Maria Eletta Sani nel monastero di Falerone 1753 Diario spirituale lettere cc. 276- 277

Sani Suor Maria Eletta cc. 276- 277 8 ottobre <1753>
Viva Gesù e Maria
Scrivo per obbedienza, ma mi trovo assai poco bene con la febbre ogni sera ed il catarro pessimo: il P. Bianchi ha stimato che il medico mi dia qualche cosa per consolazione delle monache perché teme che mi dia qualche male.
Sappia che il P. Bianchi non solo si è trovato alla mia professione, ma Lui stesso con il Vicario fecero la funzione di mettermi il velo nero con sua soddisfazione e di noi tutte, il giorno di S. Francesco. Giorni prima ebbi le solite accensioni di cuore. La notte antecedente alla professione Maria Ss.ma mi diede lume che io sarei stata la Sua poverella e che andassi sempre ai Suoi piedi come poverella, che io sarò la poverella di Maria Ss.ma. Dopo la Comunione che feci poco prima della professione, mentre mi raccomandavo e mi preparavo fare i voti, Iddio mi fece capire che io facevo i tre voti e che Gesù mi dava un anello di tre pietre che sono la Fede, la Speranza e l’Amore impresse nell’anima, poi il nostro Padre san Francesco mi fece vedere e mi presentò avanti uno Crocifisso il quale io mi sposavo e che però io dovessi essere simile al Crocifisso per unirmi con lo Sposo. Dopo la professione restai con una somma quiete e m’intesi un affetto verso il mio Gesù come Sposo che mai ho provato simile affetto. Furono grandi la confusione e il lume che Iddio mi diede prima della professione, l’eccesso della Sua misericordia e la mia indegnità che io dissi se Dio mi dava questo lume, prima di prendere il Sacro Abito, non l’avevo preso per la mia indegnità e per la cognizione che ebbi del posto in cui Gesù innalzava la povera anima mia, che io lo chiamo giorno dell’eccesso della misericordia di Gesù perché si sposò con un’anima che è l’avanzo dell’inferno.
Le dico poi che da Maria Ss.ma ebbi che io dovessi essere la Sua poverella ma che dovessi avere (e) sempre dovessi tenere la propria cognizione di me stessa. Godo che V. R. si sia avvicinato ed io già lo sapevo dal P. Bianchi, la sua muta. Per fretta richiedo la santa Benedizione.
Falerone 8 ottobre
La poverella di Maria Ss.ma Maria Eletta Sani

Al Molto Rev° P(ad)re P(ad)rone Colen.mo – Il P.re Giacinto Aloisi della Compagnia di Gesù – Spoleto

This entry was posted in Chiese, DOCUMENTI, LUOGHI, PERSONE and tagged , , , , , , , , , . Bookmark the permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Gentilmente scrivi le lettere di questa immagine captcha nella casella di input

Perchè il commento venga inoltrato è necessario copiare i caratteri dell'immagine nel box qui sopra