MONTI FILIPPO CELESTINO scrive il diario della costruzione di CASTEL CLEMENTINO in Servigliano 1758 -1798

MEMORIE DELLA EDIFICAZIONE DEL CASTEL CLEMENTINO IN SERVIGLIANO DI FERMO

REGISTRATE DAL SACERDOTE FILIPPO CELESTINO MONTI L’ANNO DEL SIGNORE 1774

Trascrizione paleografica del manoscritto SERVIGLIANO. Il manoscritto di Filippo Celestino Monti qui in trascrizione paleografica offre l’occasione di dire Grazie al sac. Vincenzo Vagnoni vicario della Diocesi Fermana che ha recuperato questo manoscritto.
L’antico Castello diruto sul colle di Servigliano è stato traslato in pianura con la costruzione del nuovo Castello chiamato “Castel Clementino” in onore del Papa che lo fece edificare. Lieti i Serviglianesi.
Si comprende che l’ortografia ed i vocaboli non sono quelli dell’ Italiano corrente
\c. I\ MEMORIE DELLA EDIFICAZIONE DEL CASTEL CLEMENTINO IN SERVIGLIANO DI FERMO REGISTRATE DAL SACERDOTE FILIPPO CELESTINO MONTI L’ANNO DEL SIGNORE 1774\\ c. II\
Notizie della Riedificazione del Castello di Servigliano in oggi detto Castel Clementino fatta nel Piano di Santa Maria negli anni, come in appresso con una brieve, mà veridica descrizzione di quanto seguisse prima della sudetta riedificazione.
Fin dal Mese di Luglio dell’Anno 1763. incominciarono nell’antico, e per più titoli rinomato Castello di Servigliano Stato e Diocesi di Fermo à far luttuosa comparsa le sotterranee precipitose rovine con segni evidenti di un’esterminio totale del Luogo. Si usarono immantinente dagli Abbitanti le più sollecite, e possibili diligenze per ripararle; mà stante il troppo avanzato Sobbollimento del Terreno, fùron’ vani gli apprestati rimedi; così ché gli Abbitanti furono in necessità posti di avanzarne (non ostante la contrarietà di alcuni) al Sommo Pontefice -Carlo Rezzonico Veneziano – Clemente Terzodecimo le Suppliche affin di conseguirne un qualche Ajuto in un sì grave Emergente. Se ne fecero pertanto dal Procuratore del Pubblico al detto Pontefice replicate Istanze, in sequela delle quali la Sacra Congregazione del Buon Governo, e per Essa l’Em.o Lante Prefetto ordinò, che si riconoscesse il Castello da un Architetto della Rev.a Camera ed infatti non passò molto tempo, che giunto l’Architetto Orlandi in questo sud.° Castello per rinvenire la principal causa delle rovine doppo varie Ispezzioni ocularmente fatte da vecchio rimbambolito alla presenza \ c.II v\ di molta Gente francamente asserì provenir le rovine dallo Scuotimento delle Piante che all’intorno esistevano. Alli passati spropositi dell’Orlandi Architetto si unirono ancora le stravaganze dell’Em.o Lante (quale, quantunque avute per altra parte le più singere informazioni, e rilevato il pericolo, in cui in realtà trovavasi l’intero Popolo di Servigliano sénza aver verun’ riguardo à Contadini abbitanti nella contermina Campagna di detto Luogo) emanò il Decreto, che gli Abbitanti del Castello di Servigliano andassero ad abbitare ne circonvicini Paesi. All’avviso di Decreto sì storto qual fusse per essere il rammarico de Serviglianesi, chi ha senzi di cristiana Relligione può figurarselo certamente. Ciò non ostante (giacché a sperar nulla di buono vi rimanesse) animati da quell’innato coraggio diffùso (dirrò così) in tutti i Serviglianesi si risolsero doppo la Morte di Clemente Terzodecimo di spedire in Roma un Deputato, affin colla viva voce avvalorasse l’Affare, che tanto à tutti premeva. Convocossi pertanto di unanime consenso il Consiglio, e dopo discussa maturamente La proposta restò eletto a pieni Voti per Deputato il Signor Domenico Felice Monti colle faccoltà amplissime di deputare altro in sua Vece, ed infatti impedito da varij domestici Interessi il Monti sostituì in suo Luogo il Signor Capitan’ Giandomenico Iaffei con tutte quelle faccoltà ad esso dal pubblico Consiglio conferite. Stante dunque detta Sustituzione portossi il nomato Sig.e Deputato in Roma, e rinovate al Sacro Collegio le istanze, ne ottenne non solo il decreto ad novum Ponteficem ma ancora la Spedizione del Sig. Virgilio Bracci Architetto della Rev.da Camera per considerare se poteva, o no, avere sussistenza il Castello. Portossi il Bracci in Servigliano e doppo varie osservazioni conchiuse che stante l’avanzato pericolo era di mestiere venirsi alla riedificazione di esso. Alla relazione del Bracci fatta non solo al Sacro Collegio ma ancora al nuovo Sommo Pontefice Clemente Quartodecimo Ganganelli ne ottenne \cIII\ il Deputato sud.