FERMO CASTELLI FERMANI STATO ECCLESIATICO MEDIOEVO RINASCIMENTO PERGAMENE

HUBART = \\ TRADUZIONE DEI SUNTI DEI DOCUMENTI DELLO STATO DI FERMO E DEI CASTELLI FERMANI NELLE RELAZIONI PUBBLICHE MEDIEVALI E RINASCIMENTALI \\
TESTO EDITO NEL 1995 voll. 40.41.42 di Antichità Picene. Sintesi scritte da MICHELE HUBART nel 1624 (da revisionare)
0001 – Fermo – Breve del Papa Paolo III che approva la tassa per gli officiali della città di Fermo e diversi articoli di legge di alcuni eruditi di detta città nominati provvisoriamente a ciò. Data, anno del Signore 1535- Anno terzo del Pontificato.
0002 – Fermo – Bolla del Papa Gregorio XIII che conferma la tassa per i compensi dei giudici, dei notai criminali della città di Fermo. Roma, sotto la data 2 Luglio nell’anno settimo del Pontificato.<1578>.
0003 – Fermo – Breve del Papa Gregorio XIII sul sindacato dei cancellieri criminali al termine del biennio. Data, 20 Maggio dell’anno del Signore 1581 – Anno nono del Pontificato.
0004 – Fermo – Breve del Papa Leone X che attribuisce ai Priori e al Comune di Fermo l’autorità di fare una inchiesta contro i doganieri addetti al sale e che solleva gli stessi da ogni ulteriore responsabilità circa le abitazioni, i letti e la legna a favore dei soldati e dei mercenari della Santa Romana Chiesa. Data, ultimo giorno di Giugno 1513. Anno primo del Pontificato.
0005 – Fermo – Breve del Papa Gregorio XIII riguardante la conferma degli accordi con Rev. mo signor vescovo fermano circa l’osservanza della Bolla Pinelliana ed altro ecc. Data, anno del Signore 1585. Anno tredicesimo del Pontificato.
0006 – Fermo – Breve del papa Sisto V che conferma in modo specifico gli statuti e le tasse relative ai compensi ai giudici e notai criminali della città di Fermo altre volte fissati inoltre un atto normativo dell’eccellentissimo signor Jacopo Boncompagni. Sotto la data nell’anno del Signore 1586. Anno primo del Pontificato.
0007 – Fermo – Breve del Papa Paolo III che revoca la concessione del Notariato delle cause civili e criminali fatte a Domenico di Montecchio Bernardino Salomone: che restituisce, come era prima, ai conservatori e dal Comune di Fermo la giurisdizione delle cause civili e come era prima, invece al governatore pro tempore la giurisdizione delle cause criminali. Nell’anno del Signore 1542. Anno ottavo del Pontificato.
0007 bis – Fermo – Articoli, documenti e deposizioni dei testi esaminati a favore della parte del Ill.mo signor Filippo, vescovo fermano, nella causa con il signor Tebaldo Morici per il mantenimento dei diritti su S. Martino di Tusino.
0008 – Fermo_ contratto di acquisto dei notariati delle cause civili e dei danni fatti dalla città, nello Stato nel Comitato fermano per mezzo del Comune di Fermo dalla Camera Apostolica al prezzo ectc. 3.000 monete. Sotto il giorno 20 Novembre dell’anno del Signore 1565. Rogato da Tidei de Marchis bolognese.
0009 – Fermo – Contratto di obbligazione di 20.000 scudi d’oro fatta dal signor gentile Billacqua e dal Sindaco della città di Fermo a nome di detta città a favore del Rev.mo Signore Bernardino Helvino tesoriere generale della Camera Apostolica, per il riscatto del Comitato di Fermo, eccettuato il Castello di Monte S. Pietro degli Agli, insieme con l’annullamento della stessa obbligazione per il mandato e la quietanza ecc. Sotto l’anno del Signore 1547 – rogato da Giovanni Nicia Notario.
0010 – Fermo – Assegnazione senza amministrazione della cappellania perpetua sotto l’invocazione di S. Michele Arcangelo sita nella Cattedrale fermana fatta dal papa Innocenzo ottavo a favore del Signore Luciano Cola, fermano, sotto l’anno del Signore 1485.
0011 – Fermo – Riconsegna ed assegnazione della Cappellania, senza cura di anime, sotto l’invocazione di S. Michele Arcangelo nella chiesa Cattedrale fermana del valore di 24 ducati a favore di Luciano Cole, Abbreviatore Apostolico, che ottiene una eguale Cappellania nella stessa chiesa con disposizione che possa conservare insieme quelle cappellanie fino alla morte. A mezzo della Bolla del papa Innocenzo VIII. Data, Roma, vigilia degli Idi di Gennaio <12 Gennaio> 1485. Anno secondo del Pontificato.
0012 – Fermo – Bolla del papa Eugenio IV che conferma tutti ed i singoli statuti della città e del Comune di Fermo, anche gli accordi ed i articoli num. 10 come è possibile vedere nella Bolla. Data, Roma, giorno ottavo alle Calende di Aprile <25 Marzo> 1446. Anno sedicesimo del Pontificato.
0013 – Fermo – Lettera aperta della più ampia assoluzione di tutti gli eccessi, crimini, anche di lesa maestà commessi tanto dalla Comunità, dal Comune e dagli uomini Fermani, quanto dal suo Comitato, concessa loro dall’Ill.mo e Rev.mo signor Giovanni Domenico Cardinale di Trani, Legato a latere della Marca. Sotto la data, Macerata, anno del Signore 1537.
0014 – Fermo – Lettera di ammonimento, o piuttosto di scomunica fatta per conto di Giovanni Francesco di Fermo, e i suoi soci appaltatori delle gabelle della città e del Comitato di Fermo, da parte del Rev.mo Signor Auditore della Camera sotto l’anno 1450 con la sottoscrizione di Lorenzo Venanzi.
0015 – Terra S. Giusto, o Macerata – Atto di procura fatto dal Comune e dagli uomini della Terra di San Giusto, nella persona di Sante Massucci da Fermo particolarmente ed espressamente nella causa che hanno detto di uomini ed il Comune con il Rev.mo Signore Vescovo Osimano, perché Rettore della Marca Anconitana sulla delimitazione e il riconoscimento della Diocesi di detto Vescovo Maceratese e su altre cause come più ampiamente nell’atto predetto sotto l’anno del Signore 1372 – indizione decima al tempo del Santissimo Signore nostro Papa Gregorio XI – giorno 19 Febbraio – rogato da Berto di ser Tomaso da San Giusto. Vedi numeri 37-601
0016 – Fermo – Garanzia, o obbligazione fatta tramite Folco di Papia e Giovanni di Camerino, capitani della Chiesa, con Mercenario da Monteverde a favore del Comune di Fermo, sul fatto che ratificheranno gli accordi approvati dal Santissimo Pontefice sopra il trattato di pace di obbedienza con i Fermani, e altre cose, come più ampiamente è detto in quella cedola sotto l’anno del Signore 1329. Indizione XII al tempo del signor Giovanni Papa XXII – rogato dal signor Lorenzo Francisci da Fermo notaio.
0017 – Fermo, Episcopato – compendio di una lettera fatta per mezzo del Rev.mo Cardinale Rettore della Marca Anconetana dirette al nobiluomo Bucciarello, Vicario Camerale, ordinandogli che vista la stessa lettera lasci i frutti i redditi e i proventi dei castelli di Monte Santo, Ripatransone, Monte S. Pietro, Grottazzolina, Monte Urano, i quali percepivano e senza alcuna replica dando gli stessi frutti al Rev.mo Vescovo Fermano come più ampiamente è stato trascritto da Gisberto di Pietro notaio, sotto l’anno del Signore 1295, indizione ottava, giorno 17 Agosto.. Vedi pergamena num. 1610.
0018 – Fermo –Raccolta di una parte dello Statuto trovata nel volume degli Statuti del Comune di Fermo nell’Archivio pubblico, cioè che gli stipendi del Podestà e del Capitani si debbono raccogliere tramite tutti i fumanti. Le altre dative si debbono imporre tramite le libbre e fumanti come è stabilito nella parte estratta. Sotto l’anno del Signore 1300 – indizione tredicesima – al tempo Signore Giovanni Papa XXII – estratto da Filippo del maestro Dominico Filippi da Fermo notaio.
0019 – Santo Jano – Atto di procura fatta per la Comunità, il Comune, e gli uomini della città di Fermo nella persona del Signore Matteo Clerici, prebendato della chiesa di San Matteo di Fermo, a nome di detto Comune perché riceva Marcellino Monaldi, e gli altri soci in detto mandato indicati di Santo Jano fra i cittadini nella perpetua cittadinanza della città Fermana, fatto sotto l’anno del Signore 1293 indizione 6, giorno 21 Novembre nella sede Apostolica vacante del Pastore per la morte del Signor Nicola Papa IV – rogato da Francesco del maestro Pietro.
0020 – Fermo – Bolla di Gregorio XIII che dà facoltà all’Ill.mo e Rev.mo cardinale Montalto (il quale successivamente innalzato all’apice del sommo apostolato fu chiamato Sisto Quinto), e alla comunità Fermana di costruire un monastero nella chiesa di Santo Leone. Data giorno 9 delle Calende di Marzo <21 Febbraio> 1576 – anno quinto del Pontificato.
0021 – Fermo – Atto di procura fatta per il Milite Ludovico de Eufreducci, Matteo de Sanctis, e compagni cittadini Fermani nella persona di Tomaso Paccaroni dello stesso luogo per dover stabilire a nome loro e ricevere da qualunque muratore o da chi tiene banco a Roma 800 fiorini d’oro della Camera, come più ampiamente è scritto nel suddetto atto fatto sotto l’anno del Signore 1453, indizione prima, tempo del Santissimo Signore nostro Nicola Papa V – giorno 25 Settembre- rogato da Pocuzio de Rictis notaio e cittadino fermano.
0022 – Fermo e Ancona – Copia di un Breve del Ill.mo il Rev. mo Angelico Vescovo Albanese,Vicario Generale delle Terre (cittadelle) delle province della Santa Romana Chiesa in Italia, al di qua della Romania, breve diretto al Comune della città Fermana, nel quale espressamente ordina e comanda lo stipendio di uno dei tre vessilliferi addetti alla custodia del Girone ammontante a 1938 fiorini d’oro annualmente ricevuti per mezzo degli Ufficiali della Camera tramite i diletti in Cristo del Comune della città di Ancona quale compenso di una Bandiera Equestre per la quale gli stessi sono tenuti a pagare al Comune, e in quanto al resto paghino al Comune Fermano e di altre cose come più ampiamente è scritto in detta copia sotto la data Bologna giorno ottavo alle Idi di Gennaio <6 Gennaio> del Pontificato del Santissimo Signore Urbano Papa V – anno sesto. Copiato da Antonio Nicola di Sant’Angelo – vedi num. 35-46-49-183-309-450-528-800-809-810.
0023 – Fermo – Atto di quietanza fatta tramite il Sig. Marco Terisio de Teresis di Faenza, procuratore del Signore Ramisino de Ramisinis dello stesso luogo, depositario della Camera Apostolica al Comune di Fermo, e per conto di esso a Paolo di Puccio di detto luogo per ducati d’oro 285 per il motivo e l’occasione come nel predetto atto di quietanza fatto sotto l’anno del Signore 1370. Indizione ottava, sotto il Pontificato del Signore Urbano Papa V – 26 Marzo – rogato da Antonio figlio del defunto Pietro di Bagno, notaio.
0024 – Fermo Ancona Recanati – Atto di assegnazione o di consegna di un cavallo magagnato al piede destro, insieme ad una protesta fatta tramite Campati Milano, stipendiato nella città di Ancona, a Giberto Nicolai Sindaco del Comune di Fermo e agli altri Sindaci, alla città di Ancona come più ampiamente è scritto in detto atto fatto sotto l’anno del Signore 1292 – rogato dal notaio ser Guido.
0025 Fermo – Processo fulmineo con l’introduzione della bolla e degli atti esecutivi sopra il canonicato e le prebende assegnate al reverendo signor Luciano Cole come specificato in esso sotto il rogito del signor Pietro di Gregorio de Gerarductis – 15 Novembre 1486 – Pontificato di Innocenzo Papa VIII, anno terzo.
0026 – Fermo o Episcopato – Copia del privilegio dell’imperatore Federico concesso al Rev.mo signor Vescovo fermano, e al suo Episcopato, cioè ogni giurisdizione per tutta la Diocesi Fermana come più ampiamente è scritto in detta copia fatta sotto l’anno del Signore 1185 – Indizione terza – 17° giorno alle Calende di Marzo <13 Febbraio> – fatta da Gotifredo, cancelliere con autorità imperiale e trascritta da Jacopo Rictii e da altri come è scritto in essa.
0027 – Fermo o Castello di Monte S. Pietro – Atto di copia di procura fatta tramite il Sig. Giovanni de Coppis di Narni, vicario del signor Rinaldo di Montorio, Podestà della città di Fermo, e giudice collaterale, col consenso di tutto il Consiglio di detta città, come nell’atto di procura nella persona del maestro Nicoletto Giovanni Calvitti, cittadino fermano, e ora Priore per accettare la vendita a nome del detto Comune di Fermo, sotto qualunque forma di ogni giurisdizione che la Sacrosanta Chiesa Lateranense e i canonici hanno sul Castello di Monte S. Pietro, dal frate Gentilisco di Fermo, procuratore della Chiesa Lateranense sotto il rogito del Sig. Monte di Giacobbe da Fermo nell’anno 1311. Indizione nona sotto il Pontificato del Santissimo Signore Nostro Clemente Papa V – giorno terzo dell’entrante Gennaio – copia in realtà del signor Leonardo di Biasino Peranti da Fermo.
0028 – Città di Zara, Fermo – Atto di transazione e di quietanza fatta tramite Giorgio figliodel defunto Sig. Toma Benedetto de Mattaferris, cittadino di Zara, a Calao Iacobucci da Fermo, Sindaco della città di Fermo, e a nome di detto Comune per la somma e quantità di denari e di spese fatte nella lite col Comune di Fermo, per cui la detta Comunità e il Comune predetto era in dovere col fu Tommaso in vigore un istrumento di prestito, come più ampiamente è contenuto nel detto atto di transazione, fatto sotto l’anno del Signore 1265. Indizione quarta – giorno 16 Novembre – rogato da Jacobuccio Bonaccursi notaio.
0029 – Fermo, o Castello di Monte S. Pietro – Atto di copia di una sentenza arbitrale fatta dal Sig. Neapolione del signor Jacopo De Neapolinis dei Figli di Urso a quel tempo Podestà della città di Fermo, arbitro amichevole compositore fra il Sig. Gentile da Mogliano, Sindaco del Comune di Fermo, a nome e vice dello stesso Comune e degli uomini di Fermo da una parte e Tomasso Rainaldi del Sig. Sgambi procuratore del Comune e degli uomini del Castello di Monte S. Pietro e a favore di essi sopra le liti in occasione degli incendi, dei guasti, dei danni, eccessi, colpe e delle cose o portate via insieme con altri, o singolarmente agli uomini di detto Castello e allo stesso Comune, e sulla promessa fatta dal Sindaco del Comune di Fermo a nome dello stesso Comune. Il tenore di questa sentenza in parte segue più sotto ed è così, cioè che detto Tommaso, Sindaco del Comune di Monte S. Pietro, per lo stesso Comune faccia immediatamente quietanza, di non chiedere altro al Sig. Gentile, procuratore del Comune di Fermo, circa i danni, i guasti, le rapine, incendi, cese, e tutte le altre cose sottratte al Comune, e agli uomini di Monte S. Pietro dal Comune e dagli uomini tanto della città di Fermo, quanto del suo Distretto, e così il detto Sig. Gentile, procuratore per i nomi di cui sopra etc. sotto l’anno del Signore 1277. Giorno 3° di Agosto, indizione quinta, vacante il pastore della Santa Romana Chiesa. Rogito della sentenza di ser Silvestro da Sulmona, trascrizione in verità del Sig. Andrea del maestro Matteo.
0030 – Castello di Monte S. Pietro o Fermo – Atto di acquisto del Castello di Monte S. Pietro e dei suoi diritti fatto per il Comune e per la Comunità della città di Fermo e per essi e per il P. Felice Morroni e Gentile Billacqua, cittadini fermani, e tutti tramite il Rev.mo signor Vescovo Riminese e Tesoriere Generale della Santa Madre Chiesa, Giovanni Gaddo e a nome di altri soci, e vice della reverenda Camera Apostolica per il prezzo di 12.000 Ducati. Sotto l’anno del Signore 1535. Indizione 8^, sotto il Pontificato del Signore Paolo Papa III; esattamente il giorno 20 Agosto con rogito del signor Giovanni Nicia, notaio della Camera Apostolica.
0031 – Fermo – Lettera aperta sotto forma di Bolla, o di un pubblico atto relativo alla promozione al dottorato, nell’uno e nell’altro diritto, tramite Giacobbe Antonio Ferreo dottore in entrambi i diritti, e dal Rev.mo Cardinale Iacobazio dotato del potere di promuovere tale facoltà ecc., rogato da Gilberto Cencio, notaio.
0032 – Fermo – Mandato esecutivo del Ill.mo cardinale Sforza, e dal Camerario della Romana Chiesa diretto a tutti e singoli gli officiali della Provincia della Marca e le città, e dello Stato di Fermo, o altro, a nome suo nel reale e corporale possesso delle Gabelle, degli introiti e dei proventi tanto della città quanto dello Stato di Fermo per il motivo come indicato in esso (mandato) fatto sotto l’anno del Signore 1547 – giorno 23 Ottobre, al tempo del Santissimo D. N. Paolo Papa III.
0033 – Fermo – Privilegio del Papa Innocenzo VIII che conferma la libertà e l’immunità della Chiesa Fermana – sotto la data Milano XIII Agosto tredicesimo giorno alle Calende di Agosto (20 Luglio). Anno nono del Pontificato.
0034 – Fermo – Privilegio sotto forma di Breve del Santissimo Signore Nostro Paolo Papa III diretto ai Rev.di Vicari dei Rev.di Vescovi delle Diocesi Fermana e Camerinense per stabilire la costruzione per la seconda volta e di nuovo il Monastero sotto la regola di S. Caterina da Siena sul luogo, o nella Chiesa parrocchiale sotto l’invocazione di S. Maria delle Vergini o di San Liberatore, con le spese comuni di Fermo, come più ampiamente è scritto in esso. Sotto la data dell’anno del Signore 1546, decimo alle Calende di Novembre <23 Ottobre>.
0035 – Fermo Ancona Recanati – Atto dell’incarico di procura, fatto dal Comune e dagli uomini della città di Fermo nella persona di Gentile Bonafidanzia allo scopo di promettere,a nome di detto Comune, ai Sindaci della città di Ancona e di Recanati, che il Comune di Fermo avrà e terrà continuamente per cinque anni 300 cavalli per un valore all’incirca di 50 libbre per ciascuno ricevendo dai predetti Sindaci della città di Ancona la promessa per detto tempo di trattenere 200 cavalli, e della città di Recanati del valore di 125 per ciascuno come sopra, nonché per concludere un accordo, o per fare altro come stabilito in esso sotto l’anno del Signore 1292 – Indizione quinta – giorno settimo di Maggio – vacante la Sede Apostolica – rogato da Marco Marcellini. Vedi num. 49-406-528-722.
0036 – Fermo – Atto di copia relativo ad alcune riforme fatte dal Consiglio dei 300 del Popolo della città di Fermo e deciso dal signor Federico da Arena, cioè che che i Priori del Popolo, i quali sono, ed saranno in carica nel tempo insieme al Capitano e i suoi Officiali, i quali saranno in carica nel tempo determinato possano conoscere tutte le questioni, liti, e discordie per qualsiasi causa, e fare i processi, e giudicare sommariamente, condannare, punire, nonché fare altre cose come più ampiamente è stato stabilito nella predetta consultazione e nelle riforme – rogato delle cose predette da Antonio del maestro Leonardo da Monte Cosaro, trascritto in questo modo da Tomassuccio di Toma da Fermo.
0037 – Fermo, Macerata – Atto di appello fatto tramite il Sig. Jacopo da Papia, procuratore del Comune, della Comunità e degli uomini di Fermo e di altre Terre (cittadelle), come detto in esso contro alcune lettere emanate a domanda del Rev.mo Vescovo Maceratese dal Santissimo Signore Nostro Gregorio Papa XI; proprio contro queste lettere ser Sante Massucci da Fermo, fece appello a nome di Sindacato, e si rivolse agli Apostoli, come più ampiamente è detto in esse, e in seguito lo stesso ser Jacopo Sindaco come sopra, e ciò dinanzi al Rev. mo signor Angelico cardinale e Vicario Generale, per la Santa Romana Chiesa, , il quale Rev.mo allo stesso ser Jacopo a nome degli Apostoli diede tale risposta che il Vescovo Corsario bene e giustamente giudicò secondo legge, e che da parte delle dette Comunità e Terre (cittadelle) malamente e in modo deludente fu fatto appello, come più ampiamente è detto in esso sotto il rogito del signor Matteo Iacobini.
0038 – Fermo – Privilegio dell’imperatore Federico II, relativo alla conferma del privilegio di Federico I, suo avo, fatto e concesso al Comune di Fermo circa la restituzione della libertà e di tutti i diritti, e delle consuetudini ecc. come erano nell’anno prima della sua incursione, o dell’esercito di Magonza. Sotto la data ad Assisi nelle Calende di Gennaio – In questo atto di conferma, scritto in San Germano, l’anno 1242 nel mese di Agosto, giorno 15, anno 22° del suo Impero, anno 18° del Regno di Gerusalemme e 45° del Regno di Sicilia – sigillo di Federico imperatore †.
0039 – Fermo o Castello di Monte S. Pietro – Atto di copia per un mandato di procura tramite il Comune di Fermo e gli uomini di Monte S. Pietro oltre Tenna nella persona di Jacopo di Pietro Tomasso Damiani di detta Terra a presentarsi a nome di Sindacato, della Comunità, del Comune e degli uomini di Monte S. Pietro anzidetto, con ogni dovuta umiltà, soggezione, e fedeltà, a capo chino e piegando le ginocchia davanti al Rev.mo signor Vescovo Maceratese e Recanatense, Governatore della Provincia della Marca per la Sacrosanta Romana Chiesa e il Santissimo Signore Nostro Eugenio per divina Provvidenza Papa IV, oppure davanti ai suoi giudici e giurare nelle mani degli stessi corporalmente e fedelmente, dopo avere toccato le sacre scritture, e promettere cortesemente con perfetta devozione la fedeltà dovuta e l’obbedienza d’ogni specie e universale alla predetta Sacrosanta Chiesa Romana, e ai commissari del predetto Governatore e a detto nome, con la stessa riverenza a presentarsi come sopra davanti ai magnifici e potenti signori Priori del popolo, e al vessillifero della città di Fermo, e giurare in mano degli stessi corporalmente, toccate le sacre scritture, una sincera fedeltà, e obbedienza universale di ogni specie, riconoscendo la stessa come padrona ed altro come da detto atto mandato di procura per mano del Sig. Vanne di Tolome di detto Castello di Monte S. Pietro. Trascritto fedelmente dal signor Colasante di Petruccio Gipti da Leonessa, il mandato principale fatto sotto l’anno 1433. Indizione undicesima – giorno 7 Marzo.
0040 – Fermo – Atto di una sentenza di arbitrato fatta dal signor Filippo di Stellis da Mantova, collaterale del signor Podestà della città di Fermo, arbitro e amichevole compositore fra l’abate del Monastero di S. Bartolomeo del Castello di Campofilone, e il suo Sindaco da una parte, e Bartolomeo Paluzi e Domenico Roberti dall’altra parte, a causa di certi pezzi di Terra situati vicino al fiume Aso verso Campofilone ecc. fatto sulla pianura dell’Aso il 7 Dicembre 1460. Sotto il Pontificato del Santissimo Signore Nostro Pio Papa II. Rogato da Jacopo ser Giorgio di Sant’Elpidio Morico, notaio.
0041 – Fermo, Episcopato – Atto di copia di una lettera del Vescovo Fermano, con cui si concesse al Comune di Fermo la difesa dei Castelli e dei Poggi che competono alla chiesa, e all’Episcopato Fermano presso il litorale del mare verso l’acqua, e a Terra dal fiume Tronto fino al fiume Potenza. Rogato da Altidona, notaio; la copia di Vanne di Maestro Marconaldo.
0042 –Fermo – Copia di un certo privilegio del Santissimo Signore Nostro Gregorio V, diretto al Comune Fermano concedente l’autorità, affinché possa, secondo l’ordinamento del diritto esercitare doverosamente l’ordine e la consuetudine delle altre città delle Marche, contro i delinquenti e violatori della giustizia. Estratto dal Nicola di ser Gidiuccio nell’anno del Signore 1429 – Indizione settima, sotto il Pontificato del signore Martino Papa V – giorno 25 Maggio.
0043 – Fermo – atto del mandato di procura fatto tramite Antonio Rizzardi da Scaramella di Giulio nella persona di Cola Giovanni di Roma, e di Antonio alias Gipsarello di Giulionisio per recuperare a nome del detto costituente dagli Officiali della città Fermana una certa quantità di denaro giunta in mano di quegli ufficiali in occasione della ricompensa per certi animali un tempo venduti per mezzo di detto Rizzardo, e ora appunto da taluni ucciso, e per fare quietanza di ogni cosa riscossa e recuperata e fare ogni istrumento con le clausole del genere, seondo il rito del luogo e altro come nel detto mandato di procura. Sotto l’anno del signore 1450. Al tempo del signore Nicola Papa V – nel giorno 6 Settembre rogato da Pietro da Santo Bono.
0044 – Comitato di Fermo, Venezia – Ammonizione, ovvero ordine fatto dal Santissimo Signore Nostro Innocenzo al Nobiluomo Rainerio Zeno Podestà Fermano, nel quale si consiglia lo stesso che non permetta che gli uomini del Comitato di Fermo siano insolentiti dal Comune di Fermo, nelle persone e nei beni, come più ampiamente è scritto nelle lettera di precetto. Sotto la data Perugia, undicesimo giorno alle Calende di Maggio <21 Aprile> – anno nono del suo Pontificato.
0045 – Città dei Senesi – Richiesta di Civolo Provenzani, cittadino senese, fatta nel Consiglio del Comune e del Popolo senese circa un credito, che deve conseguire dalla Comunità e dal Comune della città di Fermo, cioè in esso la lite e la questione anzidetta deve avere fine, offerte le garanzie da tutte due le parti di attenersi al diritto, pagando quanto giudicato, questa domanda e altre cose furono proposte in detto Consiglio, e ottenute, come più ampiamente nelle copie fatte da un certo Nicola Paltoneri e Francesco notaio del defunto maestro Paltoneri, o estratto sotto l’anno del Signore 1306 – indizione quinta. Sotto i giorni e i mesi come nelle trascrizioni – vedi 656-693.
0046 – Città di Ancona – Copia ovvero trascrizione di una certa copia di alcune rubriche rintracciate nel volume degli Statuti del Comune e del Popolo anconetano, relativi agli uomini, città e altri luoghi, che non debbono pagare la Dogana di Ancona, come più ampiamente in detta trascrizione estratta e copiata da Petruccio Petruccioli di Fermo nell’anno del Signore 1538. Indizione XI – al tempo del Signor Innocenzo Papa VI- ultimo giorno di Aprile.
0047 – Fermo – Copia di alcune riforme ed ordinamenti fatti ed iniziati da Dodici Sapienti dal Consiglio, che furono eletti riguardo ai negozi e alle novità degli Ascolani al tempo del Sig. Tomasso di Venezia, Podestà della città di Fermo, e tremite Nicola di Gerardo da Eleggia, notaio ai Malefici del predetto Sig. Podestà. Rogato sotto l’anno del Signore 1285 – Indizione 13 – trascritto da Gualterio di Giacobbe, notaio.
0048 – Fermo – Atto di un mandato di procura fatta dalla Comunità, Comune e uomini della città di Fermo nella persona del maestro Andrea di Gentile di detta città a fare a nome di detto Comune richiesta e ricevere la fine e la rinuncia della causa e della lite di detto Comune, in occasione delle Gabelle, mosse e fatte dal signor Vanne Andreoli e da Antonio suo fratello da Fermo, come più ampiamente scritte nel Librello, nella parte inferiore. Sotto l’anno del signore 1373. Indizione 3^. Al tempo del Signore Gregorio Papa XI – giorno 25 Settembre – rogato da Nardo del Sig. Corradi da Bictonio.
0049 – Ancona, Fermo, Recanati – Atto del mandato di procura fatta dalla Comunità, Comune ed uomini di Recanati nella persona di Iacobello Ugolini da detta città, per rinnovare a nome di detto Comune e confermare l’antica amicizia, gli accordi, la pace, e le convenzioni col Comune di Ancona, di Fermo e con i loro Sindaci, e per fare altre cose come più ampiamente è scritto in esso. Sotto l’anno del Signore 1292 – Indizione quinta – 18 Maggio – Quando la Chiesa Romana era vacante del Pastore. Rogato da Giovanni di Tommaso.
0050 – Fermo – Atto di riconoscimento di 13.000 libbre ravennatensi fatto da Giovanni da Cavedale e Palmerio del Sig. Falcone, Sindaco del Comune di Fermo, a nome di detto Comune, a Leone del Sig. Armanno di Forobosco da Firenze, e al socio nella causa e in occasione come più ampiamente è stabilito in esso – sotto l’anno del Signore 1278 – Calende di Luglio <1° Luglio> – Indizione sesta – anno primo del Pontificato di Nicola Papa III – rogato da Paolo di Rieti, notaio.
0051 – Fermo, o Castello di Monte S. Pietro – Atto di una quietanza fatta da Tommaso Rainaldi del Sig. Sgambi, procuratore del Castello di San Pietro a nome di detto Castello e degli uomini, al Sig. Gentile da Mogliano giudice e al Sindaco del Comune di Fermo, a nome dello stesso Comune, di 4000 libbre da doversi pagare dal Comune di Fermo agli uomini di Monte S. Pietro come risulta dall’istrumento fatto per mano di Tebaldo Morici notaio, e inoltre per le altre cause come risulta in detto istrumento di quietanza rogato dal signor Silvestro da Sulmona. Sotto l’anno del Signore 1277 – 3 Agosto, indizione quinta – Pastore vacante – trascrizione dell’istrumento per mano del Sig. Andrea del maestro Matteo.
0052 – Carnassale, Fermo o Guardia – Atto copiato di sottomissione fatta dal Castello di Guardia ossia Carnassale al Sig. Lino del signor Guglielmo da Massa al Sig. maestro Domenico Scambi, Sindaco del Comune di Fermo, a nome della stessa comunità, sotto l’anno del Signore 1321 – indizione 4^, al tempo del signor Giovanni Papa XXII – giorno 23 Agosto rogato da Monte Iacobi da Fermo notaio, atto copiato da Vanne di Berardo da Fermo.
0053 – Fermo – Atto, o mandato di procura fatto dal signor Bonavere da Amelia, giudice vicario della città di Fermo, nobile e magnifico uomo Sig. Nepoliono di ser Jacopo Nepolioni dei figli di Urso, Podestà della stessa, e il Consiglio del Comune della città in persona di Jacopo di ser Suppone Alioni per ricevere un mutuo a nome degli stessi e del detto Comune tramite Gentiluccio Faccieri del Sig. Nicola di 194 libbre anconitane, per il motivo di dover dare la stessa quantità alla Curia Romana per riprendere il Castello dello stesso Comune, pignorati dalla stessa Curia, e per promettere, per fare altre cose come più ampiamente detto in esso, fatto sotto l’anno del Signore 1277 – indizione quinta, giorno 1 Marzo, rogato da Angelo del maestro Palmeri notaio.
0054 – Fermo – Copia o trascrizione del mandato esecutivo di Pietro Stefani Raineri, e di Oddo da Sant’Eustachio, senatore dell’alma città, che concedono in forza del decreto e dell’autorità del Sacro Senato la piena e assoluta autorità al nobiluomo Urso del signor Matteo Ursi dei figli di Urso, o al suo procuratore, di prendere, di avere e di trattenere dai beni e dalle cose degli uomini della città di Ancona, Jesi, Recanati, Fermo, e le persone delle predette città fino che a loro non sia stata fatto il risarcimento, da dette città, di 1500 marchi di argento ecc. come più ampiamente è detto in detta copia. Rogato da Oddo del maestro Giovanni della città di Fermo, notaio, anno I.
0055 – Castello di Gualdo, o Sismundo – Atto di rinuncia, di quietanza, di donazione fatte tra il signor Benedetto del signor Jacopo de Censis, procuratore del Ill.mo Sig.Giulio Cesare di Varano, nobile veneto, e Jacopo Bongiovanni e Giovanni del Sig. Nicola Fogliani, sindaci della città di Fermo circa la lite e le pretese sopra parte del territorio del Castello di Sismondo con la promessa di altre cose, che il predetto Ill.mo mantenga e protegga alla città di Fermo i castelli di Gualdo, Falerone, Loro, e Sant’Angelo, e al contrario, che la città mantenga e protegga al predetto Ill.mo e alla città di Camerino i castelli di Monte Albo, Cessapalombo, Colle prete, e Campo Rotondo, nell’anno 1482 – giorno 16 Novembre al tempo di Sisto IV per mano del Sig. Antonio Pascuti di Castro S. Giovanni da Fiuminata, Comitato di Camerino, e Sig. Antonio Bertacchini da Fermo.
0056 – Gualdo – Vendita del Castello di Gualdo tramite Garengo figlio di Bove, ed altro, come in detto sotto l’anno del Signore 1180.
0057 – Castello di Gualdo o Sismundo – Atto di annullamento e dichiarazione fatta tra il Sig. Benedetto del Sig. Giacobbe di Censis, procuratore dell’Ill.mo signor Cesare di Varano, e Jacopo Bongiovanni, e Giovanni del Sig. Nicola Fogliani, perché l’atto stipulato tra loro per fare un compromesso sotto forma di una sentenza, e relativo a tutte le altre cose conseguenti, in forza di detta sentenza, sia nullo e vano, perché di nuovo il predetto Ill.mo debba scrivere un atto di vendita di una parte del Castello di Sismundo per la validità della vendita, nell’anno 1482 – giorno 16 Novembre al tempo di Sisto Papa IV, per mano del signore Antonio Pascuti del Castello di S. Giovanni da Fiuminata, Comitato di Camerino, e il Sig. Antonio Bertacchini di Fermo.
0058 – Gualdo – Atto di accettazione fatto da Leonardo Martini, Sindaco della città di Fermo, e dagli uomini del Castello di Gualdo, in cittadini e distrettuali della predetta città, atto nel quale i predetti uomini ivi descritti giurarono che loro sarebbero stati in perpetuo cittadini e distrettuali di detta città, sottomettendo loro stessi e i loro beni, gli eredi, i successori alla giurisdizione del Comune di Fermo promettendo di sopportare le imposte, pagare i dazi e di fare altro, come gli altri cittadini fermani sono soliti fare e secondo gli accordi intrapresi fra il detto Comune di Fermo il signor Rinaldo da Brunforte nell’anno 1319 – nel giorno 20 Aprile, al tempo di Giovanni Papa XXII – nel Castello di Gualdo per mezzo del Sig. Domenico di Salvitto, notaio.
O059 – Gualdo o Brunforte – Atto di donazione fatto dai nobili signori Rinaldo Vanne del Sig. Ottaviano e Nallo del Sig. Rinaldo da Brunforte per loro conto e il Sig. Vanne per sé e per Scattono e Ottaviano, figli del signor Ottaviano, suoi fratelli, il signor Nallo per sé e a nome di Neapolione e di Federico del Sig. Gualterio da Brunforte suoi fratelli, ai nobili e potenti signori Rettori della città di Fermo, cioè al signor Guidone del Sig. Enrico da Bologna, al Capitano del popolo, e ai signori Priori di detta città, di tutti i diritti e azioni che essi nobili hanno sulle sottodescritte cose, e l’autorità e la giurisdizione degli stessi e prima di tutto sul Castello di Brunoforte, su Castello di Gualdo, sul Castello di Colonnate, sul Castello Leone, e su tutti i vassalli abitanti di detti castelli, sui boschi, sui prati, sui fossi. E ciò per il motivo descritto nel predetto atto, per l’osservanza di essi i nobiluomini Baccalario del Sig. Fidesmido di Monteverde, Bardone di Anselmuccio da Smerillo, Nicoluccio di Fidesmido, e Cerellono di Tolomei da Fermo furono garanti, nell’anno 1413 – nel giorno 16 Settembre – La Chiesa Romana vacante del Pastore per la morte di Clemente V – per mano del Sig. Paolo del Sig. Giovanni da Fermo, cancelliere della città.
0060 – Brunforte – Privilegio di Manfredi, re della Sicilia, concesso al nobiluomo Rinaldo da Brunforte, perché possa usufruire delle Terre (cittadelle) dell’Abbazia farfense nelle parti delle Marche da lungo tempo concesse dalla Curia a Fallerone e Rinaldo da Fallerone, ma appartenenti al re. Sotto la data Foggia nell’anno 1263 – mese di Marzo, anno 5° del suo regno.
0061 – Gualdo – Atto del mandato di procura fatta dalla Comunità, dal Comune e dagli uomini della città di Fermo nella persona di Leonardo Martini, cittadino fermano, a nome di detto Comune e tramite lui per comperare da Rinaldo da Brunforte il Castello di Gualdo, il Girone, tutti i Vassalli e gli uomini abitanti in detto Castello e nel suo territorio con tutti i diritti spettanti e pertinenti a detto Castello per il prezzo nominale di 10.000 libbre ravennatensi ed anconetane piccole, ed essi ricevendo dallo stesso venditore le quietanze, e così pure dal predetto Sig.Rinaldo per le predette cose vendute ricevendo il mantenimento e il libero possesso, e altro da fare, come più ampiamente è scritto nel detto mandato di procura fatto sotto l’anno del Signore 1319 – Indizione seconda, al tempo del Signore Giovanni Papa XXII – nel giorno 14 Aprile, rogato dal signor Domenico di Salvato notaio.
0062 – Gualdo – Atto di pagamento del Castello di Gualdo, o di vendita fatto dal nobiluomo signor Rinaldo, figlio di Rinaldo da Brunforte, padrone di detto Castello di Gualdo, a Riccio Bertoletti di Gualdo, Sindaco del Comune e agli uomini di detto Castello, facendoli liberi dal vassallaggio come cittadini romani, e dei possedimenti e dei diritti a lui in qualunque modo spettanti in detto Castello, per il prezzo di 10.500 salme di grano, e di orzo, con la riserva del diritto di patronato sulle chiese site in detto Castello, e nel Castello Cardine, e nei loro distretti; non ritirandosi dalla vendita già fatta dallo stesso Sig. Rinaldo al Sindaco del Comune di Fermo delle altre cose anzidette, come appare per mano di Rainalduccio di Boccio da Penna 1319 – 18 Aprile, al tempo di Giovanni Papa XXII.
0063 – Gualdo o Brunforte – Privilegio concesso da Federico Imperatore a Rinaldo da Brunforte, ricevente, per ringraziamento a tutte le Comunità dei luoghi e delle singole persone delle Marche che vogliono tornare alla fedeltà all’Imperatore e per perdonarle delle loro offese – sotto la data Foggia nell’anno 1249 – mese di Febbraio.
0064 – Gualdo – Atto di donazione fatto dal magnifico Nicola Francesco figlio del Sig. Sergio da Brunforte al magnifico Sig. Loisio da Bonacasa, marito e procuratore della magnifica signora Clarizia da Brunoforte, sorella consobrina dello stesso signor Nicola Francesco, per consanguineità e per altri motivi che muovevano il loro animo; donazione di tutti i beni stabili siti nel Comitato di Fermo, e lui in qualunque modo spettanti e pertinenti, anche se detti beni stabili furono occupati da altri, nell’anno del Signore 1467 – nel giorno 25 Settembre al tempo di Paolo II, per mano del Sig. Pietro Paolo cittadino e abitante a Napoli con attestazione di conformità alla legge di Nicola luogotenente della Grande Curia della Sicilia.
0065 – Gualdo – Copia del testamento del defunto nobile e potente Milite Sig. Rinaldo da Brunforte per mano di Rainalduccio di Boccio da Penna, notaio sotto l’anno del Signore 1319 – nel giorno 22 Aprile, al tempo del Papa Giovanni XXII – testamento nel quale nominò suoi eredi il Sig. Puccio, suo figlio illegittimo, in tutti i beni, vassalli e diritti che aveva nel Castello di Grottammare e suo Distretto in contrada Caialeta, dovunque posti nei possedimenti, e ciò che aveva in contrada San Tommaso ai piedi del Tenna e in ogni diritto su di essi; e le signore Mascia e Cecca sue figlie in tutti i beni, pascoli, castaldi, e nelle altre giurisdizioni, nei patronati delle chiese, nei corsi e rivi di acque, nei mulini, e in tutte le cose che egli stesso aveva nel Castello di Gualdo, nel Castellare Cardine, nel Castello di Sant’Angelo, e in alcuni beni nel girone di Gualdo, nel Comune di Fermo, inoltre le altre cose date in legato a diverse chiese e diverse persone, come più ampiamente è detto nella trascrizione, per mano del Sig. Rodaldo Uffreducci di Scambio, sotto l’anno del Signore 1319- nel giorno 8 Luglio, al tempo di Giovanni Papa XXII.
0066 – Gualdo – Trascrizione o copia di alcune parti del testamento del nobiluomo Rinaldo da Brunforte che nomina in detto testamento eredi universali il Comune della città di Fermo, e Rinalduccio, il signor Corrado e Ottaviano suoi figli, ponendo detti figli nelle mani, nella forza e protezione di detto Comune. Questo fu stabilito presso il luogo dei Frati Minori di Rocca Bruna nell’anno del Signore 1281 – nel giorno 22 Novembre al tempo del Signore Martino Papa IV, per mano del Sig. Monaldo di Cambio da Gualdo. Trascritto per mano di Domenico di Iacobuccio nell’anno del Signore 1321 – nel giorno 27 Marzo, al tempo del Papa Giovanni XXII.
0067 – Gualdo – Atto del mandato di procura fatta dal signor Rinaldo da Brunforte nella persona del Sig. Grazia Alessi, cittadino fermano, a suo nome per introdurre e immettere nel mantenimento e nel possesso di tutto il Castello di Gualdo, della Rocca, del Girone, e di tutte le singole le cose esistenti in esso, il Sig. Leonardo Martini, Sindaco del Comune di Fermo, a nome di detto Comune, insieme con l’atto di induzione all’effettivo possesso fatto a mezzo del predetto Sig. Grazia, procuratore a nome di cui sopra, nell’anno del Signore 1319 – Indizione 2^, al tempo del Signore Giovanni Papa XXII – nel giorno 17 Aprile – dalla Procura, dalla Indizione nel giorno 19 del detto mese, rogato da Domenico di Salvato.
0068 – Gualdo – Trascrizione o copia della copia di un atto di vendita del Castello di Gualdo al prezzo di 10.000 libbre ravennatensi al Comune di Fermo e, a suo nome, a Leonardo di Martino, cittadino fermano, tramite Rinaldo del defunto Rinaldo da Brunforte, con gli accordi, le condizioni e le promesse come in esso più ampiamente detto. Fatto nell’anno del Signore 1319. Nel giorno 7 Aprile dal notaio Domenico di Salvato. Preso e trascritto da Abideo Bugarisco nell’anno 1344, al tempo di Clemente Papa VI – da Jacopo del Sig. Giorgio da Fermo nell’anno 1371 – nel giorno 3 Gennaio al tempo del Signore nostro Paolo Papa II. Vedi nn° 71 e segg.
0069 – Castello di S. Benedetto – Lettera decretale di Aloisio dal titolo S. Marco, cardinale Cornelio, Camerario della Santa Romana Chiesa, diretti all’Ill.mo Vescovo fermano, al suo vicario, al governatore della Comunità di Fermo per la rimozione del sequestro posto sopra il Castello di S. Benedetto, in pendenza della lite, fra la Comunità e a nome dello stesso da una parte, e la magnifica Comunità e gli uomini della città di Fermo dall’altra parte, rimettendo e reintegrando la Comunità e gli uomini di Fermo nel proprio possesso e giurisdizione del castello di S. Benedetto – Data nell’anno 1572 – Indizione 15^, nel giorno 24 Giugno, anno primo del Pontificato di Gregorio XXIII – Giovanni di Tomasso da Caresana † apponente il sigillo.
0070 – Brunforte – Incarico di una causa ottenuto dal signore Alessandro Pontefice da parte di Rinaldo da Brunforte e diretta al Rev.mo Sig. Gerardo, canonico fermano, circa la restituzione del castello di Morico, in altro tempo venduto alla Comunità di San Ginesio da un certo Paganello di quel Castello stesso e non reclamato, come ampiamente è scritto in detto incarico. Data ad Anagni gli Idi di Novembre <13 Novembre>.
0071 – Gualdo – Nominativi degli uomini che hanno e posseggono modioli di Terre (cittadelle)no in territorio dei castelli di Gualdo e di Gismondo.
0072 – Castello di Gualdo – Citazione con atti a richiesta di Antonio di Berardo del castello di Gualdo da parte del signor Giovanni di detto Castello nella Marca Anconetana circa gli appelli al Giudice Generale fatti dal Podestà, dai Priori, il Governo e il Comune della città di Fermo, e da Giovanni di Tomasso del castello di Gualdo circa la sentenza portata contro il predetto Antonio tramite il Sig. Cambio da Parma, giudice per gli appelli della città di Fermo e del suo Stato, per far conoscere al Sig. Cambio l’appello fatto a richiesta del predetto Antonio, e che è stato abbandonato, come più ampiamente risulta dagli atti, sotto l’anno del Signore 1317 – Indizione decima, al tempo del Signore Innocenzo Papa VI, rogato dal Sig. Pietro di Matteo.
0073 – Castello Sismondo – Atto di vendita di parte del territorio del Castello Sismondo, e Castellare, siti nella detta zona, fatto dal Sig. Benedetto del Sig. Cenzo da Camerino, provveditore del Sig. Giulio Cesare di Varano, generale dell’esercito della Santa Romana Chiesa, agli egregi uomini Jacopo Bongiovanni e Giovanni del Sig. Nicola Fogliani, Sindaci del Comune di Fermo al prezzo di 2.000 Ducati d’oro e 300 salme di grano nell’anno 1482 – nel giorno 16 Novembre al tempo di Sisto IV, per mano del Sig. Antonio di Pascutio da Castro e Giovanni da Fiuminata, del Comitato di Camerino, e il signor Antonio di Bertacchinio da Fermo.
0074 – Gualdo o Brunforte – Lettera apostolica di Alessandro Papa IV diretta all’abate del monastero di Chiaravalle di Chienti, della diocesi camerunense, con la quale raccomanda affinché si occupi di assolvere il nobiluomo Rinaldo da Brunforte, la sua moglie, e i suoi messaggeri dalla scomunica in cui sono incorsi perché inviarono alcuni doni a Percivallo, cittadino di Auria Ianuense, Nunzio di Manfredi, Principe Tarantino – sotto la data Anagni Idi di Novembre <13 Novembre>, anno quinto del suo Pontificato.
0075 – Gualdo, Sismondo e Sarnano – Sentenza emessa dal Sig. Gaspare Ferrarino Uditore del Rev.mo Sig. Vescovo ravennatense, Governatore nella Provincia delle Marche, fra le città di Fermo, il Castello di Gualdo, il Comitato della stessa città, e il Sig. Giovanni Bianco di Monte Lupino, procuratore della città da una parte, e la Terra di Sarnano e il Sig. Sante del Sig. Natto da S. Vittoria, procuratore di detta Terra dall’altra, relativa al territorio del Castello Sismondo, dal cui territorio detto Comune di Sarnano viene completamente escluso, e che per una sentenza definitiva dovesse appartenere, dovesse spettare, e sia dichiarato appartenere e spettare al Comune di Fermo; riservato il diritto e l’azione al Comune e agli uomini della Terra di Penna in proprietà e possesso, che hanno in detto castello Sismondo dall’anno 1453- nel giorno 1° Febbraio, al tempo di Nicola Papa V – pubblicata per mano del Sig. Arcangelo del Sig. Vico da Recanati.
0076 – Gualdo – Altra copia del testamento del nobile e potente Milite Rinaldo, figlio di Rinaldo da Brunforte, ecc. Copiato per mano del Sig. Alessandro del maestro Iacopo di Rinaldo nell’anno 1329 – nel giorno 26 Dicembre al tempo di Giovanni Papa XXII – Vedi n° 65.
0077 – Sismondo – Sentenza emessa dal Rev.mo Sig. Bartolomeo, Vescovo ravennatense, Governatore della Provincia delle Marche, e Vicario Generale fra la città di Fermo da una parte, e la Terra di Sarnano e di Amandola dall’altra parte, relativa al Territorio del Castello Sismondo, nella quale la Città viene obbligata a vendere a quelli di Sarnano e di Amandola ogni possedimento coltivato o incolto di detto Castello di Sismundo oltre il fiume Tennacola verso quelli di Amandola, e di Sarnano per fiorini 350 – con la riserva ecc. come in essa (sentenza) sotto l’anno del Signore 1454 – nel giorno 26 Agosto, al tempo di Nicola IV, presenti ecc. per mano del Sig. Luca Bartolomei di Balluzio da Monte Falcone, notaio.
0078 – Sismundo – Mandato dell’Ill.mo Sig. Cesare di Varano, nobile veneto, nella persona del Sig. Benedetto del Sig. Jacopo de Censis, contro il Sindaco della città di Fermo nella causa, o lite riguardante la parte del territorio del Castello Sismondo e dei possedimenti e dei Castellari, esistenti in detta parte del Territorio, per rinunciare alla lite, e per donare e vendere al Comune Fermano, per effettuare la transazione, per fare il compromesso ed accettare, e inoltre promettere di mantenere i Castelli di Loro, Gualdo, Sant’Angelo e Fallerone, e di fare altre cose ecc. nell’anno del Signore 1482 – nel giorno 8 Novembre al tempo di Sisto IV, per mano del Sig. Antonio di Pascutzio.
0079 – Gualdo, o Brunforte – Atto di vendita fatta dai nobiluomini Sig. Rinalduccio, Gualterio, e Ottaviano a nome loro, e di Corrado fratello di essi, al maestro Jacopo di Bobaventura, Sindaco del Comune di Penna S. Giovanni di alcuni Vassalli un tempo del Castello Sismondo e del Castello Cardine e del Castello di Gualdo, che abitano nel Castello di Penna, fatta eccezione di quei beni che essi hanno nel Castello di Gualdo, Cardine, Schiti, Sismondo Sarnano e negli altri Castelli dei detti nobili per il prezzo di 500 libbre ravennatensi e anconitane nell’anno del Signore 1284 – nel giorno 23 Ottobre, al tempo di Martino IV – per mano di Gentile da Penna.
0080 – Gualdo o Monteverde – Lettera della Regina di Gerusalemme e della Sicilia, non sigillata, rimosso il sigillo ecc. relativa al risarcimento e alla libertà di Tomasso del Sig. Bartolomeo padre di Pietro, dottore in legge, amico della signora Mittarella da Monteverde, sorella del Sig. Rinaldo. Data ecc.
0081 – Brunforte – Atto della transizione e dell’accordo circa la lite, che era in corso fra Rinaldo di Ferri da una parte, e Fidesmido un tempo precettore di Rinaldo dall’altra circa i beni montani ecc. come in esso sotto l’anno del Signore 1215 – rogato da Mauritio da Brunforte.
0082 – Gismondo – Mandato di procura della città di Fermo e di alcuni privati cittadini nella persona dell’insigne Milite Sig. Francescodi di Lauro allo scopo di obbligarsi scambievolmente per una divergenza con L. Patriarca da Antiochia, che la Comunità aveva con Ill.mo Sig. Cesare di Varano sopra il territorio del Castello Sismondo nell’anno del Signore 1474 – per mano del Sig. Procutio De Rictis, cancelliere.
0083 – Gualdo – Copia di un atto di vendita fatta da Crescenzio figlio del deunto Bartolomeo al Sig. Fidesmido figlio del defunto Rinalduccio, conte, dell’intera parte a lui spettante, e per la parte di Adinulfo figlio del defunto Monaldo, conte, nel castello ossia dal poggio di Gualdo, e dalla sua Curia, o Distretto, Terre (cittadelle), pascoli, giurisdizioni, vassalli, ed altre azioni, e patronati delle chiese per il prezzo di 1100 libbre ravennatensi e anconetane, ma non appare in quella data il millesimo, per mano in verità di Bonsinni, notaio.
0084 – Gualdo – Mandato del Castello di Gualdo nella persona del signor Antonio Paoli perché si presenti davanti ai magnifici signori Priori della città di Fermo, e nelle loro mani presti giuramento di fedeltà e obbedienza ecc. nell’anno del Signore 1434- rogato dal signor Cola conte di Monte Fortino, vicario di detto Castello.
0085 – Gualdo – Lettera in forma di Breve di Giulio Papa II diretta al Rev.mo Legato della Provincia delle Marche, perché, osservato il privilegio di assoluzione della Città di Fermo, concesso da Alessandro Sesto, assolva tutti i delitti quantunque siano gravi, e rilasci Pasquale, e Alessandro di Gentile da Gualdo ecc. nell’anno del Signore 1504.
0086 – Gualdo – Copia di un atto di concessione fatto dal magnifico Francesco di Gentile a suo nome e dei fratelli e della sorella, cioè Giovanni di Iacobuccio e Rinalduccia ai nobiluomini Gualterio del Sig. Rinaldo da Brunforte per loro e per i loro fratelli come in detto in esso ecc. di tutte le sue Terre (cittadelle) e possessioni poste nel Distretto di Gualdo ecc. nell’anno del Signore 1283.
0087 – Gualdo – Atto di vendita, di Benvenuto, e Giovanni figlio del defunto Gerardo con i loro manzi che avevano nei distretto, e nella curia del Castello di Gualdo con ogni possedimento, e altre cose come indicato in quell’atto fatto da Venanzio da Cesaria, loro padrone, a Guidolino di Alberto di Berardo insieme con l’atto di giuramento di fedeltà dei predetti Benvenuto e Giovanni ecc. sotto l’anno del Signore 1240 – rogato da Gentile di Eufreduccio – Vedi nn° 17-18–121-496.
0088 – Sismundo – Mandato di procura della città di Fermo fatto dalla persona del Sig. Giovanni di Aceto ad obbligarsi di ricorrere al giudizio di un arbitro circa la lite e la divergenza sopra il Castello Sismondo con Ill.mo signor Giulio Cesare di Varano mediante l’Ill.mo signor cardinale Giovanni Battista De Sabellis nell’anno del Signore 1480 – rogato dal Sig. Produccio De Rictis, cancelliere.
0089 – Castello di Monte S. Pietro – Per un certo processo avuto fra il Comune di Monte S. Pietro e il Comune della Città Fermana, i loro sindaci ecc. dinanzi all’Ill.mo e R.mo Sig. Giovanni dal titolo di San Clemente Cardinale, legato papale delle Marche, e in questa parte Commissario del Santissimo Signore nostro Pio Papa II ecc. nell’anno del Signore 1458.
0090 – Brunforte – Lettera aperta di approvazione e di conferma di alcuni capitoli qua e là fatti nella causa compromissoria del signor Rinaldo da Brunforte e i suoi figli e fratelli da una parte e il maestro Carbone di Rodolfo Sindaco del Comune, Comunità e uomini del Castello di Sarnano a nome di detto Comune dall’altra parte eccetto un capitolo che inizia: (anche ciò gli stessi nobili), come in quella lettera è segnato, concesso ecc. le stesse parti tramite il signor Federico Rettore della Marca Anconetana. Sotto l’anno del Signore 1287 Indizione 15^ – nel giorno 23 Maggio vacante la Sede Apostolica.
0091 – Brunforte – Lettera aperta di Manfredo, per grazia di Dio re della Sicilia, dirette al suo Vicario Generale nella Marca, affinché in seguito ad un suo ordine trasferisca i consegni, o faccia assegnare, a Rinaldo da Brunforte le Terre (cittadelle) dell’Abbazia Farfense, un tempo concesse a Fallerone ed a Rinaldo di Fallerone con i loro diritti e dei proventi. Nell’anno del Signore 1263- anno V del suo regno.
0092 – Castello Brunforte – Privilegio del serenissimo Errico, conte dell’Isola Maggiore, e nella Marca Anconetana Vicario Generale di Manfredi, Re della Sicilia, relativo alla donazione e alla concessione al Castello di Monte Alto, sito nel Comitato di Camerino, al signor Rinaldo da Brunforte. Dato presso Iesi nell’anno del Signore 1260.
0093 – Brunforte – Lettera aperta di assoluzione dalle censure, e dalla scomunica di Rinaldo, e Ottaviano di Brunforte, fatte dal Rev.mo Pietro, Cardinale diacono di Santa Maria Nuova, e Legato della Sede Apostolica, dirette al guardiano dei Frati Minori, e al priore di S. Costanzo da Poggio della Diocesi camerinense al tempo del Signor Bonifacio Papa VIII, nel giorno 16 Dicembre.
