Matelica: carte della beata Mattia per gli anni dal 1279 al 1282.
1279 luglio 3 = Donazione di una dote
Donna Ricca del fu Curtufone da Pudio dona a donna Mattia badessa del monastero di S. Maria Maddalena; la sua dote di 100 libre con riserva di usufrutto, vita naturai durante. La dote proviene dai beni del marito Berretilli. Sono testimoni: Fra’ Alessandro dei Predicatori, lettore fermano, Fra’ Giacomo camerinese dei Predicatori, Fra’ Pietro Egidi, Fra’ Vitale Benvenuti e il signor Giacomo da Gubbio, nella chiesa di S. Maria Maddalena. Notaio mastro Matteo Bentivoglio.
1280 settembre 4 = Procura per comparire in giudizio
Ivano del signor Scagno, amministratore di S. Maria Maddalena fa procura a Girardo Mattei come suo sostituto di fronte a don Tomasso giudice generale della Marca per la vertenza contro Mardono Giacomelli (Jacomelli) e Rainalduccio Rainaldi Maiani da San Severino per ottenere il pagamento di 50 libre. Sono testimoni Andreolo Attoni del signor Gentile, mastro Francesco notaio, Attuzio Cortesonni quando il notaio Bonaventura di Giovanni scrive l’atto nell’edificio comunale. Data a tempo di sede apostolica romana vacante.
1280 novembre 26 a = Ordine di far copia di un atto notarile
Il notaio Bonacosa Benvegnati fa copia di un atto del defunto notaio mastro Matteo del signor Bentivogilo datato 30 luglio 1271 su decisione del consiglio comunale, del giudice e vicario dei comune di Matelica, signor Ugolino del signor Leto da Osimo, tramite il podestà nobile Giacobello del signor Claudio osimano. Sono testimoni il signor Giacomo Plebani, Ivano lacoboni (Racamboni), Zuguetta (Zovetta) banditore è Matteo del notaio Rainerio.
1280 novembre 26 b = Ordine di far copia di un atto notarile
Il notaio Bonacosa Benvegnati fa copia di un atto datato 3 luglio 1279 dai rogiti del defunto notaio Matteo del signor Bentivogilo su ordine del comune, del giudice e vicario tramite il podestà, come nell’atto precedente, con testimoni il signor Giacomo Plebani, Giacomo Benencase , Ivano lacoboni e Francesco di mastro Pietro. Data a tempo di sede apostolica romana vacante.
(1281) luglio 18 = Presentazione di un atto al vicario
Fra’ Giacomo presenta al vicario [pontificio nella Marca] l’atto notarile 3 luglio 1279 nella copia fattane il 26 novembre 1280, alla presenza di un frate
1282 giugno 1 = Lettera del papa Martino IV
Il papa Mattino scrive agli ecclesiastici ed ai religiosi che diano sostentamento, per le sue necessità, al maestro Guido da Villanova cappellano e nunzio papale quando passa in visita, svolgendo le funzioni apostoliche, per cui gli spettano 30 soldi turonensi per ogni giorno, da esigere all’uopo anche con minacce spirituali, senza esenzioni, né appello. Data ad Orvieto, secondo anno del pontificato.
1282 luglio 14 = Ricevuta e riscossione
Guido da Villanova, cappellano e nunzio papale, come nell’istrumento precedente, riceve tre fiorini d’oro datigli per compenso di un giorno di permanenza a Matelica da parte di don Accursio pievano di Matelica a cui dà ordine di farne la riscossione entro dieci giorni ripartendola tra gli ecclesiastici del castello e del territorio di Matelica, inoltre di Sant’Anatolia, del monastero di Sant’Angelo infra Hostia, della chiesa di Fonte Boni e di S. Maria de Gallio, secondo le rendite, usando all’uopo le coercizioni spirituali. Nel fare copia di questo atto viene descritto il sigillo pendente con sua immagine e iscrizione.
1282 luglio 30 = Colletta per spese del nunzio papale
Don Rainaldo Rampi e don Vitaliano Albricuzi, collettori incaricati da don Accursio, ripartono la spesa secondo le disposizioni scritte nel precedente atto del 14 luglio 1282 e impongono a Fra’ Giacomo amministratore del monastero delle ‘donne’ di S. Maria Maddalena di versare la somma di 6 soldi. Fra’ Giacomo pone un ricorso per gravame perché mai furono fatte collette nei monasteri delle ‘donne’ insieme con quelle imposte al clero. Sono testimoni don Tomasio monaco de Rotis e Vorliano del signor Giacomo da Gubbio. Notaio Rigo Servitori.