Maria Eletta Sani lettera cc. 132- 133 Falerone Macerata

Maria Eletta Sani lettera c. 132- 133
Viva Gesù e Maria
A gloria di voi, mio Dio, intendo obbedire al vostro Ministro. Questa notte ho travagliato sempre di pene e di angustie, ma più che posso sollevo lo spirito in Dio. O misericordiosissimo mio Gesù! Fede viva, speranza certa: (a) Dio bisogna ricorrere e alla fede perché vedo che sollevando lo spirito a Dio, alla bella scuola si impara (ad) amare e ricevere conforto e speranza e conformità al divino Volere. Sollevato il mio spirito alla notizia certa di Dio, che bella mutazione prova il mio spirito, ripieno di solo desiderio di possedere l’amato; scordata di me stessa, sola in Dio trafitt(a), desideravo di essere trafitta come fu trafitto l’amato mio crocifisso Gesù. Pare che Dio voglia imprimere nel mio spirito la sofferenza di patire e la conformità al suo divino Volere. Come morta nella sua volontà, così mi sentii nello spirito. Questo pare che ancora mi seguita. Gran pena prova il mio spirito di ritornare in me stessa. Solo vorrei stare in voli continui e lì fissa a rimirare la luce divina che fa comprendere le altezze della divina cognizione del mio Gesù. Più volte (a)l giorno tanto ieri come oggi, resto in quei voli con Dio. Lo spirito ci resta e sempre più conosce il vero amore. Per fretta resto chiedendo la sua s. Benedizione. Se lei ha fede e se è (i)spirato che io giovedi possa fare la Comunione, con quiete, io verrei la mattina a confessarmi e non domani. Ma faccia la carità di avvisarmi se domani vuole che venga in chiesa.
/ Ceralacca e indirizzo/ Al P. Scaramelli

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