CASTELLI DELLO STATO DI FERMO RELAZIONI PUBBLICHE MEDIOEVALI E RINASCIMENTALI sintesi di documenti di Michele Hubart 1401- 1600 traduzione e digitazione di Vesprini Albino

TRADUZIONE DEI SUNTI DELLE PERGAMENE SINTETIZZATE DA MICHELE HUBART DOCUMENTI DELLO STATO DEI CASTELLI DI FERMO NEL MEDIOEVO E NEL RINASCIMENTO DALL’EDITO Antichità Picene 40, 41, 42 per i nn.da 1401 a 1600
1401 – Fermo – Breve del Papa Nostro Signore Sisto IV indirizzato ai Priori Fermani, per confermare tutte le composizioni dei beni della Camera Apostolica applicate in vigore dei processi e delle sentenze in occasione degli omicidi ed altri reati pubblici e privati, che Lorenzo de’ Mai, commissario della Provincia della Marca, ha fatto e pubblicato contro la Comunità e gli uomini della città Fermana e dei castelli e paesi soggetti a questa città ed alcuni uomini e persone del Castello di Monte San Pietro de Alei. Anno del Signore 1479, ottavo del Pontificato.
1402 – Fermo – Breve del Papa Nostro Signore Innocenzo VIII indirizzato ai magnifici Sigg. Priori Fermani in cui comanda che obbediscano agli ordini di L. de Agnelli governatore e vicario della Provincia e altre cose in questo Breve. 14 Dicembre 1485.
1403 – Fermo – Breve del Papa Nostro Signore Innocenzo VIII indirizzata ai Priori di Fermo in cui loda molto la diligenza da loro adoperata in occasione della cattura di Leone di Pisaro e dà ordine di consegnare costui al luogotenente della Provincia, come qui scritto, il giorno 17 Novembre 1487.
1404 – Fermo – Breve del Papa Innocenzo VIII indirizzata ai Priori ed al Comune Fermano per comandare che debbono ammonire per mezzo di lettera, i Podestà o vicari e ogni altro officiale eletto o da eleggere in futuro che debbono pagare integralmente e pienamente, prima di assumere il loro ufficio, la tassa ordinata da lui, ai segretari dei rispettivi uffici, ecc., come ivi scritto nell’anno 1488, quarto del Pontificato.
1405 – Fermo – Breve del Papa Pio II indirizzato ai Priori di Fermo per esortarli a mantenersi fedeli verso la sede Apostolica, come sinora persistono. Data, Siena, nell’anno del Signore 1460.
1406 – Fermo – Breve del Papa Innocenzo VIII indirizzato ai Priori Fermani su richiesta di Baldassarre De’ Leonardelli, pretore della città di Fermo, affinché facciano fare la verifica (sindacato) entro il termine del suo ufficio, dopo che tuttavia egli ha dato una idonea cauzione per soddisfare. Per questa occasione si deroga agli statuti della città dato il fatto che il Papa richiede l’opera di costui. Data, Roma, anno del Signore 1488.
1407 – Fermo – Breve del Papa Nostro Signore Innocenzo VIII indirizzato ai magnifici Sigg. Priori della città di Fermo con cui li esorta a prestare fiducia a quanto dice Pier Domenico de’ Leopardi da Osimo. Data, Roma, anno del Signore 1486.
1408 – Fermo – Breve o mandato delle Papa Clemente VII indirizzato alla Comunità Fermana per dover immettere il Sig. Felice di Morrone nel possesso corporale dell’arcidiaconato della Chiesa Fermana, vacante dopo la morte di Federico di Guerriero, dopo che è stata fatta la provvigione per opera del Rev.mo Sig. Nicola, De’ Gaddi Cardinale. Come più ampiamente nell’atto. Anno del Signore 1527 nella Rocca di Sant’Angelo.
1409 – Fermo – Breve del Giulio II indirizzato alla Sig. Ranerio De’ Raineri di Perugia, commissario, con cui comanda che le persone del contado della città di Fermo paghino i sussidi chiamati assetti nella razione della moneta nuova come i cittadini della città di Fermo pagano le gabelle, sotto le pene e le censure come scritto in questo Breve, dato a Roma il giorno 10 Ottobre 1508.
1410 – Fermo – Breve del Papa Nostro Signore Leone X indirizzato ai Priori e agli uomini Fermani affinché aiutino il commissario Sig. Andrea De’ Alici nell’esigere i legati per le pie destinazione e soprattutto nel dover esigere il legato di 4000 ducati d’oro della defunta donna Nicolosa Fogliani, come scritto in questo Breve dell’anno del Signore 1516.
1411 – Fermo – Breve del Papa nostro Signore Giulio II indirizzato ai Priori e al Comune fermano comandando che consegnino nelle mani del Rev.mo Sig. Lodovico Vescovo e Legato della Provincia, il medico Antonio di Cauzio detenuto dal Podestà di questa città in carcere nonostante gli statuti e i privilegi di questa città Fermana. Data, Roma, anno del Signore 1505.
1412 – Fermo – Breve del Papa Innocenzo VIII indirizzato ai Priori della magnifica città di Fermo in cui comanda a questi che prestino fiducia al venerabile fratello Arcivescovo di Cosenza e al Sig. Domenico capitano della custodia del palazzo, ecc., ed eseguano le cose che a nome del Papa questi ordineranno. Data, Roma, nell’anno del Signore 1485.
1413 – Fermo – Breve del Papa Nostro Signore Paolo III e insieme la supplica inclusa indirizzata al Legato della Provincia e ad richiesta dei creditori del Comune di Fermo, estratto nel processo contro la Rev.da Camera Apostolica sopra i beni del Comune di Fermo applicati a questa Camera dopo la privazione dello Stato in pregiudizio per questi creditori, come in questa supplica, in data, Roma, anno del Signore 1547.
1414 – Fermo – Breve del Papa Leone X indirizzata al vice legato della Provincia della Marca in cui comanda che i Priori e la Comunità di Fermo non siano aggravati, più del dovuto, nell’ordinaria distribuzione dei cavalli militari e stanziali, fatta in questa Provincia o da farsi. Data, Firenze, nell’anno del Signore 1516.
1415 – Fermo – Breve del Papa nostro Signore Giulio II indirizzata a Rainerio de’ Raineri perugino e commissario per comandare che gli abitanti della città di Fermo paghino i sussidi e gli assetti al depositario della Camera, nella razione della moneta nuova, ecc. Vedi num. 1409.
1416 – Fermo -Breve del Papa Nostro Signore Callisto III diretta al doganiere del sale grezzo della Marca per comandare che venda agli uomini della città di Fermo e a quelli del suo contado i quali erano soliti comprarlo da lui o dagli altri deputati venditori a quel prezzo che si praticava per la vendita ai tempi dei Papi Martino V e di Eugenio IV Pontefici predecessori di felice memoria. Data Roma anno del Signore 1455.
1417 – Fermo – Breve del Papa Nostro Signore Nicolò V indirizzata ai magnifici Sigg. Priori della città di Fermo in cui dichiara di voler restituire, a tempo opportuno, i castelli con le loro pertinenze alla città. Data, Roma, 8 Novembre 1447.
1418 – Fermo – Breve del Papa Nostro Signore Leone X indirizzata ai Priori della città di Fermo in cui comunica a questi che l’uccisione degli uomini e gli altri fatti, qui narrati, hanno recato turbamento non piccolo al suo animo e pertanto li esorta a sopportare gli incomodi con pazienza di animo. Data, Roma, 30 Ottobre 1516, anno quarto del Pontificato.
1419 – Fermo – Breve del Papa Nostro Signore Leone X indirizzata ai Priori e alla Comunità Fermana in cui comanda a tutti gli ufficiali di questa città ordinando che sotto pena di scomunica costringano, a richiesta di questa città e forzino i congiunti e gli affini a dover redimere i beni dei condannati e i nomi delle persone che hanno subito confische, alla Camera della città Fermana. Infine paghino ai cittadini il prezzo di questi beni della detta Camera, come più ampiamente nel Breve. Anno del Signore 1517.
1420 – Fermo – Breve del Papa Signore Clemente VII indirizzato ai Priori di Fermo con cui comanda a questi che sotto pena della indignazione e di 10.000 ducati, facciano esportare dalla città e dal distretto di Fermo, 1700 rubbia di grano o frumento per i commissari della Rev.da Camera ad uso dell’alma città di Roma e consentano il trasporto a quest’Urbe, come più ampiamente in questo Breve. Data Roma 25 Marzo 1527.
1421 – Fermo – Breve del Papa nostro Signore Paolo III con acclusa la supplica riguardante l’affidamento della causa del Comune e degli uomini della città di Fermo e di altri cittadini e di persone particolari, nella vertenza che hanno con i figli ed eredi del defunto Sig. Alfonso De’ Pellegrani de L’Aquila diretta al Rev.mo Sig. Legato della Provincia della Marca. Data, Roma, 12 Gennaio 1548.
1422 – Fermo – Lettera in forma di Breve del Papa Nostro Signore Sisto IV indirizzata ai Priori e al Comune di Fermo in cui fa sapere che il Rev.mo Sig. Giovambattista Vescovo di Fermo è stato liberato dall’accusa presentata da parte dei Fermani contro di lui per le cause che saranno narrate in modo ampio per mezzo degli oratori Fermani ed inoltre che il Papa ha deputato alla Remense e amministratore della cattedrale Fermana il Rev.mo Sig. Cardinale di Siena del titolo di sant’Eustachio, dal Consiglio dei cardinali di Santa Romana Chiesa ecc. Data, Roma, anno del Signore 1483.
1423 – Fermo – Breve del Papa Nostro Signore Innocenzo VIII ottenuto su richiesta del Sig. Maurizio da Capranica e indirizzato ai Priori di Fermo comandando che fra tre giorni dal giorno, ecc., costringano con i rimedi del diritto e forzino, a richiesta come sopra, un tale di nome Pertommasio concittadino a dover pagare a lui una somma di denaro in occasione dei frutti dell’abbazia di San Bartolomeo di Campofilone, ecc. Data, Roma, 13 Luglio 1489.
1424 – Fermo – Breve del Papa Innocenzo VIII e indirizzato ai Priori di Fermo in cui comanda a questi che non facciano in seguito elaborare il sale grezzo nei luoghi di questa città e facciano composizione con i doganieri del sale grezzo della Provincia per quanto fatto; come in questo Breve, dato a Roma 3 Aprile 1489.
1425 – Fermo – Breve del Papa Giulio II indirizzato al Comune e alla Comunità Fermana in cui dichiara che egli ha mandato il Sig. maestro Giovanni Vannulli uditore delle cause del Palazzo Apostolico a che, porti a termine le vertenze dei confini, pertanto li esorta ad accoglierlo con la dovuta reverenza e a obbedire ai consigli e alle ammonizioni sue. Data, Roma, 28 Luglio 1507, anno quarto del suo Pontificato.
1426 – Fermo e Ascoli – Breve del Papa Innocenzo VIII rattristato per l’uomo ucciso dai Fermani, dichiara che per tali cose ha affidato al Sig. Cesario Bandini suo nunzio e familiare che spieghi ai cittadini Fermani, a cui questo Breve è indirizzato, alcune cose riguardanti i ribelli di Ascoli, ecc. Data, Roma, 24 Settembre 1491.
