Domenica XIV tempo ordinario anno A parroco don Mario Blasi evangelizza Mt 11,25ss

Blasi don Mario parroco evangelizza XIV domenica tempo ordinario anno A  Matteo 11, 25ss

Mt 11,25-30)

TI BENEDICO, O PADRE, SIGNORE DEL CIELO E DELLA TERRA, PERCHE’ HAI NASCOSTO QUESTE COSE AI SAPIENTI E AGLI INTELLIGENTI E LE HAI RIVELATE AI PICCOLI”.

Gesù ringrazia Dio Padre, Signore del Cielo e della terra, perché da Lui ha ricevuto tutto il Suo Amore; solo il Figlio ama di un Amore infinito il Padre e solo il Padre ama il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare.

Il Padre, per mezzo del Figlio, fa conoscere queste cose, cioè il il Suo Amore a questa piccola fragile creatura umana. I piccoli a cui viene rivelato l’amore di Dio e da essi accolto sono i poveri delle Beatitudini ai quali spetta il Regno dei Cieli. I poveri delle Beatitudini sono coloro che accolgono l’amore di Cristo e insieme con Lui e come Lui lo portano ai fratelli. I poveri delle Beatitudini sono coloro che danno adesione gioiosa a Cristo e portano questa gioia nel cuore del fratello bisognoso che incontra per risollevarlo dalla sua indigenza morale e materiale.

“Quelli che la società ha reso poveri sono proclamati beati perché ci sarà chi si prenderà cura di loro. E quelli che decidono volontariamente di vivere poveri, vengono chiamati beati perché il Padre si prende cura di essi. A chi diventa responsabile della felicità del proprio fratello, Gesù garantisce che il Padre stesso si farà carico della sua felicità” (A.Maggi).

A rivelare oggi la grandezza dell’amore di Cristo spetta alla Chiesa, cioè a tutti i battezzati. Il battezzato che non si lascia guidare dall’amore di Cristo, non comprende il significato della sua vita.

“Imparate da me che sono mite ed umile di cuore”.

Gesù non comanda, non impone. Solo il padrone comanda e lo schiavo obbedisce. Il cristiano è figlio, non schiavo. Il Padre celeste non comanda, ma vuole che sia imitato. “Siate misericordiosi come è misericordioso il Padre vostro“. “Siate completi come è completo il Padre vostro celeste“.

Il messaggio di Gesù va proposto a tutti con amore e non imposto. Il compito di ogni credente e di ogni comunità cristiana è quello “di immergere ogni persona, tramite l’amore, nell’Amore di Dio, un Amore che perdona…, un Amore che non ama per essere amato, ma ama soltanto per il gusto dell’Amore” (A.Maggi).

“Ti benedico o Padre, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli”.

sapienti e gli intelligenti sono contrapposti ai piccoli: gli eletti, i santi, i giusti.

Gesù si rivolge con il Suo sguardo a coloro che accolgono il Suo messaggio. Prima di tutto loda e ringrazia il Padre, Signore del Cielo e della terra, il Creatore che sostiene con la Sua potenza ogni cosa. Gesù benedice Dio Padre; il Suo messaggio di Amore, rifiutato dai sapienti, dai re, dai grandi, dai potenti, da quelli che possiedono la terra, dai sacerdoti, dagli scribi, dai farisei, è accolto, è rivelato ai piccoli, ai giusti, agli eletti, a quelli che ascoltano e vivono la Sua Parola.

La rivelazione di Dio Padre che si manifesta in Gesù è sconvolgente. Dio Padre trasmette a Gesù, Suo Figlio, la Sua stessa capacità di Amore: lo Spirito.

Gesù, Uomo vero, si comporta come Dio. Gesù è come Dio. Egli presenta un Dio, non buono, ma assolutamente buono. Dio è Amore che desidera comunicarsi a tutti. Dio dona il Suo Amore non per i meriti degli uomini, come dicono gli scribi e i farisei, i sapienti, ma per i loro bisogni. Dio non premia i buoni e castiga i cattivi, come dicono gli intelligenti, ma dona il Suo Amore che non va meritato ma accolto come dono gratuito.

Più uno è nel bisogno, più l’Amore di Dio si fa efficace. Il Dio di Gesù comunica Amore, amore che va prolungato agli altri.

La buona notizia di Gesù -Vangelo- è completamente diversa dall’insegnamento dei sapienti e dei dotti del Suo tempo.

Dio non esclude nessuno dal Suo Amore. L’uomo, per quanto sia grave la sua situazione, non è mai escluso dal Suo Amore. E’ dono gratuito, non va meritato, ma accolto!

“Venite… Prendete… Imparate”.

“Venite”: Gesù si rivolge agli affaticati e agli oppressi, cioè a coloro che sono gravati dalle preoccupazioni della vita e quelli che stanno per cadere di fronte alle difficoltà della propria fede.

“Prendete”, “Il mio carico è leggero“: il cristiano deve vivere gioioso il messaggio ricevuto e lo deve trasmettere.

“Imparate”: il discepolo deve essere come Gesù, mite ed umile per avere gioia nel cuore.

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