BURUNDI CRISTIANO con padre Vittorio Blasi 1941-2015 missionario belmontese

Basi p. Vittorio. La belmontese Giustina Sbaffoni che abitava di casa vicino alla famiglia Blasi, diceva: “Dal cielo farò il bene che ho voluto per voi in terra.” In questo stesso modo anche padre Vittorio Blasi sta assistendo le persone amate. Il giorno 24 dicembre, vigilia di Natale, alle ore 19 il Signore lo ha chiamato a sé, nell’ospedale di Bujumbura dove era ricoverato per un blocco renale.
Ha dato la vita per la missione per quaranta due anni in Burundi, dove ha creato molte scuole a Mumuri ed insieme con il vescovo Ruhuna ha eretto il santuario della Madonna Madre della Misericordia, Rosa Mistica mediatrice del Burundi.
A Bujumbura ha creato il centro formativo degli orfani dove sono stati accolti centinaia di bambini diventati nel tempo adolescenti e giovani, dopo aver studiato ed essere stati formati ad una vita centrata sui valori per affrontare le inevitabili difficoltà. Ancor oggi altri orfani sono amati ed assistiti nelle case dove superano i problemi di un’esistenza resa difficile dai tanti disagi. Padre Vittorio, come padre spirituale, è vissuto nel servizio a Dio ed ai fratelli, nell’umiltà e nella povertà, spendendosi con gli altri, per gli altri.
Lo ricordano a Belmonte Piceno dove era nato nel 1941. La sua era una famiglia di agricoltori e da bambino non mancava di aiutare nei lavori il babbo Giusto e la mamma Elisa, insieme con i fratelli: Mario, divenuto Sacerdote, Vincenzo esperto di Agraria e Letizia Anastasia sua assidua aiutante. Ora si sono riuniti in cielo, dopo che hanno sostenuto la missione, insieme con altri parenti, come seguitano a fare. Mario e Vittorio frequentarono le scuole medie, ginnasiali e liceali nel seminario di Fermo fino a quando nel 1962 don Mario fu ordinato Sacerdote e Vittorio fu ammesso nel seminario missionario di Parma. Ordinato anch’egli Sacerdote, Vittorio fu trasferito in missione in Spagna. In seguito andò a svolgere la missione in Burundi, a tempo della guerra di separazione del Ruanda dal Burundi. Qui è restato per tutta la vita.
Il buon Dio, attraverso padre Vittorio, ha portato la vita dove le armi diffondevano la morte, ha seminato la speranza dove dilagava la disperazione, ha reso operose le iniziative di pace dove veniva propagandata l’illusoria lotta tribale. È davvero un mistero grande, l’opera mirabile del missionario cattolico in una terra straniera dilaniata dalle guerre. Ha salvato durante le feroci stragi militari, alcuni seminaristi inviandoli in Italia e oggi alcuni sacerdoti nativi del Burundi sono in Italia e nella diocesi di Fermo.
Padre Vittorio ha espresso il suo legame profondo con Gesù- Eucaristia, celebrando la santa Messa negli ospedali e nelle carceri ed animando la preghiera di Adorazione e il santo Rosario fino agli ultimi giorni. Ha contemplato il mistero di Dio fatto uomo, insieme con Maria che un giorno adagiò il suo Nato in una semplice mangiatoia.
Ora insieme con gli angeli padre Vittorio intona il canto di lode e di gloria, riconoscente a Colui che sempre dona la luce del suo amore misericordioso.
Chi lo ha conosciuto lo ama come un angelo per tutti gli orfani del Burundi, per i compaesani di Belmonte, per i confratelli Sacerdoti, per i cari nipoti delle famiglie Blasi, Mercuri e Brunelli.
Ha scritto padre Ruben Macias che tanti e tanti ragazzi che lui ha aiutato, continuano a piangere la morte di colui che è stato il loro papà. Padre Vittorio è stato un uomo di Dio inviato per amare il popolo Burundese. Il Signore certamente gli ha dato il riposo eterno.
Il senso cristiano dice che la morte è il giorno natale nell’eternità. Nella gioia che ci viene dalla memoria della nascita del Verbo divino fatto carne, vero volto della misericordia del Padre celeste, viviamo anche l’accoglienza di padre Vittorio Blasi nella casa del divin Padre, con la fiducia che l’eterno Sacerdote lo ha abbracciato.
Pensiamo che adesso padre Vittorio celebra le feste natalizie assieme con Gesù, in cielo e intercede per noi lasciandoci un luminoso esempio di amore cristiano.

