Santuario Madonna dell’Ambro a Montefortino. Origine benedettina. Nota di p. Alfonso Schiaroli

SANTUARIO MADONNA DELL’AMBRO A MONTEFORTINO. VISITE DI PELLEGRINI BAVARESI. PENSIERO SE BENEDETTO XVI…
Se il nostro santuario della Madonna dell’Ambro fosse conosciuto dal papa Benedetto XVI, non c’è dubbio che ne sarebbe molto entusiasta. E’ stato scritto e riferito da persone bene informate che egli è animato da profonda spiritualità benedettina. Durante la sua vita si è recato più volte in vari monasteri, specie a Montecassino e a Subiaco, culla dell’Ordine benedettino. Lui stesso ha spiegato i motivi della scelta del nome Benedetto.
“Ho voluto chiamarmi Benedetto, come il mio predecessore Benedetto XV che ha guidato la Chiesa in un periodo travagliato a causa del primo conflitto mondiale. Fu coraggioso e autentico profeta di pace e si adoperò con strenuo coraggio, dapprima per evitare il dramma della guerra e poi per limitarne le conseguenze nefaste. Sulle sue orme desidero porre il mio ministero a servizio della riconciliazione e dell’armonia tra gli uomini e i popoli. Il nome Benedetto evoca inoltre la straordinaria figura del patriarca del monachesimo occidentale S. Benedetto da Norcia, uno dei compatroni d’Europa (…)
La progressiva espansione dell’Ordine Benedettino da lui fondato ha esercitato un influsso enorme nella diffusione del cristianesimo in tutto il continente. S. Benedetto è perciò molto venerato in Germania, ed in particolare nella Baviera, la mia terra d’origine. Costituisce un fondamentale punto di riferimento per l’unità dell’Europa e un forte richiamo alle irrinunciabili radici cristiani della sua cultura e della sua civiltà.
Il nostro santuario è di origine benedettina, in quanto è sorto anche per interessamento dei benedettini della vicina abbazia dei santi Vincenzo e Anastasio, in località Cisiano. Risulta che dagli stessi religiosi è stato custodito e servito durante i primi quattro secoli della sua millenaria storia e vita, essendo di pertinenza della stessa abbazia. Qui monaci bravi esercitarono una vera giurisdizione, finché il loro monastero ebbe una florida vita. A ricordo di tale presenza benedettina nella parete absidale è raffigurato S. Benedetto in abito scuro e barba fluente. Nel secolo XVIII ai Benedettini, (che lo avevano lasciato nel 1439) succedettero nel 1744 i Camaldolesi raffigurati nel loro fondatore S. Romualdo (una riforma Benedettina) e vi restarono sino al 1820. Nella controfacciata, sopra l’unica porta spicca un ampio affresco raffigurante la Madonna dell’Ambro, alla cui sinistra, inginocchiato, si vede mistica figura di papa Benedetto XV che invoca l Vergine, Regina della Pace. E’ stato il papa della prima grande guerra che avrebbe voluto scongiurare, senza però riuscirci.
Il terzo motivo di simpatia di Benedetto XVI per il nostro santuario potrebbe essere l’affluenza dei pellegrini Bavaresi, che fra gli stranieri sono i più assidui visitatori. Arrivano giovani in pullman, gruppetti di adulti con macchine e guide specializzate e gruppi famigliari, ben riconoscibili. Vogliamo sperare che qualche vescovo possa riformare il papa Benedetto XVI sulle peculiarità Benedettine del nostro santuario. Chissà mai! se egli dovesse recarsi nella vicina Norcia (25 Km) sorvolando il centro degli Appennini, potrebbe farci una breve puntata, come semplice pellegrino! (Voce del Santuario Madonna dell’Ambro: a. 2005-2)

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