0094 – Brunforte – Permesso di conferma della cessione di alcuni diritti ceduti dalle nobildonne Floresteria, e Elena figlie ed eredi del Sig. Rinaldo da Acquaviva, cioè di due parti pro indiviso di tutti i diritti che avevano in tutti i beni predetti del loro padre, nobiluomo, signor Rinaldo da Brunforte, e ciò dall’incarico e dalla conferma del Rev.mo Pietro Cardinale di San Gregorio, e Legato della Sede Apostolica. Data in Ascoli giorno nono alle Calende di Maggio <23 Aprile>, nell’anno del Signore 1200.
0095 – Castello Sismondo – Privilegio concesso per mezzo di Ludovico, per divina Provvidenza Cardinale del titolo di S. Lorenzo in Damaso, Camerario e Legato della Sede Apostolica, al Sig. Pandolfo De Lamonti, cittadino ascolano, per sé e per i suoi eredi, riguardo ai frutti e possesso del territorio o tenuta di Castel Sismondo, in Diocesi Fermana soggetto, senza alcun intermediario alla Chiesa Romana e alla Camera Apostolica, con una torre diruta a confine con Amandola, Sarnano, Monte San Martino, Penna San Giovanni, Gualdo. Nell’anno del Signore 1444. Indizione ottava, nel giorno 13 Settembre. Nell’anno quindicesimo del Pontificato del Santissimo Eugenio IV.
0096 – Brunforte – Lettera aperta del Santissino Signore Nostro Innocenzo diretta al Rettore della Marca Anconetana a richiesta del Sig. Rinaldo da Brunforte, affinché vieti agli uomini ed al Comune di Penna San Giovanni, che essi accolgano, e che non debbono accogliere come abitanti i vassalli del predetto Sig. Rinaldo e che anzi restituiscano quelli accolti, come in essa (lettera). Data giorno quinto alle Calende di Aprile <28 Marzo>. Nell’anno decimo del suo Pontificato.
0097 – Brunforte – Copia degli articoli e dei capitoli con le deposizioni dei testi esaminati per la difesa di Bonaventura del Sig. Bentivoglio. Procuratore del Milite Sig. Gualterio del Sig. Rinaldo da Brunforte e dei soci contro l’inquisizione fatta contro di loro, e tuttavia degli stessi, perché entrarono e inviarono altri al campo chiamato Coppe vicino all’Abbazia di Isola Maggiore, e per aver raccolto grano nello stesso campo sotto i giorni, i mesi ecc. come in essa (Copia).
0098 – Brunforte – Privilegio relativo alla concessione del Castello di Monte alto, e dei suoi diritti siti nel Comitato di Camerino per mezzo di Manfredo per grazia di Dio del regno della Sicilia a Rinaldo da Brunforte per le cause e le ragioni come in esso. Concesso nell’anno del Signore 1260, per mano di Donato di Siclo, notaio.
0099 – Brunforte – Permesso di familiarità concesso per mezzo del serenissimo signor Carlo II a Rinaldo da Brunforte suo Milite, come più ampiamente è detto in esso, sotto la data Aquila anno del Signore 1294, nel giorno terzo di Ottobre.
0100 – Castello di Brunforte – Atto di vendita fatta per mezzo del nome di Giovanni e del vice di Rinaldo da Brunforte da Giovanni Vitali con tutto il suo manzo e con tutti i servizi ecc. dal signor Giovanni del signor Bove, Bove, e Rinaldo del signor Palmeri di Sant’Angelo al prezzo di 40 stadi di grano nell’anno del signore 1252. Indizione decima, al tempo di Innocenzo Papa IV, 7 Aprile, rogato da Giovanni, notaio.
0101 –Brunforte – Lettera aperta di Innocenzo Papa IIII a richiesta di Rinaldo da Brunforte dirette al Rettore della Marca Anconetana perché obblighi gli uomini del Castello di detto Rinaldo, recentemente di abitanti nel Castello di Penna San Giovanni, a ritornare nei detti castelli di Rinaldo, come un tempo abitavano. Giorno terzo alle Calende di Dicembre <29 Novembre>, anno decimo del suo Pontificato.
0102 – Brunforte – Atto di donazione e di concessione della dote alla signora Selvaggia, nipote di Alberto di Gentile, fatto tramite il predetto Alberto al Sig. Rinaldo di Brunforte a favore di Berarduccio suo figlio, cioè del Palazzo della Torre, e Trasanna ecc. Sotto l’anno del Signore 1270 – indizione terza, nel giorno 15 Agosto – rogato da Stefano di Guglielmo.
0103 – Brunforte – Copia del mandato della procura fatta da Federico di Brunforte, maresciallo del Regno di Sicilia, alla persona di Antonuccio da Massa, della Marca Anconetana, a suo fratello perché potesse riscuotere a suo nome una quantità di danaro al posto di un prestito fatto ad Andrea da Foroli dallo stesso Andrea sotto l’anno del Signore 1401 – 20 Marzo, indizione nona, – copiato per mezzo di Antonio, notaio.
0104 – Brunforte – Atti di presa di possesso, e di donazione di pezzi di Terra fatta per i nominativi indicati in essi, nei rogiti di Venturello di Brunforte, millesimi ecc. come in essi è più ampiamente detto.
0105 – Brunforte – Atto copiato di assoluzione, di inasprimento, e di cancellazione di tutte e singole le inchieste, bandi, e condanne, sentenze fatte e dirette contro il Comune e gli uomini della città di Fermo, edel suo territorio, dei castelli, delle Ville del Distretto di detta città con tutti e singoli i cittadini Fermani, e Rinaldo da Brunforte e cioè gli altri della sua casa, vassalli ecc. per mezzo del signor Raimondo di Attone da Aspello, Rettore Generale della Marca Anconetana per i crimini, eccessi ecc. come in esso più ampiamente detto, nell’anno del signore 1312 – indizione decima al tempo di Clemente V – copia in verità di Domenico di Iacobuccio, notaio.
0106 – Brunforte – Lettera di fedeltà del Santissimo Signore Nostro Alessandro relativa alla richiesta dell’aiuto dei nobili e degli altri devoti alla chiesa, e perché fossero condotti soldati dalle parti della Marca Anconetana con lo scopo della liberazione dal regno di Sicilia dalle mani di violenti a favore del vescovo di Faenza, lettera diretta al nobiluomo Rinaldo da Brunforte, e per altri motivi come detto nella stessa. Data, Napoli, giorno 6 alle Calende di Febbraio <27 Gennaio>, anno primo del suo Pontificato.
0107 – Brunforte – Atto del giuramento della promessa di Ognezio e Gentile suo figlio di Malvicino fatto al signore Fildeo di ai figli di Fallerone di salvare le loro persone, e la sua proprietà per quanto possibile, e trasferire gli stessi nella tenuta torre del Castello Malvicino sino alla conclusione della guerra, ed altre cose come nell’atto stesso nell’anno del Signore 1213 – sotto il signore Ottone Imperatore – rogato da Borsino, notaio.
0108 – Brunforte – Trascrizione, ovvero copia di alcune condizioni poste da parte di Bove del signor Gerardo ed sig. Fildeo, compagno di Rinaldo, del tenore e contenuti come in esse. Copiato, e scritto da Corrado notaio da Massenago.
0109 – Brunforte – Sintesi della citazione fatta dal reverendo signore Simonetto dal titolo San Martino, presbitero e cardinale della sede Apostolica, Legato della Marca Anconetana, Rettore delle città, castelli e luoghi, ad Arnaldo da Brunforte, Ezzelino da Mogliano, e ad altri seguaci ecc. delle nefande azioni, perché si presentino davanti a lui nel termine di otto giorni per i motivi come più ampiamente detto in essa (sintesi) – nell’anno del Signore 1265 – 10 Maggio, indizione ottava, al tempo di Clemente Papa IV.
0110 – Brunforte – Atto del mandato di una procura fatto da Cico di Neapolione da Brunforte alla persona di Assasio di Giovanni del maestro Alessandro da Sarnano a suo nome e perché vendesse a suo nome le Terre (cittadelle), i possedimenti, da esso stesso stabilite, poste nel distretto di Fabriano al prezzo ritenuto giusto dallo stesso procuratore, come più ampiamente è detto (nel mandato). Fatto nell’anno del Signore 1362 – al tempo del signor Innocenzo Papa VI – indizione quindicesima – nel giorno 18 Aprile – rogato da Marino di Matteo.
0111 – Brunforte – Atto di notificazione, ed elezione del podestà dei Pisani fatte nella persona di Rinaldo da Brunforte per la comunità e il Comune di Pisa, per la cui notifica, furono stabiliti Procuratori e Sindaci Ugonico Bonaccursio e Francesco Rainerio sotto l’anno del Signore 1282 – indizione nona – giorno ottavo alle Idi di Settembre <6 Settembre> – rogato da Deodato, notaio.
0112 – Brunforte – Testamento del signore Rinaldo da Brunforte, nel quale lascia parecchi legati per opere pie fatti a diversi monasteri, chiese, e anche a singole persone. Fatto nell’anno del Signore 1281. Al tempo del Signore Martino IV – 22 Novembre- rogato da Monaldo di Cambio.
0113 – Brunforte – Atto di vendita di tutti i beni, che ha Gentiluccio, figlio del defunto Gualterio nel Castello di Gualdo, fatto al Sig. Fidesmido di Rinaldo da Brunforte al prezzo di 100 ravennatensi, nell’anno del Signore 1226, mese di Febbraio, indizione tredicesima – rogato da Maurizio da Brunforte, notaio.
0114 – Brunforte – Sintesi o copia di alcune eccezioni, fatta per la parte, e a richiesta dei signori Rinaldo, Gualterio e Ottaviano da Brunforte presentata tramite Domenico da Brunforte dinanzi al Sig. Roberto Vescovo di Camerino – rogato da Guglielmo di Apparone, sintesi in verità fatta in questo modo dal notaio Jacopo da Gualdo.
0115 – Monte S. Pietro – Trascrizione di due atti pubblici trovati nell’Archivio del Comune del Castello di Monte S. Pietro, dei quali uno stipulato per mano del signor Domenico di Stefano, di Giovanni Gualtierio da Fermo nell’anno del signore 1355 – l’altro atto per mano del signore Cole Matteucci notaio, nei quali sono contenuti accordi, capitoli e convenzioni fatte tra il magnifico Comune della città di Fermo e il Comune del Castello di Monte S. Pietro.
0116 – Gualdo – Atto di vendita e di consegna di diversi beni fatto dal nobile Giovanni Marcucci o a favore del Sig. Rinaldo del defunto Sig. Rinaldo da Brunforte, come in esso più ampiamente è detto, nell’anno del Signore 1315 – Chiesa Romana vacante del Pastore per la morte di Clemente V, fatto nel Castello di Gualdo, rogato da Monaldodi Cambio.
0117 – Gualdo e Sarnano – Capitoli fra il Comune di Fermo, il Castello di Gualdo da una parte e il Comune della Terra di Sarnano dall’altra del tenore come in essi.
0118 – Fermo – Pezzi della stipulazione della pace con il Sig. di Capranica e il Comune di Fermo a causa della uccisione fatta del Vescovo e Principe di Fermo Giovan Battista, di felice memoria, da alcuni della città e del detto Comune di Fermo.
0119 – Fermo – Nel magnifico e generale Consiglio della magnifica città di Fermo nel giorno 18 Maggio 1572 – celebrato nella magnifica adunanza assegnata al predetto Consiglio e riunita nello stesso giorno, ed esercitata dal tenore come indicato in essa copia. Sindaco Sebastiano Savino. Estratta per mezzo di Adam Lauro da Fermo.
0120 – Fermo – Copia di alcuni atti di procure fatte per la persona di Fra Jacopo, Monaco di lingua gallica, e di Rubino, servo del predetto Fra Jacopo, per chiedere e ricevere a nome e al posto dei signori Francesco, Andrea, figli del defunto magnifico Sig. Urso dei figli di Urso, mille e cinquecento marchi di argento dai Comuni e dalle Comunità della città di Ancona, Fermo, Recanati, Iesi ecc. come più ampiamente è nella predetta copia dell’anno 1307.
0121 – Castello di Gualdo e Terra di San Ginesio – Attestazione, o dichiarazione del territorio della Terra di San Ginesio fatta dal Sindaco di Fermo e dal Sindaco del Castello di Gualdo cioè, dei Territori del predetto San Ginesio verso il Castello di Gualdo, osservando la sentenza di estendersi nei confini, fatta dal reverendo Vescovo di Caiazzo un tempo luogotenente, insieme con gli altri capitoli e dichiarazioni come in essa nell’anno 1485.
0122 – Fermo – Atto del mandato di procura fatto dal Comune e dalla comunità Fermana nella persona di Giovanni di Battista di Morone, cittadino fermano, per comparire personalmente presso la Camera Apostolica dinanzi al reverendo Sig. Chierico, rettore della Camera ecc. per fare transazione ecc. di 500 ducati di carlini, per i quali in detta Camera ci fu il processo ecc. fra il Comune di Fermo da una parte e Filippo di Bene mercante fiorentino dall’altra, e per fare altre cose ecc. come più ampiamente è detto in quell’atto rogato da Bernardino Batimulo notaio nell’anno 1507- essendo Regolatori Ludovico Brancadoro e Bartolomeo di Antonio.
0123 – Fermo – Copia o trascrizione di una lettera del reverendo padre in Cristo e Sig. Bertrando, per grazia di Dio vescovo di Ostia e di Velletri e legato della Sede Apostolica, fatta e copiata da Rolando di Longo, chierico Coricosopo nell’anno del signore 1333 – indizione prima, nel giorno 27 Agosto durante il Pontificato di Giovanni Papa XXII.
0124 – Fermo – Copia di alcune scritture relative alla riforma del Concilio, scritta per mano di Bartolomeo De Pettinatis, notaio. Copiata da Jacopo di Giovanni di Giacobbe nell’anno del Signore 1278.
0125 – Brunforte – Copia della trascrizione di alcuni atti relativi alla divisione dei feudi, e di altri beni fatta fra i nobiluomini di Brunforte esibiti dinanzi al magnifico e Rev.mo Sig. Luzio Ursono da Brescia, Governatore della magnifica città di Fermo del suo Comitato e Distretto, la cui copia dell’atto originale, scritto in cartapecora, risulta per la Maggior parte consunta per la lunga durata del tempo, rogato nell’anno del Signore 1313 – al tempo del Signore Clemente Papa V.
0126 – Fermo e Episcopato – Alcuni atti fra il Rev.mo Vescovo e il Comune di Macerata contro i Rev.mi Vescovi di Fermo e Camerino con la esibizione di diverse Bolle e privilegi verso la città dei Maceratesi, erette e dirette al R.mo Sig. Angelico, Vescovo Albanese, Vicario Generale in Italia delle Terre (cittadelle) e delle Province della Sacra Romana Chiesa, allo scopo di assegnare i limiti ed i confini, attraverso di esso o del suo luogotenente, della Diocesi maceratese e di altre cose come più ampiamente è detto negli atti ecc. fatti sotto l’anno del Signore 1370 e 1371 – da Lemosino di Matte da Gubbio, notaio del reverendissimo Vescovo Osimano, luogotenente commissario – scritti in verità da Domenico di Vannuccio da Fermo.
0127 – Episcopato – Copia di atti di alcuni privilegi del serenissimo Federico, Imperatore dei Romani, fatti per il Rev.mo Signor Vescovo Fermano vale a dire affinché nessun Conte, nessuno Marchese, nessuna persona grande o piccola, osi infastidire il suo Episcopato nella sua giurisdizione, o rapire i suoi beni, o molestare gli uomini della sua Diocesi, o opprimerli con altra violenza, o ingiuria ed anche alcune altre concessioni come più ampiamente è detto nella predetta Copia estratta da Jacopo di Riccio, notaio nell’anno del Signore 1272 – giorno quarto di Giugno, indizione quindicesima.
0128 – Fermo – Lettera aperta di conferma di privilegi, esenzioni, immunità, indulgenze, e concessioni fatte alla Comunità, agli uomini, al Comune della città di Fermo da Calisto Pontefice III, di buona memoria, e da altri Pontefici Romani, e persino come sopra confermati da Pio Papa – sotto l’anno del Signore 1458 – giorno 7 alle Calende di Ottobre <25 Settembre>, sotto la sottoscrizione di G. Lolli.
0129 – Castello di Gismondo e Fermano – Atto del mandato di procura fatta per la Comunità e il Comune fermano nella persona del generoso Milite Ludovico De Eufreducci di Fermo a nome di detto Comune affinché compaia dinanzi al Rev.mi Sigg. Vescovi di Santa Croce e di Treviso allo scopo di regolare, rimettendosi ad un arbitrato, il processo o la causa di fatto e di diritto, che detto Comune di Fermo ha sopra il territorio e i possedimenti del Castello Sismondo con il signor Giulio Cesare di Varano da Camerino ecc. come più ampiamente detto in quell’atto. Sotto l’anno del Signore 1474 – indizione settima, al tempo di Sisto Papa IV – rogato da Procuzio di Riccio.
0130 – Fermo – Breve del Santissimo Signore Nostro Paolo Papa IV di conferma dei privilegi, delle indulgenze, degli Statuti della città di Fermo, concessi alla detta città e per conto di essa ai Sigg. Matteo Corrado, e Andrea Angelo Francolino. Sotto la data Roma nel giorno 8 Giugno 1555.
0131 – Fermo – Lettera aperta di Mattia, per grazia di Dio e della Sede Apostolica vescovo di Famagosta e del Rev.mo Sig. Bernardo di Santa Maria in Portico, diacono cardinale di Perugia, legato dell’Umbria a latere del vice legato di prima tonsura ricevuta da Giovanni Paolo Sebastiani Marziali di Fermo. Giorno 1° Novembre 1517 – Anno quinto del Pontificato di Leone X.
0132 – Terra di Amandola – Raccota di atti del mandato di procura fatto per Tuccio di Tommaso di Gentile pastore di Amandola nella persona di Benedetto di Chierico per le cause che ha, e soprattutto col Comune di Fermo, come più ampiamente è detto in quella copia, sotto l’anno del Signore 1358 – al tempo del Signor Innocenzo Papa VI – nel giorno ultimo di Gennaio (31 Gennaio) – rogato da Coluccio di Domenico – copia in questo modo di Nunzio Giovanni – Vedi n° 337-393-725-824.
0133 – mancante
0134 – Fermo – Bolla del Santissimo Signore Nostro Bonifacio Papa IX di liberazione e assoluzione di tutti gli eccessi e i delitti fatti e perpetrati dagli uomini tanto della città e del suo territorio, quanto del suo Comitato al tempo di Urbano Papa VI, di felice memoria, nel rifiutare i suoi ordini e persino nel ricevere gli ambasciatori di Roberto, di dannata memoria, un tempo di Basilica (Basilea?), ora antipapa che con sacrilego colpo di audacia si faceva chiamare Clemente VII, e facendo altre cose come scritto in quella bolla. Sotto la data, Roma nel giorno terzo alle None di Giugno <3 Giugno>, nell’anno dodicesimo del suo Pontificato.
0135 – Castello Fermano – Atto di promessa di pagare le tasse e altri oneri e di prestare gli ossequi reali e personali, come gli altri cittadini Fermani, niente eccettuato, come in quell’atto, e di abitare con i servi, i Massari, e le cose nel Castello fermano, che altrimenti viene chiamato Rombaldo, fatto da Marcellino di Monaldo e Soci, come più ampiamente è detto in quell’atto, a Matteo prebendato della chiesa di S. Matteo, Sindaco del Comune di Fermo a nome di detto Comune nell’anno del Signore 1293 – Indizione sesta, nel giorno ultimo di Novembre. Essendo la Sede Apostolica vacante per la morte di Nicola Papa IV – rogato da Fratuccio del maestro Pietro, notaio.
0136 – Fermo o Porto San Giorgio – Atto relativo ai patti e alle convenzioni fatte tramite Morrone di Gioannuccio di Fermo, Sindaco del Comune e dagli uomini della città predetta col consenso del signore Giovanni Visconti di detta città, vicario generale per conto della Sacra Romana Chiesa e anche col consenso degli infrascritti signori Priori col maestro Antonio del maestro Giacobbe, maestro Jacopo di Claudio, Iacobuccio di Tommaso, e da altri muratori di Fermo per fabbricare correttamente tutti muri all’intorno e ai lati del Porto di San Giorgio della città di Fermo, di dover sottostare al loro rischio per il prezzo e sotto le condizioni e i patti come descritto in esso. Sotto l’anno del signore 1362 – indizione XV – al tempo del signore Innocenzo Papa VI – nel giorno 28 Gennaio rogato dal signor Andrea di Ludovico da Gubbio.
O137 – Fermo – Copia di un privilegio di Alessandro Papa che conferma tutte le consuetudini e tutti i diritti concessi dal signor Giovanni Papa, suo predecessore. Fatto ad Anagni nel giorno undicesimo alle Calende di Luglio <21 Giugno> – nell’anno primo del Pontificato dello stesso Alessandro. Copiata da Pietro di Martino, notaio, nell’anno 1286 – al tempo del Signor Onorio Papa IV.
0138 – Fermo – Atto di quietanza di ducati aurei 396 fatto da Bonaventura del defunto Marco di Donato da Fabriano al signor Andreuccio Sindaco del Comune di Fermo ecc. sotto l’anno del Signore 1369 – scritto e pubblicato per mano di Lorenzo un tempo Petrucciolo da Massa, al tempo di Urbano Papa V.
0139 – Fermo – Trascrizione, ovvero copia di alcuni atti fatti nella causa del Sig. Rodolfo del Sig. Gentile di Varano, e del Sig. Bernardo suo fratello con Petrosana del Sig. Rinaldo ed altri soci, come in detti atti.
0140 – Fermo – Rotolo di carte pecorine cucite insieme, che sono di numero 14, nelle quali compaiono diversi atti di vendita fatti dal territorio di Monte Sicco ecc. per mano di Giovanni di Ruggero nell’anno del Signore 1254.
0141 – Fermo – Un atto di una sentenza con la copia fatta nella causa che il Comune di Fermo ha con il Comune e con singoli cittadini di Zara a causa del sale. Sotto l’anno del Signore 1342 – al tempo del signore Clemente VI, 9 Ottobre per la quale fece appello Jacopo di Adria, procuratore del signor Tommaso De Mattaferri ecce. – Rogato da Marchetto di Angelo da Fermo.
0142 – Fermo – Atto di protesta con la copia fatto dal Sindaco del Comune di Fermo a Matteo Miche, procuratore del signore Tommaso De Mattaferri a causa del sale suddetto. Nell’anno del Signore 1342 – pubblicata per mano di Venanzio del maestro Marco.
0143 – Fermo – Copia di un atto di accettazione di alcuni massari in cittadini della città di Fermo – nell’anno del Signore 1320 – al tempo del Santissimo Signore Giovanni Papa XXII.
0143 bis – Bucchiano – Copia o campione di alcuni patti avuti fra il Sindaco del Comune di Fermo e il Sindaco del Castello di Bucchiano, ed anche copia di una elezione degli officiali per l’assegnazione dei limiti e dei confini con un altro campione di assegnazione e dichiarazione degli officiali eletti ecc. come più ampiamente è detto in essi, pubblicata per mano di Egidio Trasmondo di Eldonulfo da Fermo nell’anno del Signore 1333. Al tempo di Giovanni Papa XXII – copiata da Andrea del maestro Gentile nell’anno 1335.
0144 – Bucchiano – Atto originale di quelli che sono contenuti nella copia dell’atto scritto al numero 143 – pubblicata per mano di Egidio di Trasmondo nell’anno del Signore 1333 – Vedi numero 143.
0145 – Bucchiano – Atto di donazione, di cessione, e di concessione fatte del Castello di Bucchiano al maestro Francesco di Petruccio, Sindaco del Comune di Fermo, con i patti e le condizioni contenuti in detto atto fatto sotto l’anno del Signore 1333- pubblicato per mano di Egidio di Trasmondo di notaio, al tempo di Papa Giovanni XXII.
0146 – Bucchiano – Atto del sindacato del Comune di Fermo fatto nella persona del maestro Francesco di Petruccio allo scopo di ricevere il Castello, e il Castellare del Castello di Bucchiano dai nobiluomini Sig. Rinaldo del Sig. Rinaldo Milite, e Nunzio di Gentiluccio di Bucchiano ecc. fatto sotto l’anno del Signore 1333 -pubblicato per mano di Egidio di Trasmondo, notaio.
0147 – Fermo – Copia dell’atto dell’aggiornamento o della aggiunta degli Statuti del Comune di Fermo fatto e pubblicato per mano del signor Vanne, Sindaco di Fermo – Nell’anno del signore 1357- al tempo del Signore Innocenzo Papa VI – copiata da Angelico di Francisco di Mogliano nell’anno del Signore 1360.
0148 – Bucchiano – Discorsi fatti sopra i diritti di Bucchiano e di Montelparo da parte del Sig. Nicola di Montelparo, o dei suoi successori, aggiunto il privilegio della vendita al predetto magnifico ed eccellentissimo Sig. Nicola fatta dalla magnifica città Fermana nell’anno 1396 – per mano del Sig. Vanne, cancelliere della città, nominando quello cittadino ecc. come più ampiamente in esso.
0149 – Fermo – Incarico di una causa ottenuto dal Santissimo Signore Paolo Pontefice II da parte del Rev.do signore Luciano Cole, canonico fermano e Rettore della chiesa dei Santi Filippo e Giacobbe della Diocesi Fermana insieme con una citazione e impedimento, fatta a richiesta del detto reverendo Sig. Luciano contro il Sig. Giovanni del Castello di Cerreto e contro il reverendo Sig. Giovanni, luogotenente del sacro Palazzo Apostolico sotto l’anno del signore 1470. Nell’anno sesto del Pontificato dello stesso – rogato da Adriano Bart.s, notaio della Diocesi trattata lo stesso anno da Ludovico Matteucci notaio come risulta nel retro dell’atto.
0150 – Fermo – Copia di certe quantità di libri di ricevute per mezzo di Morrone di Giovannuccio, Banchiere del Comune di Fermo vari uomini di detto Comune di Fermo debitori tanto a causa dei dazi e delle gabelle, ed anche del sale, sotto i giorni, mesi e l’anno che è il 1329 – come in quella Copia. I pagamenti fatti da Morrone a nome del Comune di Fermo ai vari officiali di detto Comune registrati dai detti libri – rogato da Angelo di Bernardo da Fermo.
0151 – Fermo – Copia di alcuni libri come nel numero sopraddetto nell’anno 1332. Certamente anche dei pagamenti come sopra ecc. – rogato da Paolo di Francesco, notaio.
0152 – Fermo e Venezia – Copia di alcuni atti di alcuni patti fatti ed iniziati fra il Comune di Fermo e il Comune dei veneziani. Trascritta da Paganino dei Falconi, notaio. Nella data e nella Maggior parte della carta stracciata. Vedi num. 368-372 del 1260.
0153 – Fermo e Venezia – Lettera di Rainerio Zeno, Doge e Podestà dei Veneziani, diretta al consiglio e al Comune fermano a favore di Giuliano di Gambatino per i danni nella persona e nelle cose sopra la ripa del Porto di Fermo, nei quali detto Comune e gli uomini cercarono ripetutamente affinché di tante ingiurie danni arrecati allo stesso Giuliano, senza alcuna colpa, in detto luogo, piaccia provvedere al risarcimento ed alla correzione dei danni, nel resto ecc. sotto la data nel Palazzo Ducale nel giorno 12 Settembre. Vedi i numeri 238-368-396-409-410-724.
0154 – Fermo – Bolla del Santissimo Signore Nostro Eugenio Papa IV di concessione che la prima e la seconda causa non siano ritirate dalla città Fermana, ma in detta città la stessa (bolla) debbano conoscere per il motivo come in essa è detto. Nell’anno 1432 – giorno terzo alle Calende di Gennaio <30 Dicembre> – nell’anno secondo del suo Pontificato.
0155 – Fermo – Atto di transazione e di accordo, col pretesto delle critiche, fatto dalla Comunità e il Comune di Fermo con gli uomini e la comunità di Tunnolo, e per la comunità di Fermo fra Gentile di Bonfiglio di Maraldo da una parte, e a favore della detta comunità di Tuonnolo Silvestro di Filetto dall’altra, come più ampiamente è scritto in detto atto dell’anno del Signore 1225 – al tempo del Signore Onorio Papa III, rogato da Stefano Aulo da Fermo, notaio. Vedi numero 2252.
0156 – Castello di Ripa Cerreto – Atto del mandato di procura fatto per la Comunità, il Comune, e a nome di Ripa Cerreto nella persona del signor Nicola di Domenico da Fermo per le cause, e soprattutto nella causa che sperano di avere con la Comunità e il Comune delle Terre (cittadelle) di Monte Santa Maria in Giorgio, e in generale ecc. come indicato in esso. Nell’anno del Signore 1421 – al tempo del Signore Martino Papa V -rogato da Vicarello di Coluccio di Jacopo di detto Castello.
0157 – Fermo – Atto di donazione e di concessione di alcuni pezzi di Terra poste oltre il fiume Tesino, nella località che viene chiamata Colondei, fino alla terza generazione maschile legittima, fatta dal Romano Sig. Gerardo reverendo Vescovo Fermano a Gualterio del Sig. Giovanni da Offida. Sotto l’anno del Signore 1255 – 8 Marzo, al tempo del Signore Alessandro IV, rogato da Giovanni notaio.
0158 – Fermo – Atto di quietanza di libbre 460 di moneta comune fatto dal Sig. Cauto di Egidio da Parma in quel tempo giudice della giustizia della città di Fermo, alla comunità e al Comune di Fermo, e per essi a Coto di Egidio banchiere per il salario di sei mesi per detto suo ufficio come più ampiamente è fatto in quell’atto. Nell’anno del Signore 1345 – indizione XIII – al tempo di Clemente Papa V – rogato da Nunzio di Giovanni.
0159 – Fermo – Privilegio o permesso dato per Rainuccio Cardinal Farnese della Santa Romana Chiesa in seguito all’ordine del Santissimo Signore Nostro Paolo Papa III ai Ministri delle gabelle della città e dello Stato di Fermo perché possano esigere e ricevere dal clero e dalle persone ecclesiastiche della città ciò che vogliono pagare, senza incorrere in alcuna censura. Sotto la data presso San Pietro giorno terzo alle Calende di Settembre <30 Agosto>. Anno quindicesimo del suo Pontificato.
0160 – Fermo – Bolla di approvvigionamento della Chiesa Parrocchiale di S. Giovanni e delle Capellanie di S. Croce di Piperno della Diocesi di Terra cina concessa dal Santissimo Signore Nostro Paolo II al Rev.do Signore Luciano Cole, canonico fermano, per la morte defunto Francesco Vespe ultimo possessore di esse, al di fuori della Curia Romana morto nell’anno del Signore 1469 – None di Ottobre <7 Ottobre>.
0161 – Fermo – Atto di liberazione di assoluzione degli uomini del Comune di Fermo incorsi nella disobbidienza alla lettera dell’egregio uomo signor Gerardo de Fastis, vicario della Marca Anconetana, per non essere andati contro i ribelli ascolani, e nemici della Chiesa Romana, insieme con la composizione della detta pena per il motivo come più ampiamente in esso descritto nell’anno del Signore 1308 al tempo di Clemente Papa V – rogato di ciò da Francesco di Zanni.
0162 – Fermo, San Ginesio – Atto del mandato di procura fatto per la Comunità, il Comune e gli uomini della Terra di San Ginesio nella persona di Puccio del maestro Luca, per lo stesso Comune e per i nominativi degli uomini per ricevere dal Sindaco del Comune di Fermo la fine e la generale tacitazione, ecc. di tutti i danni ecc. o da essi o dai loro seguaci fatti agli uomini di Fermo ecc. e così al contrario nell’anno del signore 1306 – al tempo del Signore Clemente Papa V rogato da Andrea di Filippo da Camerino.
0163 – Fermo – Atto di accettazione della carica di Podestà della città di Fermo fatto dal Sig. Cipriano de Albertis di Firenze per un semestre sotto l’anno del signore 1287 – al tempo del Signore Clemente VII – rogato da Arcangelo di Retini da Spoleto.
0164 – Fermo – Lettera aperta di conferma di tutti i privilegi, indulgenze, e dei patti iniziati e fatti da qualsiasi sommo Pontefice, legati e officiali della Comunità di Fermo, come pure la lettera di remissione, e assoluzione di tutti gli uomini e dei singoli tanto di detta città e Comitato, quanto degli abitanti che commisero azioni illecite in qualsiasi omicidio, o delitto, tranne coloro che commisero azioni illecite contro lo Stato della Santa Romana Chiesa e della città Fermana, concesse dal signore Lodovico di Migliorati, nipote del signore nostro Papa, alla Comunità e al popolo della città Fermana, al tempo del Signor Innocenzo Papa VII – nell’anno del Signore 1406 – rogato dal Sig. Simone da Siena, cancelliere.
0165 – Fermo – Lettera di Lorenzo Doge dei Veneziani diretta al Podestà e al Comune della città Fermana relativa alla esportazione dalla stessa città, tramite Matteo di Carbone, cento salme di grano e al trasferimento delle stesse a Venezia, come più ampiamente è detto in essa.
0166 – Fermo – Breve del Santissimo Signore nostro Pio Papa IIII diretto ai Priori e al Comune di Fermo, nel quale è chiaramente indicato il permesso concesso agli stessi perché possano fabbricare sopra il tetto della chiesa di S. Martino ed ampliare un’aula o loggia, o portico per la trattazione di affari od anche per la ricreazione nel tempo invernale e per altri motivi come più ampiamente è detto in esso. Sotto la data, Roma nel giorno 29 Maggio 1565 – Anno sesto del Pontificato.
0167 – Fermo – Lettera in forma di Breve del Signore nostro Pio Papa II diretta ai Priori della città di Fermo ai quali fa presente, che se pagheranno la somma di 2114 fiorini per la sovvenzione della Santa Romana Chiesa al Tesoriere presso la Camera Apostolica, verranno scritte nei libri, che per la stessa Comunità verranno computati in quattro sesterzi come dovuti o da doversi. Data, Tivoli 12 Agosto 1461.
0168 – Fermo – Restituzione di otto castelli separati della giurisdizione Fermana, concessa da Gregorio Papa XIII – nell’anno del Signore 1575 – Anno terzo del Pontificato. I castelli sono questi Massignano, Montottone, Ponzano, Loro, Servigliano, Altidona, Petritoli e il Castello di Falerone.
0169 – Fermo – Capitoli concordati fra la città e la Chiesa Fermana nell’anno 1614 con il breve di Paolo Papa V concesso a favore del Comune di Fermo di non fabbricare intorno ai muri fermani per una distanza ecc. come detto in esso. Data 17 Settembre 1613 – Anno nono del Pontificato.
0170 – Fermo – Due Brevi di conferma di tutti gli statuti, i privilegi ecc. della città Fermana, dei quali uno di Clemente VII. Data giorno 26 Aprile 1524, l’altro è di Paolo III data giorno 5 Settembre 1534.
0171 – Fermo – Mandato esecutivo di Alessandro di Riario Generale Uditore delle cause della Camera Apostolica a favore del Sig. Leonardo del defunto Francesco di Berettario con lo scopo di esigere una pensione annua di ducati 40 aurei dalla Camera a causa delle Chiesa parrocchiale di San Clemente di Monte Olmo, della Diocesi Fermana, riservati a sé i frutti, dietro autorizzazione di Pio Papa IV, nella Terra di Piscia, o nella città di Firenze. Data, Roma nella sua casa nell’anno del Signore 1578 – anno sesto del Pontificato di Gregorio XIII –
0172 – Fermo, Siena – Presentazione di testimoni davanti al Magnifico Sig. Ugolino da Corrigia, Podestà di Siena, e davanti a Giliolo, suo giudice collaterale, da parte di Ciolo del defunto Provenzano, cittadino di Siena contro il Comune di Fermo con l’intento di provare che egli fu da esso catturato con violenza e trattenuto ecc. e con violenza costretto a fare quietanza di 1000 libbre ecc. come più ampiamente è detto nella presentazione dei testimoni. Nell’anno del Signore 1298.
0173 – Fermo, Ripatransone – Atti e scritture divulgate dall’egregio dottore in legge signor Giacomo da Boncambi, commissario appositamente deputato dal Rev.mo Sig. Pietro Colonna, Governatore Generale della Provincia delle Marche Anconetane fra i magnifici e potenti signori Sig. Lodovico e Gentile di Migliorati, o la comunità di Fermo da una parte, e la Comunità e gli uomini di Ripatransone dall’altra parte, a causa della differenza di alcuni confini come detto dei Castelli di Guardia e di Sant’Angelo di Trifunto, e dei loro territori e pertinenze fra dette parti, differenze sorte nell’anno 1425 – al tempo di Martino V – Angelo di Nicola, notaio incaricato.
0174 – Mogliano – Copia dell’atto di immissione, del possesso, e dei beni acquistati dalla Camera Apostolica da Cicco di Tommaso Crisendei, Sindaco del Comune e dagli uomini del Castello di Mogliano ricevute dal signor Tommaso di Parisani, da Tolentino, Commissario e Procuratore del Rev.do in Cristo Padre Sig. Pietro di Rattoncino, ricevitore in Italia per conto della Sacra Romana Chiesa e Generale del signor nostro Papa. Nell’anno 1370 – Al tempo del Signore Urbano Papa V. copiata da Giovanni di Nuccio al tempo di Gregorio Papa XI.
0175 – Mogliano – Copia dell’atto di quietanza di 2400 ducati d’oro fatta da Cicco di Tommaso Crescendei, Sindaco del Comune, e gli uomini di Mogliano tramite il Sig. Pietro di Rattoncino a favore del Santissimo Signore Nostro e della Sacra Romana Chiesa, Ricevitore Generale dei frutti e dei redditi ecc. della Camera Apostolica in Italia per certi beni comperati della Camera Apostolica dal Sig. Cicco ecc. come più ampiamente detto in esso, nell’anno 1370 – al tempo del Signore Urbano Papa V – pubblicata per mano di Giovanni di Americo da Parma notaio, copiata per mano di Giovanni di Nuccio da Mogliano sotto l’anno del Signore 1371 – al tempo di Gregorio Papa XI.
0176 – Fermo – Conferma della Gabelle di mezzo quadrante per ciascuna libra di carne per il completamento del monastero di S. Marta concesso da Sisto V al signore Cesare di Ottinello della città e del Comune di Fermo, Oratore presso lo stesso Santissimo – nell’anno del Signore 1586 – ultimo giorno di Giugno – anno quarto del Pontificato di quello.
0177 – Fermo e Monte S. Pietro – Lettera apostolica in forma di Breve di Sisto IV, Pontefice Massimo, diretta a A. Vescovo di Tivoli, legato della Provincia delle Marche perché si informi, ed osservi attentamente con scrupolo i possessi, tutti gli atti, e le prove a causa della violenta morte del signore Domenico Del Castello di Monte S. Pietro degli Agli, della Diocesi Fermana, contro la comunità, gli uomini, i Priori ecc. di Fermo, assolvendo, cancellando, e annullando tutte quelle cose dirette contro detta Comunità. Nell’anno del Signore 1474- anno terzo del suo Pontificato.
0178 – Fermo – Rescritto (atto normativo) di Clemente Pontefice Massimo al Rev.mo Vescovo di Camerino e al Mansionario fermano perché siano assolti dalle censure e dalla scomunica alcuni testimoni da produrre in una causa fra il Comune fermano da una parte e il nobiluomo Annibaldo di Trasmondo, Proconsole dei Romani, sopra offese, una somma di denaro ecc. riguardante, e per la scomunica di due dei predetti testimoni dopo la deposizione ecc. Data, Viterbo decimo giorno alle Calende di Giugno <23 Maggio> – anno quinto del Pontificato.
0179 – Fermo o Castello di Monteverde – Copia dell’atto di ricevimento della dote della nobile signora Isabella, sorella dei signori Ianino e Andrea di Rovellono, da parte del nobiluomo Mercenario figlio del Sig. Fidesmido di Monteverde, marito, e sposo della predetta signora Isabella, ecc. come in quella copia pubblicata per mano del maestro Superantio da Cinglo Medici nell’anno 1314 – al tempo di Clemente Papa V. copiata per mano di Tommaso di Lamberto da Camerino nell’anno del Signore 1361. Giorno quarto del mese di Agosto al tempo del Signore Urbano Papa V. Vedi num.213.
0180 – Fermo, Montecosaro – Rescritto (atto normativo) di Onorio III Pontefice fatto sotto il piombo (sigillo) per il podestà e il popolo fermano perché costringano gli uomini del Castello di Civitanova a restituire alla libertà gli uomini del Castello di Monte Cosaro, che detengono come prigionieri. Sotto la data, Laterano, None di Dicembre <5 Dicembre>. Anno quinto del Pontificato, ossia anno del Signore 1220.
0181 – Monteverde, Fermo – Copia di una sentenza di condanna emessa dal signore Genio da Arezzo, Giudice Generale nella Marca Anconetana sopra i Malefici contro il Podestà, il Capitano della città di Fermo, non menzionati alcuni altri, e Mercenario del Sig. Fidesmido da Monteverde per gli eccessi e i delitti come più ampiamente in detta sentenza, emessa nell’anno del Signore Giovanni Papa XXII – rogato da Alberto di Guglielmo, copiata da Paolo di Gentiluccio da S. Giusto.
0182 – Fermo – Copia o sintesi di un privilegio del Rev.mo Sig. Pietro Cardinale dal titolo di Santa Maria in Trastevere e Vicario Generale in alcune Province della Sacra Romana Chiesa, diretto al Rettore e Tesoriere o agli Esattori delle gabelle della Provincia Marchigiana, vale a dire, che agli uomini, tanto della Città, quanto dello Stato di Fermo, facciano pagare per ogni milliare (=vaso di bronzo per l’olio) di olio soltanto un fiorino e mezzo per la tassa, per ogni libra di stima delle mercanzie 12 denari, come più ampiamente detto in quel privilegio, fatto al tempo del Santissimo Signore nostro Gregorio Papa XI – nel giorno 27 Dicembre – anno terzo del suo Pontificato.
0183 – Fermo e Ancona – Atto di procura fatto per la Comunità e gli uomini della città di Ancona nella persona del Sig. Rinaldo di Farabotto, di detto luogo, a nome della detta Comunità per rinnovare e confermare l’antica amicizia col Comune di Fermo e il suo Sindaco, e per fare con detti Comuni e uomini e i loro Sindaci i patti e le convenzioni per la durata di cinque anni e per promettere ecc. come più ampiamente è detto in quell’atto, sotto l’anno del Signore 1292 – Sede vacante – rogato da Filippo di Dagi da Ancona.
0184 – Fermo – Breve di Paolo V Pontefice Massimo, in base al quale viene proibito a tutti, sia laici che alle persone innalzate nella dignità della Chiesa, che in futuro non sia seminato orzo nella città e nel territorio e nel Comitato fermano tanto nelle Terre (cittadelle) proprie, quanto in quelli degli altri. Data 8 Febbraio 1611 – anno sesto del Pontificato.
0185 – Fermo – Processo fulmineo relativo alla trattazione della Chiesa parrocchiale di S. Giovanni e della cappella di S. Croce di Piperno, della Diocesi di Terra cina, a favore del signore Luciani Cole, canonico fermano, diretto dal Rev.mo Sig. Vescovo di Terra cina e dal suo Vicario per le cose spirituali e temporali, affinché immettano esso nel possesso di quelle. Nell’anno del Signore 1469 – nel giorno 21 Ottobre – rogato da Giovanni notaio.
0186 – Fermo – Atto di donazione del palazzo, e dei suoi diritti, posto nella città di Fermo, in cima della Piazza Grande, accanto ai beni di S. Maria dell’Umiltà, fatto dal Rev.mo frate Bartolomeo, Generale dell’Ordine degli Apostoli Poveri e dei Capitoli dei frati di detto Ordine, alla Comunità e al Comune di Fermo, e per esso a Marino di Vanne, e Soci in quel tempo Priori nell’anno 1470 – al tempo del Signore Paolo Papa II – rogato da Procuccio De Ritis, notaio.
0187 – Fermo – Atto di quietanza di 21 mila Ducati, per il prezzo di un diamante ovvero di una perla venduta, fatto rispettivamente dal Sig. Antonio di Bragadino cassiere, ed esattore veneto della Comunità e del Comune di Fermo e a nome di detta Comunità il signor Ottaviano di Matteuccio. Fatto sotto l’anno del Signore 1562 – nel giorno 11 Dicembre – rogato da Pietro Francesco Blanco.
0188 – Fermo – Privilegio del Serenissimo Signore Ottone IV, Imperatore dei Romani, sempre Augusto, concesso ai cittadini e alla città Fermana, perché possono battere e fare monete, come più ampiamente in detto privilegio. Sotto l’anno del Signore 1211 – Calende di Dicembre <1° Dicembre>.
0189 – Fermo – Breve di Leone Papa X, al quale si ordina alla Comunità Fermana, perché mandi 100 operai a Loreto, per due mesi, sotto pena di scomunica ecc. nell’anno del Signore 1519 – vedi numero 1377.
0190 – Fermo – Breve del Santissimo signore nostro Eugenio Papa IV, che conferma l’ordine fatto ai signori Priori fermani, affinché gli ebrei ivi dimoranti portino il segno O visibile per grandezza e colore, affinché siano distinti dai cristiani. Nell’anno del signore 1433 – nel giorno sesto di Giugno.
0191 – Castello di Monte Lupone – Atto del mandato di procura fatto dal Comune e a nome di Monte Lupone nella persona del Sig. Matteo di Marco di Fermo per le cause che ha, e in particolare con il Sig. Annibaldo del Sig. Trasmondo – nell’anno del Signore 1267 – indizione decima – al tempo del Signore Clemente Papa IV – rogato da Omodeo, notaio- vedi i numeri 296-710.
0192 – Fermo – Bolla, o Lettera aperta di conferma di tutte le libertà, le esenzioni, le immunità, le indulgenze, i privilegi, indulti ecc. concessi alla Comunità e gli uomini della città di Fermo dal Santissimo Signore Nostro Callisto Papa III, e dagli altri suoi predecessori, e Legati, e Nunzi della Sede Apostolica, confermate ecc. ecc. dal Santissimo Signore Sisto Papa IV – sotto la data nell’anno del Signore 1471 – anno primo del Pontificato.
0193 – Fermo – Lettera aperta di assoluzione di alcuni uomini della città di Fermo per gli eccessi, le cattive azioni, i delitti commessi dagli stessi rompendo le carceri e tirandone fuori Belforte del Signor Aceto, il Sig. Antonio di Benedetto e il Sig. Giovanni di Agostino per le loro colpe ed eccessi da condannarsi alla morte, per timore di alcune lettere del visconte di Francesco Sforza concesse da Giovanni vescovo maceratese, come più ampiamente è detto in esse. Sotto l’anno del Signore 1433 -al tempo di Eugenio Papa IV.
0194 – Fermo- Lettera in forma di Breve del Santissimo Signore Nostro Leone Papa X dirette alla Comunità e agli uomini di Fermo, nella quale, ad essi si ordina, sotto pena di scomunica e di confisca di tutti i beni, ed di altre pene, da infliggere a sua discrezione, e che non osino di apportare alcuna offesa o qualsiasi danno a quelle persone, luoghi o genti soggette alla Sacra Romana Chiesa ecc. come detto in esse. Nell’anno del Signore 1555.
0195 – Fermo – Atto di quietanza di fiorini d’oro 198, fatto dal Sig. Lambertuccio del maestro Lambertini da Macerata a nome del Sig. Pietro da Caieta, Tesoriere della Camera nelle Marche, a Paolo di Puccio da Fermo a nome del Comune di Fermo, per il pagamento della terza paga assegnata al detto Comune a causa della guerra della città di Perugia. Nell’anno del Signore 1369 – al tempo del Signore Urbano V -rogato da Francesco Branche.
0196 – Fermo – atto di quietanza di ducati d’oro 16.000 in ragione di libbre sei e soldi quattro a ducato, fatto dal Sig. Daniele Delfino tanto a suo nome, quanto a nome di Andrea suo fratello, vivente a Venezia, alla Comunità e al Comune di Fermo e per esso al Sig. Ottaviano di Matteuccio suo procuratore per il motivo come detto in esso – nell’anno del Signore 1562- rogato da Matteo Saliano notaio.
0197 – Fermo – Copia di una lettera del Rev.mo Sig. Vescovo sabinense diretta al Rev.do Sig. Bonifacio Vice Rettore nella Provincia delle Marche nella quale allo stesso si ordina che cancelli di ed abolisca il processo contro il Comune di Fermo da esso formato, per il quale un tempo non avrebbe pagato la taglia stabilita ecc. viste le cose presenti. Data presso Viterbo, 20 Maggio. Trascritta da Bartolomeo di Guidone da Imola.
0198 – Fermo – Breve del Santissimo Signore Nostro Innocenzo Papa VIII presentato a richiesta del Conte Iacopo de Scolis da Piacenza e diretto ai Priori, al Comune di Fermo perché lo stesso conte Iacopo sia accolto benignamente all’ufficio della Pretura della città del Comune fermano per il semestre che avrà inizio dopo finito il tempo del presente Pretore, prestato dallo stesso, nella solita forma, il giuramento di non ricevere alcun genere di regalo, come più ampiamente è detto in quel Breve. Data Roma 1 Ottobre 1488.
0199 – Fermo – Breve del Santissimo Signore Pio Papa II, diretto agli Anziani e al Comune della città Fermana, nel quale agli stessi raccomanda Andreuccio Gerardo, Milite di Siena, che debbano eleggere lo stesso, nella prima elezione del futuro Capitano, come più ampiamente è detto in quel Breve. Data, Roma 1 Ottobre 1443 – anno decimo del Pontificato.
0200 – Fermo – Breve del Santissimo signore Innocenzo Papa VIII, diretto ai Priori di Fermo, nel quale raccomanda ad essi che accolgano con i dovuti onori il Pretore Sig. Baldassarre De Leonardellis da Urbevetere per i motivi come detto in quel Breve. Sotto l’anno del Signore 1488. Anno decimo del suo Pontificato.
0201 – Fermo o Castello di Monte S. Pietro – Breve del Santissimo signore nostro Paolo Papa II diretto al Rev.do Sig. vicario del Vescovo di Fermo, nel quale allo stesso ordina che con una salutare penitenza aggiunta assolva gli uomini della città Fermana, che incendiarono le chiese, ed espugnarono il Castello di Monte S. Pietro degli Agli, non ostante ecc. Data, Roma 12 Agosto 1470.
0202 – Fermo – inquisizione, unitamente alla deposizione di testimoni fatta di giudici Sig. Gentile di Gualterone, e il Sig. Gentile da Mogliano ed anche da Jacopo di Francone e soci, Priori della Comunità del popolo fermano e della città di Fermo, in forza del loro ufficio e autorità, ad essi concessa con deliberazione del Consiglio dei Trecento del Popolo ed anche secondo la regola degli Statuti e degli ordinamenti della città di Fermo contro il Sig. Francesco De Sancinis da Spoleto, podestà della città di Fermo; il Sig. Paolo suo socio ed altri notai, e guardie, a causa per il motivo come in detta inquisizione, anno del Signore 1297 – al tempo del Signore Bonifacio Papa VIII.
0203 – Fermo – Copia o raccolta di alcune prescrizioni fatte a richiesta dei Sigg. Priori della città di Fermo, a nome di detta città, agli officiali dei castelli di cui nella copia predetta, di mettere in fretta dei soldati, ossia quella quantità per ciascun Castello che è scritta in detta copia, per il motivo come è detto in essa, è per gli altri motivi come in detta copia. Copiata da Angelo di Bernardo da Fermo nell’anno del Signore 1352 – al tempo di Clemente Papa VI.
0204 – Fermo – Ricevuta, o quietanza fatta dal Sig. Bonifacio da Bellagio, mercante fiorentino, dimorante nella Curia Romana e procuratore del Sig. Salvi de Bulgarinis e soci, di ducati d’oro 1224 della Camera dei Sigg. Giovanni Maria di Argolico, di Giovanni Battista De Morroni, e Soci, oratori del Comune di Fermo, a nome di detto Comune, sotto il giorno 14 Giugno 1504 – al tempo di Giulio II Pontefice Massimo, ed altre cose sotto detto giorno di ducati 818 d’oro, (quietanza ) fatta dal Sig. Pietro banchiere mercante fiorentino agli stessi – rogato da Filippo De Carolis notaio della Camera Apostolica.
0205 – Fermo – Lettera del Rev.mo Vescovo Prenestino, Cancelliere della Sacra Romana Chiesa, o del Santissimo Signore Nostro Bonifacio Nono, diretta ai Priori, con la quale si esorta gli stessi affinché di bene in meglio debbano perseverare nell’obbedienza e nella fedeltà alla Chiesa romana per i motivi come in essa – sotto la data, Roma 11 Gennaio.
0206 – Fermo- Lettera dei Magnifici Sigg. Priori della città di Fermo, diretta al serenissimo Re della Sicilia, nelle quali lo supplicano, affinché presti fede ed ascolti il signore Troilo, cittadino fermano, in tutte quelle cose che lo stesso espone per conto del Comune – sotto la data, Fermo nel giorno 23 Marzo dell’anno del Signore 1474.
0207 – Fermo – Lettera dell’Ill.mo signore Valerio Ursini, diretta ai Magnifici signori Priori della città di Fermo, nella quale fa presente agli stessi, che circa i denari ricevuti dal Sig. Ottaviano di Matteuccio, a nome del Comune di Fermo, dai Delfini, mercanti veneziani, convertirà mille ducati a suo vantaggio, promettendo di pagare l’interesse e la tassa in ogni singola rata, e con i tempi come il Comune di Fermo paga ai detti Delfini, come più ampiamente è detto in esse, sotto l’anno del Signore 1549, 21 Luglio.
0208 – Fermo – Copia di alcuni atti di appalto e di affitto di tutti gli introiti e dei proventi della città e dello Stato di Fermo, che i signori Giovanni Francesco Rosato, locatario o amministratore di essi, era solito esigere e percepire per sette anni. Fatti e definiti dal Rev.do Sig. Francesco Michele, governatore dell’alma città, e da altri, come in essa Copia a nome del Santissimo Signore Nostro Papa e della Camera Sig. Binno De Aldovizi e soci, mercanti fiorentini, per il prezzo dell’affitto annuo di fiorini 3500.
0209 – Fermo, Ponzano – Atto o garanzia fatta dal Sig. Geronimo Vittorio, notaio fermano, per la lite pendente, che i cittadini fermani hanno con la Comunità e gli uomini del Comune del Castello di Ponzano a causa del pagamento dei pascoli e di altri gravami. Nell’anno del Signore 1566 – al tempo del Papa Pio V.
0210 – Fermo – Lettera del Sig. Nicola da Imola, notaio della Camera Apostolica, diretta ai signori Priori della città di Fermo, nelle quali assicura gli stessi che possono chiedere al Santissimo qualsiasi grazia e facoltà che sicuramente otTerra nno per la fedeltà prestata alla Santa Romana Chiesa. Sotto la data, Genova, Gennaio nel giorno 22 Luglio, indizione settima.
0211 – Fermo – Atto di un decreto fatto dal Rev.mo Sig. Astorgio, Vescovo di Ancona e Numana, e Governatore della Provincia delle Marche, per conto del Santissimo Signore Nostro Martino Papa V, affinché tutte e singole le cause di prima e seconda istanza, per l’avvenire, si possano giudicare nella città di Fermo. Data, nell’anno del signore 1430 – nel giorno 5 Dicembre rogato dal Sig. Mario del Sig. Matteo.
0212 – Fermo – Offerta di 3200 fiorini per quattro anni, fatta da Vincenzo Tinto per le gabelle e le entrate del Comune di Fermo secondo il foglio dell’anno del Signore 1558.
0213 – Fermo atto di ricevuta della dote della nobile donna Risabella, sorella dei signori Giannino e Andrea di Fidesmido da Monteverde ecc. – vedi num. 179.
0214 – Fermo – Atto di quietanza di 400 (ducati) aurei per le tasse nell’anno 1390 pagati da Domenico Francesco di Nicola, mercante della città di Macerata, e pagante a nome del Comune di Fermo nell’anno 1391. Ed altra quietanza di 22 ducati aurei, e sei di argento anconetani, pagati egualmente dallo stesso ecc. – rogato da Berto di Gentile da Morrovalle.
0215 – Fermo, Castello di S. Benedetto – Atto di vendita dell’ottava parte del Castello di San Benedetto, del suo territorio, dei diritti e di altre cose fatto da Domenico Deuteguardino, del Sig. Morico di S. Fabiano, procuratore del Sig. Gualterio del Sig. Bernardo di Acquaviva al Sig. Francesco del Sig. Suppo, cittadino fermano, e Sindaco del Comune di Fermo al prezzo di 1000 libbre ricevute tramite lo stesso venditore dal detto Sindaco del Comune di Fermo, e di altre cause, come nel detto atto di vendita, fatto sotto l’anno del Signore 1281 – nel giorno 19 Febbraio – rogato da Pietro di Bartolomeo. La Chiesa Romana vacante del Pastore.
