IACOPINI don Elio nato a Fermo, cappellano dei Bersaglieri, parroco a Falerone

DON ELIO IACOPINI. Nato a Torre di Palme (Fermo) nel 1915, ordinato sacerdote nel 1939 partì volontario come cappellano per i militari. Dal 1946, dopo tornato, restò a Piane fino alla morte nel 1982.  Carattere estroverso e gioviale  sapeva infondere coraggio. Accanto ai bersaglieri in guerra raccoglieva i feriti, o i morti a cui dava onorata sepoltura. Condivideva le sofferenze dei soldati e ne vide tante di cose tristi e terrificanti in quei tempi di guerra.  Ritornato e sempre pieno di fiducia, fu mandato parroco a Piane dove non c’erano né chiesa né casa canonica: ci voleva il coraggio di un ex-bersagliere. Col suo saper fare costruì la nuova e bella chiesa con accanto la funzionale canonica e le attrezzature occorrenti, perché sapeva meritarsi la fiducia della gente:  tutto a prezzo di fatiche e di dolori e con la solidarietà del belmontese don Giulio Remia. Fu dedicata a Cristo Re. Lì accanto stabilì subito un bel campo sportivo per la gioventù.  Il cappellano dei beraglieri, reduce volle chiamare “Folgore” la neonata squadra dei giovani faleronesi. Questa polisportiva “Folgore” dedica i tornei della vallata del Tenna a don Elio Iacopini.  Viene ricordato per le sue doti di guida, di maestro saggio e di consigliere. Non faceva discriminazione per le idee politiche e tutti trattava con garbo e sorriso amichevole. Componeva gli animi turbati, incoraggiandoli amichevolmente nella pace e tutti dicevano che sapeva farsi amare. Sulla tarda estate del 1970 quando aveva appena 55 anni, una lunga malattia lo ridusse semiparalizzato, condannato alle degenze in ospedale ed alle continue cure in casa, per dodici anni. Accettò di vivere da malato, consapevole che la sofferenza non è inutile, ma preziosa nei piani di Dio. AI funerale  una moltitudine di persone, amici, parrocchiani, bersaglieri, preti espressero la stima amorevole e la speranza coraggiosa che va oltre i limiti umani. Gli è stato eretto un monumento con il suo semibusto sul piazzale della chiesa con un dedica di gratitudine anche dentro la stessa sua chiesa.

LA CHIESA DI CRISTO RE A PIANE DI FALERONE: “Bella chiesa di stile moderno, arieggiante l’antico, a tre navate, con la volta sagomata ad arco ed una facciata imponente, in basso alla quale si aprono tre porte ed in alto un finestrone istoriato con vetri a colori. Il presbiterio è alquanto elevato sul piano delle navate; dietro ad esso si apre un’abside rotonda, sulla quale sono come appese delle immagini sacre in maiolica; vi troneggia Cristo re.” (Marinozzi d. Lucio)

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