LE REGOLE PRATICHE DEI CRISTIANI

LE REGOLE PRATICHE DEI CRISTIANI

DI LUIGI MARVELLI (Trieste 31.08.1941)

Dall’Agenda

   L’intransigenza cristiana si difende sul campo della giornaliera fatica battagliando a viso aperto con le subdole negoziazioni.

1-La prima regola pratica della intransigenza è di non pretendere di far fare agli altri il lavoro che dobbiamo fare noi, solamente noi.

2°: non avere paura delle grane, ma considerare il rischio e la pericolosità come l’aria di tutti i giorni.

3°: non contare sul numero della gente che affolla le chiese, le balaustre, i Congressi, le Associazioni.

4°: rifiutare quella progressività o quell’apparire moderno ottenuto a detrimento della nostra originalità interiore e della nostra universalità. Da parecchio tempo si riscontra in molti cattolici accanto ad una fissità non comprensibile un camminare coi tempi che non ci dovrebbe essere.

5°: sentire fortemente gli interessi eterni, senza staccarli da tutta la vita col pericolo di abbassarne il valore e di lasciare campo indisturbato all’errore.

6°: finirla una buona volta con gli ottimismi retorici che minimizzano il male e tolgono la consapevolezza del pericolo e la generosità alla vocazione terrestre del Cristiano. E’ facile turare la bocca a qualcuno con l’accusa i pessimismo. Ma c’è in giro nel nostro mondo un ottimismo fatuo e criminale che è retorica e rifiuto di responsabilità.

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