Lettera di suor Maria Eletta Sani clarissa a Falerone al padre spirituale -cc. 30- 31-


<5 agosto 1751> Viva Gesù e Maria
A gloria di voi, mio Dio, intento di obbedire al vostro Ministro. Siccome l’obbedienza mi aveva ordinato che io pregassi Maria SS.ma acciò mi conceda la grazia di liberarmi da questi assalti e turbazioni visibili, pregai Maria della Neve, siccome era la festa, e fu dopo la Comunione che mi trovai con lo spirito in Dio e avevo chiara notizia ed intelligenza di Maria SS.ma che con una cintura in mano avrebbe involta la misera anima mia, ma poi vedevo come il mistero dell’Assunzione di Maria in cielo e questa cintura la portava la SS.ma Vergine in mano, ma sopra una sublimità di cori di angeli in lontan(anza). Mi sentivo speranza certa che se il giorno dell’Assunta involterà l’anima mia con quella cintura … mi libererà da queste cose diaboliche. Così mi sentivo dire, ma senza formate parole, solo con vedere, intendevo la misericordia che la SS.ma Vergine, bensì vedevo che quella cintura che portava la SS.ma Vergine in mano, era larga e lunga dell’altezza di tre dita: presi fede certa e mi partì il timore che avevo di non essere liberata da quella turbazione; poi di raccomandargli l’anima di quell’inferma che lei assisteva e vidi che Maria SS.ma l’attirava a sé, come gli dissi anche a voce. Già si vedeva che non era più per questo mondo, però quando stava per morire, siccome vidi che l’anima della moribonda si trova sola al giudizio di Dio, come oppressa, io pregavo la SS.ma Vergine e anche senza che io mi accorgessi, dissi alla madre abbadessa: “Madre Abbadessa, lei come madre di questa religiosa, consegni in mano di Maria SS.ma quest’anima”, perché (in me) era tanta la ‘scalmana’ di vedere quell’anima che fosse aiutata, io non mi accorgevo di me stessa. Io poi mi vado agitando con i voli di spirito al nido di Amore dove lo spirito trova albergo: “Oh Amore, quando sarà che il mio cuore potrà trovare sfogo in Dio?!”
Gi(à) da due volte mi trovai con lo spirito rapito (in) Dio con l’intelligenza e notizia dei suoi divini attributi e misericordia. Ma poi in lontananza Dio mi dava a vedere alcuni misteri della sua vita e del suo Amore, come il sangue che sparse nella Circoncisione: sangue vero di Amore di un Dio fatto Bambino qui, sicché il mio spirito si accendeva di desideri di amore, ma perduta restavo perché vedevo l’immensità infinita dell’Amore di Dio che, quasi subito nato, volle spargere sangue per Amore. In questo stesso punto mi si va via la testa, non mi regge … chi vuol conoscere l’Amore non ha l’uso di ragione.
Altre volte Dio mi aprì lo spirito e si aprirono come stanze di gloria, dove il mio spirito si perdeva e n(u)otando in quel mare della cognizione di Dio, che da lingua umana non so ridirle quello che lo spirito intende. Lo spirito pareva che volasse in alto e Dio mi faceva intendere gli innumerabili segni di Amore che Dio di continuo fa a noi, ché Dio desidera più di darci il paradiso e le grazie e noi non le richiediamo. Oh stoltezza! Oh l’ingratitudine dei viventi cristiani! Qui avrei molto da dire, ma il tempo non lo permette. Richiedo la sua santa Benedizione. Oggi alle venti ore mezza ……
Al P. Scaramelli
(Sintesi di altra grafia): “Pregando per la liberazione dalle tentazioni, vede in mano di Maria una cintura misteriosa onde involta l’anima sarà libera e sperava nel giorno dell’Assunta. Vista di una religiosa che muore. Estasi in contemplare i misteri.”

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