LA FAMIGLIA NELL’AMORIS LAETATIA = Gioia di amare DI PAPA FRANCESCO (Medeo Marie)

AMORIS LAETITIA (AL)= GIOIA DELL’AMARE. La forza di vita è penetrata nel mondo, per influire sulle realtà belle delle famiglie che sono serene per l’integrazione interna e su quelle che sono tristi per ingiustizie, indifferenze e sofferenze. Teniamo presente che tutta la realtà è intrisa della luce della risurrezione. Nel mezzo dell’oscurità comincia a sbocciare qualcosa di nuovo che presto o tardi produrrà un frutto. La risurrezione non è qualcosa del passato. Un pensiero che il papa esprime nel documento sulla gioia del Vangeli dice che ogni giorno nel mondo rinascerà la bellezza che risuscita trasformata attraverso i drammi della storia.
Papa Francesco, nell’Esortazione sulla famiglia, esprime gli elementi nuovi del cammino ecclesiale degli ultimi anni, senza pretendere che il cammino sia finito, dato che resta una incompletezza di pensiero che, nel procedere, può completarsi solo con un’accresciuta misericordia rivolta ad integrare la partecipazione delle persone, evitando la loro esclusione. Così lo sguardo evangelico fa da guida.
Le parole pronunciate dagli sposi, decisive come un giuramento, sono: “io prendo te” da parte di lui e di lei. E’ l’autoconsegna reciproca degli sposi nella libera e consapevole scelta razionale per accettarsi nell’impegno della fedeltà per tutta la vita. Questo io-tu nel prendersi l’uno e l’altra è comunione di amore, diventa ‘noi’. Il cristiano riceve il Cristo come sigillo dell’unità e dell’indissolubilità con il monito evangelico: “L’uomo non separi ciò che Dio unisce”.
Nell’unità ecclesiale di dottrina e di prassi permangono libere le interpretazioni diverse da parte dei cristiani. L’architrave che sorregge il pensiero cristiano è la misericordia che supera ogni ostacolo e ogni divieto di “riconciliazione” nonostante gli errori più gravi come adulterio, libera unione, poligamia, divorzio, e situazioni ‘irregolari’. Prima di parlare di colpe, è bene dare rilevanza alla storia personale e alla coscienza dei soggetti. «A causa dei condizionamenti o dei fattori attenuanti è possibile che, entro una situazione oggettiva di peccato – che non sia soggettivamente colpevole o che non lo sia in modo pieno – si possa vivere in grazia di Dio, si possa amare, e sì possa anche crescere nella vita di grazia e di carità, ricevendo a tale scopo l’aiuto della Chiesa» (AL 305).
L’amore è e sarà sempre la nativa vocazione umana, fondamentale per ogni persona. La dignità sessuale dell’uomo e quella della donna costituiscono la loro propria identità. Vivere bene la maternità, la paternità, la filiazione è possibile solo grazie alle energie sessuate pienamente naturali al di là di ogni abuso. La fecondità coniugale è l’alleanza liberamente contratta dai coniugi stessi per fondare la famiglia. Il vincolo del contratto del matrimonio che dà certezza alla sua validità, deve essere consapevole e stabile.
Il papa offre una novità che ”dà spazio alla coscienza dei fedeli, che tante volte rispondono quanto meglio possibile al Vangelo in mezzo ai loro limiti e possono portare avanti il loro personale discernimento davanti a situazioni in cui si rompono tutti gli schemi.- Dice – Siamo chiamati a formare le coscienze, non a pretendere di sostituirle. Dobbiamo ringraziare per il fatto che la maggior parte della gente stima le relazioni familiari che vogliono durare nel tempo e che assicurano il rispetto all’altro. Perciò si apprezza che la Chiesa offra spazi di accompagnamento e di assistenza su questioni connesse alla crescita dell’amore, al superamento dei conflitti e all’educazione dei figli. Molti stimano la forza della grazia che sperimentano nella Riconciliazione sacramentale e nell’Eucaristia, che permette loro di sostenere le sfide del matrimonio e della famiglia. In alcuni paesi, specialmente in diverse parti dell’Africa, il secolarismo non è riuscito a indebolire alcuni valori tradizionali e in ogni matrimonio si produce una forte unione tra due famiglie allargate, dove ancora si mantiene un sistema ben definito di gestione di conflitti e difficoltà. (AL 37-38). La guida è la sapienza evangelica.
(Medeo Marie)

This entry was posted in Chiese, DOCUMENTI, LUOGHI, Notizie Recenti and tagged , , , , . Bookmark the permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Gentilmente scrivi le lettere di questa immagine captcha nella casella di input

Perchè il commento venga inoltrato è necessario copiare i caratteri dell'immagine nel box qui sopra