Maria Eletta Sani c. 147 Falerone Macerata

Maria Eletta Sani lettera c. 147
Viva Gesù e Maria
Mi faccia la carità di avvisarmi se a che ora devo venire e a lei sia comodo. Desidero che in me si faccia la divina Volontà. Bella ‘nova’ per verità il patire per fare la divina volontà! Così mi vado aiutando di patire per fare la volontà del mio Gesù giacché vedo la croce in mezzo al mio interno: è penosa assai, ma mi consolo che Gesù mi fa l’invito che anch’io porti la croce del patire tanto intimo nel cuore. Me lo trafigge di maniera tale che non si può ridirlo. Se vado con lo spirito a Gesù e a Maria dopo ne provo fierissime angustie e turbazione e afflizione di maniera tale che resto come un corpo mezzo morto, senza sollievo e priv(a) di forze. Questa mattina ho fatta la Comunione e non come il solito, di prima, ma un po’ turbata e mi ha durato quaIche ora e ora, ma dopo mi sono intes(a) sollevare lo spirito in Dio e nella sua Passione, in molti misteri; ma non ho tempo di ‘lungarmi’. Per vincere l’obbedienza ho voluto scrivere. Domani verrò a confessarmi e richiedo la sua s. Benedizione.
/Ceralacca e indirizzo\ Al P. Scaramelli

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