Maria Eletta Sani lettera c. 138 Falerone Macerata

Maria Eletta Sani lettera c. 138
Viva Gesù e Maria
A gloria di Dio incomincio a scrivere e per obbedienza del vostro Ministro vi offerisco, mio Dio, questo che provo. Ritrovandosi lo spirito in Dio rimirando i suoi divini Attributi, il mio spirito si prostrò avanti con umiliazione di un abito di annichilimento adorando la divina Maestà. In Dio rimiravo e vedevo certe anime che precipitavano nelle eterne pene senza mai mai più sperare di godere Dio. In che compassione mi trovai verso queste misere ed infelici anime! Mi investi(rono) assai di queste atroci pene di essere prive per sempre dell’amicizia di Dio, sempre nemiche di Dio, prive di am(a)re Dio, senza mai più speranza di goderlo. Non posso spiegargli la pena che intendevo. Vidi certe altre anime (che) restavano prive della Grazia in questa vita abbandonando la divina Grazia e Dio le lasciava in abbandono. Oh, mio Dio, che pena prova il mio spirito (al) vedere in Dio queste anime abbandonate dalla divina Grazia, restarono prive di Grazia, di Luce, non più anime a( d ) immagine di Dio, deformi, senza più desiderio di amare Dio, vivevano in questo mondo poco e senza la Grazia. In questo il mio spirito incominciò a pregare la SS.ma Trinità in nome di Gesù e di Maria ch(é) io volevo questa grazia per la passione di Gesù e per i dolori di Maria Ss. e per la redenzione di Gesù Cristo: desse lume e ravvedimento a queste povere anime che vivono in questo mondo acciò si ravvedano e si pentano e ritornino in Grazia e ancora seguito a pregare per queste povere anime, come prego lei ancora di fare qualche orazione per queste anime che si trova(no) in sì pericolo(so) stato.
Questa notte passata già sono andata a visitare la Madonna delle Vergini e nel pregarla mi sono intesa ravvivare la speranza di ottenere la grazia bramata, quando piacerà a Maria Ss.ma e a lei toccherà di far la grazia: il peso l’ho rimesso a lei acciò presto mi conceda la grazia da me tanto desiderata. Nel ritorno poi con smania e affanno per la strada non potevo camminare per i dolori ai piedi. Dopo sono andata in chiesa ed ho fatto la Comunione come il solito penando con tormenti più interni che esterni, più sensibili a me e meno visibili agli altri. Così desidere(rei) che il penare ed i tormenti non fossero visibili agli occhi degli altri, fossero di pene solo sensibili a me; ma Dio vuole così. Mi conviene di rassegnarmi alla divina Volontà. Domani verrò all’ora solita per fare la Confessione e desidero di parlargli a voce. Io già mi sono aperta con questi genitori ed ho richiesto il cibalo (=cembalo?) per farlo ritornare a casa. Mio padre mi ha detto che lui ci penserà, ma mia madre mi ha risposto che non lo vuole fare ritornare a casa e con molto disturbo e gridarmi dicendo che così si fa dopo che mi ha allevata e fatta grande, si paga così, di lasciare i genitori! Con molti gridi piangendo quasi di sdegno verso di me. Io con l’aiuto di Dio, non mi ha abbattuto il suo parlare, mi sono dimostrata forte in questo punto di farmi Religiosa. Gli ho risposto che piuttosto servente in un monastero, conversa, che stare al secolo in trono di regina. Insomma si vede una grande ostinazione, non si rimuovono dalla loro opposizione. Io già ho detto a mio padre che venga da lei che gli vuole parlare: se quando verrà da lei prima bisogna andare con le ‘bone’ (+maniere) e con risoluzione: dargli animo che ci sarà che mi darà aiuto come mi è stato promesso anche di fuori di qua. Prima non gli si poteva discorrere (mai) di fare a me monaca; e adesso mi dice se perché non l’ho fatto prima: “Adesso mi son mutato!” Insomma mi dice che non ho cervello. Io dico che prima non era permesso da Dio e adesso Dio mi vuole e son obbligata a corrispondere alla chiamata di Dio. Io mi sento un desiderio che è un martirio, di entrare in monastero, entrarci per conversa e se fosse questa sera io ne ho un’accesa brama che solo Dio lo sa se che martirio è: piango la mia disgrazia e accorata mi rivolgo verso Dio. Richiedo la sua santa Benedizione.
/ Ceralacca ed indirizzo\ Al P.Scaramelli

This entry was posted in Chiese, DOCUMENTI, LUOGHI, PERSONE and tagged , , , , , , , , . Bookmark the permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Gentilmente scrivi le lettere di questa immagine captcha nella casella di input

Perchè il commento venga inoltrato è necessario copiare i caratteri dell'immagine nel box qui sopra