0216 – Fermo – Sentenze di condanna o condanne pecuniarie e corporali fatte tramite il Sig. Andrea Ioannucci, podestà del Castello di Fermo, contro diverse persone, a causa degli eccessi e delitti, infrascritti in dette sentenze, al tempo del Signore Urbano Papa VI – sotto gli anni, i mesi, e i giorni indicati in esse – sotto il rogito del signor Alfino notaio.
0217 – Fermo – Copia del privilegio di Cristiano, Arcivescovo di Magonza, che conferma alla città Fermana, tutti i beni, i diritti, le ragioni, le leggi, i paesi, i Terre (cittadelle)ni, le vigne ecc. e restituendo la stessa città, e gli uomini nella stessa libertà, che avevano un anno prima della distruzione della città, ecc., o anche sollevando gli stessi, nei prossimi cinque anni da ogni esazione o tassa in qualsiasi modo da qualsiasi uomo pretesa. Nell’anno del Signore 1177- presso Assisi – copiata da Bartolomeo di Pietro.
0218 – Fermo – Bolla di Sisto V, pontefice Massimo, nella quale si concede l’assegnazione del notariato fermano a Luca di Angelo di Galeotto in favore del Comune e degli uomini della città di Fermo purché detta Comunità, e gli uomini del detto Luca di Angelo per questa volta in ragione di detto ufficio paghino 1700 scudi di monete romane di 10 Giulii, scudi anzidetti che sono tenuti a pagare ai Pontefici della Chiesa Romana, o alla Camera Apostolica alla ricorrenza di ogni quindicesimo anno. Data nell’anno del signore 1590 – anno quinto del Pontificato.
0219 – Ascoli o Fermo – Copia di tre Bolle di Bonifacio Papa VIII dirette la prima al Potestà e al Comune fermano; la seconda al nobiluomo Davino da Ferentino, ufficiale e vicario Generale nella Marca Anconetana; la terza al nobiluomo Gentile dei figli di Urso perché si preoccupino di consegnare, senza rinvii, sotto la pena in esse contenuta ecc. come detto in esse i Castelli di Monte Passillo, Force, e Monte Cretaccio espugnati, devastati, e presi ostilmente dal detto Sig. Davino. Data presso la Città Vecchia, nel giorno decimo quarto alle Calende di Agosto (19 Luglio) – anno terzo del Pontificato – copiata dal signore Stefano di Tomaso da Fermo notaio sotto l’anno del Signore 1298 – al tempo di Bonifacio Papa VIII – vedi i numeri 248-456-712-808.
0220 – Fermo – Copia del privilegio di Innocenzo Papa IV, con il quale ordina al Rettore della Marca Anconetana affinché mantenga e faccia mantenere integri tutti i privilegi e diritti della città di Fermo. Data nel Laterano giorno terzo alle Idi di Dicembre <11 Dicembre>, undicesimo del Pontificato – trascritto dal Sig. Diotiguardi, notaio nell’anno 1272.
0221 – Fermo – Copia del privilegio di Gregorio Papa V, fatta per il Comune e gli uomini di Fermo perché possano amministrare la giustizia contro i malfattori nell’anno del Pontificato XV. Trascritta da Pietro di Martino notaio nell’anno del Signore 1286 – al tempo di Onorio IV.
0222 – Fermo – Copia del privilegio di Innocenzo Papa nel quale conferma tutti i diritti, gli indulti, i privilegi della città di Fermo. Sotto la data, Milano 16 alle Calende di Agosto <17 Luglio> – nell’anno nono del Pontificato – trascritto da Pietro di Martino notaio nell’anno 1286 – al tempo di Onorio IV.
0223 – Fermo – Copia del privilegio di alcune concessioni fatte al Comune della città di Fermo da Roberto di Castiglione, Vicario Generale del Sacro Romano Impero nella Marca. Fatto presso il fiume Tenna, rogato da Nicola da Monturano.
0224 – Monte di Santa Maria in Giorgio – Copia o trascrizione di un atto pubblico di direzione di pronuncia nella causa in corso tra gli uomini e il Comune di Monte Santa Maria in Giorgio e al cospetto del Sindaco ecc. contro la Camera della Chiesa Romana nella Provincia delle Marche, e gli avvocati e procuratori di detta Camera a ciò chiamati e requisiti da Nicola De Coructis da Gualdo, dottore in legge, Uditore Generale e Giudice Ordinario, assegnato dal Rev.mo in Cristo signor padre Gerardo per grazia di Dio Abbate del Monastero Maggiore di Tours, Governatore dell’alma città e patrono del B. Pietro. – Rogato da Francesco di Sante da Gualdo. Trascritto per mano di Jacopo di Francesco da Monte Santa Maria in Giorgio nell’anno del Signore 1374 – al tempo del Signore Gregorio Papa XI.
0225 – Fermo o Monte Santa Maria in Giorgio – Atto del Sindaco della Terra di Monte Santa Maria in Giorgio fatto personalmente da Vanne di Cicara di detta Terra per la presentazione Pallio nella festa dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, come da consuetudine, pubblicato per mano di Cole del signor Angelo di Bernardo notaio nell’anno del Signore 1392 – al tempo di Bonifacio, per divina provvidenza, Papa IX.
0226 – Fermo, Smerillo – Atto di garanzia e di fideiussione del nobiluomo Rinaldo da Brunforte a favore del Sig. Corrado del Sig. Bove da Smerillo che vende e trasferisce ad Antonio di Valente, un tempo di Monte Passillo, ora della città Fermana, le case, il palazzo, la torre ecc. in esso descritti ecc. – rogato per mano di Andrea di Martino nell’anno del Signore 1297- al tempo di Bonifacio Papa VIII.
0227 – Fermo – Copia o trascrizione di un privilegio del Rev.mo Sig. Albanese, Vicario Generale in Italia al di qua del Regno di Sicilia relativo all’assoluzione di alcuni banditi e condannati dagli Ufficiali della Camera Apostolica, fatto contro i nobili di Smerillo, di Camporo, di Massa, di Brunforte, di Monteverde, di Mogliano, il comitato della città di Fermo, concesso dallo stesso Rev.mo Sig. Albanese alla comunità e al Comune di Fermo e diretto al Rev.mo Vescovo Osimano, al tempo del Signore Gregorio Papa XI – anno primo del Pontificato – trascritta da Benedetto notaio da Amandola.
0228 – Fermo e il Castello di S. Benedetto – Atto di vendita fatta dal signore Venibene di Abbamonte della città di Ascoli per se e per Simonetto del signor Giorgio di Monte Passillo, e per conto della tutela di Giorgetto figlio del defunto Sig. Simonetto, al Sig. Iacopo de Rusticis, Sindaco del Comune di Fermo dell’ottava parte del Castello di S. Benedetto di Albula, che a nome suo, e dei sopraddetti aveva in detto Castello pro indiviso col Comune di Fermo, con le case, le piazze, le selve, i pascoli, le Terre (cittadelle) ecc. come in esso, con la condizione che Gualterio da Brunforte e Francesco del Sig. Albertino di Monte Passillo garantivano in solido per gli stessi Sig. Venibene ed altri venditori l’adempimento di quanto contenuto nell’atto per il prezzo di 500 libbre volterrane, ed anconetane e ravennatensi dei beni nell’anno 1291 – giorno penultimo di Gennaio, al tempo del Santissimo Signore Nostro Nicola Papa IV – per mano di Andrea di Martino.
0229 – Fermo – Privilegio di conferma della assoluzione fatta dal Rev.do Egidio alla città Fermana, al suo Comitato e agli uomini fatta da Urbano V, Pontefice, nonostante l’obiezione e il reclamo del reverendo Sig. Stefano, Abate del Monastero di S. Vittore, come più ampiamente è detto in quel privilegio, sotto la data, Roma giorno 14 alle Calende di Febbraio <19 Gennaio> – nell’anno settimo del Pontificato dello stesso – sotto la sottoscrizione di G. De Bosco.
0230 – Fermo – Copia o trascrizione di una deliberazione sopra il trattato di obbedienza, di riconciliazione, e di pace come più ampiamente è detto in essa, fatto nel Consiglio Generale dei Trecento del Popolo della città di Fermo sotto il rogito di Crescino di Giovannetto da Fabriano, estratto e trascritto da Antonio di Ventura dello stesso luogo, sotto l’anno del Signore 1327 – al tempo del Santissimo Signore Giovanni Papa XXII.
0231 – Fermo – Privilegio di perdono di 8200 fiorini d’oro subito dopo e secondo il trattato e la composizione fatta per la Comunità e il Comune di Fermo col maestro Ruggero Cactia Sovrintendente, ed in particolare deputato nella Marca per conto della Camera per la composizione dei condannati e delle condanne per gli eccessi fatti alla Comunità e agli uomini Fermani, (privilegio) concesso dal Santissimo Signore Nostro Bonifacio Papa VIII al detto Comune di Fermo – data, Roma Calende di Febbraio <1 Febbraio> – nell’anno quarto del Pontificato.
0232 – Fermo – Copia di alcuni atti di vendita di un palazzo e di case poste nella città di Fermo in Contrada Florentia vicino ai confini in esso indicati, fatta da Cuccio di Jacopo De Benvengatis, Bandino del Sig. Fuctio a Giovannino di Scambio, Sindaco del Comune di Fermo, a nome di detto Comune, per il prezzo di 2500 libbre, fatta sotto l’anno del signore 1341, al tempo di Benedetto XII – rogato da Vannino di Francesco – trascritto per mano di Ciccho di Vannino ecc.
0233 – Fermo – Copia di un ordine fatto dal Sig. Mocatam De Piccolominibus da Siena, Podestà della città di Fermo, ai Castelli e gli uomini, come più ampiamente è detto in esso, relativo alla obbedienza ai suoi ordini e di detto Comune, e anche di inviare ambasciatori per offrire garanzie, fatto nell’anno del signore 1342, al tempo di Benedetto Papa XII – rogato da Simone di Vanne – trascritto per mano di Mattei di Angeluccio Barrabon da Fermo nell’anno del Signore 1352 – al tempo del Papa Clemente VI.
0234 – Fermo – Privilegio del serenissimo signore Ottone IV, Imperatore dei Romani, concesso alla comunità e gli uomini della città di Fermo, cioè conferendo ad essi, e ai loro successori la piena giurisdizione sulle spiagge dal fiume Potenza fino al fiume Tronto, il permesso di battere moneta e di poter vietare, proibire a chiunque qualsiasi fortificazione e costruzioni di edifici da detta spiaggia per 1000 passi ecc. fatto nell’anno del Signore 1211 – regnante il signore Ottone IV imperatore, nell’anno 14° del suo impero al tempo del Santissimo Signore Nostro Innocenzo Papa III – di questa cosa testimoni in esso sono nominati Pietro, Prefetto dell’alma città, Federico, marchese di Baden, il conte Ermanno De Arziburch, il conte Haydenez De Lutrube, Guido Cazaconte ecc.
0235 – Fermo – Trascrizione o copia del privilegio del sopradetto serenissimo Ottone IV, Imperatore dei Romani, trascritto per mano di Jacopo del Sig. Giorgio da Fermo sotto l’anno del Signore 1464 – al tempo del Papa Pio II.
236 – Fermo, o Castello di S. Benedetto – Atto dei patti iniziati fra Matteo di Marco Sindaco del Comune di Fermo e Gentile del Sig. Alberico, procuratore del nobiluomo Vinciguerra del Sig. Albertino da Mercato, prima della vendita fatta per esso Gentile a nome di detto Vinciguerra al Sig. Matteo, Sindaco predetto della metà della quarta parte di tutto il Castello di S. Benedetto di Albula, (patti) nei quali riservò a se stesso la giurisdizione, i vassalli, e i Castelli di Mercato, di Borumpedario, di Alvetrete, e la facoltà di poter costruire un nuovo castello, sotto l’anno del Signore 1280 – al tempo di Nicola III per mano del Sig. Andrea Martini.
0237 – Fermo, Mogliano – Atto di vendita dei beni un tempo del condannato Gentile da Mogliano, fatto dal Rev.mo Sig. Egidio, Vicario Generale della Romana Chiesa, al Comune di Fermo e per esso a Domenico del Sig. Bongiovanni, Sindaco per il prezzo di 3000 fiorini sotto l’anno del Signore 1355 – al tempo di Innocenzo Papa VI – rogato da Antonio di Bartolomeo da Fermo – Vedi num. 322.
0238 – Venezia, o Fermo – Copia di alcune rubriche dello Statuto Fermano circa l’acquisto di beni di cittadini che navigavano dal fiume Tronto fino a Venezia e altre cose come in detta Copia, prodotto nell’anno del Signore 1284 – rogato da Jacopo di Albertuccio.
0239 – Fermo – Atto di procura fatto dal Sig. Stefano di Pietro, Proconsole dei Romani, Capitano della città di Fermo col consenso dei signori Priori e di tutto il Consiglio di detta città nella persona di Tomassino di Tomasso a nome di detto Comune per comperare la casa, o le case, una o più, da qualsiasi persona che volesse venderle al prezzo di 1750 libbre, per prendere e ricevere la tenuta e possesso di dette case ecc. come nel detto mandato di procura fatto sotto l’anno 1295 – rogato da Benvenuto di Boncambio, notaio.
0240 – Castello di S. Benedetto, Fermo – Atto di vendita fatta dell’ottava parte di tutto il Castello di S. Benedetto per conto del Sig. Ugolino del Sig. Giorgio da Monte Passillo a nome suo, e quale tutore di Simonetto suo fratello, al signor Francesco del Sig. Suppi, Sindaco del Comune di Fermo per il prezzo di 500 (libbre) volterrane e anconetane con tutti i diritti, i diritti di alienazione della chiesa, i pascoli ed altre cose nell’anno del Signore 1280 – Sede vacante per la morte di Nicola III Pontefice Massimo – per mano del signor Andrea di Martino.
0241 – Fermo – Atto copiato di una lettera del Santissimo Signore Nostro Innocenzo Papa VII, diretta ai Priori e alla Comunità della città Fermana, nella quale è contenuto che, con tutte le forze, dall’ufficio di Podestà, di Capitano o di Luogotenente, tanto della città Fermana quanto dal Girfalco, Comitato, Territorio e Distretto rimuovano e scaccino Giovanni Cicco Filimarzio, cameriere napoletano, e consegnino ed assegnino il possesso del predetto Girifalco con le munizioni e le cose ad esso pertinenti al Rev.mo Sig. Angelo, Legato della Romana Chiesa nella Provincia delle Marche, come più ampiamente detto in quell’atto. Sotto la data, Viterbo, None di Gennaio (5 Gennaio), anno secondo del Pontificato. Trascritto da Antonio del Sig. Cischio notaio.
0242 – Monastero di S. Pietro di Ferentillo – Copia di un privilegio del Santissimo signore nostro Gregorio Papa IX, fatto a favore del monastero dei monaci di San Pietro di Ferentillo, cioè perché il Monastero anzidetto sia libero ed esente tanto nel capo quanto nei membri da ogni persona ecclesiastica, secolare come detto in essa, sotto l’anno del Signore 1231 – giorno 16º alle Calende di Dicembre <16 Novembre> – indizione quinta – anno ottavo del Pontificato – trascritto per mano di Giovanni di Teodino notaio.
0243 – Fermo – Atto di un mandato di procura fatto dalla signora Antonia, moglie del Sig. Giovanni Visconte di Oleggio, nella persona di Stefano di Tomasso da Fermo a nome della stessa signora Antonia per presentarsi davanti ai signori Priori della città di Fermo e a nome della predetta per determinare, chiedere, esigere e ricevere ogni quantità di denaro dello stesso signore costituenti le cose dovute e da dare sia per le liti e le cause ecc. sotto l’anno del Signore 1371 – al tempo delle Signore Gregorio XI – rogato da Grazio Cole da Narni.
0244 – Fermo – Atto di una delibera fatto da Angelo di Marcolino e Soci, Priori del Popolo della città di Todi sopra la richiesta da parte del signor Fortunato del Sig. Ranaldi De Carocis, delle detta città di Todi, eletto all’ufficio di Sindaco della città di Fermo, di non ammettere rappresaglie contro la Comunità e il Comune di Fermo, come più ampiamente è detto in quell’atto, sotto l’anno del Signore 1385 – al tempo del Signore Urbano VI – rogato da Ristoro del defunto Simonetto di Ristoro notaio.
0245 – Fermo – Atto di vendita fatto della quarta parte pro indiviso di tutto il Castello di S. Benedetto di Albula al Sig. Matteo di Mancino Sindaco del Comune di Fermo dai nobiluomini Sig. Anselmo del Sig. Trasmondo da Bonorepaduro, e per per Bernarduccio del Sig. Guglielmo dello stesso Castello per suo conto e a nome di Federico suo fratello al prezzo di 1000 libbre volterrane anconetane con tutti i diritti, i vassalli, e patronati delle chiese, i pascoli ed altre cose, per l’adempimento delle quali Benedetto di Ruggero di detto Castello prestò garanzie nell’anno del Signore 1280 – nel giorno 26 Luglio, al tempo di Nicola III, per mano del signore Andrea di Martino.
0246 – Fermo o Castello di S. Benedetto – Atto del trasferimento del possesso per mezzo di Ruggero da Sant’Angelo per se e in forza della procura di Suppo e per mezzo di Suppo del Sig. Giustiniano in forza della procura del Sig. Anselmo e Berarduccio di Guglielmo da Bonorepaduro a Francesco del Sig. Suppo, Sindaco del Comune di Fermo, la chiesa del Castello di S. Benedetto di Albula, la piazza e altri diritti ecc. per la tenuta e il possesso di metà della quarta parte venduta al Sig. Rogerio e la quarta parte venduta ai signori Anselmo e Berarduccio. Nell’anno del Signore 1280 – nel giorno tre del corrente Luglio, al tempo di Nicola III – per mano del Sig. Martino notaio.
0247 – Fermo – Copia di una sentenza di assoluzione fatta e pubblicata dal signor Taddeo da Spoleto, giudice, e sgravatore (addetto a sindacare le multe) del Comune di Fermo e di altri nominati, a favore di Filippo, Sindaco del Comune di Fermo come detto in essa, sotto l’anno del Signore 1281 – al tempo del signor Martino Papa IV – rogato dal signor Martino notaio.
0248 – Fermo e Ascoli – Patti o capitoli e per infusione e grazia fatta da parte dello Spirito Santo e per opera del venerabile uomo Beato Jacopo Ordinario dei Minori delle Marche e col consenso e il permesso e la volontà del Rev.mo in Cristo Cardinale fermano padre e signore dal titolo S. Croce in Gerusalemme, e Legato della sede Apostolica nelle Marche, tra la magnifica città di Fermo da una parte, come ampiamente è detto in essi, ecc., insieme con l’atto del mandato di procura dei signori Anziani della città di Ascoli, e di tutto il Consiglio nella persona del Sig. Tommaso di Malaspina e il Sig. Giovanni di Sasso, cittadini ascolani, aggiunto anche l’atto di accettazione di ratifica e di omologazione ecc. attraverso gli stessi procuratori come ampiamente è detto in quei patti, fatti nell’anno del Signore 1446 – al tempo del Signor Eugenio IV – patti e capitoli rogati da Pietro Paolo figlio di Matuccio da Ascoli, del medesimo mandato di procura, dell’atto di ratifica il Signor Sante di Vanne da Ascoli, notai.
0249 – Fermo – Atti pubblici concernenti l’acquisto, la vendita e la evizione di un Mulino basso, acquistati dalla magnifica città di Fermo dal signor Morrone nell’anno 1589 – rogato dal signor Vincenzo Tempestino.
0250 – Fermo e il Castello di Monte S. Pietro – Atto trascritto di un permesso per mezzo di frate Pace di Callio dell’Ordine dei Minori dell’Osservanza, a richiesta di Francesco di Tomassino e Nicoletto di Giovanni di Calvitto, Procuratore e Ufficiale del Comune di Fermo per il detto Comune e per il Comune e gli uomini del Castello del Distretto di Monte S. Pietro e della Diocesi di Fermo richiedente, date e concesse dal frate Gentilisco di Fermo dello stesso Ordine esercente la funzione di Sindaco per mezzo dei Canonici e il Capitolo della Santa Romana Chiesa dallo stesso fatta nell’anno del Signore 1311 – al tempo di Clemente Papa V- rogato l’atto originale dal Sig. Monte di Iacopo da Fermo, la trascrizione da Ludovico di Matteuccio. In detta trascrizione appare il mandato della procura fatta per lo stesso frate Gentilisco in persona del Sig. Percivalle di Giovanni di Ugolino da Fermo per indurre il monaco Nicoletto di Giovanni di Calvitto Sindaco del Comune di Fermo, ogli altri a nome di detto Comune nel corporale possesso della giurisdizione del sopraddetto Castello, e tutti gli altri ecc. egualmente compare in detto e sotto lo stesso anno e Pontificato il Sig. Percivalle con l’autorità di cui sopra aver investito Nicoletto di Giovanni di Calvitto nel corporale possesso della detta giurisdizione del detto castello di Monte S. Pietro ecc. come in quell’atto.
0251 – Fermo – Copia di una citazione fatta dagli Officiali Generali della Marca Anconetana agli uomini, ai governi, e al Comune della città di Fermo a richiesta di Contuccio, Officiale nel Castello di Montefiore, affinché entro 15 giorni paghi alla Camere 25.000 fiorini di denaro per la composizione dei debiti, e nelle mani di Contuccio 375 fiorini per lo stipendio come nella detta citazione.
0252 – Castello di San Benedetto, Fermo – Atto di procura del Sig. Riccardo del Sig. Gualterio, e di Jacopo del Sig. Taddeo da Acquaviva, sia a loro nome che a nome di Corrado di Rinaldo fratello del detto Riccardo nella persona di Icilino del Sig. Ruggero da Mogliano per vendere la quarta parte pro indiviso del Castello di S. Benedetto di Albula della Diocesi Fermana al Comune o al Procuratore di detta città per il prezzo di 3000 libbre volterrane anconetane con tutti i diritti, vassalli, patronati delle chiese, ed altre cose ecc. Nell’anno del Signore 1282 – al tempo di Martino IV pontefice Massimo -per mano di ser Giovanni di Morico da Mogliano.
0253 – Fermo – Atto di quietanza di 2000 fiorini fatto tramite il Rev.do Sig. Vitale Brest, chierico, eRrettore Generale e Tesoriere della Sacra Romana Chiesa nella Marca, fatto dal Priore Filippo di Giacobbe da Fermo e da Jacopo Sindaco per il residuo di 4000 fiorini d’oro, che detto Comune di Fermo era tenuto a pagare per il motivo come è scritto in detto atto dell’anno del Signore 1307 – al tempo di Clemente Papa V – rogato da Guidone di Ugolino da Fano.
0254 – Fermo – Licenza o facoltà concessa tramite il Santissimo Signore Nostro Alessandro al fermano Gironimo di Pietro di Scolaro di poter accedere anche a tutti gli ordini sacri nonostante il difetto della stirpe. Sotto la data, Roma nell’anno del Signore 1500 – nel giorno decimo alle Calende di Agosto <23 Luglio> nell’anno ottavo del Pontificato.
0255 – Fermo- Atto copiato di una quietanza fatto tramite Giovanni da Curte di Ispera a Marchetto di Paccarone, banchiere fermano di somme di denaro come detto in esso in forza della lettera del Sig. visconte Giovanni di Oleggio, come più ampiamente è detto in essa (lettera) sotto l’anno 1365, giorni ecc. come in essa, rogato da Procuzio di Petrucciolo, copia in verità di Antonio di Marco da Fermo.
0256 – Fermo – Privilegio di Innocenzo Papa VIII concesso al Rev.do signore Luciano Cole, chierico fermano, di sostituire e surrogare il signor Biagio di Anselmo, chierico lucano, istigatore delle lettere apostoliche per ammettere quello nel posto e nell’ufficio della sollecitazione come sopra. Sotto la data, Roma, anno del Signore 1483 – nel giorno sesto alle calende di Settembre (27 Agosto) – nell’anno primo del suo Pontificato.
0257 – Fermo – Atto di un mandato di procura fatto tramite Raimondo, Marescalco nella Marca e castellano di Grottammare, e Isnardoda Bellicadro, castellano del Castello di Marano nelle persone di Buongiovanni, e Giovanni, in base agli accordi stessi, per ricevere dal Comune e dagli uomini della città Fermana 269 libbre, che debbono avere per la custodia di detti castelli e per altri motivi come detto in esso ecc. nell’anno 1279 al tempo del signore Nicola Papa III – rogato da Ubertino notaio.
0258 – Bittono o Fermo – Atto di una deliberazione sopra la richiesta fatta da parte del Sig. Andrea del Sig. Tebaldo da Bitono, Podestà della città di Fermo nel Consiglio Generale di detto luogo, ossia, che mai si possono concedere azioni di rivalsa contro gli uomini della città Fermana, e del suo Distretto, a causa della somma da dare al Sig. Andrea per l’esercizio di detta Podestaria. Nell’anno del Signore 1393 – Indizione prima, al tempo di Bonifacio Papa IX – rogato da Cola di Alessio da Spello.
0259 – Monastero di Ferentillo – Copia di un privilegio concesso tramite Bonifacio Papa al Monastero di Ferentillo diretta al Capitolo della Chiesa lateranense, perché da esso sia riformato detto Monastero Data, Anagni, giorno terzo alle None di Agosto (3 Agosto) , anno decimo del Pontificato – copiata per mano di Ruggero di Deutalene sotto l’anno del signore 1307 al tempo del Papa Clemente V.
0260 – Fermo – Privilegio o approvvigionamento dell’Arcipresbiterato e del beneficio della chiesa Cattedrale Fermana concesso al Rev. Sig. Luciano Cole, canonico fermano, dal Santissimo Signore Nostro Paolo Papa II, nell’anno del Signore 1465, nell’anno primo del suo Pontificato.
0261 – Fermo – Atto di quietanza di 300 libbre ravennatensi e anconetane fatta tramite Rinaldo di Giorgio a Matteo di Jacopo di Francone, a nome del Comune di Fermo per il conteggio del prezzo della vendita delle case, della torre, e dei palazzi di detto signor Rinaldo, venduti al Comune di Fermo, fatto sotto l’anno del Signore 1296 – rogato da Matteo di di Jacopo di Paolo.
0262 – Fermo – Breve del Santissimo Signore Nostro Bonifacio Papa IX, diretto al popolo, al Comune, e agli officiali della città Fermana, nel quale ricorda ad essi gli onori da essi prestati ad Andrea Tomacello suo fratello germano, ed esorta gli stessi, perché di bene in meglio cerchino di continuare, come più ampiamente detto in esso (breve). Data, Roma, Idi di Marzo (15 Marzo), anno secondo del suo Pontificato.

0263 – Fermo- Privilegio dell’indulgenza concessa a tutti coloro che visiteranno la chiesa di Santa Maria della Misericordia della città di Fermo, costruita nella piazza di S. Martino, nella festa dell’Annunciazione della Beata Maria Vergine, dalla prima sera fino alla seconda sera, e alla stessa allargheranno le mani, benefattrici tramite il Signore Nostro Bonifacio Papa. Sotto la data, Roma, Calende di Ottobre (1° Ottobre) – anno undicesimo del suo Pontificato.

0264 – Fermo – Bolla del Papa Sisto V di riassegnazione perpetua del semplice beneficio ecclesiastico all’altare di Santo Lorenzo nella chiesa parrocchiale chiamata Pievania di San Giovanni nel Castello di Altidona sito della diocesi Fermana tramite il signor Antonio di Migliore, canonico ecc. e a favore del signore Censorio di Marziale, canonico ecc. fatta nella forma che merita nell’anno 1586 – anno primo del Pontificato.

0265 – Fermo- Atto di vendita di due appezzamenti di Terre (cittadelle)no fatto tramite Valentino di Monaldo di Gentile, Sindaco del Comune di Fermo, al prezzo come in esso. Sotto l’anno del Signore 1254 – giorno 1° Febbraio – rogato da Jacopo del maestro Domenico.

0266 – Fermo – Copia di alcuni patti fatti e avuti fra il Rev.mo Sig. Egidio, Vescovo della Sabina, Legato della Sede Apostolica da una parte e il magnifico Sig. Giovanni Visconte di Oleggio, Rettore della Marca Anconetana e della città di Fermo e Vicario dei suoi Distretti, del tenore e contenuti come in esso, scritto per mano di Ferdinando notaio, sotto l’anno del Signore 1360.

0267 – Fermo – Copia, o trascrizione di una lettera papale del Pontefice Urbano diretta al nobiluomo Ademario da Agrifoglio, funzionario Rettore della Marca Anconetana perché non permetta ad alcuno di molestare il Comune e gli uomini della città Fermana, sotto il pretesto, che Egidio, vescovo della Sabina ora Legato della Sede Apostolica in quelle parti, il quale assolve i predetti Comune e uomini da qualsiasi processo anche di eresia e sentenze, con esclusione del reato di ribellione alla Sacra Romana Chiesa, che in nessun modo potrà assolvere ecc. copiate per mano di Vanne di Domenico di Giovanni da Fermo sotto l’anno del Signore 1370.
0268 – Fermo – Privilegio di Papa Nicola V, con il quale conceda a tutti i fedeli in Cristo che fanno visita, penitenza e confessione, nel giorno di Venerdì Santo, nella Cappella, senza altare della Spina del nostro Salvatore, sita nella Chiesa dei Frati Eremiti Fermani di Sant’Agostino, una indulgenza di sette anni e in totale di 40. Sotto la data, Spoleto, nell’anno del Signore 1449 – nell’anno terzo del Pontificato.
0269 – Fermo – Privilegio di Nicola, per misericordia divina di San Vito in Macello dei Martiri della sacra romana Chiesa diacono cardinale Gaddi, dalla cui autorità a se stesso concessa da Paolo III Pontefice Massimo, si attesta che lo stesso Paolo Pontefice avesse concesso l’indulgenza plenaria a tutti i fedeli in Cristo, veramente pentiti e confessati, che avessero devotamente visitato l’altare della Spina della Santissima Corona del Signore nostro Gesù Cristo, nella chiesa di Santo Agostino della città Fermana, dalla seconda serata del quinto giorno festivo dalla Cena del Signore fino alla calata del sole del sesto giorno festivo durante la Pasqua prossima ventura.
0270 –Fermo – Attestazione di Carlo, per misericordia divina di San Vito in Macello dei Martiri della Sacra Romana Chiesa diacono cardinale di Caraffa che il Signore Paolo Papa IV, concedette di indulgenza plenaria a tutti i fedeli in Cristo veramente pentiti e confessati che avessero devotamente visitato l’altare della Spina della Santissima Corona del Signore nostro Gesù Cristo, nella chiesa di Sant’Agostino della città Fermana, dalla seconda serata del quinto giorno festivo dalla Cena del Signore fino alla calata del sole del sesto giorno festivo durante la Pasqua prossima ventura. Data, Roma anno del signore 1556 – anno primo del Pontificato.
0271 – Fermo – Lettera aperta di Giovanni per misericordia divina Vescovo Portuense della Sacra Romana Chiesa Cardinale de Salviatis, che il Santissimo signore nostro Giulio Papa III concedette l’indulgenza plenaria a tutti i fedeli in Cristo veramente pentiti e confessati che avessero devotamente visitato, come è detto nelle precedenti, l’altare della Spina della Santissima Corona del Signore nostro Gesù Cristo, nella chiesa di Sant’Agostino ecc. Data, Roma nell’anno del Signore 1553 – nell’anno quarto del Pontificato.
0272 – Fermo – Istrumento degli atti fatti nel processo e nella questione pendente tra il Comune di Fermo da una parte e Anselmo di Domenico, Cisco di Domenico, e Simone di Simone, un tempo Gabellieri del Comune di Fermo dall’altra parte, a causa delle gabelle dinanzi al Sig. Giovanni Nicola, Giudice Generale sopra le cose civili nella Marca Anconetana, e sopra altre cose come in detti atti, ed in forza della commissione fatta su di essi per mezzo dell’egregio uomo Sig. Blasio della Santa Romana Chiesa rettore nella marca anconetana, sotto l’anno del Signore 1357 – Indizione decima, al tempo del Signor Innocenzo VI – rogato da tale Germino di Andreetto.
0273 – Fermo – Atto del riconoscimento della dote fatta per mezzo di Benvenuto un tempo di Bartolomeo a Benvenuto di Bosone di libbre 20 sotto l’anno del signore 1253 – Indizione decima quarta, al tempo del signor Alessandro Papa V, nel giorno secondo di Luglio – rogato da Federico notaio.
0274 – Fermo – Lettera aperta, o privilegio del Rev.do Sig. Pietro, per misericordia divina dal titolo di Santa Maria in Trastevere, presbitero e cardinale del Santissimo Signore Gregorio Papa XI, e vicario Generale in alcune province della Sacra Romana Chiesa esistenti in Italia, diretta al Tesoriere, e agli altri esattori nella Provincia della Marca Anconetana perché non debbano esigere alcun’altra nuova gabella, nel Comitato Fermano, nell’anno del signore …. 22 Ottobre – anno terzo del Pontificato del Santissimo.
0275 – Fermo – Atto di elezione del podestà della città di Fermo fatta tramite il frate
Isaia Bulegano dell’Ordine degli Eremitani, e Sindaco ha ciò specificatamente delegato e per promettere a detto Podestà il salario come in quell’atto in persona del signore Marsilio da Padova insieme con la rinuncia fatta di detta Podesteria dal predetto signore Marsilio, rogato da Giovanni notaio.
0276 – Fermo – Lettera aperta, o licenza di conferma dei privilegi concessi tramite i Sommi Pontefici e confermati tramite Giovanni Visconte di Oleggio, Vicario Generale della Sacra Romana Chiesa agli uomini tanto della città Fermana quanto agli abitanti del suo Distretto, in esso è evidente che le cause criminali, o miste , e di qualunque genere, ed anche gli appelli non possono e non debbono essere esaminati dalla Curia Generale delle Marche o da qualunque altra Curia, che della città e del Distretto di Fermo. Sotto la data, Fermo, 10 Giugno, indizione quattordicesima.
0277 – Fermo o Castello di Monte Secco – Atti di acquisto di alcune beni stabili comperati dal Comune di Fermo e per esso da Gentile Sindaco del Comune di Fermo, sotto i giorni, mesi e anni e indizione e Pontificatoi e prezzi come più ampiamente è detto in essi, rogato da ser Orlandino di Adriano notaio nell’anno del signore 1254.
0278 – Fermo – Atto copiato di alcuni pagamenti fatto tramite Matteo di Domenico un tempo banchiere del Comune di Fermo trovati scritti in un certo quinterno pubblicato per mano del notaio Pietruccio Pietruccioli da Fermo nell’anno del signore 1363. Indizione prima nei giorni e nei mesi come in detto atto pubblicato e sottoscritto per mano di Antonio di Marco notaio.
0279 – Fermo – Atto di quietanza di 202 ducati d’oro fatto tramite Bonaventura di Mansia da Fabriano dal magnifico Sig. Ademario da Agrifoglio e dai soci ai Rettore della Marca Anconetana depositario eletto da Andreuccio di Andrea, cittadino fermano, a nome di detta città, e ciò per parte del pagamento della metà della tassa imposta alla stessa città Fermana sotto l’anno del Signore 1369 – Indizione settima, al tempo del Signore Urbano Papa V- nel giorno 22 Maggio – rogato da Salimbene da Fabriano.
0280 – Fermo – Copia del privilegio di conferma dei diritti e dei privilegi del Comune di Fermo fatto tramite il Pontefice Innocenzo – sotto la data, Milano, 16 Agosto, nell’anno nono del suo Pontificato.
0281 – Monte Rubbiano – Atto copiato di promessa e di giuramento di fedeltà rispettivamente fatto tramite Rainerio podestà di Monte Monte Rubbiano, di Cucurri e di Monte Otto, a nome di tutti i popoli di detti castelli e con la promessa di ratificare ecc. e Gerardo di Pietro e soci a nome di tutti i popoli fermani e gli altri castelli ecc. come in quell’atto, sotto l’anno del Signore 1205 – rogato da Giovanni notaio l’atto principale, la copia in questo modo da ser Canbio notaio.
0282 – Monte Rubbiano – Atto del mandato di procura fatta per la Comunità e il Comune e gli uomini di Monte Monte Rubbiano nella persona di Tomassuccio di Tomasso di detto luogo a nome di detto Comune, per presentarsi davanti al signore Paolo da Cesena, podestà della città di Fermo, e del suo capitano, a nome come detto sopra, ponendosi nelle mani dei predetti podestà e capitani, e cercando l’accomodamento di questo e di quello, che viene richiesto dal Comune della città di Fermo contro detto Comune di Monte Monte Rubbiano, perché non fece le pubbliche adunanze, e altre cose secondo i patti e gli accordi fra detti Comuni, come più ampiamente in esso, sotto l’anno del Signore 1293 – per mano di ser Bartolomeo – la sede Apostolica vacante per la morte del Papa Nicola IV.
0283 –Monte Rubbiano- Copia di una quantità di libbre da parte degli uomini di Monte Monte Rubbiano tramite Colluccio di Bonarello, banchiere del Comune di Fermo ecc. nell’anno del signore 1343 – detta copia stipulata da Paolo di Francesco.
0284 – Monte Rubbiano – Atto di promessa di fedeltà ed altri patti come in esso, fatto dal Rainerio, Sindaco di Monte Monte Rubbiano, di Cucurri, di Monte Otto, con il permesso il consenso di tutto il popolo di detti castelli, a Gerardo di Pietro di Tomasso, e soci che ricevano, a nome di tutto il popolo fermano, come più ampiamente è detto in esso sotto l’anno del signore 1200 – nel giorno 2 Settembre – rogato da Giovanni notaio.
0285 – Monte Rubbiano – Copia di alcuni pagamenti fatti da Colluccio di Bonarello, Banchiere del Comune di Fermo al castellano della Rocca di Monte Monte Rubbiano per i suoi stipendi insieme con i servi comparsi, e per i tempi come ampiamente è fatto in esso. Sotto l’anno del signore 1343 – al tempo del signore Clemente Papa VI – sotto i giorni come in esso, rogato da Angelo di Bernardo da Fermo.
0286 – Monte Rubbiano – Copia di ricevuta di alcune somme di denaro avute dai Massari e dagli uomini di Monte Rubbiano tramite Stefano di Manente, Banchiere del Comune di Fermo sotto l’anno del signore 1338 – al tempo del Signore Benedetto XII – detta copia rogato da Tommaso Fermano.
0287 – Monte Rubbiano – Atto di ratifica con giuramento e col bacio della pace, circa la sopraggiungente confermata, gradita convenzione in attesa di firma, la pace e l’accordo fatto e reso pubblico tra il Comune di Fermo e la Terra di Monte Rubbiano, e per loro conto tramite il signore Giovanni Plebano Sindaco del Comune di Fermo da una parte e Cambio di Blasio, Sindaco del Comune di Monte Rubbiano. Sotto l’anno del Signore 1255 al tempo del Signore Alessandro Papa V – rogato da Luca notaio.
0288 – Monte Rubbiano – Atto di una promessa di riappacificazione e di rinuncia rispettivamente fatto tramite il signore Tolomeo di Persicano, podestà di Monte Rubbiano a nome e al posto della Comunità e del Comune dello stesso luogo al maestro Tommaso, ricevente per conto della città Fermana e per i suoi abitanti in occasione dell’accordo fatto fra il uomini di detto luogo di Monte Rubbiano da una parte e gli uomini della città di Fermo dall’altra, come più ampiamente in detto giuramento fatto sotto l’anno del signore 1207 – nel giorno 10 Febbraio, rogato da Tomasso notaio.
0289 – Monte Rubbiano – Atto di una proposta insieme ad una consultazione sopra di essa fatta nel Consiglio Generale della Terra di Monte Rubbiano da parte della Commissione del Sig. da Offida, Podestà di detto luogo riunito, e le proposte fatte tramite lo stesso Podestà che detto Comune di Monte Rubbiano, al presente, abbia bisogno, per un pacifico e buono stato della stessa Terra , di un Capitano e un Rettore per governare e ridurre alla concordia gli uomini dello stesso, con il Sindaco e il Capitano per gli uomini tanto della città come per lo Stato di Fermo, e per altre cose come ampiamente detto in quella consultazione sopra la quale Innocenzo del maestro Rinaldo della stessa Terra decise che Simonetto del signore Gentile sia Capitano e Rettore di detto Comune per 15 giorni per fare le cose promesse, sotto l’anno del Signore 1293 – sede Apostolica vacante per la morte di Nicola Papa IV – rogato da Andrea di Morico.
0290 – Monte Rubbiano – Atto della pace con promesse come in esso, fatto tramite Gerardo Di Pietro di Tommaso, Suppo di Giacobbe di Decano, e i soci a nome del Comune di Fermo, a Leonardo, Tebaldo, Pagano, Rinaldo e Andrea riceventi per conto di tutto il popolo di Monte Rubbiano e gli abitanti dello stesso luogo e i loro sostenitori, promisero di conservare ferma in perpetuo la pace a nome della sopra detta città e salvaguardare le loro persone e le cose mobili ed immobili, e di fare altre cose ecc. sotto l’anno del signore 1200 – rogato da Giovanni notaio.
0291 – Monte Rubbiano – Copia di ricevuta di alcune somme di denaro, o libbre fatte dagli uomini di Monte Rubbiano a nome di detto Comune ad Andrea, banchiere del Comune di Fermo, per i motivi come in detto copia – rogato da Angelo di Bernardo.
0292 – Monte Rubbiano – Atto degli accordi iniziati tra il Sig. Cola del Sig. Giovanni, Procuratore ed Ambasciatore della città di Fermo e il nobiluomo Brancuzio di Coluccio da Monte Rubbiano e la detta Terra nell’anno del Signore 1379 – nel giorno 16 Ottobre al tempo del Santissimo Signore Nostro Urbano, per Divina Provvidenza Papa VI, per mano di ser Giovanni Nicola Deutaleve da Fermo notaio.
0293 – Terra di Monte Rubbiano – Atto delle convenzione , e dei patti iniziati tra la Comunità e gli uomini di Monte Rubbiano e per loro conto tra il maestro Andrea di Ruggero di Monte Rubbiano, Sindaco da una parte e la Comunità e il Comune e gli uomini fermani dall’altra e Jacopo di Aldigherio loro Sindaco, promettente il Sindaco del comune di Monte Rubbiano allo stesso Jacopo Sindaco del Comune di Fermo ricevente una vera e perpetua soggezione, e fedeltà ecc. che a sua volta il signore Jacopo Sindaco fermano, a nome di ciò di cui sopra, riceve, e volle ricevere insieme con gli uomini e singole persone di detta Terra di Monte Rubbiano in cittadini perpetui con le immunità, le dignità e gli onori ed altre cose come in quell’atto, sotto l’anno del Signore 1325, al tempo del Signore Giovanni Papa XXII – rogato da Riguccio del maestro Deodato.
0294 – Castelli di Mogliano e Petritoli – Atto di accettazione del possesso di Mogliano e Petritoli tramite il Comune di Fermo, insieme con l’atto di presentazione del Breve di Giulio III nell’anno del signore 1553 – rogato da Bartolomeo Cordella da Fermo.
0295 – Fermo – Privilegio di Gregorio nono concedente il mero e misto imperio al Comune fermano nell’anno del Signore 1241. Giorno sesto alle Calende di Giugno <27 Maggio> – nell’anno quindicesimo del suo Pontificato.
0296 – Castello di Monte Lupone – Atto di un mandato di procura fatto tramite il signor Giovanni di Giovanni, Sindaco del comune di Monte Lupone, nella persona del signore Matteo di Gentile, Sindaco del Comune di Fermo per la causa e principalmente nella causa che detto Comune di Monte Lupone ha con il signor Annibaldo, fatto sotto l’anno del signore 1267 – al tempo di Clemente IV – rogato da Omodeo notaio,
0297 – Fermo – Breve di Gregorio XIII, confirmatorio della restituzione di otto castelli un tempo separati dal Comune di Fermo, nonostante che non furono osservate tutte le consuetudini contenute nel breve di reintegrazione. Fatto nell’anno del signore 1577 – nell’anno sesto del suo Pontificato.
0298 – Fermo – Lettera di Giovanni Dandolo, Doge di Venezia, fatta a favore di Giovanni di Lombardo, diretta al Podestà e al Consiglio e al Comune di Fermo, nella quale è contenuto che a lui restituiscano il possesso ed altre suppellettili ecc., come più ampiamente è detto in essa, nell’anno …..
0299 – Fermo – Ordine, o lettera monitoriale fatta tramite il Rev.do Sig. Raimondo Generale Uditore delle cause della Camera Apostolica, al Podestà, Consiglio, e al Comune di Fermo affinché tra 10 giorni, da compurtarsi dal giorno presente, paghino presso la Curia Romana o facciano pagare a Francesco Guidi ed a Jacopo di Aldobrandino, cittadini e mercanti di Siena, 101 Marche d’argento, per il motivo come indicato, e non pagate trascorso il termine dall’abate di Santo Savino dell’Ordine di San Benedetto della diocesi Fermana, a cui detta lettera avviene diretta, sia pubblicata la scomunica. Data, Viterbo nel giorno 14 Settembre dell’anno del Signore 1270.
0300 – Fermo atto di vendita di tre modioli e sette stari di Terra fatto tramite Tebaldo, Sindaco del Comune di Fermo, nome di detto Comune, al maestro Matteo di Giovanni al prezzo di 25 libbre ecc. nell’anno del signore 1243 – indizione prima nel giorno 15 Aprile – rogato da Andrea di Filippo di Pucilizio notaio.
0301 – Fermo – Copia del privilegio di Ottone IV, Imperatore dei Romani, come sopra numm. 234 e 235. Sigillo di Ottone IV …..†.
0302 – Fermo – Atto di quietanza di 197 ducati d’oro fatto tramite il Sig. Marco di Teresino, procuratore di ser Ramesino De Ramesinis da Faenza, depositario della Chiesa Romana, al Comune di Fermo e per esso a Ciccono del maestro Domenico per il motivo come in quell’atto – sotto l’anno del signore 1370- indizione ottava al tempo del Signore Urbano Papa V- rogato da ser Antonio di Pietro.
0303 – S. Elpidio, Fermo – Approvvigionamento del Beneficio Ecclesiastico nella chiesa di Sant’Elpidio fatta tramite Nicola De Nigris da Monte S. Martino, Vicario del Rev.mo Vescovo fermano, a favore di Francesco di Berardino di ser Odoardo della Terra di Sant’Elpidio presentato tramite Marinangelo di Gasparo, Marino di Francesco di Domenico, proclamati patroni, ed eredi di detto Beneficio ecc. Data nell’anno del signore 1523 al tempo di Adriano Papa VI.
0304 – Fermo e Terra di Monte Fortino – Privilegio del Papa Nicola V, in forma di Bolla, di conferma di tutti gli statuti, indulti e privilegi concessi alla città Fermana e i capitoli iniziati, fatti e firmati fra la detta città e la Comunità e gli uomini della Terra di Monte Fortino, della diocesi Fermana, nell’anno 1447 – anno primo del suo Pontificato.
0305 – Fermo – Copia del privilegio di Federico I, Imperatore dei Romani, e di conferma di tutti i beni e dei canonici della Chiesa Fermana, ed anche del privilegio concesso tramite Errico V imperatore, che nella Canonica non siano ordinati più di 300 canonici – Nell’anno del signore 1164 – anno 12º del suo regno, nono invece del suo impero. Copia trascritta per mano di Benvenuto di Jacopo nell’anno 1262.
0306 – Monastero di S. Pietro di Ferentillo – Elezione fatta del nono Abbate del Monastero di S. Pietro di Ferentillo, dell’Ordine di San Benedetto, nella persona del religioso uomo Nicola da Pozzuoli, confermato tramite Simone per misericordia divina dal titolo di S. Martino, presbitero e Cardinale Legato della Sede Apostolica, con una precedente sua lettera di tale natura di conferma per il religioso uomo Abbate del Monastero di Santa Maria di Pozzuoli dell’Ordine di San Benedetto, della Diocesi Sabinense, nell’anno del Signore 1263.
0307 – Fermo, Terra di Monte Santo – Atto del mandato di procura fatto tramite il Comune, e gli uomini della città di Fermo, nella persona del Sig. Percivalle di Giovanni, giudice e Sindaco di detto Comune, a nome di detto Comune per accettare e osservare e per fare osservare i patti e capitoli tra il magnifico Morico, Sindaco del Castello e degli uomini della Terra di Monte Santo, e al posto di detto Castello e comunità ecc. come più ampiamente è detto in quell’atto – nell’anno del Signore 1296 – al tempo del Santissimo Signore Nostro Bonifacio Papa VIII – rogato da Marco di Marcellino notaio.
0308 – Fermo – Inquisizione con atti, poi seguiti dai fatti, promossa tramite il signor Antonio da Montefalco giudice nella Marca, contro e avverso il Comune della città di Fermo, e la stessa Comunità a causa e per il motivo che ogni giorno in detta città alcuni banditi ricevevano con disprezzo detto signor giudice, e i nomi di costoro si trovano in quelle inquisizione. Fatto sotto l’anno del signore 1279 – al tempo del Signore Nicola Papa III.
0309 – Fermo e Ancona – Atto di una confederazione fatto tra le città Fermana e anconetana,ossia a loro nome, fra Domenico di Giovanni da Fermo, Sindaco della città di Fermo e Paolo di Onofrio De Polidoris, Sindaco della città di Ancona, nell’anno del Signore 1448 – rogato da Barnaba De Vitalibus da Camerino.
0310 – Fermo- Privilegio in forma di Bolla di Bonifacio Papa IX , diretto al nobiluomo Gerardo De Adigheris, cameriere parmense, perché per gli stipendi e lui dovuti dalla Chiesa romana e ai suoi cavalieri dei quali era capitano possa esigere dal Comune della città Fermana 1000 fiorini d’oro dalla Camera ecc. fatto a Roma alle Calende di Marzo, anno primo del suo Pontificato.
0311 – Fermo- Breve di Clemente Papa VIII di assoluzione del Comune e della Comunità di Fermo dalla scomunica nella quale detta Comunità sembrava certo fosse incorsa per la non osservanza del decreto dell’Ill.mo e Rev.mo Cardinale di Sant’Angelo di ricambiare dopo la morte di un cittadino della Magistratura immediatamente fra otto giorni con la elezione di un altro cittadino a posto del morto. Nell’anno del Signore 1601 – anno decimo del suo Pontificato.
0312 – Fermo – Breve di Pio IV, Pontefice Massimo, concesso al Comune della città di Fermo perché possa esigere da chiunque gabelle dazi, rispettata la proporzione con i patrimoni ed altri beni da essi acquisiti. Fatto nell’anno del signore 1563 – anno quarto del suo Pontificato.
0313 – Fermo – Ricevuta di ducati 22 e Bolognini 35 fatta tramite il Rev.do Padre signor Fabriano da Monte Poliziano chierico Camera Apostolica della Marca ecc. Tesoriere Sig. Francesco di Bartolomeo Sindaco del Comune di Fermo a nome di detto Comune nell’anno del Signore 1479. Sigillo Fabiano Tesoriere del luogo † del sigillo R. Scarella notaio della Camera.
0314 – Fermo – Lettera in forma di Breve del Santissimo Sig. nostro Sisto Papa IV diretto ai Priori e al Comune di Fermo sopra le lamentele e le obiezioni fatte tramite tutti i Fermani contro il Rev.mo Sig. Giovanni Battista Vescovo Fermano, esortando gli stessi al perdono e alla assoluzione, ed alla restituzione in pristino dello stesso stato da farsi da essi, e rende noto che per il governo e l’amministrazione della cattedrale Chiesa Fermana ha già prestabilito il Rev.mo Sig. dal titolo di Sant’Eustachio, Cardinale della Sacra Romana Chiesa. Data, Roma, nell’anno del Signore 1483.
0315 – Fermo – Libro dei capitoli del nuovo della pietà della città di Recanati relativo all’anno 1258.
0316 – Fermo – Lettera di Giovanni Dandolo, Doge dei Veneziani, scritta ai nobili e saggi uomini Podestà, Consiglio e Comune fermano a favore del nobiluomo Marco De Molin, per il motivo e la opportunità di cui in essa. Nell’anno ….. 7 Dicembre, indizione tredicesima.
0317 – Fermo- Copia di un privilegio del Santissimo Signore nostro Bonifacio Papa IX ed anche del Santissimo Signore nostro Gregorio XI, alla Comunità e al Comune di Fermo relativi alla concessione affinché la Residenza della Curia Generale di tutta la Provincia della Marca Anconetana rimanga per l’avvenire a Fermo ed in perpetuo, con i privilegi, gli onori, i modi e le condizioni come fin qui era ancora la predetta Residenza nella stessa città. La data dei privilegi di Bonifacio è giorno 17 alle Calende di Febbraio <16 Gennaio>, nell’anno nono del suo Pontificato – di Gregorio invece il 17 Maggio 1372 – trascritto da ser Antonio di ser Domenico da Fermo.
0318 – Fermo – Lettera aperta di Bartolomeo di Arrano da Spoleto, Vicario Generale dell’Episcopato di Fermo che consente la permuta fatta dei benefici di una parrocchia fra il Rev.mo Sig. Censorio di Marziale ed Angelo Cordella da Monte Urano, chierici della Diocesi Fermana, come in essa è più ampiamente detto, nell’anno del signore 1565 – al tempo di Pio IV Pontefice Massimo.
0319 – Fermo – Privilegio di conferma delle libertà, delle comunità, dei privilegi concessi dai Sommi Pontefici e dai Legati della Sede Apostolica, alla comunità e al Comune di Fermo, per quanto confermato per mezzo del Santissimo Signore Innocenzo Pontefice, per i motivi come in esso. Sotto la data, Milano, giorno 16 alle Calende di Agosto <17 Luglio> – nell’anno nono del suo Pontificato.
0320 – Fermo – Lettera di Bonifacio Papa IX diretta al popolo e al Comune della città di Fermo, nella quale raccomanda allo stesso popolo ecc. che presti fede ai consigli e alle richieste del Venerabile Frate Benedetto, Vescovo camerinense. Data 13 alle Calende di Aprile (20Marzo) – anno primo del Pontificato.
0321 – Fermo – Bolla del Santissimo Signore Nostro Paolo III relativo alla concessione e alla facoltà di costruire e di erigere un Monastero nella chiesa B. M. Vergine della città di Fermo, sotto la regola di Santa Caterina da Siena, e l’amministrazione il governo dei frati fermani di San Domenico, dell’Ordine dei Predicatori, con i patti e le condizioni come più ampiamente è detto in quella bolla, sotto la data, Roma, nell’anno del Signore 1546 – anno dodicesimo del suo Pontificato.
0322 – Fermo – Atto copiato di un pubblico atto di vendita di tutti i beni mobili ed immobili del Sig. Gentile da Mogliano, ribelle della Santa madre Chiesa, e condannato, fatto tramite il Rev.mo Sig. Egidio dal titolo di San Clemente, presbitero e Cardinale, Legato della Sede Apostolica, e Vicario Generale delle Terre (cittadelle) della Chiesa Romana al di qua del regno di Sicilia, alla Comunità e al Comune e agli uomini di Fermo e per essi al Sig. Domenico del Sig. Bongiovanni Sindaco fermano al prezzo di 3000 fiorini sotto, l’anno del Signore 1355 – scritto per mano di Antonio di Bartolomeo – copiato per mano di Nicola di Vagnarello da Fermo – vedi l’originale numero 237.
0323 – Fermo – Richiesta fatta tramite l’Ambasciatore, o Oratore del Comune di Fermo, nel Consiglio di Siena sulla questione e la causa che detto Comune di Fermo ha con Ciolo di Provenzano, un tempo Podestà di Fermo e fu stabilito in detto Consiglio di rimettere in tal modo la differenza ai Consoli delle Mercanzie della città di Siena e a Ciolo di scegliere il luogo dove in qualche modo la differenza debba terminare. Le altre cose di qua e di là sospese.
0324 – Fermo – Lettera di raccomandazione del Rev.mo Sig. Cardinale Napoletano diretta ai Sigg. Priori di Fermo, ai quali raccomanda il Venerabile maestro Frate Tommaso, cittadino e provinciale dell’Ordine dei Predicatori della Lombardia Inferiore. Data, Roma, 29 Gennaio.
0325 – Fermo – Lettera del Sig. Pietro di Galesio, diretta ai Magnifici Sigg. Priori della città di Fermo, nella quale espone agli stessi che esso farà sì che dal Magnifico Sig. Mario Bencio, Luogotenente di questa città, siano osservati alla perfezione i capitoli di questa città, ed altre cose come in detta lettera. Sotto la data, Roma, 13 Settembre 1551.
