SAN NICOLA AGOSTINIANO EREMITANO nato a sant’Angelo in Pontano in diocesi di Fermo detto da Tolentino

Notizie desunte dal libro di Giuseppe Cecarini “Santi e Beati particolarmente venerati nell’arcidiocesi di Fermo”. Fermo 2014 p. 49 SAN NICOLA DA SANT’ANGELO IN PONTANO AGOSTINIANO MORTO A TOLENTINO VENERATO NELL’ARCIDIOCESI FERMANA IL 10 SETTEMBRE
Nicola nacque nel 1245 a Sant’Angelo in Pontano, diocesi di Fermo e all’età di undici anni entrò fra gli eremitani di sant’Agostino, come oblato. Più tardi, nel 1274, venne ordinato sacerdote, come membro della comunità di Tolentino, sempre considerata la sua “casa madre” e suo principale campo di lavoro. Dedicava molta parte della giornata a lunghe preghiere. La sua vita ascetica non lo distoglieva dagli altri impegni. Era un vero penitente che diffondeva ovunque il sorriso. Dove andava a predicare, era bene accolto dai fedeli, che volentieri l’ascoltavano. Passava molte ore al confessionale, senza stancarsi, mentre dedicava anche otto-dieci ore al giorno alla preghiera. Anche se le regole monastiche alleggerivano tanti obblighi, egli non si fece sconti. Sempre considerandosi a casa, anche quando era fuori per la predicazione, continuava nel suo abituale ritmo di preghiera e digiuni. Cercò di portare la tranquillità interiore e il sorriso ai poveri, ai malati e ai disperati.
Morì a Tolentino il 10 settembre 1305.
Dopo che il popolo lo considerava santo da sempre, la canonizzazione avvenne nel 1446.

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