DETTI di SAN GIUSEPPE DA COPERTINO letti e riassunti dal libro di BRUNELLI ROBERTO biografo

Detti notabili di S. Giuseppe da Copertino desunti e sintetizzati dalla lettura del libro di BRUNELLI ROBERTO “E lo vedemmo volare. La vera vita di San Giuseppe da Copertino”. Osimo 2017 qui il numero della pagina.
CRISTO. Si è incarnato Gesù Cristo, ha voluto soffrire affinché noi ci convertissimo. 344
CONOSCERSI. A Dio basta che l’uomo arrivi a conoscere il proprio interiore e si umili. 341
DIVINA CARITA’. Dio è venuto in terra a che gli uomini comincino a sentire il calore della Divina Carità. 338
CREATURE. È mosso ad amare Dio chi ammira le cose belle da lui create. 344
VANGELO. Il Vangelo e la preghiera operano la conversione interiore. 342
MERITI. Dio non concede grazie a chi cerca incarichi senza aver meriti. 348
PERSEVERANZA. Dio concede ogni cosa a chi domanda, piange e persevera nel chiedere. 339
PENITENZA. Dio è amoroso con il peccatore che torna a lui con la penitenza. 347
INSENSIBILITA’. Il peccatore non intende cosa sia l’onore né la vergogna. 340
OTTUSITA’. La mente del peccatore rimane senza lume. 339
PERICOLI. Quando uno dà occasione al male facilmente vi cade. 345
RIFLESSIONE. Pensare cose sode non fuochi di paglia. 339
LACRIME. Le lacrime sincere fanno piangere il cuore, e le lacrime della testa sono di devozione. 341
CORREZIONE. La correzione fraterna è come medicina da dare al momento opportuno ed efficace. 347
DECISIONE. Chi sta fermo nel proposito di voler servire Dio rimane libero dagli scrupoli. 347
AFFLIZIONI. Sono le afflizioni d’animo i patimenti veri dei servi di Dio, non i cilici. 338
MORTIFICAZIONE. La mortificazione di sé vale più di opere esterne di penitenza. 341
PRONTEZZA. Chi si pente presto dell’errore è caldo come candela spenta e subito riaccesa. 346
DILIGENZA. Chi si vergogna dei suoi difetti usa maggiore diligenza 338
CATENE. Gli affetti umani sono catene e conviene umiliarsi e liberarsi chiedendo l’aiuto divino. 340
ARIDITA’. Il cristiano nell’aridità perde le forze di operare ma evita la vanagloria. 342
ESEGUIRE. Chi chiede parere al sacerdote e non li esegue è meglio che non li chieda. 339
DILIGENTE. La somma diligenza nel servire la Regina del Cielo somministra ingegno e forze. 343
GLORIA. Più si conoscono le grandezze di Dio, meno si apprezzano le cose della terra 344
MERITO. Dal soffrire per amore di Dio si cava merito 341
AMICIZIA. L’amicizia spirituale si conosce meglio dopo la morte 348
INCARICHI. Maggiori sono le responsabilità di doveri o dignità e maggiori i meriti. 348
OBBEDIENZA. Conviene avere l’obbedienza per parlare efficacemente delle cose di Dio.
CONSAPEVOLEZZA. I sapienti imparano a conoscere se stessi. 339

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