0326 – Fermo – Supplica alla Comunità e agli uomini della città e dello Stato fermano fatta dall’Ill.mo Signore Taddeo Gaddo Cardinale, e Governatore Fermano affinché tramite esso gli Officiali debbano osservare testualmente i capitoli scritti dentro come in quella supplica, tramite la sua sottoscrizione, ordinò di osservare.
0327 – Fermo – Ricevuta o quietanza di 500 scudi di monete della Marca fatta tramite Simone Calcaneo Cassiere della Marca, a nome di Nicola Calcaneo, Tesoriere del Comune di Fermo, per il motivo come in scritto in essa ecc. nel giorno 26 Maggio 1505.
0328 – Fermo – Copia di una lettera apostolica, o rescritto del Papa Martino V diretto a Giffredio di Anagni notaio del signor Papa, Rettore della Marca Anconetana, e a Gualterio da Fontana, Preposto di Ingreio, nella chiesa Carnotense, Cappellano del Signor Papa per la tassazione e la modifica delle condanne di città, delle comunità e delle singole persone della Marca Anconetana ecc. fatta nell’anno del Signore 1284 – al tempo del Signore Martino Papa V.
0329 – Fermo – Bolla di approvvigionamento delle Canonicato e della Prebenda della Diocesi Fermana per la rinuncia da parte di Antonio di Pagano a favore di Giovanni Paolo di Marziale nella forma che merita. Fatta nell’anno del Signore 1517 – al tempo di Leone Papa X, anno quinto del Pontificato.
0330 – Fermo – Lettera di proibizione con il Decreto del Rev. mo Padre e Sig. Antonio di Agostino, dottore del Santissimo signore nostro Papa nei due diritti, e Uditore delle cause dello stesso sacro palazzo apostolico, nel processo e nella causa in corso tra il Rev.do Sig. Censorio di Marziale, chierico della diocesi Fermana, e il chierico Ascanio Tomassino della stessa Diocesi a causa di benefici perpetui semplici eccetera come in quella lettera. Data sotto il sigillo del predetto Rev.do Padre signor Antonio nell’anno del Signore 1546. Al tempo di Paolo III – rogato dal notaio Giovanni Serrurier del Pacro palazzo Apostolico delle Cause.
0331 – Fermo – Atto di appello fatto tramite il Sig. Matteo Gentile Sindaco e a nome del Sindacato del Comune di Fermo riguardo alla sentenza fatta dal Sig. Jacopo, diacono cardinale di Santa Maria in Cosmedin, a favore di Giovanni di Mandone contro detto Comune, nell’anno del Signore 1268 – rogato da Benvenuto di Jacopo notaio.
0332 – Fermo – Testamento di Ludovico di Giovanni Papa da Fermo fatto nell’anno del signore 1478 – rogato da Nicola Francesco di Coluccio da Fermo notaio, insieme a quietanze di pagamenti fatti da delegati nominati tramite il sopraddetto testatore, rogato circa quelle dallo stesso notaio.
0333 – Fermo – atto di un mandato di procura del nobiluomo Gualterio del signore Alberico dalla Terra di Fabriano. Le persone dei signori Pietro di Giovanni da Sarnano e Pietro de defunto Venibene da San Ginesio nei processi, nelle liti che nelle questioni che ha e avrà con nobiluomo Petrello … da Mogliano ecc. fatto Fermo nell’anno del Signore 1368 – rogato da Antonio del defunto Angelo di consiglio da Sarnano.
0334 – Fabriano – Copia o trascrizione di una lettera o privilegio di Egidio, per misericordia divina Vescovo Sabinense, Legato della Sede Apostolica, e Vicario Generale delle Terre (cittadelle) e delle Province Romane della Chiesa esistenti in Italia, con la quale perdona ogni delitto e cose commesse contro la Santa Romana Chiesa dai nobiluomini De Clavellis da Fabriano, e al Comune e alla Comunità e agli uomini di Fabriano, assolvendoli in generale, nell’anno del Signore … Nelle None di Luglio (7 Luglio) nell’anno decimo del Pontificato del Santissimo Innocenzo VI – stipulata la copia da Ludovico di ser Romano Bucase da Fabriano – 17 Luglio dell’anno 1362 al tempo dello stesso Signore Innocenzo Papa sesto – vedi numm. 422-718-743.
0335 – Fermo – Copia dell’atto di vendita e di ratifica di alcuni beni impiegati spesso tra il Sig. Melchiorre del defunto Antonio di Ludovico di Giovanni Papa da Fermo e Pietro di Ludovico suo fratello carnale, nell’anno del Signore 1501 – al tempo di Alessandro Papa VI- copiata per mano di Luca di Antonio da Fermo.
0336 – Fermo – lettera di Bonifacio Papa non in forma di bolla diretta al Comune ai uomini di Fermo con la quale si esorta gli stessi affinché nella difesa della sacra romana Chiesa risultino solerti e concedere l’antica fedeltà. Nell’anno ….., Nel giorno terzo alle calende di Settembre <30 Agosto>, nell’anno primo del suo Pontificato.
0337 – Terra di Amandola – Appello interposto e fatto da parte di Giusto di Tommaso di Gentile dalla Terra di Amandola tramite Benedetto del chierico Leone da Fermo, Procuratore del predetto Giusto per una certa condanna cioè in 125 libbre di denaro, a causa del taglio di cinque alberi fruttiferi, dinanzi al signore Cambio, Giudice per gli Appelli della città di Fermo, fatta sotto l’anno del Signore 1358- Indizione undicesima, al tempo del Signore Innocenzo VI- rogato da Nuccio di Giovanni.
0338 – Fermo – Conteggio di alcune partite di somme di denaro relative a cose avute dai commercianti Delfini di Venezia, tramite il magnifico Comune di Fermo, cioè di cose date e ricevute sotto gli anni, mesi, e giorni come in quel conteggio.
0339 – Fermo – Testamento del Rev.do Sig. Censorio di Marziale, canonico fermano, fatto, sigillato con un terzo rinnovato sigillo e per mano propria sottoscritto nell’anno del Signore 1589 – nel giorno 10 Marzo, sedente sul trono pontificio Papa Sisto V.
0340 – Fermo – Lettera di scomunica in forma di Bolla diretta all’Arcivescovo Fermano, ovvero al suo Vicario nelle cose spirituali, concessa alla Comunità e al Comune di Fermo tramite Paolo Papa V contro tutti gli occulti detentori, i rapinatori, i nasconditori, e contro coloro che arrecano danni ai beni di detta Comunità, oltre il termine come indicato in essa. Fatta nell’anno del Signore 1609 – nell’anno quinto del Pontificato.
0341 – Fermo – Lettera di Camillo di Borghese ecc. e dell’uditore Generale della Curia della Camera Apostolica che modera il divieto, a richiesta del Signore Lucio di Flacco, o del suo Procuratore contro la Comunità e il Comune di Fermo, ottenuta in altro tempo. Fatta nell’anno del Signore 1592 – al tempo del Santissimo Signore Nostro Clemente Papa VIII –
0342 – Fermo lettera di Giovanni di Domenico Spinola ecc. Uditore Generale della Curia delle Cause della Camera Apostolica, per mantenere la Comunità e il Comune di Fermo nella facoltà di esigere le pene dai coloni, e lavoratori dei Fratelli Agostiniani che arrecavano danni nei Terre (cittadelle)ni degli altri ecc. Fatta nell’anno del Signore 1613- al tempo del signore Paolo V, Pontefice Massimo.
0343 – Fermo – Supplica di diversi Comuni e della città di Fermo a Giovanni Battista da Monte intesa ad ottenere l’assoluzione della scomunica e dei delitti da loro commessi contro la Sacra Romana Chiesa aggredendo ostilmente il castello di Petritoli, per l’aggressione fatta dagli uomini di detto Castello, contro la persona di un certo Federico De Nobili da Fermo, bandito e condannato. Fatta nell’anno del Signore e concessa come è manifesto tramite la sottoscrizione il sigillo.
0344 – Fermo e Terra di San Ginesio – Compromesso fatto per ristabilire la pace e la concordia tramite la Comunità e il Comune di Fermo e il suo Sindaco da una parte, e il Comune e la Terra di San Ginesio e il suo Sindaco dall’altra. Nell’anno del Signore 1306 – nell’anno primo del Santissimo signore nostro Clemente Papa V.
0345 – Fermo – Atto di dichiarazione fatta tramite il Rev.do Padre Sig. Angelo Giustiniano, Rettore del Collegio della società di Gesù della città di Fermo, interponendo il giuramento, secondo l’usanza sacerdotale, che egli nella causa in corso fra detto Collegio e Vincenzo Francolino, e i soci Priori di Fermo, negli gli ultimi mesi passati, che non intendono né hanno inteso minimamente di innovare alcunché contro i privilegi, i diritti e indulti di detta città, e dichiarano che fanno ciò per volontà e consenso proprio e dei superiori di Roma e in ogni luogo dove essi abitano ecc. come in quell’atto. Data, Fermo, in detto Collegio nell’anno del Signore 1612- rogato da Paolo Fiorello da Fermo.
0346 – Fermo – Atto fatto tramite i Sigg. Priori della città di Fermo circa la stima fatta dei danni provocati e guasti fatti alla detta città e il suo distretto nell’anno del signore 1248 – rogato da Ranoncello notaio.
0347 – Fermo – Processo fulmineo con l’inserzione della Bolla e le lettera esecutiva circa il canonicato e della prebenda della Chiesa Fermana concesso al Rev.do Sig. Giovanni Paolo di Marziale per la rinuncia fatta nelle mani del Santissimo a favore del predetto tramite il Sig. Antonio Pagano – sotto il rogito del signor Ludovico del defunto Angelo, cittadino fermano, da Rotella nell’anno del Signore 1517 – al tempo di Leone Papa X.
0348 – Fermo – Due atti di cessione di ogni diritto e azione, che avevano Guglielmo di Palmierio, guardia, della contrada di San Martino, e Giovanni di Andrea, guardia della contrada di Florenza, per il motivo che debbono ricevere 40 soldi dal Comune di Fermo per la custodia fatta, negli ultimi quattro mesi, al tempo del signore Neapolione del Sig. Jacopo Neapolione dei figli di Urso ecc. fatti in favore del signore Osmido di Moricizazi nell’anno del Signore 1270 – rogato da Gentile di Simonetto notaio.
0349 – Fermo e Terra di San Ginesio – Privilegio di assoluzione dei banditi e scomunicati concesso al Comune di Fermo per la guerra portata contro il Comune di San Ginesio. Fatto in Monte Olmo nell’anno del signore 1306, rogato per la pubblicazione dello stesso, fatta tramite il signor Vitale, Rettore sopra le cose Spirituali da Jacopo di Guglielmo da Santa Vittoria.
0350 – Fermo – Atto di perdono di tutti i delitti commessi tanto tramite il Comune di Fermo quanto dai suoi singoli contro Monte Santo, Monte Olmo e contro altri, fatto tramite il Rev.mo signore Vitale, Rettore della Provincia delle Marche nell’anno del Signore 1317 – rogato da Martino del defunto fratello di Raniero da Cesena notaio.
0351 – Fermo – Lettera esecutiva di approvvigionamento della Parrocchia di Santa Maria degli Angeli chiamata del Castello di Monte della stessa Santa Maria in Giorgio della Diocesi Fermana a favore di Alessandro di Avoltrone, presbitero di detta chiesa, rimosso Marino Ricciardo, illegale detentore di quella parrocchia, dirette al Vicario Generale del Vescovo Fermano nelle cose Spirituali. Nell’anno del Signore 1577 – anno sesto del Pontificato di Gregorio Papa XIII.
0352 – Fermo – Copia di un privilegio di conferma dei diritti e delle consuetudini della città di Fermo, prima confermati tramite il Rev.mo Diacono Cardinale dal titolo di Santa Maria in Cosmedin e Vicegerente nella Marca Anconetana, e poi confermati tramite il Santissimo Signore Nostro Alessandro Pontefice, come più ampiamente è scritto in detta copia. Data, Anagni, giorno undicesimo alle Calende di Luglio <21 Giugno> , anno primo del Pontificato – rogato in copia da Andriolo di Pietro notaio.
0353 – Fermo – Lettera ammonitrice da parte del Comune della Comunità di Fermo contro il Rev.mo Priore, Sottopriore, Sindaco, e Frati di Sant’Agostino di detta città di Fermo e i loro muratori, affinché cessino dalla fabbrica iniziata sopra le mura di detta città. Fatta, nell’anno del Signore 1612 – nell’anno ottavo del Pontificato di Paolo Papa V.
0354 – Castello di Monte S. Pietro – Atto di vendita di Monte Santo Pietro, fatto tramite il Frate Gentilisco, Sindaco Lateranense della Chiesa al maestro Nicoletto, Sindaco del Comune di Fermo sotto l’anno del Signore 1311 – scritto e pubblicato per mano di Monte di Iacopo, e sottoscritto per mano di Francesco di Giovanni.
0355 – Terra di Monteverde o Monte Santa Maria in Giorgio – Due atti, dei quali uno di esecuzione e l’altro di trasferimento del possesso del Castello di Monteverde agli uomini della Terra di Monte Santa Maria in Giorgio nell’anno del signore 1366 – al tempo del signore Urbano Papa V – rogato da Pietro di Tomassuccio da Smerillo notaio.
0356 – Fermo – Testamento del defunto Sig. Paoluccio di Antonio del Castello di Petritoli, nel quale dopo diversi legati nomina suoi eredi universali Michelina sua figlia, Felice, Antonio, e Piero figli di Ludovico di Giovanni Papa da Fermo, esecutori invece costituisce Ludovico di Giovanni Papa, e Felice figlio dello stesso, nell’anno del Signore 1464 – rogato da Bartolomeo di Tommaso di Massetto da detto Castello.
0357 – Fermo, Castello di Monte S. Pietro degli Agli – Copia dell’atto di una procura fatta tramite i Sigg. il Podestà, i Capitani ecc. di Fermo nel Consiglio Generale dei Trecento del Popolo nella persona del signore Montanello di Egidio per ricevere a titolo di vendita a nome del Comune di Fermo la cessione e la concessione, sotto qualsiasi forma, dai Sigg. del Castello di Monte Santo Pietro ecc. come è scritto in esso, dal Sig. Gerardo, Prevosto della Chiesa di San Pietro da Mariano ecc. copia per mano di Simone di ser Giovanni da Montenario nell’anno del Signore 1361.
0358 – Fermo – Atto del mandato di procura fatto tramite il Rev. mo Gerardo, per grazia di Dio Vescovo Fermano, in persona di Guidone da Firenze, per la vendita di due pezzi di Terra posti in zona appartenente a Macerata ecc. come detto in esso. Fatto nell’anno del signore 1257 – rogato da Giovanni.
0359 – Fermo – Tre bozze o copie di alcune Bolle di Eugenio Papa IV, per la Comunità di Fermo, di assoluzione e di conferma dei privilegi e di tutti gli acquisti, una dì Callisto Papa III relativa alla loro conferma, che tramite i Pontefici Eugenio IV e Nicola V sono concesse allo stesso Comune di Fermo ecc. nella scatola di ferro.
0360 – Monastero di San Pietro di Ferentillo – Copia dell’atto di elezione fatta di Nicola da Pozzuoli, monaco del Monastero Farfense in Abbate del Monastero di San Pietro di Ferentillo, insieme ad una copia del privilegio di conferma dello stesso, fatto da Simone dal titolo di San Martino, Presbitero e Cardinale, Legato della Sede Apostolica ecc., nell’anno del Signore 1264 – copiato per mano di Paolo di Bernardo notaio, nell’anno del Signore 1266.
0361 – Offida – Copia di alcuni Capitoli di un atto pubblico fatto tra Domenico Gentile, Abate farfense e gli Offidani ecc. nell’anno del Signore 1204 – copiato da Gualterio … da Offida – Vedi numm. 982 e 983.
0362 – Fermo e Ripatransone – Atto del mandato di procura fatta tramite il Podestà e il Consiglio Generale degli uomini di Ripatransone nella persona di Giovanni di Rinaldo di Giovanni per l’acquisto di Terre (cittadelle), di vigne da darsi e da assegnarsi a Gerardo, per grazia di Dio Vescovo Fermano, per la liberazione, l’assoluzione è il compromesso, che lo stesso signor Vescovo fece col Comune di Ripatransone ecc. rogato da Federico del Sig. Salvo di Ripatransone notaio, nell’anno del Signore 1255 – al tempo del Signore Alessandro Papa IV.
0363 – Fermo – Appello interposto al Santissimo Signore Nostro Papa tramite Pace di Rodolfo, Sindaco del Comune di Fermo, a nome del Podestà di detto Comune e degli Officiali, in seguito all’ordine o agli ordini impartiti tramite il Signore Paniano, delegato rettore della Marca Anconetana di non esportare grasso di maiale dal territorio del Distretto di Fermo al di fuori della Marca senza uno speciale permesso di detto rettore, fatta sotto l’anno del Signore 1286.
0364 – Lotaresco – Atto di procura fatta tramite Cicco del defunto ser Andrea da Lutaresco oltre il fiume Pescara, nella persona di Vagnozio del defunto Coluccio di Novello da Monte San Pietro, della Provincia delle Marche, per i processi e specialmente a nome dello stesso costituente quale erede nella causa con Tuzio di Migliorato, Tuzio di ser Andrea da Firenze, e il socio, ed altre cose come più ampiamente in detto atto, fatto nell’anno del Signore 1369 – al tempo del Signore Urbano V – rogato da ser Cicco di Amico ecc.
0365 – Fermo – Copia della lettera dell’Ill.mo e Rev.mo Cardinale Farnese relativo alla restituzione delle gabelle di Mogliano e Petritoli alla città Fermana.
0366 – mancante
0367 – Fermo – Copia della quietanza di scuti 456 e Bolognini 75 in ragione di 10 Giulii per ogni scudo, fatta tramite Francesco Guerriero, figlio ed erede del defunto Alessandro di Matteo di Cecco da Fermo quale creditore del Comune e degli uomini di detta città signori Sigismondo Iotto e da Antonio Paccarone, procuratori e oratori rispettivamente di detta città di Fermo a nome di detto Comune per il processo, come scritto in quella copia, nell’anno del Signore 1570 – rogato da Fausto Pinolo.
0368 – Venezia e Fermo – Atto dei patti e delle convenzioni iniziate e fatte tra la Comunità e il Comune di Fermo e per esso tramite Jacopo Giovanni, Sindaco e la Comunità e gli uomini di Venezia, e per essi l’Ill.mo signore Rainerio Zeno, Doge dei Veneziani, come scritto in esso nell’anno del Signore 1260 – rogato da Corrado notaio; e poiché il originale è stracciato vedi la copia numero 372.
0369 – Fermo – Lettera dell’Ill.mo e Rev.mo Cardinale Ursini, Legato della sede Apostolica, dirette ai Rev.mi signori Luogotenente nelle Marche del Vescovo Nolano ed a Clusino Tesoriere, nella quale rende noto agli stessi che non debbono molestare i Fermani per la morte del loro Vescovo, per i motivi come indicato nella lettera. Data, Roma, anno del Signore 1483.
0370 – Fermo – Trascrizione ovvero copia del privilegio del Serenissimo Ottone Imperatore. Vedi numm. 234,235 e 301.
0371 – Fermo – Ricevuta di fiorini 68 fatta tramite Nicola Calcaneo, Tesoriere della Marca Anconetana, al Comune di Fermo, e per esso a ser Antonio, Oratore nel processo come detto nella ricevuta – sotto il giorno 8 Aprile 1506.
0372 – Fermo – Copia di un atto di patti iniziati e fatti tra il Comune della città di Venezia e gli uomini della città di Fermo ecc. Vedi num. 368.
0373 – Fermo – Spese fatte tramite i Magnifici signori Delfini nelle citazioni e nelle sentenze fatte contro i fideiussori della Magnifica Comunità di Fermo.
0374 – Fermo – Atto del mandato di procura fatta tramite il Sig. Innocenzo de Alberis, Commissario Apostolico Fiorentino, circa la riscossione della imposizione, nella Provincia delle Marche, nella persona di Giovanni Francesco Alberive da Tolentino a suo nome e per la cancellazione dell’atto di 6000 scuti d’oro fatto tramite la Comunità di Fermo allo stesso Sig. commissario in occasione di detta imposizione per mano di un certo notaio calcolata la quota spettante ai Castello di Petritoli e di Monte Ottone, e altre cose come in quell’atto fatto nell’anno del Signore 1568 – al tempo del Signore Pio Papa V- rogato da Domenico di Filippo.
0375 – Fermo – Lettera di raccomandazione di Agostino Borbadici, per grazia di Dio Doge dei Veneziani, dirette ai Magnifici signori Priori della città di Fermo a favore di Giovanni de Medes ecc.-
0376 – Fermo – Lettera del Rev.mo Cardinale Bolognese, diretta ai signori Priori di Fermo, nella quale rende noto di aver trovato il sovrano in grazia verso gli oratori fermani e di aver epletato le cose intraprese, e di provare un grande affetto per il Comune di Fermo, e per la sua pace e di desiderare il suo miglioramento. Data, Roma, 15 Gennaio.
0377 – Fermo – Dichiarazione circa la elezione del Rettore della chiesa di Santa Maria a Mare, per diritto delle Patronato – sotto l’anno del Signore 1281 – Pontificato di Martino Papa IV – rogato da Bartolomeo da Guarcino notaio.
0378 – Monastero dell’Abbazia di Ferentillo – Copia di una copia del privilegio del Signore Nostro Bonifacio Papa concesso ai Rev.mi signori Canonici del Capitolo della Chiesa lateranense da Roma circa la riforma del Monastero di Ferentillo, copiata per mano di Ruggero Diotallevi.
0379 – Fermo – Ricevuta di fiorini 300, fatta tramite Nicola Calcaneo, Tesoriere della Provincia delle Marche, al Comune di Fermo, e per esso a Giovanni di Borgomenso, per il motivo come detto in quella ricevuta. Data, Macerata, 6 Agosto 1505.
0380 – Fermo lettera dell’Ill.mo signore Giordano Ursini, diretta ai Magnifici signori Priori della città di Fermo, del tenore come in quella lettera è ecc.
0381 – Fermo – Lettera del Rettore Generale della Provincia della Marca Rev.do Vescovo Conchense, riguardante il Palazzo dei signori Priori di Fermo, diretta ai Sigg. Priori in cui rende loro noto che per quanto riguarda il fatto del Palazzo egli ha scritto al Rev.mo Cardinale del titolo di Sant’Angelo, come più ampiamente è detto in essa. Sotto la data, Macerata, 19 Febbraio.
0382 – Fermo – Supplica della città di Fermo fatta all’Ill.mo Sig. Baldovino da Monte, Governatore di detta città, insieme con la risposta scritta di eleggere e di destinare sul posto i Fisici Ufficiali Sanitari e gli Speziali, allo scopo di evitare le spese. Data, Roma, giorno 21 Luglio 1553.
0383 – Fermo – Atto o garanzia della ricevuta di ducati 3426 d’oro della Camera, fatto tramite il Sig. Sabino De Bargarinis, mercante fiorentino, alla Comunità e al Comune di Fermo per il motivo come in quell’atto. Sotto l’anno del Signore 1506 – rogato da Filippo De Carolis.
0384 – Fermo – Privilegio del Santissimo Signore Nostro Bonifacio Papa IX, concesso alla Comunità e al Comune di Fermo, cioè che la Residenza della Curia Generale di tutta la Provincia della Marca Anconetana rimanga, per l’avvenire ed in perpetuo, nella città di Fermo con i privilegi gli onori, le modalità ecc. come in detto privilegio. Data, Roma, presso San Pietro, giorno 17 alle calende di Febbraio <16 Gennaio>. Anno nono del suo Pontificato.
0385 – Terra di Accumoli e Amatrice – Copia di un atto di pace fatto fra Gualtierio di Gentile di Accumoli, Sindaco della Comunità e degli uomini di detta Terra a nome di detta Comunità da una parte e Lorenzo di Angelo da San Lorenzo di Amatrice, Sindaco della Comunità e degli uomini della Terra di Amatrice, a nome di detta comunità con i patti e capitoli come in quell’atto – nell’anno del Signore 1387 – regnante Carlo III, imperatore – vedi numero 859.
0386 – Fermo – Privilegio di Federico Secondo Imperatore, che conferma i beni, i usi e le consuetudini della città di Fermo e che riceve detta città nell’amore precedente, assolvendo essa e i suoi uomini o abitanti da tutti le pene, le multe, e le condanne da chiunque ad essi inflitte, nell’anno del Signore 1242. Presso San Germano, giorno 15 Agosto, nell’anno 22 del suo impero – 18 del Regno di Gerusalemme – 45 invece del Regno di Sicilia.
0387 – Fermo – Privilegio del Santissimo Signore Nostro Bonifacio Papa VIII, concesso alla Comunità e al Comune di Fermo di poter fare nella chiesa della Beata Maria Vergine da Fermo una cassa con due chiavi, per la raccolta delle elemosine per la fabbrica da farsi di detta chiesa ecc. Data, Anagni, giorno sei alle Calende di Giugno <27 Giugno> – anno nono del Pontificato.
0388 – Fermo – Atto del mandato di procura fatto tramite il Rev.do Sig. Francesco, Abate di Santo Antonio da Sant’Antonio, dell’ordine di Santo Agostino della Diocesi di Vienna nella persona del Sig. Nicola Brune da Pinerolo, della Diocesi di Torino, Priore del Priorato di Sant’Antonio da Monte Santo per dirigere e governare in particolare ed espressamente la casa e l’ospedale presso la chiesa di Sant’Antonio della città di Fermo, e i suoi diritti, e beni, e per altre cose come più ampiamente è detto in quell’atto. Fatto sotto l’anno del Signore 1544- al tempo di Paolo Papa III – rogato da Gabriele di Vignolo scrittore dell’Archivio della Curia Romana.
0389 – Fermo – Lettera in forma di Breve del Santissimo Signore Nostro Sisto Papa IV diretta ai Priori e al Comune di Fermo, nella quale ordina agli stessi, che sotto pena di 4000 Ducati, e di altre pene ecc. né agli Anconetani né agli Osimani prestino alcuna difesa o aiuto, ma facciano, in qualche modo, quanto fu a loro stessi ordinato tramite il Signor commissario Fabiano da Montepulciano. Data, Roma, nel giorno 28 Luglio 1477.
0390 – Fermo – Copia di una Bolla o incarico, fatta dal Santissimo Pontefice Innocenzo IV, diretta al Rev.mo Rettore della Marca Anconetana, nella quale allo stesso ordina e raccomanda che conservi intatti i privilegi e diritti della città Fermana, e che faccia quanto nello stesso ci fu per conservarli integri. Copiato tramite Nicola di Gidiuccio da Fermo – sotto l’anno del Signore 1429 – al tempo del Signore Martino Papa V.
0391 – Fermo – Accusa o denuncia fatta dinanzi al signor Andrea Zeno, Podestà Sermano, tramite Rinaldo di Michele, Sindaco del Comune di Fermo a nome di detto Comune contro Antonio di Ermanno, i figli di Suppone, e il signor Adenolfo di Ruggero che hanno preso e che impediscono la Rota, che viene chiamata Rota di Villa Campilioli, che è di proprietà del Comune di Fermo, insieme con le affermazioni o gli articoli e i testimoni esaminati contro di essi, a richiesta del detto Sindaco a nome del Comune di Fermo, sotto l’anno del Signore 1254 – rogato da Pietro di Matteo.
0392 – Fermo – Breve del Santissimo Signore Nostro Giulio Papa III, che conferma tutti e singoli gli statuti, i privilegi, indulti, le riforme o altre cose concesse tramite altri Sommi Pontefici pro tempore, alla Comunità e al Comune Fermano. Sotto la data, Roma, presso San Pietro sotto l’anello del Pescatore, nel giorno 22 Gennaio 1552 – anno secondo del Pontificato.
0393 – Terra di Amandola – Atto di pace fatta tra Angelo di Lorenzo e Luciano cola e da Mantova. Sotto l’anno del signore 1503 – Indizione sesta, al tempo del Signor Alessandro Papa VI -rogato da aleotto di Giovanni da Ferrara.
0394 – Fermo – Atto di composizione del Rev.do Sig. Censorio di Marziale per conto della città, con la reverenda Camera Apostolica per scudi 3000, al tempo di Gregorio XIV Pontefice Massimo.
0395 – Monteverde – Atto di un mandato di procura fatto tramite la nobile donna Margherita, altre volte Mittarella, figlia del Mercenario del signore Fidesmido da Monteverde, moglie del nobiluomo Guallterio di Alberghetto De Clavellis da Fabriano nella persona di Vagnotto del defunto Coluccio di Novello perché compaia, faccia ecc. in tutti i suoi processi dinanzi a qualsiasi giudice, e soprattutto nel processo che ha con il signore Tuzio di Migliorato ecc. fatto sotto l’anno del signore 1369 – al tempo di Urbano VI – rogato da Francesco del defunto Riccardo.
0396 – Fermo e Venezia – Lettera del Serenissimo Giovanni Dandolo, Doge dei Veneziani, diretta al Podestà e al Comune di Fermo, affinché si abbia fiducia in Paolo Gerardo, notaio che ha recapitato la presente lettera. Data, nell’ultimo giorno del mese di Luglio – Indizione dodicesima.
0397 – Fermo – Privilegio del serenissimo Ottone, Imperatore dei Romani, nel concedere al Comune e agli uomini di Fermo la giurisdizione del Mare. Vedi numm. 234-235 e 301.
0398 – Fermo – Disposizione del divieto e della sospensione a divinis fatta a favore del Sig. Remedio da Laide, procuratore del Sig. Antonio da Pompei, e soci, creditori del Comune di Fermo per scudi 103 e Giulii otto e parimenti anche di ducati 366 di monete venete, per le spese di detto Procuratore, ed anche per il vitto contro la detta città e i suoi uomini e persone, dovuti come scritto in quella disposizione, sotto l’anno del Signore 1556, al tempo del Pontificato di Paolo Papa IV.
0399 – Fermo e Terra di San Ginesio – e della sospensione per i delitti commessi tramite il Comune e gli uomini di Fermo contro il Comune e gli uomini di San Ginesio, fatta tramite il reverendo Guabalitano Vescovo, e Poliforte Abbate, dal Santissimo signore Clemente per la pacificazione della Provincia, destinate dirette ai signori Ranaldo e Gabriele come più ampiamente è scritto nella copia, sotto l’anno del Signore 1306.
0400 – Fermo – Bolla di Martino Papa V nella quale si ratifica, si approva e si conferma a favore della signora Cicarella moglie del signor Giovanni di Antonio di Aceto, tutti i beni dello stesso Giovanni di Antonio ecc. nell’anno del Signore …. Anno quarto del Pontificato.
0401 – Fermo e Venezia – Atto di un mandato di procura fatto per la comunità e il Comune di Camerino, nella persona di Iannone di Matteo, e soci a nome di detto Comune, per comparire davanti al Sig. Doge dei Veneziani, o ai suoi giudici, per trattare con essi a nome di quelli, da pace e per fare altre cose come è scritto in quell’atto, sotto l’anno del Signore 1329 – durante l’impero di Ludovico Imperatore dei Romani. – Metà parte dell’atto è stracciata.
0402 – Camerino e Fermo- Atto di un mandato di procura fatto per la Comunità e il Comune di Camerino, nella persona di Ugolino da Camerino, a nome di detto Comune, per promettere e ricevere le promesse, dal Sig. Angelo di Giovanni, Sindaco del Comune di Fermo, a nome di detto Comune ricevente, circa la difesa da fare dei diritti del Comune della città di Camerino e di Fermo, in occasione della novità apportata per mezzo del pontefice circa la Chiesa Cattedrale fatta in Terra di Macerata, sotto l’anno del Signore 1321 – al tempo di Giovanni Papa XXII – rogato da Riccardo di Ottinello da Camerino.
0403 – Fermo – Licenza fatta, tramite il Santissimo Signore Nostro Alessandro Pontefice a Geronimo di Pietro di Scolaro fermano, affinché nonostante la minore età possa iscriversi al servizio chiericale, insieme con l’incarico dato al reverendo Signore Lodovico Vescovo, perché formatosi un sicuro giudizio circa la retta vita e sul genere di vita, conceda la licenza. Data, Roma, anno del signore 1500 – anno ottavo del suo Pontificato – rogato da Cristoforo De Gardis.
0404 –Fermo – Permesso di esportare al di fuori della Provincia della Marca, e dei luoghi non soggetti della chiesa, biade e legumi di qualsiasi genere, e portare quelli alla città di Fermo, senza pagamento di alcuna gabella, tramite l’Ill.mo e Rev.mo Sig. Cardinale di Sant’Angelo e Vicario Generale del predetto Comune e degli uomini di Fermo, per l’anno presente, a causa della infecondità. Data, anno del Signore …. Bologna giorno undicesimo alle Calende di Agosto (22 Luglio), al tempo del Pontificato di Gregorio XI.
0405 – Terra di S. Giusto – Privilegio della donazione e della concessione dei proventi dei redditi della Terra di S. Giusto del comitato di Fermo, e di altri luoghi del Comitato di Camerino tramite Manfredo, re della Sicilia a Corrado De Accoli, per i motivi come scritto in esso, sotto l’anno del Signore 1260.
0406 – Fermo e Recanati – Copia di un divieto del Signore Sisto IV, relativo ai mercati della città di Ancona, sotto la pena di 10.000 ducati d’oro della Camera, per quel tempo nel quale le città di Fermo di Recanati hanno detti mercati, come più ampiamente è detto in quel divieto. Fatto nell’anno del Signore 1472 rogato in copia da Geronimo di Nicola da Recanati.
0407 – Fermo e Venezia – atto di ricevuta di alcuni ducati d’oro fatto tramite Daniele Andrea e i fratelli Delfino di Venezia, per varie e diverse garanzie del magnifico Comune di Fermo, descritti in quell’atto per i motivi ecc. sotto l’anno del Signore 1556, al tempo del Signore Paolo Papa IV – rogato da Bonifacio Soliano e Matteo suo figlio, notaio veneziano.
0408 – Fermo – privilegio del Papa Gregorio XI di concessione e di conferma alla Curia Generale fatto per la comunità della città di Fermo e diretto al Rev.mo Vescovo Osimano, Rettore della Provincia della Marca, raccomandando ai Governatori, e ai Tesorieri ed agli altri officiali che governavano la Curia Generale, che in detta città Fermana le cose rimangano come rimasero nei tempi passati ecc. Fatto nell’anno del Signore 1372 – anno secondo del Pontificato – come sono contenuti nella attestazione di Ugone dal titolo di Santa Maria in Portico, Diacono Cardinale .
0409 – Fermo e Venezia – Lettera del serenissimo Cristoforo di Manco, doge dei Veneziani, dirette ai signori priori di Fermo, nella quale a causa della corrosione dei muri non poté percepire i mezzi di sussistenza. Data, Venezia, anno 1468.
0410 – Fermo e Venezia – Lettera di raccomandazione di augusti non Barbadigo, Doge di Venezia, diretta ai Magnifici Sig. Priori della città di Fermo a favore di Antonio del defunto Zanetto.
0411 – Fermo – Bolla del Santissimo Signore Nostro Eugenio Papa IV, diretta ai Priori e al Comune di Fermo, con la quale agli stessi rende noto che gli, in alcun modo, non ha dato la stessa città a Jacopo di Candule Capitano Generale delle armi della Reverenda Camera. Sotto la data, giorno 15 alle Calende di Luglio <17 Giugno> – nell’anno primo del suo Pontificato.
0412 – Fermo – Lettera del Santissimo signore nostro Bonifacio Papa, diretta ai Priori Fermani, con la quale raccomanda la massima fedeltà e devozione verso la sede Apostolica dello stesso Comune e città per il caso capitato in quel medesimo luogo.
0413 – Fermo – Breve del Santissimo Signore Nostro Pio Papa IV di conferma degli statuti e dei privilegi concessi e confermati alla città di Fermo tramite gli altri pontefici romani pro tempore. Sotto la data, Roma, anno del signore 1560 – anno primo del suo Pontificato.
0414 – Fermo – Breve del Santissimo Signore Nostro Pio Papa V, di conferma dei privilegi,degli statuti della città di Fermo e di tutte le altre immunità, le grazie, gli indulti, tramite gli altri pontefici romani e i suoi predecessori, e legati e altri superiori concessi alla detta città, anche di conferma di dover stare al sindacato, al termine dei loro uffici sia degli officiali Maggiori che minori, come più ampiamente nell’anno del signore 1566 – nell’anno primo del suo Pontificato.
0415 – Fermo – Lettera aperta, in forma di bolla, del Santissimo signore nostro Bonifacio pontefici, diretta al Comune e al popolo della città Fermana affinché accolgano devotamente e benevolmente come Vescovo Fermano il Rev.mo Sig. Antonio De Vetulis da Viterbo, considerando la scienza letteraria, e altri meriti di virtù, come più ampiamente nella stessa lettera, come Padre, Pastore delle anime, insieme con il Vicario, gli Officiali e i procuratori. Data, Roma, Calende di Aprile <1° Aprile>, nell’anno primo.
0416 – Fermo – Breve del Santissimo signore Innocenzo Papa diretto ai priori al Comune della città di Fermo nel quale dichiara di essere stato creato pontefici ed esorta gli stessi affinché preghino per la esaltazione della Santa Romana Chiesa, ed acuiscano le forze contro nemici della fede. Sotto la data nell’anno del signore 1484 – anno primo del Pontificato.
0417 – Fermo – Atto di pace iniziato e fatto tramite il Signore Nicola, Canonico della Basilica del Principe degli Apostoli dell’Urbe, e il signore Pietro, Milite romano, per conto di loro stessi e per i loro eredi e successori, da computarsi sia per diritto canonico che civile, a causa della morte del Rev.mo Sig. Giovanni Battista anche da Capranica, un tempo Vescovo e Principe di Fermo,e per conto di Battista e Bernardino di Ada reciprocamente fratelli germani, e Gabriele di Crisostomo da Fermo, dei loro familiari, fratelli, figli ed altri, eccetto alcuni altri indicati in qualche modo in calce dell’atto di pace, fatto nell’anno del Signore 1493 – al tempo di Alessandro Papa VI – rogato da Stefano di Alessandro da Narni, insieme con Bernardino Capace di Siena.
0418 – Fermo – Lettera di notifica e pubblicazione della scomunica contro tutti i Priori e i Governatori e la Comunità Fermana e singole persone, debitori dei Sigg. Antonio De Pompeis e compartecipi della causa nella somma di 508 ducati di moneta veneziana, perché agli stessi non pagarono la somma predetta insieme con gli interessi come scritto in quella lettera ecc. Fatta nell’anno del Signore 1556 – al tempo di Paolo Papa IV.
0419 – Fermo – Atto di quietanza di 3000 fiorini fatto tramite il signore Francesco del defunto Sante De Ambrosis, fiorentino, vivente in Ancona e procuratore del signor Lionello di Pio da Carpi, vari e diversi uomini da città di Fermo a nome di detto Comune, per il motivo come indicato in quell’atto, sotto l’anno del Signore 1560 – al tempo di Pio Papa IV – rogato da Geronimo di Giustiniano, notaio anconetano.
0420 – Fermo – Breve di Pio IV, pontefice Massimo, con il quale restituisce i Priori e il Comune di Fermo all’autorità di una volta e alla facoltà di poter esigere le multe e di effettuare confische per i malefici perpetrati. Nell’anno del Signore 1565 – nell’anno sesto del Pontificato.
0421 – Fermo, o castelli di Mogliano e Petriolo – Breve di Gregorio XIII, Pontefice Massimo, di restituzione alla comunità della città di Fermo dei castelli di Mogliano e Petriolo, del Comitato di Fermo nell’anno del Signore 1578 – anno sesto del suo Pontificato.
0422 – Fabriano – Atto del mandato di procura fatto tramite il nobiluomo Domenico Albericto De Clavellis da Fabriano nella persona di Marco di Andrea De Rovellon per comperare dal nobiluomo Sig. Antonio dal signor Albericto De Clavellis del Sig. Matteo di Vanne da Fabriano ecc. un certo Molino posto in territorio di Fabriano della località, che si chiama Fosso ecc. come è scritto in quell’atto. Fatto nel Castello di Monte S. Pietro nell’anno del signore 1369 al tempo di urbano Papa V – rogato da Giuliano di Coluccio di Novello da detto Castello di Monte S. Pietro.
0423 – Fermo – Sentenza fatta tramite il magnifico Sig. Pietro Tanuzio, uditore dell’Ill.mo e reverendissimo signore Bartolomeo di Cesio, Tesoriere Generale del Santissimo signore nostro Papa, nella causa in corso fra la magnifica città Fermana, in quanto esecutrici del testamento del defunto Censorio di Marziale da una parte, e Fabio Matteucci da Sant’Elpidio dall’altra parte, per e sopra i beni lasciati tramite il detto Censorio al Monastero delle monache di Santa Caterina da Siena in detta città ecc. Sentenza fatta a favore del magnifico Comune di Fermo, esecutore testamentario, come sopra e come da questo pubblico, atto rogato da quello Scipione Pennello della Camera Apostolica e notaio per gli Spogli, nell’anno del Signore 1592 – nell’anno primo del Pontificato di Clemente Papa VIII.
0424 – Fermo – Lettera aperta di Camillo Borghese, Protonotario Apostolico del Santissimo Sig. nostro Papa e Uditore Generale della Curia delle cause della Camera Apostolica (il quale onorato del purpureo galero, ed elevato al sommo vertice dell’atto fu chiamato Paolo Papa V) con la quale assolve Iacopo da Fermo Sindaco in nome di diversi singoli cittadini da Fermo dalla sentenza di scomunica contro detti singoli cittadini fatta a richiesta dell’Ill.mo Sig. Matteo di Stendardo per la non osservanza di un mandato esecutivo ecc. come detto in essa lettera nell’anno del Signore 1592 – nell’anno primo del Pontificato di Clemente Papa VIII.
0425 – Città di Perugia – Copia della lettera apostolica di Clemente Papa VII copiata nel quinto registro delle Bolle e dei Brevi, così chiamato, esistente nella Cancelleria del magnifico Comune di Perugia, di approvazione e di conferma della lettera di Martino V, e di GiulioII, Pontefici predecessori ecc. nella quale anche gli abitanti del comitato di detta città siano costretti al pagamento di un sussidio come scritto in essa, negli stessi modi con i quali si era soliti esigere il focatico ai tempi di Braccio da Fortebraccio ecc. come in quella lettera. Fatta nell’anno del signore 1525 – nell’anno secondo del suo Pontificato – rogato in copia da Sante del defunto Benedetto della città di Perugia, approvata tramite i Priori dell’almo Collegio dei Notai della città di Perugia, come fatto per Ercolano De Rubeis notaio.
0426 – Fermo – Bolla relativa ad una richiesta fatta tramite il Comune di Fermo al Santissimo Signore Nostro Innocenzo IV, per la riparazione e per la riduzione allo stato di una volta di alcuni castelli e Ville spettanti alla Chiesa Fermana e al Comune di Fermo, un tempo distrutti dai nemici della Chiesa, insieme con rescritto diretto al Rettore della Marca Anconetana, sotto la data, Perugia, nell’anno nono del Pontificato.
0427 – Castello Fermano – atto relativo ai diversi patti alla città il Comune di Fermo e singole persone in esso nominate, accettate da detto Comune come concittadini ed abitanti del Castello Fermano altre volte chiamato un Monte Rombaldo.
0428 – Fermo – Lettera di Enrico Bolbet, Uditore della Camera Apostolica, attestante che Nicola di ser Matteo da Iracampana da otto anni fu ed è notaio della Curia della Camera Apostolica, e che fu data fiducia ai suoi atti e a che un certo atto di procura a favore del Sig. Gerardo De Aldigheris da Parma fatto per mezzo della persona di Antonio di Comino De Signoribus da Parma ecc. fece che i signori ecc. detto Uditore diligentemente ispezionò e passò in rassegna ecc. Fatta nell’anno del Signore 1390 – nell’anno primo del Pontificato di Bonifacio Papa IX.
0429 – Fermo – Copia o trascrizione di una parte del Testamento copiata da un certo Testamento del defunto magnifico ed eccelso Sig. Giovanni del defunto Sig. Filippo Visconte di Oleggio della Diocesi di Novara ecc. come in quel Testamento rogato da Domenico da Gubbio notaio nell’anno del Signore 1364 – rogato in copia da Cicco di Mattiolo da Massignano.
0430 – Fermo – Rescritto in forma di Bolla di Innocenzo Papa che revoca la concessione la quale fu fatta alla città Fermana circa il Castello di Monte Cretaccio, tramite del defunto Federico in qualità di gestore a nome dell’imperatore. Fatto a Perugia nell’ottavo giorno alle Calende di Dicembre <24 Novembre>, nell’anno nono del Pontificato.
0431 – Fermo, Episcopato – Lettera apostolica di Onorio Papa III, con la quale dichiara di aver onorato con il segno del vessillo il Rev.do Vescovo Fermano e del comitato di Fermo ecc. come in quella lettera. Fatto nel Laterano nel giorno tredicesimo alle calende di Febbraio (20 Gennaio), nell’anno ottavo del Pontificato.
0432 – Fermo – Lettera apostolica in forma di Breve di Alessandro VI, Pontefice Massimo, che raccomanda che il Comune e la città di Fermo ricevano come signore il nobiluomo Cesare Borgia comandante della Romagna e della Valentina e che offrano al suo Luogotenente,conte Giacobbe in ogni cosa. Nell’anno del signore 1503 – anno undicesimo del suo Pontificato.
0433 – Fermo – Breve del Santissimo Signore Clemente VII di approvazione e di conferma circa la riforma del governo dei Consigli della città di Fermo fatto tramite il Rev.mo Sig. Francesco Armellino, Cardinale e Legato della Marca, e Giovanni Jacopo dei Gamberoni, Vescovo di Albenga, Vice Legato, per i motivi come in detto breve, fatto sotto l’anno del Signore 1524 – nell’anno primo del Pontificato.
0434 – Fermo – Ricevuta di scuti 200 di moneta della Marca fatto tramite Nicola Calcaneo, Tesoriere delle Marche, e sottoscritta da Simone, suo germano del Comune di Fermo, dal quale ricevette la somma predetta per mano di Persante di ser Bernabeo da detta città.
0435 – Fermo – Ricevuta di Nicola di Calcaneo Tesoriere nella Marca, di fiorini 500 di monete della Marca fatta al Comune di Fermo, dal quale la ricevette per mano di ser Nicola di Bernabeo, di quel luogo, la somma predetta per il motivo come in quella ricevuta ecc, sotto il giorno 25 Luglio 1505.
0436 – Fermo – Garanzia di un atto di quietanza fatta tramite il Sig. Francesco Gabriele da Lucca e il Sig. Vincenzo, suo socio, cedenti, a Isac Tribut, ebreo, di Giovanni, da Francesco Lelio, e da altri da Fermo sotto l’anno del Signore 1552 – rogato da Andrea De Bilestris anconetano.
0437 – Fermo – Copia copia di alcune lettere, o Brevi dei Sommi Pontefici, vale a dire di Innocenzo e Leone X, circa le tasse degli Officiali assegnate ai Segretari Apostolici, l’una con un Breve di Leone X di conferma dei patti, e della transizione, tramite il Comune di Fermo, iniziata con il signor Onofrio De Bartolonis, cittadino fiorentino, sotto gli anni mesi e giorni come in quelle lettere.
0438 – Fermo – Ricevuta di scuti 606 d’oro, fatta tramite Muzio Bico, cassiere, a nome del Tesoriere della Marca Marco di Antonio, e del donativo del depositario al Sig. Pietrino di Bellante al depositario di Fermo e a suo nome a Francesco di Torre sotto il giorno 24 Marzo 1557.
0439 – Fermo – Copia di una dichiarazione di ricevimento di 920 ducati d’oro a saldo, e per il residuo di ducati 1500, ricevuti in prestito da Gencarello di Menardino da San Severino per i nominativi indicati in essa, a nome del Comune di Fermo sotto l’anno 1405 – al tempo del signor Innocenzo Papa VII – rogato da Giovanni Nicola Deutaleve – la copia invece da Giovanni di Antonio.
0440 – Fermo – Pubblicazioni fatte a richiesta dei magnifici Sigg. Priori della città di Fermo, per l’autorità loro data dal Consiglio Generale di detta città, di appaltare le gabelle della città e dello Stato per quattro anni con i capitoli come nelle pubblicazioni, insieme con gli obblighi fatti tramite alcuni uomini da Fermo, sotto l’anno del signore 1558.
0441 – Fermo – Copia dei patti fatti sopra in Macello del Comune di Fermo a motivo del prestito assegnato ad Angaruccio, del tenore come nei patti.
0442 – Fermo e Ascoli – capitoli, o pretese fatte tramite il mani per la composizione della pace concordia fra loro e Ascolani.
0443 – Fermo – Protesta fatta tramite Rainerio De Raineris al Santissimo Sig. nostro Commissario, pavimenti al Rev.mo Signor Alessandro, Legato vicegerente della Marca, altre volte Bruchio banchiere del Comune di Fermo per la restituzione del libri dei Malefici il quale per questo motivo non intendeva lasciare questa sua carica di Commissario. Sotto l’anno del Signore 1502 – rogato da Pietro Paolo di Angnelo da Flactario.
0444 – Fermo – Bollettino o mandato di fiorini due mezzo d’oro, quantunque per la metà, fatto tramite Bonaccorso, Cancelliere dei Sigg. Priori e a favore di Antonio Paccarrone da Fermo, Banchiere di detto Comune per il pagamento di detta somma ad Antonio Andrioli ecc. sotto l’anno del Signore 1366 – al tempo di Urbano V.
0445 – Fermo – Lettera del conte Antonio di Monte Ferretti da Urbino, diretta ai magnifici Sigg. Priori del Comune di Fermo, nella quale agli stessi dichiara che le azioni di rivalsa contro il Sig. Giovanni De Acurambonis da Gubbio, tramite detto Comune, non si debbono assolutamente concedere per i motivi come in detta lettera. Fatta ad Urbino li 26 Febbraio.
0446 – Fermo – Atto di presentazione di una lettera al Rev.do Sig. Egidio, Legato della Sede Apostolica, diretta ai Sigg. Priori della città di Fermo, affinché il Comune di Fermo debba pagare alla signora Antonia De Benzonibus, ultima erede del signor Giovanni visconte di Oleggio la somma di denaro, ed entro le scadenze, come nelle lettere sotto l’anno del Signore 1367 – indizione quinta, al tempo di Urbano V – rogato da Bonaccursio da Parma.
0447 – Fermo e Ascoli – Atto di rinnovamento della pace tra gli Ascolani e i Fermani tramite il Sig. Cardinale Andaganense, Legato nella Provincia, con i capitoli, i patti e le condizioni altre volte fatti ed anche contenuti in detto atto, fatto sotto l’anno del Signore 1486 – nel giorno 13 Settembre, rogato da ser Antonio Bartacchino da Fermo.
0448 – Fermo e Venezia – Atto di un mandato di procura fatto tramite il Sig. Leonardo del Milite Sig. , Galeazzo De Bandis, e Matteo del signor Giovanni Francesco di Guadagnino De Rizzobonibus, insieme con gli atti di ratifica fatti tramite il Sig. Federico del Sig. Berto, e Antonio Pompeo loro soci, Fideiussori del magnifico Comune di Fermo per la somma di ducati 16.000 percepiti dai Sigg. Andrea e Daniele De Delfini, Patrizi di Venezia, fatti nella persona del signor Remedio del Sig. Giovanni De Laidis affinché in nome di loro costituenti richiedano e sollecitino la Comunità predetta che soddisfi ai creditori sopradetti altrimenti sarà necessario che ricevano denaro a scambio al fine di soddisfare ad essi e altre cose, come in quell’atto, fatto nell’anno del signore 1555 – rogato da Domenico di Eugenio di Pietro.
0449 – Fermo – Inventario di alcuni atti sigillati tramite il signore Matteo del maestro Filippo Morrone di Giovannuccio da Fermo, come più ampiamente in quell’inventario, nell’anno del signore 1372.
0450 – Fermo e Ancona – Atto di confederazione insieme ai capitoli, fatto tra il Comune di Fermo e per esso da Ludovico di Giovanni da Fermo, Oratore, da una parte, e la Comunità di Ancona e per suo conto da Paolo Onofri De Polidoris da Ancona, Sindaco e Procuratore dall’altra parte. Fatto sotto l’anno del Signore 1448 – al tempo di Nicola V – rogato da ser Barnabeo notaio e cancelliere.
0451 – Fermo – Lettera di Amelio da Agoto, diretta ai Sigg. Priori, Confalonieri, e uomini della città di Fermo, per la partecipazione alla celebrazione dello sposalizio della signora Alovisia, sua figlia primogenita, data per sposa al Sig. Giovanni da Camerino, e in Terra di Ripatransone.
0452 – Fermo – Ricevuta di ducati 30 d’oro, fatta tramite Giovanni da Sebina, dottore e di avvocato del Comune di Fermo, insieme con la sua lettera diretta ai Priori di Fermo.
0453 – Fermo – Incarico del Rev.mo Sig. Filippo De Caraffis dal titolo di Santa Maria in Trastevere, Cardinale Vicario Generale in Italia del Santissimo Signore Nostro Papa, circa la esecuzione del lodo fatto tramite il reverendissimo signore vescovo fermano a favore di Antonio di Giovannuccio di Paccarone contro cola del maestro Paris esse da Fermo sopra la metà della come più ampiamente nell’arbitrato nonostante l’appello interposto tramite lo stesso Cola. Fatto a Bologna, nell’anno secondo del Pontificato di Gregorio XI.
0454 – Fermo – Ricevuta di scuti 160 fatta tramite il Sig. Bindo Albuito a nome del collegio apostolico, al Comune ai uomini di Fermo e per esso al Sig. Gentile Billacqua, per il motivo scritto in quella ricevuta sotto l’anno del Signore 1547.
0455 – Fermo – Copia dei punti da presentarsi al Rev.mo Sig. Legato insieme con le lettere del predetto Rev.mo di conclusione dei denari, che il Comune di Fermo deve a Giovanni di Oleggio, e per suo conto ai suoi eredi per i motivi come in detti punti.
0456 – Ascoli – Copia dell’atto del mandato di procura fatta tramite la Comunità, il Comune e a nome della città di Ascoli nella persona di Giovanni servitore di Testone, a nome di detto Comune per presentarsi dinanzi al Rev.do Sig. Giovanni Vescovo Albanese, e Legato delle Marche, per promettere e ratificare la pace fatta con i Fermani con capitoli di detta pace e per fare altre cose, come in quell’atto. Sotto l’anno del Signore 1487- al tempo del Signor Innocenzo VIII – rogato da Benedetto del defunto Marino da Ascoli.
0457 –Fermo – Atto di procura fatto tramite il Sig. Lionello Pio da Carpi nella persona del Sig. Francesco del defunto Sante De Ambrosis da Firenze, dimorante in Ancona, a suo nome per esigere dalla magnifica Comunità di Fermo la somma di denaro che ad esso deve in virtù dell’atto, e fare quietanza del riscosso, e per altre cose come in quell’atto, sotto l’anno del signore 1551 – al tempo di Giulio Papa III – rogato da Pietro Francesco notaio.
0458 – Fermo – Ricevuta del Rev. mo signore Bernardino di Maffei, Vescovo, di scuti 250 d’oro, fatta al Comune di Fermo e per esso al Sig. Gentile Billacqua, e Bastiano Savino per una parte della composizione delle scarfine. Sotto l’anno del signore 1548.
0459 – Fermo – Lettera del Rev. mo Sig. Vescovo Conchense, Rettore della Marca diretta ai Priori di Fermo, nella quale espone che Bernardino, concittadino, del quale non è da disconoscere la credibilità, ha trovato nel Castello di Apliano, una certa quantità di grano marcio ossia guasto e li esorta affinché trovino il padrone di questo grano, lo vendano e restituiscano il prezzo a costui. Data, Macerata ecc.
0460 – Fermo – Calcolo di alcune partite di somme di denaro per cose avute dai mercanti Delfini di Venezia, tramite il magnifico Comune di Fermo, ossia di cose date e ricevute sotto gli anni, i mesi e i giorni come in detto conto.
0461 – Fermo – copia o trascrizione di una rubrica dello statuto fermano esistente nel libro secondo il detto statuto alla carta, 56, che i signori Priori non possono né debbono per l’avvenire ricevere suppliche sopra i Malefici sia per condanne pecuniarie, se prima i delinquenti non abbiano avuto la pace dagli offesi, avuta la quale, e fatta garanzia tramite un notaio per ciò richiesto, possono proporre dette suppliche nelle Cernite e in Consiglio,ed accettare le rispettive decisioni. Egualmente copia di un decreto o riforma trovata nel libro delle riforme scritte tramite il Conte ser Giovanni nella carta 63 – nel giorno 4 Luglio 1522, cioè che i delinquenti che hanno avuto la grazia per un omicidio come per altri malefici, dopo la grazia ottenuta avessero compiuto un altro maleficio con le armi, la pena di ogni capitolo o la pena punitiva del corpo, per i quali ebbero la grazia, ritornino in vita, e per quei delitti non possano essere puniti diversamente, e se non avessero la grazia ecc. copiata da ser Bartolomeo Cordella da Fermo.
