Blasi don Mario Parroco domenica XX tempo ordinario anno A

Domenica XX anno ordinario Blasi don Mario Parroco evangelizza

XX DOMENICA ORDINARIA (Mt15,21-28)
S. Elena

PIETA’ DI ME SIGNORE FIGLIO DI DAVIDE. MIA FIGLIA E’ CRUDELMENTE TORMENTATA DA UN DEMONIO.

MA EGLI NON LE RIVOLSE NEPPURE UNA PAROLA”.

Gesù, pieno di amore con tutti, è duro con una donna che implora aiuto. Perché? Gesù non insegna che tutti sono amati da Dio: buoni e cattivi? Perché con questa donna si mostra così inumano e non le rivolge una parola?

L’insegnamento di questo episodio è straordinario. I pagani, i dominatori degli ebrei, non sono esclusi dal Regno di Dio come essi pensano. Con la fede, con l’amore di Dio accolto, i pagani sono i primi ad entrare nel Regno di Dio.

Gli abitanti di Nazaret, compaesani di Gesù, vedono in Lui solo il falegname. La donna cananea, che appartiene alla classe dei dominatori, lo riconosce Signore.

Al tempo di Gesù un ebreo non sarebbe mai entrato nella casa di un pagano e non si sarebbe mai seduto alla sua mensa.

“C’era un muro insormontabile fatto di pregiudizi basati su differenze sociali, economiche e religiose”. Gesù vuole abbattere questo muro. Con il Suo atteggiamento apparentemente duro, vuol far capire che i pagani, considerati impuri, non sono esclusi dal Regno se hanno nel cuore il Suo amore. Essi sono invitati insieme agli ebrei a sedere alla stessa mensa del Signore. I pagani non si devono considerare dominatori e gli ebrei non si devono chiamare i privilegiati.

Il cammino della fede della Cananea è straordinario. Grida: “Pietà di me, Signore, Figlio di Davide“. Gesù non l’ascolta. Egli non è il Figlio di Davide. Gesù non conquista il Regno con la violenza come Davide, ma amando come Figlio di Dio. Egli è l’Emanuele, il Dio con noi; viene per tutti. La donna insiste e si prostra come si prostrarono i Magi e non chiama più Gesù “figlio di Davide”, ma “Signore, aiutami”. Gesù è indifferente anche alla richiesta di aiuto e dice: “Non Þ bello prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini”. La donna non si perde di fiducia, ma con tenacia risponde alla Sua affermazione:

“Signore… anche i cagnolini si cibano delle briciole”.

La statura morale di questa donna è grande, fa capire a Gesù che un segno di amore non si nega a nessuno! La compassione non si può negare ad alcuno. Un gesto di umanità mette l’uomo in comunione con Dio.

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