Matelica. documenti per la storia del monastero delle Clarisse con la Beata Mattia anni 1285 e 1286

Matelica. Anni 1285 e 1286 documenti per la storia della beata

1285 (?) agosto 21 = Procura per comporre una lite
L’abbadessa Suor Mattia assieme arie donne di S.M. Maddalena, le suore: Agnese, Cristina, Margherita, Isabetta, Andrea, Diotama, Aurea, Lucia, Daniela, Berardesca, Cristiana, Giacomella, Giovanna, Mattiola, Vittoria, Catalina, Filippa, Isaia, Alluminata, Amedea, Graziadea, Simonetta, Guiduccia, Cecilia fecero procura agli amministratori loro, Fra’ Vitale converso dello stesso monastero e Verbuzio del signor Giacomo da Gubbio per decidere di fronte a Fra’ Nicola vicario del vescovo di Camerino, un compromesso nella vertenza contro Ivano del signor Scagno che chiedeva 57 libre conto di sua moglie Sibilia del fu Rainaido. Sono testimoni: Fra’ Raniero di mastro Giacomo Accursi Blance, Vituzio Attolini e Aridreolo di Ivano del signor Scagno nella chiesa del monastero. Notaio Bonaventura di Giovanni, Data al tempo del papa Onorio IV.
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1286 febbraio 28 = Indulto del vescovo di Camerino
Rambotto, vescovo di Camerino, per incoraggiare la pratica volontaria della povertà come fanno le monache e l’abbadessa di S. Maria Maddalena, concede ai loro benefattori il condono di 100 giorni della penitenza imposta in confessione, quando visitino la chiesa della Beata Vergine Maria in qualsiasi domenica fino all’ottava della Pasqua prossima. Data a Camerino.

1286 settembre 12 = Procura per una vertenza ed un mutuo
Donna Mattia abbadessa del monastero e le suore e monache Cristina, Agnese, Giacoma, Margherita, Caterina, Alluminata, Daniela, Graziadea, Diotama, Lucia, Vittoria, Cecilia, Cristina, Aurea, Giacomuccia, Cecilia, Giustina, Andrea, Eugenia, donna Filippa, Isaia, Simonetta, Isabetta, Sperandia fanno procura a Fra’ Giacomo Ugolini per la vertenza sulla devastazione o fine del monastero matelicese dì S. Agata, di fronte al vescovo di Camerino, don Rambotto, da cui riceve il precetto di pagare 50 libre di condanna . Nello stesso affare il procuratore ha facoltà di prendere 50 libre in mutuo o dal canonico don Gentile da Muralto o da Mosca Savinelli con scadenza entro l’ottobre seguente. Sono testimoni Giacomo Benvenuti da Sefro, Francesco Marcloni e Domenico Petri Faide (Fanie) nel monastero. Notaio Attone del sig. Giacomo. Data al tempo del papa Onorio IV.

1286 settembre 13 (a) = Quietanza vescovile a conclusione di una vertenza
Il vescovo di Camerino don Rambotto riceve da Fra’ Giacomo Ugolini 50 libre per conto del convento e monastero di S. Maria Maddalena a cui rilascia la quietanza annullando la condanna a 100 libre per la devastazione del monastero di Sant’Agata, sito vicino al fosso in prossimità di S. Maria Maddalena, quando era amministratore Giacomuccio del sig. Finaguerra che si era impegnato a pagare 50 libre per il precetto scritto dal notaio mastro Nicola da Osimo. Sono testimoni don Gualtiero priore di S. Sebastiano di Camerino, don Pietro priore di S. Giacomo da Muralto, mastro Offredaccio di donna Amata, Corrado di Giovanni e Corraduccio di Domestico, nella cappella del palazzo episcopale. Notaio del vescovo Riccerio. Data a Camerino a tempo del papa Onorio IV.

1286 settembre 13 (b) = Indulto del vescovo di Camerino

Don Rambotto vescovo di Camerino accoglie la richiesta dell’abbadessa e delle donne del convento del monastero di S.M. Maddalena di Materica e conferma 1-unione e la cessione fatta dalla prioressa o abbadessa e dalle suore del luogo di S, Agata con fi predetto monastero a motivo della vicinanza di spazio e della povertà per cui le suore di S. Agata non potevano osservare ivi la regolare vita come risulta dal documento del 7 marzo 1278 rogato dal notaio Merico da Rabriano e riportato in testo,- D-autorità sua il vescovo dichiara uniti i luoghi delle predette religiose. Sono testimoni: don Pietro Priore di S. Giacomo da Muralto, don Gualtiero priore ài S.-Sebastiano, mastro Òffreduccio notaio, Corrado di Giovannuecio e Corrado di Domestico, nella cappella del palazzo episcopale a Camerino. Notaio del vescovo Riccerio.

1286 novembre 14 = Delibera del Comune di Materica
Nella riunione presso il palazzo dei comune di Matelica con l’intero consiglio generale e speciale, di quelli di credenza, delle arti e con loro capitano, dopo regolare bando, il giudice e vicario dello stesso comune signor Gualtiero di Macerata propone di deliberare riguardo al terreno o spazio delle donne del monastero di S. Maria Maddalena per l’occupazione del suolo con il muro nuovo comunale, tenendo conto anche delle perdite. Corraduccio Bartoli propone una colletta di 40 libre di cui 30 per la proprietà del terreno e 10 d’estimo del pascolo (biada). Nella delibera messa ai voti l’approvazione è unanime stabilendo di porre la colletta nella dativa corrente di dazio e pagare 40 libre al monastero. Sono testimoni Corraduccio Bartoli, mastro Francesco di mastro Pietro, Giovannuccio di Giacomo e Francesco Bonafede. Notaio Mazio. Data a Camerino al tempo del papa Onorio IV.

1286 novembre 20 = Procura per pagamenti da prorogare
Donna Mattia abbadessa del monastero con le monche e suore in capitolo: Cristina, Agnese, Giacoma, Margherita, Catarina, Alluminata, Daniela, Graziadea, Diotama, Lucia, Vittoria, Cecilia, Cristiana, Aurea, Giacomuccia, Cecilia, Giustina, Andrea, Eugenia, donna Filippa, Isaia, Simonetta, Filippuccia, Amedea, Matti(ol)a, Guiduccia, Benvenuta, Isabetta e Sperandia, assieme con il convento fanno procura al signor Enrico Guarneri per recarsi dal vescovo di Camerino a chiedere una proroga nel pagamento di 13 libre come debito residuo delle 50 libre di condanna per la devastazione del monastero di Sant’Agata. La dilazione con inizio dal giorno di S. Andrea verrà stabilita dal vescovo e verrà comunicata poi a don Gentile da Muralto e a Mosca Savinelli a motivo del mutuo che si fa. Sono testimoni Albrico di Giacomo Bruti, il mugnaio Matteo, e Giovanni da Foligno nello stesso monastero ove redige l’atto il notaio Salimbene del signor Sinibaldo. Data al tempo del papa Onorio IV. Viene aggiunto di far l’atto esattamente come quello di mastro Voto.

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