LETTERA SUOR MARIA ELETTA SANI SERVA DI DIO da Macerata clarissa a Falerone cc. 98s trascrizione ortografica

LETTERA DI SUOR MARIA ELETTA SANI Serva di Dio da Macerata clarissa a Falerone; trascrizione ortografica. A. 175. cc. 98s
Viva Gesù e Maria
A gloria di voi, mio Dio, intento di obbedire al vostro ministro. Dopo un po’ di tempo d’essermi Comunicata, mi sono trovata con lo spirito in Dio, senza che io mi sia accorta perché stavo trafitta dagli sconvolgimenti e dolori nel corpo. Tra queste scosse e impedimenti diabolici tanto che Dio mi ha fatto misericordia di rapire lo spirito, solo mi sono intesa un gran dolore di testa, ma era più nella mente che materialmente, tra questa come debolezza di testa, mi sono trovata in Dio. In Dio vedevo quell’illibatezza e candidezza che non si può dichiarare: mi rapiva più lo spirito di desiderio di avvicinarmi all’oggetto amato. Siccome in Dio vedevo gli (albori) divini che sfavillavano raggi di bellezza divina, chiara più che non il sole, pareva che il mio spirito fosse trafitto e trafilato da un incendio di desiderio, ma questo incendio era in tutto lo spirito. Benché io lo volessi dire, io non so ridirlo. Essendo già a lei noto che Dio, per sua infinita misericordia, mi rapisce lo spirito, questo mi accade più volte il giorno, in quei voli di spirito che si innalza in Dio. Pare che se ne voli alle divine grandezze, ora ai divini attributi, altre volte ai nidi dell’amoroso mio Crocifisso, all’albergo dei peccatori, che è il sacro Costato, dove il mio spirito prende speranza. Si sente amore di corrispondenza e gratitudine all’acceso amore dove pare che entri alla stanza di misericordia e di amore infinito, senza mai saziarsi di amare, anzi di assillarsi di un so che, che io non lo so dichiarare. Parmi che resti perduto in abisso di cognizione e notizia di questo nido di amore che è il sacro Costato del mio misericordiosissimo Gesù. Altre volte il mio spirito (nel) dare voli in Dio, subito resta alla notizia del trono di Maria SS.ma, alla sublimità della grandezza, come viene riverita da innumerabili spiriti Celesti, riconosciuta per vera Madre di Dio. Io qui mi perdo la favella. Non so dire quello che lo spirito intende. Ne ha notizia con intelligenza tanto alta, del suo essere che sta in trono di sublimità alla destra del suo unigenito divin Figlio. Il mio spirito resta sbigottito e sempre più desideroso di possedere Dio, riconoscere e riverire e amare e ringraziare Maria SS.ma. Ben dico che io non (ho) lingua da poterle dire queste notizie, Ben sì dico, “Beato chi arriverà a vedere Maria SS.ma”. Io poi mi esercito con lo spirito di unirmi tra quei beati spiriti Celesti, di riverire e salutare Maria SS.ma, ora come Madre di Dio, ora come ci Figlia del divino Padre, ora come vivo tempio di Dio. Al suo trono resta il mio spirito e (allora) ha notizia dei suoi privilegi e grandezze celesti, altre volte il mio spirito vola al trono della SS.ma Trinità e lì si ferma a ringraziarla da parte di Maria Ss.ma, ora come Figlia del divino Padre, ora come Madre di Gesù, ora come sposa dello Spirito Santo. Grande vantaggio è per noi peccatori che Maria Ss.ma sia Madre di Dio perché di continuo prega e ottiene misericordia per un noi, ingrate creature. O stoltezza insoffribile di chi non ama Maria e di chi non ha speranza in Maria, se Lei può tutto e ci ottiene quel che noi domandiamo con rassegnazione e a gloria di Dio. Già mi credo che lei pregava San Luigi per questa Religiosa, ma lo faccia di tutto cuore che io lo fo. Se lei ci va (le) dica pure che io notte e giorno prego per lei. Ieri sera non potei mandar questa lettera, perciò la mando adesso. Richiedo la sua santa Benedizione.
Al P. Scarabelli.
. Estasi in contemplare i divini attributi e la grandezza di Maria SS.ma.>