Maria Eletta Sani lettera c. 159 Falerone Macerata

Maria Eletta Sani lettera c. 159
Viva Gesù e Maria
Non cessai no) in mille modi le turbazioni. E le inquietudini mi mettono in angustie tanto grandi e di lasciare il servizio di Dio con suggerirmi che se Dio mi ha usato grande misericordia finora, (de)l che ho ferma speranza, ma se io per l’avvenire non corrispondessi e facessi qualche errore, allora sì che Dio mi userà giustizia e castigo di dannazione. Questo mi fa tremare sapendo in me la debolezza e l’esperienza di essere capace di fare ogni male, tremo; ma poi mi raccomando tanto al Signore ed a Maria Ss.ma che mi dia forza di superare tutte le tentazioni ed i miei pessimi vizi e passioni e mi dia la santa perseveranza di corrispondere alla divina misericordia e al servizio di Dio. Le tentazioni sono grandi, di lasciare il servizio Dio, di non fare orazione e di non fare più l’esercizio delle virtù e di non cercare più (la) santa premura di servire Dio con perfezione. Mi dà grande affanno e pena, ma rivolgendo(mi) verso la Croce, mi animo, dicendo con il mio Gesù tra pene e angustie: “Vi amerò, mio sommo Bene”, solo vorrei la forza (a) superare gli assalti e la grazia di amarlo e la santa perseveranza fino all’ultimo di mia vita. F(accio) gran violenza di vincermi (a) scrivere questi rapimenti. Già il mio spirito si è trovato in Dio con la solita Luce divina che fa godere la divina grandezza e la magnificenza di un Dio d’infinita grandezza con chiara notizia e gran brama di unirmi e possedere il mio sommo Bene che fa perdere il mio spirito d(a) non poter reggere alla tanto accesa brama di unirmi e possederlo e amarlo. Ma, oh, Dio mio, ch(é) più vedevo la sua grande magnificenza e bellezza e i divini attributi da non poter esprimerli, ma solo lo spirito l’intende e lo capisce, con chiara notizia e intelligenza mi dava accesa brama insoffribile che trafigge lo spirito. Dopo mi ha fatto intendere con i’1 solo vederlo che la sua giustizia sta adirata contro (la) cristia(nità). (A) questo non posso più scrivere perché mi ritornalo) lo sbigottimento ed il terrore, ma appagatami alla misericordia divina e all’intercessione di Maria Ss.ma qui (re)sto pregando continuamente. Richiedo la sua santa Benedizione.
/Ceralacca ed indirizzo/ Al P. Scaramelli

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