1427 – Fermo e Ascoli- Breve del Papa Innocenzo VIII indirizzato ai Priori e al Comune di Fermo in cui li informa che egli ha mandato al diletto figlio L. De’ Agnelli i capitoli tra Fermani e Ascolani e li esorta all’osservanza di questi. Data, Roma, 23 Marzo 1486.
1428 – Fermo e Ascoli – Breve del Papa Innocenzo VIII indirizzato ai Priori e al Comune di Fermo in cui li esorta a deporre le armi contro gli Ascolani e a rispettare i capitoli e le convenzioni che il Papa ha pubblicato. Qualora ci sia qualcosa che ad essi non piace ricorrano al governatore della Provincia ecc., come in questo Breve, dato il 20 Maggio 1486.
1429 – Fermo e Ascoli – Breve del Papa Innocenzo VIII indirizzato ai Priori e al Comune di Fermo in cui li informa che egli ha mandato una lettera Apostolica con suo piombo al diletto figlio governatore della Marca anconetana riguardo ai capitoli fatti per la tregua tra i Fermani e gli Ascolani, da fare, come più ampiamente in questo Breve. Data, Roma, 12 Giugno 1486, anno secondo del Pontificato.
1430 – Fermo e Ascoli – Breve del Papa Innocenzo VIII indirizzato ai Priori e al Comune Fermano con cui dichiara che ha ascoltato Giovanni Francesco, oratore Fermano, che ha riferito con prudenza le cose per quello che fu commesso da essi, e per dover comporre le loro discordie contro gli Ascolani, ha stabilito di seguire il modo e l’ordine del governatore della Marca e esorta questi che stiano di buon animo, ecc., come in questo Breve. Data 4 Luglio 1486, anno secondo del Pontificato.
1431 – Fermo e Ascoli – Breve del Papa Innocenzo VIII indirizzato ai Priori e al Comune Fermano con cui fa sapere che egli ha mandato Giovanni Vescovo di Alba Cardinale Andegavense suo Legato nella Provincia della Marca affinché tratti la questione di Osimo secondo il suo animo e faccia composizione nella concordia tra i Fermani e gli Ascolani, ecc. come in questo Breve, dato, Roma 1 Luglio 1487, anno terzo del Pontificato.
1432 – Fermo e Ascoli. -Breve del Papa Innocenzo VIII indirizzato ai Priori e al Comune di Fermo con cui loda il loro animo fedele contro le pretese degli Ascolani e fa sapere che egli ha dato un rescritto al luogotenente del Legato affinché facciano quello che egli vuole, e li esorta a che lo assistano con il consiglio e con le forze affinché sia del tutto liberata la rocca di Offida, ecc., come in questo Breve. Data, Roma, 5 Agosto 1491, anno settimo del Pontificato.
1433 – Fermo e Ascoli – Breve del Papa Innocenzo VIII indirizzato ai Priori e al Comune Fermano con cui si manifesta molto grato perché si sono dati da fare nella salvaguardia delle cose di Offida dopo la ribellione degli Ascolani e comanda, una volta liberata Offida che il Legato, il capitano e i conduttori proseguano, ecc. Data Roma 14 Agosto 1491 anno settimo del Pontificato.
1434 – Fermo e Ascoli – Breve del Papa, Signore nostro, Alessandro VI indirizzata al tesoriere della Provincia della Marca Anconetana con cui conferma il condono fatto delle taglie o sussidio annuo a favore dei cittadini Fermani in tre anni cioè ogni anno per una terza parte, a motivo dell’aiuto che hanno prestato nella guerra di Ascoli a favore del Papa Innocenzo VIII e gli chiede di osservare inviolabilmente questo condono, ecc. Data, Roma, 2 Giugno 1494, anno secondo del Pontificato.
1435 – Fermo e Ascoli – Breve del Papa Alessandro VI indirizzato ai Priori e al Comune Fermano affinché non prestino aiuto né alcun favore agli Ascolani disastrosi ma insorgono e irrompano contro i nemici di Ferdinando re di Sicilia per recuperare pacificamente il regno di Napoli, ecc., come scritto in questo Breve dell’anno del Signore 1496, anno quarto del Pontificato.
1436 – Fermo e Ascoli – Lettera in forma di Breve del Papa Alessandro VI indirizzato ai Priori e al Comune Fermano in cui dice che ha conosciuto le reciproche querele tra essi e gli Ascolani e per questo ha deciso di destinare un commissario con facoltà di rendersi conto e placare e far concordia tra le due parti, ecc.; nel frattempo, minaccia la pena di 5000 ducati, di scomunica, di perdita di tutti i privilegi nell’ammonire che depongano subito le armi e richiamino gli uomini e gli stipendiari, ecc.; data, Roma, 17 Aprile dell’anno del Signore 1497.
1437 – Fermo e Ascoli – Breve del Papa Alessandro VI indirizzato ai Priori e al Comune Fermano con cui fa sapere di aver mandato il governatore e il luogotenente, venerabile fratello Antonio Fiori Vescovo di Castellammare, ecc., uditore del sacro Palazzo Apostolico e ammonisce questi che depongano subito le armi e si presentino con tre o quattro oratori designati da loro e sufficientemente istruiti con mandato ampio per stabilire un termine di fronte a lui affinché dopo averli ascoltati insieme con quelli di Ascoli, possa riportare tutto alla tranquillità e alla concordia, sotto le pene, ecc. Data, Roma, 30 Maggio 1497, quinto anno del Pontificato.
1438 – Fermo e Ascoli – Breve del Papa Alessandro VI indirizzato ai Priori Fermani con cui li ammonisce che mandino i cittadini che il governatore della Provincia richiederà da loro e facciano pace, tregua o facciano proroga con gli Ascolani ecc., sotto pene, ecc. Data, 8 Marzo 1498, sesto anno del Pontificato.
1439 – Fermo e Ascoli – Breve del Papa Alessandro VI indirizzato ai Priori e al Comune di Fermo in cui comanda loro che sotto le pene di indignazione e di scomunica a sentenza data, di privazione di tutti i privilegi e indulti concessi dalla Sede Apostolica e multa di 15.000 ducati di oro della Camera, osservino inviolabilmente la tregua con gli Ascolani in tutti i capitoli, ecc., come in questo Breve. Data, Roma, 20 Maggio 1498.
1440 – Fermo e Ascoli – Breve del Papa Alessandro VI indirizzato al governatore della Provincia Marca Anconetana con cui gli comanda che sospenda l’interdetto contro i Fermani se questi avranno mandato gli oratori presso lo stesso Papa e avranno consegnato nelle mani di esso governatore il figlio di Astulto per essere custodito. Data, Roma, 15 Luglio 1498, anno sesto del Pontificato.
1441 – Fermo e Ascoli – Breve del Papa nostro Signore Alessandro VI indirizzata ai Priori e al Comune di Fermo per lamentarsi degli insulti fatti temerariamente da parte dei Fermani contro la persona del governatore della Provincia e contro la famiglia, contro gli officiali, mentre essi facevano tutto il possibile ai fini della pace e della concordia. Pertanto comanda che mandino sei o otto cittadini allo stesso Papa, ecc., e osservino inviolabilmente le tregue decretate, ecc., come in questo Breve dell’anno del Signore 1497, terzo del Pontificato.
1442 – Fermo e Ascoli – Breve del Papa Giulio II indirizzato ai Priori e al Comune della città di Fermo per far sapere che è informato che alcuni ribelli della Santa Romana Chiesa al fine di poter turbare la quiete della città di Ascoli si sono recati nel Castello di Appugnano del contado di Ascoli, pertanto li esorta che non appena saranno richiesti dal Vescovo Justinopolitano, Luogotenente della Provincia, facciano repressione con tutte le forze e li catturino e i loro beni come preda di banditi volle averli, dati a lui. Roma 21 Maggio 1512, anno nono del Pontificato.
1443 – Fermo e Ascoli – Breve del Papa nostro Signore, Pio II indirizzato ai Priori ed al Comune Fermano in cui comanda che obbediscano agli ordini del legato della Provincia della Marca e forniscano all’esercito ecclesiastico le carni e le altre cose necessarie, ecc., come in questo Breve. Anno del Signore 1460, secondo del Pontificato.
1444 – Fermo e Ascoli – Breve del Papa Sisto IV indirizzato ai Priori e al Comune Fermano affinché eleggano il Sig. Dario de Tiberti, milite di Cesena che egli raccomanda in ogni modo per la prima elezione all’ufficio della podesteria di Fermo. Data, Roma, 29 Aprile 1472 anno primo del Pontificato.
1445 – Fermo e Ascoli – Breve o rescritto del Papa Innocenzo VIII in cui dichiara di avere ricevuto notizie dalla lettera del Comune di Fermo circa l’aumento delle truppe regie nei confini e del pericolo che può sorgere, pertanto risponde che scrive al Capitolo Generale affinché venga in soccorso con l’esercito, non appena sarà necessario. Data, Roma, 6 Ottobre 1491, anno ottavo del Pontificato.
1446 – Fermo e Ascoli – Breve del Papa Signore Nostro Pio II indirizzato ai Priori e al Comune Fermano in cui loda la loro prontezza dimostrata nelle richieste fatte loro da parte del segretario e commissario a suo nome, ecc., come in questo Breve. Data, Tivoli, 11 Agosto 1461, anno terzo del Pontificato.
1447 – Fermo e Ascoli – Breve del Papa Nostro Signore Sisto IV indirizzato ai Priori e al Comune di Fermo con cui fa sapere loro che manderà il Sig. Antonio Leonino commissario e provveditore della flotta marittima, inoltre li esorta a dargli piena fiducia e portino a conclusione la faccenda, ecc., come in questo Breve. Data, Roma, anno del Signore 1478, secondo del Pontificato.
1448 – Fermo e Ascoli – Breve del Papa Pio II indirizzato ai Priori e al Comune della città Fermana con cui li esorta che dopo ricevuta la presente lettera, concedano licenza al nobiluomo Battista De’ Rinaldini milite Ameliense, Podestà di Fermo, la cui opera gli era necessaria per un mese, allontanando l’ostacolo di qualsiasi difficoltà, ecc. Data, Roma, 2 Novembre 1458, anno primo del Pontificato.
1449 – Fermo – Breve del Papa Martino V indirizzato ai Priori e al Comune Fermano con cui da loro risposta che egli in breve tempo manderà al Comune di Fermo uno dei suoi prelati per quelle faccende e richieste che gli erano state fatte conoscere tramite il Sig. Nicola, cittadino e oratore Fermano. Data 10 Gennaio anno dodicesimo del Pontificato.
1450 – Fermo – Breve del Papa Nostro Signore Leone X e indirizzata ai Priori e al Comune di Fermo in cui comanda loro espressamente, sotto pena di ribellione, di perdita di tutti i privilegi, diritti e comitato che nell’occasione di sospetto della congiura, della perturbazione e del turbamento della città non procedano ad alcuna pena corporale né confisca dei beni contro alcuni cittadini o popolari di Fermo e il Papa manderà un commissario per le discordie, ecc., a sedarle secondo il suo desiderio, ecc. Data, Roma, 13 Agosto 1513.