° la spedizione di due Chirografi, uno per la riedificazione del Castello diretto all’Em.o Lante Prefetto della Congregazione del Buon Governo, e l’altro spirituale per l’erezzione di altra Cura nel nuovo Castello diretto all’Em.o Card. Urbano Paracciani Arcivescovo di Fermo segnati da Castel Gandolfo sotto li 9 Ottobre 1771 da farsi nel circondario di Santa Maria del Piano col nome di Castel Clementino, come leggesi nella Lapide posta nella Porta verso il Convento dei Minori Osservanti di d.° Luogo. Dopo la sudetta spedizione nacque dissenzione tra l’Em.o Lante Prefetto della Congregazione del Buon Governo e l’Em.o Paracciani Arcivescovo di Fermo, per il che restò per qualche Anno sospesa la detta rifabbrica in danno notabbile degli Abbitanti. Si eran già poste in non cale le cose e nel mentre i Serviglianesi vivevano affatto dimentichi della Grazia ottenuta, all’improvviso fù da Essi sentito seguitar la morte dell’Em.o Lante Prefetto. All’arrivo di notizia sì lieta, perché vantaggiosa, si rallegrarono al Maggior segno gli rammaricati Animi degli Abbitanti, i quali, ripreso quel spirito, che in parte perduto avevano, rinovarono al nuovo Prefetto le suppliche, affin di vederne quel felice esito, che da tutti desideravasi. Per secondare addunque le brame del Popolo di Servigliano, l’Em.o Casali nuovo Prefetto ne incaricò l’Em.o Paracciani, quale per la sollecita essecuzione del Chirografo sotto li 18 Giugno 1774 portossi in Santa Maria del Piano, ove dimorò per tre giorni interi, e doppo aver fatto non solo misurare, ma ancora restringere il Sito assegnato nella Pianta fatta dal Bracci per ordine della Sagra Congregazione del Buon Governo dal Padre definitore di Santa Maria Nuova de’ Minori Osservanti ordinò la immediata riedificazione del Castello \c.III v\ nel detto Prato, conforme ocularmente si vede interamente seguita per parte della Rev. Camera entro il termine di anni cinque coll’assistenza e direzzione del Sig. Luigi Paglialunga Architetto Fermano.
PRINCIPIO DELLA FABBRICA DEL CASTEL CLEMENTINO = 177tre =
Alli 17. Settembre 177tre Giorno di Venerdì fù dato principio allo Scavo de’ Fondamenti del primo Braccio delle Case, che si fAnno a proprie spese dalla Rev. Camera verso il Convento de’ Minori Osservanti.
Alli 22. d.° Giorno di Mercoledì furono incominciati à murare li fondamenti delle Case del primo Braccio.
Alli 7. Ottobre 177tre. Furon compiti tutti li fondamenti laterali delle Case del primo Braccio, ed immediatamente fù inalzata una Casa di Stanze quattro, contigua alla Porta del nuovo Castello posta in faccia del Convento, per comodo de’ Muratori.
ANNO I DELLA EDIFICAZIONE DEL CASTEL CLEMENTINO = 1774 =
Entro il Mese di Aprile 1774. Fu messo mano alle Case del primo Braccio verso il Convento, e restarono interamente cuperte, e terminate entro il Mese di Decembre di dett’Anno.
Alli 17. Maggio 1774. Giorno di S. Pasquale Bajlon dal Sig. Primicerio Lodovico Porti Fermano e Sopraintendente della Fabbrica del Castel Clementino, fù posta ne fondamenti della Chiesa cavati entro il Mese \c.IV\ di Aprile 1774. la prima Pietra venuta da Roma, e mandata da Clemente Quartodecimo. Era questa di Marmo bianco fatta a guisa di Cassetta con il suo Coperchio, che incassava al di dentro lunga Oncie 21. e larga oncie 12. con entro diversi Agnus Dei, alcune Medaglie, ed una descrizione in Rame in cui leggesi il Nome del Pontefice, il Titolo della Chiesa ed anco il nome del nuovo Castello. Venne la suddetta, dopo fatta la solita benedizzione collocata sotto il fondamento del Pilastro vicino all’Altare Maggiore in Cornu Evangelii, del che ne fù formato pubblico Istromento dal Notaro Sig. Domenico Taccari da Loro segretario pubblico di Servigliano sotto li sudetti Giorno Mese ed Anno.
Alli 14. Settembre 1774. Fu dato principio allo Scavo de’ Fondamenti della Torre della nuova Chiesa, ed anco fù dato principio alla Elevazione della Porta verso il Convento, quale in dett’Anno venne alzata palmi dieci circa.
Entro il Mese di Ottobre 1774. furono cavati li fondamenti del Braccio secondo delle Case verso la Chiesa, quali restarono compiti nel principio del Mese di Decembre 1774.
Nel Mese di Aprile 1774. fù demolita affatto la Chiesa del Convento soppresso di S. Agostino fuori delle Mura del Castello, dalli Muratori della Rev. Camera.

