XXII domenica T. O. anno A Blasi don Mario parroco Evangelizzazione

XXII DOMENICA ORDINARIA (Mt 16,21-27)

GESU’ COMINCIO’ A DIRE APERTAMENTE AI SUOI DISCEPOLI CHE DOVEVA ANDARE A GERUSALEMME E SOFFRIRE MOLTO DA PARTE DEGLI ANZIANI”.

I discepoli riconoscono Gesù Messia, ma Egli proibisce loro di divulgarlo. Gesù è il Messia, ma non è figlio di Davide. Il figlio è colui che assomiglia al padre. Gesù non assomiglia a Davide, non imita Davide che conquista il Regno con la forza, con la violenza e con lo spargimento di sangue. Gesù è Figlio di Dio, conquista il Regno con il dono di Sé: amando. Gesù-Messia spiega ai Suoi discepoli cosa gli capiterà a Gerusalemme. E’ necessario che Egli soffra e muoia per poi risorgere. E’ volontà di Dio che il Messia vada a Gerusalemme per celebrare la Pasqua: è una Pasqua di morte e di Risurrezione. Il Messia soffrirà a causa del sinedrio: autorità suprema del popolo ebreo. Sarà condannato a morte, ma dopo tre giorni risorgerà, cioè riprenderà la vita in modo completo e totale. Pietro, che aveva riconosciuto Gesù Figlio del Dio vivente, si oppone che Egli vada alla morte. Non comprende la morte di Gesù. Allora afferra Gesù, lo porta in disparte e incomincia a sgridarlo: “Dio te ne scampi, Signore“. Pietro osa sgridare Gesù. Sgridare è il verbo che Gesù adopera per scacciare i demoni. Per Pietro quello che dice Gesù è contrario alla volontà di Dio. Dio, dice Pietro, non permetterà mai che il Suo Figlio muoia. Ciò che dice Pietro è simbolo di ogni credente che, lungo il corso dei secoli, trova difficoltà a comprendere il significato della morte e della Risurrezione di Gesù.

La novità del messaggio di Gesù è travolgente: morire amando, per dare la vita a tutti. Pietro è anche simbolo del discepolo che trova difficoltà a crescere nella fede. Accogliere l’amore di Cristo per poi diffonderlo non è facile. Capire che la Sua morte sia il viaggio verso la Risurrezione è difficile! Gesù rimprovera Pietro e lo chiama pietra d’inciampo, scandalo, avversario, tentatore, satana perché gli è di ostacolo per realizzare la volontà di Dio. Pietro non pensa secondo Dio, ma alla maniera degli uomini, per questo Gesù lo richiama a seguirlo. E’ Pietro che deve seguire il Maestro e non il Maestro seguire Pietro.

“Seguimi, vieni dietro di me”.

Pietro deve pensare alla maniera di Gesù. Gesù sta per costruire un Regno dove non si domina con il potere, il successo e il denaro, ma dove l’Amore di Dio si realizza servendo i fratelli.

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