Tarunzio matematico e scienziato nativo di Fermo nel I secolo a. C. incaricati per la data 21 aprile fondazione di Roma

Notizie di Gabriele Nepi per gli Studi  Storici Fermani sulla data della fondazione di Roma affidata allo scienziato Lucio Tarunzio nativo di Fermo

UNO SCIENZIATO FERMANO DEL 1° secolo a.C. – In data 21 aprile la fondazione di Roma?

Dal Centro Studi Storici Fermani fondato da Gabriele Nepi

Al Fermano Tarunzio (o Taruzio) è stato intitolato un cratere del suolo della Luna, satellite della Terra: il “Crater Taruntius” derivato dalla frattura del suolo e di età inferiore forse al miliardo di anni. Sta a nordovest del “mare fecunditatis”, e nei pressi di effusioni laviche. E’ esteso per 56 Km e profondo 1 Km. L’interno del cratere, privo di terrazzamenti, ha al centro modeste cime.

Lucio Tarunzio secondo i dizionari di antichità, nacque nel primo secolo a. C. a Fermo e, seguendo le esperienze degli Etruschi, si dedicò alla matematica,  all’astronomia e all’astrologia. Fu amico di Varrone e di Cicerone.

A Numa Pompilio si attribuiva il calendario dei dodici mesi annuali, tra i quali aprile. I calcoli astrologici per fissare l’anniversario del Natale di Roma furono affidati da Varrone al Fermano Lucio Tarunzio, probabilmente attorno al 68 a.C. In data 21 aprile, sin dai  precedenti secoli, si festeggiava il genio, divinità femminile ‘Pale’ e si purificavano, con acqua e fuoco, le greggi e i lavoratori, nella campagna.

A partire dall’anno 121, la data 21 aprile era destinata ai festeggiamenti, all’interno della città di Roma, detti con  nome greco: “Romaia”: la festa coincideva con l’anniversario del Natale di Roma. Troviamo la descrizione nei suoi Fasti redatti da Ovidio (IV, 721 s). Virgilio considerava fondatore il greco Enea; Tito Livio riprese la tradizione del giovane Romolo, padre della patria, fondatore.

In realtà le figure dei primi re sono leggendarie e simboliche. Di fronte al calcolo richiesto a Tarunzio da Varrone e affidato all’astrologia.

In che data fu fondata la città di Roma? Al di là della leggenda, è certo che quando nell’ambiente del fiume chiamato Rumon, che è il Tevere, si stabilì il guado presso l’Isola Tiberina, qui si ebbe il primo insediamento di case, chiamato Roma. Una notizia riferita da Plutarco è che ciò avvenne in coincidenza con una eclisse del sole.

Per datarne la fondazione, gli storici preferiscono parlare della costruzione della casa che fu la capanna del pastore Romolo. Risale all’anno 753 a. C. calcolando gli anni “ab Urbe condita”. Secondo i calcoli tarunziani, Romolo sarebbe nato nel 771 a. C. il giorno 23 del mese di settembre. Cicerone discuteva sulla divinazione, e vi  trovava qualcosa di comico.

La diffusione della leggendaria data della fondazione dell’Urbe al 21 aprile fu dovuta alle usanze folcloriche di celebrare gli anniversari e compleanni, da parte dei greci, degli etruschi e dei sabini. Ancor oggi si usa festeggiare questo giorno natalizio dell’Urbe con manifestazioni folcloriche e ludiche. Durante il periodo fascista si celebrava la “Festa dei lavoratori” appunto il 21 aprile, iscritta nel calendario ufficiale come giorno non lavorativo.

Tarunzio impostò il suo calcolo sulla base delle leggende riguardanti la vita e la morte di Romolo e giunse a dire che egli fondò Roma il giorno 9 aprile tra la seconda e la terza ora del giorno cioè nella piena mattinata.

Tant’era l’usanza delle feste “Palelia” e “Romaia” al 21 aprile che neanche Tarunzio poté anticiparle e rimase questo il giorno natalizio dell’Urbe.

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