Pace tra la persone da un messaggio di donna Ida in colloquio con un religioso passionista

Donna Ida parla al passionista p. Alberto per veder tornare la pace nella comunità.
“ L’uomo per corrispondere al suo fine deve cercare di conoscere, amare e servire Dio; ma non arriverà mai all’alta cognizione di Dio, se non prendendo le mosse dalla cognizione del suo nulla: né potrà arrivare all’amore di Dio, se non distaccando totalmente il suo cuore da se stesso, e non gli servirà neppure, se non quando avrà ben compreso la pratica dell’umiltà.
Riguardo poi al bene che può compiere, anche il superbo e con apparenza di benservizio di Dio, si deve credere che gli avverrà sempre come a colui che avendo una botte piena o quasi piena di aceto, o per lo meno lo ha contenuto, si prova a versarvi del buon vino: quel vino o rigurgiterà subito e si spanderà in terra per essere calpestato, oppure se anche entrerà in parte o in parte nella botte non vi si conserverà buono a lungo, ma presto diventerà aceto.
Infatti ove una mente o un cuore sono pieni di amor proprio (amore diventato aceto per non dire veleno) non vi può essere per nulla l’amor di Dio.
Anche di fronte al prossimo, riconoscere il nostro nulla e la nostra miseria; e perciò è necessario persuadersi sempre di essere come lo straccio di casa, o come la scopa del convento, o per lo meno servo umilissimo.”

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