MASSA FERMANA in alcuni documenti di Fermo dal 1252 al 1538 nell’eredità dei nobili locali e nelle vertenze con Montegiorgio e Fermo

MASSA FERMANA negli anni 1252; 1314; 1327; 1372 e 1538 in relazione con Fermo. I beni dei signori di Massa erano in altre località come Chiarmonte; Carassai; Gabbiano. Archivio comunale Fermano nell’archivio di Stato di Fermo pergamene numero Hubart 1674; 1675
== Nell’anno 1252 il podestà di Fermo, Rainer Zen (futuro doge di Venezia) riceve il giuramento di Guglielmo da Massa che sottometteva il comune di Massa ed i suoi beni alla giurisdizione del governo della città di Fermo e il podestà incarica Alighiero a dare ufficialmente la cittadinanza Fermana agli uomini di Massa. (Pergamena di Fermo numero Hubart 1675)
== Nell’anno 1314 con rogito del notaio Benvignati nativo di Massa, vengono divisi in tre parti i beni ereditari dei signori di Massa esistenti oltre che nel castello di Massa Fermana anche nei castelli di Carassai, Camporo, Gabbiano, Chiarmonte, Fermo, Montolmo (oggi Corridonia) e Macerata . In ciascun luogo essi tenevano i patronati delle chiese costruite dai loro antenati. Gli eredi sono i signori Lino di Guglielmo e i fratelli Ciccaroni; Rinaldo di Fidesmido e suo fratello. I castelli di Massa e di Chiarmonte e metà dei beni immobiliari a Fermo divennero proprietà dei fratelli signori Rinaldo e Cicco, figli di Fidesmido. I castelli di Carassai e di Camporo, proprietà del sig. Lino figlio del sig. Gugliemo. Il castello di Gabbiano, i beni a Montolmo, a Macerata e l’altra metà dei beni immobiliari a Fermo, proprietà di Vanne dei signor Gerardo e dei fratelli Tullio e Andreuccio figli di Ciccarone. (Pergamena di Fermo numero Hubart 1674)
== Nell’anno 1327 con rogito del notaio Monte di Jacobo di Fermo si registra la sottomissione del comune di Massa, rappresentata dal suo sindaco Tebaldo di Jacobuccio, alla giurisdizione della città di Fermo rappresentata da Matteo di Pietro Rose. (Pergamena di Fermo numero Hubart 1678)
== Nel 1372 la città di Fermo, tramite il sig. Angelo Berardi, suo procuratore, acquista al prezzo di 1100 fiorini d’oro e riceve da don Geraldo abate Turonense, i beni confiscati dalla Camera apostolica, lasciati in eredità da Vanne di Ciccarone del sig. Guccio e le proprietà di Andreuccio del sig. Gerardo da Massa, beni siti nei territori di Massa e di Gabbiano (contado di Fermo) e a Montegiorgio. (Pergamena di Fermo numero Hubart 1676). (Altri beni confiscati ai signori di Massa: Pergamena di Fermo numero Hubart 1677 e 1679)
== Nell’anno 1538 vengono definiti i confini tra Massa Fermana e Montegiorgio con atto del commissario del Legato apostolico, il giudice (uditore) Giovanni Diletti notabile dottore del diritto civile e canonico il quale ascolata i quattro rappresentanti di ciascuno dei due Comuni. Registra l’atto il notaio ser Ciriaco (Quirico)Novi da Macerata. (Pergamena di Fermo numero Hubart 1680)
== La vicenda del castello di Gabbiano è registrata in altri atti notarili: Pergamen di Fermo numero Hubart: 1631; 1632; 1633; 1634; 1635; 1636; 1637; 1638). Per Carassai e Camporo altre pergamene ivi.

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