PADRE ERNESTO TOME’ MISSIONARIO SAVERIANO dice: Carissimi, dirò qualcosa sul carissimo P. Vittorio…Il più di lui, rimane nascosto nel gran Cuore della TRINITA’, sorgente Viva dei santi. E sarà svelato all’ultimo Giorno…
CHI ERA P. VITTORIO? Molto di ciò che dice il suo nome. P. Vittorio era un’anima di preghiera. Pregava Lui, faceva pregare gli altri; sempre disposto ad ogni chiamata, ad ogni servizio. Fuori della sua stanza, c’era una poltrona, dove molti venivano per avere il perdono, consiglio, conforto…
P. Vittorio si è manifestato Padre verso i malati: li visitava spesso, per loro celebrava la S. Messa, e nella cappella della clinica o dell’ospedale, faceva spesso l’Adorazione. Era stimato ed amato dai malati.
Nei primi anni del suo apostolato, ha aiutato a stabilirsi, a crescere a svilupparsi, la congregazione delle ” Bene Bernardetta = le figlie di S. Bernardetta Soubirous” che curano gli orfani-gli anziani e i ciechi. Quindi è stato anche costruttore. Ha costruito nella sua parrocchia, molte chiesette per potervi riunire i cristiani e dar loro la Messa: l’Albero della Vita. Con la volontà e l’aiuto dell’arcivescovo RUHUNA ( che stimava e amava P. Vittorio e sarà poi ucciso per la sua dirittura ) ha costruito anche una chiesa ovale- che si dice voluta dalla Madonna – che fece esclamare al parroco di Gitega: “Bella!” E non solo, l’ha costruita quando il presidente Bagazza aveva espulso più di 600 tra missionari e missionarie. Era coraggioso. Ha costruito anche la chiesa parrocchiale, altro gioiello che faceva dire all’arcivescovo Gioacchino Ruhuna: “ La mia cattedrale! “Ha difeso, sulla collina, la Croce che Bagazza aveva ordinato di sradicare da tutto il Burundi ! E sul colle di Mumuri-sua parrocchia-splende ancora ritta in piedi, la sua Croce!
PADRE di ORFANI- E qui ci vorrebbe un filmato per cogliere P. Vittorio dal vivo: di cosa s’interessasse- nelle sue giornate- facendo spola tra la voce degli orfani e quella degli Amici che lo aiutavano a farli vivere. Qui in modo speciale dobbiamo ricordare-con rispetto- stima- commozione sua Sorella, Letizia, che io chiamo in verità:“ Mamma degli orfani “. Il Signore li ha chiamati in Cielo tutti e due, per ‘riposare’ dal tanto lavoro; ma anche per trovare LASSU’ altri Amici, capaci di far aiutare da altri i loro Orfani…E con la Sorella Letizia, ci sono i suoi Familiari, e i tanti Amici che hanno fatto vivere, per anni, gli Orfani di P. Vittorio, di Mama Odila e di Mama Sandra…
Quando mi scriveva per un aiuto ‘ urgente ‘- mi chiedevo: “ Padre Vittorio è un matto o è un santo?! Diceva: “ Non ho più riso. E’ finito l’olio. Non ho soldi per pagare la scuola per i bambini. Diversi orfani sono all’ospedale…” Una litania continua che ti faceva sobbalzare … che faceva tremare il cuore della buona Letizia. Ma tutto il suo lavoro pastorale, assistenziale ai malati, e tutto il suo ‘ morire’ per far vivere i più poveri tra i poveri, che sono gli Orfani: tutto è stato una scia di Luce e di Letizia, un segno dell’Amore misericordioso del Padre. Per questo ci fu l’omaggio di lacrime e di preghiere di 120 orfani e di tanta gente che assieme all’arcivescovo, e 100 Sacerdoti, hanno accompagnato nella cattedrale di Bujumbura la ‘bara bianca’ che nascondeva la gloria di una Vita povera e donata, verso la LUCE, la PACE: è il Nostro carissimo Fratello, P. Vittorio. Prega per noi!
Carissimi, ho scritto quel poco e in qualche modo, del Nostro Carissimo P. Vittò. Il resto lo leggeremo con gioia in Cielo. La Madre faccia sorgere altre anime come la Sua, per asciugare tante lacrime dagli occhi d’innocenti -per consolare- per dare il Perdono con la Pace- per vivere quaggiù come Famiglia di Dio, fratelli di Gesù, amati dalla stessa Madre. Vs. p. Ernesto. Saluti a voi e Amici. p. Ernesto, più vecchio di ieri…
Per Vittorio.Blasi.2016.x.telegrammi
= Dal Movimento San Juan Diego \ alla notizia della morte di P. Vittorio scrive: “ Grazie per la comunicazione signor Carlo Tommasini. Le nostre più sentite condoglianze. Eterno riposo dona a Padre Vittorio Blasi o Signore risplenda a lui la Luce Perpetua e riposi in pace. Amen.
= Da Ruben Macias missionario Saveriano a Bujumbura, informato della S. Messa a Belmonte, domenica 3 gennaio : “ Sono contento de sapere che il caro P. Vittorio è nel cuore di tanti e che la sua opera continua in beneficio dei bambini poveri del Burundi. Ringrazio il Signore per l’idea del sindaco di fare il incontro e ricordare la vita e opera di P Vittorio. Il DVD è già pronto.”
