TEODORICO PEDRINI MISSIONARIO IN CINA LIBRO DI GALEFFI E TARSETTI SULLE SUE LETTERE

Nota informativa scritta da Fabio Gaetano Galeffi e Gabriele Tarsetti:
\” È uscito per i tipi di QUODLIBET Collana Orienti, diretta da Giorgio Trentin,
“L’epistolario di Teodorico Pedrini, “Son mandato à Cina, à Cina vado – Lettere dalla
missione 1702 – 1744”. – a cura di Fabio G. Galeffi e Gabriele Tarsetti, con una prefazione di
Francesco D’Arelli.\\\
Teodorico Pedrini (Fermo 1671 – Pechino 1746) era un prete lazzarista che fu scelto
nel 1702 da Propaganda Fide per recarsi in Cina con la prima legazione papale guidata da
Carlo Tommaso Maillard de Tournon, ma per una incredibile serie di avversità non riuscì a
raggiungere la corte di Pechino prima del 1711, quando ormai la legazione era tristemente
fallita.
Di contro, questa sequenza di incidenti fece di lui il primo missionario non gesuita a
stabilirsi alla corte cinese, insieme ai suoi compagni di viaggio Matteo Ripa e Guglielmo
Fabre-Bonjour. Ma mentre il primo ritornò in Italia nel 1721 per poi fondare il Collegio dei
Cinesi che divenne nel 1800 l’Istituto Orientale, e il secondo morì nello Yunnan solo tre anni
dopo, Teodorico Pedrini rimase a Pechino fino alla sua morte avvenuta ben 35 anni dopo,
nella chiesa-residenza di Xitang, che aveva nel frattempo acquistato e che era divenuta la
prima chiesa non gesuitica della capitale cinese, ancora oggi esistente – dopo alterne
distruzioni e ricostruzioni – nel medesimo viale al centro di Pechino.
Pedrini, in quanto missionario fedele alla Santa Sede nel contesto della ben nota
Controversia dei Riti, divenne il primo collegamento diretto che il Papa poteva avere nei
confronti dell’Imperatore Kangxi, bypassando di fatto la Compagnia di Gesù, che aveva
monopolizzato fin dai tempi di Matteo Ricci, i contatti e le relazioni di ogni genere tra
l’intera Europa e la Cina. Anche e soprattutto per questo ordine di motivi Pedrini fu
ripetutamente avversato dai Gesuiti, e guadagnò anche l’onta della carcerazione per due anni
in una residenza dei Gesuiti francesi di Pechino.
Ma oltre ad aver avuto un rilevante ruolo nel contesto della missione cattolica del
primo settecento, Teodorico Pedrini rappresenta anche un’importante figura nella storia dei
rapporti culturali tra l’Europa e la Cina, in quanto fu per molti anni il principale musicista
occidentale alla corte cinese, insegnò musica europea ai figli dell’Imperatore e di diversi
mandarini, costruì e restaurò organi e clavicembali, ma soprattutto fu co-autore del primo
Centro Studi Teodorico Pedrini
www.teodoricopedrini.it
trattato di musica occidentale pubblicato in Cina, il LülüZhengyi-Xubian (1714) e autore delle
fino ad oggi uniche musiche occidentali conservate negli archivi storici cinesi: le Dodici Sonate
per Violino col Basso del Nepridi, il cui manoscritto è ancora oggi presente nel patrimonio della
National Library of China a Pechino.
Nel corso della sua vita in Cina Teodorico Pedrini inviò in Italia e in Europa più di
seicento lettere e relazioni, conservate in molti archivi storici italiani e stranieri. In questo
volume – la prima raccolta organica ed esaustiva delle sue lettere – i curatori hanno deciso di
pubblicare integralmente quelle conservate in due archivi di Roma: l’archivio della
Congregazione della Missione, nel Collegio Leoniano (54 documenti), e l’Archivio della Casa
Generalizia dei Frati Minori (48 documenti), a cui è stata aggiunta una importante lettera al
Papa Clemente XI, conservata nell’Archivio Segreto Vaticano. I 103 documenti pubblicati,
revisionati e commentati e laddove necessario tradotti, sono corredati da un ampio apparato
documentale, tavola cronologica, glossario, iconografia.
Questa pubblicazione, realizzata con il patrocinio della Fondazione Carifermo, è
probabilmente la più importante opera del suo settore realizzata nelle Marche dopo i vari
volumi dell’opera omnia di Matteo Ricci curati dallo stesso editore Quodlibet, e dall’Istituto
Matteo Ricci di Macerata tra il 2000 e il 2010.
Fabio G. Galeffi e Gabriele Tarsetti sono due ricercatori indipendenti di Fermo, la
città d’origine di Pedrini, ove hanno istituito nel 2005 il Centro Studi Teodorico Pedrini con
lo scopo di approfondire le ricerche sul missionario lazzarista, raccogliendo la più ampia
documentazione archivistica e bibliografica a lui riconducibile. Dopo diversi saggi di tipo
divulgativo e scientifico, questa è la prima pubblicazione organica di una parte del cospicuo
epistolario pedriniano.
Curano il sito web dedicato al missionario www.teodoricopedrini.it
Teodorico Pedrini
“Son mandato à Cina, à Cina vado – Lettere dalla Missione 1702 – 1744”
A cura di Fabio G. Galeffi e Gabriele Tarsetti
Prefazione di Francesco D’Arelli
QUODLIBET, 2018, Collana Orienti, n.3, diretta da Giorgio Trentin
Isbn 978-88-2290-025-8, pagg. LXXXVIII + 632

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