1451 – Fermo – Breve del Papa Martino V indirizzata ai Priori Fermana a cui da risposta che maestro Elia di Sabato da Bologna che aveva mandato per le informazioni dategli ,egli lo ha trovato innocente e riguardo a questa faccenda li esorta che tornino ad accoglierlo benignamente quando torna alle sue proprie cose. Data, 11 Luglio, anno ottavo del Pontificato.
1452 – Fermo – Breve del Papa Alessandro V indirizzata al luogotenente della Provincia della Marca Anconetana affinché cessasse dalle rappresaglie che gli aveva comandato fossero fatte contro gli abitanti della città e del territorio Fermano e ridesse libertà alle persone catturate, ecc., come in questo Breve. Data, Roma, 1 Giugno 1494 anno secondo del Pontificato.
1453 – Fermo – Breve del Papa nostro Signore Pio II indirizzato ai primi Priori e al Comune di Fermo con cui si lamenta che non ha ottenuto da loro l’aiuto che egli aveva richiesto come necessario, secondo la sua opinione, per la difesa della fede cattolica, ecc. Pertanto li esorta a voler adempiere la sua richiesta, rimuovendo ogni eccezione, diversamente egli farà osservare le censure da imporre contro di essi tramite il commissario e promette di farle aggravare il riaggravare in caso di contumacia. Data, Roma, 28 Dicembre 1463, anno sesto del Pontificato.
1454 – Fermo – Breve del Papa Pio II che comanda ai Priori e al Comune di Fermo che non celebrino nel presente anno le fiere di San Claudio, in nessun modo, ecc., come in questo Breve. Data, 30 Aprile 1461, anno terzo del Pontificato.
1455 – Fermo – Breve del Papa Innocenzo VIII con cui dichiara al Comune di Fermo che egli desidera che maestro Antonio fisico mantovano condotto dal Comune di Fermo a dover curare la salute del Rev.mo Nicola di Bucciardo eletto Cosentino suo nipote non lo facciano muovere fino a quando suo nipote non sarà ristabilito in salute, ecc. Data, Roma, 7 Novembre 1485, anno secondo del Pontificato.
1456 – Fermo – Breve del Papa Paolo II indirizzata all’Ill.mo e Rev.mo Cardinale Ursini , Legato della Provincia della Marca, con cui gli comunica di essere stato informato dagli Oratori Fermani che il giudice del Presidato Farfense tiene carcerato Stefano di Bartolomeo di Giovanni da Monteleone del contado di Fermo catturato a causa di un omicidio. Questi Oratori riferiscono che ha scontato la pena essendo stato condannato per questa stessa causa nella città di Fermo e la condanna è cancellata già. Pertanto il Papa ammonisce il Cardinale Legato affinché comandi al predetto giudice di non fare altro di nuovo contro Stefano predetto; ma si informi come Legato sui fatti predetti e dia risposta scritta. Data, Roma, 12 marzo 1465, anno primo del suo Pontificato.
1457 – Fermo – Breve dl Papa Martino V che informa i Priori e il Comune di Fermo di aver stabilito come governatore per l’amministrazione Fermana e Ascolana il Rev.mo Jacobo Vescovo dell’Abruzzo pertanto li esorta a ubbidirgli costantemente. Anno …….. del Signore tredicesimo del Pontificato.
1458 – Fermo – Breve del Papa Pio II con cui esorta i Priori e il Comune di Fermo a perseverare sempre nel buon proposito della fedeltà e promette che egli li proteggerà e conserverà sempre. Nell’anno del Signore 1461 terzo del Pontificato.
1459 – Fermo – Breve del Papa Signore Nostro Paolo II indirizzato ai Priori e al Comune di Fermo affinché paghino Ludovico De’ Euffreducci milite e cittadino Fermano ducati 780 e baiocchi 64 per il residuo del suo salario a ragione del suo ufficio di senatore dell’alma Urbe e questo denaro saranno calcolati nella loro contabilità. Data, Roma, 4 Febbraio 1466.
1460 – Fermo – Breve del Papa Pio II che loda la modesta dei Fermani nel caso in cui si erano trovati nel Castello di Monte Marziano e promette loro che si adopererà affinché provvedano ogni cosa. Data, Roma, 11 Novembre 1461.
1461 – Fermo – Breve del Papa Sisto IV che conferma e approva la composizione con 1170 ducati fatta ad opera del Comune di Fermo con il Sig. Lorenzo De’ Mai commissario. Data, Roma, 9 Giugno 1478, anno ottavo del Pontificato.
1462 – Fermo – Breve del Papa Nicolò IV che concede facoltà di esportare dal territorio di Fermo mille salme di grano anche per mare, in ogni luogo ove volevano senza pagare nulla ed un’altra licenza. Data 8 Novembre 1467, primo del Pontificato.
1463 – Fermo – Breve del Papa Clemente VII con cui comanda al Comune di Fermo di procedere nella esecuzione della supplica inclusa. Data, Roma, nell’anno del Signore 1525. La supplica non c’è.
1464 – Fermo – Breve del Papa Innocenzo VIII che comanda ai Priori e al Comune Fermano affinché provvedano con ogni diligenza stando attenti e intervenendo secondo il mandato del luogotenente della Marca per cacciare le insidie dei Turchi o nemici. Fa sapere che fra breve tempo manderà alcuni cavalieri di leggera armatura per disporre il presidio lungo questi litorali. Dato, Roma, 26 Maggio 1488.
1465 – Fermo – Breve del Papa Paolo II in risposta al Comune di Fermo dicendo che ha dato incarico al Rev.mo Arcivescovo di Milano, suo commissario per alcune cose che debbono essere compiute ad onore della Sede Apostolica, pertanto li esorta a dare aiuto ed assistenza a costui. Anno del Signore 1466.
1466 – Fermo – Breve del Papa Sisto IV che informa i Priori del Comune di Fermo di aver dato incarico a Giovanni Battista De’ Martelli a dover acquistare il grano nella Provincia della Marca a favore dell’alma Urbe . Pertanto li esorta affinché sia trasportato al più presto possibile quello che deve essere esportato. Data, Roma, 8 Maggio 1477.
1467 – Fermo – Breve del Papa Pio II che comunica agli anziani e al Comune Fermano che alcune milizie del duca di Milano verranno nel contado, fino al numero di sette corti. Pertanto consegnino a questi le stanze per dover svernare d’inverno e provvedano affinché possano avere le cose necessarie a giusto prezzo in rapporto al loro denaro.
1468 – Fermo – Breve del Papa Nostro Signore Eugenio IV che comunica ai Priori del Comune di Fermo che egli manda come Castellano per la Santa sede Apostolica, per custodire la rocca Fermana, il venerabile Vescovo Valvense Bartolomeo. Pertanto li esorta affinché diano aiuto e favore a questo Castellano per tutto che riguarda la custodia della rocca. Data, Roma, 24 Aprile 1432, anno secondo del Pontificato.
1469 – Fermo – Breve del Papa Nostro Signore per divina provvidenza Sisto V per confermare la prammatica, o che saranno promulgate nel mese di Marzo prossimo passato, nuove convenzioni, ordini, riforme e capitoli tramite l’adunanza deputata in forza del decreto emesso dal consiglio generale della città di Fermo nel mese di Gennaio dell’anno del Signore 1584 pubblicato allo scopo di moderare e restringere l’eccessivo lusso e gli eccessivi dispendi da parte degli abitanti dello Stato e della città, ecc., per i casi, come scritto in questo Breve dell’anno del Signore 1586.
1470 – Fermo – Breve del Papa Leone X diretta a Giovanni Battista Saturno e a Giovanni Antonio Azzolino canonici Fermani affinché diano esecuzione nel dare in enfiteusi alla quarta parte i frutti di alcuni terreni troppo poco utili appartenenti al canonicato e alla prebenda Fermana di Giovanni Paolo di Marziale; secondo la supplica acclusa. Data, Roma, 10 Ottobre 1520, anno ottavo del Pontificato.
1471 – Fermo – Breve del Papa Giulio II indirizzato a tutti gli abitanti del contado, agli ufficiali, ai vicari e ai domicelli di Santa Romana Chiesa soggetti in modo mediato o immediato contro tutte le persone che hanno commesso omicidi ed altri reati nella città Fermana e nel suo contado, ecc. Data, Roma, 24 Novembre 1503.
1472 – Fermo – Breve del Papa Sisto IV con cui informa i Priori e il Comune di Fermo che ha ricevuto notizia dagli oratori loro e ben presto verrà nella Provincia il Rev. Mo Sig. Giuliano Cardinale suo nipote che studierà tutti gli opportuni rimedi ad ogni incomodo ecc. Data, Roma, 25 Luglio 1475, anno quarto del Pontificato.
1473 – Fermo – Breve del Papa Pio II che esorta i Priori e il Comune di Fermo affinché perseverino sempre nel buon proposito, ecc. Data nell’anno del Signore 1460.
1474 – Fermo – Breve del Papa Alessandro VI che accusa di lentezza e di negligenza i Priori e il Comune di Fermo nel pagamento di 4870 ducati d’oro della Camera che erano tenuti a pagare; pertanto quando l’Ill.mo Cesare Borgia duca Valentino, ecc., sarà in presenza insieme con l’esercito nella spedizione della Romandiola, ecc., il Papa comanda che questa somma di 4870 ducati sia pagata ad Alessandro di Francesco suo duca tesoriere senza ritardo, ecc. Data, Roma, 14 Ottobre dell’anno 1500.
1475 – Fermo – Breve del Papa Pio II che comunica ai Priori e al Comune di Fermo di essere molto dispiaciuto per le cose che nella fiera di San Claudio sono accadute tra Fermani e i Maceratesi; pertanto scrive al Legato della Provincia che punisca i colpevoli dopo aver fatto inquisizione sui superiori. Data Roma 14 Maggio 1459.
1476 – Fermo – Breve del Papa Martino V con cui raccomanda la diligenza e il fervore dei Fermani e li esorta a perseverare promettendo come anche fa di scrivere al Vescovo Astorgio di Ancona luogotenente della Provincia affinché provveda alle loro necessità, ecc. Data Genzano in Diocesi di Palestrina anno undicesimo del Pontificato.
1477 – Fermo – Breve del Papa Giulio II con cui comanda espressamente ai Priori e al Comune Fermano affinché abbia esecuzione la sentenza emanata dall’Arcivescovo di Avignone, governatore della Marca sopra i furti del cuoio a danno di Francesco di Comello mercante di Bergamo, ecc. Data nell’anno del Signore 1510, settimo del Pontificato.
1478 – Fermo – Breve del Papa Pio II che raccomanda la fedeltà e la devozione dei Fermani e li esorta di permanere sempre in tale proposito. Data, Roma, 11 Dicembre 1460, terzo anno del Pontificato.