0462 – Fermo – Copia di un atto di obbligazione di 3000 scuti fatto tramite i Sigg. Gentile Billacqua, Sebastiano Sabino e di Luciano Carpino, cittadini e Oratori fermani alla Rev.da Camera sotto il giorno 15 Maggio 1548.
0463 – Fermo – Copia di un atto di obbligazione di 20.000 scudi d’oro, fatto tramite il Sig. Gentile Bevilacqua, Sindaco della città di Fermo, a nome di detto Comune, al Rev.mo Sig. Berardino Helvino, Tesoriere Generale della Camera Apostolica, e ciò per il riscatto del Comitato di Fermo, ad eccezione del Castello di Monte San Pietro degli Agli, al tempo del Signore Paolo Papa III – nell’anno del Signore 1547 – rogato da Giovanni Nicia della Camera Apostolica, notaio.
0464 – Fermo – Copia di un decreto di concessione dei Malefici della città di Fermo, ed anche della riscossione giornalmente originata dell’Ufficio del Sig. Panezio di Panorzio di Cortona, Luogotenente di Fermo, con l’obbligo di pagare i compensi al Luogotenente, al Baroncello, e agli altri officiali, all’Ill.mo e Rev.mo Sig. Cardinale Altemps nella Magnifica Cernita di Fermo del 13 Febbraio 1562.
0465 – Fermo – Copia di alcune partite di denaro pagate tramite alcuni delinquenti per pene di delitti, spettanti al magnifico Comune di Fermo, trovata nei registri di detto Comune, scritti per mano di ser Luca Cordella, estratti per mano di ser Bartolomeo suo figlio sotto gli anni ecc. come in quei registri.
0466 – Fermo – Atto di pagamento di pene fatto tramite gli uomini nominati in detto atto da ser Bartolomeo Cordella, depositario del Comune di Fermo sotto l’anno del signore 1566 – al tempo di Pio Papa V.
0467 – Fermo – Copia di un decreto ottenuto nel Magnifico e Generale Consiglio della città di Fermo di 28 Maggio 1555, supplicante il Santissimo Signore Nostro affinché si degni di concedere come Governatore di Fermo l’Ill.mo e Rev.mo Cardinale di Caraffa, con gli oneri soliti e consueti.
0468 – Fermo – Copia di un decreto ottenuto nella Cernita della città di Fermo del 4 Febbraio 1566, relativo al possesso dei Malefici, da prendere da parte della Magnifica Comunità di Fermo, in forza della lettera dell’Ill.mo e Rev.mo Cardinale di Costanza, unitamente alla costituzione del Procuratore ossia del signor Nicola Cinti per prendere quel possesso, e alla elezione del depositario, ossia di ser Bartolomeo Cordella con la solita promessa.
0469 – Fermo – Copia di alcune partite di denaro pagate tramite delinquenti per le pene dei loro eccessi e delitti, spettanti al Comune di Fermo, rintracciate nel registro † scritta per mano di Luca Cordella, ed estratta tramite ser Bartolomeo suo figlio sotto gli anni 1535-1536-1537.
0470 – Fermo – Offerta fatta tramite ser Jacopo di Palmenicano per la riscossione delle entrate delle gabelle della città e dello Stato di Fermo secondo i capitoli fatti per quattro anni ossia fiorini 32.000.
0471 – Fermo – Copia, trascrizione di un Breve di Martino Papa V, diretto al Rev.mp vescovo anconitano, e luogotenente della Provincia delle Marche, nel quale allo stesso, circa le richieste presentate tramite gli oratori fermani, risponde che siano applicate le gabelle come erano al tempo della modifica e che la Dativa di 4000 fiorini, che in detto tempo veniva riscossa per le taglie sia ristabilita, e parimenti esigere anche gli assettamenti del Comitato che sono pagati tramite gli abitanti comitativi, allo scopo di pagare con essi le spese del Girfalco della città e delle taglie tramite i cittadini da deputare da parte nostra, ed altre cose come in quel breve – sotto la data, Roma, anno XIII del suo Pontificato, trascritta tramite Giovanni di Blasio da Fermo, e soci notai.
0472 – Fermo – Appello fatto tramite il Sig. Rainerio De Raineris da Perugia, un tempo podestà del Comune di Fermo, per un certo sequestro fatto a richiesta del Sig. Domenico di Riccio da Fermo, alla prova del Sig. Rainerio, creditore per un processo come in quell’appello, sotto l’anno del Signore 1522 – al tempo di Adriano Papa VI – rogato da Mariotto notaio.
0473 – Fermo – Lettera del signore Berardino di Galesio, dirette al Sig. Mario Bencio Luogotenente di Fermo, nella quale fa presente allo stesso, che presti alla stessa città, tanto direttamente che tramite la sua Curia, l’aiuto, il consiglio e il servizio, e che faccia altre cose ecc. Sotto la data, Roma, nell’anno del Signore 1551.
0474 – Fermo – Copia di un impedimento ottenuto dal Rev.mo Sig. Uditore della Camera per la parte e a domanda del Comune e degli uomini della città di Fermo a motivo di una lettera che dava ordine al detto Comune e agli uomini, Legato nella Provincia, a favore degli eredi del defunto Sig. Giovanni di Olegio, nel prescrivere agli stessi, affinché ai detti eredi debbano pagare 250 ducati d’oro nei singoli mesi ecc. come in quella copia.
0475 – Fermo e Venezia – Lettera del signore Bragadin di Venezia, diretta al Sig. Luogotenente alla città di Fermo, nella quale prega lo stesso affinché a mezzo della legge, e col suo aiuto faccia conseguire ed avere la somma di denaro che il Comune di Fermo deve a lui e che al presente si trova nelle mani di privati di detta città. Sotto la data, Venezia, giorno 17 Marzo 1554.
0476 – Fermo – Scritture di diverse cose e diverse lettere quasi di nessuna importanza.
0477 – Fermo – Quietanze o ricevute e fatte dal Comune di Fermo, per somme di denaro da esso ricevute tramite diversi.
0478 – Fermo – Scrittura dell’offerta fatta sopra la riscossione dei proventi delle gabelle della città e dello Stato di Fermo, tramite il signore Aurelio Paccarono e soci, per quattro anni, secondo il bando e il foglio della stessa Comunità, mediante l’offerta allo stesso Comune di 30.000 fiorini da pagarsi secondo le solite modalità, sotto l’anno del Signore 1558.
0479 – Ascoli e Terra di Amatrice – Capitoli iniziati fra la Comunità e gli uomini di Ascoli e la Terra di Amatrice da dare all’esecuzione per la pace di qua e di là, da farsi fra le stesse Comunità.
0480 – Fermo – Copia o trascrizione di un decreto ottenuto nel Consiglio Generale della città di Fermo, e restituito tramite il signore Achille Gigliuccio, consultando gli emolumenti, i redditi e i proventi con gli oneri come esiste il decreto nella persona di buona memoria dell’Ill.mo Sig. Giovanni Battista De Monte ecc. fatta sotto l’anno del Signore 1552.
0481 – Fermo – Scrittura o ricevuta della cessione degli uffici delle scarfine del Comitato di Fermo fatta tramite il Rev.mo Berardino Maffeo Vescovo di Massa, Signore del Comune di Fermo, con i patti come in quella scrittura – 11 Novembre 1547.
0482 – Città teramense e Fermo – Atto di una proposta fatta nel Consiglio della città Interamense, a richiesta del signore Angelo De Paradisis, Podestà di Fermo, cioè che quando nelle elezioni e nei capitoli si verifiche che il Podestà o qualcuno dei suoi officiali sia condannato al tempo del sindacato , o antecedentemente per qualche ragione, mai egli richiederà né accetterà alcune rappresaglie (rivalse) contro il Comune e le persone di Fermo da parte di qualsiasi Rettore o dalla loro Comunità. Unito è l’atto di consultazione fatta tramite il Sig. Alfonso de Federici, che fu ottenuta nell’anno del Signore 1442 – al tempo di Alessandro VI, Pontefice Massimo – rogato da Paolo Pacitto notaio.
0483 – Fermo – Copia di alcuni atti di procura fatta tramite il Comune di Fermo nella persona dei Sindaci, come scritto in essi, e certamente anche degli atti di un prestito del magnifico Comune di Ancona, tramite i sindaci predetti che accettano la somma di denaro, come più ampiamente è scritto in essi, sotto gli anni ecc. e i rogiti di diversi notai.
0484 – Fermo – Copia di un atto di promessa di 1500 ducati d’oro, fatta tramite la Comunità, il Comune e gli uomini di Fermo a Brancuccio di Coluccio da Monte Rubbiano e a Giovanni Cola da Camporo, procuratori del Sig. Senciarello di Monardino da S. Severino per il motivo come in quell’atto sotto l’anno del Signore 1388- rogato da Giovanni Cola Deutaleve da Fermo, copiato da ser Antonio di Vanne.
0485 – Fermo – Atto di un documento (sigillato e firmato) dei Turchi al Chiarissimo Sig. Giovanni Contarino di Venezia, tramite l’Ill.mo e Rev.mo Sig. Ottaviano di S. Croce, Referendario del Santissimo Signore Nostro, da consegnarsi a Ragusa per il riscatto dei prigionieri cristiani, come in detto atto. Nell’anno del Signore 1575 – al tempo di Gregorio Papa XIII.
0486 – Fermo – Copia del Breve di Pio IV concesso alla città e al Comitato Fermano contro gli esenti e i privilegiati o ecc.
0487 – Fermo – Sentenza fatta tramite il Rev.do Sig. Fabio Mignanello, vice legato della Provincia delle Marche, fra il Comune di Fermo e i cavalieri laureati tanto della Città, quanto dello Stato di Fermo, ovvero che detti cavalieri siano obbligati e debbano pagare le gabelle, i pascoli, ed altre imposizioni che altri cittadini Fermana sono soliti pagare, sotto l’anno del Signore 1549 – rogato da Ottaviano Cane notaio sotto il sigillo del reverendissimo cardinale Farnese, Legato.
0488 – Fermo – Scrittura o ricevuta di una promessa di scuti 600 d’oro, fatta tramite i Sigg. Gentile Billacqua e Bastiano Savino all’Ill.mo Bernardino Maffeo, vescovo di Massa, possessore delle scarfine riguardo agli offici del Comitato di Fermo, insieme con la quietanza di detti scudi fatta tramite lo stesso Ill.mo ad essi a nome della città di Fermo, e ad essi a nome ecc. – sotto l’anno del Signore 1543.
0489 – Fermo – Giuramenti ricevuti tramite il magnifico Sig. Paolo Rainuccio da Tarano, Luogotenente del Legato delle Marche, e Commissario Apostolico dai Sindaci dei Castelli, del Comitato di Fermo circa il mantenimento della fedeltà e della soggezione da parte di detto Comune, e questo nella chiesa Maggiore Fermana ecc. – nell’anno del Signore 1547.
0490 – Ancona e Camerino – Copia di un atto di confederazione, unitamente ai capitoli fatti con esso, tramite il magnifico Comune di Ancona, e i suoi Sindaci, e tramite il Comune di Camerino, cioè tramite Rodolfo da Camerino, e i suoi figli, dinanzi ai Rev.mi signori Antonio Arcipresbitero Ragusino e Bernardino, Vescovo di S. Floris, ed altri Nunzi del Sacro Concilio di Costanza – sotto l’anno del Signore 1416.
0491 – Fermo lettera di un’azione di rivalsa concessa tramite il reverendissimo rettore della marca a richiesta dei signori Pietro di Guascone, dottore in legge, e creditore della reverenda Camera, di 100 fiorini d’oro contro il Comune e la Comunità di Fermo, debitori di detta Camera di 25.000 ecc.
0492 – Fermo – Atto di una lettera di citazione, a richiesta di Antonio di Giovannuccio di Paccarono, davanti al Rev.do Giovanni da Marliano, Uditore del Rev.mo Pietro dal titolo di Santa Maria in Trastevere, cardinale e vicario Generale della Santa Romana Chiesa, relativo ad un appello interposto tramite Cola del maestro Paride da Fermo, come in detto atto, nell’anno del Signore 1372- rogato da Vanne di Domenico di Pietro.
0493 – Fermo – Lettera aperta del Rev.mo Sig. Francesco de Piccolominibus, Diacono Cardinale della Santa Romana Chiesa, relativa alla reintegrazione per i delitti dei cittadini e degli abitanti della città di Fermo, posta in opera tramite la persona di buona memoria del defunto Rev.mo Sig. Giovanni Battista, Vescovo Fermano, e ciò secondo il tenore e la forma delle lettere apostoliche di Alessandro VI – nell’anno del Signore 1493.
0494 – Fermo – Permesso di poter celebrare la Messa nella Cappella del Palazzo del Comune di Fermo, concesso tramite l’Ill.mo e Rev.mo Cardinale di Montalto, Vescovo Fermano, il quale elevato al Pontificato, assunse il nome di Sisto V. data, Roma, anno del Signore 1577- giorno ottavo del mese di Giugno – anno sesto del Pontificato di Gregorio XIII.
0495 – Fermo – Lettera aperta di approvvigionamento del Beneficio rurale per la rinuncia, spontaneamente fatta dal Sig. Pieramico di Salvatore, a favore del Sig. Flaminio di Marziale. Data, nell’anno del Signore 1536 – nel giorno 1° Dicembre – sotto il Pontificato del Santissimo Signore Nostro Paolo Papa III.
0496 – Gualdo – Atto di vendita fatta tramite il magnifico e potente Milite Sig. Rinaldo del Sig. Rinaldo da Brunforte a Leonardo Martini, Sindaco del Comune di Fermo, dei castelli di Gualdo, della rocca, del girone, dei pascoli, e di altre giurisdizioni al prezzo di 10.000 libbre ravennatensi, monete usuali, con i patti, le condizioni e i capitoli riservati in detto atto, per mano di ser Rainalduccio Bocci da Penna – sotto l’anno del Signore 1319 – al tempo del Santissimo Signore Nostro Giovanni Papa XXII.
0497 – Fermo – Atto di quietanze fatte da diversi uomini creditori del Comune di Fermo, in varie somme di libre, come più ampiamente detto in esse, al Comune e per questo a Morrone di Giovannuccio, Sindaco, sotto gli anni, le indizioni, i mesi e i giorni, come più ampiamente è detto in esse – rogato da Lorenzo di Mercato da Ancona notaio.
0498 – Fermo – Lettera di una dichiarazione testimoniale del Rev.mo Sig. Giovanni Battista dal titolo di San Clemente, cardinale di Cicada della Sacra Romana Chiesa, di assoluzione da una scomunica più grande ed altre pene nelle quali la Comunità, il Governo e gli uomini di Fermo erano avviluppati, e incorsi in svariati spergiuri in diversi processi, e in particolar modo per la morte procurata alla persona del Rev.mo signore Vescovo fermano da Capranica, concessa alla detta Comunità e al Comune dal Santissimo Signore Nostro Giulio, per divina provvidenza, Papa III – sotto la data, Roma, 20 Febbraio 1553 – anno terzo del Pontificato.
0499 – Fermo – Atto di transazione e di promessa fatto tramite Cola di Iacobuccio da Fermo, Sindaco di detto Comune a Giorgio, figlio ed erede del defunto signore Tommaso de Benedetto de Mattaferris, della città di Iadra, di 1800 ducati veneti, per il motivo e con le condizioni come in quell’atto – sotto l’anno del Signore 1365 – rogato da Jacopo di Boccaccursio notaio.
0500 – Fermo, Ascoli – Atto copiato di una disposizione fatto tramite Federico, eletto Rettore Hypporiense della Marca Anconetana da Papiniano di Pelliccione da Taurino Preposto in virtù della lettera del Santissimo Signore Nostro Onorio Papa III diretta dallo stesso Federico per impedire e proibire ai cittadini ascolani, perché sotto pena di 1000 marchi non facciano un castello sotto i confini fermani, come più ampiamente è scritto in detta lettera del detto pontefice dirette tanto alla comunità, Comune al popolo della città Fermana, quanto a quelle Ascolane. Sotto la data, Roma, presso S. Savino – nel giorno secondo alle Calende di Gennaio <31 Dicembre> – nell’anno primo del suo Pontificato – atto rogato da Celano da Rieti – la copia invece da Bartolino da Prandalio.
0501 – Fermo – Privilegio di Cristiano Arcivescovo della Sede di Magonza del signor imperatore, relativo alla restituzione alla conferma delle libertà e di tutti i diritti, degli statuti e privilegi della città di Fermo. Sotto la data, presso Assisi, nell’anno del Signore 1177 – nel terzo giorno alle None di Gennaio <3 Gennaio>.
0502 – Fermo – Lettera Apostolica di Innocenzo Papa IV nella quale dichiara che mai fu tale la sua intenzione, come i cittadini Fermani ritenevano, ossia di gravare per qualunque ragione il Comune di Fermo o le sono e singole persone ecc. come detto in quella lettera. Data, Laterano, anno sesto di quel Pontificato.
0503 – Fermo – Atto di quietanza di 3000 fiorini o ducati d’oro fatto tramite il Sig. Giovanni, Visconte di Olegio , Rettore della Marca Anconetana, Vicario Generale di Fermo, alla Comunità e al Comune di Fermo, e per esso a Morrone di Giovannuccio, Sindaco, fatto sotto l’anno del Signore 1365 – al tempo del signore Urbano V – rogato da Benedetto di Petrucciolo da Fermo.
0504 – Fermoopia – Copia del privilegio di Angelo per Misericordia Divina dal titolo San Marco Cardinale Costan. relativo all’annullamento del processo fatto, con contro alcuni cittadini Fermani, comitativi e avvocati, i quali avevano tentato di cacciare il Capitano dal Girfalco fermano. Fatto nell’anno del Signore 1406- al tempo di Innocenzo Papa VII – trascritto tramite Antonio di Vannuccio da Monte Santa Maria in Giorgio.
0505 – Fermo – Atto del mandato di procura fatto tramite la Comunità, il Comune e a nome di Fermo nella persona del Sig. Antonio di Cisto e Vanne di Andreolo e soci, come detto in quell’atto ecc. per le cause ecc. che detto Comune di Fermo ha con la Comunità e il Comune del Castello di Monte Santo Pietro oltre Tenna. Fatto sotto l’anno del Signore 1368 – al tempo di Urbano Papa V – rogato da Bartolomeo di Guidone da Imola.
0506 – Fermo, Monte S. Pietro – Atto di liberazione e assoluzione di tutti e singoli i banditi, condannati e di qualsiasi processo fatto contro il Comune di Fermo, da parte di Monte S. Pietro, e di altri luoghi del Distretto di detta città tramite il Rev.do Sig. Vitale arcidiacono di Camerino, Rettore della Marca Anconetana nelle cose spirituali e Vicario nelle cose temporali ecc. fatto da Tommasino di Felice, Sindaco del Comune di Fermo, e dei predetti luoghi, e a nome di quanto sopra, come risulta in un altro precedente atto, detto Rettore ebbe 800 libbre ravennate per i suoi lavori e spese. Rogato l’atto relativo a ciò da Martino di Rainerio nell’anno del Signore 1313- il secondo atto in verità da Francesco di Giacobbe notaio.
0507 – Fermo – Atto di vendita di 15 stari di Terra , ubicata come detto in quell’atto, fatto tramite Gilberto e soci al signor Lonardo, Cappellano di S. Lorenzo. Sotto l’anno del Signore 1243 – rogato da Andrea di Filippo.
0508 – Fermo – Notifica o denunzia di un appello interposto a richiesta di Federico del defunto Guidone da Monte Feretro per una certa indagine istruita contro di lui tramite il Rev.do frate Lorenzo da Moldavio, inquisitore, sotto l’anno del Signore 1321 – al tempo di Giovanni Papa XXII – rogato da Gironimo di Filippo.
0509 – Fermo – Lettera del Rev.mo Sig. Simone, dal titolo S. Martino, Presbitero e Cardinale, nella quale ammette, per vari e diversi motivi, di essere stato soddisfatto, correttamente totalmente, dal Comune della città Fermana. Fatta nel giorno diciassettesimo alle Calende di Agosto (16 Luglio) – anno primo del Pontificato di Gregorio Papa XI.
0510 – Fermo – Lettera esecutiva di un decreto o sentenza fatta tramite il Rev.do Padre Sig. Jacopo da Puteo, Uditore della Rota, a favore del Sig. Leonardo da Altidona, Chierico Fermano, contro il Sig. Antonio de Ottonibus, a causa delle canonicato e della prebenda della Chiesa Fermana, che un tempo di Giovanni Battista fermano aveva in possesso. Fatta nell’anno del Signore 1543- nell’anno nono del Pontificato di Paolo III – rogato da Pietro di Engelberto chierico da Liegi.
0511 – Fermo, Episcopato – Atto di un mandato di procura fatto tramite il Rev.do Sig. Gerardo Vescovo di Fermo, nella persona del Signor Salimbene e del Sig. Luca di Plebano di Monte Santo, a nome di detto Rev.mo, per vendere, e vincolare i frutti, e qualsiasi accessorio di tutti i beni, i possedimenti, e diritti dell’Episcopato Fermano, per il motivo come detto in quell’atto, sotto l’anno del Signore 1267 – rogato dal Giovannino notaio.
0512 – Fermo – Lettera di Alfonso Caraffa, Diacono Cardinale dei Santi Giovanni e Paolo, di affidamento della causa fra la comunità di Fermo e Francesco Margaruccio dall’altra parte. Nell’anno del Signore 1559 – al tempo di Paolo IV, Pontefice Massimo.
0513 – Fermo – Lettera aperta di Errico Cardinal Caetano, Camerario della Sacra Romana Chiesa, nella quale, per la autorità al lui concessa dal Santissimo Signore Nostro Clemente Papa VIII, dona al Comune di Fermo la licenza di esigere due Giulii sopra qualsiasi salma di frumento riposta dentro la città o sopra la sua molitura. Fatta nell’anno del signore 1594.
0514 – Fermo – Lettera apostolica di Alessandro Pontefice nella quale conferma tutte le cose concesse al Comune di Fermo tramite il Rev.mo Cardinale dal titolo di Santa Maria in Cosmedin. Nel giorno undicesimo alle Calende di Luglio <21 Giugno> – nell’anno primo del Pontificato.
0515 – Fermo – Lettera esecutoria di Bartolomeo di Cesio del Santissimo Signore Nostro Papa, e Tesoriere Generale della Camera Apostolica con la quale ordina di eseguire la sentenza fatta tramite il Sig. Pietro Tanuzio, suo Uditore, a favore della magnifica Comunità di Fermo, quale esecutrice del testamento del defunto Censorio di Marziali contro Fabio Matteuccio da S. Elpidio circa e sopra i beni da detto Censorio assegnati al Monastero delle Monache di S. Caterina da Siena nella città di Fermo – rogato di questo da Scipione Pinello nell’anno del Signore 1591 – nell’anno primo del Pontificato di Clemente Papa VIII.
0516 – Fermo – Privilegio del Dottorato del Rev.do Sig. Luciano Cole, canonico fermano, conferito dal Sig. Numerio del defunto Nicola De Comitibus, padovano, insieme al privilegio concesso a favore dello stesso Sig. Numerio da parte del Santissimo Signore Nostro Sisto Pontefice di poter nominare dottori, come più ampiamente detto in esso – sotto l’anno del Signore 1472 – con la sottoscrizione di ser Cole di Sante di Paolo, cittadino romano.
0517 – Fermo – Copia delle deposizioni di alcuni testimoni esaminati circa la morte del frate gentile da Ravellone dell’ordine dei Minori conventuali, e circa altre cose, come in detti deposizioni – fatto sotto l’anno del Signore 1305.
0518 – Fermo – Citazione fatta a richiesta di Giovanni di Mardone e Pietro suo socio, cittadini e mercanti romani a Roma dinanzi alla comunità e al Comune di Fermo sopra l’esecuzione di una sentenza relativo ad una quantità di denaro – al tempo del signore Clemente IV – nell’anno secondo.
0519 – Terra di Monte Santo – Atto del mandato di procura fatto tramite la Comunità, il Comune e gli uomini di Monte Santo nella persona di Cico di Marco, a nome di detto Comune, per comparire dinanzi al Podestà, al Capitano e ai Priori di Fermo, per essere ascoltato dagli stessi perché vollero fare proclami ed ingiunzioni sopra il porto e diritti del mare, l’uso e l’abuso, e sopra altre cose dal fiume Potenza fino al fiume Chienti secondo il rito e la consuetudine fin qui osservata, e sopra il Pallio da darsi alla Chiesa Fermana, e sopra altre cose come in detto mandato fatto sotto l’anno del Signore 1391 – rogato da Antonio Pultron da detto luogo.
0520 – Fermo – Atto di quietanza di 1590 ducati, fatto tramite il Signor Pietro Gattulam. Tesoriere della Santa Romana Chiesa, a Lambertinino di Cuccio da Fermo, Banchiere del Comune a nome di detta città, dovuti alla Reveverenda Camera per un sussidio imposto per il sostenimento della guerra della Lombardia – sotto l’anno del Signore 1373 – al tempo di Gregorio Papa XI, rogato da Vanne di Vannuccio notaio.
0521 – Fermo – Lettera aperta relativa al rendiconto di una ambasceria, fatta tramite gli oratori della città di Fermo, presso il Santissimo Signore Nostro Urbano Pontefice, diretta al popolo e al Comune della città Fermana.
0522 – Fermo e Iadra – Atto copiato di un mandato di procura fatto tramite la Comunità, il Comune e gli uomini di Fermo nella persona del maestro Domenico di Riccio da detta città a nome di detto Comune per promettere al signore Tomasso di Benedetto, della città di Iadra, di dare e pagare 1200 fiorini, e di pagare una certa quantità di sale, di dare rispettivamente cioè fiorini 600 dal giorno e l’anno della promessa dello strumento da farsi, e il restante ad un altro anno seguente, come più ampiamente in detto atto di procura, fatto sotto l’anno del Signore 1344 – al tempo di Clemente Papa VI – rogato l’atto da Antonio del maestro Marco. La copia invece da Cola di Giovanni notaio.
0523 – Fermo – Lettera aperta del Rev.mo Sig. Neapolione dal titolo di Sant’Adriano, Diacono Cardinale, e Legato della Sede Apostolica, relativa alla cancellazione di tutti i processi, le condanne, le sentenze, le pene, le imposizione, i bandi, e le prescrizione contro la città Fermana, i suoi officiali e le singole persone, avuti e avute, con l’assoluzione dalle sentenze dalle condanne sotto l’anno del Signore …. Nell’anno settimo del Pontificato di Bonifacio Papa VIII.
0524 – Fermo – Atto di quietanza fatta alla Comunità di Fermo, e per essa a Massio Matteo banchiere, per mezzo della signora Antonia De Bizon da Crema, quale erede del Sig. Giovanni del Sig. Filippo, Visconte di Olegio, di 23.049 fiorini d’oro, soldi 46 e denari 9 che detto Comune era tenuto a pagare allo stesso Sig. Giovanni in un’unica rata, e fiorini 1000 d’oro che lo stesso Giovanni doveva avere da certi cittadini e singole persone; e ciò perché per il residuo e per l’ultimo pagamento a nome di detto Sindaco, per quanto sopra, la detta signora Antonia, dai denari del Comune, ricevette 800 fiorini d’oro in ducati di ottimo oro, e di giusto peso ecc. – fatto nell’anno del Signore 1372 – al tempo di Giovanni Papa XI – rogato da ser Andrea del maestro Gentile.
0525 – Fermo e Venezia – Lettera del serenissimo Sig. Rainerio Zeno, Doge dei Veneziani, diretta agli uomini e al Comune Fermano relativa ai servizi gratuiti, e gli onori ricevuti, da parte di essi, da Andrea Zeno, nipote di detto Doge, finché fu Podestà in detta città – sotto il giorno 4 Gennaio.
0526 – Fermo – Privilegio del Rev.mo Sig. Pietro, Arcivescovo di Iadra nella Provincia delle Marche per conto del Santissimo Signore Nostro Bonifacio Papa IX, Riformatore Generale, e con una copia di questa Riforma concessa dal predetto Santissimo e ai patti avuti con il Comune di Fermo, per consegnare, tramite detto Comune, allo stesso alcune entrate dello stesso con i patti ecc. come in quel privilegio. Sotto la data nel Girfalco Fermano nell’ultimo giorno di Febbraio 1397.
0527 – Fermo – Licenza concessa tramite il Rev.mo Sig. Ugone Rubeo Preposto della Chiesa Ramense, a Jacopo Panerio cittadino piacentino, di poter esigere dagli uomini ed al Comune di Fermo, per tre mesi, ciò per i tributi dovuti alla Reverenda Camera, libbre 150, e ciò per lo stipendio, a lui spettante, perché servì detta Camera Apostolica ecc. Fatta nell’anno del Signore 1278 – al tempo del Signore Nicola Papa III – Vedi num. 914.
0528 – Città di Iesi, Fermo, Ancona, Recanati – Atto di un mandato di procura fatto tramite la Comunità e il Comune della città di Jesi nella persona di Toma di Buccio a nome di detto Comune, sia per il rinnovamento che la conferma dell’amicizia con i Comuni di Fermo, Ancona e Recanati, e dei loro Sindaci, parimenti anche per fare ed accettare i patti, la pace, e le convenzioni per la durata di cinque anni dall’anno del Signore 1292 – rogato da Giovanni di Pietro da Jesi. Vedi 619.
0529 – Fermo – Copia di un privilegio di una lettera concessa tramite il Santissimo Signore Onorio Papa III a Pietro, Vescovo Fermano, affinché nessuno, al di fuori del Legato della Chiesa Romana, nella città di Fermo o nei suoi Castelli, che la Chiesa Fermana possiede per diritto o possiederà, presuma di fare riscossioni di imposte, o trattare cause senza uno specifico mandato nella Sede Apostolica, ma tutti i suoi beni rimangano integri e restino saldi come più ampiamente è detto in quel privilegio. Trascritta tramite ser Vanne Domenici da Fermo sotto l’anno del Signore 1370 – al tempo del Signore Urbano Papa V.
0530 – Fermo – Atto di una promessa e obbligazione fatto da Tommasino di Toma, Sindaco del Comune di Fermo, a nome di detto Comune, e per conto di altri come è detto in quell’atto, al signor Rinaldo di Giorgio di libbre 1750 da pagarsi alle scadenze come detto in quell’atto a causa del prezzo delle case, del Palazzo, a nome di detto Sindaco come sopra venduti, fatto sotto l’anno del Signore 1296 – rogato da Benvenuto di Boncambio.
0531 – Fermo – Atto di un mandato di procura tramite la signora Margherita da Liegii, moglie del defunto Enrico dall’Alemannia, mugnaio di Fermo, nella persona del maestro Pietro Du Crocq Galli notaio costituente a suo nome per recuperare a farsi ridare tutte le cose piacevoli e i beni percepiti dai Sigg. Priori della città di Fermo e da altri ecc. sotto l’anno del Signore 1480 – al tempo di Sisto IV – rogato da Giovanni di Caureto, chierico Morinense, notaio.
0532 – Castello di Castignano – Atto di un mandato di procura fatto tramite la Comunità, il Comune e gli uomini della Terra di Castignano, nella persona di Vanne di Toma a nome di detto Comune, per promettere che avranno detto Comune e gli uomini come amici del Comune di Fermo, e nemici come nemici, parimenti per accettare detto Comune di Fermo come difensore di detta Terra ecc. come detto in quell’atto fatto nell’anno del Signore 1376- rogato da Cola di Marino notaio.
0533 – Fermo – Atto di un mandato di procura fatto per la Comunità e il Comune di Fermo nella persona del Sig. Ruggero di Suppo e Soci a nome di detto Comune perché si presentassero dinanzi al Sig. Fulgone da Podio, Rettore della Marca Anconetana, per l’attribuzione e consegna allo stesso Rettore, del libero possesso del Comune di Fermo, a favore del Santissimo Signore Nostro, dei castelli, cioè di Torre di Palme, Montefalcone, Moresco, e Grottammare, secondo la lettera del Sig. Raimondo di Mancio, Camerario del Santissimo Signore Nostro Papa ecc. – come in quell’atto dell’anno del Signore 1276 – al tempo del Signore Innocenzo IV – rogato da Bongiovanni del maestro Altidona.
0534 – Fermo e Iadra – Atto copiato di condanna fatto da Savino di Giacobbe e Soci contro il Sig. Tommaso di Benedetto de Mattaferris da Iadra e Simonetto di Francesco, e Procuzio del Sig. Giacobbe suoi procuratori, appaltatori delle gabelle del sale del Comune di Fermo, condannati a 15.000 fiorini d’oro a causa della pena contenuta in detto atto di acquisto, per il motivo e in occasione della frode come detto in quell’atto ecc. – dell’anno del Signore 1342- al tempo del Papa Clemente VI – rogato l’atto da Marchetto di Angelo da Fermo, la copia dal chierico Brunetto da Fermo.
0535 – Fermo – Atto copiato di un atto pubblico di protesta presentata da Paride di Bongiovanni della città di Fermo, Sindaco del Comune di Fermo contro Matteo Miche Pasque da Zara, procuratore del signor TommasoDe Mattaferris, a causa delle confezioni de sale e della distribuzione del sale nella città di Fermo in modo conforme e secondo le convenzioni e i patti fatti fra di loro, per il motivo che in detta città non aveva sale – rogato da ser Venanzio del maestro Manzio nell’anno del Signore 1342 – al tempo di Clemente Papa VI – – rogato in copia da Giorgio di Matteo di Domenico.
0536 – Fermo – Lettera aperta in forma di Bolla, fatta per il Comune di Fermo, dal Santissimo Signore Nostro Alessandro Pontefice, di conferma delle libertà, delle esenzioni, delle immunità, dei privilegi, per felice memoria di Calisto III, Sisto IV, Innocenzo VIII e di altri Romani Pontefici e dei loro Legati della Sede Apostolica aventi l’autorità speciale e generale concessa sotto ogni forma nell’anno del Signore 1492 – nell’anno primo del suo Pontificato.
0537 – Fermo, Episcopato – Privilegio del Santissimo Signore Nostro Alessandro, concesso al Vescovo di Fermo, perché possa far venire dinanzi al Rettore delle Marche, per far sottostare al giudizio della sua giustizia il Comune e le persone di Fermo, nonostante il privilegio concesso, come più ampiamente è detto in quel privilegio. Fatto ad Anagni nel giorno 14º alle calende di Luglio <19 Giugno> – nel suo anno primo.
0538 – Fermo – Privilegio o bolla di Sisto III, di approvvigionamento delle chiese rurali di Santo Tomasso fuori le mura e di S. Silvestro nel territorio della Città Muova, e dell’Altare di S. Caterina nella chiesa di S. Paolo, chiamata Plebbe, di detta Terra nella persona di Luciano di Cole da Fermo ecc.
0539 – Fermo – Copia o trascrizione di un privilegio del Santissimo Signore Nostro Bonifacio del Vicariato, per le cose temporali, per 12 anni dal giorno della data, dei presenti castelli della città e del Comitato di Fermo e Terra di Monte Santa Maria in Giorgio, di Monte Rubbiano, e del Castello di Porchia, concessi al popolo e al Comune della città di Fermo, come più ampiamente è detto in quel privilegio. Sotto la data, Perugia, nel giorno secondo alle Idi di Maggio <14 Maggio> – dell’anno quarto del suo Pontificato – copiato tramite Nicola di Gidiuccio.
0540 – Fermo – Atto di un prestito di 180 fiorini d’oro, fatto tramite Jacopo di Suppo, Sindaco del Comune di Fermo, a nome di detto Comune, a Egidio di Gentile del signor Pietro di Grimaldo per il motivo e in occasione della consegna di essi alla Curia e alla Camera Romana, allo scopo di poter riprendere i Castelli di detto Comune, pignorati e tenuti dalla stessa Camera secondo l’accordo e la composizione fatta con essa fra gli Ambasciatori di detto Comune e la detta Curia, con il Sommo Pontefice. Fatto sotto l’anno del Signore 1277 – rogato da Egidio Sperandeo ecc.
0541 – Fermo – Atto di quietanza di 634 ducati in conto di 1813 che la Comunità di Fermo per un prestito ricevuto dalla società De Spannoctis della Curia Romana, fatto tramite Ventura De Benassai da Siena, commerciante della stessa società, nell’anno del Signore 1493 – al tempo di Alessandro Papa VI– rogato da S. Pascasio Zambernardo da Parma.
0542 – Fermo – Atto di un mandato di procura fatto tramite il Comune di Fermo nella persona di Cola di Iacobuccio per le liti e i processi e soprattutto per i processo con Giorgio figlio del defunto signore Tommaso De Mattaferris ecc. sotto l’anno del Signore 1365 – rogato da Bonaccursio di Giovannino da Parma.
0543 – Fermo – Atto di promessa di ducati 107, fatto tramite Giovannuccio, altre volte detto Morello, Sindaco del Comune di Fermo a nome di detto Comune, ad Antonio e a Cola di Giovanni da Roma sotto l’anno del Signore 1451 – rogato da Giorgio di ser Andrea da S. Elpidio Morico , unitamente ad un atto di quietanza di 10 istrumenti, rogato dal sopradetto notaio.
0544 – Fermo – Privilegio del Rev.mo Sig. Angelico Vescovo Albanese, Vicario Generale in Italia al di qua del Regno della Sicilia, di assoluzione dalle pene in cui erano incorsi per il mancato pagamento delle taglie, dei censi, degli affitti alla Camera Apostolica, concesso per lo stesso Comune e gli uomini fermani al tempo del Santissimo Signore Urbano Papa V – nell’anno ottavo del Pontificato.
0545 – Fermo – Lettera apostolica, o Bolla esecutori a di approvvigionamento del Beneficio per l’altare di S. Lorenzo nella Chiesa Parrocchiale Pievania, chiamata di S. Giovanni nel Castello di Altidona. concessa a favore del Sig. Censorio di Marziale per la rinuncia di Antonio di Migliore, canonico di Santa Maria Maggiore di Roma, concesso tramite il Santissimo Signore Nostro Sisto Papa V – nell’anno del signore 1586 – nell’anno primo del Pontificato.
0546 – Fermo – Atto di una proposta, fatta tramite il Podestà della città di Fermo col consenso dei Sigg. Priori di quel tempo, sopra la richiesta tramite il Rev.mo Sig. Pietro, Riformatore e Vice Rettore della Provincia, agli stessi Sigg. Priori e Podestà, affinché a loro nome consegnassero al Santissimo Signore Nostro Papa le chiavi del Girifalco e della città e parimenti anche tramite il Podestà e i Sigg. Priori prestassero giuramento di fedeltà, sopra la quale proposta il Sig. Antonio di Iacobuccio, consigliere fermano, alzandosi deliberò per l’accoglimento delle richieste predette, purché il Santissimo Signore Nostro mantenga le promesse, e tra le altre cose, che lo stesso Santissimo, come attraverso le numerose sue bolle aveva promesso, venga a trattenersi (a Fermo), ed altre cose ecc. come in quell’atto fatto nell’anno del Signore 1396 – al tempo di Bonifacio Papa IX – rogato da Vanne di Puccio da Fermo.
0547 – Fermo – Lettera del Serenissimo Lorenzo, Doge dei Veneziani, diretta al Sig. Ruggerio Suppo, Podestà di Fermo, perché consenta al latore il recupero delle biade, come più ampiamente detto in quella lettera. Fatta nel Palazzo Ducale – nel giorno 10 Luglio, indizione quarta.
0548 –Fermo – Atto di un mandato di procura fatto per la Comunità e il Comune di Fermo nella persona di Corrado di Angelo di Barone, perché a nome del Comune compaia dinanzi al signor Iacopo da Spoleto, giudice Generale nella Curia, e richieda la copia come detto in quell’atto, fatto sotto l’anno del Signore 1295 – rogato da Giovanni di Tommaso notaio.
0549 –Fermo – Copia di una lettera del Signore Nostro Bonifacio Pontefice , diretta al Rev.mo Vescovo Fermano, perché assolve il Comune di Fermo, e i suoi seguaci, dall’interdetto e dalle pene imposte tramite il Rev.do Sig. Raimondo Vescovo Valentino attualmente Rettore della Marca Anconetana ecc. copiato tramite Domenico di Mancio notaio.
0550 – Fermo – Copia di una copia di una deliberazione del Consiglio Generale sopra un trattato di obbedienza, di riconciliazione e di pace fatte con i signori Legati, come più ampiamente in detta copia, sopra la quale Monte di Giacobbe, consigliere deliberò che tutte le cose anzidette si facciano, perché piacque a tutti, nessuno essendo contrario. Trascritto tramite Antonio Ventura da Fabriano sotto l’anno del Signore 1327 – al tempo del Signore Giovanni Papa XXII.
0551 – Fermo – Atto copiato di un mandato di procura fatto tramite Francesco, figlio di Giacobbe di Neapolione dei figli di Urso da Roma, nella persona di Nicola da Prato e soci, in esso nominati, a nome di detto Francesco, per richiedere contro la Comunità e il Comune e gli uomini di Fermo, i cavalli ed altri beni, sottratti dai sopraddetti uomini e Comune, ed anche per i motivi come più ampiamente è in detto atto, fatto sotto l’anno del Signore 1278- rogato da Jacopo dalla Città di Castello – la copia invece stipulata da Tommaso di Monte Granaro .
0552 – Fermo – Atto di quietanza fatta tramite Ventura De Benassai da Siena a nome della società De Spannoctis da Roma, al Comune di Fermo, e per esso a Fabrizio di Beltramo da Fermo di 561 ducati in conto di una somma Maggiore avuta al posto di un prestito dalla detta società, come più ampiamente è detto in quell’atto. Fatto nell’anno del Signore 1493 – rogato da Alessandro di Stefano da Narni.
0553 – Fermo – Atto di una promessa fatta tramite il signore Fidesmido, un tempo Podestà della città di Fermo, a nome suo proprio, e a nome del Comune di Fermo, al signor Arpinello altro Podestà di Fermo, di dover dare e mandare a spese e a rischio sia di lui che del Comune di Fermo 49 libbre di Lucca o di Fano da questo momento, e fino alle Calende di Giugno conteggiati in essi 12 libbre della perdita presso Fano e anche dover promettere altre cose come più ampiamente nel detto atto fatto sotto l’anno del Signore 1218 – rogato da ser Pietro notaio.
0554 – Fermo e Firenze – Deliberazione fatta tramite i Sigg. Priori delle Arti e i Vessilliferi della Giustizia del popolo del Comune di Firenze sopra le richieste fatte agli stessi tramite Cipriano di Duccio De Albertis, cittadino fiorentino, Podestà della città di Fermo per il semestre come è contenuto nell’elezione fatta dello stesso, cioè a dire che se lo stesso signor Cipriano, o i suoi officiali, o familiari in detta città saranno o fossero stati condannati, non saranno concesse alcune azioni di rivalsa, come detto in quella deliberazione ecc. sotto l’anno del Signore 1387 – rogato da ser Scarfagno da Prato.
0555 – Fermo – Bolla di una licenza o concessione di costruire il Monastero delle Monache sotto la regola di S. Domenico, e di S. Caterina da Siena, nella chiesa di Santa Maria delle Vergini, e S. Liberatore, concessa tramite il Santissimo Signore Nostro Clemente Papa VII, alla Comunità e al Comune di Fermo con la promessa di pagare ai Frati e al Convento di San Francesco fiorini 300 per il posto di detta chiesa. Fatta a Roma nel giorno settimo alle Idi Maggio (9 Maggio) – nell’anno terzo del Pontificato.
0556 – Fermo – Atto di condanne fatte circa gli uomini in esso indicati, per i guasti ed i danni ad una parte della Chiesa romana, e della città di Fermo ai tempi del Sig. Lorenzo Tiepolo, un tempo podestà di Fermo, da lui tassata tramite gli uomini eletti per ciascuna contrada della città, e chiamati tramite Ruggero di Suppo un tempo podestà di Fermo ecc. – nell’anno del Signore 1269 – rogato da Pietro di Pietro notaio.
0557 – Fermo – Atto di una promessa fatta tramite il Sindaco del Comune di Fermo di tre libbre di denari a Pietro di Barone, per la custodia delle Porte per un anno, della quale è detto nell’atto ecc. sotto l’anno del Signore 1250 – rogato da Matteo notaio.
0558 – Fermo – Atto di quietanza fatto tramite Civolo Provenzale da Siena, Capitano della città di Fermo, a detto Comune di Fermo, relativo al suo compenso, ossia 1000 libbre per sé, per la famiglia, per i cavalli e per altre cose, come in detto atto ecc. sotto l’anno del Signore 1297 – al tempo di Bonifacio Papa VIII – rogato da Tuccio notaio.
0559 – Fermo – Atto di citazione fatta a richiesta di Colluccio, figlio di Rainalduccio di Rainaldo tramite Giovanni di Pasquale, portatore del Comune di Fermo, circa le cose connesse ed attinenti dello stesso Rainaldo allo scopo di considerare se sia da dare, se sia da costituire e se sia da ordinare tramite il signor Andrea, giudice, la curatela a Rinalduccio, che è mentecatto e padre del predetto Coluccio, nella persona di Pace di Bongiovanni, insieme isieme al costituirsicon in occasione della lite, che sperano di avere con Claudio di Giovannuccio da Mogliano, fatta sotto l’anno del Signore 1297- al tempo di Bonifacio Papa VIII – rogato da Matteo di Trasmondo da Fermo.
0560 – Fermo – Sentenza unitamente a disposizioni tramite il Santissimo Signore Nostro Paolo II, o i suoi giudici a favore del Sig. Luciano Cole, canonico fermano, sopra la chiesa parrocchiale di S. Giorgio del Porto di Fermo, e contro Piermatteo di Firmano, chierico fermano, fatte e concesse sotto il rogito di Alardo Spaen della diocesi Lubicense, notaio delle cause della Camera Apostolica – nell’anno del Signore 1471.
0561 – Fermo – Lettera aperta, o privilegio di Federico, Imperatore dei Romani, di conferma delle convenzione e dei patti avviati e fatti tramite il Conte Gualtiero da Palear, Vicario Generale del Sacro Impero, e il Comune della città di Fermo, del tenore come in quella lettera, sotto la data, nei Campi presso il lago pensile – nell’anno dell’incarnazione del Signore 1250.
0562 – Fermo – Lettera in forma di Breve del Santissimo Signore Nostro Alessandro VI, diretta ai magnifici Sig. Priori del Comune di Fermo, nella quale agli stessi indica la somma di denaro data a Raimondo di Malatesta, tramite il Comune di Fermo, per i motivi come risulta in detta lettera, che può essere richiesta contro gli eredi del predetto Raimondo, nonostante la pretesa donazione, come si afferma, allo stesso fatta tramite Innocenzo Papa VIII, ecc. come detto in essa lettera. Fatta nell’anno del Signore 1492.
0563 – Macerata – Atto di un mandato di procura fatta tramite la Comunità, il Comune e gli uomini della Terra di Macerata, nella persona del maestro Lambertuccio del maestro Pietro dello stesso luogo, per il detto Comune e a nome dello stesso, riconosca dinanzi al Rev.mo Sig. Alberico, Vescovo Fermano, e ai magnifici Sig. Priori, al Capitano della stessa città, l’errore commesso nel non aver onorato la festa di San Claudio ecc. e chiedendo ad essi perdono di quell’errore – fatto sotto l’anno del Signore 1314.
0564 – Mancante
0565 – Ripatransone, Fermo – Donazione fatta al Rev.erendissimo Sig. Adenulfo, Vescovo Fermano, di tutti i beni esistenti nel Castello di Ripatransone, che un tempo furono di Rinaldo, conte di Furcella – rogato da Valentino notaio. Il millesimo non compare a causa di un’eccessiva corrosione dei tarli.
0566 – Fermo – Lettera apostolica de Pontefice Bonifacio diretta al nobiluomo Gentile dei figli di Urso Giustiniano Abbruzzese, perché proibisca, in forza della stessa agli Ascolani perché non acquistino soldati né dalle parti della Sicilia e soggette alla sua giurisdizione. Fatta nell’anno terzo del suo Pontificato.
0567 – Fermo – Atto di notifiche e di ingiunzione di non procedere ulteriormente nel processo di appello interposto tramite il Sig. Monaldo da Fermo, o il maestro Federico da San Severino, suo procuratore per il processo o il bando contro lo stesso Monaldo fatto tramite il Podestà di Fermo a causa della uccisione di Roggerio da Monte Fiore – fatto nell’anno del Signore 1298 – rogato da Giacobbe di Matteo.
0568 – Fermo – Assoluzione fatta tramite il Sig. Francesco da Mantova, Tesoriere Generale della Marca Anconetana, del Luogotenente Rev.mo Sig. Governatore, e degli uomini e quelle persone da Fermo che si adunarono presso il Palazzo del Sig. Podestà, e da lì violentemente estrassero Belforte del Sig. Antonio di Aceto, Antonuccio di Benedetto e Bongiovanni di Agostino, per i loro eccessi, tramite la Curia di detto Podestà, condannati a morte – nell’anno del Signore 1433- rogato da Giovanni di Bentivoglio Cancelliere di detto Tesoriere .
0569 – Fermo – Atto di un mandato di procura fatto tramite la comunità, il Comune e gliuomini di Fermo nella persona di Stefano si Coluccio e soci, per i processi, e soprattutto per quello, che detto Comune e gli uomini hanno e sperano di avere con la signora Mittarella, moglie del Sig. Alberghetto da Fabriano – sotto l’anno del Signore 1356 – rogato da Vanne di Domenico di Servideo da Fermo.
0570 – Fermo – Lettera in forma di Breve del Santissimo Signore Nostro Leone Papa X, diretta al Rev.mo Vice Legato per la Marca, nella quale allo stesso ordina, che entro un mese dal giorno della proclamazione da farsi da esso stesso e da elencarsi tutti gli uomini e banditi, che nella ribellione della città predetta che un tempo ci fu con Muzio Colonna, debbano ritornare nella città stessa, e ciò fatto, restituisca agli stessi tutti i beni dei quali godevano, tuttavia data prima dagli stessi la garanzia di ben vivere, e di ben comportarsi sotto le pene ecc. come in quella lettera. Fatta nell’anno del Signore 1518 – nell’anno sesto del Pontificato.
0571 – Fermo – Lettera del Rev.do Padre Frate Iacopo da Aragona, dell’Ordine dei Predicatori, Vicario Generale delle due Lombardie di detto Ordine, nella quale dà, e concede a tutti uomini della città di Fermo presenti e futuri la comunicazione, la partecipazione di tutte le messe, delle preghiere e dei beni che tramite il Frate dei conventi e dei Monasteri dello stesso Ordine in qualunque luogo siano ad esso affidati ecc. – sotto la data, Genova, 27 Aprile.
0572 – Terra di Monte Santo – Atto di un mandato di procura fatto per la Comunità, il Comune e gli uomini di Monte Santo nella persona del Sig. Bonifacio di Mancio e Soci, a nome di detto Comune, per promettere che ogni anno, nella festa dell’Assunzione della Beata Maria Vergine venga offerto un Palio all’Altare Maggiore della chiesa di Santa Maria dell’Episcopato di Fermo, e per promettere ecce. come in quell’atto, fatto nell’anno del Signore 1267 – rogato da Tommaso di Migliore.
0573 – Fermo e Venezia – Lettera del serenissimo Doge dei Veneziani diretta, al Podestà e al Comune fermano, a favore di Verelle di Alberto veneziano, perché con l’aiuto della legge costringa le persone nominate tre nella lettera a pagare allo stesso la somma indicata nella lettera. Fatta nel Palazzo Ducale 13 Settembre.
0574 – Città di Siena – Testimoni presentati a favore di una parte, ed a richiesta di Civolo Provenzani da Siena, un tempo Capitano di Fermo, nel processo che ha con il Comune e gli uomini di Fermo e per incarico del Sig. Ursolino da Parma, Podestà della città di Siena in questa causa giudice giurato – rogato da Bonadio di Bonanni notaio.
0575 – Fermo – Supplica fatta da parte della Comunità Fermana e per conto di essa tramite gli Oratori della stessa al signor Lodovico De Migliorati, nipote del Santissimo Signore Nostro, contro Francesco di Giovanni di Gebellino ed altri, come è detto in quella supplica, traditori e ribelli di detta città, condannati dagli Officiali dello stesso: insieme con rescritto dello stesso Ludovico, cioè che i predetti sono fuoriusciti di detta città e del suo Comitato, come più ampiamente è nel detto rescritto – fatta sotto l’anno del Signore 1406 – al tempo di Innocenzo Papa VII – scritta da Simone De Serdinis da Siena.
0576 – Fermo e Venezia – Lettera del serenissimo Lorenzo, Doge dei Veneziani, diretta al Podestà, Consiglio e al Comune di Fermo relativa alla elezione del nuovo Doge. Fatta nel Palazzo Ducale nel giorno sette dell’entrante mese di Agosto.
0577 – Fermo – Atto di costituzione di regolamentazione del Vicariato della Provincia delle Marche, fatto per il Sig. Raimondo di Attone di Aspello, nominato Rettore in detta provincia per conto della Santa Romana Chiesa, a causa della sua assenza, nella persona dell’Arcidiacono Vitale, e Rettore in detta Provincia per le cose spirituali. Fatto sotto l’anno del Signore 1313 – rogato da Martino del defunto fratello Rainerio da Cesena.
0578 -Fermo – Copia di alcuni atti fatti dinanzi ai giudici di Siena nel processo di Civolo di Provenzano da detta città, un tempo Podestà di Fermo, insieme con la lettera da parte degli stessi giudici diretta ai magnifici Sigg. Priori della città Fermana, circa la pubblicazione del processo dei testimoni esaminati per la parte del predetto Civolo, ed anche delle riserve fatte tramite il Sindaco di Fermo, come più ampiamente detto in quegli atti – sotto l’anno del Signore 1304 – rogato da Nicola di Paltonerio.
0579 – Fermo – Bolla o lettera concessa alla comunità, ai cittadini Fermani tramite il Santissimo Pio, pontefice, a causa dell’appello presentato alla Sede Apostolica, dagli stessi cittadini, nel processo che avevano con gli uomini di Monte S. Pietro, ossia perché per gli stessi cittadini non scorra la scadenza per potere, in tal modo, proseguire l’appello ecc. come detto in quella bolla – sotto l’anno del Signore 1459.
0580 – Fermo – Atto di vendita del Castello di Mortula , con i suoi edifici, case, territori e diritti, fatto tramite Placidino, un tempo da Forlì, Sindaco di Fermo e procuratore di detta città, a Vicarello di Antonio e a Stefano di Antonio di Paccarono, cittadini Fermani per il prezzo di 800 ducati. Fatto sotto l’anno del Signore 1393 – al tempo del Signore Bonifacio Papa IX – rogato da Vanne di Procuzio da Fermo.
0581 – Fermo – Atto di quietanza di ducati 45 e 12 monite anconetane, tramite il signor Antonio di Pietro da Sulmona, Tesoriere Generale per conto della Santa Romana Chiesa nelle Marche, ad Antonio di Nicoluccio da Macerata, a nome del Comune di Fermo, e ciò per l’affitto per due anni. Fatto sotto l’anno del signore 1388 – rogato da Pietro Collete.
0582 – Fermo – Atto di quietanza di ducati 400 d’oro, tramite Ramesino De Ramesinis da Favenzia, Depositario per conto della Camera Romana nella Marca Anconetana, al Comune e alla città Fermana, dal quale fu ritenuto giusto che egli avesse avuto detta somma di ducati per mano di Coluccio di Giovannuccio a nome di detto Comune, da pagare a saldo del sussidio imposto detto Comune. Nell’anno del Signore 1365 – rogato da Gostalco di Paschino ecc. notaio.
0583 – Fermo – Promessa fatta tramite Mascio, a nome del Comune di Fermo, a Bongiovanni, Vice di detto Comune, da quando stette presso Monte Cosaro per due mesi, meno otto giorni, per conto del Comune di Fermo – sotto l’anno del Signore 1250 – rogato da Matteo notaio.
0583 bis – Fermo – Esame di un testimonio fatto in relazione ad una inquisizione promossa contro i servi, la famiglia, il cameriere del signor Podestà, a causa delle percosse ecc. fatto come più ampiamente è detto in quell’esame, insieme ad altre cose da ciò seguite nei giorni, mesi, e anno come detto in quell’esame – rogato da Antonio del maestro Leonardo da Monte Cosaro.
0584 – Fermo – Lettera di fedeltà fatta tramite Giovanni Dandolo, Doge dei Veneziani, diretta a Sinibaldo De Aynardem, Podestà, e al Consiglio e al Comune della città di Fermo, affinché accolgano benevolmente Paolo di Beardo, Ambasciatore della città di Venezia, e verso lo stesso dimostrino fiducia, come più ampiamente è detto in quella lettera – nel giorno 13 Novembre ecc.
