GAETANO SBAFFONI POETA PER BELMONTE PICENO

VITA A BELMONTE PICENO

Sei bello, pittoresco, ed a me caro.

Dall’alto domini la valle!

Io da lontano ognor t’ammiro.

Mi ridèsti i ricordi del passato.

Là il boschetto di alte piante

ove si nota natural bellezza;

e lo sguardo spingi fino alla marina,

nascosta tra le querce una casetta.

Lì nacqui e poi emigrò la fanciullezza e in te tornò

nell’età migliore, quando tutto si vede più bello

quando il cuore palpita d’amore.

Tra la gente buona e laboriosa

la vita mia fu spensierata.

Il lieto canto delle fanciulle

par riecheggiar le tue colline,

la messe ondeggia come mare

e il contadin s’allegra.

Ma più vivi in mente ancor mi restano

il colle solatio, i pendii solchi coi lenti buoi,

le fresche aurore ed i tramonti d’oro!

Parmi ancor di sentire quel cinguettio d’uccelli

ed il fruscio d’ali, sulle querce annose

che con musica gentil

mi venia a salutar festosamente.

In te non v’è cosa: alberi, strade, vie

e vecchie casette che non mi ridesti ricordi.

Io son legato a te, con tutto il cuore

t’amo, paesello mio, con tanto amore.

Oh amici d’un tempo, vi rivedo tutti;

rivedo ancor la nonna e il genitore,

posti lassù, col nipotino all’ombra dei cipressi.

Vorrei venir pur io stanco e smarrito

e nel peregrinare tra le ingiustizie umane,

per ritrovar la pace quassù nell’alto colle a poter dire:

”Mio paesello, tu mi desti la vita, tra le festose piante.

Quando il Signore vorrà te la rendo all’arido colle

per riposare il sonno della pace!”

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