1479 – Fermo – Breve del Papa Pio II indirizzato ai Priori e al Comune Fermano con cui annunzia che ha conosciuto dalla loro lettera la prontezza del loro pagamento delle taglie che hanno fatto con monete d’oro e romane come era sua volontà; inoltre quello che hanno fatto nella venuta del legname che hanno applicato prossimamente al porto di Fermo. Pertanto li loda ed esorta a continuare in questo proposito. Data, Roma, 14 Ottobre 1463.
1480 – Fermo – Breve del Papa Sisto IV indirizzato a Lorenzo de Mai suo commissario nella Provincia della Marca per confermare quanto ha fatto nella Provincia della Marca contro la Comunità e gli uomini della città Fermana e contro persone particolari di questa città e dei castelli Fermani ecc., per fare composizione di una certa somma di denaro, assolvendo e riportando le cose alla situazione precedente. Data, Roma, 16 Giugno 1479, ottavo anno del Pontificato.
1481 – Fermo – Breve del Papa Giulio II con cui comanda ai Priori e al Comune Fermano che permettano che donna Agata vedova del defunto Belforte degli Aceti da Fermo fruisca dei beni e delle cose proprie e ne fruisca a suo arbitrio, ecc. I conti Aceti non le permettevano neanche di fruire dei beni della sua propria dote con il pretesto che suo figlio a motivo di un omicidio era stato reso esule dalla patria, ecc. Data, Roma, 1506.
1482 – Fermo – Breve del Papa Giulio II che comanda ai Priori e al Comune di Fermo che aiutino Nicola Silvio notaio provvisto di autorità apostolica, a prendere possesso del Priorato della chiesa di San Salvatore nel Castello di Sant’Angelo della Diocesi Fermana, a seguito della morte del fu Luca De’ Vateroni, ecc. Data Roma 7 Aprile 1506.
1483 – Fermo – Breve del Papa Innocenzo VIII che loda l’animo e la fedeltà dei Fermani nel dover somministrare aiuti alla Sede Apostolica, pertanto li esorta che quanto più sarà urgente la necessità, proseguano con pari perseveranza per dover dare continuità al corso della vittoria, affinché anche il loro merito si accresca. Data, Roma, anno del Signore 1491.
1484 – Fermo – Breve del Papa Giulio II che comanda ai Priori e al Comune Fermana che depongano il timore forse recepito dalla fama della falsa vittoria dei Galli; infatti furono richiamati dopo subiti Maggiori danni che non gli ecclesiastici. Riferisce anche che gli è stata data notizia che Battista da Fermo e Giovanni Francesco di Astulto persone sediziose guidate con l’iniqua persuasione di cardinali scismatici, dopo aver ricevuto da essi denaro, si recheranno a Fermo e tenteranno di perturbare la loro pace, pertanto li esorta nel Signore che non soltanto li rifiutino, ma si adoperino a catturarli e a trattenerli in sicurezza, ecc. Data, Roma 22 Aprile 1512.
1485 – Fermo – Breve del Papa Leone X indirizzato a Simone Tornabuoni commissario delle milizie ecclesiastiche per comandargli che nella distribuzione dei cavalli refrattari non aggravi i Priori di Fermo e la Comunità più del dovuto e consueto cioè la decima parte soltanto di tutti i tutti cavalli militanti allo stipendio della Santa Romana Chiesa destinati a svernare nella Provincia della Marca, diversamente se fosse straordinaria la distribuzione, ecc. Data, Roma, 7 Gennaio 1516.
1486 – Fermo – Breve del Papa Giulio II con cui dà notizia ai Priori e al Comune di Fermo che egli ha conferito la vacante chiesa di Santa Maria Madre del Signore di Ponzano al suo notaio Nicola Bonafede governatore dell’alma Urbe , pertanto li esorta che non permettano siano molestati i procuratori dello stesso Nicola nella pacifica presa di possesso, dal Rev.mo Francesco Vescovo Ferentino luogotenente del Legato della Provincia, ecc. Data, Roma, anno del Signore 1504, primo del Pontificato.
1487 – Fermo – Breve del Papa Innocenzo VIII con cui fa sapere ai Priori e al Comune Fermano che è stato a lui esposto a nome di Evangelista cappellano perpetuo per l’altare di San Benedetto nella chiesa Fermana che ha un pezzo di terra con olivi che appartiene a questo altare, ecc., il cui valore non supera i 100 ducati d’oro della Camera; e desidera venderlo perché reca poco utilità per la distanza, convertendo il prezzo (ricavato) a cose più utili, ecc. come nel Breve, pertanto li esorta, dopo aver constatato l’evidente utilità di ciò per l’altare, diano concessione a farlo per sua autorità ecc. Data, Roma, 21 Novembre 1488.
1488 – Fermo Breve del Papa Pio II che informa il Podestà e egli anziani Fermani di aver ricevuto un esposto con dichiarazione che un tale Cucciolo da Pedagio tenuto in carcere aveva fatto pegno a un certo Pietro Santo cittadino Fermano per 50 fiorini per riscattare per sé un podere del valore di 200 ducati, ecc. Ma dopo che è morto all’improvviso Pietro Santo, il suo erede ha venduto il potere a Nicola de Fritta cittadino fermano e il predetto Cuccio è pronto a pagare 50 fiorini, ma non può ricevere il podere, li esorta che dopo aver chiamato chi devono convocare, mettano il predetto Cuccio nel possesso del podere dopo che ha pagato i fiorini predetti. Data, Roma, anno del Signore 1462.
1489 – Fermo – Breve del Papa Giulio II con cui informa i Priori e il Comune Fermano che egli ha ascoltato volentieri i loro oratori, il conte Paccarone e Giovanni Battista Morrone, ecc., e concede loro la licenza a che tolgano armi e beni a tutti i soldati spagnoli che in seguito senza la licenza Apostolica o del commissario vorranno passare attraverso la Provincia della Marca, Il Papa comanda e impone ciò ad essi, espressamente, ecc. Data nell’anno del Signore 1512.
1490 – Fermo – Breve del Papa Gregorio papa XIII che conferma il decreto del commissario apostolico Sig. Agostino Bennucci che sotto gravissime pene scritte in questo Breve non siano trattate né decise tutte le cose che concernono la utilità Comune nei pubblici Consigli se non con la presenza e con l’intervento del pretore o del vicario dei castelli o dei paesi del contado di Fermo, ecc. Data, Roma, 5 Gennaio 1585, anno tredicesimo del Pontificato.
1491 – Fermo – Breve del Papa Callisto III indirizzato ad Alfonso re di Aragona e dell’una e l’altra Sicilia con cui lo prega intensamente che faccia revocare le rappresaglie da lui esposte con incarico a Coluccio di Antonello de L’Aquila contro per le frodi che gli hanno fatto, con notizie che non si leggono perché questo Breve è corroso e lacerato ecc. Data, Roma, 29 Ottobre 1469, anno sesto del Pontificato. Per la ragione come scritto in questo Breve. Sia dia commissione agli arbitri eletti con il consenso delle parti per la vertenza; come qui scritto. Nell’anno del Signore 1455.
1492 – Fermo – Breve del Papa Paolo II che fa rimprovero ai Fermani per essere stati fraudolenti con lui, ma non si leggono le cause perché questo Breve è lacerato e corroso. Data, Roma, 29 Ottobre 1469, anno sesto.
1493 – Fermo – Breve del Papa Callisto III che comanda ai Priori di Fermo che castighino, come è conveniente quelli che per suscitare novità in queste parti, hanno disseminato la falsa notizia della sua morte, ecc., come scritto nel Breve. Data, Roma, nell’anno del Signore 1458.
1494 – Fermo – Breve del Papa Martino V che informa i Priori e il Comune di Fermo che ha deputato alla custodia del Girifalco Fermano il Rev.mo Sig. Filippo Vescovo Ameliense e il nobiluomo Sig. Armando da Amelia, pertanto li esorta ad essere obbedienti con loro in ciò che riguarda questa custodia. Data, Roma, presso i Santi Apostoli, 4 Novembre, dell’anno dodicesimo del Pontificato.
1495 – Fermo – Breve del Papa Pio II che esorta i Priori e il Comune di Fermo che ammettano in prima elezione a Podestà di questa città il Sig. Antonio De’ Bonvisi cittadino lucano. Data, Siena, nell’anno del Signore 1460.
1496 – Fermo – Breve del Papa Sisto IV che esorta i Priori di Fermo che concedano il grano per l’abbondanza dell’alma Urbe nella quantità che supera le necessità che essi hanno e che potranno dare al tesoriere della Provincia a cui aveva scritto che raccolga il grano dove più comodamente potrà e lo acquisti, ecc. Dato, Roma, giorno 1° Settembre 1477, anno settimo del Pontificato.
1497 – Fermo Breve del Papa Paolo II che lodare la prontezza dei Fermani al Vescovo Medrusiense governatore della città di Ascoli, come hanno dimostrato per tutto le cose che concernono lo stato della Santa Romana Chiesa e li ringrazia per l’olio e per i fichi che sono stati a lui presentati da parte loro, ecc. Data, nell’anno del Signore 1469.
1498 – Fermo – Breve del Papa Giulio II indirizzato ad Angelo Romoleo Podestà Fermano con cui, dato il fatto che i Fermani, con audacia, si ribellarono contro il Podestà, la famiglia e i satelliti e ne hanno uccisi alcuni, gli concede licenza che per la durata del suo ufficio tenga 30 stipendiati da pagare con le entrate della città ecc. come in questo Breve. Data, Roma, 20 Luglio 1510.
1499 – Fermo – Breve del Papa Eugenio IV che comanda ai Priori e al Comune di Fermo che non prestino minimamente difesa, favori né cibi al conte di Feretri né a Carlo de Galianti cittadini anconetani che infestano la città di Ancona con incursioni marittime, ma diano assistenza alla Comunità di Ancona con tutte queste cose, ecc. Data, 8 Luglio dell’anno secondo del Pontificato.
1500 – Fermo – Breve del Papa Nicola V indirizzato ad Alfonso Re di Aragona e dell’una e dell’altra Sicilia per informarlo che i Priori e il Comune di Fermo nell’occasione di alcune rappresaglie vogliono mandare oratori alla sua serenità e il Papa gli chiede che accolga alla grazia questi che sono disponibili ad una soluzione, ecc. Data, Roma, 11 Marzo 1501.
1501 – Fermo – Breve di Alessandro Papa VI con il quale invita i Priori del Comune di Fermo e il signor Nicola De Gigantibus, dottore commissario dei decreti e Camerario Apostolico affinché, con la pubblicazione delle sue lettere apostoliche sopra l’imposizione delle decime e di 10 carlini per ogni focolare, lo aiutino e favoriscano nella raccolta da farsi ecc. Fatto a Roma, nel giorno 11 Maggio 1501.
1502 – Fermo – Breve di Alessandro Papa VI con il quale Ordina ai Priori e al Comune di Fermo affinché nel possesso delle case di istruzione di Sant’Agata e di Sant’Angelo dell’Ospedale di San Giovanni Gerosolomitano della Diocesi Fermana vacante ecc. assistano e mantengano Alessandro diacono cardinale dei Santi Cosma e Damiano, al quale le aveva date con lettere apostoliche in Commenda, sotto la pena della scomunica ecc. nell’anno del signore 1496.