ANNO II DELLA EDIFICAZIONE DEL CASTEL CLEMENTINO = 1775 =
Alli 7. Aprile 1775. Furono terminati li fondamenti della Torre, quali sono profondi e larghi Palmi romani Num° 35.
Entro il Maschio o sia Fondamento della Torre vi è un Canaletto, per cui pasSano le Acque di una Vena trovata nello Scavo del Fondamento verso circa la metà di Esso, qual Vena ha il suo principio dalla parte \c.IV v\ verso la Piazza, ed esce dalla parte verso Marina imboccando nel Fosso poco distante dalla Torre.
Alli 28. Aprile 177cinque. Furono spiccati sopra a terra non solo li Muri della Torre, ma ancora quelli della Chiesa, e nello stesso tempo venne inalzato il Braccio delle Case verso Marina, quale restò intieramente coperto in dett’Anno. Li Muri poi sì della Torre, che della Chiesa furono inalzati sopra a terra Palmi romani Num° 40. In detto Anno ancora furono cavati, e compiti li fondamenti del terzo Braccio verso Servigliano vecchio.
Alli 25. Giugno 177cinque Li Corpi de’ Santi Serviliano Martire e Gualtiero Abbate con tutte le altre Sante Reliquie furono traslate dalla Chiesa Parocchiale di S. Marco Evangelita alla Chiesa del Suffragio, e riposte entro un Cassone munito di due chiavi, ed il Giorno doppo furon’ tolti tutti gli Altari, e tutt’altro che v’era al di dentro.
Alli 10. Luglio 1775. Seguì lo sfascio totale della Chiesa di S. Marco.
Alli 14. Agosto 1775. Fu demolita la Casa Parocchiale, ed il Giorno doppo il Magazzeno della Ven. Compagnia del SS. Sagramento.
La suddetta Chiesa Parocchiale di S. Marco di Servigliano fù edificata, secondo la memoria trovata descritta in una Pietra incastrata nel Muro dalla parte di Mezzo Giorno l’Anno 1152. in tempo di Eugenio III Sommo Pontefice, e restaurata li 24. Maggio 1570. Sicché la suddetta Chiesa dalla Edificazione sino al Giorno della dimolizione erano corsi anni 624.
SI DESCRIVE IL PRESENTE MIRACOLO PER MEMORIA
Alli 29. Giugno 177cinque nel portarsi la cassa di Pietra entro cui conservavasi il corpo di S. Gualtiero Abbate nella Chiesa della Madonna \c.V\ Santissima della Lagrime fuori delle Mura, a solo fine di tenerla per ogni bisogno, e lontana da ogni dispreggio, da diece Homini sopra lo Sterzo della Casa Gualtieri, uscitosi accidentalmente dalle mani di Giovanni Morelli il bastone, con cui tiravasi il detto Sterzo, ed attesa la violenta fuga, fù necessitato cadere per terra; così che la ruota di esso dovette passare con tutto il peso sopra ambedue le gambe del Morelli, quale per altro non restò offeso in veruna parte del Corpo, conforme venne riconosciuto dà molti che si trovarono presenti. Osservossi solamente una piccola Lividura in una Gamba che svanì in un istante senza incomodo del Morelli, quale immediatamente se ne volò alla Chiesa, ove era stata riposta, e collocata la detta Cassa a ringraziare il Santo della Grazia fattagli in quell’istante.
Entro il Mese di Settembre 177cinque restò terminata la prima Porta del nuovo Castello verso il Convento dei Minori Osservanti, in cui verso il fine di detto Mese venne inalzata una Lapide colla seguente descrizzione:

