nell’edifico a lato della chiesa del Carmine, aveva fondato nell’immediato dopoguerra il Collegio degli Artigianelli del Sacro Cuore di Gesù per soccorrere i bambini e ragazzi orfanelli o bisognosi. Morto nel 1950 don Ernesto viene in sogno a Madre Speranza per affidargli il suo collegio Fermano e la vita comune che bramava per il clero diocesano. Con M. Speranza, p. Arsenio a Fermo e riforma l’assistenza ai bambini assieme con don Franco Scendoni di Ortezzano che diviene poi Figlio dell’Amore Misericordioso. P. Arsenio segue le opere di carità, senza altri motivi che quelli morali. Nella chiesa viene esposta la bella immagine di Maria Mediatrice dipinta molto bene da Elis Romagnoli, alunno del Collegio. Egli affianca i sacerdoti diocesani che ama come fratelli ed amici, a cominciare dai più giovani. E la diocesi Fermana offre subito alla congregazione F.A.M. i sacerdoti don Mario Montecchia, don Mario Tosi, don Mario Straffi, don Elio Bastiani, don Franco Scendoni,  e in seguito don Enzo Ignazi, don Orfeo Miatto, don Serafino Romanelli, don Umberto Bartolucci, oltre ai predetti don Leonardi e don Marinozzi. Nel tempo si uniscono don Monti, don Bianchini, don Rossi, don Valentini, don Carboni, futuro vescovo di Macerata e il laico Pietro Iacopini. A Fermo don Arsenio dirige la Casa Sacerdotale per il clero e il Seminario dei teologi F.A.M. Memorabili i loro pellegrinaggi ai santuari mariani all’Ambro e alla santa Casa Lauretana. Crescono allora molte vocazioni per il seminario diocesano nel nuovo edificio dell’arcivescovo Perini. Dopo i quattordici anni fermani,  padre Arsenio, nominato dal Consiglio Generale come Padre Generale nel 1968, presiede anche la congregazione vescovile dei Sacerdoti Diocesani F.A.M.  voluta dal medesimo arcivescovo. Eccolo, a Collevalenza nell’amore ai fratelli F.A.M e ai confratelli sacerdoti che riunisce periodicamente per cui ne raggiunge circa un migliaio con le sue testimonianze ed esortazioni nell’edificarsi alla santità.  Nella Parrocchia romana di Spinaceto affidata ai F.A.M., il 18 novembre 1979 emette il voto esplicito di obbedienza al Santo Padre, nelle mani di san Giovanni Paolo II venuto in questa parrocchia.  Nella basilica di San Pietro  diviene parroco p. Giovanni Ferrotti F.A.M. e la Casa Sacerdotale della Traspontina vicina al Vaticano è affidata ai F.A.M.  Padre Arsenio quasi novantenne il 10 settembre 2015 è passato alla Casa celeste del Padre. Nel testamento ha riassunto il suo cammino terreno dicendo: “Tutto è da Lui, tutto è grazia, tutto è misericordia.”

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