FERMO FESTEGGIA L’ASSUNTA DA SECOLI. Memorie desunte dagli studi di Gabriele Nepi

NEPI GABRIELE FA MEMORIA DELL’ANTICA FESTA A FERMO con la GARA DI FERRAGOSTO. Napoleone la cancellò. “Curiosità Storiche di Fermo e del Fermano”
Nei giorni del Palio e della Cavalcata, erano severamente proibite le opere servili. Ma la saggezza dei governanti fermani permetteva delle eccezioni: il trasporto del corredo per le ragazze che dovevano sposarsi e il lavoro dei tintori di stoffe.
Sfogliando le “Riformanze”, ossia le deliberazioni del Consiglio comunale di Fermo, dal 1300 alla fine del Governo pontificio nelle Marche (1860), le festività del Palio e della Cavalcata fanno da filo conduttore della storia di Fermo e del suo Stato. Si ha così notizia che nel 1381 passano le truppe di Alberico da Barbiano e “danno fastidio” allo svolgimento dei festeggiamenti. Dopo cinque anni imperversa la soltadaglia di Boldrino da Panicale; nel 1406 altri grandi passaggi di truppe (genti di armi); nel 1446 a furor di popolo viene distrutta la Rocca del Girfalco, dove si erano annidati gli Sforza. Le macerie e le distruzioni non favorirono uno svolgersi ordinato e solenne della festa.
L’anno dopo, scoppia la peste, che aveva fatto già tante vittime nel 1348 e anni seguenti; sono messe delle sentinelle alle porte della città, perché non entri nessuno a che non si propaghi il contagio. Ma fra i periodi di splendore e di ombra, Palio e Cavalcata prosperarono, specie nel sec. XVII, attirando folle di visitatori e “turisti”, come potevano essere quelli di tale secolo.
Venuto Napoleone Bonaparte, tutto si fermò. Egli non voleva che nel giorno del suo compleanno e del suo onomastico, che cadevano appunto il 15 agosto, avessero luogo manifestazioni di folklore religioso. Ne avrebbe scapitato il suo nome e la sua gloria. Per tale motivo, abolì il Palio e Cavalcata, permettendo altre manifestazioni e divertimenti ma in un’ottica napoleonica.
Dopo il Congresso di Vienna (1815), Palio e Cavalcata tornarono in auge fino alla venuta dei “liberatori piemontesi”, che proibirono tali manifestazioni.

This entry was posted in Chiese, DOCUMENTI, Documenti in cronologia, LUOGHI, PERSONE and tagged , , , , . Bookmark the permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Gentilmente scrivi le lettere di questa immagine captcha nella casella di input

Perchè il commento venga inoltrato è necessario copiare i caratteri dell'immagine nel box qui sopra