AVVERTIMENTI DIVINI NON MINACCE MA CHIAMATE ALLA CONVERSIONE

SAN PAOLO AI ROMANI 8, 19ss

Pestilenza, guerre, morire. Adoperiamoci a restare uniti a Dio.

TUTTO STA NELL’ACCOGLIERE GLI AVVERTIMENTI DIVINI. (Antimo Lorcassi)

“20 marzo 2022, le menti ed i cuori sono sfidati dalle follie di guerra e dalla pestilenza, mentre la natura e le persone soffrono per le violazioni umane (Rom. 8,19ss). Sono avvertimenti profondissimi. Il Vangelo odierno Lc 13,1-9 racconta che, ai tempi di Gesù Cristo, a Siloe, città a sud di Gerusalemme, crollò una torre per cui morirono diciotto persone. «Se non vi convertirete, perirete tutti allo stesso modo». Sappiamo che le bombe negli arsenali hanno un potenziale per distruggere almeno un centinaio di volte il nostro globo terrestre e bruciare miliardi di persone viventi. Ci domandiamo se non è preferibile adoperarsi per non partecipare alle morti, neanche in modo involontario né inconsapevole.

   Don Oreste Benzi, personalità di alta umanità, ha scritto: «Dio ci avverte continuamente. Sappiate guardare in maniera diversa tutto quello che succede nella vita. In ogni avvenimento è presente il Signore e lui ti avverte di qualcosa. In ogni cosa c’è tutta una meraviglia stupenda, anche nel dolore, nella sofferenza, nella malattia. Tu sappi vedere che il Signore continuamente ti avverte, sappi leggere i messaggi di Dio! Ma se sei troppo attaccato a te stesso e continui per quella via, non accogli gli avvertimenti di Dio. … Purificati per non essere al centro del tuo cammino …”è «Io.Sono che ti manda».

(Io.Sono è il nome di Dio)

                                                                                                        Lettera di San Paolo ai Romani, 8, 19-24

«L’ardente aspettativa della creazione, infatti, è protesa verso la rivelazione dei figli di Dio. La creazione infatti è stata sottoposta alla caducità – non per sua volontà, ma per volontà di colui che l’ha sottoposta – nella speranza che anche la stessa creazione sarà liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio. Sappiamo infatti che tutta insieme la creazione geme e soffre le doglie del parto fino ad oggi. Non solo, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l’adozione a figli, la redenzione del nostro corpo. Nella speranza infatti siamo stati salvati.»

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