CLEMENS XIV PONTIFEX MAXIMUS
VETERIBUS INCOLIS SERVILIANI
OB SOLUM, DOMOSQUE FATISCENTES
PATRIAE EXTORRIBUS
NOVUM OPPIDUM ET OPPIDO NOMEN
DEDIT
< Il pontefice massimo Clemente XIV agli antichi abitanti di Servigliano esuli dalla patria a motivo del suolo e delle abitazioni fatiscenti diede un nuovo Castello cui diede anche il nome >

Nell’Anno 177cinque fù cavata, e terminata la prima Chiavica sotterranea avanti le Case del primo Braccio verso il Convento.

ANNO III DELLA EDIFICAZIONE DEL CASTEL CLEMENTINO = 1776 =
Nel Mese di Aprile 1776. fù incominciata la Elevazione del terzo Braccio delle Case verso il vecchio Castello di Servigliano, ed ancora \c.V v\ della Porta posta in detto Braccio.
Alli 10. Settembre 1776. restò coperto tutto il detto Braccio, ed alli 18. d.°, compita la detta Porta.
Alli 10. Agosto 1776. L’EsattOre Sig. Capitano Giamdomenico Jaffei pagò al Sig. Primicerio Porti per ordine della Sagra Congregazione del Buon Governo Scudi duecento per il Cemeterio fatto edificare dalla R. Camera nella nostra Chiesa del Castel Clementino.
Nel Mese di Ottobre 1776. Furono cavati li Fondamenti del quarto Braccio ultimo della R. Camera posto verso la Strade di Belmonte, ed in detto Anno furono tutti compiti.
Alli 15. Novembre 1776. Giorno di Lunedì fù dato principio alla Elevazione della Porta del Paese verso Belmonte quale restò alzata in dett’Anno sino all’impostatura dell’Arco, ed il quarto Braccio delle Case sino al piancito.
La seconda chiavica avanti le Case del Braccio verso Servigliano vecchio fù cavata e terminata in dett’Anno.

LI PRIMI ABBITATORI DEL SUDETTO NUOVO CASTELLO (tolti li Muratori) furono li seguenti:

Vincenzo Fagiani in qualità di oste l’Anno 1774 I
M.ro Franc.co Ant.° Ranaldi entro Novembre 1775 II
Il Sig. Domenico Felice Monti entro Novembre 1775 III
La Sig.a Mad.a Pierangelini li 25 Maggio 1776 IV
Il Sig. Dom.co Taccari da Loro Seg.rio li 12 Agosto 1776 V
Angelantonio Flammi li 8 Novembre 1776 VI
Carlo Manilj li 15 Novembre 1776 VII

\c.VI\ ANNO IV DELLA EDIFICAZIONE DEL CASTEL CLEMENTINO = 1777 =

Alli 18. Aprile 1777. fù di nuovo messo mano alla Elevazione della Porta del Castello verso Belmonte, e restò intieramente compita li 12 Luglio 1777.
Alli 3. Marzo 1777. Fu dato principio alla Elevazione della Chiesa e facciata di essa, e restò cuperta, e terminata li 6 Settembre 1777 Giorno di sabbato.
Alli 4. Agosto 1777. Incominciarono li Muratori à fabbricare le Case del quarto Braccio verso Belmonte, e restarono cuperte li 4 Ottobre 1777. e stabbilite al di dentro verso la fine di Decembre di dett’Anno.
Alli 26 Giugno 1777. Giorno di Giovedì sulle Ore 23 fù inalzata altra Lapide nella Porta verso Belmonte colla seguente Iscrizzione:

