Canti popolari per le anime defunte. Raccolta di Vesprini Albino a Belmonte Piceno

PER LE ANIME PURGANTI
Dell’Anime defunte,
spieghiamo i lamenti
in un fuoco sì potente
si trovano a penar.
Ascoltiamo notte e giorno
sentiam quelle chiamate
per esser sollevate
ci chiedon carità.
Tutti li quarti e l’ore
l’anime sante chiama
stendiamogli una mano
per poterle sollevar.
Quant’anime penose
con desiderio ardente
pensan a amici e parenti:
“Movetevi a pietà”.
Fratelli, se possiamo,
non siamo tanto avari,
l’anime sante care
cerchiamo d’aiutar.
Vi prego o cara gente
non ci mostriamo ingrati
pensiamo di poter andar
in Purgatorio a sperar.
Quant’anime purganti,
in carcere si trovan!
Di qua non si sa nova
di quando usciran.
Tra le pene e li travagli,
tra il fuoco e li tormenti,
per quell’anime dolenti
troppo pochi abbiam pietà.
Iddio per buono avviso,
ce manda questa nova:
quel che si fa si strova
e così succederà.
Timore non abbiate
al sentire queste cose
quell’anime beate
Iddio le vuol aiutar.
Pensa che da un’ora all’altra,
ci arriva pur la morte,
ci leverà la sorte
di tutta la libertà.
Fra i quarti ed i momenti,
se passa all’altra vita,
cerchiamo ‘sta partita
de saperla ben giocar.
Sentite ‘ste ragioni,
ascoltate questo canto,
chi il bene lo fa in vita
al di là lo ritroverà.
Quando saremo morti,
non si sa dove ce manda,
si sta in quella speranza
che perdono Iddio ci dà.
Ora che abbiamo tempo,
pensiamoci ognora
l’anime sante ancora
cerchiamo d’aiutar.
Se noi le aiuteremo,
sarrà nostra speranza
Iddio cento per una
ce lo rinfrancherà.
Preghiamo per la pace,
la Vergine Maria,
con gioia e fantasia
ci diede di cantar
per chiedere sollievo,
a quell’anime defunte
che è state in questo mondo
e poi all’eternità.
Se noi le solleviamo,
sarrà per nostro bene,
dopo de tante pene,
Iddio le premierà.
Finite le sue pene,
se ne va’ in santa gloria
Iddio gli dà vittoria
e per sempre goderan.
Quell’anime meschine,
staranno allegramente
Iddio gli rappresenta
la nostra carità.
Chi padre o madre,
fratelli, opur sorelle
anime santarelle
le dobbiamo aiutar.
Chi ha amici, conoscenti,
compari opur comari,
noi che siam parenti
muoviamoci a pietà.
Chi cià moglie o marito,
con qualche figlio ancora,
gli promettiamo ognora
di volersi ricordar.
Vi prego non manchiamo,
di fargli ‘ste promesse
ricordiamoci di esse
che Iddio ci aiuterà.
Ecco l’ultimo punto,
vi dico a tutti quanti,
avrà una sorte grande
chi le vorrà aiutar!
Per le grazie che volete
a quest’anime le dite
Iddio non ve le nega
e concesse a voi saran!
Avrà una gran fortuna
chi prega e pur perdona
esser buoni nel mondo
per goder l’eternità.