0585 – Fermo – Copia del conferimento un incarico di una causa a favore della parte di Gualterio De Clavellis da Fabriano, della Diocesi di Camerino, ottenuto dal Santissimo Signore Nostro Pontefice sopra una certa somma di denaro, che Petrello da Mogliano deve allo stesso, diretta al Vescovo Fermano per mezzo del Rev.do Sig. Angelico, Vescovo Albanese, Vicario Generale in Italia – sotto la data, Bologna, giorno undicesimo alle Calende di Settembre <22 Agosto> – al tempo di Urbano V , nell’anno ottavo del suo Pontificato – trascritto tramite Sante di Bartolomeo.
0586 – Fermo – Atto di obbligazione di 1813 di ottimo oro, fatto tramite il signore Giacobbe dei Brancadoro, e Giacobbe di Bongiovanni da Fermo, sindaci del Comune della città di Fermo, nome di detta città, agli eredi di Ambrosio De Spanocchis da Roma, per il motivo come detto in quell’atto. Sotto l’anno del Signore 1493- indizione undicesima – al tempo di Alessandro Papa VI – rogato da Stefano di Alessandro da Narni.
0587 – Fermo – Copia o trascrizione di un privilegio di conferma della assoluzione fatta, tramite il Rev.do Sig. Egidio, della città Fermana, del suo comitato e per gli uomini, fatta da Urbano pontefice, nonostante l’obiezione e la rivendicazione del Rev.do Sig. Stefano, Abate del Monastero di S. Vittore, come più ampiamente è detto in quella copia. Sotto la data, Roma, giorno quattordicesimo alle Calende di Febbraio <21 Gennaio> – anno settimo del suo Pontificato – copia estratta tramite il signor Vanuccio da Fermo.
0588 – Venezia e Fermo – Lettera di risposta a Lorenzo Tiepolo, Doge dei Veneziani, con una lettera sia pure aperta, fatta dai Priori della città di Fermo, relativa alla elezione del Podestà della città di Fermo nella persona del Sig. Giacobbe Tiepolo, Nipote del predetto Doge, come più ampiamente è detto in quella lettera, nel giorno 13 Settembre.
0589 – Fermo – Privilegio fatto tramite il Santissimo signore Gregorio Pontefice, diretta al Sig.Fulcone, Rettore della Marca, alla Comunità e al Comune di Fermo, nel quale viene concessa la facoltà allo stesso Comune di poter riscattare uno dei due Castelli, ossia Monte Falcone e Moresco, vincolati della reverenda Camera per 10.000 libbre pagate per lo stesso Comune 5000 libbre nelle mani del signor Bernardino di Scoto, mercante Piacentino.
0590 – Fermo – Atto di un prestito di libbre 100 ravennatensi fatto tramite Rainaldo di Giacobbe, Sindaco del Comune di Fermo, a nome di detto Comune, a Garello Benvenuto, per il motivo e per l’occasione di doverle dare a Sabbo Domicillo e a Nunzio del Sig. Giacobbe di Sabello per il motivo come in quell’atto fatto sotto l’anno del Signore 1277 – rogato da Paolo del maestro Berardo notaio – errore nel millesimo, che deve essere 1287.
0591 – Fermo – Atti di quietanze fatte tramite il signore Filippo Ugone da Firenze, Tesoriere per conto della Chiesa Romana nella Marca Anconetana, alla Comunità e al Comune di Fermo di libbre 650 ravennatensi ed anconetane per il motivo come in quelle quietanze – sotto l’anno del signore 1281.
0592 – Fermo – Sentenza fatta tramite il Sig. Servideo del maestro Morico, Abate degli officiali del Comune di Fermo, sopra il taglio e i danni fatti nella vigna di Guaterio e dei Frati, fatti tramite il signore Toma, Podestà della città di Fermo, condannando lo stesso Podestà, e per esso il Comune di Fermo, al risarcimento allo stesso Gualterio e ai Frati, di tre libbre volterrane per detto danno e per i guasti fatti. Fatta sotto l’anno del Signore 1285 – rogato da Egidio di Pietro notaio.
0593 – Fermo – Atto di vendite fatte tramite Alberto Candelline e soci, ed anche tramite Toma di Angnelario, di alcuni modioli e stari di Terre (cittadelle)ni nel quartiere di San Pietro da Poggiano, e di Monte Secco a Gentile, Preposto, Sindaco del Comune di Fermo, con i confini come indicato in quegli atti sotto l’anno del Signore 1254 – rogato da Giacobbe notaio.
0594 – Fermo – Atto atto di un prestito di 5000 libbre d’argento ravennatensi ed anconetane, fatto tramite Gaudio del maestro Melis, ebreo, ed altri soci ebrei, a Filippuccio di Filippo di Savino e alla Comunità e gli uomini di Fermo. Sotto l’anno del Signore 1306 – al tempo di Clemente Papa V – rogato da Odoardo Ufriduccio notaio.
0595 – Fermo, Offida e Ascoli – Lettera aperta in forma di Bolla del Santissimo Signore Nostro Alessandro Papa IV, con la quale ordina al Podestà, al Consiglio e al Comune fermano, sotto la pena di 5000 marchi d’argento, della scomunica, e della perpetua privazione dell’onore di città e dell’ Episcopato, affinché procurino di restituire, senza alcun indugio o difficoltà, tutti gli uomini prigionieri, sia Offidani quanto Ascolani ed altri uomini, che dagli uomini e dal Comune di Fermo sono trattenuti, al signor Marcellino Cappellano dello stesso Pontefice a ciò deputato ecc. come più ampiamente detto in quella lettera. Data, Anagni giorno ottavo alle Calende di Aprile <25 Marzo> – nell’anno secondo del Pontificato.
0596 – Fermo – Copia di una lettera di assoluzione dalle censure e dalle pene ecc. della Comunità e degli uomini della città e dello Stato fermano, fatta tramite Antonio Vescovo e Principe Fermano in forza della lettera apostolica allo stesso diretta tramite Bonifacio IX Pontefice. Fatta nell’anno del Signore 1391- copiata per mano di Giovanni di Vico di Giovanni di Martino da Fermo.
0597 – Fermo – Testamento del signore Giulio Cesare Montani, nel quale fra gli altri legati lascia Giovanni Ruggeri o Brancadoro, suo cognato, fiorini 100 di monete ecc. come detto in quel testamento, fatto nell’anno del Signore 1580.
0598 – Fermo – Riassunto, atti ed attestazioni da parte di Giovanni di Mardone, cittadino e mercante romano, con Gilberto Sindaco del Comune di Fermo, a nome di detto Comune, circa un prestito di 100 libbre a detto Sindaco, sotto l’anno del signore 1252.
0599 – Fermo – Copia di alcuni atti fatti tra Giovanni di Mardone, cittadino e mercante romano, a nome proprio, e di Pietruccio, egualmente cittadino romano, suo socio da una parte e il Comune di Fermo dall’altra, sopra una certa somma di denaro, come più ampiamente è detto in quegli atti, fatti sotto gli anni, i mesi e i giorni ecc. come in quegli atti, e soprattutto sotto l’anno del Signore 1252.
0600 – Fermo – Lettera Apostolica in forma di Bolla di Urbano VI, Pontefice Massimo, con la quale ordina al Sig. Giovanni da Fermo, Rettore della Chiesa Parrocchiale di S. Gregorio dal porto di Fermo, affinché diligentemente si informi di tutti i beni mobili a debito e a credito un tempo di Domenico, pievano della pievania di Santo Stefano da Monte Santo, e Collettore della Camera Apostolica che lo stesso aveva al tempo della sua morte, e allo stesso ordina che esiga e recuperi a nome di detta Camera e quanto prima procuri di riferire fedelmente alla Camera Apostolica ecc. come più ampiamente detto in quella lettera. Sotto la data, Lucca, nell’anno decimo del Pontificato.
0601 – Terra di Monte Olmo, o Macerata – Atto di un mandato di procura fatto tramite la Comunità e gli uomini di Monte Olmo nella persona di Sante di Massuccio da Fermo per la causa che ha detto Comune con il Rev.do Sig. Vescovo Maceratese e con gli uomini della città di Macerata, sotto l’anno del Signore 1371 – al tempo di Gregorio Papa XI – rogato da Giovanni di Corrado da Ascoli.
0602 – Fermo – Breve di conferimento dell’incarico, da parte del Santissimo Signore Nostro Gregorio, indirizzato al Rettore della Marca Anconetana, relativo al pagamento di libbre 5000 ravennatensi da farsi, tramite il Comune di Fermo, alla Reverenda Camera Apostolica, e per essa a Bernardo, cittadino piacentino, e mercante della città di Bologna.
0603 – Fermo – Atto di quietanza di 85 libbre e 9 soldi, fatto tramite Rainaldo di Giorgio, alla Comunità e al Comune di Fermo, e per esso a Saladino di Gentile e a Domenico di Filippo, officiali incaricati, e ciò per il residuo prezzo delle case vendute dallo stesso Rinaldo a detto Comune e per il motivo come detto in quell’atto. Sotto l’anno del Signore 1298 – rogato da Teobaldo di Morico.
0604 – Fermo – Lettera di Bonifacio Papa con la quale ordina al Comune di Fermo affinché mostri la fiducia, che da tutti viene rivolta a lui, verso il Frate Agostino, dell’Ordine degli Eremitani di Sant’Agostino. Sotto la data, Roma, anno quinto del Pontificato.
0605 – Fermo – Lettera del Santissimo Signore Nostro Innocenzo Pontefice, diretta al Sig. Bonaventura da Garda, Podestà di Fermo, con la quale raccomanda di essere sollecito nel fare ricerche e nel trasmettere notizie provenienti dai luoghi di quelle parti dove lui è stabilito Podestà.. Sotto la data, Assisi, anno undicesimo del suo Pontificato.
0606 – Fermo – Copia della lettera aperta del Rev.mo Sig. Egidio, Vescovo Sabinense, Legato della Sede Apostolica, diretta e concessa al Comune al popolo di Fermo e ai singoli comitativi del suo Comitato, di assoluzione dai crimini e da qualsiasi eccesso (gli eretici tuttavia, e i fautori degli stessi, e i crimini di lesa maestà soltanto eccettuati) perlomeno compiuti dalla Comunità e dal Comune della città di Fermo, quanto dalle singole persone del suo Comitato, contro e in vilipendio della Madre Chiesa.
0607 – Fermo – Breve del Santissimo Signore Nostro Paolo Papa II, concesso al conte Gaspare da Fano, diretta ai Priori della città di Fermo, perché lo eleggano quale Podestà di detta città per un semestre, nonostante l’elezione, forse da loro già fatta, di un’altra persona. Fatto nell’anno del Signore 1467.
0608 – Fermo – Breve del Santissimo Signore Nostro Clemente Papa VII, diretto ai Priori e al Consiglio della città Fermana, con la quale dispone ed ordina che per la festa di San Claudio non si nomini ogni anno il Capitano e la solita Armata, perciò che facciano soltanto un vice o consentano di farlo ecc. fatto a Roma il 24 Aprile 1532.
0609 – Fermo, Jesi – Protesta fatta tramite Giacobbe di Massone, Sindaco del Comune di Fermo, a nome di detto Comune, sopra la sentenza fatta contro detto Comune di 3000 libbre per l’esercito contro gli abitanti di Iesi, dinanzi al Sig. Amelio da Agoto, Rettore della Marca Anconetana. Sotto l’anno del Signore 1280 – rogato da Paolo di Berardo.
0610 – Fermo – Atto copiato di un privilegio del Rev.mo Angelico,Vescovo Albanese, su ordine di Urbano, Pontefice Massimo, concesso a tutti gli uomini, tanto della città di Fermo quanto del suo Stato e dei suoi fautori, con assoluzione di essi da tutti i delitti, gli eccessi e i crimini ecc. come detto nel seguente numero originale.
0611 – Fermo – Privilegio di riconciliazione di tutti e singoli gli uomini e le persone, tanto della città di Fermo quanto dello Stato, e dei complici, in occasione di alcuni delitti, eccessi e crimini fatti da essi stessi anche eretici, della scomunica e di qualsiasi altre condanne fatte contro gli stessi, concesso tramite il Rev.mo Sig. Anglico, Vescovo Albanese, nipote del Santissimo Signore Nostro Urbano, e Vicario in Italia della Santa Romana Chiesa, e per la possibilità a lui concessa dal Santissimo, con la quale conferma anche tutti i privilegi, gli indulti e le esenzioni concesse da altri Sommi Pontefici e alla città e ai cittadini Fermani, e parecchie altre cose, come più ampiamente nel detto privilegio – nell’anno nono dello stesso Pontificato del Santissimo.
0612 – Fermo – Altra copia dello stesso precedente privilegio di Anglico, Vescovo Albanese.
0613 – Fermo – Privilegio o Bolla di Innocenzo Papa VI e di Egidio dal titolo di San Clemente Cardinale Alvaro, Legato della Sede Apostolica, con il quale vengono assolti tutti i ribelli e i disobbedienti alla Chiesa Romana, sia chierici e laici del Comune di Fermo, che vogliono tornare alla obbedienza e alla devozione di detta chiesa, per la cui assoluzione, chiedendo a nome del sindacato di detto Comune, si presentarono, in ginocchio, al predetto Egidio cardinale, il nobiluomo Antonio del defunto Toma, funzionario fermano, e del signor Domenico Bongiovanni , dottore in legge, cittadino fermano, che per questo avevano un valevole e speciale mandato, come più ampiamente nel detto privilegio. Fatto a Fermo alle Calende di Ottobre (1° Ottobre) – nell’anno terzo del Pontificato di Innocenzo Papa VI – che è calcolato 1354.
0614 – Fermo – Atto di assoluzione, di perdono e di liberazione, di tutti gli eccessi e i delitti compiuti dalla Comunità dagli uomini della città Fermana, dei Castelli, delle Ville e del Distretto di detta città, contro l’immagine ufficiale della Curia Generale delle Marche, ed in disprezzo delle disposizione del Sig. David da Ferentino, funzionario e Vicario Generale della Marca Anconetana, fatto tramite lo stesso Vicario Tebaldo di Tebaldo al Sindaco di Fermo. Fatto sotto l’anno del Signore 1299 – al tempo di Bonifacio VIII – alla presenza dei nobiluomini Nicola del Sig. Silvestro, di Gianni di Riccio da Alatri ecc. – rogato da Monaco di Giovanni da Firenze notaio.
0615 – Fermo – Privilegio del Rev.mo signor Pietro dal titolo di Santa Maria in Trastevere, Cardinale del Santissimo Signore Gregorio Papa XI, Vicario Generale in Italia, concesso al Comune di Fermo affinché, suo malgrado, non possa essere trascinato, tramite i giudici di primo o secondo grado dinanzi alla Curia Generale, come più ampiamente è in quel privilegio ecc. – nell’anno del signore 1372 – nell’anno secondo del Pontificato di Gregorio XI.
0616 – Fermo – Lettera aperta in forma di privilegio o di Bolla di una disposizione data tramite il Santissimo Signore nostro Alessandro IV al Rev.mo signor vescovo di Faenza, nella quale si ordina al Podestà e al Comune di Fermo che per la liberazione del Regno della Sicilia ecce. procuri a detto Vescovo una quantità di soldati ecc. come in quella lettera. Fatta a Napoli nell’anno del Signore 1255 – nell’anno primo del Pontificato.
0617 – Fermo – Atto di un mandato di procura fatto nella casa del Sig. Francesco del Sig.Falco da Fermo tramite la Signora Mittarella, figlia del defunto nobiluomo Mercenario del Sig. Fidesmido da Monteverde e moglie di Gualterio del Sig. Albergitto De Clavellis da Fabriano nella persona del Sig. Vagnozzo di Coluccio ecc. come in quell’atto, nell’anno del Sug.e 1370 – rogato da Francesco del defunto Riccardo. Vedi num. 395.
0618 – Fermo – Breve del Santissimo Signore Nostro Giulio Papa III, diretta al Signor Vescovo e alla Comunità Fermana, ai quali consente che possano nominare e destinare un Capitano per i mercati, presso la chiesa di San Claudio sulla pianura del Chienti, della Diocesi Fermana, nella festa dell’Ascensione del Signore nostro, ogni anno, nonostante la proibizione fatta dal Santissimo Paolo III ecc. ed altre cose. Fatto a Roma nel giorno 3 Maggio 1533 – nell’anno quarto del Pontificato.
0619 – Fermo e Castello di Jesi – Lettera aperta del Santissimo signore Onorio Pontefice, diretta al Podestà, Consiglio e al Comune fermano a favore di Buccamario da Roma, Rettore della città di Jesi, naturalmente, qualunque cosa da lui fosse escogitata per reprimere le audacia e la sfrontatezza di Mercenario e dei fratelli, perché da esso nessun danno o eccesso, tanto in detta città, quanto nello Stato sia fatto e sorga in offesa in disonore della stessa città e della Chiesa Romana, prontamente, con i consigli e con gli appoggi, fintantoché il detto Rettore del Comune di Fermo o degli altri fedeli delle Marche, munito dei diritti e sostenuto dalla potenza abbia la forza di procedere più efficacemente. Sotto la data, nel giorno decimo alle Calende di Agosto <23 Luglio> – nell’anno primo del suo Pontificato.
0620 – Fermo – Atto di quietanze fatte dal Sig. Ranaldo di Giorgio, uno a Jacopo di Angelo, e a Iacobucci del maestro Stefano, officiali del Comune di Fermo, a nome di detto Comune, di 370 libbre e 11 soldi ravennatensi per il prezzo di case, tramite lo stesso Ranaldo venduti al Comune, si intende per il secondo pagamento sotto l’anno del signore 1297. Indizione decima, al maestro Leonardo. L’altro invece di libbre 100 ravennatensi egualmente per una parte del prezzo delle case vendute al Comune di Fermo, naturalmente relativo all’ultimo pagamento fatto a Saladino di Gentile ed al Sig. Filippo di Daniele, agli officiali di Fermo, sotto l’anno del signore 1297 – rogato da Pietro di Mancio.
0621 –Fermo – Lettera contenente un ordine dei Rev.mi Cardinali, diretta e fatta alla comunità e al Comune di Fermo, affinché restituiscono al Priore ed ai fratelli dell’Ospedale di San Giovanni Gerosolomitano, nella Marca Anconetana, le chiese di Santa Maria e Giacobbe di Monacla, ed i possedimenti degli stessi spettanti al detto Ospedale. Sotto la data, Viterbo, nel giorno 17 alle Calende di Agosto <21 Luglio> – nell’anno del signore 1270 – Sede Apostolica vacante.
0622 – Fermo – Atto copiato di un privilegio di conferma dei diritti e privilegi del Comune e della città Fermana, fatto dal Rev.mo Anglico, Cardinale Vescovo Albanese, Vicario Generale in Italia, al Comune e gli uomini di Fermo, sotto l’anno 1371 – estratto da Nicola di ser Guiduccio da Fermo.
0623 – Fermo – Atto relativo all’acquisto di case e del Palazzo, nel quale attualmente dimorano i Sigg. Priori della città di Fermo, fatto tramite Tomassino di Toma, Sindaco del Comune di Fermo, a nome di detto Comune, al Sig. Ranaldo di Giorgio, Savino e ad Adonando, figli del detto Ranaldo, al prezzo di 1750 libbre ravennatensi, che il signore venditore per il motivo di cui sopra, ha riconosciuto al detto Sindaco di avere avuto e ricevuto, come più ampiamente è detto in quell’atto. Fatto sotto l’anno del Signore 1296, nel giorno 22 Gennaio. Rogato da Benvenuto di Boncambio notaio, presenti in quello stesso luogo il Sig. Percivalle di Giovanni, Marco di Girardo, Filippo Marcibone, Marchetto di Filippo di Savino ecc.
0624 –Fermo – Condanne in denaro, e assoluzioni, ovvero sentenze di condanne fatte dal Sig. Migliore da Firenze, Podestà della città di Fermo, contro gli uomini e le persone in esse descritte, per i misfatti e gli eccessi dagli stessi, oppure commessi e perpetrati per conto di loro stessi, nella città e nel suo Territorio, scritte e pubblicate tramite Benedetto del maestro Iacopo da Monte Santa Maria in Lapide, notaio, sotto gli anni del Signore 1382 ecc. al tempo del signore Urbano VI.
0625 – Fermo – Atto di quietanza di Ducati 22 e anconetani 16, tramite il canonico Antonio De Firmonibus, Tesoriere Generale della Marca Anconetana, per conto della Santa Romana Chiesa, alla Comunità e al Comune di Fermo – al tempo del Signore Urbano VI – rogato da Giovanni di Vannuccio da Monte Alto ecc.
0626 – Fermo e Venezia – Atto o garanzia insieme alla inclusione di una cedola di partite o ricevute fatto tramite il Sig. Daniele De Delfinis del Banco del defunto magnifico Sig. Giovanni ecc. per i motivi come detto in quell’atto. Sotto l’anno del Signore 1557 – rogato da Bonifacio Foliano insieme con Matteo suo figlio.
0627 – Fermo e Spoleto – Atto copiato di alcune proposte fatte nel Consiglio Generale della città di Spoleto a nome di detto Consiglio contemporaneamente con la deliberazione sopra di esse a favore del Sig. conte Francesco da Compello, allora Podestà della città Fermana, perché non possa lo stesso, e i suoi officiali, chiedere azioni di rivalsa, nel caso che avessero sbagliato qualcosa nel detto loro ufficio. Copia fatta sotto l’anno del Signore 1389 – rogato da Panuzio del defunto Luzio notaio – durante la sede Apostolica vacante del Pastore.
0628 – Fermo e Ascoli – Copia di una Lettera Apostolica di Onorio Papa IV con la quale si esorta la Comunità e il Comune di Fermo perché la smetta di sollevare le armi contro gli ascolani, come altre volte aveva ordinato, con sue lettere, tramite l’eletto Hypporiginense. Fatta nell’anno primo del suo Pontificato – copiata per mano di Francesco di Tommaso notaio nell’anno del Signore 1297.
0629 – Fermo, o Episcopato – Copia di un privilegio di Enrico I, imperatore, concesso al Rev.mo Vescovo Fermano, e al suo Episcopato ecc. come detto in quel privilegio, sotto l’anno del Signore 1185 – trascritta da Angelico notaio, sotto l’anno 1242, presenti nello stesso luogo Rainaldo, presbitero fermano, e il signor Ugolino notaio del magnifico Podestà fermano ecc. Vedi num. 26.
0630 – Terra di Monte S. Maria in Georgio, o Monteverde – Copia di due atti, dei quali uno di esecuzione e l’altro di trasferimento del possesso del Castello di Monteverde agli uomini della Terra di Monte S. Maria in Georgio nell’anno del Signore 1366 – rogato da Pietro di Tomassuccio da Mmerillo notaio – copiati per mano di Marchetto di Giorgio da Monte S. Maria in Georgio – Vedi num. 355.
0631 – Fermo – Privilegio di Papa Bonifacio VIII di condono di 8200 fiorini d’oro secondo il trattato e l’accordo fatto dal Comune di Fermo col maestro Roggerio Cactia ecc. Vedi num. 231.
0632 – Terra di Monte S. Maria in Georgio – Copia dell’atto di una sentenza fatta tramite il signor Vitale, Arcidiacono di Camerino, Rettore della Provincia delle Marche, sopra il Territorio sito oltre il fiume, ed i vallati dei molini della Terra di Monte Santa Maria in Giorgio ecc. come in quella copia nell’anno del Signore 1372- rogato circa la copia da Simonetto di Iacobuccio.
0633 – Fermo – Privilegio del Rev.mo Angelico, Vescovo Albanese, con il quale esonera il Comune di Fermo dal pagamento del dazio sul vino per un anno, come più ampiamente è detto in quel privilegio. Fatto a Bologna nel giorno terzo alle Idi di Giugno <11 Giugno>, nell’anno ottavo del Pontificato di Urbano Papa V.
0634 – Fermo – Copia di un privilegio di assoluzione generale fatta tramite il Sig. Benedetto, per grazia di Dio e della sede Apostolica, vescovo Feretrano, e tesoriere della Romagna, e Rettore della Provincia delle Marche, e per conto della Santa Romana Chiesa, concessa ai magnifici Sigg. Antonio De Migliorati, e Ludovico e Gentile suoi figli, e parimenti anche al Comune e al popolo di Fermo e alla forza del suo Comitato ecc. come in quel privilegio, fatto nell’anno del Signore 1480 – copiato per mano di Antonio di Biagio da Fermo.
0635 – Castello di Boccabianca e Fermo – Atto di un mandato di procura fatto per la Comunità del Castello di Boccabianca, nella persona di Giovanni di Guglielmo di detto Castello, perché faccia giuramento ed accetti gli ordini di Bartolomeo di Giovanni, Podestà di Fermo, e del Sig. Ruggerio di Suppo, Sindaco della città di Fermo di riprendere detto castello a nome di detta città ecc. come in quell’atto. Rogato ……. nell’anno del Signore 1257.
0636 – Città di Siena e Fermo – Atto di concessione delle azioni di rivalsa, fatto tramite il Podestà di Siena, e tre dei Consoli del commercio a favore di Civolo di Provenzano, cittadino di Siena, un tempo di Fermo, come più ampiamente detto in quell’atto, nell’anno del Signore 1307 – rogato da Pietro figlio di Cino notaio.
0637 – Castello di Sant’Angelo – Atto di vendita fatta tramite Monaldesca, figlia del defunto Trasmondo di Sant’Angelo in Pontano, a Paganuccio, figlio del Sig. Matteo da Monte Fortino, di tutti i suoi beni, come detto in quell’atto ecc. ai quali fu pagato, tramite lo stesso, per la dote di Anna di Felice, figlia di detta Monaldesca, il prezzo o la somma di 2000 libbre d’oro ecc. nell’anno del Signore 1220 – rogato da Giovanni notaio.
0638 – Castello di Mogliano e Fermo – Atto di consegna del sigillo tramite il Podestà della città di Fermo a Rainerio Angeli dal Castello di Mogliano, che era presente e lo ha ricevuto a nome del Castello nelle proprie mani con i patti e le condizioni, come detto in quell’atto. Nell’anno del Signore 1374- rogato da Vico di Giovanni da Sant’Angelo.
0639 – Fermo – Copia del privilegio di Gerardo Fermano di una scelta conferma della donazione alla chiesa di S. Silvestro di Aviliano, tramite Filippo suo predecessore ad Anessa, a Margherita e ad altre sorelle monache di detta chiesa, nell’anno del Signore 1251- copiato per mano di Giacobbe di Balco nell’anno del Signore 1271.
0640 – Fermo – Privilegio del dottorato del Sig. Sebastiano De Marzialibus da Fermo, concesso a lui dal Sig. Tommaso De Collettilis da Cascia, della Diocesi di Spoleto, ecc. nell’anno del Signore 1492 – nell’anno ottavo del Pontificato di Innocenzo Papa VIII. Sotto la data, Perugia – rogato da Marsilio del defunto Francesco di ser Stefano da Perugia.
0641 – Castello di Monte Fortino, Fermo e Monte S. Pietro – Breve del Papa Pio II diretto al Comune alla Comunità di Fermo in cui risponde allo stesso Comune che lui aveva scritto al Rettore delle Marche, che a lui risultava il consenso della Maggior parte degli uomini di Monte Fortino, Castello del Comitato, che vogliono essere sotto la protezione Fermana, e il Papa ha scritto che questo sia consentito loro. Riguardo peraltro il Castello di Monte S. Pietro, che risulta per ampia informazione che sia sotto la giurisdizione Fermana, provveda rapidamente che la comunità Fermana ritornino in possesso di questo Castello senza dover prendere informazioni e sia senz’altro restituito subito, e la Comunità di Fermo sia preservata nei suoi peculiari privilegi. Sotto la data, Perugia, nel giorno 9 Febbraio 1459. Nell’anno nono del Pontificato.
0642 – Castello di Petritoli e Fermo – Privilegio di Francesco De Rammponibus, dottore dei decreti e canonico fermano, con il quale dota il Sig. Cristoforo di Bartolomeo ecc. da Petritoli della Chiesa Parrocchiale di S. Prospero di Petritoli, vacante per la morte del Sig. Vitale di detto Castello, sotto l’anno del Signore 1487.
0643 – Fermo – Ordine esecutivo di una sentenza fatta tramite il Rev.do Padre Sig. Antonio Agostino, Uditore della Rota, a favore del Sig. Censorio di Marziale, contro il Rev.do Sig. Guidone Ascanio da Santa Flora, ed altri e relativa alle Chiese Rurali di Sant’Angelo in Trifonzio e di San Benedetto, della diocesi Fermana ecc. nell’anno del Signore 1547- rogato da Biagio di Boccardo chierico di Lione.
0644 – Castello di Monturano e Fermo – Atto di un mandato di procura fatto tramite gli uomini del Castello di Monturano, tutti presenti e indicati in quell’atto, nella persona di Tebaldo del Sig. Pietro che era presente allo scopo di sottomettersi e di promettere al Sig. Giovanni di Plebano, Sindaco del Comune di Fermo, fedeltà e obbedienza ecce. come detto in quell’atto, fatto nel Palazzo del Comune di Fermo. Rogato da Rainaldo del Sig. Guidone notaio. Nell’anno del Signore 1255.
0645 – Fermo – Breve di Giulio Papa II col quale risponde che egli ordinò alle dilette figlie Battista da Varano ed Angela De Octonibus, monache del Monastero di Camerino, che esse si trasferiscano con alcune altre compagne, come piacerà, per stabilire le monache della Congregazione di Santa Chiara dell’Ordine di San Francesco (a Fermo) ecc. come detto in quel Breve. Fatto a Roma nel giorno 18 Gennaio 1505- nell’anno secondo del Pontificato.
0646 – Fermo, o Oratorio di Sant’Antonio di Petritoli – Lettera aperta relativa all’approvvigionamento dell’Oratorio di Sant’Antonio di Petritoli, concessa tramite il Rev.mo Cardinale De Gaddis, Amministratore dell’Episcopato di Fermo, al Rev.do Sig. Censorio di Marziale, dottore in ambedue i diritti, suo amico, nell’anno del Signore 1545.
0647 – Fermo – Lettera Apostolica di Innocenzo Papa, diretta al Rev. do Pietro di San Giorgio, Diacono Cardinale dal mantello d’oro, perché invitati coloro che dovevano essere invitati, ed ascoltate le proposte di qua e di là, dia ordine circa il restauro, escludendo l’appello, dei Castelli e delle Ville del Comune di Fermo, distrutti dagli infedeli. Fatto a Milano nel giorno sesto alle Calende di Agosto <27 Luglio>, nell’anno < 1251> nono del Pontificato.
0648 – Fermo – Lettera aperta relativa all’approvvigionamento della Chiesa Parrocchiale di S. Procolo della Terra di Collina, della Diocesi Fermana, fatta tramite il Rev.do Nicola, Cardinale De Gaddis, al Rev.do Sig. Censorio di Marziale, suo amico, dottore in ambedue i diritti, nell’anno del Signore 1545 – nell’anno undicesimo del Pontificato di Paolo Papa III.
0649 – Fermo – Privilegio del Dottorato del signor Astorre di Marziale da Fermo, alunno dell’alma Nuova Sapienza di Perugia, concesso tramite Brancuzio Calliense, dottore in entrambi i diritti, dal Santissimo Clemente Papa VII, donato con quella facoltà di promuovere ecc. Fatto a Perugia nell’anno del Signore 1537 – al tempo di Paolo Papa III – rogato da Giovanni di Maffone da Perugia notaio.
0650 – Fermo – Lettera aperta del Rev.mo Sig. Enrico Cardinale Gaetano, Camerario della Santa Comana Chiesa, con la quale, con l’autorità al lui concessa tramite la lettera per lui contrassegnata con chirografo da parte del Santissimo, concede al Comune di Fermo la proroga della esecuzione del testamento del defunto Censorio di Marziale per un anno, nonostante ecc. fatta a Roma presso la Camera Apostolica nell’anno del Signore 1594 – nell’anno secondo del Pontificato di Clemente VIII.
0651 – Fermo – Lettera aperta a Flavio di Ursino, Vescovo di Murano, Uditore Generale del Santissimo Signore Nostro Papa e delle cause della Camera Apostolica, con la quale dispose che i Rev.mi signori: il canonico Censorio di Marziale, scrittore apostolico, e Ottaviano Corrado, fossero esenti da qualsiasi riscossione, infastiditi per questo dagli uomini del Castello di Petritoli ecc. fatta nell’anno del Signore 1562 – nell’anno terzo del Pontificato di Pio IV.
0652 – Fermo – Breve di Leone X, con il quale annuncia alla Comunità e al Comune di Fermo che egli è stato eletto Pontefice, ed esorta gli stessi affinché facciano preghiere di tre giorni per la elevazione della Santa Romana Chiesa. Fatto a Roma nel giorno 11 Marzo nell’anno del Signore 1513 – prima della sua incoronazione.
0653 – Fermo – Rescritto, o Lettera Apostolica di Nicola Papa, con la quale biasima il Comune di Fermo, per aver portato le mani vendicatrici contro la persona di Andrea del defunto Lofredo, cittadino romano, che avevano eletto Podestà di Fermo e contro la sua famiglia, per la qual cosa li ammonisce perché gli chiedono scusa entro il termine come nella lettera ecc. Fatta a Roma nel giorno decimo alle Calende di Gennaio <23 Dicembre> – nell’anno primo del Pontificato.
0654 – Castello di Monte S. Pietro degli Agli – Lettera Apostolica di Nicola Papa V, dirette al venerabile Frate Nerio, Vescovo di Siena, affinché sia posto un freno alla usura degli Ebrei, i quali dettero in prestito una somma di denaro al Comune del Castello di S. Pietro degli Agli, in modo tale che nessuna delle parti debba subire un notevole danno. Fatta a Roma il 16 Aprile 1447 – nell’anno primo del Pontificato.
0655 – Fermo- Copia di una deliberazione trovata nel registro delle deliberazioni del Comune di Fermo, la quale soprattutto si occupa dei libri del Comune di Fermo da adornare e da copiare, e affinché siano consegnati ai frati Minori o predicatori per essere custoditi, al tempo di Rainerio di Zeno, podestà di Fermo, nell’anno del Signore 1282 ecc.
0656 – Città di Siena e Fermo – Atto del Podestà e dei Consoli delle mercanzie della città di Siena, con il quale vengono consentite azioni di rivalsa contro il Comune di Fermo, e per la somma di 1166 libbre ravennatensi e volterrane, a causa della sua paga, di quando fu podestà di Fermo. Fatto a Siena tramite Guglielmo De Vicedominis, Podestà dei Senesi ecc. rogato da Paganello notaio nell’anno del Signore 1307.
0657 – Fermo, Episcopato – Breve di Paolo III, Pontefice Massimo, con il quale consente il Rev.mo Sig. Cardinale De Gaddis, perché quale suo Vicario Foraneo, ed eletto Vescovo Fermano, non sia obbligato a risiedere in quel luogo, dove abitava il Governatore della città Fermana, ma in una località del Comitato da esso stesso prescelta.
0658 – Fermo – Atto di una proposta fatto tramite il Podestà di Fermo, insieme alla richiesta fatta da Vanne di Andreolo, consigliere, e cittadino fermano, e insieme alla dichiarazione favorevole di Coluccio di Pacitto, consigliere, ecc. come in quell’atto, nell’anno del Signore 1371 – rogato da Nerio del defunto Rogerio notaio.
0659 – Porto Fermano – Privilegio di approvvigionamento dell’altare di S. Maria Maddalena nella chiesa di S. Giorgio del Porto di Fermo, fatto a favore di Censorio di Marziale, presentato tramite gli stessi Patroni della Chiesa, confermato e munito da un visibile sigillo per mezzo del Preposto della Chiesa Maggiore di Fermo Sig. Prospero Formono – nell’anno del Signore 1568.
0660 – Fermo – Atto di presentazione di testimoni fatta di fra il Capitolo di Fermo da una parte, e la Comunità e il Comune di Fermo dall’altra parte, per il motivo per cui la Taverna, sita nella Valle di Montone, con una sentenza fatta a favore del Comune di Fermo, come più ampiamente detto in quegli atti ecc.
0661 – Fermo – Atto fatto tramite il Consiglio Generale dei Trecento del Popolo di Gubbio perché al nobiluomo Giacobbe di Lando De Biccis, in procinto di andare alla città di Fermo per esercitare la funzione di Sindaco, non siano concesse le azioni di rivalsa contro il Comune di Fermo. Fatto nell’anno del Signore 1386 – rogato da Paolo Angelo di Matteo notaio.
0662 – Fermo – Atto di quietanza di 50 libbre ravennatensi fatto tramite Anacardo di Gerardo, Tesoriere della Marca Anconetana, alla Comunità e al Comune di Fermo, o al suo Sindaco, a nome dello stesso pagante. Nell’anno del Signore 1302- rogato da Fallerano di Tommaso.
0663 – Fermo – Lettera Apostolica in forma di privilegio di Angelico, Vescovo Albanese, diretta al Vescovo di Osimo, affinché faccia eseguire l’assoluzione della condanna, da esso fatta ai nobili da Smerillo, da Camporo, da Massa, da Brunforte, da Monteverde ecc. Fatta nell’anno primo del Pontificato di Gregorio Papa XI.
0664 – Fermo, o Monte Secco – Atto di un mandato di procura fatto tramite il Comune di Monte Secco nella persona di Piersante di Corrado, perché compaia e presenti a nome di detto Comune, il Pallio di seta alla chiesa della Beata Maria Vergine dell’Episcopato di Fermo nell’anno del Signore 1334 – rogato da Giunta di Gerarduccio notaio.
0665 – Fermo, o Acquaviva – Approvvigionamento del Beneficio vacante a favore di Giovanni di Domenico di Vannino, chierico fermano, tramite Nicola Cardinale De Gaddis, amministratore dell’Episcopato di Fermo, vacante per la morte del defunto Giovanni Battista di Formone fermano nell’anno del Signore 1542 – rogato da Giacobbe Canello da Fermo.
0666 – Fermo – Copia dell’atto del mandato di procura tramite il Capitolo di Fermo nella persona del maestro Benedetto da Penna San Giovanni, assente per le cause che ha ed ha avuto contro il Comune di Fermo, fatto nell’anno del Signore 1357- rogato da Vanne di Agostino, la copia invece stipulata da Lippo del defunto maestro Andrea da Monte Rubbiano.
0667 – Fermo – Atto di un Decreto fatto perché entro un termine stabilito, il Sindaco per conto del Comune debba inviare a Roma un procuratore per le cause con amplissimi poteri, sotto la pena di 100 libbre. Fatto nell’abitazione di Giordano, Cardinale dei Santi Cosma e Damiano, nell’anno del Signore 1262 – rogato da Eremita di Garcin.
0668 – Fermo, o Castello di Monteverde – Copia trascritta di una deliberazione trovata nel libro delle deliberazioni del Comune di Fermo, nella quale, riunito come solito il Consiglio, fu deliberato circa la reintegrazione della signora Mittarella nei beni del Sig. Mercenario da Monteverde, suo padre, la quale consultazione fu favorevole come in quella deliberazione – nell’anno del Signore 1346.
O669 – Fermo, o Monte Secco – Atto di un mandato di procura fatto per la Comunità e il Comune di Monte Secco nella persona di Francesco di Rainaldo del Sig. Cambio a nome di detto Comune per accettare nel detto Comune, con la paga ecc. il nobiluomo N. De Maccolinis da Cesena quale Podestà di Fermo ecc. sotto l’anno del Signore 1293- rogato da Deutaleve di Rogerio.
0670 – Fermo – Trascrizione di tre copie di alcune lettere papali, delle quali due di Innocenzo Papa IV ed una del Pontefice Alessandro IV < anno 1255> dalle quali sono confermati i possedimenti, i diritti e privilegi del Comune di Fermo ecc. come è in quelle copie. NOTA: la pergamena 670 contiene pergamene dell’anno 1251: H280; H319; H1236; dell’anno 1253: H220; H390; H739; dell’anno 1255: H514; H352; H137.
0671 – Fermo e Francavilla – Deliberazioni fatte tramite il Consiglio Generale del Comune di Fermo come di consueto informato sopra i danni nei boschi del Comune del Castello di Francavilla nell’anno del Signore 1518.
0672 – Città di Siena e Fermo – Atto di una deliberazione fatta tramite il Consiglio del Comune di Siena, se fossero da concedere le azioni di rivalsa al Sig. Civolo di Provenzano contro il Comune di Fermo per il motivo come in quell’atto, e stabilito perché così ecc. nell’anno del Signore 1309 – rogato da Fone del defunto Rainaldo De Gimignallis da S. Geminiano.
0673 – Fermo – Atto di quietanza fatta dal Sig. Benedetto De Lottis, cittadino e mercante fiorentino, istitutore e Governatore della Curia Romana del Banco De Strozzis del conte Paccarone e suoi soci, di 12.000 Ducati d’oro ecc. come in quell’atto, nell’anno del Signore 1502 – rogato da Bonerio Casiotto da S. Geminiano, canonico Vulterranense notaio.
0674 – Monteverde – Atto di vendita di un pezzo di Terra lavorata e coltivata a vigna di Pasquale di Pietruccio da Sarnano, procuratore di Gualtierio del Sig. Albergitto De Clavellis da Fabriano, tramite Petrello del Sig. Gentiluccio e Baccalario di Masseo da Mogliano, come in quell’atto, nell’anno del Signore 1354 – rogato da Francesco da Fabriano.
0675 – Fermo e i Castelli di Francavilla, Monteverde e Monte Appone – Atto di un mandato di procura fatta tramite il Consiglio, il Comune e la Comunità di Fermo nella persona di Iacobuccio di Firmano dalla città di Fermo, per accogliere come i cittadini perpetui di detta città, i Sindaci, le Comunità, gli uomini e le singole persone dei Castelli di Francavilla, Monteverde e Monte Appone, che un tempo furono del nobiluomo Mercenario del Sig. Fidesmido da Monteverde ecc. come in quell’atto nell’anno del Signore 1340 – rogato da Maris di Giacobbe da Fermo.
0676 – Fermo – Atto di dichiarazione di scomunica di Tommaso di Plebano della pieve di San Benigno da Ripatransone tramite il religioso e saggio uomo Lambertino, Pievano della Chiesa di S. Benedetto, nell’anno del Signore 1295 – nel giorno 4 Aprile – rogato da Giovanni di Rainaldo notaio.
0677 – Terra di S. Elpidio – Atto di divisione e vendita del possesso del mulino per il grano della Comunità della Terra di Sant’Elpidio tramite Antonio Palombo, procuratore di detta Comunità al magnifico Rev.do Sig. Censorio di Marziale ecc. come nel detto atto, nell’anno del Signore 1581- rogato da Giovanni Battista di Bonfino.
0678 – Fermo – Breve, ovvero Rescritto Apostolico di Eugenio Papa IV, con il quale annuncia al Comune di Fermo che egli, tra breve, a causa della sleale ribellione di Sante di Garillo, invierà da quelle parti gente armata, incoraggiando tutti gli uomini del Comune di Fermo perché, allontanato ogni timore, conservino la fedeltà e la costanza ecc. come in quell’atto, nell’anno del Signore 1432- anno secondo del Pontificato.
0679 – Fermo – Atto relativo ad un diritto della Chiesa di San Zenone di Fermo, nell’anno del Signore 1243 – rogato da Andrea di Filippo notaio.
0680 – Fermo – Atto di una quietanza fatta tramite il Sig. Marchismo, figlio del defunto Americo del Sig. Arpinello, di 80 libbre a favore del Comune di Fermo e pagate a saldo di 200 libbre, che il Comune di Fermo doveva pagare ad Americo suo padre, a causa della funzione dell’ufficio della Podesteria di Fermo, un tempo esercitata da detto Americo. Fatto nell’anno del Signore 1253.
0681 – Fermo – Atto di acquisto di una tenuta chiamata Bovaro sita in territorio di Fermo dagli Ill.mi Sigg. Ursini per la magnifica Comunità di Fermo, di cui fanno parte diversi atti sia di quietanze sia di garanzie di quei Principi Romani, come è detto in essi, nell’anno del Signore 1602, il 23 Aprile – rogato da Mercurio Accursio, avvocato della Camera Apostolica, notaio.
0682 – Fermo – Atto di un contratto di matrimonio fra il signor Francesco Ottinello e la signora Ortensia De Nobilibus, reso noto sotto l’anno del Signore 1553. Rogato da Pompilio Partino da Fermo.
0683 – Castello di Ripe e Fermo – Atto delle convenzioni e dei capitoli iniziati e fatti tra il Comune del Castello delle Ripe e il Comune e la Comunità del Castello di Fermo, nell’anno del Signore 1510 – rogato da Luca di Sante di Cristoforo notaio.
0684 – Fermo – Copia trascritta di una lettera del Re della Bulgaria, diretta ai Priori e al Comune di Fermo, a causa del credito che gli eredi del defunto Tomasso De Matteferris hanno nei confronti del Comune di Fermo, e segue altra copia trascritta della lettera del Comune di Iadra relativa alla concessione delle azioni di rivalsa, richiesta dai predetti eredi creditori contro la Comunità e il Comune e gli abitanti del Comitato della città di Fermo – sotto la data, Iadra, 26 Dicembre.
0685 – Terra di Monte Cosaro – Atto di un mandato di procura fatto dalla Comunità e dal Comune della Terra di Monte Cosaro, per offrire un Palio alla Chiesa Fermana più grande ed ai Sigg. Priori di detta città nella persona di Francesco Ginni da detta Terra , nell’anno del signore 1511 – rogato da Matteo di Pier Tomasso.
0686 – Fermo – Lettera di Francesco Sforza, Visconte della Santa Romana Chiesa, Confaloniere, diretta al popolo di Fermo, relativa alla deliberazione della paga e al compenso dei suoi officiali. Fatta a Iesi di 18 Dicembre 1442 – firmata di propria mano e munita di sigillo.
0687 – Fermo – Numerose grazie e concessioni fatte alla città di Fermo dall’Ill.mo Conte Francesco Sforza, capitano di gente in armi, a favore della Comunità di Fermo, munite del proprio sigillo.
0688 – Fermo – Conferma di tutti i privilegi, esenzioni, immunità, deliberazioni, degli statuti fatta alla Comunità di Fermo tramite Giovanni, Vescovo di Recanati e di Macerata per conto della Santa Romana Chiesa e del Santissimo Eugenio IV, Commissario dell’esercito della Chiesa ecc. fatta nell’anno del signore 1432.
0689- Fermo, o Monte S. Maria in Georgio – Atto di un mandato di procura fatto tramite il maestro Taddeo del Sig. Rainaldo di Guerensio, abitante del Castello di Monte Santa Maria in Giorgio, nella persona di Angelo di Andrea, perché si presenti presso la Rota Romana a causa del processo e della questione che ha contro Puzio di Tommaso di Scopplesio da detto Castello di Monte Santa Maria in Giorgio ecc. come in detto atto, fatto nell’anno del Signore 1301 – rogato da pagano ciò del Sig. Gentile.
0690 – Castello di S. Benedetto di Albula – Atto di conferma fatta tramite la signora Nicoletta, moglie del Sig. Venibene De Abbamontis da Ascoli, e la signora Anna Felice, moglie di Giovanni, figlio del Sign. Venibene a richiesta del Sig. Giacobbe De Rusticis, Sindaco del Comune di Fermo, di tutti i contratti fatti dallo stesso Venibene con il detto Sindaco del Comune di Fermo, con la cessione di tutti i diritti che avevano nel Castello di San Benedetto di Albula, dei vassalli, delle giurisdizioni, dei Patronati delle chiese, ed altre cose, come in quell’atto. Nell’anno del Signore 1291, al tempo di Nicola IV – per mano di ser Andrea di Martino.
0691 – Fermo – Appello al Santissimo fatto da Gualterone, Sindaco del Comune di Fermo, contro l’ordine o la lettera del Sig. Bernardo, Rettore della Provincia Anconetana, a richiesta del Sig. Napolione da Foligno, Castellano di Torre di Palme, affinché, sotto le pene, come detto in quell’ordine, debba consegnare allo stesso una certa somma di denaro, sotto l’anno del Signore 1278 – indizione sesta, al tempo di Nicola Papa III – rogato da Bartolomeo di Giovanni.
0692 – Fermo – Atto di un mandato fatto per le cause ecc. nella persona di ser Antonio di Nicola tramite Piervenanzio di Nicola, Ludovico Matteuccio e i soci Priori di Fermo. Sotto l’anno del Signore 1459, al tempo del Papa Pio II – rogato da Procuzio De Rictis, fermano, presente fra gli altri Anselmo De Morronibus.
0693 – Città di Siena – Copia di alcuni atti fatti a favore del Sig. Civolo di Provenzano da Siena, un tempo Podestà del Comune di Fermo, dinanzi ai giudici di Siena, nella causa che ha contro il Comune di Fermo, insieme con la lettera, tramite detti giudici, diretta a detto Comune, nell’anno del Signore 1303.
0694 – Fermo – Atto copiato di un certo atto di deposito di 14.000 libbre ravennatensi, fatto su ordine del Sig. Angelo, Camerario del Santissimo Signore Nostro, tramite Giovanni De Cavedalis, e Palmiero del signore Falcone, Sindaci del Comune di Fermo, a nome di detto Comune, e nelle mani di Rainuccio di Rainaldo e soci, mercanti da Firenze, circa le ingiurie, le offese gli eccessi fatti agli uomini di Monte San Pietro, e al Rettore della Marca, dal Comune di Fermo – al tempo del Papa Nicola III – rogato da Paolo da Rieti – la copia in verità scritta da Tebaldo di Morico, presente Gualterone di Gualtierio, cittadino fermano, ed altri ecc.
0695 – Fermo e Iadra – Copia di un accordo di pace fatta con Egidio del maestro Nicola da San’Elpidio, Procuratore di Tomaso da Iadra per la restituzione allo stesso di sale nero, che ha nel Porto di San Giorgio, e dei denari ed altre cose, come nel detto accordo, in merito al quale il Sig. Egidio del maestro Giacobbe, consigliere del Consiglio dei Trecento del Popolo prese una deliberazione ecc. come in quell’accordo.
0696 – Fermo – Atto di una promessa di 2000 moggioli di sale fatto tramite Vanne di Matteo da Fermo a Colao del defunto Marchetto, Banchiere del Comune di Fermo, secondo il campione di sale da esso Vanne mostrato ai Priori della città di Fermo nelle saline che si trovano fra Barletta e Manfredonia, al prezzo di 25 fiorini d’oro, per ogni cento alla misura di detto luogo, nell’anno del Signore 1370 – rogato da Nicola del defunto Sig. Nicola De Rampiseis, presente fra gli altri Colao del defunto Andrea di Coluccio. E così pure un altro atto di promessa di 1200 moggioli di sale buono, tramite lo stesso Vanne, venduti al Comune e a Coluccio di Bonarello e soci a nome di detto Comune al prezzo di 33 ducati d’oro per ognicento. Nell’anno del Signore 1370- rogato dal sopraddetto notaio, presente Matteucci di Antonio ed altri ecc.
0697 – Iadra e Fermo – Atto di ratifica e di approvazione della pace e dell’accordo un giorno fatta tramite il Sig. Micham, Sindaco ed Ambasciatore del Comune di Iadra, circa l’incendio della nave di Matteo Buge e dei danni subiti e ricevuti dallo stesso ed anche circa la morte che ne è seguita del defunto Andrea, cittadino di Iadra, con il Sindaco del Comune di Fermo e con il Vice di detto Comune, ed effettivamente ratificate anche tramite il Sig. Giovanni da Canzico, cittadino di Iadra e Procuratore di detta città, ed anche del Sig. Federico Giustiniani, come dalla ratifica in questo modo risulta più ampiamente nelle sopra detto atto, fatto nell’anno del Signore 1263 – rogato da Nicoletto di Benvenuto.
0698 – Fermo – Atto di un trasferimento di proprietà fatto da Boncambio di Giovanni Gibunge della ontrada Pila, e soci da Fermo, a Francesco di Cogo, di ogni diritto ed azione che ha contro il Comune di Fermo per la causa e l’occasione come in quell’atto. Sotto l’anno del Signore 1277 – rogato da Egidio Sperandei.
0699 – Fermo – Atto di una vendita fatta da Giliolo di Guglielmo del Sig. Nicola da Fermo a Rogerio di Rainaldo del Sig. Trasmondo da Sant’Angelo, e di case, orto e spazio dello stesso Giliolo, siti nella città di Fermo, ed i possedimenti in Follonica al prezzo di 650 libbre ravennatensi e volterrane, prezzo che ebbe per la parte spettante alla signora Mabilia, moglie di detto Rogerio, nel Castello di San Benedetto, con i vassalli, e diritti dello stesso, venduti al Comune di Fermo tramite il detto Rogerio nell’anno 1283 – rogato per mano di ser Matteo di Angelo da Sant’Angelo.
0700 – Fermo – Atto di elezione del Podestà della città di Fermo, tramite la Comunità, il Comune e gli uomini di detta città, fatta con la presenza, fra gli altri, di Gualterone De Gualteronis per la città di Fermo, nella persona di Sinibaldo da Anardon per un anno con il salario di 1200 libbre, come in detto atto, fatto sotto l’anno del Signore 1280 – rogato da Stefano di Silvio ecc.
0701 – Castello di S. Benedetto – Atto della vendita di metà di tutta la quarta parte del Castello di S. Benedetto, fatta tramite il signor Rosario del Sig. Trasmondo da Sant’Angelo in Pontano per suo conto, e come Procuratore a nome della detta Mabilia, sua moglie, figlia del Sig. Trasmondo dal Castello Vecchio, al Sig. Matteo di Marco, Sindaco del Comune di Fermo, per il prezzo di 600 libbre volterrane ed anconetane, con tutti i diritti dei vassalli, dei pascoli, dai Patronati delle chiese, ed altri diritti, che avevano in detta parte, per i quali, al Sig. Rogerio e Mabilia prestarono garanzia il Sig. Rogerio del Sig. Nicola, e Giliolo di Guglielmo nell’anno del Signore 1280 rogato da ser Andrea di Martino, con la presenza, fra gli altri, del Sig. Palmerio di Falco ecc.
0702 – Castello di S. Benedetto di Albula – Atto di ratifica fatto tramite il nobiluomo Riccardo del Sig. Gualtierio da Acquaviva, della vendita fatta da Eschelino del Sig. Rogerio da Mogliano, suo procuratore, e procuratore di Iacobuccio del Sig. Taddeo, e a nome di Corrado e Rainalduccio, figli del signor Rainaldo, e del Sig. Riccardo e Iacobuccio, al Sig. Matteo di Marco, Sindaco del Comune di Fermo della quarta parte di tutto il Castello di S. Benedetto di Albula, nell’anno del Signore 1283 – per mano di ser Gentile di Simonetto, al tempo di Martino IV.
0703 – Castello di S. Benedetto di Albula – Atto di vendita della metà di tutta la quarta parte di tutto il Castello di S. Benedetto di Albula, fatta tramite Gentile del Sig. Alberico dal Castello di Torre di Palme, procuratore di Vinciguerra del Sig. Albertino da Mercato, al Sig. Matteo di Marco, Sindaco del Comune di Fermo al prezzo di 500 libbre volterrane ed anconetane, con tutti i diritti, i vassalli, i Patronati delle chiese, i pascoli, ed altre cose nell’anno 1280 – per mano di ser Andrea di Martino.
0704 – Castello di S. Benedetto di Albula – Atto di un mandato di procura della signora Mabilia del defunto Trasmondo dal Castello Vecchio, moglie di Rogerio di Rainaldo del Sig. Trasmondo dal Castello di Sant’Angelo, nella persona dello stesso Rogerio per la vendita al Comune di Fermo, parte che aveva indivisa con il Sig. Vinciguerra del Sig. Albertino di Mercato con tutti i diritti ecc. Patronati delle chiese ed altre cose ecce. nell’anno del Signore 1280 – rogato da Andrea di Martino.
0705 – Castello di S. Benedetto di Albula – Atto di trasferimento, di concessione e di permuta fatto da Giliolo di Guglielmo del Sig. Nicola da Fermo, Amministratore di Rogerio di Rinaldo del Sig. Trasmondo da Sant’Angelo a Pietro di Giovanni di Pietro di Martino da detto Castello, Procuratore della signora Mabilia, moglie di Rogerio, riguardante case, orto e spazio nella città di Fermo, e di un pezzi di terreno in Fellonica per la quota spettante alla detta Mabilia del Castello di San Benedetto, venduta da Rogerio, a suo nome e in forza della procura di detta Mabilia, al Comune di Fermo al prezzo di 700 libbre ravennate volterrane nell’anno 1284 – rogato da ser Matteo di Angelo da Sant’Angelo.