OPUS NOVI OPPIDI
CLEMENTIS XIV JUSSU INCHOATUM
PIUS VI PONTIFEX MAXIMUS
SINGULARI IN SERVILIANENSES
LIBERALITATE MAXIMAM PARTEM
INGENTI SUMPTU ABSOLVIT

< Il pontefice massino Pio VI per straordinaria generosità verso i Serviglianesi, portò a compimento nella massima parte con enorme spesa la costruzione del nuovo castello incominciato per ordine di Clemente XIV >

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La Sig.a Rosaria Navarra li 24. Luglio 1777 VIII
Il Sig. Domenico Malatesta li 31. Luglio 1777 IX
Il Sig. Gaetano Simonetti il primo Agosto 1777 X
Maria Di Mattia li 13. Agosto 1777 XI
\c.VI v\
Il Sig. D. Francesco Navarra li 27. Agosto 1777 XII
La Sig.a Maria Costantini li 27. Agosto 1777 XIII
Il Sig. D. Niccola, e nipoti Jaffei li 6. Settembre 1777 XIV
Il Sig. D. Filippo Celestino Monti li 22. Ottobre 1777 XV
Alli 15. Luglio 1777. Fu nuovamente incominciato a fabbricare la Torre, quale dal Colmareccio delle Case della R. Camera fin dove era stata inalzata nell’Anno 177cinque, venne elevata fino alla metà del Finestrone.
Alli 7. Settembre 1777. Il Sig. Marchese Sperelli fece per la prima Volta nel Castel Clementino la Visita delle Otto Squadre de Soldati.
Alli 13. Ottobre 1777. Fu dato principio allo Scavo della Chiavica terza in faccia alla nuova Chiesa, e fù terminata li 9 Decembre 1777.
Alli 30. Ottobre 1777. Fu terminato il Portone di Pietra per la Porta Maggiore della Chiesa lavorato dal Sig. Angelo Albertini Scarbellino Anconitano e messo nella Porta li 20 Novembre 1777.
Alli 5. Novembre 1777. Venne incominciata la Volta della Chiesa del nuovo Castello, e restò compita li 24. Gennaro 1778.

ANNO V DELLA EDIFICAZIONE DEL CASTEL CLEMENTINO = 1778 =

Alli 22. Gennaro 1778. Fu cavata e murata la Chiavica ultima avanti il quarto Braccio delle Case della R. Camera verso Belmonte, e restò terminata li 6. Aprile 1778 Giorno di Lunedì.
Alli 26. Gennaro 1778. Il Sig. Stefane Interlenchi Stuccatore diede principio alli Stucchi della nuova Chiesa ed incominciò dal Cartellone sopra l’Altare Maggiore, in cui leggesi la seguente descrizzione:
SANCTIFICAVI LOCUM ISTUM
UT SIT NOMEN MEUM IBI IN SEMPITERNUM

< Ho santificato questo luogo affinché qui il mio nome resti in eterno >

e furono terminati \c.VII\ (non compresi gl’altri Stucchi sotto il Cornicione) li 23 marzo 1778.
Alli 27. Aprile 1778 fù messo mano alla Torre della nuova Chiesa lasciata sotto il 4 Novembre 1777 imperfetta stante la Stagione contraria e freddosa, e fù terminata li 17 Giugno giorno di Mercoledì vigilia del Corpus Domini.
Alli 7. Settembre 1778 furono in essa incominciate le Volte, le Scale e restarono compite intieramente li 12 Ottobre 1778 \ Le Volte e Scale della Torre furono murate da mastro Attilio Sfasciapagliari da Monte Cassiano\.
Alli 24. Agosto 1778 furono calate le Campane dal Campanile del vecchio diruto Castello. Sotto li 25 detto m. furono trasportate nel nuovo Castello. Alli 26 detto furono tirate nel nuovo Campanile, e alli 28. d° tutte sonate a festa. Il tutto fù fatto colla direzzione e spesa del Sig. Serafino Donati Campanaro da Ortezzano, a cui la R. Camera somministrò Scudi venticinque.
Alli 27. Aprile 1778. Il Sig. Stefane Interlenghi diede principio alli Capitelli e Cartelloni ed anco agli altri Stucchi che sono sotto il Cornicione, e restò il tutto compito li 21 Agosto 1778.

