Arte per l’Eucaristia nella vallata dell’Aso e confraternite (Crocetti Giuseppe)

   Nella valle dell’Aso meritano di essere visitate le cappelle del SS. Sacramento nella collegiata di Carassai e di Montefiore, la cui costruzione risale alla metà del secolo XIX a norma di un indirizzo generale fatto applicare dall’arcivescovo card. Filippo De Angelis, che prescriveva ai canonici di conservare l’Eucaristia in un altare separato da quello dell’altare maggiore, riservato alle funzioni proprie del Capitolo. Per l’abbellimento di dette cappelle si richiese l’opera di diversi artisti, quelli meglio affermati in tutto il territorio fermano.

   La decorazione della volta della cappella di Carassai è opera del fermano Antonio Morettini del 1853. il lampadario in vetro di Murano fu lavorato nello stesso anno dall’artigiano veneto di nome  Antonio : L’architetto Giovan Battista Carducci (1806 – 1878) fece il disegno dell’altare in stile neoclassico che, poi, fu intagliato e messo in opera dal montegiorgese Sante Morelli (1801 – 1872) il quale nel contempo intagliò sul legno sia gli otto candelabri a tre bracci, sia il tronetto espositorio, costruzione complessa con corona e raggiera sostenuta da due angeli genuflessi e circondata da testine alate; il tutto dorato a mecca. Il tabernacolo, opera del fermano Benedetto Zacchiroli, nel 1852, era stato collocato nell’alare maggiore della collegiata, in seguito, nel 1967, venne rimodernato, secondo le norme del Concilio Vaticano II, e fu trasferito in questa cappella.

Lo scultore Giovan Battista Latini di Mogliano (1792 – 1888) modello nel 1853  in gesso bianco le statue dei profeti Isaia e Geremia e dei re David e Salomone. Recentemente, è stato rinnovato dall’architetto Filippo Mariucci di Carassai, vivente.

 Ora sull’altare, in luogo del tronetto, è  posta una cornice o residenza, con l’immagine della Madonna della Misericordia, dipinta dalla religiosa Maria Lucia Ricci, figlia del pittore Ubaldo Ricci ( sorella di Alessandro e Filippo).

   La collegiata di Santa Lucia in Montefiore dell’Aso, nel suo insieme è un gioiello d’arte. Il pittore Luigi Fontana sul finire del secolo XIX, vi ha illustrato le storie di Santa Lucia, mentre Nicola Achilli ed il Maranesi l’hanno abbellita con marmorizzazioni e dorature.

   Sul lato destro, attira l’attenzione del visitatore l’ampia cappella del SS. Sacramento che presenta dipinti a tempera nella volta. Nella pala dell’altare è raffigurata L’apparizione del Sacro Cuore a s. Maria Margherita Alacoque  e nelle pareti le tele con Lavanda dei piedi, e Ultima Cena di Gesù,  opere tutte del famoso pittore Luigi Fontana di Montesampietrangeli.

   Infine nell’agosto del 1939, a ricordo del Congresso eucaristico di plaga, il piissimo arciprete don Domenco Nisi, per più anni presidente del Comitato Eucaristico Diocesano, volle abbellire questa cappella, dotandola di un pavimento marmoreo e proteggendola con un’inferriata in ferro battuto, per favorire un maggior raccoglimento a chi vi si reca per l’adorazione.

   Nella visita a questa chiesa, si può contemplare ed ammirare l’arte di Carlo Crivelli, espressa nelle tavole di un polittico (che fu scomposto), ed il caratteristico stile seicentesco dell’antica statua della Vergine Lauretana.

Proseguendo si considera gratificante la visita alla chiesa collegiata di San Lorenzo in Lapedona, dove, tra diverse opere d’arte dei secoli XVI e XVII spiccano singolarissimi intagli dorati che ornano tutto l’altare maggiore: paliotto, tabernacolo, fronte dei gradini e candelieri; il tutto creato per dare onore e rendere omaggio a Gesù Eucaristia.

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