Missionario p. VITTORIO BLASI BURUNDI Vangelo gesti etnici Carità Diocesi Gitega. 1991

P. Vittorio Blasi 1991
Cari Amici,
Nel 1978 ho iniziato il mio apostolato a Mumuri dove, grazie a Dio ed alla Vergine santissima ho potuto far crescere una comunità cristiana con oltre 6.000 Battesimi ed ho potuto favorire la crescita di vocazioni sacerdotali e religiose soprattutto con la costruzione del Noviziato per le suore di Santa Bernadetta a Mumuri stessa e la costruzione della loro Casa -madre a Gitega.
Con i catechisti e con il Consiglio Parrocchiale abbiamo dato inizio a quello che potremmo considerare un tentativo di inculturazione liturgica riscoprendo nei gesti, nei simboli, nelle feste tradizionali, I segni che possano far entrare i Barundi nella comprensione del mistero di Cristo. Abbiamo imparato a celebrare il Natale alla luce della nascita di un bambino nella famiglia murundi, Con la felicitazione per la mamma (la Vergine Maria) e la presentazione dei doni per la madre che deve essere aiutata a far crescere il neonato. Il Bambino Gesù viene presentato alla Comunità il giorno della Sacra Famiglia, come il neonato Murundi viene presentato con la solenne festa alla famiglia ed ai vicini. Il Figlio di Dio e di Maria lo presentiamo a tutto il mondo, al Burundi, alla diocesi, alla Parrocchia, alle colline, alle famiglie perché Lui è il Bambino che è nato per tutti.
Abbiamo anche celebrato la settimana santa e la Pasqua alla luce della tradizione locale: il giovedì santo Cristo ci ha lasciato il Suo Corpo e il Suo Sangue ed il sacerdozio come testamento della Nuova Alleanza. Questo evento salvifico è rivissuto tenendo presenti gli elementi della tradizione kirundi del capo-famiglia che lascia il testamento ai suoi quando sente che è giunto l’ora di passare ‘alla terra’ deli uomini, cioè il luogo del riposo eterno.
Il Venerdì santo lo meditiamo come celebrazione della morte di Cristo con il rito della consolazione di Maria, sua Madre, come nell’uso tradizionale.
Il Sabato santo e la Pasqua li celebriamo come momento di uscire dal lutto nella cultura kirundi. Con la madre del congiunto tutto si ferma, il fuoco si spegne … Ma bisogna pur ricominciare una vita nuova! Per togliere il lutto i Barundi riaccendono il fuoco, si lavano, si mettono un vestito nuovo, preparano un nuovo cibo per celebrare la festa del ritorno alla nuova vita Sono gli stessi elementi che nella veglia Pasquale ci fanno entrare nel mistero del Cristo morto e risorto a nuova vita.
Abbiamo anche cercato di rivivere il sacramento della penitenza- riconciliazione come i Barundi celebrano la riconciliazione dopo le offese.
Tutta la liturgia della s. MESSA è vissuta alla luce della cultura locale, con mdanze, canti, tamburi, gesti ed offerte presentate con i cesti ornati di foglie di banane. E’ una partecipazione corale e festosa al Banchetto di Cristo che si immola e si offre a noi come cibo. La s. Messa è diventata per noi il punto centrale del nostro attaccamento a Cristo, evidenziato da “Ebrei 12, segg. Noi fissiamo il nostro sguardo in Cristo che guida la nostra fede e la porterà a compimento.
Questa celebrazione liturgica è stata la gioia del Papa quando è venuto in BURUNDI.
I Cristiani del Burundi hanno preso in mano le varie attività della Parrocchia soprattutto con l’attenzione ai poveri ed ai bisognosi perché sentono che la parrocchia è l’espressione della loro fede e della loro vita comunitaria.
Un’attenzione particolare è rivolta al problema vocazionale sia con la preghiera che con le offerte per i seminaristi.
Inoltre i gruppi di azione cattolica ed i vari movimenti si organizzano secondo il loro carisma per la crescita della fede e della testimonianza cristiana sia a livello giovanile che di adulti.