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Il Sig. Francesco di Gualtiero li 30 Aprile 1778 XVI
M.ro Venanzo Totti li 24 Maggio 1778 XVII
Il Sig. Niccola Navarra li 12 Agosto 1778 XVIII
Alli 3. Agosto 1778. Fu messa nella nuova Torre la Sfera di Pietra lavorata dal Sig. Angelo Albertini fattagli fare dalla R. Camera, e pagata da questa Comunità Scudi Venti.
Alli 7. Settembre 1778. Vi furono in essa segnate le Ore ed incise li 10 d.°.
Alli 21. Agosto 1778. Fu incominciato nel Muro del Coro l’Ornamento per il Quadro dell’Altare Maggiore dal Sig. Lorenzo Bernasconi Milanese, e Compagno del Sig. Stefane Interlenghi, e sotto li 19 Settembre 1778 restò \c.VII v\ terminato.
Alli 7. Settembre 1778. Furono murate nella Porta magiore della nuova Chiesa le due Acque Sante di Pietra color di Carne lavorate dal Sig. Angelo Albertini Anconitano da mastro Tomasso Sfasciapagliari da Monte Cassiano.
Alli 14. Settembre 1778. Fu incominciata a murare la Mensa dell’Altare maggiore la quale restò terminata e compita intieramente li 26 Ottobre 1778. Giorno di Lunedì.
Alli 24. Settembre 1778 fù dato principio al Pulpito della nuova Chiesa da Mastro Giuseppe Perugini Falegname, e venne stuccato dal mastro Giovanni Principi quale compì l’opera lì 13. Ottobre 1778.