1503 – Fermo – Breve di Martino Papa V, che comunica ai Priori di Fermo che l’Abbate del Monastero di Santo Savino a cui lui stesso ha esposto alcune cose occorrenti ritornerà (a Fermo) per dare reazione di queste da parte dello steso Santo Padre ecc. Fatto a Roma nell’anno undicesimo del Pontificato.
1504 Fermo – Breve di Innocenzo Papa VIII, con il quale ordina ai Priori di Fermo che accolgano con favore ed aiuto Paride da Aplano provvisto (nominato) per un Canonicato di Fermo e per la Chiesa della Beata Maria di Ponzano, dopo la morte del (predecessore) Francesco da Collina, affinché ottenga il pacifico possesso di questi beni. Fatto nell’anno del Signore 1488.
1505 – Fermo – Breve di Sisto Papa IV che ordina ai Priori al Comune di Fermo che nell’inviare il magnifico Giovanni di Lupo quale vicario nelle cose spirituali e temporali della città e della Diocesi Fermana ritenne che non ostacolassero ma che lo accettassero per esercitare detto ufficio, come detto in quel Breve, nell’anno del Signore 1482.
1506 – Fermo – Breve di Alessandro VI che ordina ai Priori e al Comune fermano, sotto la pena di scomunica di una sentenza fatta, affinché consegnino al governatore il figlio di Astolto, che tengono prigioniero, per essere preso in custodia sotto una sicura sorveglianza.
1507 – Fermo – Breve di Giulio Papa II che ordina ai Priori e al Comune di Fermo che assistano il Sig. vescovo Ferentino, Luogotenente della Marca Anconetana, nel restituire ogni cosa e nel reintegrare la signora Nicolasia Fogliana, moglie di Raffaele della Rovere, spogliata di tutti i beni mobili ed immobili da alcuni malfattori, i quali, con spaventevole crudeltà, trucidarono Giovanni dei Fogliani e il suddetto Raffaele della Rovere, nostro nipote, con due figli ecc. fatto a Roma li 22 Gennaio 1504.
1508 – Fermo – Breve di Innocenzo Papa VIII che richiede ai Priori al Comune di Fermo che da essi si dimostri piena fiducia a quelle cose che vengono riferite dal Sig. Luca De Venanzolis da Sarnano, Commissario Apostolico. Fatto li 7 Aprile 1486.
1509 – Fermo- Breve di Pio Papa II che fa sapere ai Priori di Fermo di essere venuto a conoscenza che essi, contro i divieti apostolici, fanno esportare ed inviare grano verso Terra di nemici ed a Ferdinando Re della Sicilia, per la qual cosa, sotto la pena di sdegno, li ammonisce affinché da quelli in seguito non siano fatte tali cose. Fatto a Roma li 10 Maggio 1463.
1510 – Fermo – Breve di Sisto Papa IV diretto a Giuliano dal titolo di San Pietro in Vincoli, Cardinale nipote del Santissimo Signore Nostro, Legato della Provincia delle Marche, recante l’ordine che si informi sopra il nuovo pedaggio o dazio, imposto dagli uomini della città di Ancona ai Fermani circa le mercanzie da portare colà dagli stessi, ossia 10 per ogni 100, mentre prima si pagavano solo 5 da tempo immemorabile e che faccia revocare i detti 10 da pagare, sotto pene e censure, e se qualcosa oltre il solito fu riscosso lo faccia restituire ai propri padroni con effetto sotto le stesse pene. Fatto nell’ultimo giorno di Marzo 1474.
1511 Fermo – Breve di Innocenzo Papa VIII che fa conoscere Priori di Fermo che egli ha benignamente ascoltato Pietro Prospero Montano e di aver concesso a favore della città quelle cose che si potettero conceder ecc. come è scritto in quel Breve, nell’anno del Signore 1487.
1512- Fermo – Breve di Paolo Papa II diretto ai Priori di Fermo che a lui è cosa gradita nominare il Milite Gaspare da Fano alla carica di Podestà di Fermo. Sotto l’anno del signore 1467.
1513 – Fermo – Breve di Giulio Papa II con il quale esorta tutte le Comunità e i Comuni della Provincia delle Marche, sotto pena di ribellione, e della applicazione di 2000 ducati della Camera Apostolica, affinché indagate da Angelo Romuleo Podestà Fermano, catturino, quanti essi siano, fra banditi e condannati infestanti la città Fermana e il suo territorio che spetta ad esse, e li inviino al Podestà sotto sorveglianza ecc. nell’anno del Signore 1510.
1514 – Fermo – Breve di Giulio Papa II che ordina al Vescovo Clusino dimorante nella Provincia delle Marche che vada avanti nel procedimento giudiziario della richiesta inclusa, richiesta che non si ripete. Fatto a Roma nell’anno del Signore 1507.
1515 – Fermo – breve di Paolo Papa secondo che ordina ai priori al Comune di Fermo che, visto il presente mandato, sotto pena di sdegno e 1000 ducati d’oro non permettano in alcun modo che nel comitato di Fermo sia prodotto sale grezzo e che non venga usato ecc. Fatto a Roma il 15 Gennaio 1466.
1516 – Fermo – Breve di Sisto Papa IV che ordina al Rev.mo Diacono Cardinale di San Giorgio dal manto d’oro, Legato nella Provincia delle Marche, affinché vada avanti nel procedimento giudiziario della richiesta inclusa. Fatto a Roma nell’anno del Signore 1481. Questa richiesta è stata accettata.
1517 – Fermo – Breve di Pio Papa II che ordina ai Priori al Comune Fermano che mandino oratori, con grandi istruzioni e mandati, per stabilire definitivamente il cambiamento della moneta, la quale, dicono, che provochi molti danni nella Provincia delle Marche ecc. fatto a Roma nel giorno 1° Gennaio 1462.
1518 – Fermo – Breve di Sisto Papa IV che ordina ai Priori di Fermo che, prima di ogni altra cosa, ristabiliscano Paolo De Perleonibus, nipote del Vescovo Ascolano, nel precedente possesso delle Chiese senza cura di Santa Maria del Piano e Santa Maria in Cubito, della Diocesi Ascolana, e lo ristorino dei frutti sequestrati. Fatto a Roma nell’anno del Signore 1480.
1519 – Fermo – Breve di Alessandro Papa VI con il quale ordina ai Priori e al Comune di Fermo, affinché immettano Giovanni Benedetto da Matelica, per l’autorità della lettera esecutiva, nel pacifico possesso delle Chiese parrocchiali di San Bartolomeo e di San Marco di Servigliano, della Diocesi Fermana e difendano la persona immessa nel possesso ecc. come detto in quel Breve, nell’anno del Signore 1499.
1520 – Fermo – Breve di Paolo Papa II che stimola i Priori e il Comune di Fermo affinché eleggano il Sig. Azio De Lapis da Cesena, Milite, nella prima elezione da farsi da essi per la Podesteria per il semestre ecc. come detto in quel Breve. Fatto a Roma i 4 Febbraio 1470.
1521 – Fermo – Breve di Alessandro Papa VI che rlogia i Priori e il Comune di Fermo per la devozione e l’obbedienza dimostrata nell’immettere nel pacifico possesso delle Chiese parrocchiali di San Bartolomeo Fermano e di San Marco di Servigliano, della Diocesi Fermana, il signor Giovanni Benedetto da Matelica, come con altro Breve gli aveva dato con mandati ecc. come detto in quel Breve. Fatto nell’anno del Signore 1499.
1522 – Fermo – Breve di Paolo Papa II che fa sapere ai Priori di Fermo che tramite la reazione del Vescovo Fermano che la devozione e l’amore dei Fermano i verso la Sede Apostolica e al Vescovo ha comandato di riferire alcune cose ai Priori e spera che questi saranno pronti ad eseguirle. Fatto a Roma nell’anno del Signore 1469.
1523 – Fermo – Breve di Eugenio Papa IV che fa sapere ai Priori al Comune Fermano che egli, su consiglio e consenso dei cardinali della Santa Romana Chiesa, ha dedotto che era da provvedere con la persona del Sig. Bartolomeo per l’Abbazia del Monastero di San Bartolomeo di Campofilone, per la qual cosa, li esorta perché essi lo agevolino con tutte le forze per il conseguimento del possesso di detto Monastero e per la percezione dei frutti. Fatto a Roma nel giorno 4 Dicembre nell’anno secondo del Pontificato.
1524 – Fermo – breve di Sisto Papa quanto che esorta i priori e il Comune fermano affinché eleggano, come Capitano della città di Fermo, Pietro De Andisinis da Jesi, dottore in legge ecc. nella prima o almeno nella seconda elezione ecc. fatto a Roma li 14 Maggio 1472- nell’anno primo del Pontificato.
1525 – Fermo – Breve di Martino Papa V che fa sapere ai Priori di Fermo di aver visto con piacere i loro Oratori e che fu presente, come è decoroso, alle dichiarazioni di essi e di aver risposto e scritto ad Astorgio, Vescovo di Ancona, Luogotenente della Provincia delle Marche, sopra quell’argomento con che spiegò in modo più dettagliato la risposta ecc. Fatto a Roma nell’anno tredicesimo del Pontificato.
1526 – Fermo – Breve di Giulio Papa II, in forma di lettera aperta, diretto a tutti i Comuni le Comunità delle città delle Terre (cittadelle) e dei luoghi a favore dei 400 fanti fermani, che la Comunità Fermana inviò alla Sede Apostolica per la spedizione di Ferrara, affinché ad essi, nel ritorno in patria, assicurano di poter fare, in ogni luogo, un viaggio in sicurezza e procurino ad essi almeno pane e vino ecc. fatto a Bologna nell’anno del Signore 1510 – 23 Novembre nell’anno settimo del Pontificato.
1527 – Fermo – Atto di un prestito a censo di 1000 scudi d’oro, fatto tramite la Comunità e gli uomini del Comune di Fermo, al signor Nicola Gavotto per la rata di 525 scudi d’oro, al signor Didaco Bruno Romano per la rata di 150, a Giovanni Francesco Marengo per la rata di 75, sopra i Terreni dei Sigg. Ottaviano di Matteuccio, Francesco di Mancino, Francesco di Assalto, Alberto di Adamo e Raccamadoro De Raccamadoribus. Giovanni Francesco Marengo fece retrovendita e quietanza dei 75 scudi al Comune di Fermo al prezzo di 1000 scudi come venduti antecedentemente ecce. sotto l’anno del Signore 1574.
1528 – Fermo – Diverse quietanze o ricevute di parecchi Tesorieri della Santa Romana Chiesa della Provincia delle Marche con molte altre scritture inservibili e pressoché di nessuna importanza ecc.
1529 – Fermo e Ascoli – Atti di pace fra la Comunità Fermana e la Comunità di Ascoli, fatto nell’anno del Signore 1487 – al tempo di Innocenzo Papa VIII.
1530 – Fermo e Venezia – Lettera di raccomandazione del serenissimo Rainerio Zeno, doge dei Veneziani, a favore di un certo Omobono di Airolo, veneziano, diretta a Lorenzo Tiepolo, podestà di Fermo ecc. come detto in quellalettera, nell’anno ecc.
