Sani suor Maria Eletta clarisse Falerone lettera cc. 84- 85 anno 1752

< Sani Maria Eletta cc. 84- 85>
Viva Gesù e Maria
A gloria di voi, mio Dio, incomincio a scrivere e per obbedienza del vostro Ministro.
24 del corrente mese, la notte e il giorno mi seguitò il balzamento il moto nel cuore, violentemente. Spesso mi sentivo andare via la testa e restavo come svanita, ogni volta che mi fissavo a considerare questo mistero della SS.ma Trinità nel fondo del mio spirito. Feci la santa Comunione e dopo Dio mi usò misericordia. Mi trovai con lo spirito in Dio e intendevo come doveva diventare il mio spirito per ricevere le grazie accennate nell’altro foglio da me scritto. Mi ritrovai sotto il monte delle mie iniquità e tenebre. Ohimè …io dico che se lo spirito fosse mortale, morirebbe per solo vedere se stesso. Ogni volta che mi accade questa cognizione, mi subissa una continua pena interna. Solo mi si leva quando lo spirito si trova con Dio, ché ho sollievo con qualche sua misericordia.
25 del corrente mese, più volte al giorno, ebbi, per breve tempo, alcuni dardi nello spirito che mi tirava a Dio e ci si univa il colpo nel cuore come saette: per dolore supera ogni dolore materiale. La notte seguente mi preparavo per ricevere la santa Comunione, dando libertà al mio cuore di doversi aprire per ricevere Gesù Sacramentato. Da un raggio divino ebbi lume e mi trovai con lo spirito in Dio. Mi fece intendere che io dovessi, la sera antecedente della Comunione, fare un’offerta all’eterno Padre di tutta la sua Passione per i peccatori e per le tante (ir)riverenze ed ingratitudini che riceve Gesù Sacramentato e che io avessi aperto il cuore per darci ricetto alla Santa Eucaristia con atti di amore e di desiderio.
25 (!) del corrente mese, la mattina, prima della Confessione, ebbi la solita cognizione delle oscurità e tenebre di me stessa. Lì vedo le in(iquità) migliaia di difetti e imperfezioni, che io non vorrei essere me stessa. Dopo la santa Comunione, Iddio mi usò misericordia e mi trovai con lo Spirito in Dio e mi fece intendere che il sabato seguente, la sera, dovevo patire lo stesso, come il sabato della Pentecoste, e che avrei patito sette ore di fuoco per purgare il mio misero spirito. Come infatti accadde.
27 la mattina, feci la santa Comunione e di nuovo mi trovai con lo spirito in Dio. Mi fece intendere di dover avere la santa obbedienza per la notte seguente ché così voleva il mio Dio che io dovessi patire sette ore di fuoco purgativo e dovessi prepararmi per la domenica della SS.ma Trinità.
La notte del 28, vicino alle cinque ore, salutai la mia cara madre, Maria Ss.ma. Volevo recitare l’Officio della Beatissima Vergine, ma non lo potei dire ché fui presa da un sudore freddo e mi sentivo staccare il cuore dal petto l’anima, con una slogatura di ossa e di nervi. Dai piedi fino al capo, sentii questo dolore. Dopo, mi trovai con lo spirito alla divina Presenza e dal Volto divino usciva questo raggio di fuoco. Mi colpiva nel mezzo e nel più vivo dello spirito. Nel principio, per breve , ritornai in me. Poi seguitò fino alle undici e mezzo, circa. Fu grande il dolore la trafittura del fuoco. Ripigliai l’umanità e mi pareva di essere stata all’eternità. La mattina, dopo la santa Comunione, Iddio mi usò misericordia e mi trovai con lo spirito talmente sollevato in Dio. Mi sentii un non so che di perdere e non più me stessa. Fu che mi sentivo vicino Iddio e fui innalzata (nel)lo spirito ad un intendimento del mistero, che io non so spiegare niente; solo dire niente per non poter più scrivere. Richiedo la sua santa Benedizione, con avere memoria nelle sue sante orazioni di una peccatrice come sono stata io fin qui.
/Segni di chiusura della lettera e indirizzo/ Al P. Aloisi.
/ Sintesi di mano altrui / Secolare. Moto violento del cuore. Svanimento di capo pel mistero contemplato della SS. Trinità. Vilissima cognizione di se medesima, da cui resta oppresso lo spirito, sollevato di tanto in tanto dall’unione con Dio. Dardi nello spirito, colpi nel cuore, come saette. Unione con Dio che vuole che apra il cuore, faccia offerta per preparazione alla Comunione. Prima della Confessione oscurità e tenebre. Comunione, unione con Dio: intende che il sabato deve patire le sette ore di fuoco, come il sabato della Pentecoste. Modo in cui ciò avvenne. Comunione, intima unione con Dio. Visione del mistero, quiete e tranquillità.

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