LETTERA DI SUOR MARIA ELETTA SANI SERVA DI DIO da Macerata clarissa a Falerone c.99 n. 43 trascrizione ortografica

LETTERA DI SUOR MARIA ELETTA SANI Serva di Dio da Macerata clarissa a Falerone trascrizione ortografica. A. 175. cc.99s; n. 43 trascrizione ortografica
Viva Gesù e Maria
Nel ritorno che feci da lei, mi assalì più veemente l’assalto di fare che io lasci di stare sotto la sua obbedienza. Se io non lascio questa obbedienza, mai mi lascerà di tormentarmi. Mi diceva che mi assaliva con tentazioni sì grandi che sarò costretta a peccare e darci il consenso con nuovi assalti. O che io mi risolvessi di lasciare, oppure mi voleva portare per l’aria e poi lasciarmi cadere in terra e fare che il mio corpo diventi tritolato in pezzi e bisognerà che muoia per necessità. A questo punto io risposi: “ Fa’ pure tutto quello che Dio ti permette perché io non temo di te, né del tuo potere che ci nulla puoi. Trema tu che sei incatenato dal mio Gesù per tutta l’eternità. Trema tu, dal mio Gesù che ti ha condannato al profondo dell’abisso in eterno. Io non temo di te orrida bestia”. Mi lasciò un poco, dopo mi assalì con una smania e disperazione di non poter stare sotto la sua obbedienza. Mi straziava per il corpo con un rimorso di coscienza e inquietudine di anima. Mi pareva come se la sua direzione per me fosse un aggravio all’anima mia, peggio che si avessi cento peccati mortali nell’anima. Questo mi ha durato fino alle nove. Mi sono quietata un po’. Ho veduto il nemico tutto nero e come un grosso porco. Io ho fatto il segno della santa Croce. Non mi ha più travagliato. Mi sono portata alla Chiesa e lì ho fatto le devozioni, ma con grandi stenti e patimenti e tormenti. Ne possono riferire ambedue i sacerdoti. Invitata a lasciare l’obbedienza, così non mi tormentava, io ho sempre risposto: “ Mai, mai e poi mai, lascerò di obbedire”. Allora mi ha tormentato con più veemenza. Ma l’umanità pareva che si arrendesse a quelle tirature a parte indietro, il collo all’indietro e le gambe in aria, che il dolore non so dichiararlo. Mi aveva sigillato la testa in un luogo, ma io non sapevo dove, che ambedue i sacerdoti non mi potevano muovere. Qui non so ridirgli in che stremo mi trovavo, aggravata per ogni parte. Lo stesso aiuto del Ministro di Dio mi è di più pena. Rivolta verso Dio che il tutto permette: “ Fiat volontas tua. Gloria a voi, mio Gesù. Merito per me, per grazia vostra. Tormento e pena per te, mio sempre nemico”. Ma ora mi sento tanto male e aggravata che mi sento morire e svenire. Oh, che giorno di sommo dolore. Ho fatto orazione dopo ritornata a casa e mi sentivo un po’ quieta. Lì ringraziavo milioni di volte la misericordia di Dio, che ha usato verso di me, sua indegna serva. Mi umiliavo ai piedi di Maria SS.ma, acciò ringraziasse il suo divino Figliolo, considerando l’infinit(a) bontà e misericordia di tenermi ancora viva e di non avermi condannato all’inferno da me tante volte meritato. Ho preso speranza che Dio mi vuole salva e questo è segno chiaro, mentre non mi ha fatto morire. Stavo quieta e non mi saziavano di amare e benedire Maria SS e ma. Mi si è data nell’anima un’impressione chiara come la Ss.ma Vergine avesse gradito che io sia andata a visitarla alla (chiesa delle) Vergini, esortandomi e riconfermandomi che stia forte sotto la sua obbedienza con chiara cognizione che il nemico mi fa guerra perché mi voleva sua. Già mi aveva messo le grinfie addosso … abbandonando i compressori. La sua grande potenza e provvidenza – di Maria Ss.ma – mi ha fatto cadere sotto la sua direzione e obbedienza, di questo suo devoto il quale è lei, assicurandomi che stia forte alle suggestioni diaboliche e che stia stabile e non mi intimorisca delle insidie del nemico. Ho preso animo che se il demonio verrà di nuovo, io sono risoluta a dirgli (che) più lui si affaticherà a tormentarmi e tentarmi sopra l’obbedienza, io più forte sarò, sempre rinforzerò il proponimento di volere sempre stare sotto la sua obbedienza. Poi la Ss.ma vergine mi ha esortato a patire volentieri perché il suo caro Bambino è molto strapazzato dai peccatori in questi giorni di Carnevale. Per(ci)ò io desidero esercitarmi in qualche penitenza e se mi fosse permesso da casa avrei ancor voluto tutti questi giorni digiunare a pane e acqua. Ma io desidero da lei quel che il Signore gli ispira che devo fare perché avrò più fede di quel che mi ordinerà lei, se domattina si contenta che ritorni alla Madonna delle Vergini. Mi confermo sotto la sua obbedienza e resto domandando la sua santa Benedizione.
Al P. Scaramelli.
Minaccia del demonio se non lascia il Direttore. Sue risposte. Strapazzi che riceve e quanto dura le sembri l’obbedienza. Va alle Vergini, vede per strada il nemico. Comunione, strapazzi del demonio perché lasci il Direttore. Maria SS .ma l’incoraggia a ubbidire e (a) partire per i peccati di carnevale.>

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