0706 – Castello di S. Benedetto – Atto di vendita di tutti i diritti, e beni, e case, che Rinaldo da Brunforte ha e può avere, sia a suo nome che della signora Elena, e di sua moglie nel Castello di S. Benedetto di Albula, fatto alla Comunità di Fermo, e per essa a Marchetto del Sig. Suppo, Sindaco del Comune di Fermo, per il prezzo di 700 libbre, sotto l’anno del Signore 1280 – rogato da Gentile di Simonetto.
0707 – Fermo – Copia di alcuni Statuti e Capitoli trovati ed estratti dal primo libro degli Statuti del Comune di Fermo, dal tenore e contenuti come scritto in essi- sotto l’anno del Signore 1278 – al tempo del nobiluomo Francesco di Neapolione dei figli di Urso Podestà di Fermo.
0708 – Terra di Monte Santo Fermo – Atto di un mandato di procura fatto tramite la Comunità, il Comune e gli uomini della città di Fermo nella persona del Sig. Matteo, chierico e titolare della prebenda della Chiesa di San Matteo di Fermo, e i suoi soci, per ricevere, a nome di detto Comune e a favore dello stesso Comune, dalla Comunità, dagli uomini ed dai Sindaci e Procuratori di Monte Santo la promessa di fedeltà da prestarsi da detto Comune di Monte Santo al Comune di Fermo ecc. come in quell’atto, sotto l’anno del Signore 1293 – rogato da Fratuccio del maestro Pietro notaio.
0709 – Fabriano e Fermo – Copia di una lettera e di un ordine del Rev.mo Sig. Albano diretta al Rev.do Sig. Pietro, Vescovo Osimano e Luogotenente nella Provincia delle Marche, presentata a favore diGualterio, figlio di Albergitto da Fabriano, riguardante 35 salme di grano che Giovanni di Ugolino da Firenze, officiale delle gabelle del Comune di Fermo per conto della Santa romana Chiesa, fece portar via allo stesso. Copiato da Sante di Bartolomeo di Geronimo da Sarnano notaio, sotto l’anno del Signore 1370.
0710 – Terra di Monte Lupone – Atto di un mandato di procura fatto tramite la Comunità, il Comune e gli uomini di Monte Lupone nella persona del nobiluomo Sante di Massuccio da Fermo, per le cause con la Comunità e il Comune di Macerata e il loro Vescovo, sotto l’anno del Signore 1371 – Indizione nona al tempo del Signore Gregorio Papa XI – nel giorno 22 Novembre – rogato da Venanzio di Manco da Monte Lupone.
0711 – Fermo – Bolla del Santissimo Signore Nostro Paolo Papa IV, diretta ai Sigg. Arcipresbitero e Pietro Mancino, canonico fermano, perché diano esecuzione alle Bolle o lettere di Paolo Papa III, di felice memoria, e di Clemente Papa VII, relativi alla costruzione del Monastero delle monache sotto l’amministrazione dei Frati Predicatori nella Chiesa di Santa Maria delle Vergini di Fermo, con i patti e le convenzioni come in quella Bolla, sotto la data, Roma, nell’anno del Signore 1556.
0712 – Norcia e Ascoli – Lodo (soluzione di una controversia proposta da un personaggio autorevole) o sentenza fatta e portata tramite i signori di Giacobbe dei Brancadoro e Giacobbe di Bongiovanni da Fermo, arbitri nominati per la parte del popolo di Norcia e del suo comitato da un lato, e dei cittadini ascolani, degli abitanti del Comitato e dei complici dello stesso dall’altro lato, circa la pace iniziata tra le due parti che è contenuta in 23 capitoli, nell’anno del Signore 1495 – rogato da Sertorio De Quarantottis da Norcia.
0713 – Castello di Petritoli – Indulgenze di 10 anni e in totale per 40 anni concesse da Francesco, Diacono Cardinale di Sant’Eustachio della Santa Romana Chiesa al Sig. Bartolomeo Brancadoro, Arcidiacono fermano dell’Oratorio di Sant’Antonio, fuori il Castello di Petritoli, Rettore del detto Oratorio di Sant’Antonio, come in quelle indulgenze. Fatto a Firenze nell’anno del Signore 1494.
0714 – Fermo – Copia di una lettera del Santissimo Signore Urbano Papa diretta al Sig. Ademaro da Agrifoglio, Rettore della Marca Anconetana per conto della Chiesa Romana, relativa alla assoluzione fatta, per l’autorità della lettera del Rev.mo Sig. Egidio, Vescovo Sabinense, Legato della Sede Apostolica nella detta Provincia ecc. come in quella copia, nell’anno del Signore 1369 – trascrizione tramite Giovanni da Ausilaco.
0715 – Fermo – Atto di quietanza di ducati 1438, con due quinti di un altro ducato di ottimo oro della Camera, dovuti per un prestito dalla Comunità e il Comune di Fermo al Sig. Ebino De Neructis, cittadino e mercante di Pisa, fatto dallo stesso Sig. Ebino a detta Comunità e il Comune di Fermo, e da esso agli uomini indicati nell’atto di quietanza, come in quell’atto, sotto l’anno del Signore 1505 – rogato da Filippo Pagano da Pisa.
0716 – Fermo – Copia della lettera dell’Ill.mo e Rev.mo Cardinale di Sant’Angelo, fatta a nome del Comune di Fermo e diretta al Rev.mo Vicelegato della Provincia delle Marche, relativa alla osservanza dei privilegi della città di Fermo, insieme con la lettera di risposta fatta da detto Rev.mo Vicelegato sotto il giorno 24 Giugno 1549.
0717 – Fermo – Atto insieme con una lettera Apostolica del Santissimo Signore Nostro Urbano Papa, di approvazione e di conferma delle assoluzioni da tutti e singoli i processi, sentenze e pene, anche di eresia, capitati addosso al Comune alle a singole persone della città di Fermo, ed a favore del predetto Comune e uomini, tramite il Rev.mo Egidio, Legato, nonostante una qualche obiezione di un altro Legato, nominato nel detto atto, sotto l’anno del Signore 1369 – rogato da Giovanni da Roscelitto.
0718 – Fabriano – Copia di una lettera o privilegio del Rev.mo Sig. Egidio, Cardinale Vescovo Sabinense, Legato della sede Apostolica, conforme al tenore del Breve, concesso dal Santissimo Signore Nostro Innocenzo Pontefice, come più ampiamente è nella detta copia, diretto al Venerabile Padre Vescovo Nocerino, e ai Priori di Sant’Agostino di Fabriano che accolgano ogni e qualsiasi ribelle, e i disobbedienti alla Chiesa Romana, chierici o laici, che vogliono ritornare all’obbedienza e alla devozione della stessa chiesa con semplicità e con amore, e di assolvere quelli che lo chiedono umilmente e devotamente, da tutte le scomuniche, le sentenze le censure e le pene, dopo aver prescritto ad essi la salutare penitenza, nella forma consueta della Chiesa, ecc. come in quella lettera, sotto la data, Cesena, decimo anno del Pontificato. Copiata da Giovanni di Sant’Angelo da Cortona.
0719 – Fermo – Privilegio di conferma della lettera del defunto Giovanni da Oleggio, Rettore della Provincia delle Marche per conto della Santa Romana Chiesa, concesso anche ad Ademaro da Agrifoglio, suo successore, tramite il Rev.mo Anglico, Vescovo Cardinale Albanese Vicario Generale in Italia, alla Comunità di Fermo, che nessuno di detta comunità o del suo comitato, per qualunque causa, tanto in materia civile quanto criminale, suo malgrado, possa essere trascinato presso un altro tribunale al di fuori di quello Fermano. Fatto nell’anno del signore 1371.
0720 – Fermo o Castello di Monte S. Pietro – Atto di acquisto del possesso del Castello di Monte S. Pietro degli Agli, con i suoi diritti, insieme con un breve del Santissimo Paolo Papa III al Comune di Fermo, o per esso ai cittadini nominati nell’atto, tramite il Sig. Gregorio Magulotto, Governatore della Provincia delle Marche, nell’anno del Signore 1535 – rogato da Virgilio De Donatis.
0721 – Fermo – Altra copia, o trascrizione di un privilegio del reverendissimo Sig. Anglico, vescovo albanese ecc. di riconciliazione ecc. di che al num. 611 – copiata da Cola di Cecco da Fermo.
0722 – Fermo e Recanati – Copia di una Bolla del Santissimo Nostro Sisto Papa IV, concessa alle Comunità e ai Comuni fermani e Recanatesi, relativa ai mercati da fare per due mesi, ciascuno di essi per un mese, come più ampiamente è nella detta Bolla, fatta nell’anno del Signore 1472 – nell’anno primo del suo Pontificato- trascritta da Antonio di ser Cristofano notaio.
0723 – Fermo, e Castello di Monte S. Pietro – Atto di un mandato di procura fatto tramite il Sig. Blando Rubeo, Podestà di Fermo, come in quell’atto nella persona del Sig. Giovanni Priore di San Salvatore, perché si presenti a nome del Comune di Fermo dinanzi al Ministro Generale e di fronte al Provinciale delle Marche, incaricato della Custodia di Fermo dei Frati Minori, e per presentarsi al predetto Ministro ecc. o all’altro di essi, affinché il Castello di Monte S. Pietro, della Diocesi Fermana, sia riconosciuto appartenere, di pieno diritto, al predetto Comune di Fermo ecc., sotto il rogito di Bernardino dei Grossori notaio ecc. con la presenza fra gli altri di Savino del signor Reglerio.
0724 – Fermo e Venezia – Lettera di raccomandazione del Serenissimo Doge di Venezia, a richiesta di Giovanni da Boca, e degli altri creditori di un certo Talento di Mattia da Firenze, per una somma come in quella lettera diretta ai nobili della città Fermana, affinché si occupino di trattenere detto Talento presente in quella città ecc.
0725 – Fermo – Copia di un certo privilegio di concessione del Vicariato, fatta tramite il Rev.mo Vescovo Farfense, e Amministratore di detto un Monastero, al religioso uomo Preposto delle chiese di San Giovanni e Benedetto, estratta tramite Canneto del Sig. Branco da Santa Vittoria, sotto l’anno del Signore 1314 – Chiesa Romana vacante del Pastore.
0725 bis – Terra di Amandola – Riproduzione degli atti fatti tramite Benedetto di Chierico, Procuratore di Giusto di Tommaso da Amandola nella causa di appello in occasione della condanna di detto Giusto, che ha con il Comune di Fermo unitamente con le eccezioni fatte da parte di detto Comune e le pronunce tramite il Sig. Cambio, giudice degli appelli fatti, sotto l’anno del Signore 1358 – rogato da Nunzio di Giovanni.
0726 – Fermo – Richiesta di Gano di Bonavita, fatta al Consiglio Generale della città di Fermo di libbre 32 volterrane da esso stesso pagate mentre fu Nunzio a nome di detto Comune trattenuto nella Curia del Sig. Bernardo, Rettore delle Marche, e suoi giudici e ciò a motivo delle spese fatte per esso stesso, in detti luoghi, per la ragione di cui sopra ecc. come più ampiamente è detto in quella richiesta, nell’anno del Signore 1288.
0727 – Fermo – Atto di quietanza di 1250 Ducati d’oro, fatto tramite il Sig. Ramesino De Ramesinis da Faventia, Depositario per conto della Reverenda Camera nella Marca Anconetana, alla Comunità e al Comune della città Fermana, dal quale detta somma di ducati è stata pagata a quel Depositario, a nome di detto Comune, per mano di Coluccio di Giovannuccio di Paccarone da detta città quale parte di un sussidio imposta a detto Comune sotto l’anno del Signore 1365- rogato da Goscalco notaio.
0728 – Fermo – Mandato di sostituzione di una procura fatto tramite il signor Rainaldo da Brunforte, Procuratore del Sig. Guglielmo da Fermo nella persona di Martino del maestro Giacobbe, a nome del detto Sig. Rainaldo per rinunciare al titolo principale, al detto Sindaco del Comune di Fermo a nome di detto Comune per l’appello fatto tramite il detto Rainaldo per il motivo come nel detto atto di sostituzione, fatto sotto l’anno del Signore 1298 – al tempo di Bonifacio Papa VIII- rogato da Pietro del signor Mancio notaio.
0729 – Fermo – Atto copiato di una lettera fatta per la comunità, il Comune e gli uomini di Iadra, a richiesta di Giorgio di Tommaso De Mattaferris, creditore del Comune di Fermo di fiorini 1800, come più ampiamente è detto in quella lettera, diretta alla Comunità, Comune di Fermo a favore di detto Giorgio, recapitata tramite Puctio di Giacobbe ed Andrea di Marchetto, ambasciatori e cittadini fermani ecc. trascritta sotto l’anno del Signore 1365 – rogato da Bonaccursio di Giovannini da Parma.
0730 – Fermo – Atto di proroga o sospensione di alcune convocazioni in giudizio fatte a richiesta del Sig. Raimondo di Attone da Spello, Rettore della Marca Anconetana contro il Comune di Fermo, i suoi castelli e gli uomini perché rispondono alla inquisizione o processo in quanto non prestarono giuramento di fedeltà, come è costume fare, fatto tramite Bartolomeo da Albanino ecc. al predetto Comune di Fermo, al suo Comitato e agli uomini come più ampiamente è detto in quell’atto. Sotto la data nell’anno del Signore 1312 – presso Santa Vittoria – rogato da Paolo di Giovanni da Fermo notaio.
0731 – Fermo – Copia di un privilegio di Egidio dal titolo San Clemente, Cardinale Vicario Generale in Italia al di qua del Regno della Sicilia, insieme con un incarico allo stesso concessa dal Santissimo Nostro Innocenzo Pontefice di assolvere ogni penitente che voglia ritornare alla obbedienza alla Santa Romana Chiesa, e i delitti dagli stessi commessi, come assolve Antonio del defunto Tomaso Milite Fermano, e Sindaco e Procuratore di detta città a nome di detto Comune, e a favore di tutti gli uomini, perché, col cuore pentito e con le ginocchia piegate, che chiede al predetto Rev.mo l’assoluzione per i nomi di cui sopra per i motivi in tal modo anzidetti.
0732 – Fermo – Lettera del Santissimo Signore Nostro Innocenzo Papa IV, diretta al Rettore della Marca Anconetana, con la quale ordina lo stesso, affinché mantenga integri tutti i privilegi e diritti della città Fermana, e li faccia conservare. Fatta nel Laterano. nel giorno terzo alle Idi Dicembre <11 Dicembre>, nell’anno undicesimo del Pontificato.
0733 – Terra di Morrovalle – Atto di un mandato di procura fatta tramite Paganello da San Severino, Procuratore del Comune della Terra di Morrovalle, a nome di detto Comune, nella persona di Matteo dalla città di Fermo per le cause, e soprattutto per la causa con il Sig. Annibale del Sig. Trasmondo, Proconsole dei Romani, sotto l’anno del Signore 1272 – rogato da Pietro notaio con autorità imperiale. Vedi numm. 821-860.
0734 – Fermo – Atto di accettazione, convalida, ratificazione e conferma della Lega, o Confederazione iniziata e fatta tra Giacobbe di Cola, Sindaco e Procuratore del Comune di Fermo da una parte e il signor Giovanni Galeazzo Visconte e alcuni altri signori e Comuni di Firenze, di Bologna, e da altri Comuni d’Italia, come circa detta Lega risulta più ampiamente per mano di ser Giovanni del defunto Bartolomeo da Arezzo sotto l’anno del Signore 1390.
0735 – Fermo – Copia di una copia di una lettera del Santissimo Signore Clemente Pontefice dirette al Podestà, i Priori e alle Comunità delle città e delle Terre (cittadelle) tanto delle Marche Anconetane, quanto degli altri luoghi ecc. come in quelle lettere, affinché il Rev.mo Guglielmo Vescovo dei Guabalitani, e il Rev.do Belforte, abate, benevolmente accolgano, e ciò allo scopo di sedare le discordie ecc. ed anche le tregue, e le alleanze da farsi fra di loro – trascritto tramite Guglielmo da Bobbio da Parma nell’anno del Signore 1306 – al tempo di Clemente Papa V.
0736 – Fermo – Atto di quietanza in forma di lettera aperta fatta tramite il Rev.mo Sig. Latino da Urbino, Camerario del Santissimo Signore Nostro Sisto Papa IV, agli uomini della città Fermana e ai distrettuali di essa di 400 ducati d’oro, che la Comunità predetta era obbligata a pagare per la composizione con la Camera in occasione delle frodi fatte dagli uomini o dai suoi distrettuali circa l’esportazione del grano per via mare, fatto ecc. come in quell’atto, sotto l’anno del Signore 1473 – indizione sesta, nel giorno 20 del mese in realtà di Ottobre.
0737 – Fermo – Atto copiato di una sentenza di condanna fatta tramite il Sig. Alberico de Lambertinis da Bologna, un tempo Podestà della città di Fermo contro il Sig. Antonio di Aceto da Fermo per il motivo e l’occasione come in detta sentenza, fatta sotto l’anno del Signore 1408 – rogato da Matteo di Menecuzio da Tarano. La copia in realtà stipulata da Antonio del defunto ser Domenico da Fermo.
0738 –Fermo – Atto di quietanza di Ducati 45 e Anconitani 15, fatto tramite il Sig. Antonio, Tesoriere per conto della Santa Romana Chiesa nella Provincia delle Marche, al Sig. Angelo di Bernardino, a nome della città di Fermo, e Vice di detto Comune che riceve, e ciò per l’affitto di due anni, sotto l’anno del Signore 1381 – rogato da Vanne di Giovannuccio da Monte Alto.
0739 – Fermo – Atto di un mandato di procura fatta tramite la Comunità e gli uomini della città di Fermo e per volontà del magnifico Sig. Mercenario da Monteverde, Protettore di detta città nella persona del signor Valentino, Priore della chiesa di Sant’Angelo di Fermo, a nome di detto Comune e di Mercenario di comparire dinanzi al Sig. Pietro da Talicata, Vicario Generale della Provincia delle Marche Anconetane per conto della Santa romana Chiesa e per proporre e fare alcune proteste come più ampiamente è detto in quell’atto, fatto sotto l’anno del Signore 1334 – rogato da Tomassuccio di Giovanni.
0740 – Fermo – Approvvigionamento della Chiesa di Sant’Angelo da Ferentino fatto tramite il Rev.do Sig. Andrea, Vescovo di Ferentino, a favore di Luciano Cole, chierico fermano, sotto l’anno del Signore 1486 – rogato da Nicola di Vacche da Ferentino.
0741 – Fermo – Copia di un atto di un mandato di procura fatta tramite il Rev.do Sig. Morico, Abate del Monastero Farfense, con il concenso del Priore e di tutti i Frati esistenti in detto luogo, nella persona del Frate Bernardo da Rieti, per le cause e altre cose come è detto in quell’atto, sotto l’anno del Signore 1278 – al tempo di Nicola Papa III – rogato l’atto da Filippo di Pario, la copia in verità da Cambio di Pario.
0742 – Fermo – Privilegio di esenzione fatto tramite Manfredo, re della Sicilia, agli uomini e ai mercanti della città Fermana perché possano entrare nel Regno con le cose e le loro mercanzie, ed esercitare il commercio, e da lì per mare per Terra ritornare alla città con dette cose senza alcun onere, dazio o imposta. Fatto sotto l’anno del signore 1264, nell’anno settimo del suo Regno.
0743 – Fermo e Fabriano – Atto di un mandato di procura fatta tramite Gentile di Finaguerre da Fabriano, nella persona di Giovanni di Antonio a nome dello stesso Gentile, e per poter ricevere per suo conto ogni diritto, e ogni azione da farsi e che fa, con lui Gualtiero del Sig. Albergitto da Fabriano, di una terza parte di una casa, nella quale si trovano tre molini adatti per macinare, in parti uguali con la chiesa di Santa Maria da Mercato, secondo i confini con quell’atto apposti, fatto sotto l’anno del Signore 1371 – rogato da Urbano di Massio da Sassoferrato.
0744 – Fermo, castelli di Torre di Palme, Montefalcone, Marano, Moresco, e delle Grotte – Atto di un mandato di procura fatta tramite il Comune, e gli uomini della città di Fermo nella persona del signor Ruggero di Suppo del signor Palmerio e soci da Fermo, a nome di detto Comune, per comparire dinanzi al signor Fulgone da Poggio Ricardi, Rettore della Marca Anconetana per conto del Santissimo Signore Innocenzo Papa V, e a nome di detto Comune, per trasferire la libera proprietà dei Castelli di Torre di Palme, Montefalcone, Marano, Moresco e Grotta, e ciò in forza della lettera del predetto Rettore a causa degli eccessi, della distruzione e dell’incendio del Castello di Monte S. Pietro, fatto dai detti uomini di Fermo, sotto l’anno del Signore 1276 – insieme con l’atto di trasferimento di detti Castelli fatto tramite i suddetti suoi procuratori, rogato da Bongiovanni del maestro Altidone.
0745 – Fermo – Breve del Santissimo Signore nostro Leone X relativo alla licenza concessa alla città di Fermo e gli uomini della stessa, per poter coniare quattrini e monete minori, e qualunque cuneo o segno, a loro piacimento da imprimere ecc. Fatto a Roma nel giorno 4 Luglio 1513.
0746 – Fermo e Terre (cittadelle) del suo Comitato – Copia di alcuni atti, patti, Capitoli e convenzioni fatte ed iniziate fra il Comune di Fermo da una parte e gli abitanti del Comitato ed altri nobili dei Castelli e delle Terre (cittadelle) come descritti in calce di detto atto fatto ed anche tramite Pietro Sindaco del Comune di Fermo a nome di detto Comune. Fatto nell’anno del Signore 1229 – rogato da Giovanni da Villafranca, la copia in realtà da Bartolomeo di Leonardo.
0747 – Marano – Atto di un mandato di procura fatto tramite l’Abate e i monaci del Monastero di San Pietro da Marano nella persona del Sig. Bernardo allo scopo di poter ricevere a nome degli stessi l’effettivo possesso di tutti e singoli i beni spettant alla detta Chiesa e Monastero, e per fare altre cose come detto in quell’atto – rogato da Giovanni di Teodono.
0748 – Fermo – Lettera in forma di Breve del Santissimo Signore Nostro Sisto Papa III, diretta ai Priori del Popolo della città Fermana, con la quale agli stessi rende noto che gli è stato nominato Pontefice, per questo li esorta perché persistano nella devozione e nella solita soggezione alla Santa Romana Chiesa. Fatta nell’anno del Signore 1471.
0749 – Fermo – Testamento della signora Margherita, moglie di Antonio di Domenico di Formicchino da Fermo, nel quale fece parecchi legati e alla fine stabilì universale erede l’Ospedale di Santa Maria della Fraternità da Fermo. Sotto l’anno del Signore 1437 – rogato da Giovanni di Antonio altrimenti detto Mentino da Fermo.
0750 – Fermo – Lettera aperta fatta a favore di Luciano Cole, canonico fermano, tramite il Santissimo Signore Nostro Paolo Papa II, diretta ai Rev.mi Vescovi Spalter et Castris e ad altri, come in quella lettera, di consegnare allo stesso Luciano, ogni volta che avviene che si rende vacante, uno o due benefici anche se il secondo con cura ecc. Sotto l’anno del Signore 1465.
0751 – Fermo – Atto di liberazione e di assoluzione di tutti i delitti, i malefici, e gli eccessi perpetrati tanto dagli uomini della Comunità e del Comune di Fermo quanto dagli altri del suo Comitato e Distretto, fatto tramite i giudici del Rev.mo Sig. Neapolione, Diacono Cardinale di Sant’Adriano, Legato Generale della Sede Apostolica nella Provincia delle Marche, come in quell’atto, per l’Università e il Comune di Fermo e per suo conto a Giacobino di Pietro suo Sindaco. Sotto l’anno del Signore 1301 – rogato da Gemino di Gregorio da Viterbo.
0752 – Fermo – Copia di alcuni atti estratti dal quinterno del Comune di Fermo, ossia i giuramenti dei testimoni ricevuti dinanzi al magnifico Sig. podestà Tommaso da Venezia, sotto il rogito di Domenico di Giovanni notaio.
0753 – Fermo – Atto di quietanza di 2000 fiorini d’oro fatto tramite il Rev.do Sig. Vitale, Rettore della Marca Anconetana, alla Comunità di Fermo e per essa a Monte di Giacobbe, Sindaco di detto Comune, e della somma di 4000 fiorini d’oro promessi tramite lo stesso Sindaco al Sig. Gerardo Da Tastis, Vicario Deputato per conto di Bertrando Nipote del Santissimo Signore Nostro Clemente Papa, Rettore della Marca Anconetana e Tesoriere Generale, e questo per il motivo della composizione in occasione delle condanne edelle sentenze fatte contro gli uomini e le persone di detto Comune, come più ampiamente è detto in quell’atto, fatto nell’anno del Signore 1306 – rogato da ser Guido di Ugolino.
0753 bis -Fermo e Fabriano – atto di un mandato di procura fatto tramite Gentile Finaguerre da Fabriano nella persona di Antonio di Giovanni da Fabriano a nome dello stesso Gentile, e per suo conto per ricevere ogni diritto, e ogni azione da farsi e che fa ecc. Vedi num. 743.
0754 – Fermo – Raccolta di alcuni atti, e di una deposizione di un teste, per la parte della città di Fermo, nella causa che ha con il Conte Giacobbe, esaminato sotto l’anno del Signore 1498. Rogato da ser Nicola del defunto Benedetto.
0755 – Fermo – Atto di un privilegio del Signore Innocenzo Pontefice III, concesso al Sig. Vescovo Fermano, e ad altri nel detto Episcopato, ossia che nessun Presbitero al di fuori di quello inviato dalla sede Apostolica possa trattare le cause, che tutte le regalie e il provento dei ponti della città e al di fuori della città, siano e debbono essere dello stesso Episcopato come più ampiamente è detto in quell’atto, fatto sotto l’anno del Signore 1205 – trascritto tramite Blanco di Servidei da Monte Urano ecc.
0756 – Fermo – Privilegio del Santissimo Signore Nostro Bonifacio Pontefice, di remissione e di donazione di una somma di denaro tramite il Comune della città di Fermo alla Camera Apostolica dovute a causa del Vicariato della stessa città e parimenti del pagamento fra 24 anni da computarsi dalla presente data tramite detto Comune e il popolo della città Fermana al detto Pontefice, o successori, nel tempo, 24.000 fiorini, evidentemente 1000 per i singoli anni. Sotto la data, Roma presso San Pietro, Idi Gennaio (13 Gennaio), nell’anno primo del Pontificato.
0757 – Fermo – Atto di sostituzione del Procuratore, fatto tramite ser Antonio di Nicola da Fermo, Sindaco del Comune di Fermo, nella persona di Giovanni di Leonardo di ser Antonio da Fermo, con pari mandato, che detto Procuratore Principale ha dal detto Comune. Sotto l’anno del Signore Pio Papa II – rogato da ser Ludovico di Matteuccio.
0758 – Fermo – Lettera aperta di revoca delle azioni di rivalsa concesse tramite Ferdinando Re della Sicilia ad Albisanotto e Morello scudieri di esso Re per il pagamento del prezzo di un cavallo di quei servi sottratto con furto e venduto nella città, contro i cittadini e gli abitanti di Fermo e i loro beni. Sotto l’anno del Signore 1477.
0759 – Fermo – Atto di vendita fatta tramite Alberto del defunto Carbone a Trasmondo del defunto ser Carbone dei beni ecc. e per il prezzo come in quell’atto, nell’anno del Signore 1206.
0760 – Fermo – Atto di quietanza insieme con una cessione di fiorini 40, in conto del residuo di 50, fatto tramite il Rev.do Sig. Angelo, Vescovo, Luogotenente delle Marche, al Sig. Giovanni di Aceto, a nome del Comune di Fermo, per il debito contratto tramite Galeotto di Gaspare da Fermo con il magnifico Sig. Neapolione degli Orsini, Capitano di armati, dal quale il detto Galeotto è stato dichiarato bandito; cessione che non era da pagarsi. Sotto l’anno del Signore 1463 – rogato da Giovanni Ungaro da Fermo.
0761 – Fermo – Copia di un precetto fatto agli infrascritti uomini e Massari e ai Castelli dei Comuni di Fermo, come in quel precetto, affinché entro il terzo giorno mandino legittimi ed idonei sindaci per ogni Castello con buone e sufficienti garanzie, per promettere e giurare e dare incarichi al signore Filippo Decurio dalla città di Piacenza, come più ampiamente in quella copia, unitamente alla promessa e la garanzia prestata tramite gli uomini di Monte Rubbiano sotto l’anno del Signore 1341 – rogato da Guascono notaio.
0762 – Fermo – Atto di un mandato di procura fatto tramite la Comunità e il Comune di Fermo nella persona di Giovanni di Massone per comparire dinanzi al Sig. Bernardo, Abate di Monte Maggiore, Rettore della Provincia della Marca Anconetana e per chiedere l’assoluzione sopra la condanna fatta allo stesso Comune tramite il Sig. Antonio da Montefalco, giudice, in 4000 libbre per il motivo e l’occasione come in quell’atto, sotto l’anno del Signore 1279 – rogato da Filippo di Pietro di Giovannuccio.
0763 – Episcopato fermano – Atto di alcune concessioni o approvvigionamenti di Chiese fatte tramite il Frate Giacobbe, Vescovo Fermano, a favore di Andrea di Fallerone, e di Cicco di Tommaso di Giacobbe, proposti per dette chiese come nella detta copia, Patrocinatori ecc. sotto l’anno del Signore 1339 e 1341 – rogato per quanto riguarda la copia da Massuzio di Guadagnuccio notaio.
0764 – Fermo e Iadra – Atto di quietanza di 850 ducati d’oro fatto tramite Giorgio, figlio ed erede del defunto Sig. Tommaso di Benedetto De Mattaferris, cittadino di Iadra, alla comunità e al Comune di Fermo, e per essi a Cole di Marchetto e a Martino di Gidiuccio, sindaci in conto di 1700 ducati che detto Comune doveva pagare al Sig. Giorgio di detto Tommaso, per il motivo come è detto in quell’atto di transazione e di concordia fra le stesse parti iniziato sotto l’anno del Signore 1366 – rogato da Bonaccorsio notaio.
0765 – Fermo – Citazione in giudizio o richiesta fatta per la parte di Benvenuto di Bosone contro Gilardino del defunto Benintendi da Castro Vetere, nel quale è contenuto, che tranquillamente e pacificamente permetta a sé di possedere alcuni pezzi di Terra lavorati per il motivo come in quella citazione, insieme con la elezione fatta per ambo le parti arbitri, ossia di obbligarsi scambievolmente per risolvere in questo modo la questione e la lite con le persone di Vitaluccio e Monaldesco, arbitri ed amici comuni di ambo le parti, come più ampiamente è detto in quella citazione, e compromesso fatto sotto l’anno del Signore 1281 – rogato da Giacobbe notaio.
0766 – Fermo – Atto di un mandato di procura fatto per la Comunità, il Comune e gli uomini di di Fermo nella persona del Sig. Gualterone, giudice, a nome di detto Comune per presentarsi dinanzi al Sig. Bernardo, Abbate di Monte Maggiore, e Rettore della Marca Anconetana, per la lettera fatta a richiesta del Sig. Neapolione da Foligno, Castellano di Torre di Palme, sotto la pena di 1000 libbre e della scomunica, perché allo stesso, a causa di detta Castellania,debbano pagare una certa somma di denari, debbano revocare la causa, e per il motivo come più ampiamente è detto in quell’atto, fatto sotto l’anno del Signore 1278 – rogato da Bartolomeo di Giovanni notaio.
0767 – Fermo – Atto di una deliberazione e di una consultazione e i un consiglio fatto tramite Bonifazio di Loisio da Piscera, uno dei Consiglieri a favore del Sig. Francesco dello stesso luogo Piscia relativo all’acquisto dell’officio di Capitaneato della Città Fermana ecc. Fatto sotto l’atto del Signore 1390 – rogato da ser Bonanno del defunto Giovanni.
0768 – Rubbiano – Atto di ricevimento di 108 libbre avute da Nunzio di Giovanni, a nome dei Massari del Castello di Monte Rubbiano, tramite Coluccio di Biagio, banchiere del Comune di Fermo, sotto l’anno del Signore 1349 – rogato da Domenico di Stefano.
0769 – Fermo – Atto di un mandato di procura fatto tramite la Comunità, il Comune e gli uomini di Fermo, nella persona dei signori Matteo di Mancio e Gentile del signor Matteo, a nome di detto Comune, per presentarsi davanti al Santissimo Signore Nostro Papa, o agli Auditori suoi e per proseguire nella causa di appello interposto tramite il Sindaco del Comune di Fermo contro i precetti e bandi fatti tramite il signore Bernardo, Rettore della Marca Anconetana, a detto Comune di pagare al Sig. Neapolione da Foligno, Castellano di Torre di Palme, e per altre cose ecc. fatto sotto l’anno del Signore 1278 – rogato da Bartolomeo di Giovanni.
0770 – Fermo – Atto di quietanza di 12 libbre ravennatensi piccole, a favore di Compat da Milano, creditori dei Sindaci del Comune di Fermo, Ancona e Recanati, come scritto in detto atto di Nonaventura da Cataplano, sotto l’anno del signore 1292 – rogato da Bonacolto di Pietro di Bonacolti.
0771 – Fermo – Sospensione dell’interdetto dalle censure pene nelle quali erano incappati gli uomini e il Comune di Fermo per il mancato pagamento di una certa somma di denari dovuti da essi al Sig. Blasio dei Bulgarinis e soci, mercanti fiorentini, concessa tramite il Rev.mo signore Pietro, Auditore della Camera Apostolica, a detto Comune e agli uomini di Fermo, sotto la data, Roma, anno del Signore 1503 – nell’anno primo del Pontificato di Giulio Papa II.
0772 –Fermo – Atto di un mandato di procura fatto dal Capitolo Fermano, e dai Rev.mi Sigg. Canonici, nella persona del Sig. Gerardo preposto per le cause che ha, e soprattutto con il Sig. Giacobbe di Rinaldo. sotto l’anno del Signore 1253 – rogato da Matteo di Gentile.
0773 – Fermo – Atto di quietanza fatto tramite il Sig. Rainaldo di Giorgio di Giovanni di Gentile, Massaro Generale delle Gabelle del Comune di Fermo, a nome di detto Comune, cioè una di libbre 100 Ravennatensi in conto di 575 libbre del secondo pagamento delle case e Torre vendute tramite Rainaldo del Comune di Fermo, e l’altro di libbre 175 come secondo pagamento della Torre e delle case vendute come sopra, fatto sotto l’anno del Signore 1296 – con rogito del signor Alessandro di Egidio.
0774 – Fermo – Richiesta, o seppure da un evidente fatto da parte del Capitolo e dei Rev.di Canonici della Chiesa Fermana al Rev.mo Sig. Cardinale Antonio, dal titolo dei Quattro Santi Coronati, e diretta al Rev.mi Priori e Guardiani dei Santi Agostino e Francesco, della città di Fermo, relativa alla concessione affinché possa vendere una casa, della stessa Chiesa Cattedrale, esistente nel Castello di Petritoli, purché evidentemente la ceda per l’utilità della stessa Chiesa ecc. nell’anno ottavo del Pontificato di Paolo Papa III.
0775 – Fermo – Cancellazione e revoca di tutte le lettere e gli ordini fatti contro il Comune e gli uomini di Fermo tramite Raimondo di Attone, Rettore della Marca Anconetana, che imponevano a detto Comune la fornitura di cavalieri e di fanti a modo di sussidio, al quale detto Comune di Fermo fu fedele ed obbediente alla Santa Romana Chiesa, sotto l’anno del signore 1310- rogato da Gerardino di Bonagrazia.
0776 – Fermo – Breve del Santissimo Signore Nostro Pio Papa IV, concesso alla Comunità e al Comune di Fermo, relativo gli officiali che servirono al Sindacato e riportarono di poi una sentenza contraria, affinché, nonostante l’appello, quella possa essere eseguita, dopo aver fatto un immediato deposito tramite l’attore da restituirsi nel caso in cui ecc. come detto in breve sotto l’anno del Signore 1561- anno secondo di quel Pontificato.
0777 – Fermo – Lettera di Innocenzo Papa IV diretta al Podestà fermano di offrire aiuto e di soccorrere gli uomini della città predetta, e gli altri fedeli della Chiesa tutte le volte che verrà a conoscenza che è imminente un pericolo, e vieti che nessuno che passa per di là si fermi sulla strada, se prima non abbia avuto dallo stesso Pontefice un mandato stabilito in precedenza. Fatto ad Assisi nell’anno undicesimo del Pontificato.
0778 – Fermo – Copia di un privilegio di un incarico fatto a favore di Contucio dal Rev.do Sig. Bertrando, Cardinale dal titolo San Marco, e Legato della Sede Apostolica, diretto al vescovo Humanatense, affinché, con l’aiuto della legge, costringa la Comunità, il Comune e gli uomini di Fermo a pagare al quel Contuccio 175 fiorini d’oro, da detto Comune dovuti alla Camera Apostolica per il motivo e l’occasione come in detto privilegio, copiato sotto l’anno del Signore 1356 – tramite Andreuccio di Giovanni da Macereto.
0779 – Fermo – Atto copiato di una copia di un mandato di procura fatto tramite il Comune di Fermo, nella persona del signore Riccio da Fermo, a nome di detto Comune, per promettere al Sig. Tomasso di Benedetto, da detta città di Iadra, di pagare con le scadenze con i tempi, come detto in quell’atto, 12 centinaia di fiorini e 1306 libbre di libbre piccole di moneta corrente, per i motivi e le ragioni dovute ad altre cose, come in quell’atto, sotto l’anno del Signore 1344 – rogato da Antonio di Marco – la copia in verità rogato da Colao di Giovanni da Fermo.
0780 – Fermo – Copia di una deliberazione trovata nel libro delle deliberazioni del Comune di Fermo relativa al sale, e ai dazi di detto sale avuti in appalto appalto dal Sig. Tomaso De Mattaferris da Iadra dal Sindaco del Comune di Fermo, e relativa al sale inviato dallo stesso appaltatore, senonché i patti dallo stesso con il detto Sindaco sono considerati che debbano farsi tramite Putio di Giacobbe di Andrea e da altri eletti dai Sigg. Priori, e soltanto attraverso un pubblico Consiglio portati a termine e fatti per essi, per il motivo di cui nella suddetta deliberazione ecc. Trascritta da Ludovico di Francesco da Fermo.
0781 –Fermo – Atto di un mandato di procura fatto dalla Comunità, Comune e uomini di Fermo, nella persona di Egidio di Montanello, per ricevere, a nome di detto Comune, la vendita da farsi, dalla Chiesa Lateranense e dallo stesso Capitolo, tramite il Sig. Berardo, preposto della Chiesa di San Pietro, di ogni diritto e giurisdizione e facoltà spettante ad esso preposto, per il prezzo come piacerà allo stesso procuratore, sotto l’anno del Signore 1310- rogato da Romualdo di Ufreduccio notaio.
0782 – Fermo – Riserve fatte da parte di Rinaldo e soci contro la richiesta fatta tramite il Sindaco del Comune di Fermo sopra un cavallo, insieme con le risposte di quello, come più ampiamente è detto in quelle riserve.
0783 – Episcopato di Fermo e Capitolo – Atto o sentenza fatta tramite il Sig. Salimbeni, Mansionario della Chiesa Fermana, e arbitro e amichevole compositore, eletto nella causa in corso fra il Rev.mo Sig. Filippo, vescovo fermano, da una parte, e il Decano e il Capitolo della Chiesa Fermana, su questioni come detto nel lodo o sentenza fatta sotto l’anno del Signore 1239 – rogato da Abramo di Carbone, presenti il Sig. Gerardo Decano ecc. con la presenza di testimoni, a ciò chiamati, cioè di Bartolomeo Morici, Mansionario della Chiesa ecc.
0784 – Fermo e Firenze – Atto di alcune deliberazioni fatto tramite i Sigg. Priori della Libertà, ed i Vessilliferi della Giustizia della città di Firenze, sopra la dichiarazione davanti ad essi fatta da parte del Sig. Francesco De Vesppis, cittadino fiorentino, designato quale Podestà della città di Fermo, ed anche sopra i Capitoli, come più ampiamente è scritto in detto atto, fatto sotto l’anno del Signore 1462 – rogato da Giovanni di Pietro da Schia.
0785 – Fermo – Trascrizione di una copia di una concessione di azioni di rivalsa fatta tramite il Rettore della Marca Anconetana a Contucio, creditore della Reverenda Camera di fiorini 175, contro la comunità di Fermo, dovuti alla detta Camera come più ampiamente è detto in quell’estratto, sotto l’anno del Signore 1256 – tramite Andreuccio da Macerata.
0786 – Fermo – Atto copiato di un privilegio ottenuto da parte dei cittadini e degli uomini del Comitato, sopra il non pagamento al Gabelliere designato dalla Camera per la riscossione per ogni salma di vino, se non un bolognino, per il motivo descritto come in quell’atto, trascritto tramite il defunto Antonio Iacobuccio da Fermo sotto l’anno del Signore 1372.
0787 – Fermo – Lettera aperta in forma di Bolla del Santissimo Signore Nostro Innocenzo Papa IV, diretta al Podestà e al Comune della città di Fermo, nella quale si esorta gli stessi affinché umilmente e pazientemente debbano sopportare il Maresciallo da esso inviato, anche se farà qualcosa contro di essi ecc. come in quella lettera. Fatta a Perugia nelle Calende di Agosto (1° Agosto), nell’anno decimo del Pontificato.
0788 – Fermo e Monastero di Sant’Anastasio – Rescritto in forma di Bolla di Gregorio Papa, con il quale raccomanda al Podestà e ai cittadini Fermani l’Abate del Monastero di Sant’Anastasio, e i suoi beni e i diritti, esortando gli stessi affinché non permettano che detto Monastero sia oppresso da qualsiasi nobile che pretende in esso il diritto di Patronato ecc. come più ampiamente è detto in quel rescritto. Fatto nel Laterano nel giorno terzo alle Idi Aprile (11 Aprile) nell’anno ottavo.
0789 – Fermo – Citazione fatta a richiesta di Benvenuto di Rainalduccio del Sig. Martino Piace nella causa compromissoria che ha con Gerardino Benintendi sopra la richiesta di 20 libbre ravennate in una mano, e nove in un’altra, affinché un certo giorno compaia dinanzi al Sig. Pietro di Agnolo da San Ginesio per ponderare se procedere in detta causa e per mostrare se ha qualche diritto, come più ampiamente in detta citazione – rogato da ser Filippo notaio.
0790 – Fermo – Atto di restituzione di alcuni libri e di una somma di denaro fatto tramite Domenico di Giacobbe e soci da Fermo ad Egidio Sperandeo, che doveva avere quelle libbre dal Comune di Fermo, per il motivo e l’occasione come è detto in quell’atto. Fatto sotto l’anno del Signore 1278 – rogato da Giacobbe di Albertuccio notaio.
0791 – Fermo – Copia di una lettera aperta dell’Ill.mo Signore Giovanni Caraffa, condottiero da Paliano e Generale Capitano della Santa Romana Chiesa, diretta ai Governatori con la quale ai Tesoriere o agli altri ordina affinché in nessun modo osino molestare la città di Fermo né il suo Comitato, a causa delle tasse dei cavalieri di armatura leggera, passati dal mese di Novembre fino ad ora, per una disposizione del Santissimo. Sotto la data, Roma, nell’anno del signore 1557.
0792 – Fermo – Atto di un mutuo di 4000 libbre ravennatensi accettate tramite i Priori della città di Fermo da Abramo di Mosè e Soci Ebrei come più ampiamente è detto in quell’atto, fatto nell’anno del Signore 1307 al tempo del Signore Clemente Papa V – rogato da Giovanni di Francesco di Egidio con la presenza di Rogerio di Ufreduccio, di Marco di Filippo di Savino e di Giacobbe di Matteo di Bongiovanni.
0793 – Fermo – Atto copiato di una concessione, con riservato dominio, a favore del Monastero di S. Savino, ossia della pianura, dei prati, delle rote, e dei corsi d’acqua oltre il fiume Tenna, secondo i confini con esso posti, fatto tramite il Rev.do Abate Adamo con il consenso dei Frati di detto Monastero, di Tommaso del Sig. Giustamonte, Rogerio di Savino ecce. Consoli Rettori della città di Fermo, a nome di detta città, sotto l’anno del Signore 1199 – rogato da Giacobbe notaio, la copia in verità rogato da buon Angelo del maestro Pietro di Mancio.
0794 – Fermo – Privilegio di conferma di alcuni diritti e Castelli del Comitato di Fermo, come in quel privilegio, un tempo confermati da Re Federico, padre di Manfredi Re della Sicilia, e tramite lo stesso, qualche tempo addietro e nuovamente, confermati a richiesta di Giovanni di Alessandro, Ambasciatore Fermano a nome di detta città nell’anno del Signore 1258.
0795 – Fermo – Copia di una Bolla del Santissimo Signore Nostro Bonifacio Papa IX diretta al Sig. Andrea di Tomacelli, Milite napoletano, Rettore per conto la Santa Romana Chiesa, con la quale nomina lo stesso Rettore di quella Provincia dandogli ampia autorità e podestà di punire qualsiasi eccesso e delitto, fatto da qualsiasi uomo di detta Provincia, delle città dei castelli e a questo punto di ricambiare ecc. Come più ampiamente è detto in quella Bolla. Trascritta da Filippo del defunto signor Luca.
0796 – Fermo – Copia di una rubrica dello statuto del Comune di Fermo relativa ai beni apprezzati pagando una tassa. Sotto l’anno del Signore 1312 – rogato da Bernardo di Iacobuccio da Fermo al tempo di Clemente Papa VI.
0797 – Fermo – Privilegio di approvvigionamento di un Beneficio Rurale nella chiesa di San Martino fatto tramite il Rev.do Sig. Giovanni De Serninis da Cortona, Vicario nell’Episcopato di Fermo, a favore del Rev.do Sig. Luciano Cole da Fermo – rogato da Vincenzo di Laurentino da Fermo.
0798 – Fermo – Breve di Giulio Papa II, diretto ai Priori al Comune di Fermo, con il quale ordina che all’Ill.mo signore cardinale Farnese legato della sede Apostolica mostrino piena fiducia pena di un’invettiva. Sotto la data, Roma, nell’anno del Signore 1506.
0799 – Bibiano – atto di vendita fatto tramite Albertuccio del fu Bernardo di Bernardone a benvenuto del fu Morico di Bosio della metà di due pezzi di Terre (cittadelle)no siti in Bibiano secondo i confini con esso apposti. Sotto l’anno del signore 1252 – al tempo di Innocenzo PapaIV, rogato da ser Giovanni notaio.
0800 – Fermo e Ancona – Atto di un accordo di pace, e patti fatti tra il magnifico Comune di Fermo e per esso da Ludovico del Sig. Giovanni da Fermo, Oratore, Nunzio e Sindaco a ciò appositamente incaricato, e il magnifico Comune e gli uomini della città di Ancona e per essi Paolo di Onofrio De Polidoris, Sindaco e Procuratore di quel Comune, dal tenore come più ampiamente è detto in quei patti. Fatto sotto l’anno del Signore 1448 – al tempo di Nicola Papa V – rogato da Barnaba De Vitalibus da Camerino, con la presenza fra gli altri di Tomasso De Fatatis, e di Nicola di Leonardo De Bonarellis.
0801 – Fermo – Atto di quietanza di 23.049 fiorini e 46 soldi e nove denari e parimenti nell’altra mano 1000 fiorini d’oro, fatto tramite la signora Antonia De Billinsonibus da Crema, moglie ed erede universale del Milite signor Giovanni dei Visconti da Olegio, fatto da Andreuccio del defunto Andrea da Fermo, Sindaco del Comune di Fermo, a nome di detto Comune, e ciò a causa di un prestito, come più ampiamente risulta in quell’atto di quietanza, fatto sotto l’anno del Signore 1370 – rogato da Nicola del Sig. Nicola.
0802 – Fermo – Atto di acquisto di un magazzino, di una casa o macelleria dal Comune di Fermo, fatto da Nicola di Cola di Andrea di Calvuccio dal Comune di Fermo, e per esso da Pace, Sindaco di detto Comune, insieme con il consenso e la deliberazione fatta dalla Cernita (Consiglio di cernita) di detto Comune per il prezzo di 250 ducati d’oro, sotto l’anno- 1397 rogato da Giovanni Diotaleve e Vanne del defunto Puzio da Fermo notai.
0803 – Fermo – Licenza concessa dalla Rev.mo Giovanni da Osimo, Vicario Generale dell’Episcopato di Fermo, che la Comunità e il Comune di Fermo può, nella località di cui nella licenza, costruire una chiesa sotto l’invocazione di Santa Maria della Misericordia ecc. sotto l’anno del Signore 1399 – al tempo di Bonifacio Papa IX.
0804 – Fermo – Atto di assoluzione fatto dal magnifico Goffredo di Anania, notaio del Santissimo Signore Papa, e Rettore della Marca Anconetana, e Gualterio da Fontanio, Cappellano del predetto Santissimo, al Sig. Matteo di Marco, Sindaco del Comune di Fermo, a nome di detto Comune, dei Castelli e delle singole o speciali persone tanto di detta città e del Distretto, quando delle sue Ville, di tutte e singole condanne fatte tramite il Sig. Cardinale Simone, e da altri Rettori o Legati della Provincia delle Marche contro il Comune di Fermo, i suoi Castelli, Ville singole persone disobbedienti alla Chiesa Romana a causa di tutte le colpe, eccessi, offese, delitti, o per altre qualsiasi cause commessi in qualunque modo da detto Comune, i suoi Castelli, Ville e singole persone contro la predetta Chiesa ecc. come in quell’atto, nell’anno del Signore 1284 – rogato da Rainaldo di Manetto da Firenze.
0805 – Fermo – Asseverazione nella forma di lettera aperta, a richiesta del Sig. maestro Pietro del defunto Matteuccio da Fermo, Dottore nelle Arti della Medicina fatta tramite Antonio di Daniele da Venezia, Dottore e Preposito del Collegio Padovano, cioè che il maestro Andrea da Milano, di cui si parla nella detta asseverazione non è un Dottore Padovano in medicina e neanche nelle arti per i motivi come più ampiamente è detto in quella asseverazione, sotto l’anno del Signore 1442 ecc.
0806 – Fermo – Lettera aperta di assoluzione dalle censure e dalle pene in cui erano incappati la Comunità e gli uomini di Fermo perché nel numero dei cittadini e dei suoi governi avevano aggiunto altri sei cittadini e non 36 aggiunti contro il modello de Capitoli elaborato dal venerabile in Cristo Padre Vescovo Albanese, Governatore Generale della Marca Anconetana ecc. come in quella lettera, al tempo di Paolo Papa III, nell’anno secondo del Pontificato, concessa tramite Antonio Cardinale dal titolo dei Quattro Santi Coronati.
0807 – Fermo – Copia di un atto di mutuo di 1800 Ducati d’oro con marchio di Venezia, fatto dal maestro Domenico di Riccio da Fermo, al Sindaco del Comune di Fermo, dal Sig. Tommaso del defunto Benedetto De Mattaferris della città di Iadra con le condizioni come in quell’atto, sotto l’anno del Signore 1344 – rogato in copia dal chierico Brunetto da Fermo.
0808 – Ascoli – Lettera della serenissima signora Giovanna, Regina di Gerusalemme ecc., fatta a richiesta di Civello di Giacobbe da Ascoli, abitante della Terra di Campli nell’Abruzzo, figlio ed erede del defunto Giovanni del maestro Ubertino da Ascoli, diretta al Podestà, ai Priori e al Consiglio della città di Fermo, con la quale si promettono minacce agli stessi di azione di rivalsa perché al predetto defunto Giovanni, tramite alcuni uomini della città di Fermo e del suo Comitato, con la violenza, furono rubati alcuni animali, come più ampiamente in quella lettera, nell’anno del Signore 1366.
0809 – Città di Fermo, Ancona e Recanati – Atto di convenzioni e i patti fatti ed iniziati fra le comunità delle città di Fermo, Ancona e Recanati, ed a loro nome fra i Sigg. Gentile Bonafidentia, Sindaco di Fermo, Rainaldo del Sig. Farabotti, Sindaco del Comune di Ancona, e Jacobello di Ugolino, Sindaco di Recanati, per la durata di cinque anni dal giorno ecc. come in quelle convenzioni, sotto l’anno del signore 1292 – rogati da Giovanni di Tommaso, da Filippo di Dago e da Marco di Marcellino.
0810 – Ancona – Copia di una lettera fatta a richiesta di Paolo di Leonardo e Soci da Ancona tramite la Comunità e il Comune di detta città sopra fatto di una loro barca o nave bruciata da persone singole di Ripatransone presso Grotte a Mare, diretta alla Comunità e al Comune Fermano insieme con la risposta a quella lettera fatta tramite la Comunità di Fermo al Comune della città di Ancona, sotto la data come in quella lettera, trascritta da Angelo di Nicola.
0811 – Fermo e Terra di Monte Fortino – Conferma di Francesco Sforza, Marchese della Marca Anconetana del Santissimo Signore nostro Papa e Gonfaloniere della Santa Romana Chiesa, della sottomissione della Terra di Monte Fortino alla città di Fermo ecc. come in quella conferma fatta nelle città di Jesi sotto il solito sigillo del serpente il 20 Marzo 1439.
0812 – Fermo e Ancona – Atto di un mandato di procura fatto dalla Comunità, il Comune e gli uomini della città di Ancona nella persona di Luca di Lorenzo da Ancona, a nome di detto Comune per fare, con il Sindaco del Comune di Fermo, e tramite lui con gli uomini di detta città di Fermo, la fine, la quietanza e l’accordo di non richiedere più innanzi libbre 600, che detto Comune di Fermo era obbligato a dare agli uomini ed alla città di Ancona per il risarcimento di alcune bestie rubate a mercanti anconetani presso il Porto di San Giorgio nella Riva e nel Distretto di Fermo eccetera come più ampiamente nel detto atto di quietanza, fatto sotto l’anno del Signore 1265 rogato da Giovanni De Capitellis notaio.
0813 – Fermo – Atto di ricevimento e di quietanza di 1000 e ducati d’oro fatto dal capitano Mostardo da Strata per la rimanenza di una somma più grande al Comune di Fermo per la paga a sua e dei compagni, fanti e cavalieri, sotto l’anno 1400 – rogato da Giovanni di Paulisio da Callio notaio.
0814 Fermo e Pisa – Atto di una proposta insieme con la deliberazione sopra di essa fatta tramite Bartolomeo di Cicco di Orlando nel Consiglio del Comune degli uomini della Terra di Pisa a favore del Sig. Anfrione del defunto Cionello De Obizis di detta Terra , eletto podestà Fermo, cioè che allo stesso Anfrione né ai suoi officiali, per il tempo della predetta Podestaria, verranno concesse azioni di rivalsa, sopra le quali il predetto Bartolomeo chiese un parere, e fu ottenuto quanto richiesto. Sotto l’anno del Signore 1390 – rogato da Giovanni notaio.
0815 – Fermo – Copia di un atto di un mandato di procura fatto tramite la Comunità e gli uomini della Terra di Fabriano, nella persona del Sig. Vagni del Sig. Albergitto da Fabriano, a nome di detto Comune, per comperare dalla signora Margarita, moglie del magnifico uomo Sig. Corrado da Ravellono, tutrice di Lambertuccio, Giovannino ed Andrea suoi figli, il detto Castello di Ravellono, ed altre cose ecc. parimenti, a nome di detto Comune, per vendere il Castello Peicchiaro e il suo Territorio e Distretto con riserva ecc. fatto sotto l’anno del Signore 1305 – rogato da Andrea di Gentile da Fabriano notaio.
0816 – Fermo – Ricevuta di ducati 519, Bolognini 33 e denari 8, fatto da Ralimaco Bonagio da Siena, amico del Santissimo Signore Pio II e Tesoriere Generale della Provincia della Marca Anconetana, al Comune di Fermo, o meglio dire a Baldassarre di ser Antonello di detta città di Fermo ecc. come in quella ricevuta nell’anno del Signore 1460.
0817 – Fermo – Copia o meglio trascrizione di una incarico o ordine fatto da Giovanni Visconte da Olegio, Rettore della Marca Anconetana e Vicario Generale di Fermo, a Giuliano di Francesco banchiere perché paghi, in ragione di quattro fiorini d’oro per ogni camino nella città e due fiorini nel Comitato, a Giorgio da Corte, officiale del Comune di Fermo, fiorini 900 d’oro per il motivo come in detto ordine fatto nell’anno del Signore 1364.
0818 – Fermo – Atto di acquisto della proprietà del luogo di residenza dei Poveri di Cristo, volgarmente chiamato Gli Apostoli, situato nella città di Fermo, presso la Piazza di San Martino, la chiesa di Santa Maria minore da un lato, e le vie pubbliche da tre lati ed altri confini, nel quale il magnifico Comune di Fermo, per la residenza dei magnifici Sigg. Priori volevano costruire un Palazzo, fatto tramite Alessandro di Giovanni di Matteuccio e soci, Priori di Fermo in quel tempo, nell’anno del Signore 1470 – rogato da Giacobbe De Melioratis da Amarano.
