BEATO GIOVANNI DELLA VERNA O DA FERMO venerato nel Fermano presentato da Giuseppe Cecarini

Notizie desunte dal libro di Giuseppe Cecarini “Santi e Beati particolarmente venerati nell’arcidiocesi di Fermo” Fermo 2014 p. 37 IL BEATO GIOVANNI DA FERMO detto della Verna minore Francescano con memoria il 9 agosto nel Fermano
Nacque nel 1259 a Fermo da famiglia agiata e all’età di dieci anni fu affidato ai religiosi Canonici regolari di Sant’Agostino, che ne curarono la formazione. Egli diede splendido buoni esempi di umiltà, preghiera e spirito di penitenza.
Nel 1292, sentendosi portato per una vita di solitudine, entrò nell’ordine dei frati Minori e si trasferì a La Verna per poter vivere in pienezza la propria aspirazione a una maggiore solitudine. In questa decisione fu appoggiato da san Bonaventura. Per questa lunga permanenza a La Verna fino alla morte, gli fu dato il nome di Giovanni della Verna.
Il Signore lo guidò con molte visioni ed estasi e col dono della profezia. Un giorno, mentre era assorto in preghiera, si vide apparire san Francesco, che gli disse: «Ecco, figlio mio, le stimmate che volevi vedere», mostrandogli le mani, i piedi e il costato. La visione lo lasciò ricolmo di grande consolazione. Devoto all’Angelo custode, potette spesso godere della sua presenza.
Nelle sue preghiere chiedeva la liberazione delle anime del purgatorio e, durante la celebrazione della Messa della Commemorazione di tutti i defunti, contemplò in visione una moltitudine di anime che salivano in paradiso.
Negli ultimi anni della sua vita, lasciò la solitudine de La Verna per dedicarsi alla predicazione in molte parti d’Italia. E Signore lo accompagnava con molti prodigi, fra cui quello di penetrare nell’intimo delle coscienze per spingere i penitenti a una confessione sincera. Fiaccato nel corpo dall’intenso apostolato e dalle penitenze, rese la sua anima a Dio il 9 agosto 1322 a La Verna. Per la sua bontà fu subito oggetto di venerazione da parte dei fedeli.
Il 4 giugno 1880 il papa Leone XIII ne approvò il culto.