=Da Bruè Carla e Sauro: “ Immensamente dispiaciuti per l’ improvvisa scomparsa di Padre Vittorio. Vorrei avere notizie più precise sulla scomparsa e P. Vittorio e chi ne farà le sue veci. Mi faccia sapere se ci sarà una S. Messa commemorativa. La salma è tornata in Italia ? Cari saluti, Carla e Sauro Bruè “
= Da Carmela Russo Pia e Francesco: “Buongiorno, le invio le mie condoglianze per padre Vittorio, un suo amico . E’ stato un grande riferimento per noi e ce ne accorgiamo soprattutto adesso che non è tra noi. Ha fatto molto per il Burundi. Lo ricorderemo sempre e continuerà ad aiutare il Burundi. Cordiali saluti,
= Da Zaro: don Ciro:” Lo ricordiamo nella preghiera e preghiamo il Signore affinché le opere da lui edificate possano andare avanti ed accrescersi. Don Ciro Vespoli”.
== MARIA LAURO. Apprendo con grande dispiacere la notizia della morte di padre Vittorio. Ero da tempo preoccupata perché non ricevevo più telefonate né tantomeno sono riuscita a sapere se in Burundi è arrivato un quadro della Madonna di Zaro che lui mi aveva richiesto. Lo ricorderemo nelle preghiere come anche don Ciro le ha scritto .Ci farebbe piacere sapere se il quadro è arrivato a destinazione perché era desiderio di padre Vittorio metterlo nella cappella della missione .grazie di cuore. Cordiali saluti .Maria Lauro presidente dell’Associazione Madonna di Zaro Ischia
=== P. TOME’ ERNESTO Saveriano: “Il nostro carissimo Vittorio ha vinto la sua impervia battaglia -meglio ‘guerra’ contro il gran nemico- cingendosi dentro e fuori della di Lei corona : la Madre della Misericordia. P. Ruben saveriano mexicano- che l’ ha assistito più di altri- è rimasto edificato per la sua pietà, per la sua confidenza in Maria- che chiamava col dolce nome di Madre- Ha detto che vorrebbe anch’egli fare una morte così bella… Lode al Signore e a sua Madre, per la Vita e la Nascita al Cielo, di p. Vittorio, nostro amato fratello.
***
IL BURUNDI CONOSCIUTO DA P. VITTORIO
Il Burundi ha vissuto nel passato i genocidi derivanti dai conflitti etnici, politici ed economici E’ uno dei Paesi più poveri del mondo. La Chiesa, pur soffrendo, non si è scoraggiata.
I missionari Padri Bianchi che vi giunsero nel 1879 stabilirono molte comunità che hanno avuto continuità ed oggi la Chiesa è strutturata in sette diocesi, e può contare un buon numero di operatori pastorali. La catechesi nella preparazione al matrimonio incoraggia le famiglie ad esprimere la fede in Cristo.
Il Burundi è uno dei paesi africani con il più alto tasso di natalità. I giovani tra i 18 e i 20 anni rappresentano ben il 60% della popolazione. Il tasso di mortalità infantile resta tra i più alti del globo. Tra gli impegni più significativi della Chiesa c’è la formazione dei giovani.
La forte instabilità del Paese condiziona la gioventù, mentre il sistema scolastico è da riassettare. Non è facile ricostruire la società sui valori umani solidi e duraturi. La preghiera nella fede sostiene i fedeli a non scoraggiarsi nelle difficoltà.
Un altro grande impegno della Chiesa è il rientro dei rifugiati. Anche gli organismi statali e internazionali cercano di favorire il loro rientro a casa. Ma nessuno può garantire che ritrovino la loro casa e la terra. I Vescovi hanno lanciato un appello per gli aiuti alimentari, aiuti che vengono distribuiti dalla Caritas. La Chiesa apre i cuori alla speranza nel Cristo glorioso giudice e salvatore.
I bambini del Burundi li incontri dappertutto, sulle strade, in campagna, tra i fabbricati. Sono bambini che guardano sorridenti, poveri, affamati, malvestiti, ma con il sorriso, aperto e gratuito. Subito pronti a cantare e danzare, a farsi una foto. Una festa di mani che si agitano e salutano. Ti scrutano con i loro grandi occhi, simboli di vita e di luce. Animano le celebrazioni liturgiche: pregano, danzano, cantano e subito passano al raccoglimento.
Gli angeli custodi che li accolgono fanno sentire l’essenza del Vangelo con il profumo della carità. ———————————-
Bujumbura 21. 2. 2014 : SEGUIAMO GESU’ POVERO.

This entry was posted in Chiese, DOCUMENTI, LUOGHI, Notizie Recenti, PERSONE and tagged , , , . Bookmark the permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Gentilmente scrivi le lettere di questa immagine captcha nella casella di input

Perchè il commento venga inoltrato è necessario copiare i caratteri dell'immagine nel box qui sopra