1531 – Apezzana – Capitoli o pezzetti di una sentenza fatta per la città di Fermo e la Terra di San Ginesio sopra il territorio e la giurisdizione di Apezzana.
1532– Apezzana – Diverse scritture della Terra di Apezzana nella causa in corso fra il Comune della città Fermana, gli uomini del Castello di Loro e gli abitanti di detta Terra di Apezzana da una parte e il Comune e gli uomini di San Ginesio dall’altra parte sopra il territorio e i confini di detta Terra ecc.e nell’anno del Signore 1467 ecc. Vedi Castello di Loro.
1533 – Arquata – Copia di una Bolla di Urbano Papa VI relativa alla remissione e alla donazione dei canoni in denaro in occasione dei contributi e dei dazi dovuti tramite il Comune e gli uomini di Arquata alla Rev.da Camera Apostolica.
1534 – Arquata – Atto di un mandato di procura fatto tramite la Comunità, il Comune e gli uomini della Terra di Arquata nella persona di Cole di Cisco di Rainaldo per presentarsi al posto degli uomini di detto Comune di Arquata nella città di Fermo davanti ai magnifici Sigg. Priori o davanti a qualsiasi altro Sindaco di detta città, avente un adeguato mandato, e dinanzi ad essi umilmente e con deferenza a nome di quelli di cui sopra per sottomettere e raccomandare detto Comune eparticolari e singole persone di detta Terra di Arquata, e del suo Comitato e Distretto per sempre sotto l’ombra delle ali, la protezione e la difesa della detta città Fermana e per firmare ogni capitolo o il patto dall’una e dall’altra parte ecc. come più ampiamente è scritto nel detto atto di procura, fatto sotto l’anno del Signore 1386- al tempo di Urbano Papa VI – rogato da Vanne di Cole da Arquata notaio.
1535 – Arquata – Capitoli iniziati tra il Comune e gli uomini della Terra di Arquata da una parte e il Comune di Fermo dall’altra, sotto il rogito di Vanni di Cole della stessa Terra , dal tenore come scritto in essi ecc.
1536 – Arquata – Atto di promessa di osservare le convenzioni, i capitoli ed i patti scritti per mano di ser Giovanni di Puccio, fatto da Cole di Cicco di Rainaldo da Arquata, procuratore del Comune e degli uomini della predetta Terra , a nome di detto Comune da una parte, e Pace di Dino, Sindaco del Comune di Fermo a nome di detto Comune dall’altra, sotto l’anno del Signore 1386 – rogato da Vanne di Cole di Angeluccio da Arquata.
1537 – Arquata – Atto di un mandato di procura fatto dalla Comunità, Comune e uomini della città di Ascoli nella persona di Gualyrtio Nicola da Ascoli a nome di detto Comune, per presentarsi e comparire personalmente dinanzi ai Sigg. Priori della città di Fermo e con quei nomi di cui sopra per fare un accordo e per fare la pace a nome e per la parte del Sindaco del Comune di Arquata, è per riacquistare la stessa pace a nome del Comune di Ascoli e per fare altre cose come scritto nel detto mandato di procura, sotto l’anno del Signore 1387 – rogato da Paolo Cole di Pasquale da Ascoli.
1538 – Arquata – Atto di un mandato di procura fatto dal Comune di Arquata nella persona di Bartolomeo di Cicco da detta Terra per presentarsi a nome di detto Comune davanti ai magnifici Priori della città di Fermo e obbligarsi scambievolmente per la pace e la concordia che deve essere fatta tra gli uomini più importanti e il Comune di Arquata da una parte con il Comune e gli uomini della Terra di Accumoli dall’altra ed altre cose come scritto nel detto atto del mandato. Fatto sotto l’anno del Signore 1387 – rogato da Cola Paolino da Sant’Angelo
1539 – Arquata – Atto di promessa con giuramento fatto da ser Marino di Bartolomeo da Arquata, per sé e per la sua famiglia, a Morello di Paolo un tempo da Monte Regale e ora da Fermo come Sindaco del Comune di Fermo, per il fatto che viene ad abitare nella città di Fermo per il tempo di 10 anni, e per il fatto che lo stesso Marino godrà delle immunità, dei gli onori, dei quali godono gli altri cittadini Fermani, perciò promise di garantire, contribuire pagare tutte quelle cose che gli altri cittadini Fermana contribuiscono e pagano sottomettendo se la sua famiglia agli statuti, decreti ed altre cose della città di Fermo, come più ampiamente è scritto in quell’atto, dell’anno del Signore 1452 – rogato da Procuzio De Rictis.
1540 – Arquata – Atto di un mandato di procura fatto tramite gli uomini e il Comune di Arquata, nella persona di Marino di Damiano, di quel luogo, a presentarsi a nome dello stesso Comune con un telo di velluto di colore rosso o di seta, del valore di cinque fiorini d’oro, di fronte magnifici Priori di Fermo e inoltre consegnare il telo a nome della Terra di Arquata per onore trionfo della stessa città nella festa della Beata Vergine Maria nell’anno del Signore 1386 – rogato da Vanne di Cole di Angeluccio da Arquata.
1541 – Arquata – Atto di un mandato di procura fatto tramite il Comune e gli uomini della Terra di Arquata, nella persona di Bartolomeo di Cicco da Arquata, a nome di detto Comune, per presentare davanti ai Priori di Fermo, nella festa di Santa Maria di Agosto, e parimenti per pagare agli stessi 100 ducati d’oro, secondo i patti fatti tra le predette comunità ecc. sotto l’anno del Signore 1387 – rogato da Antonio di Giorgio.
1542 – Arquata – Atto di un mandato di procura fatto tramite il Comune di Arquata, nella persona di Marino di Damiano, nome di detto Comune, per presentare il Pallio alla città Fermana nella festa di Santa Maria di Agosto, sotto l’anno del Signore 1388- rogato da ser Vanne di Andrea.
1543 – Castello di Belmonte – Copia dei patti concordati tra gli uomini ed il Parlamento del Castello di Belmonte con il Sindaco della città di Fermo Giovanni di Michele nella sottomissione che i detti uomini fecero alla città di Fermo tra cui il capitolo per cui il detto Castello di Belmonte non sia tenuto a pagare più di mille libre di estimo degli immobili, inoltre i beni dei signori di questo Castello, scritti nei patti, rimangano sempre esenti. Anno 1263 notaio ser Matteo di Pietro –Copia di ser Iacobo di Riccio fatta nel 1272.
1544 – Castello di Belmonte – Atto della copiato di un atto di sottomissione fatta da parte degli uomini del Comune del Castello di Belmonte alla Comunità e al Comune di Fermo e per essi nelle mani di Giovanni di Michele, Sindaco del Comune di Fermo, per cui i beni ed i diritti di costoro e del detto Castello si debbono consegnare e sottoporre all’insieme fermano e si deve conseguire da essi la cittadinanza perpetua. Redatto nell’anno 1268 con rogito del notaio Matteo di Pietro.
1545 – Borempadario – Atto di transazione, accomodamento e di concordia fatta ed iniziata fra Berduccio e Musone di Gentiluccio del Castello di Borempadario e la Comunità, il Comune e gli uomini di Fermo e per loro conto da Matteo, Sindaco di detto Comune, per consegnare detto Castello al detto Comune di Fermo e per esso al predetto Sindaco, per i motivi e le ragioni come detto in quell’atto, fatto nell’anno del Signore 1347 – Indizione quindicesima, al tempo del Santissimo Signore Nostro Giovanni Papa XXII – rogato da Boncambio di Catalino.
1546 – Brunforte – Permesso dato e concesso, tramite bolla del Santissimo Signore Nostro Nicola Papa IV, al signor Corrado da Brunforte, canonico delle chiese belga e Aberdonense affinché possa percepire le rendite dei suoi benefici non ostante la sua residenza a Roma, e nel luogo ove è operoso lo Studio Generale. Fatto nell’anno terzo del suo Pontificato, che fu l’anno del Signore 1291.
1547 – Brunforte – Atto di vendita di 8 modioli e di uno staro di Terra nel fondo di Sarnano, fatto tramite Morico, Costantino e Pietro, figli del defunto Girardo del Castello di Gualdo al prezzo di 16 libbre sotto l’anno del Signore 1217 – rogato da Pietro, appaltatore di pubbliche imposte, notaio.
1548 – Brunforte – Lettera aperta di un incarico tramite il Santissimo Signore Alessandro Papa IV al Rev.do Sig. Gerardo, canonico fermano, affinché accuratamente si informi circa la spiegazione fatta allo stesso Santissimo da Rainaldo daBrunforte, ossia che l’Abate e il Convento del Monastero di Sant’Anastasio e gli uomini della Rocca Clavelli, senza ragione, tengono occupato detto Castello della Rocca Clavelli a suo danno ecc. per il che se considererà che le cose stanno così li ammonisca e li persuada a restituirlo a quello, come più ampiamente è detto in quella lettera. Fatta nell’anno quinto del Pontificato.
1549 – Brunforte – Bolla del Santissimo Signore Alessandro Papa IV, con la quale dà il permesso alla nobildonna signora Florasteria, moglie di Rainaldo da Brunforte, unitamente a tre altre donne, di potere, a porte chiuse, nelle cappelle della stessa Chiesa, tramite i propri Cappellani, a bassa voce, celebrare i riti divini e somministrare gli ecclesiastici sacramenti nonostante il generale divieto. Fatta nel Laterano nell’anno terzo del Pontificato.
1550 – Brunforte – Atto di una sentenza fatta sopra la imperfezione di un mandato nella causa delle signore Florasteria, moglie del defunto signor Rainaldo da Brunforte, e Tomasia, sua sorella, figlia del defunto Rainaldo d’Acquaviva, fatta dal Rev.do Sig. Rainerio De Casulis, canonico volTerra no e uditore del Sacro Palazzo, nel rendere pubblico l’atto del mandato sostitutivo fatto tramite Bonafede da Ascoli, procuratore principale dei Sigg. Matteo e Pietro, nella persona del maestro Francesco, dinanzi ad esso, condotto tramite lo stesso Francesco, mandato che non fu né sarebbe da accettare, come non lo accettò per i motivi e le ragioni come scritto in quell’atto; per questo motivo condannò gli stessi Matteo e Pietro del Maestro Giovanni, procuratore delle suindicate signore al pagamento delle spese legittimamente fatte dagli stessi signori ecc. nell’anno del Signore 1292 – rogato da Giacobbe di Landolfo notaio.
1551 – Brunforte – Atto di un giuramento di fedeltà fatto da Gentilio di Bertolana al Sig. Fildeo, figlio del defunto Rainaldo e ai suoi eredi e nipoti sotto l’anno del Signore 1228 – rogato da Bolsino notaio .
1552– Brunforte – Atto di donazione fatta da Paganuccio, figlio del Sig. Masseo da Monte Fortino al signor Fildeo del defunto Milite Rainaldo di tutti i beni, dallo stesso Paganuccio donatore comperati dalla signora Monaldesca, figlia del defunto Trasmondo da Sant’Angelo. Sotto l’anno del Signore 1223 – rogato da Bolsino notaio.
