GENIO LOCALE LA PINACOTECA O MUSEO. Arte sacra studiata da Germano Liberati

LA PINACOTECA GENIO LOCALE: note di LIBERATI Germano sull’arte sacra
Ogni luogo, come ogni persona, ha il suo generatore di vita intimamente connesso con l’esistenza del luogo. (cfr. Debuyst, F. Genius loci cristiano, Milano 2000). Una raccolta di arte sacra è questo genio locale, luogo intimamente connesso con la presenza del divino rappresentato in modo visibile, in un luogo. Il problema del fruire delle opere d’arte trova soluzione nel circuito di tanti musei locali che permettano di conservare “in loco” opere d’arte e suppellettili sacre delle chiese appartenenti allo stesso al medesimo vicariato
Per entrare in contatto con lo spirito del luogo servono conoscenze del carattere, dell’orientamento e della riconoscibilità. Il carattere è il complesso di connotazioni che ci fanno identificare e distinguere un luogo, come case, campagna, vallata. L’orientamento nel contesto da cui l’opera d’arte proviene (chiesa, convento, cripta) è ricerca, respiro, captazione visiva, concentrazione interiore. La riconoscibilità fa cogliere il senso profondo dell’opera sacra a vari livelli (storico, sociologico, iconologico, iconografico, stilistico) e la capacità del luogo stesso di comunicare il suo genio generatore di vita. Scrive il Paolucci: “ era necessaria un’aggregazione alla chiesa maggiore in modo che il museo fosse legato ad un edificio sacro ancora popolato e officiato, per permettere agli oggetti esposti di conservare quell’aura sacra che è elemento fondamentale per la comprensione di quella che è la loro specificità storica ed estetica; mantenere una contiguità fisica, una vicinanza, simbolica di cultura, di memoria, diritti, di consuetudini fra la realtà viva della Chiesa di oggi e i documenti della Chiesa di ieri (Intervista in Avvenire 12.03.2000).
In tali condizioni la pinacoteca della parrocchia offre un incontro con lo spirito del luogo. Scrivono di vescovi della Toscana, che l’uomo contemporaneo è affascinato dalle immagini che gli vengono proposte dalla tradizione del passato. Quando uno entra nella chiesa o in una pinacoteca ecclesiastica ammira architettura, affreschi, tele, statue e percepisce il carattere e la modalità principale della destinazione del luogo, ogni opera d’arte sacra ha riferimenti alla fede, alla devozione, all’uso liturgico e particolari annotazioni stilistiche e tecniche.
Il visitatore decodifica sia l’asse denotativo che quello connotativo, coglie un messaggio che ha la valenza di allargare lo spazio del sacro.

This entry was posted in ALTRO, Chiese, DOCUMENTI, LUOGHI, Notizie Recenti, PERSONE and tagged , , , , . Bookmark the permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Gentilmente scrivi le lettere di questa immagine captcha nella casella di input

Perchè il commento venga inoltrato è necessario copiare i caratteri dell'immagine nel box qui sopra