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Il Sig.e D. Giuseppe Felici li 20 Settembre 1778 XIX
La Sig.a Girolama Gualtieri li 15 decembre 1779 XX
Rosa Piermarini e Sorella non vollero venirci – – –
Domenica Rubini li 16 Agosto 1779 XXII
Il Sig. Pietrantantonio Gualtieri li 24 Ottobre 1779 XXIII
Il Sig. Don Francesco Jaffei restò nel diruto Castello con tutta la sua famiglia ma sotto li 27. Gennaro 1790
venne ad abbitare XXIV
Alli 26. Settembre 1778. Giorno di Sabbato fù piantato l’Altare di S. Gualtiero Abbate da Mastro Vincenzo Lupidij da Monte dell’Olmo, Muratore, e terminato li 30 Settembre 1778. = J J =
Alli 30. Settembre 1778. Giorno di Mercoledì fù piantato l’Altare di S. Servigliano Martire dal sud.° Muratore, e terminato li 5 Ottobre di detto Anno. = J J J =
\c.VIII\
Alli 6. Ottobre 1778. Giorno di Martedì fù piantato l’Altare de’ SS. Giovanni, e Giacomo dal sudetto Muratore, e terminato li 8 d.° 1778. =IV=
Alli 9. Ottobre 1778. Giorno di Venerdì fù piantata la Mensa dell’Altare della Madonna delle Rose dal sud° Muratore, e terminato li 12 d.° 1778. =V=
Alli 12. Ottobre 1778. Giorno di Lunedì fù piantata la Mensa dell’Altare della Madonna Ss.ma del Rosario dal sud.° Muratore e terminata li 14 d.° 1778. =VI=
Alli 14. Ottobre 1778. Giorno di Mercoledì fù piantata la Mensa dell’Altare di S. Antonio Abbate dal sud.° Muratore, e terminata li 17 d.° 1778. =VII=
Li Quadri de Santi Gualtiero Abbate – Serviliano Martire – Giovanni e Giacomo Apostoli – della Madonna delle Rose e S. Caterina, furono dipinti dal Sig. Filippo Ricci da Fermo, e messi negli Altari li 29. Maggio 1779.
Li sudetti Altari furono fatti a spese delli benefiziati e lavorati dal Sig. Stefane Interlenchi Stuccatore Milanese nell’Anno 1778, e terminati intieramente alli 29. Maggio 1779. Giorno di Sabbato e vigilia della Ss. Trinità.
Alli 26. Ottobre 1778. Giorno di Lunedì fù messo il Quadro nell’Ornamento dell’Altare maggiore, e di poi fù dato principio alla piancitura del Presbiterio, e corpo della Chiesa, quale restò compita e terminata li 18. Decembre 1778. Giorno di Venerdì.
Alli 30. Ottobre 1778. Giorno di Venerdì fù messo il portone di legno nella porta Maggiore della nuova Chiesa lavorato da Mastro Giorgio Vecchi Falegname nella città di Fermo ed inverniciato dal Sig. Felice Anzidei da Fallerone di color’ piombino sotto li 5 Novembre 1778, \ ed alli 18. Maggio 1779 fù messa la Balaustra nel Presbiterio.
Alli 19. Novembre 1778. Giorno di Giovedì sulle Ore diecessette, e mezza arrivò entro il nuovo Castello la Cassa di Pietra di S. Gualtiero Abbate trasportata con due paia di Bovi da Francesco e Marco Pensé con Sbaro di Mortali, e Suono di tutte le Campane di d.° Luogo, associata da me Filippo Celestino Monti, e collocata li 10. Febraro 1779.
\c.VIII v\
Alli 20. Novembre 1778. Giorno di Venerdì fù incominciata a murare nel Pavimento della nuova Chiesa la Stella da Mastro Francesco Lupidj da Monte dell’Olmo, quale restò terminata la sera delli 24. d° giorno di Martedì.
Alli 21. D.° Giorno di Sabbato fù dato principio al Battesimo della nuova Chiesa lavorato dal Sig. Stefane Interlenchi stuccatOre e restò compito li 4. Decembre 1778. Giorno di Venerdì.
Alli 28. Marzo 1779. Giorno di Lunedì fù dato principio dalli Muratori della Camera alla Volta sopra al Cemeterio, e da essi restò terminata la sera delli 9. Aprile 1779. Giorno di Venerdì.
Alli 10. Aprile 1779. Giorno di Sabbato fù collocato nella stanza del detto Cemeterio l’Altare di legno indorato proprio della Madonna Santissima del Rosario.
Alli 30. Marzo 1779. Giorno di Martedì fù incominciato a murare il Muraglione fatto fare dalla Camera nel principio del Fosso sopra li Frati per fortezza, e commodo delle Acque che devono ivi passare, e fù terminato li 12. Aprile 1779. Giorno di Lunedì.
Alli 19. Aprile 1779. Partirono tutti li Muratori della Rev. Camera dal Castel Clementino, essendo stato terminato quel tanto s’era da essa R. Camera incominciato.
Alli 15. Maggio 1779. Giorno di Sabbato furono messi negli Altari nuovi i Quadri della Madonna del Rosario e di S. Antonio Abbate, come ancora tutte le Pradelle nelli Otto Altari fatte da Mastro Pietrantonio Perugini da Monsampietro Morico.
Alli 30. Maggio 1779. Giorno di Domenica da Mons. Lodovico Primicerio Porti Fermano fù benedetta la nuova Chiesa eretta nel Castel Clementino. In d° giorno fù la Festa della SS.ma Trinità.