PASSIONE DELLE ANIME SANTE
Sia lodato Gesù Cristo,
bona jente del Signore,
perdoneteme de bon core
se ve vango a disturbar.
Son povero peccatore,
dal buon Dio mannatu qua,
per la strada e per la via
me ne sto sempre a spettà.
Tu che stai sempre contento
mai non pensi a la tua fine:
pensa bene ch’hai da morire
da venire all’eternità.
Una voce par ch’io senta,
la tua mamma sta a chiamar
in Purgatorio se lamenta
e se sente spasimar.
In Purgator se sente
una strillante voce:
tra quelle pene atroci
tu non la abbandonar.
Piange la cara madre,
in quelle fiamme ardenti;
prega noi viventi
di volerla consolar.
“Povera zia, povero zio,
tutta la robba la godo io,
tutta la robba la godo io,
tu te ne stai de llà a penar”.
Facimo far un mortoriu
che te cava da lu Purgatoriu
e facimo far un bell’ufficiu
che te manna in Paradisu.
E facimo dir ‘na Messa,
servirà per noi e per essa
e la parte noi l’avremo
solo dopo che moriremo.
La Messa avanti dì,
chi spetta a mizzudì,
chi per le vie chi per le piazze,
chi per i giochi e chi pe’ li spassi.
Tutto se pensa de fa
Meno la festa de riguardà.
“Figlio mio te lo ricordo,
se te vorrai sarvà
e vòi andare i n Paradiso
l’interessi lascili sta’.
Se tu stai mortu in casa,
tutti se mette a suspira’,
e l’amici e li parenti
che te vene a visita’.
Scapperai de casa tua,
co’ ‘na grande compagnia,
senza aver più la speranza
di ritornar ne la tua stanza.
Lu mortu ssotterratu,
è da tutti abbandonatu;
e de lu mortu in sepoltura
lu ricordu poco dura.
Troverai ‘na pietra quadra,
sotto lu mortu che ci stà,
troverai l’osse spolpate
da li vermi divorate.
Se va avanti a lu Signore,
non se sa comme ce sse va;
e una veste tutti uguale
tutti la dovremo indossa’.
O che pianto e che lamento,
in Purgatorio che tormento.
E ricorrono ai parenti
de non l’abbandonà.
Lu patre disse al figlio:
“Me trovo in tante pene,
son legato con catene.
Ch’io non posso ripusà.
Figliu miu te lo ricordo,
non so che cosa pensi;
te li ricordi i miei sudori,
tu te ne sta llà a scialacquà.
Mi trovo in Purgatorio,
notte e jornu a tribbula’,
e chi non vò proà ‘ste pene,
quisti fochi e ‘sta fornace,
figliu miu, se a te te piace
famme ‘na grande carità.
E il nome di Maria,
te lo vengo a ricordar;
sopra a me c’è il Paradiso,
figliu miu, non posso entrà.
Dopo che sono entrato,
io prego Iddio per te,
allora tu sarai beato,
per lo bene ch’hai fatto a me”!
“Sono figlio di buon cuore,
io prego Iddio per te;
quanno che Dio me rvole
io vengo lassù con te”.
Che sorte e che allegrezze,
de jì su in Paradiso
de jì su in Paradiso
a godere l’eternità”!
Fra l’Angili e li Santi,
con suoni, feste e canti;
d’ogni sorte de contentezza
quanno Dio te la darà.
“Quann’eri fanciullino,
ti volevo tanto bene,
tutto lo sangue de le vene,
per poterti far mangiar.
Adesso che son morto,
de me ti scì scordatu,
ti scì fattu tanto ingratu
de me non ci-hai pietà.
Chi non vò proà ‘ste pene,
li fochi e li flagelli,
faccia carità a li poverelli
che il Signore l’aiuterà”.
Le ricchezze de lu munnu,
le dobbiamo pur lascià,
esse tornano ai parenti
per poterci far la carità.
Si va in quell’altro mondo
a godere l’eternità.

PREGHIERA PER LE ANIME PURGANTI
La pace dei Santi,
concedi o Signore
ai morti aspettanti
l’eterna mercé,
rimetti il dolore
e chiamali a Te.
Rit. Requien aeternam dona eis Domine
et lux perpetua luceat eis. Amen
Per il sangue versato,
da Te sulla croce,
ascolta la voce,
Deh! Fa che t’ascolti
nel buio romito
dei cari sepolcri,
la voce d’amor
il giorno infinito
risplenda su lor.
Rit.: Requiem aeternam……
O Madre Maria,
dei figli il conforto,
conducili al porto
di luce e beltà.
Deh! Abbi dell’alma
materna bontà:
di tanto dolore.
Deh! Dona la pace,
o dolce Signor.

PER LA PASSIONE DELLE ANIME SANTE
Ricorro a te Gesù, benigno e pio
Signore del Cielo e di tutto l’universo,
che in Maria t’incarnasti o dolce Dio,
perché dal Padre Eterno fu concesso
per liberarci dall’Inferno rio;
moristi in croce, tu stesso l’hai permesso.
Ti prego per la santa passione,
di dare al mio canto gran devozione.
Cari signori tutti qui presenti,
ascoltate il mio dire se vi piace
se voi mi ascolterete in santa pace
vi farò sentir la passione dei defunti.
Chi ha padre, madre, fratelli e parenti,
fate del bene per lor, che a Dio piace.
Vi canterò dell’anime purganti,
dei loro dolor, sospiri e pianti.
Vergine Immacolata, Vergine pura,
che partoristi il nostro Creatore
prendi, per pietà, di lor la cura
o Madre santa, o Madre tutt’amore.
Rischiara quelle carceri così oscure,
o Vergine aiuta quell’anime dolenti
salvale dalle pene atroci e dai tormenti.
Gloria del cielo e nostra pia avvocata,
che intenerite il cuore dei viventi,
pigliatevi voi cura dei defunti,
e ad ogni anima battezzata
recate sollevi evo da quei tormenti.
Noi vi preghiamo, o Vergine beata,
coprite col manto le anime innocenti,
prega per loro o Vergine pia
e portale su alla gloria del Messia.

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