Canto popolare di Natale per san Giuseppe raccolto a Belmonte Piceno da Vesprini Albino

CANZONE ER SAN GIUSEPPE
Alla Natività di Gesù
“Rallegrati, Maria, che sei sposa,
più gradita sei tu di fresca rosa.”
Giuseppe abbassa l’occhi e tira via,
per non sentir il pianto di Maria.
Tre Angeli dal cielo glielo disse,
per Betlemme bisogna che partisse.
Ci la menò con gioia ed allegria,
ed accarezza la Madre Maria.
“Un pezzo di pan noi ci porteremo,
per quando noi fame poi sentiremo.
Un somarello noi ci porteremo,
per quanno poi noi ci straccheremo”.
Quanno che fu l’ora delle gran calure,
Maria si sdraia in terra a ripusare.
“Su, su, Maria, se non puoi camminare,
c’è il somarello che ti può portare!”
“Ma io, Giuseppe, non so’ stanca, none:
lo Spirito Santo dà devozione!”
Quanno Maria a cavallo era salita,
guarda la stella sua ch’era apparita.
Era apparita in quelle capannelle,
dove dormiva le sue pecorelle.
“Tu qui Maria ci dormi assai sicura,
qui di nessuno devi aver paura.
Tu vieni qui, Maria, allegramente,
e non aver timore di niente!”
“Alloggia pure tu, Giuseppe, qua sicuro,
per me sei stato sempre sposo puro!”
Quanno che fu l’ora de la mezzanotte,
Maria chiamò Giuseppe forte, forte.
“Su, su Giuseppe mio alzati un poco,
vamme a trovà un carbò de foco!”
Allor Giuseppe si sveglia allegramente,
a Betlemme va a chiedere a la gente.
C’erano qui due mastri forginari,
con le fucine accese da ferrari.
“O mastri forginari, Dio vi sia d’aiuto,
un po’ de foco cerco, sprovveduto,
“Sì, Giuseppe te lo vogliamo dare,
para il cappello se lo vòi portare!”
“Il mio cappello è fatto per la testa,
il foco mettimelo su la mano destra!”
Il fucinaro dopo quello che ha ‘scoltato,
sul palmo d’una mano gliel’ha dato.
“Oh Dio che gran miracolo so’ visto,
su la pianta de la mà il foco ha misto!
Guardate che miracolo evidente,
su la pianta de la mà lu focu ardente!”
Allor Giuseppe s’incammina per la via
se ‘ncontra con Sant’Anna e Anastasìa,
Domandò: “Anna da dove sei uscita?”
“Ho assistito Maria che s’è parturita!”
Lu partu de Maria è un bel sorriso:
è nato il Signore del Paradiso.
Lu partu de Maria è gigli e canti,
è natu lu Patrò de tutti quanti.
Nel parto di Maria è nato un fiore,
è nato Gesù Cristo Salvatore.
Nel parto di Maria è nato un giglio,
beata te Maria, che bello figlio.
Nel parto di Maria è nato un santo,
è nato lu patrò de tutto quanto.
Se vai a vedé Maria quanno lava,
li pagni del Signore essa rsegava.
E lo sapone che ce li ‘nsaponava,
tutti granelli d’oro gli faceva.
E del sapone che ce li lavava,
a cento miglia l’odore si spandeva.
E sull’alberello dove li appendeva,
tutti rametti di fiori ce spuntava.
Poi Giuseppe jé li raccoglieva,
e in mano di Maria li rimetteva.
Chi ha ascoltato con devozione
s’acquisterà cent’anni di benedizione.
Chi lo ha accolto con la sua reverenza
s’acquisterà cent’anni di indulgenza.

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