Alli 24. Agosto 1779. Giorno di Martedì fù incominciato ad incessare l’Ornamento del Quadro dell’Altare magiore, Mensa, e Balaustra \c.VIII bis\ affine d’indorarsi e Marmirsi dal Sig. Luigi Baldelli Indoratore da Macerata Abbitante in Rapagnano, e terminò il sud.° lavoro coll’Assistenza di me Filippo Celestino Monti Deputato li 30. Ottobre 1779.
Alli 4. Ottobre 1779. dal sud° Sig. Baldelli per ordine di me Deputato fù incominciata a marmire la Cassa di S. Gualtiero Abbate e riquatrare al di dentro la Nicchia da me Deputato fatta, costruire affine di ricollocarsi la Cassa di detto Santo, ed il tutto restò terminato li 30. Ottobre 1779.
Alli 24. Ottobre 1779. Giorno di Domenica seguì la Traslazione delli Santi Corpi Serviliano Martire, e Gualtiero Abbate dal vecchio Castello al Castel Clmentino con pompa solenne ed Accompagno di tutto il Clero e Squadre otto di Soldati. Alla sera delli 24 vi fù il Vespero in Musica. – Alla mattina delli 25. la Messa solenne in Musica, ed alla sera il Te Deum col Tantum Ergo parimenti in Musica.
Alli 26. lo Steccato ed alla sera l’Oratorio che fù dedicato all’Em.o Casali Prefetto della Congregazione del Buon Governo con Fochi Artificiali, e Sbaro de Mortali. – Fece la Funzione Mons. Lodovico Porti Fermano.
Alli 7. Ottobre 1779. Giorno di Giovedì sulle Ore 22. arrivò entro questa Terra di Castel Clementino l’Organo portato dal Sig. Rafaele Fedeli della Rocchetta di Camerino, e fù reso sonante li 22. Ottore 1779.
\c.VIII bis.v\
Alli 2. Novembre 1779. In vigore del Breve ottenuto dal Sommo Pontefice Pio VI. furono incorniciati i Mercati in questo Castel Clementino in Giorno di Martedì, restando fissati in tutti li Martedì dell’Anno, come al detto Breve, che conservasi in Comunità sotto le quattro chiavi.
Alli 27. Giugno 1780. Giorno di Martedì da Mastro Tomasso Sfasciapagliari Muratore furono incominciati à muraRe i baccili sotto le Glondare de’ Coppi dalla parte di fuori del Paese per tener’ le Cantine e Sommassi lontani dalle Acque ed indi furono le Stradi intorno al Paese imbrecciate per ordine della S. Congregazione del Buon Governo restando il tutto terminato sotto li 12. Agosto 1780.
Alli 11. Novembre. 1782 furono incominciate à piancire l’altra metà delle Strade e tutta la Piazza à spesa della R. Camera, qual’opra restò compita li 27. Luglio 1783. dal Muratore Attilio Sfasciapagliari da Monte Casciano Abbitante in questo Luogo.
Alli tre Luglio 178tré. Prese possesso il Sig. Don Filippo Burocchi dalla Terra della Penna San Giovanni della nuova cura eretta nella Chiesa della Madonna \c.VIII ter \ SS.ma della Piaggia vicino al diruto Castello di Servigliano per commodo di quel popolo rimasto nelle vicinanze di esso coll’Assegnamento di Scudi 60. annui, restando per tutto il bisognevole della Cura e mantenimento della Chiesa e lampada obligati li Parrocchiali a tenore della Supplica da Essi avanzata à Mons. Andrea de’ Conti Minucci Arcivescovo di Fermo.
Alli 28. Giorno di Sabbato del Mese di Agosto dell’Anno1784. fù dato principio al Palazzo Pubblico di Castel Clementino dal Muratore Attilio Sfasciapagliari, e figli colla direzzione del Sig. Architetto Luigi Paglialunga Fermano a cui restò nella candela per il prezzo di Scudi tre mila e quattro Cento a porte chiuse, e fù interamente compito entro il Mese di Marzo dell’Anno 1789.
A dì tre Luglio 1784.
Sulle Ore Ventiquattro, e quarti tré di Notte, Giorno di Sabbato da Serafino Donati fù rifùsa la Campana Maggiore della Chiesa di S. Marco di Castel Clementino. La Mattina delli otto fù consacrata da Mons. Andrea Minucci Arc.vo di Fermo. Alli 9 d.° \c.VIIIter v\ sulle Ore ventitré fù tirata sul Campanile e alle 10. d.° fù sonata per la prima volta. Detta Campana rifusa è di peso Libre 3610 (tremila sei cento dieci).
Alli 25. Luglio 1784. Mercoledì fù rifùsa ancora dal sud.° la quarta Campana detta di S. Agostino, quale pesa Libre cento trenta nove (139).
Adì 7. Settembre 17ottantasei furono spedite le Bolle per l’Erezione della Collegiata di questo Luogo di Castel Clementino per le quali furono spesi Scudi 1015:50 Autore di essa fù il Dottore D. Filippo Celestino Monti.
Alli 6. Marzo 17ottantasette. Fù preso il Possesso, per cui intervennero Mons. Vicario Generale Antonio (Adami) e il Sig. Giovanni Monti Notaro, e Cancelliere Generale della Curia Arcivescovile.
Adi 25. Maggio 1787. Il Sig. Saverio Angelini Fermano indorò la Cappella di S. Gualtiero per Scudi 162.
Adi 29. Aprile 1788. Fù terminata la Torre nuova fatta fare dal P. Giuseppe di Castel Clem. Guardiano nella Chiesa di Santa Maria del Piano.
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FILIPPO CELESTINO MONTI

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