Lettera suor Maria Eletta Sani clarissa monastero Falerone al padre spirituale -cc. 35 e 40-


6 agosto 1751 Viva Gesù e Maria
A gloria di voi, mio Dio, intento di obbedire al vostro Ministro. Gli mando l’involto delle mie lettere; molte ne ho bruciate; ma io medesima non ho pazienza di ri(trovarne) più, mentre vedo che poco o nulla si intende; (in) parte … mal scritte e (per) l’ignoranza puerile non sapevo spiegare. Scrivevo quello che io dicevo con Dio e quello che Gesù m’ispirava. Onde è tanto confuso che io medesima non l’intendo, bensì lei gli può dare una guardata e poi bruciarle. Mi fa confusione di fa(r) vedere le sciocch(ezze) mie. Oggi mi è accaduto di certi pensieri immodesti e mi pareva di aiutarmi a scacciarli, ma nel medesimo tempo mi pareva di averne compiacimento e contento. In quel punto non ho pensato ad altro, ma dopo, ripensando, mi ha preso un’inquietudine e rimorso di coscienza come se io avessi acconsentito di dare consenso a questi pensieri. Io ne sto con gran timore. Ho fatto una protesta davanti al mio Gesù, dicendo che mai e poi mai intendo di dare consenso a simili cose e (a) ogni minima offesa del mio Dio. Ma poco mi apparirebbe il pentimento, dopo avere fatto l’errore. Offendere Dio è una cosa così grave, ché la potenza di Dio è infinita, eppure non può fare che il peccato non sia fatto; oh qui sì che resto confusa. Già come gli dissi di quella cintura che portava in mano la SS.ma Vergine, c’erano scritte e come stagliate certe parole. Nel principio dicevano: “Per grazia di Maria SS.ma Assunta in cielo, liberata sarai tu da ogni infestazione diabolica”. Formando poi 12 lettere, queste mi davano ad intendere che possono i dodici privilegi ed io dovevo formare una corona di fiori alla SS.ma Vergine, con un esercizio di dodici virtù, ogni giorno esercitare dovessi:
1 – Una umiltà profonda.
2 – Una pazienza (e) sopportare tutto.
3 – Una mansuetudine.
4 – Una rassegnazione alla divina volontà.
5 – Un distacco da me stessa.
6 – Un’obbedienza esatta.
7 – Una mortificazione di me stessa.
8 – Una carità verso il prossimo.
9 – Un esercizio di domanda che lo Spirito richiede e v(uole) in Dio.
10 – Una purità di mente e di cuore.
11 – Patire per amore di Maria SS.ma.
12 – Rallegrarmi con la SS.ma Vergine.
Infine circa (le) tre lettere: Fede, Speranza e Amore di Dio. Il rapimento di oggi è stato in quei voli che lo spirito ha fatto di sollevarsi in Dio. Lì resta trafitto da quel desiderio e incendio di possederlo. Mi pare che lo spirito si invola, stando alla cognizione dei divini attributi e grandezze e gloria e magnificenza di un Dio infinito … che, ritornata in me, resto e mi seguita un certo sbalordimento di testa. Poi gli mando la disciplina acciò la veda, ma poi la prego di rimandarmela: per carità gliela richiedo. Avevo desiderato che lei mi volesse fare la carità di confessarmi giovedì a(lla) mattina perché io dopo pranzo ho da fare: mi avvisi se verrà. Devo contenermi. Richiedo la sua santa Benedizione.
Al P. Scaramelli
(sintesi di altra grafia): “Visione di una cinta in mano di Maria SS. Con iscrizione di lettere e significato di essi”

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