A Serviglino, centro Urbano Castel Clementino dal 1774

In ricordo del papa

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SERVIGLIANO. La festa dei Castelclementinesi, domenica dopo ferragosto.

Il torneo cavalleresco fu inventato a tavolino da alcuni amici nel 1968 per ricordare la gioia che era festeggiata dai Casteclementinesi per il fatto che dal 1774 al 1778 ricevevano le sospirate abitazioni nell’insediamento del nuovo centro urbano che il papa Clemente XIV (eletto nel 1769) di famiglia marchigiana, faceva costruire per i serviglianesi profughi dal loro castello che franava sulla collina sopra l’attuale Curetta. Il nuovo incasato è stato concepito nella forma di un giardino del Palladio e modellato con la perfezione dell’urbanistica neoclassica che andrebbe ricordata anche dall’UNESCO. E’ stato un dono papale che oggi come allora rallegrava e  rallegra gli abitanti. Gli studi urbanistici su Castel Clementino editi a Roma dall’Architetto Tassotti Dante da Lapedona nel 1961, continuati dal serviglianese Giuseppe Oreste Viozzi editi nel 1968, ripresi da Gabriele Nepi nel terzo volume dei Comuni Piceni, valorizzati soprattutto dall’Arch. Clementina Barucci con il bellissimo Atlante Storico delle Città italiane, il primo per le Marche edito nel 1992 ed ancora nel suo volume “Città nuove” del 2002, hanno avuto molti divulgatori in altre brevi pubblicazioni ed in siti internet.

   Su indicazione del Prefetto della Congregazione del Buon Governo di Roma, l’Arcivescovo di Fermo, Urbano Paracciani si compiacque della progettazione dell’Ingegnere Virginio Bracci e della direzione dell’Arch. Paglialunga Luigi. Il francescano Filonzi Francescantonio coadiuvava il fermano Porti Lodovico. Se ne ha la memoria narrata nel Diario scritto da Monti Celestino. Gli artisti e i tecnici che lavorarono per la Cattedrale di Fermo in ricostruzione in quegli anni, furono gli stessi operatori che si dedicarono all’arte nella chiesa di San Marco nell’allora Castel Clementino, che oggi (dal 1863) è chiamato Servigliano. La Barucci considera l’antico complesso urbano castelclementinese come un «Emporio» in cui «gli edifici pubblici, collocati in posizioni significative, sono destinati a sottolineare il loro ruolo nella vita sociale e politica». I recenti spettacoli con 17mila spettatori dimostrano la validità dell’insediamento voluto dal papa in pianura vicino al fiume Tenna. Dopo una settimana preparatoria con molteplici e spettacolari attrazioni serali, nella domenica dopo ferragosto, al pomeriggio si fa la “Giostra dell’anello” sponsorizzata dalle Regione Marche assieme con altre varie associazioni e fondazioni.

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