Secondo i valori tradizionali siamo attenti alle necessità della gente e dei ragazzi. Per loro abbiamo predisposto, in collaborazione con le autorità amministrative locali e con la gente, ben 92 aule di scuola, inoltre acquedotto, cooperativa, rimboschimento ed abbiamo fatto una sensibilizzazione per rendere la vita locale più degna della persona umana. Un serie di sei cappelle sparse per tutto il territorio favoriscono una crescita spirituale più famigliare per tutti.
Ma quello che mi sta a cuore è ringraziarvi soprattutto per avermi aiutato alla costruzione del santuario della Madre della Misericordia, la Rosa Mistica che con tanta predilezione ci ha invitato e aiutato a realizzalo nella discrezione più assoluta e nel periodo più difficile per la Chiesa del Burundi. La Mamma ci ha voluto dire con quel santuario che si occupa dei popoli e della nazione del Burundi e dei Barundi: si occupa e preoccupa di ciascuno di noi come mamma affettuosa e Il delicata, piena di misericordia e di perdono.
Il santuario è stato il dono più bello della vita missionaria. E’ il luogo di riconciliazione, di amore, di festa. La Vergine sant\ma ci vuol portare al Suo Figlio che perdona e che si dona come cibo!
Sto per iniziare un altro periodo di vita missionaria con Maria e sotto il suo manto. I sogni sono tanti. Sarà Lei a concretizzare il futuro. La mia vita è nelle mani dello Spirito santo affinché Lui sia la guida e il consolatore. Lo Spirto, come ha sorretto ed accompagnato Maria, Gesù e Giuseppe nel deserto, protegga così la mia vita che voglio vivere con Maria ed in Maria per portare tutti a Gesù. Con questi sentimenti e progetti mi rimetto alle vostre preghiere ed al vostro aiuto. Per tutti domando benedizioni e grazie alla Rosa Mistica, la Madre di Gesù e Madre nostra.
La Vergine santissima ha benedetto il Burundi e continua a benedirlo. Anche in questo momento vi propongo di venirci in aiuto proprio per far crescere la pietà verso la Madre di Dio perché ci porti a suo Figlio Gesù. Senza indugio e con fiducia lancio questo nuovo appello che potrebbe interessarvi
= Centomila Rosari per il Burundi; perché non duecentomila? = Medagliette e Crocifissini per respingere l’ondata di amuleti e stregonerie perché Gesù e Maria siano coi Barundi = Immagini sacre della Madonna: es. Il Cuore Immacolato dì Maria/l’Immacolata di Lourdes, la Madonna del Rosario»
= l’Ausiliatrice» la Madonna della Pace, la Madonna del Pianto o di Medjugorje: formato grande e santini = Immagini di Gesù Misericordioso, del Volto Santo, del Croce-fisso, della Sacra famiglia e simili…
= Pissidi, Calici, Teche per la Comunione ai malati, per oli santi, casule e altro per la sacra liturgia.
Gli oggetti sacri favoriscono la dignità della celebrazione ed il rispetto a Gesù Eucaristico. = Statue di Maria, di s. Giuseppe e del Sacro Cuore da noi e giacciono in sacrestie o ripostigli, invece farebbero tanto bene nelle cappelle e chiese del Burundi.
Quando si ama il popolo non si può non dare al popolo stesso il gusto di amare Dio e sua Madre, Maria. Per superare le povertà bisogna cercare, difendere e rispettare i valori umani solo in Dio.
Il primo modo per aiutare l’uomo è la preghiera: “Pregate! Pregate! Perché solo con la preghiera potete allontanare satana e tutto il male che viene da lui () perché solo con la preghiera potete allontanare stana e tutto il male che viene da Lui” perché solo con la preghiera potete allontanare satana e tutto il male che viene da lui (Matteo 17, 21).
Aiutateci in questo sforzò che vuol fare dell’uomo murundi un autentico figlio dì Dio ed un cittadino che ama é costruisce il suo paese.
La Mamma celeste vi aiuti ad entrare in sintonia con questo tipo di Missione che nello Spirito Santo desidero continuare in Burundi. Grazie per la vostra comprensione evi benedico in Gesù e Maria.
NB. Un contenitore partirà da Parma a fine giugno ’91,ed altri due contenitori partiranno per fine anno. Altri due contenitori partiranno a fine anno. Spedite per Padre VITTORIO BLASI BUJUMBURA BURUNDI. Grazie! Dio benedice.

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