Blasi Mario parroco evangelizza domenica XXXI anno C Luca 19

Blasi don Mario parroco evangelizza

XXXI TEMPO ORDINARIO (Lc.19,1-10)

“Zaccheo cercava di vedere quale fosse Gesù”

Gesù solo, nella nostra storia, dona la salvezza con il Suo Amore. Ogni uomo è chiamato ad aprirsi all’amore di Dio rivelato in Cristo Gesù.

Zaccheo capo dei pubblicani vuol vedere Gesù. E’ “considerato una sanguisuga e un traditore dai suoi connazionali, la religione lo ritiene un intoccabile, che rende immondo tutto quello che tocca, compresa la casa che abita”.

Se uno vede  Zaccheo con l’occhio della religione degli ebrei, è un caso disperato. Zaccheo ha un nome che significa “puro”, ma il suo mestiere lo rende impuro per eccellenza. Egli, non solo è capo dei pubblicani, ma è anche moto ricco.

Gesù, “da ricco che era, si è fatto povero. Zaccheo si è arricchito, invece, impoverendo la gente”. Gesù, nel Suo messaggio, dice che per i ricchi non c’è alcuna speranza per entrare nel Regno di Dio:

“E’ più facile per un cammello passare per la cruna di un ago, che per un ricco entrare nel Regno di Dio”.

“Zaccheo cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura”. Zaccheo è un uomo basso moralmente. “I ricchi non sono all’altezza di Gesù, e la ricchezza accumulata da Zaccheo è l’ostacolo che gli impedisce di vedere Gesù”.

Zaccheo sale su un sicomoro per vedere e non essere visto. Gesù, camminando, giunge sotto la pianta del sicomoro, alza lo sguardo e vede Zaccheo, un uomo peccatore  da salvare, lo chiama per nome dicendo:

“Scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua “.

Quel “devo” indica la volontà di Dio che desidera la salvezza di ogni uomo. Dio interviene sempre per salvare la Sua creatura, ma esige l’accoglienza. Sta sempre alla porta  del cuore e bussa e se qualcuno apre, cioè toglie l’ostacolo, entra e cena con il Suo figlio.

Zaccheo scende subito e con gioia accoglie Gesù nella sua casa. “Ma la gioia di Gesù e di Zaccheo non è condivisa dai presenti”. Tutti mormorano perché Gesù è entrato nella casa di un peccatore. La presenza di Gesù nella casa rende Zaccheo un uomo nuovo. Chi dà adesione gioiosa a Gesù, cambia vita.

Zaccheo, l’uomo redento dall’Amore di Gesù, decide di dare la metà dei suoi beni ai poveri e di restituire ciò che ha defraudato, quattro volte tanto.

Gesù gli dice:   “Oggi la salvezza è entrata in questa casa”.

Zaccheo sperimenta nel proprio cuore che c’è più gioia nel dare che nel ricevere. Dona i suoi beni a chi vive nella necessità. Ogni cristiano, che ascolta la Parola di Gesù, deve sperimentare nel cuore l’ ”oggi” della salvezza, per comunicarla ad ogni uomo.

“Zaccheo cercava di vedere quale fosse Gesù”

Gesù solo, nella nostra storia, dona la salvezza con il Suo Amore. Ogni uomo è chiamato ad aprirsi all’amore di Dio rivelato in Cristo Gesù.

Zaccheo capo dei pubblicani vuol vedere Gesù. E’ “considerato una sanguisuga e un traditore dai suoi connazionali, la religione lo ritiene un intoccabile, che rende immondo tutto quello che tocca, compresa la casa che abita”.

Se uno vede  Zaccheo con l’occhio della religione degli ebrei, è un caso disperato. Zaccheo ha un nome che significa “puro”, ma il suo mestiere lo rende impuro per eccellenza. Egli, non solo è capo dei pubblicani, ma è anche moto ricco.

Gesù, “da ricco che era, si è fatto povero. Zaccheo si è arricchito, invece, impoverendo la gente”. Gesù, nel Suo messaggio, dice che per i ricchi non c’è alcuna speranza per entrare nel Regno di Dio:

“E’ più facile per un cammello passare per la cruna di un ago, che per un ricco entrare nel Regno di Dio”.

“Zaccheo cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura”. Zaccheo è un uomo basso moralmente. “I ricchi non sono all’altezza di Gesù, e la ricchezza accumulata da Zaccheo è l’ostacolo che gli impedisce di vedere Gesù”.

Zaccheo sale su un sicomoro per vedere e non essere visto. Gesù, camminando, giunge sotto la pianta del sicomoro, alza lo sguardo e vede Zaccheo, un uomo peccatore  da salvare, lo chiama per nome dicendo:

“Scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua “.

Quel “devo” indica la volontà di Dio che desidera la salvezza di ogni uomo. Dio interviene sempre per salvare la Sua creatura, ma esige l’accoglienza. Sta sempre alla porta  del cuore e bussa e se qualcuno apre, cioè toglie l’ostacolo, entra e cena con il Suo figlio.

Zaccheo scende subito e con gioia accoglie Gesù nella sua casa. “Ma la gioia di Gesù e di Zaccheo non è condivisa dai presenti”. Tutti mormorano perché Gesù è entrato nella casa di un peccatore. La presenza di Gesù nella casa rende Zaccheo un uomo nuovo. Chi dà adesione gioiosa a Gesù, cambia vita.

Zaccheo, l’uomo redento dall’Amore di Gesù, decide di dare la metà dei suoi beni ai poveri e di restituire ciò che ha defraudato, quattro volte tanto.

Gesù gli dice:

“Oggi la salvezza è entrata in questa casa”.

Zaccheo sperimenta nel proprio cuore che c’è più gioia nel dare che nel ricevere. Dona i suoi beni a chi vive nella necessità. Ogni cristiano, che ascolta la Parola di Gesù, deve sperimentare nel cuore l’ ”oggi” della salvezza, per comunicarla ad ogni uomo.

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