1553– Brunforte – Articoli o richieste fatte da parte dei Sigg. Tommaso e Giovanni e compagni contro e di fronte al Sig. Rainaldo da Brunforte sopra la restituzione dei castelli di Mogliano e di Gualdo insieme con gli uomini di detti Castelli – Vedi numm. 76-81-90 con i seg.
1554 – Diritti di Campofilone – Breve del Santissimo Nostro Gregorio Papa XIII di restituzione e reintegrazione del Castello di Campofilone e del suo territorio e degli uomini alla città e dalla Comunità di Fermo e sotto la precedente giurisdizione, dominio del governo dello stesso, come prima della separazione tramite il Santissimo Signore Nostro Pio Papa V come viene descritto nel detto Breve. Fatto con le stesse caratteristiche, convenzioni, condizioni e i patti ecc. come detto in quel Breve. Fatto a Roma, sotto l’anello del pescatore, nel giorno 27 dell’anno del Signore 1573 – nell’anno secondo del Pontificato.
1555 – Campofilone – Atto di un mandato di procura della città di Fermo nella persona di Puccio di Rubeo di Calvutio per accogliere sotto la giurisdizione, la soggezione e il dominio della città di Fermo il Castello di Campofilone e i suoi uomini con alcuni capitoli espressi nello stesso atto, nell’anno del Signore 1342 – per mano di ser Nunzio di Giovanni da Fermo, notaio.
1556 – Campofilone – Atto copiato o copia di un mandato di procura della città di Fermo nella persona del predetto Puccio di Rubeo ecc. Vedi numero precedente.
1557– Campofilone – Atto dei patti e promesse iniziate e fatte tra Girarduccio di Balliano, Sindaco del Castello di Campofilone da una parte e Puccio di Rubeo di Calvutio, Sindaco della città di Fermo, nel Consiglio di detta città, nell’anno del Signore 1342 – per la sottomissione del predetto Castello alla detta città fatta e pubblicata per mano di Nuccio di Giovanni da Fermo.
1558 – Campofilone – Copia dei sopraddetti capitoli fatti fra i predetti Sindaci di Campofilone e della città di Fermo ecc. sotto l’anno 1342 – rogato dal suddetto notaio.
1559– Campofilone – Parere di Bartolomeo di Graziano da Monte Monaco, dottore in ambedue i diritti, sopra l’osservanza dei capitoli e dei patti avviati fra il Comune di Campofilone e la città Fermana.
1560 – Campofilone – Copia di un atto di presentazione di una lettera del Rev.mo Sig. Filippo, Vescovo Fermano, diretta a Morico di Macho, pubblico ufficiale incaricato di amministrare i beni del Comune di Campofilone, a nome di detto Comune, con la quale rendeva noto allo stesso e ai consiglieri di detto Castello, circa il contenuto e il tenore di una lettera spedita tramite Tommaso da Fascinella, al posto del signor Rizzardo da Fascinella, Vicario Generale del Sacro Impero nella Marca, al predetto Rev.mo Sig. Vescovo, che avrebbe dovuto tenere sorvegliate, con ogni cura e sollecitudine, notte e giorno, le strade lastricate, le vie e gli uomini dello stesso territorio e del territorio del Castello di Marano, affinché nessuno potesse passare attraverso di esse con lettere riguardanti l’onore è il nome del potere imperiale, sotto la pena di 100 marchi d’argento, fatto sotto l’anno del Signore 1343 – rogato da Palmeriio notaio.
1561 Diritti dei Castelli di Camporo e di Carnassale di Camporo – Atto relativo ad una promessa, con giuramento fatto da Tebaldo del Sig. Rainaldo da Camporo ed Enrico di Tebaldo, Bernardo del signor Guglielmo cioè per essi e per i fratelli, di obbedire al Podestà della città Fermana, come gli altri cittadini, e di considerare amici gli amici della città di Fermo, a nome di detto Comune unitamente alla promessa fatta dal detto Sindaco di riceverli come cittadini di Fermo ecc. come detto in quell’atto nell’anno del Signore 1252 – rogato da Giacobbe notaio.
1562 – Carnassale – Atto di vendita del Castello di Carnassale con i suoi diritti, ripe, fossi, retrofossi, fonti, ponti con il mero e misto impero, fatto da Lino del Sig. Guglielmo da Massa, a proprio nome ed dal maestro Matteo di Benvenuto, Sindaco degli uomini e della Comunità di detto Castello di Carnassale al maestro Domenico di Scambio di Spina, Sindaco del Comune di Fermo, per conto di detto Comune ecc. sotto l’anno del Signore 1321 – rogato da Monte di Giacobbe da Fermo.
1563 – Carnassale – Atto di promessa e sottomissione fatto da Lino del Sig. Guglielmo da Massa ed al maestro Matteo di Benvenuto, quale procuratore del Castello di Carnassale, da detto Castello, con tutta la sua giurisdizione gli uomini e il suo Territorio al maestro Domenico di Scambio, a nome del Sindacato del Comune di Fermo, come più ampiamente è detto in quell’atto e ciò perché detto maestro Domenico, a nome di quanto sopra accolse i predetti Lino del maestro Matteo, i figli, gli uomini e i discendenti sino all’infinito del Castello predetto in perpetui cittadini della stessa città e lo stesso Castello, sotto la protezione e la difesa ecc. e promise di difenderli ecc. come detto in quell’atto, nell’anno del Signore 1321 – rogato da Monte di Giacobbe da Fermo.
1564– Carnassale – Privilegio del Rev.mo Pietro dal titolo di Santa Maria in Trastevere, Cardinale, Vicario Generale in Italia, diretto a Pietro, Vescovo Conchense, Rettore della Provincia delle Marche, a richiesta della città Fermana, con il quale concesse a lui di poter dare agli uomini di Carnassale la licenza di restituire detto Castello, demolito da Petrocco da Massa a causa della ribellione. Sotto la data, Bologna, nell’anno terzo del Pontificato di Gregorio XI.
1565– Carnassale – Atto di una offerta fatta dal Sig. Vanne di Andriolo, Sindaco di Fermo, dinanzi al Rev.mo Signor Guglielmo, Cardinale di Sant’Angelo, Legato della Provincia delle Marche, circa l’autorizzazione a rifare il Castello di Monte Appone e il Castello di Carnassale, abbattuti ecc. nell’anno del Signore 1375.
1566 – Diritti di Civitanova – Copia di una lettera del Rev.mo dal titolo di San Giorgio, Cardinale, Legato della Sede Apostolica, diretta alle Comunità di Civitanova, Monte dell’Olmo, Monte Granaro e ad altre Comunità ed anche al venerabile uomo eletto Vescovo Fermano, perché mantengano e difendano i diritti della Chiesa di Santa Maria di Chienti e la stessa chiesa.
1567 – Civitanova – Atto di un accordo di una riconciliazione avviata e fatta tra il Comune di Fermo e con i suoi fautori, ossia con uomini di Monte dell’Olmo, del Poggio di San Giuliano Monte Santo maceratese e di Monte Lupone e da altri da una parte e il Comune e a nome del Castello di Civitanova dall’altra, con capitoli, promesse, patti e riserve, come fatto in quell’atto, sotto l’anno del Signore 1213.
1568 – Civitanova – Atto di un mandato di procura fatto dalla Comunità, Comune e gli uomini di Civitanova, nella persona di Morico di Matteo, a nome di detto Comune, per promettere, con giuramento, al Sindaco della città Fermana che gli uomini di Civitanova e del suo Distretto, non offendano e non facciano offendere alcuno della città di Fermo e del suo Distretto ecc. come detto in quell’atto, sotto l’anno del Signore 1267.
1269 –Civitanova – Atto di un mandato di procura fatto dal Comune e dagli uomini di Civitanova, nella persona di Natinguerra del signor Trasmondo e Grimaldo di Brandulfo, a nome di detto Comune, per fare la cessazione la pacificazione col Comune della città di Fermo, di Sant’Elpidio e di altre Terre , descritte in quell’atto, complici in tutti i danni arrecati tramite gli uomini delle stesse città ecc. nel territorio di dette Terre (cittadelle) ecc. come detto in quell’atto, sotto l’anno del Signore 1270 – rogato da Bennato di Filippo notaio.
1570 –Civitanova – Copia di una sentenza fatta dal signor Pietro Gradenigo, per grazia di Dio Doge dei Veneziani, a favore di Matteo di Buzarello da Civitanova e di altri uomini di detta Terra nel complesso, come detto più ampiamente in quella sentenza. Sotto l’anno del Signore 1290.
1571 – Civitanova – Atto di un giuramento di fedeltà e di trasparenza da prestarsi alle prescrizioni e agli ordini del Sig. Graziano di Pierleone, Podestà di Fermo, a nome della città, rimosso ogni pretesto o eccezione, fatto da Matteo di Perone e Roberto di Ferracuto, tutti e due di Civitanova, a nome della stessa Comunità, e soprattutto dagli uomini, singolarmente e generalmente, dello stesso luogo, al predetto Podestà e agli uomini della Città Fermana, e alcune altre cose ecc. come detto in quell’atto, sotto l’anno del Signore 1221 – rogato da ser Donadeo notaio.
1572 – Civitanova – Altro atto di giuramento di fedeltà ecc. dello stesso tenore, sotto lo stesso millesimo, rogato da ser Cambio, notaio del Comune di Fermo.
1573 – Civitanova – Copia del precedente atto di giuramento di fedeltà ecc. come sopra, sotto l’anno 1221 – rogato da Donadeo notaio, copiato per mano di Rogerio da Fermo notaio.
1574 – Civitanova – Altra copia dell’atto di giuramento di fedeltà ecc. come sopra rogato da Donadeo notaio, sotto l’anno del Signore 1221 – copiato per mano di ser Gentile di Simonetto notaio.
1575 – Civitanova – Supplica firmata dal Santissimo Signore Nostro a favore della Comunità, Comune e uomini di Fermo sopra la lite della costruzione di un Castello o fortilizio nl Porto del mare da parte del Comune di Civitanova ecc.
1576 – Civitanova – Atto di un mandato di procura fatta dalla Comunità, Comune e uomini di Civitanova, nella persona del Sig. Pietro di Giacobbe, a nome di detto Comune, per promettere e giurare di fare e di osservare tutte le prescrizioni e gli ordini del Sig. Raul De Mazzolenis , Podestà della città di Fermo, e del nobiluomo Saraceno del Sig. Errico da Morlupo, Capitano della stessa città, e dei loro successori e ad altre cose come più ampiamente è detto in quel mandato, sotto l’anno del Signore 1293 – rogato da Fratuccio del maestro Pietro da Fermo.
1577 – Civitanova – Copia di un atto di un mandato di procura dal suddetto tenore come sopra, nell’anno del signore 1293 – rogato da Fratuccio ecc. copiato per mano di ser Antonio di Gentiluccio.
1578 – Civitanova – Altro atto originale del primo mandato di procura dal suddetto tenore come sopra, dello stesso millesimo, sotto il rogito del suddetto Fratuccio.
