Scaramelli Giovan Battista gesuita predicatore delle Missioni chiarisce i fatti mistici a Maria Teresa Sani nel 1751 cc. 69- 70

LETTERA SCRITTA DAL PADRE SCARAMELLI A MARIA cc. 69- 70 delle carte del monastero delle Clarisse a Falerone FM

Sia lodato Gesù Cristo
Ho ricevuto due vostre lettere; ad una non ebbi tempo di rispondere; all’altra rispondo un poco tardi perché in realtà in tempo di Missione non vi è tempo di respirare. A questa seconda lettera dico che non intendo, né mai potrò intendere la cagione di quelle pene interne, che ora provate, finché non vengo ad interrogarvi a bocca. Con tutto ciò conosco che Dio ve le manda acciocché gliele offriate unite con le pene che egli soffrì nell’orto e nel Calvario in isconto di tante offese che gli si fanno dai peccatori e per ottenergli la conversione. Fin da quando vi trovavate nel colmo dei vostri travagli, io conobbi e più volte vi dissi che Dio vi voleva per istrumento della sua Gloria; né questo vi cagioni meraviglia, vedendovi tanto miserabile e tanto peccatrice, perché è proprio di Dio di scegliere per gli strumenti della sua gloria, le anime più deboli e più meschine, come dice San Paolo, perché in questo modo spicca di più la sua potenza, la sua grandezza e gliene risulta maggior gloria. Dunque secondate le intenzioni misericordiosissime del vostro Dio, pigliate di buon cuore tutte le pene che manda, offritegliele di cuore unite alle sue pene, in isconto dei peccati che si commettono e per la conversione dei peccatori. Pregate spesso per essi; ma tutto questo fatelo con un vero zelo di riparare all’onore di Dio tanto vilipeso e per amore dell’anime redente col sangue di Gesù Cristo. Più farete questo, più darete gusto a Dio, e Iddio vedendovi impegnata per il suo onore e per la salute delle anime, si impegnerà per la perfezione dell’anima vostra. Nell’altra lettera trovai una misericordia particolare che non avete avuta mai più ed è la maggiore di quanti avete ricevute finora. Questa fu quella volta che non solamente conoscevate la grandezza e gran bontà di Dio, ma ne gustavate in modo con lo spirito, che quel sapore soavissimo di Dio vi faceva perdere tutta voi stessa, né cosa alcuna del mondo, ma solo sentivate Iddio in voi stessa, sicché …. non vi pareva di essere Mariuccia, ma di essere quasi Iddio, tutta trasformata in lui per un dolce amore. Non è così? Or questa è la vera unione dell’anima con Dio, per cui si trasforma in lui …. Però è il primo grado che può crescere molto e crescerà, se voi sarete fedele a Dio, se patirete molto per lui, se starete sprofondata nell’abisso delle vostre miserie, se vi staccherete da tutto, massime da voi stessa, se non penserete ad altro che a lui e cento volte il giorno vi gli donerete, e se starete sempre nell’esercizio delle virtù. Fatevi animo dunque che gran beni vi si apparecchiano, se sarete costante fedele a Dio. Io starò qui altri 15 giorni perché ho da fare gli esercizi alle monache e poi al clero; perciò scrivendomi fate nel soprascritto Monte Alto per Castignano. Fatemi sapere la risposta che circa i miei libri vi ha dato a sig.ra Contessa e quando gli scrivete salutatemela con espressione. Raccomandatemi di cuore a Dio, massime quando vi trovate in qualche particolare raccoglimento. Ve ne do l’obbedienza. Salutatemi il P(adre) Aloisi. Vi do la santa Benedizione.
Castignano 9 ottobre 1751
Alla molto Ill. Sig.a e Pad.na Oss.ma \ La sig. MARIUCCIA RANIERI – Macerata

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