1579 – Civitanova – Atto di patti e di promesse per mezzo di giuramento, fatti dal Sig. Pietro di Giacobbe, a nome del Sindacato del Comune di Civitanova, al Sig. Raul De Mazzolenis, Podestà di Fermo, e al Sig. Saraceno del Sig. Errico da Morlupo, Capitano dello stesso Fermo ecc. come detto in quell’atto, nell’anno del Signore 1293 – rogato da Fratuccio di Pietro.
1580 – Civitanova – Altro atto dei patti e promesse fatti come sopra dallo stesso agli stessi. Non lo stesso anno, rogato dal sopraddetto notaio.
1581 – Civitanova – Copia degli atti sopraddetti – rogato dallo stesso notaio – copiato per mano di Matteo di Berardo notaio.
1582 – Civitanova – Copia di atti, patti e convenzioni fatti con giuramento dal Sig. Pietro di Giacobbe a nome del Sindacato del Comune di Civitanova al Sig. Raul De Mazzolenis, Podestà di Fermo, e al Sig. Saraceno del Sig. Errico da Morlupo, Capitano dello stesso Fermo, e al Comune e alla Comunità Fermana ecc. – rogato da Fratuccio del maestro Pietro, nell’anno del signore 1293. Copiato per mano di Roggerio di Tomasso da Fermo.
1583 – Civitanova – Atto di un mandato di procura fatto tramite il Comune e gli uomini di Civitanova nella persona di Pietro di Giacobbe al loro nome e di chiunque degli stessi per fare, con il Sig. Raul De Mazzoleni, Podestà della città di Fermo e col Sig. Saraceno del Sig. Errico, Capitano, e con la Comunità e gli uomini di Fermo e del suo Distretto e con i loro fautori, come più ampiamente è detto in quell’atto, la definitiva pacificazione ed il patto di non chiedere alcunché di più, o di promuovere una causa, né continuare una causa mossa per tutte le ingiurie, offese danni, incendi, rapine ecc. verso essi o contro di essi, o qualunque di essi, fatti, commessi e perpetrati, ed anche per ratificare, approvare ecc. tutti i patti, le promesse, i giuramenti ecc. fatti fra le stesse parti di qua e di là ecc. sotto l’anno del Signore 1293 – rogato da Fratuccio del maestro Pietro notaio.
1584 –Civitanova – Copia di un atto di un mandato di procura sopraindicato a nome dei suddetti da farsi al signor Raul ecc. la finale pacificazione ecc. per ratificare ecc. tutti i patti ecc. sotto lo stesso anno, rogato dallo stesso. Copiato per mano del Sig. Pietro di Moregnano notaio.
1585 – Civitanova – Atto di quietanza e di pagamento ecc. fatto dal Sig. Pietro del Sig. Giacobbe alla Comunità e il Comune di Fermo ecc. di non provocare una causa per il motivo di cui sopra ecc., nell’anno del Signore 1293 – rogato da Fratuccio del maestro Pietro.
1586 – Civitanova – Atto di un mandato di procura fatta dalla comunità, Comune e uomini di Civitanova, nella persona di Mainarduccio del Sig. Alberto da Civitanova per ratificare, approvare e rinnovare, se fosse necessario, e per confermare tutti i contratti, atti, convenzioni, promesse, patti, giuramenti ecc. avviati tramite il Comune, o i Sindaci e gli uomini della Terra di Civitanova ecc. con il Comune di Fermo, col Podestà, o il Sindaco o scritti da altri a nome del Comune di Fermo, scritte da Pietro di Marignano da Fermo notaio o da suo figlio Fratuccio ecc. e per promettere tutte e singole quelle cose che sono contenute nei detti patti, valide e sicure da osservare per sempre e inviolabili ecc. sotto l’anno del Signore 1294 – rogato da Paolo di Bartolomeo da Civitanova notaio.
1587 – Civitanova – Altro atto originale di un mandato di procura dello stesso tenore, nella persona di Mainarduccio suddetto, dello stesso anno, indizione e giorno ecc. – rogato da Paolo di Bartolomeo da Civitanova.
1588 – Civitanova – Atto copiato di una sentenza fatta dal Sig. Giacobino De Calderaris da Spoleto, Giudice Generale nella Marca Anconetana, a favore della Comunità, Comune e gli uomini di Civitanova contro gli uomini e il Comune della città di Fermo, ossia che il Porto e il litorale del mare sia e debba essere dei predetti Comune e uomini di Civitanova, dal fiume Chienti verso Civitanova fino al litorale e Porto del Comune e degli uomini del Castello di Monte Santo, e parecchie altre cose come più ampiamente è scritto in quella sentenza trovata scritta fra gli atti della Curia Generale sotto il rogito di Giacobbe del maestro Rainaldo, dell’anno del signore 1295, al tempo di Bonifacio Papa VIII – copiato per mano di Capuzio di Maruccio da Monte Granaro e successivamente per mano di Domenico del maestro Giacobbe da Fermo nello stesso anno.
1589 – Civitanova – Incarico di una causa insieme con una richiesta fatta dal Santissimo Signore Nostro Pio Papa II, sopra il Porto della Terra di Civitanova con la Comunità e gli uomini di detta Terra a favore del Comune della città di Fermo.
1590 – Civitanova – Copia di una condanna fatta nella Curia Generale della Provincia delle Marche, tramite il signor Masseo De Masseis da Amatrice, Giudice dei Malefici, a favore del signore Andrea Tomacello, Marchese e Vicario Generale, contro il Podestà, Consiglio uomini di Civitanova, sotto la pena di morte e della determinazione specialmente della confisca dei beni perché fecero entrare come protettori e padroni i Sigg. Gentile e Rodolfo suo figlio da Varano, tiranni e nemici della Santa Romana Chiesa, spogliando la Chiesa citata prima di detta Terra , pubblicata per mano di ser Filippo del Sig. Luca De Fumon notaio della Camera, nell’anno del Signore 1396.
1591 – Civitanova – Copia di un atto di vendita con privilegio o Bolle del Rev.mo Sig. Egidio, Legato della Sede Apostolica, concesse dal Santissimo Signore Innocenzo, di alcuni beni della Terra di Civitanova, a nome della Camera Apostolica, tramite il Rev.mo Sig. Egidio, a Monitto e ai sindaci del Comune di detta Terra al prezzo di 644 Ducati d’oro ecc. sotto l’anno del Signore 1362 – rogato da Filiardo da Somiaco ecc.
1592 – Civitanova – Bolla del Santissimo Signore Alessandro Papa IV diretta al Podestà, al Consiglio e al Comune di Fermo, con la quale ordina ad essi che facciano un esercito contro gli uomini di Civitanova perché quelli rifiutarono di pagare i loro debiti alla Camera Apostolica ecc. Fatta nell’anno terzo del suo Pontificato che fu il 1256.
1593 – Civitanova – Proibizione di Bernardo Rome, Cappellano di Paolo Papa II e Uditore della Camera, fatta su mandato del Pontefice agli uomini di Civitanova, a richiesta degli Oratori della città di Fermo, affinché smettano nell’iniziata opera di costruire il Porto sul litorale del mare, rispettati i diritti della città su detto litorale. Nell’anno del Signore 1468 – nell’anno quinto del suo Pontificato – per mano di Gerardo Terenave della Diocesi di Colonia.
1594 – Castello di Collicillo – Atto di consegna e di trasferimento del diritto, fino alla terza generazione maschile, del Castello di Collicillo e del suo Territorio con ogni giurisdizione, con i vassalli, fatto dal signor Filippo di Pietro di Ciulo, Monaco e Sindaco del Monastero di Santo Savino presso Fermo, a Baccalario e Mercenario, figli del defunto Fidesmido da Monteverde, riservato il diritto allo stesso Monastero che attualmente ha nel Territorio di detto Castello, e ciò per il prezzo di 35 libbre ravennatensi ecc. nell’anno del Signore 1310- rogato da Corrado di Giacobbe di Tommaso notaio.
1595 – Collicillo – Testimoni esaminati a richiesta di Matteo, Sindaco di Santa Maria in Giorgio, contro il Sig. Fildesmido sopra la giurisdizione del Poggio o Castello di Collicillo.
1596 – Collicillo – Quinterno degli atti svolti dinanzi al Sig. Berlingherio di Aquilano da Teramo, dottore in legge, Commissario dei magnifici Sigg. Consiglieri del Sig. Andrea di Tomacello, Marchese della Marca Anconetana, e dei testimoni esaminati per la parte della città di Fermo, facente appello da una parte, e la Terra di Santa Maria in Giorgio dall’altra. sopra la giurisdizione e il dominio sul territorio esul Castello e gli uomini di Collicillo, parte nell’anno 1403 e parte dell’anno 1404 – per mano di ser Antonio del defunto ser Cisco.
1597 – Collicillo – Trascrizione di un atto di promessa e di ratifica fatto tramite il Maestro signor Lambertini del maestro Simone, Sindaco di Monte Santa Maria in Giorgio al Sig. Giorgio di Manzone, Sindaco del Comune di Fermo, di osservare i contenuti della promessa fatta da Angelo di Matteo di Bonaccorso, Sindaco di detta Terra , ai magnifici Sig. Priori della città di Fermo, sopra il diritto e la giurisdizione riguardanti i confini e gli uomini dei castelli di Poggiolo e di Apponello, nell’anno del Signore 1307 – per mano di ser Filippo di Giacobbe notaio – Trascritto da ser Antonio del defunto ser Cisco nell’anno del Signore 1410.
1598 – Collicillo –Sentenza fatta tramite il Sig. Francesco De Aristotelis da Sulmona a favore del magnifico Sig. Ludovico De Migliorati della città di Fermo e Governatore della Terra di Santa Maria in Giorgio, nella causa in corso fra la detta città e la Terra di Santa Maria in Giorgio circa i confini di Collicillo, presso il territorio di detta Terra e i castelli di Ripe Cerreto e di Alteta, e il circa la giurisdizione di detto territorio di Collicillo. Sentenza confirmatoria della sentenza fatta dal signor Marco Zeno da Venezia e Geronimo De Barberis da Bologna ecc. con la quale è stato reso pubblico che detto Territorio appartiene alla Comunità di Fermo per molti motivi ecc. nell’anno del Signore 1409 – per mano di ser Nerio di ser Americo De Bastianis da Faenza.
1599 – Collicillo – Altro atto originale della suddetta sentenza dal tenore come sopra, dell’anno come sopra – rogato dallo stesso ser Nerio di ser Americo notaio.
1600 Diritti del Castello di Cossignano – Atto di una copia di un mandato di procura fatto dalla Comunità, Comune e città di Fermo nella persona di Francesco di detta città, a nome di detto Comune, per accogliere il Comune e gli uomini del Castello di Cossignano o il loro Sindaco in cittadini e distrettuali del Comune di Fermo, e per ricevere dal Sindaco del predetto Castello la sottomissione, la consegna e nell’animo del Comune ed altre cose come detto nei patti nel detto mandato di procura sopra e sotto descritti ecc. sotto l’anno del Signore 1329- rogato da Guglielmo di Serviredeo, la copia in realtà da Antonio del signor Cisco.

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