0819 – Fermo – Atto di un mutuo di 100 libbre date in prestito da Guezio del Si. Rainaldo di Rufo a Giacobbe del Sig. Allione, Sindaco del Comune di Fermo, ricevute a nome di detto Comune, per pagare alla Chiesa Romana, o alla Camera Apostolica le condanne di particolari persone di detta città, e per riprendere le persone trattenute dalla Chiesa Romana a causa del fatto di Monte S. Pietro, come più ampiamente nel detto atto, sotto l’anno del Signore 1277 – rogato da Angelo del maestro Palmerio notaio.
0820 – Fermo – Atto di quietanza di 1000 libbre Ravennatensi e 12 denari piccoli, fatta dal Sig. Vitale Brest per conto della Romana Chiesa, eletto Rettore della detta Provincia nella Marca Aconetana dal magnifico Bertrando De Gottis, a Marchetto di Filippo di Savino, e a Lombardo di Egidio da Fermo, Sindaci del Comune di Fermo, a nome di detto Comune, a causa della tassa stabilita per detto Comune dal Sig. Gerardo De Tastis, Vicario Generale di detta Provincia, per la disobbedienza e gli eccessi fatti da detto Comune di Fermo contro gli Ascolani sotto l’anno del Signore 1307- al tempo del Signore Clemente V -rogato da Guidone di Ugolino da Fermo.
0821 – Fermo, Terra di Morrovalle – Atto di un mandato di procura fatto dalla Comunità, il Comune e gli uomini della Terra di Morrovalle, nella persona di Sante di Massimo da Fermo, e soprattutto per la lite e la causa che detta Comunità e il Comune ha con il Vescovo Maceratese, fatto sotto l’anno del Signore 1371- rogato da Giovanni di Giacobino.
0822 – Fermo – Copia ovvero trascrizione di rubriche delle costituzioni della Provincia delle Marche pubblicate dal Rev.mo Sig. Egidio, Vescovo Sabinense, Legato della Sede Apostolica, esistente nel libro sesto di dette costituzioni che parlano dell’ufficio della giurisdizione del Giudice degli appelli – copia estratta da Pietruccio di Pietrucciolo, notaio sotto l’anno del Signore 1358.
0823 – Fermo e penna San Giovanni – lettera aperta, o bolla del Santissimo signore nostro Innocenzo Papa IV, diretta al Comune, e al popolo della città di Fermo, affinché vista quella lettera facciano assegnare Penna San Giovanni all’Arcidiacono Lunense, Rettore della Marca Anconetana, nobiluomo Tommaso di Folliano, Maresciallo del Santissimo Signore Papa, a nome della Camera Apostolica, come più ampiamente è detto in quella lettera. Fatta a Perugia nell’anno nono del Pontificato.
0824 – Terra di Amandola – Sentenza fatta dal Sig. Cambio del magnifico conte Tommasino da Almano, e Vicario di quel Distretto, giudice degli appelli a favore di Giusto di Tommaso di Pecoraro dalla Terra di Amandola, contro il Comune di Fermo, sostenendo di essersi giustamente appellato per Tuccio e che ingiustamente fosse stato giudicato tramite il giudice Marino e l’officiale dei danni assegnati al Comune di Fermo, a favore di detto Comune sotto l’anno del Signore 1358 – rogato da Nunzio di Giovanni.
0825 – Fermo – Atto di una obbligazione di libbre 321 anconetane, fatta tramite Gerardino di Bonagrazia, e Stefano di Manente da Fermo, Sindaco della città di Fermo, a nome di detta città, a favore di Coluccio di Portello da Ancona in occasione come più ampiamente è nel detto atto. Sotto l’anno del Signore 1330 – rogato da Gustonello De Fortibus da Ancona.
0826 – Fermo – Bolla di una permuta concessa da Sisto pontefice al Sig. Luciano Cole, Canonico Fermano, di qualsiasi Canonicato o Prebenda a lui piacerà ecc. come detto in quella Bolla, sotto l’anno del Signore 1483.
0827 – Fermo – Copia delle rubriche estratte dallo Statuto Fermano sotto la rubrica dei banditi che portano le armi ecc. su commissione ed ordine del Sig. Marchese De Carafallis da Cremona, giudice del Comune di Fermo, sotto l’anno del Signore 1286 – rogato da Giacobbe del signor Gentile, al tempo di Onorio Papa IV.
0828 – Fermo – Repliche fatte per la parte di Giovanni di Merdone, contro le eccezioni fatte per la parte e a richiesta degli uomini della città di Fermo.
0829 – Fermo – Atto di un deposito di 1800 libbre ravennatensi , fatto nelle mani del Sig. Giovanni De Guidonibus da Mutina, di Simone di Migliore e soci e di alcuni da Fermo come in quell’atto, tramite Abramo di Mosé e soci ebrei, unitamente alla promessa di restituire come più ampiamente è detto in quell’atto, fatto sotto l’anno del Signore 1305 – con la presenza fra gli altri di Marco di Filippo di Savino, rogato dal Sig. Servadei.
0830 – Fermo – Atto di un mandato di procura fatto tramite la Comunità, il Comune e gli uomini di Fermo, nella persona di Tommasino di Tommaso di Felice, a nome di detto Comune, per comperare una casa o case da qualsiasi persona che le voglia vendere, al prezzo come in quell’atto più ampiamente è detto ecc. sotto l’anno del Signore 1295 – rogato da Benvenuto di Boncambio.
0831 – Fermo – Breve del Santissimo Signore Nostro Leone Papa X relativo ad un incarico fatto nella persona del Sig. Ranerio De Raneris diretto allo stesso Commissario della città di Fermo con la facoltà come ampiamente è detto in quel Breve. Sotto la data, Roma, nell’anno settimo del Pontificato.
0832 – Fermo – Copia di un Bolla, o lettera Apostolica del Santissimo Signore Nostro Urbano Papa, diretta al Rev.mo Sig. Anglico, Vescovo Albanese, e Vicario Generale in Italia al di qua del Regno di Sicilia, di assoluzione dalle censure e dalle pene, come più ampiamente detto in quella lettera, di tutti e di coloro che seguirono Ludovico di Bavaria, eretico, con riserva come in quella lettera rogato da Vincenzo di Ferrando notaio nell’anno del Signore 1370.
0833 – Fermo – Giuramenti dei testimoni presentati per la parte di Civolo di Provenzano da Siena nella causa che ha con il Comune di Fermo – rogato di essi da Bondo di Buonanno notaio.
0834 – Fermo – Protesta fatta da Civolo di Provenzano, cittadino di Siena, nella causa che ha con il Comune di Fermo, dinanzi ai Sigg. Priore e nove Governatori e Difensori del Comune e del Popolo di Siena. Sotto l’anno del Signore 1306 – rogato da Rainerio segretario dei sopraddetti difensori.
0835 – Fermo e Venezia – Lettera del serenissimo Giovanni Dandolo, Doge dei Veneziani, diretta al Sig. Sinibaldo, Podestà Fermano, ed anche al Comune e al Consiglio di Fermo, nella quale affettuosamente fa domanda affinché permettano che le biade, l’olio, e le carni suine, comperate tramite il Rev.do Patriarca Gerosolomitano nella città e Stato Fermano, siano condotte a Venezia. Sotto la data, nel Palazzo Ducale, nel giorno 20 Agosto ecc.
0836 – Fermo – Copia di alcune quietanze fatte per gli uomini in esso nominati di denari avuti ed accettati, a nome del Comune di Fermo, per i motivi e le ragioni come detto in quella quietanza, da Stefano di Manente, banchiere del Comune di Fermo, a nome di detto Comune. Fatto sotto l’anno del Signore 1339. Rogato ser da Vanne di Francesco.
0837 – Fermo – Atto copiato di una quietanza di 2400 fiorini d’oro, fatto tramite il Sig. Giovanni dei Visconti da Olegio, Rettore della Marca Anconetana, e Vicario Generale di Fermo per conto della Santa Romana Chiesa, a Puzio di Antonio, Banchiere del Comune di Fermo, per il motivo come detto in quell’atto, sotto l’anno del Signore 1365 rogato da Petrocco di Alessandro, la copia in verità da Domenico di Pietro da Fermo
0838 – Fermo – Proroga dei termini assegnati alla Comunità e al Comune di Fermo, tramite il Sig. Davide dei Paparoni, Vicario Generale nella Marca, e ciò a richiesta di Gentile di Gualterio, ambasciatore del Comune di Fermo – rogato da Nicola detto Cortese notaio.
0839 – Fermo – Atto di quietanza di 1750 libbre, fatto tramite il Sig. Rainaldo di Giorgio, Sig. Pietro del Sig. Masseo, Capitano del popolo della città di Fermo, a nome di detto Comune, per il prezzo delle case, vendute dallo stesso Rainaldo, come più ampiamente è detto in quell’atto, sotto l’anno del Signore 1298 – rogato da Boncambio di Giacobino.
0840 – Fermo – Atto di cessione di 15 libbre piccole e anconetane, fatta tramite Andrino da Milano, creditore di Francesco Bonfiglioli, Sindaco della Comunità di Ancona, di Gibarto, Sindaco del Comune di Fermo e di Balingano, Aindaco del Comune di Recanati, a favore di Bonaventura di Cataplano, per il motivo e l’occasione come in detto atto, fatto sotto l’anno del Signore 1292 – rogato da Bonacolto di Pietro di Bonacolti.
0841 – Fermo – Copia di un privilegio di concessione fatta tramite il Rev.mo Sig. Pietro Presbitero e Cardinale di Santa Maria in Trastevere, ai cittadini Fermani per le prime e le seconde cause, trascritto tramite Domenico Chierico di Fermo, insieme con i con soci notai ascoltati da Giacobbe di Antonio di Egidiuccio da Fermo.
0842 – Fermo – Privilegio o licenza di affittare e dare in locazione gli emolumenti delle Dogane della città e dello Staro di Fermo, per la durata di dieci anni, escluso l’intervento di qualche sentenza, in occasione del sussidio di quelli che vogliono il mercato, per concessione fatta dal Papa Paolo III al Comune di Fermo, nell’anno quattordicesimo del Pontificato.
0843 – Terra di Amatrice – Atto di un mandato di procura fatto tramite la Comunità, il Comune e gli uomini della Terra di Amatrice, nella persona del Sig. Giacobbe di Plebano e soci, a nome di detta Comunità e Comune, per presentarsi dinanzi ai magnifici Sigg. Priori di Fermo e al Sig. Antonio da Acquaviva e rendendo grazie per gli Ambasciatori incaricati di comporre la pace fra la detta Comunità e la Terra di Accumoli ecc. come in quell’atto dell’anno del Sig. 1317.
0844 – Fermo – Atto della vendita al miglior offerente delle gabelle di Fermo con i suoi diritti, come in quell’atto, fatto tra Simone di Iacobuccio da Fermo, Sindaco del Comune di Fermo, a nome di detto Comune, a Simone di Simone, ad Anselmuccio di Domenico, a Cisco del Signor Giovanni per un anno, iniziando con la vigilia della Natività del Signore Nostro Gesù Cristo eccetera per il prezzo di 11.600 ducati d’oro, detratte le spese dell’asta, come più ampiamente è detto in quell’atto, fatto sotto l’anno del Signore 1356 – al tempo del Signore Innocenzo Papa – rogato da Matteo di Angelo di Barabeo da Fermo notaio.
0845 – Fermo – Lettera aperta di assoluzione di alcuni crimini, anche di eresia o di lesa maestà, fatti e perpetrati da singole persone, cittadini di Fermo e del suo Comitato, Territorio e Distretto e delle Terre (cittadelle) e dei Castelli delle Ville e di qualsiasi luogo e di qualunque loro sesso, tanto chierici quanto laici, di qualunque Stato, grado, preminenza e dignità contro la Chiesa Romana e i suoi officiali, come ampiamente è detto in quella lettera, concessa tramite il Santissimo Signore nostro Martino Papa V alla predetta Comunità e gli uomini della città di Fermo. Sotto la data, Roma, anno tredicesimo del Pontificato.
0846 – Fermo o Capitolo Fermano – Atto di donazione e di concessione in enfiteusi dei castelli di Monte Urano, di Monte Santo Pietro oltre Tenna, delle Grotte di Azzolino, e Magliano, e di tutti i loro diritti in detti castelli che ha il Capitolo di Fermo, fatto dal Sig. Noe, Prevosto della Chiesa Maggiore di Fermo, col consenso dei reverendi canonici, a Giacobbe di Nicola, Sindaco del Comune di Fermo, a nome di detto Comune, eccettuati i possedimenti dipendenti dalle chiese di detto Capitolo, e altre cose come in quell’atto, sotto l’anno del Signore 1266 – rogato da Nicola di Benvenuto.
0847 – Fermo – Atto di quietanza di fiorini 400 d’oro, fatto tramite Bertuccio di Lambertino da Macerata, a nome del signor Pietro Da Gatta, Tesoriere delle Marche, a Paoluccio di Puccio da Fermo, a nome di detto Comune a causa della imposizione per la guerra di Perugia ecc. nell’anno del Signore 1369 – rogato da Cicco di Egidiuccio da Macerata.
0848 – Fermo – Atto di quietanza di 1000 libbre ravennatensi del Sig. Vitale Breest, Arcidiacono Rettore nella Marca per le cose spirituali, per lo stesso motivo di cui sopra fatto al Comune di Fermo, e per esso al signor e Percivalle da Fermo, Sindaco, per l’accordo fatto attraverso di esso con il Sig. Raimondo Attone di Spello, Rettore di detta Provincia, circa i bandi e le condanne contro detto Comune, cittadini e distrettuali, fatto come più ampiamente è detto in quell’atto – sotto l’anno del Signore 1312 – rogato da Guidone di Ugolino.
0850 – Fermo – Atto delle deliberazioni sopra la elezione del Sig. Civolo di Provenzano, cittadino di Siena, Podestà della città di Fermo per un anno con la elezione ed il mandato di una procura fatta tramite la Comunità di Fermo con le persone di Tommasino di Tommaso di Felice e del maestro Giacobbe, cioè per ricevere dallo stesso Sig. Civolo la promessa di abitare in città insieme con la sua famiglia e altre cose, come nelle dette deliberazioni, secondo le modalità previste negli Statuti del Comune di Fermo eccetera come più ampiamente è detto in quel l’atto fatto sotto l’anno del Signore 1297 – al tempo del Signore Bonifacio Papa VIII – rogato da Bongiovanni del maestro Tommaso.
0851 – Fermo – Atto di un mandato di procura fatto tramite la Comunità, il Comune e gli uomini di Fermo nella persona del Sig. Giovanni di Filippo di Tomassino, a nome del Comune di Fermo, e del Castello di Monte S. Pietro per pagare al Tesoriere e agli Officiali della Santa Romana Chiesa esistenti nella Provinacia della Marca Anconetana, l’affitto consueto e solito a quella Chiesa, e per ricevere la quietanza nella forma ufficiale, delle cose ricevute dal Tesoriere e dagli Officiali. Sotto l’anno del Signore 1311 – al tempo del Papa Clemente V – rogato da Bonanno di Giacobbe da Fermo notaio.
0852 – Fermo, o Castello di Monte S. Pietro – Atto di costituzione del vicario o del giudice anche collaterale, fatto tramite il Sig. Pietro del signor Rainaldo da Montorio, del Podestà della città di Fermo, nella persona del Sig. Giovanni De Coppis, dandogli la licenza e l’autorità di convocare e fare i consigli generali e speciali del Comune di Fermo ed altre cose come più ampiamente è nel detto atto, sotto l’anno del Signore 1311 – al tempo del signore Clemente Papa V – rogato da Monte di Giacobbe da Fermo. Parimenti altro atto di costituzione di procura, fatto tramite la Comunità, il Comune e gli uomini della città di Fermo, con la presenza del Sig. Giovanni De Coppis da Narni, giudice collaterale e vicario del sopraddetto Sign. Podestà nella persona del Sig. Nicoletto di Giovanni di Calvitto fermano, per ricevere, a nome di detto Comune, la vendita o la concessione sotto qualsiasi forma, quella migliore per legge ecc. e di ogni giurisdizione che la Santa Chiesa Lateranense e i Canonici hanno, o possono avere nel Castello di Monte San Pietro dal frate Gentilisco dell’Ordine dei Minori di San Francesco particolare Sindaco e di altre cose come più ampiamente è detto in quell’atto, fatto sotto l’anno del signore 1311, al tempo del Santissimo Signore Nostro Clemente Papa V – rogato da Monte di Giacobbe da Fermo, presente fra gli altri il Signor Andrea di Calvuzio.
0853 – Fermo – Privilegio del Rev.mo Cristiano, Arcivescovo della sede di Magonza, di restituzione della libertà, dei possedimenti e dei diritti alla città Fermana, con il quale per l’avvenire proibisce che tanto esso stesso quanto ogni eccellentissimo Vicario Imperiale osino costruire o edificare edifici o qualche fortificazione, contro la volontà dei cittadini Fermani, dentro la città o nel Castello di quella città, sotto l’anno del Signore 1177.
0854 – Terra di Serra San Quirico – Atto di un mandato di procura fatto tramite la Comunità e il Comune di Serra San Quirico, nella persona di Giovannuccio Presbitero della città di Jesi per comparire, a nome del Comune di detta Terra dinanzi al Capitano, i Priori ecc. della città Fermana, e per giurare vera obbedienza e soggezione e osservare e per fare osservare i capitoli, gli articoli e le promesse ecc. come in quell’atto, sotto l’anno del Signore 1229 – rogato da Andriolo di Bartolino da Serra.
0855 – Fermo – rinuncia ad una causa di appello presso la curia Generale della Provincia delle Marche fatta tramite Bartolomeo Cole di Monte Monaco a nome di Biagio suo germano contro Bartolo di Errico e Giovanni Matteo altrimenti detto Chiavarone da Fermo, la quale causa di appello il reverendissimo Sig. Legato delle Marche, affinché i diritti della città di Fermo non andassero perduti, visti i diritti della città predetta, come affare principale rinviò l’istruttoria agli Officiali degli appelli fermani, non ostante qualunque cosa ecc. rogato da Nicola Luciense su mandato dello stesso Rev.mo nell’anno del Signore 1450.
0856 – Fermo – Incarico dato tramite Andrea Tomacello, Milite e Marchese delle Marche, a Giovanni, suo stipendiato, di ricevere 225 Ducati, dal Comune di Fermo, facendo per essi le quietanze, per il motivo e l’occasione come in quell’incarico – sotto l’anno del Signore 1392.
0857 – Castello di San Benedetto – Atto di vendita fatta della quarta parte di tutto il Castello di S. Benedetto tramite Ezzelino, del Sig. Rogerio da Mogliano, Procuratore dei nobiluomini Sigg. Riccardo del Sig. Gualterio, e Giacobuccio del signor Taddeo da Acquaviva, e a nome ed al posto di Rainaldo fratello del predetto Rogerio, al Sig. Matteo di Marco, Sindaco del Comune di Fermo, per il prezzo di 3000 libbre volterrane anconetane, con tutti i diritti, i Vassalli, i Patronati delle Chiese ecc. con la promessa che dal Castello di Acquaviva fino al mare, molto vicino e verso San Benedetto, nel Territorio e nelle pertinenze di San Benedetto e del Monte Apponisco i predetti o qualcuno dei predetti non facciano alcun Castello, ricettacolo o arco, nell’anno del Signore 1283 – al tempo di Martino Papa IV – per mano di ser Gentile di Simonetto e ser Giovanni di Morico da Mogliano, presente fra gli altri Palmerio del Sig. Falco e Marchetto di Filippo di Savino.
0858 – Fermo – Atto del mandato di procura fatto tramite la Comunità, il Comune, e gli uomini della città di Fermo, nella persona del Sig. Matteo di Manco, a nome di detto Comune, per assicurare e fare la promessa di dare e di pagare libbre 150 ravennate di una somma di 300 libbre, in occasione delle taglie imposte dal Giacobino da Panaria ed Enrico suo fratello un tempo stipendiati della Camera nella Marca, al tempo del signore Ugone di Rubeo un tempo Rettore delle Marche ecc. sotto l’anno del Signore 1284 – rogato da Gentile di Simonetto notaio.
0859 – Terra di Accumoli – atto di un mandato di procura fatto tramite la comunità, il Comune e gli uomini di accumoli, alla persona di ser Pietro, e Stefano, di detto luogo, a nome proprio e a nome di qualunque sia sia degli stessi,e per conto di detto Comune di Accumoli, presentandosi dinanzi ai Sigg. Priori della città di Fermo, e del magnifico Sig. Antonio d’Acquaviva, conte di San Flaviano, per confermare la pace fatta tra il Comune di Accumoli da una parte e il Comune di Amatrice dall’altra ecc. nell’anno del Signore 1387 – rogato da Paolo di Cole di Pasquale.
0860 – Terra di Morrovalle – Atto copiato di una copia di un atto di donazione e di concessione del diritto di enfiteusi fatto da due Chiese ossia dalla Chiesa di Santa Maria Rotonda e della Chiesa di San Benedetto in Ripa, con le stesse dichiarazioni, diritti, beni e sue pertinenze, tramite Rodolfo Abbate del Monastero Farfense, col consenso degli altri frati, da Alberto ed al signor Rainuccio De Canipanellis da Murro, cioè fino alla terza generazione maschile legittima soltanto, come più ampiamente in quella copia, fatta sotto l’anno del Signore 1192 – al tempo del signore Celestino Papa – rogato l’originale dal maestro Filippo Bonagrazia, la copia in verità da Nicola di Marco di Pascitto da Bologna.
0861 – Fermo – Copia di alcune proposte fatte al tempo del Sig. Clavelli, Podestà della città di Fermo, nel Consiglio Generale, e principalmente circa la scelta dello star seduti o dell’alzarsi, che tutti i pagamenti di denaro tramite Priori della città di Fermo, o di altri a nome di detto Comune, fatti a Filippo di Salto, Sindaco e Procuratore di detto Comune, inoltre andando a Roma abbia e debba avere 10 soldi volerrani, per ciascun giorno, tanto per il passato quanto per il futuro – rogato da Garengo notaio – nell’anno del Signore 1280.
0862 – Fermo – Breve o Bolla del Santissimo Signore Nostro Bonifacio Papa IX, diretto ai Priori e al Comune di Fermo, ottenuto a favore del Sig. Antonio da Agello, maestro della Commenda di Sant’Agata di Fermo per ottenere il possesso di detta Commenda, e dei suoi membri e perché debbono assistere, con i consigli, gli aiuti, e i servigi lo stesso Antonio, rimosso Antonio da Arquata illegittimo e illecito detentore di detta Commenda. Sotto la data, Roma, nel giorno ottavo alle Calende di Aprile <25 Marzo>, nell’anno primo del Pontificato.
0863 – Chiesa di Sant’Antonio di Petritoli – Deliberazione o decreto fatto contro i portatori di danni nel bosco e nei beni della chiesa di Sant’Antonio di Petritoli, nell’anno del signore 1533.
0864 – Fermo – Copia di una commissione o licenza fatta tramite il Santissimo Signore Nostro Clemente Pontefice al Rev.mo Sig. Guglielmo, Vescovo dei Guamballitanori e a Billiforte, Abate Lambriense della Chiesa Tolosana, Cappellano del Signor Papa per la pacificazione e la riorganizzazione dello Stato delle Province della Tuscia e della Marca anconetana ed altre cose come in quella copia, fatta sotto l’anno del Signore 1306 – rogati da Domenico e da Sufredo notai.
0865 – Fermo – Atto di una commissione di tirar fuori un certo processo fatto tramite il Sig. Aldobrandino da Campana, Vicario del Rev.mo Sig. Vescovo Urbinatense contro il Milite Federico da Montefeltro, come più ampiamente risulta nel libro dei criminali per mano di ser Angnelino da Sega, attualmente notaio dell’Episcopato di Urbino, fatto tramite Puccio Vicario e Commissario del Sig. Alessandro, Vescovo di Urbino al Rev.mo Sig. Giacobbe Vescovo fermano, scelto come risulta tramite le lettere, sotto l’anno del Signore 1338 – al tempo del Signore Benedetto Papa XII.
0866 – Fermo, Civitanova – Atto di un mandato di procura della Comunità, il Comune e gli uomini del città di Fermo nella persona di Todino, Cappellano della chiesa di San Marco da Fermo, a nome di detta Comunità per ricevere, stipulare e essere aperto con il Sig. Pietro di Giacobbe, Sindaco e Procuratore della Comunità, del Comune e degli uomini di Civitanova e dallo stesso Sindaco, o da un qualsiasi altro Procuratore, a nome della predetta Comunità di Civitanova, riceva il giuramento di di osservare e di fare osservare tutti i precetti e gli ordini del Podestà e del Capitano della città di Fermo, dei suoi successori e di fare altre cose come più ampiamente è detto in quell’atto, fatto sotto l’anno del Signore 1293, nel giorno 12 Agosto, durante la Sede Apostolica vacante per la morte del Signore Nicola Papa IV- rogato da Fratuccio del maestro Pietro notaio ecc.
0867 – Fermo – Atto di un mandato di procura fatta tramite il Comune e gli uomini di Fermo, nella persona del signor Giacobbe di Massone, a nome di detto Comune di Fermo e delle singole persone di Civitanova ecc.e dei Castelli, delle Ville, tanto del Distretto quanto la Diocesi Fermana, e delle altre persone specificate in detto mandato, di comparire dinanzi al venerabile uomo Preposto di Sant’Antonio Piacentino e Cappellano, delegato del Santissimo signore nostro Bonifacio Papa VIII, e di giurare, secondo il desiderio dei loro principali, di obbedire alle disposizioni della Santa madre Chiesa e di fare altre cose ecc. sotto l’anno del Signore 1297 – rogato da ser Antonio del maestro Leonardo da Monte Cosaro.
0868 – Fermo – Copia fatto tramite il Santissimo signore nostro Innocenzo pontefice nella persona del reverendissimo signore cardinale Egidio, dal titolo di San Clemente, e Legato della Sede Apostolica affinché tutti i ribelli o disobbedienti alla Romana Chiesa, chierici o laici Fermani che vogliono ritornare all’obbedienza e alla devozione della stessa Chiesa, e che debba assolvere gli stessi che chiedono ciò a lui, con semplicità e con amore, da tutte e singole le scomuniche, le sentenze, nella forma consueta della Chiesa, prescritta agli stessi una salutare penitenza ecc. come più ampiamente nel detto privilegio, copiato tramite Micheluccio di Marco da Fermo nell’anno del Signore 1369.
0869 – Fermo- Copia di una Ambasceria fatta nel Consiglio Generale del Comune di Ascoli tramite il signore Mangiapane, Giudice e Ambasciatore del Comune di Fermo e tramite il Sig. Ugone di Roberto da Reggio, Podestà, cioè che gli stessi della città di Ascoli predetta tramite il Comune in altro modo non acquistino ovvero non ottengano qualcosa fatto dal fiume Tronto fino al fiume Potenza, che costituisca o possa costituire un peggioramento o un’offesa dei Fermani; insieme con la risposta fatta tramite Giacobbe Deutesalvi, uno dei Consiglieri Ascolani eccetera come in quella copia nell’anno del Signore 1238 – rogato da Altidona notaio Fermano, la copia in verità da Vanne di Bartolomuccio.
0870 – Fermo – Copia di una copia di inquisizione o accusa o denuncia fatta dinanzi al Sig. Francesco da Assisi, Dottore in ambedue i diritti, e Giudice Generale nella Marca Anconetana tramite Ursolino del Sig. Giacobbe da Osimo, Procuratore sostituto, dal maestro Corrado Procuratore Principale di Ursello del Sig. Matteo dei figli di Urso Capitano Generale della città di Osimo, contro il Comune della Comunità della città di Jesi, il Comune della Comunità della città di Fermo e gli uomini di detta città e distrettuali perché, da nemici, giunsero nel territorio della Città di Osimo e il detto Ursello e soci ecc. insultarono con le armi e uccisero alcuni di loro, e fecero altre cose come più ampiamente è detto in quell’accusa. Per questo il detto giudice condannò le dette comunità a 1000 marchi d’argento, e per questo dispose azioni di rivalsa contro di essi. Nell’anno del Signore 1293 – rogato da Bonavere del defunto Benvenuto da San Ginesio.
0871 – Fermo – Castello di Trifunzio, e Ripatransone – Atto di vendita di tutto il Castello di Trifunzio e della metà, in parti uguali, del Castello di Monzano con 28 famiglie o vassalli e altri diritti, fatto tramite il Sig. Rainerio del Sig. Trasmondo da Trifunzio, col consenso di Giovannino, e Rinaldo suoi figli, che danno e vendono al Sig. Giovanni, figlio del Sign. Bartovino, Sindaco del Comune di Ripatransone, nella persona del detto Giovanni, fatto allo scopo di ricevere il possesso delle sopraddette cose vendute e parimenti anche l’atto di ratifica delle mogli dei sopraddetti venditori e parecchie altre cose come più ampiamente in quegli atti, nell’anno del Signore 1253 – rogato da Tebaldo notaio.
0872 – Fermo, o Monteverde – Atto di sottomissione fatto tramite il signor Fidesmido da Monteverde al Comune della città di Fermo, e di ricezione dello stesso signore Fidelsmido a A.in cittadino del Comune di Fermo, tramite il Signore Rainerio Zeno, Podestà di Fermo ecc. come in quell’atto fatto nell’anno del Signore 1252 – rogato da Albertino De Brusegadis, notaio del detto podestà.
0873 – Brunforte – Atto di un mandato per mantenere il signor Rainaldo da Brunforte in tutti i beni, tanto mobili quanto immobili, del Sig. Trasmondo, del Sig. Toma, del Sig. Rainaldo, e di altri ecc. in forza del privilegio di detto Sig. Rainaldo fatto tramite Manfredo Re del Regno di Sicilia, sotto l’anno del Signore 1264 – rogato da Rogerio notaio.
0874 – Fermo – Licenza di un permesso fatto tramite il Santissimo Signore Nostro Paolo Pontefice al Rev.do Sig. Decano della Chiesa Bisuntina, perché assolve Luciano Cole da Fermo, per l’ufficio di segreteria o di notariato delle cause civili e criminali da esso esercitato per parecchi anni, prescritta allo stesso come salutare penitenza della colpa e infine sia capace di promuovere quello agli Ordini Sacri trattenendo ogni Beneficio Ecclesiastico con cura o senza cura di anime, liberamente e legittimamente, e al fine abolisca ogni macchia di incapacità e disonore da esso contratta a motivo delle cose sopra esposte, come più ampiamente detto in quella licenza, sotto l’anno del Signore 1465.
0875 – Fermo – Quietanza fatta di 1000 ducati tramite Andrea Tomacello, Milite, fratello germano del Signore Nostro Papa e Marchese della Marca Anconetana per conto dello stesso Santissimo e della Santa Romana Chiesa ecc. al Comune di Fermo ecc. come in quella quietanza, nell’anno del Signore nel giorno penultimo del mese di Maggio (30 Maggio).
0876 – Fermo – Quietanza fatta di 120 ducati, tramite il Sig. Antonio De Fatatis, Tesoriere Generale nella Marca Anconetana, al Comune di Fermo, ducati che egli dichiarò di aver ricevuto a nome di detto Comune, tramite le mani di Tommaso di Paccarono, cittadino fermano, quale parte di un vecchio debito di imposte di detta città Fermana, pagato per tutto il mese di Agosto dell’anno del Signore 1449.
0877 – Fermo – Quietanza di 200 ducati fatta dal Comune di Fermo, e per suo conto dal Nicola di ser Antonio da Fermo pagante, tramite il Rev.do in Cristo Padre Sig. Antonio De Fatatis e Chierico della Camera Apostolica e Tesoriere della Marca Anconetana ecc. nell’anno del Signore 1450.
0878 – Fermo – Breve del Santissimo Signore Nostro Leone Papa X, nel quale a tutti Legati, Governatori, ed altri Officiali delle città e delle Terre (cittadelle) soggette alla Santa Romana Chiesa ordina affinché accolgano, e che debbono accogliere tutti gli uomini, tanto della città di Fermo quanto del suo Distretto, i quali col condottiero Sig. Muzio Colonna invasero la quella città e perpetrarono alcuni omicidi e commisero altre cose, e consegnino quelli, così fatti prigionieri, al Legato o Vice Legato e li trattino con le pene dovute, come più ampiamente è detto in quel Breve sotto l’anno del Signore 1518.
0879 – Fermo – Bolla di Pio Papa IV di approvazione della rinuncia al Canonicato e alla Prebenda della Chiesa Fermana, tramite il Maestro Censorio Marziale, canonico fermano e scrittore apostolico nelle mani del Santissimo Signore Nostro Papa predetto, fatta spontaneamente, nella quale Bolla , non ostante detta rinuncia, lascia a Censorio il titolo e la denominazione di canonico, lo stallo nel coro e il luogo e la voce attiva e passiva ecc. come detto in quella Bolla. Fatta nell’anno del Signore 1560 – nell’anno primo del Pontificato.
0880 – Fermo – Breve del Santissimo Signore Nostro Leone PapaX, diretto ai Priori e alla Comunità di Fermo, nel quale fa presente agli stessi che egli è venuto a conoscenza che parecchi di quelli che perpetrarono omicidi nel tumulto di Fano, si sono rifugiati presso la Città Fermana; per questo ordina agli stessi che, sotto la pena di scomunica, siano presi tutti quelli, e che facciano consegnare i prigionieri al Commissario o Vice Legato della Provincia, come più ampiamente detto in quel Breve. Dato a Roma nel giorno 3 Novembre dell’anno del Signore 1516.
0881 – Fermo – Breve del Santissimo Signore Nostro Alessandro Papa VI, diretto ai Priori della città di Fermo, nel quale è contenuto che se gli uccisori del Rev.mo Giovanni Battista, un tempo vescovo di Fermo, o i loro fautori e aiutanti chiederanno perdono e la assoluzione entro un certo termine stabilito, siano assolti dai Rev.mi Orlando e Lorenzo, Vescovi di Commissari a ciò designati ecc. come in quel Breve. Dato nell’anno del Signore 1492 – nell’anno primo del Pontificato.
0882 – Fermo – Breve del Santissimo Signore Nostro Giulio Papa II, diretto ai Priori e alla Comunità della città di Fermo, con il quale fa sapere ed ordina a chiunque voglia vendere frumento al Sig. Bartolomeo Zambeccario, Commissario designato comperare quello, a favore dell’alma città, che il prezzo per ogni salma non superi due fiorini, come detto in quel Breve. Fatto a Viterbo nel giorno 24 Settembre 1505.
0883 – Fermo – Breve del Santissimo Signore Nostro Pio Papa II, diretto ai Priori e al Comune di Fermo nel quale agli stessi fa sapere che debbono obbedire alla esortazione del Rev.mo Vescovo Fermano circa il contributo del sussidio imposto per la Crociata Santa. Sotto la data, Roma, 1° Febbraio 1464.
0884 – Fermo – Bolla del conferimento del Cubiculariato Apostolico da parte del Santissimo Signore Nostro Pio Papa IV, a favore del Sig. Censorio di Marziale, a seguito della rinuncia del defunto Giovanni Battista di Marione, diretta al Alessandro diacono cardinale di San Lorenzo in Damaso, Vicecancelliere della Santa Romana Chiesa nell’anno – 1559 – nell’anno primo del Pontificato.
0885 – Fermo – Bolla di Clemente Papa VII di conferimento del Priorato di San Salvatore e di S. Leone, parrocchie Fermane, reciprocamente unite in perpetuo e quella rurale e senza cura di anime di San Michele, della Chiesa Fermana, presso il Tronto, a favore del Rev.do Sig. Luca di Brancadoro, Arcidiacono di Fermo, per libera rinuncia di Leonardo De Nicolinis, Rettore di quelle chiese in mano del Papa, resa vacante nell’anno del Signore 1531 – nell’anno ottavo del Pontificato.
0886 – Fermo – Privilegio di Nicola di San Vito nel Macello dei Martiri, Diacono Cardinale De Gaddis, con il quale attribuisce, a seguito del conferimento e l’approvvigionamento a se spettante, al Sig. Censorio di Marziale le chiese di Sant’Angelo in Territorio di Acquaviva e parimenti di San Michele in Territorio di San Benedetto ed altre chiese, come detto in quel privilegio, vacanti per la morte del defunto Giovanni di Domenico di Vannini da Ponzano, ultimo Rettore di esse, nell’anno del Signore 1546.
0887 – Fermo – Privilegio di Pietro di Antonio De Angelinis da Cesena, Vescovo di Sutri e di Nepesiri, e Governatore della Città Romana, con il quale elegge e candida il Sig. Astorre Marziale, dottore in ambedue i diritti, alla carica di Governatore della Terra , o meglio del Castello di Maenza, della Provincia della Campania, confiscato per una condanna fatta all’Ill.mo Sig. Cristoforo di Gaetano, a causa dei delitti, ed importanti eccessi ecc. come detto in quel privilegio, nell’anno del Signore 1544.
0888 – Fermo – Bolla di Pio Papa V di concessione e di permuta della Chiesa parrocchiale di Santa Maria da Mogliano, e del Beneficio dell’Altare di Sant’Antonio siti nella chiesa di San Vittore del Castello di Massignano, della diocesi Fermana, fra il Rev.do Sig. Censorio Marziale, ed Angelo di Cordella, con la riserva della persona per conto di detto Censorio, come in quella Bolla, nell’anno del Signore 1565 – anno primo del Pontificato.
0889 – Fermo – Lettera aperta di Giovanni Albanese, Cardinale della Santa Romana Chiesa, Legato Andegavense della Marca Anconetana, relativa al conferimento o all’approv= vigionamento della Chiesa parrocchiale di San Prospero nel Castello di Petritoli, della diocesi Fermana, vacante per la morte di Domenico di Vitale, ultimo Rettore di essa finché era vivente. Fatta a Fermo nel giorno 12 alle Calende di Settembre <21 Agosto>, nell’anno III del Pontificato di Innocenzo Papa VIII, fatto tramite la persona di Domenico Cristoforo di Bartolomeo ecc.
0890 – Fermo – Bolla di Paolo Papa IV, relativa al conferimento dell’ufficio addetto alla scrittura delle lettere apostoliche nella persona del Sig. Censorio di Marziale, a seguito della libera rinuncia di Antonio Mudarra, fatta nelle mani del Papa. Fatta a Roma nell’anno del Signore 1556 – nel giorno diciassettesimo alle Calende di Aprile (16 Marzo), nell’anno secondo del Pontificato.
0891 – Fermo – Bolla di Eugenio Papa IV, diretta al Comune ai Priori della città di Fermo, ai quali concede la facoltà di fabbricare la casa e la Chiesa a favore dell’ordine dei Frati Minori dell’Osservanza eccetera come detto in quella Bolla. Fatta nell’anno del Signore 1442 – nell’anno dodicesimo del Pontificato.
0892 – Fermo – Lettera aperta a Gerardo, per grazia di Dio Vescovo Fermano, con la quale, a causa della disobbedienza che ad esso e alla Chiesa Fermana dimostrano gli abitanti di Monte S. Pietro, concede l’autorità di nominare i Podestà nel predetto castello, perché conoscano e stabiliscano nelle cause civili e criminali, e puniscano i delinquenti ed esigano i proventi, i servizi, gli affitti e i redditi della Chiesa Fermana ecc. come in quelle lettere, riservata ase stesso pienamente la giurisdizione spirituale ecce. Fatta a Fermo nel Palazzo Episcopale nell’anno del Signore 1257.
0893 – Fermo – Processo fulmineo fatto tramite Baldo Ferratino, Luogotenente del Cardinale Vicecancelliere della Santa Romana Chiesa, diretto agli Officiali dell’Ufficio di scrittura delle lettere apostoliche affinché ammettono il Sig. Censorio Marziale all’ufficio della predetta scrittoria in forza delle lettere apostoliche di Paolo Papa IV inserite nel processo dal detto Sig. Censorio, concesse ecc. come detto in quel processo, nell’anno del Signore 1557- rogato da Giovanni Battista Ziano notaio.
0894 – Fermo – Bolla di Paolo Papa IV di assegnazione dell’Ufficio della Scrittura delle Lettere Apostoliche al Sig. Censorio di Marziale nell’anno del Signore 1556.
0895 – Fermo – Copia del privilegio di Aldebrandini, per grazia di Dio ed Apostolica Marchese Estense e di Ancona, inoltre Legato della Regale Corte di tutto il regno della Puglia, il quale dà, concede, e conferma ai cittadini Fermani la libertà e l’esenzione da imposte o piuttosto la giurisdizione, e tutte le abitazioni che sono e gli abitanti dei Castelli di Monte San Martino, Longiano, Ponzano, Pazano, Montone, San Cipriano, Campeliolo, e Monte Sicco con i loro poggi ecc. ai quali con pura schiettezza dà e con pieno diritto concede anche i Castelli di Torre di Palme, il Castello di Barvilano, il Castello di Lapedona, il Castello di Altidona, il Castello di Marignano, il Castello delle Grotte presso il Tusino con il suo porto, con gli uomini abitanti nei detti Castelli, e nei loro poggi e Terre (cittadelle) ecc. come in quel privilegio, fatto nell’anno del Signore 1214 – copiato tramite Bartolomeo di Pietro nell’anno del Signore 1266.
0896 –Fermo – Privilegio di conferimento dell’Altare, sotto il vocabolo di San Giovanni Battista, fatta dal Sig. Tiberio De Corradis, presentato dall’egregio uomo Giovanni de Corradi, Patrono di quell’Altare ecc. che nella chiesa di Sant’Anatolia di Petritoli giace vacante, per la morte del defunto Sig. Tomassone del maestro Sante da Ponzano, ultimo possessore di quello, fatto tramite Benedetto Lapparello, Vicario Generale del Rev.mo Nicola De Gaddis, eletto Vescovo e Principe Fermano, nell’anno del Signore 1524, rogato da Ludovico Rotelliano, notaio dell’Episcopato di Fermo.
0897 – Fermo – Impedimento fatto tramite Antonio Agostino, dottore in ambo i diritti, Cappellano ed Auditore del Santissimo Signore Papa, dallo stesso incaricato affinché nulla di nuovo sia intentato, pendente avanti a lui la lite non definita fra il signor Censorio Marziale da una parte e Antonio De Octonibus dall’altra parte, circa e sopra il Canonicato e la Prebenda della Chiesa Fermana, nell’anno del Signore 1549 – rogato da Andrea di Gerardo, chierico della chiesa di Lione notaio.
0898 – Fermo – Mandato esecutivo di Geronimo di Matteo, Protonotario Apostolico e Generale Uditore del Santissimo Signore Nostro Papa e della Curia delle Cause della Camera Apostolica, fatto a favore del Sig. Censorio di Marziale contro Antonio Geronimo, Sinibaldo, Elicio, e Giovanni, Antonio, Brunetto, a causa di 500 fiorini di moneta corrente, dati ad essi con un contratto della durata di sei mesi in ragione di 12 fiorini ogni cento e come detto in quel mandato. Fatto nell’anno del Signore 1586 – rogato dal Sig. Giacobbe Fabiis, notaio della Curia della Camera Apostolica.
0899 – Fermo – Copia o trascrizione di alcune scritture e conferimenti di Benefici trovate in un certo repertorio esistente nell’Archivio Pubblico degli atti e delle scritture e dei libri dell’Episcopato di Fermo, nei quali risulta che ci sono conferimenti di Benefici di chiese con amministratore, di San Nicola da Acquaviva e delle chiese di San Biagio da Colonnello, tramite il Frate Giacobbe, vescovo e principe fermano, conferite a persone presentate tramite i Patronati, ossia il Milite Corrado da Acquaviva, e Conte ritenuto Patrono della predetta Chiesa, e Aloisio da Agoto Curbani e signore della Baronia di Tortoreto, patrono della seconda chiesa ecc. come in quelle scritture, sotto la data 1347 e 1348.
0900 – Fermo – Mandato esecutivo di Giovanni Battista di Cicade, per grazia di Dio e della sede Apostolica, Vescovo Albiganense e Uditore Generale del Santissimo Signore Papa e delle Cause della Curia della Camera Apostolica, con cui il Sig. Berardino di Marziale da Fermo, principale avversario per denuncia d’autorità apostolica è denunciato, scomunicato, dichiarato, senza attenuanti e con aggravazioni, insieme al mandato con la richiesta dell’aiuto del Braccio Secolare a motivo della mancata rilevazione della indennità dalla fideiussione di 100 scudi di ottimo oro per sua considerazione e sotto suo obbligo di rilevare l’indennità tramite il Sig. Censorio Marziale attore principale a favore del Sig. Tommaso Fort, nell’anno del Signore 1551.
0901 – Fermo – Citazione o impedimento fatto tramite il Sig. Antonio Agostino, Uditore del Sacro Palazzo Apostolico, a favore del Sig. Censorio di Marziale, contro Ascanio Tomassino, circa e sopra le chiese in perpetuo semplici o rurali di Sant’Angelo in Trifoglio, site rispettivamente nel Territorio di Acquaviva e di San Benedetto, della Diocesi Fermana, nell’anno del Signore 1546 – rogato da Guglielmo Rubino notaio.
0902 – Terra di Monte Olmo o Fermo – Mandato esecutivo di Geronimo di Matteo, Protonotario Apostolico e Uditore Generale del Santissimo Signore Nostro Papa, e della Curia delle Cause della Camera Apostolica contro ed in presenza del Sig. Maurizio Ugolino, Rettore della Chiesa parrocchiale di San Donato di Monte Olmo, fatto a favore del Sig. Leonardo De Berettaris da Pescia, a causa del pagamento della pensione annua di 30 scudi d’oro dei quali e per la metà si presenta debitore nel termine della Pasqua della Resurrezione dell’anno del signore 1579.
0903 – Fermo – Bolla relativa alla erezione, alla istituzione e alla fondazione del collegio di Canuto nella città Fermana, tramite il Rev.ermo Sig. Andrea Canuto, oriundo dalla Terra di Sant’Elpidio a Mare, della diocesi Fermana, durante il tempo in cui visse il Vescovo Oppidonense, allo scopo di mantenere sei scolari oriundi da detta Terra , sotto la cui disposizione il detto reverendissimo morì ecc. come in quella Bolla. Fatta a Roma alle Calende di Aprile <1° Aprile> dell’anno del Signore 1621 – nell’anno primo del Pontificato di Gregorio XV.
0904 – Fermo – Bolla di Clemente Papa VIII, fatta sopra la deroga al testamento del defunto Sig. Censorio di Marziale allo scopo di costruire un Monastero delle Monache sotto l’invocazione di Santa Caterina da Siena, costruire e fondare il Collegio Marziale chiamato eccetera come detto in quella Bolla nell’anno del Signore 1595 – nell’anno quarto del Pontificato.
0905 – Fermo – Privilegio del Rev.mo Sig. Nicola De Gaddis, Cardinale, amministratore universale della Chiesa Fermana, con il quale conferisce il Canonicato e la Prebenda della Chiesa Fermana al Sig. Censorio di Marziale, vacante per la libera rinuncia del Sig. Antonio di Berettario da Pescia, fatto sotto l’anno del Signore 1549 nell’anno decimo quinto del Pontificato di Paolo Papa III.
0906 – Fermo – Mandato esecutivo di Geronimo di Matteo, Uditore Generale del Santissimo Signore Papa e della Curia della Camera Apostolica ecc. rilasciato a richiesta del Sig. Censorio di Marziale contro il Sig. Antonio, Geronimo, Giovanni Fascitello, e Cisciono Sinibaldo a causa di scudi 300 e paoli 10 per ogni scudo insieme con i frutti maturati e giuli 36 per le spese, i quali 300 scudi aveva dato ad essi in società ecc. come detto in quel mandato dell’anno del Signore 1586 – rogato da Giovanni Giacobbe De Fabis notaio.
0907 – Fermo – Avvertimento ed impedimento di Giovanni Battista di Cicada, Uditore Generale del Santissimo signore Papa e della Curia delle ause della Camera Apostolica, fatto a favore del Sig. Censorio di Marziale allo scopo di poter prendere i proventi dei frutti dei Benefici di Sant’Angelo e di San Michele siti rispettivamente nel Territorio di Acquaviva, della diocesi Fermana – nell’anno del Signore 1546 – nell’anno dodicesimo del Pontificato di Paolo III.
0908 – Fermo – Mandato esecutivo di Geronimo di Matteo, Uditore Generale del Santissimo Signore Papa e della Curia della Camera Apostolica ecc. rilasciato a richiesta del Sig. Censorio di Marziale contro il Sig. Oliverio Burgo e soci, nominati in quel mandato, a causa del pagamento di scudi 300 di monete e di paoli 10 dati ad essi in società ecc. insieme con i frutti maturati, e giuli 36 per le spese del mandato come detto in esso, fatto nell’anno del Signore 1586 – rogato da Giovanni di Jacobo De Fabis notaio.
0909 – Castello di Magliano – Lettera aperta o privilegio del Sig. Paolo De Pierleonibus, Dottore dei decreti del Rev.mo Frate dal titolo di Santo Marcello principe vescovo, e perpetuo Commendatario e Vicario Generale dell’Episcopato di Fermo, con la quale conferisce al Sig. Francesco di Nicola dal Castello di Magliano la chiesa Parrocchiale di Santa Maria del Castello di Maglano della Diocesi Fermana, vacante per la morte del venerabile uomo Sig. Sante di Menecuzio da Monte Ottone ecc. come in quel privilegio, nell’anno del Signore 1514, al tempo di Leone X.
0910 – Fermo – Ammonimento o proibizione fatta tramite Giovanni Domenico Spinola, Uditore Generale della Curia delle Cause della Camera Apostolica, contro il Rev.mi signori il Priore e i Frati di Sant’Agostino di non fabbricare o di far fabbricare, come in quell’ammonimento, sopra o nelle vicinanze delle mura della città di Fermo, fatto nell’anno del Signore 1613 – nell’anno ottavo del Pontificato di Paolo V.
0911 – Fermo – Privilegio del Sig. Lorenzo De Maris da Vetralla, Dottore in ambo i diritti, Commissario del Santissimo Signore Nostro Papa, dal quale, in forza della Lettera Apostolica del Pontefice Sisto IV, inserita nel detto privilegio, rinvia i proclami fatti contro la città e il Comitato di Fermo ed annulla e cancella il processo e tutte le cose contenute regolarmente in esso. Fatto a Macerata nell’anno del Signore 1479 – rogato da R. Scaralla notaio della Camera.
0912 – Fermo – Privilegio del Sig. Troilo di Azzolino, canonico fermano, e Preposto annuale della Chiesa Fermana Cattedrale, con il quale conferisce al Sig. Censorio di Marziale, canonico fermano, l’altare sotto il vocabolo di S. Ansovino, sito nella Chiesa Fermana, vacante per la morte del defunto Sig. Domenico di Ansaldo, chierico fermano, ultimo Rettore nell’anno del Signore 1566, presente Pompilio Partino ecc.
0913 – Fermo – Copia di un privilegio del Rev.mo Egidio, per misericordia divina Vescovo Sabinense Legato della sede Apostolica, con il quale, in vigore della lettera Apostolica di Innocenzo Papa VI, inserita in quel privilegio, mise il nobile uomo Giovanni dei Visconti di Olegio a capo del governo di tutti i Castelli, le Terre (cittadelle) del Comitato e del Distretto Fermano della Provincia della Marca Anconetana appartenenti alla Chiesa Romana ecc. Fatto ad Ancona alle Calende di Aprile (1° Aprile), nell’anno ottavo del Pontificato di Innocenzo VI – rogato in copia da Andrea di Ludovico da Gubbio sotto l’anno del Signore 1362.
0914 – Fermo – Lettera aperta del Sig. Ugone di Rubeo del Chiesa Remense, Preposto della Marca Anconetana, deputato del Rettore, con la quale ordina di pagare tramite il Comune di Fermo conformemente alla tassa imposta di 300 libbre, al nobiluomo Enrico Panierio cittadino piacentino Milite stipendiato 150 libbre delle predette. Fatta nell’anno del Signore 1278 – presso Monte dell’Olmo – Vedi num. 527.
0915 – Fermo – Copia di una concessione di tutti i redditi e i proventi della Chiesa Fermana e dell’Episcopato di Fermo eccettuati ecc. come detto in quella concessione fatta tramite il Rev.mo Filippo, Vescovo Fermano, con Gentile da Pupleto e il maestro Cesare, incaricati del signor Giovanni da Colonna, Cardinale Rettore della Marca Anconetana con il quale i detti Gentile e Cesare, a nome del signor Cardinale, promisero di pagare al sopraddetto Vescovo 4000 libbre bolognesi ravennatensi ecc. come detto in quella concessione ecc. Fatto dentro il Castello di Ripatransone e il Castello di Monte Fiore nelle vicinanze del fiume Menocchia ecc. – rogato in copia da Giberto di Pietro notaio nell’anno del Signore 1295.
0916 – Fermo – Atto di quietanza di 600 libbre fatto tramite Filippo di Ugone di Spina, Tesoriere del signor Papa della Marca Anconetana al Sig. Lambertini di Ubertino pagante per conto del Comune di Fermo ecc. nell’anno del Sig. 1281 per la tassa dei soldati di Cingoli.
0917 – Fermo – Atto di consenso dimostrato dalla signora Fiordimonte, moglie di Giliolo di Guglielmo del Sig. Nicola da Fermo, circa la vendita, che il detto Giliolo fece a Rogerio del Sig. Trasmondo da Sant’Angelo, di case, poste nella contrada Castelli, entro i confini ecc. come detto in quell’atto. Fatto nell’anno del Signore 1284 – rogato da Matteo di Angelo notaio.
0918 – Fermo – Attestazione fatta tramite i priori del Popolo della città di Fermo, con il solito sigillo, che da X-XX-XXX-XL-L-LX-LXX anni più o meno fra le città di Ascoli e Fermo esistono rivalità, odio e profonde inimicizie, così che più volte dall’una e dall’altra parte si è giunti alle armi, e furono fatte alcune cose ostili. Fatta nell’anno del Signore 1574 – rogato da Adamo Laro.
0919 – Fermo – Privilegio del Rev.mo Nicola, Cardinale De Gaddis, universale amministratore della Chiesa Fermana, con il quale attribuisce le chiese di Santa Maria di Magliano e parimenti l’altare di San Salvatore e l’altare di San Francesco eretto nella chiesa predetta, alla stessa chiesa fosse annesso ed unito, della diocesi Fermana, al Sig. Censorio di Marziale, vacante per la morte del defunto Francesco da Magliano, ultimo e pacifico possessore di esse, nell’anno del Signore 1546.
0920 – Fermo – Bolla di Pio Papa IV relativa alla assegnazione della carica di Cameriere Apostolico del Papa al Sig. Censorio di Marziale, vacante per libera rinuncia di Giovanni Battista di Marione, da non molto tempo Cameriere Apostolico fra il numero dei partecipanti. Fatta nell’anno del Signore 1559 – nell’anno primo del Pontificato.
0921 – Fermo – Bolla esecutiva circa la attribuzione del vacante Canonicato e della Prebenda alla persona di Antonio Maria di Tebaldo fatta per la libera rinuncia del Sig. Censorio di Marziale, diretta ai venerabili Vescovi Pesarese e Riminense, e al Vicario del Vescovo fermano. Fatta nell’anno del Signore 1560 –nell’anno primo del Pontificato di Papa Pio IV.
0922 – Fermo, Ascoli – Lettera in forma di Breve di Alessandro Papa VI, diretta ai Priori al Comune di Fermo, con la quale ordina agli stessi, sotto la pena di 25.000 Ducati, che depongano subito le armi e che richiamino senza indugio gli uomini e le truppe organizzate contro gli Ascolani, come più ampiamente è detto in quella lettera. Sotto la data, Roma, nell’anno del Signore 1497.
0923 – Fermo – Lettera contenente un precetto del Santissimo Signore Nostro Leone Papa X, diretta ai Priori e ai Regolatori di Fermo, affinché entro sei giorni dal comando loro fatto paghino al Rev.mo Sig. Vescovo Commissario Giustinopolitano, per i singoli mesi incominciando da metà Febbraio, data in cui è partito della città di Fermo, 100 ducati d’oro per la sua paga. Fatta a Roma nel giorno 6 Agosto 1514.
0624 – Fermo – Breve di Sisto Papa IV diretto al Signore Fabiano, Tesoriere della Provincia delle Marche, di non importunare, in occasione delle Decime degli Officiali, i Priori e il Comune di Fermo per quanto concerne i loro cittadini. Fatta a Roma il giorno 30 Aprile 1479.
0625 – Fermo – Breve di Clemente Papa VII di assoluzione e di cancellazione di tutti i processi e le condanne, fatto nel riguardi del Comune e, degli uomini della città di Fermo tramite il Commissario Sig. Francesco da Manfredonia a motivo dei precetti fatti tramite lo stesso ai predetti uomini e da essi disprezzati. Sotto la data Roma, nell’anno del Signore 1525.
0926 – Fermo – Breve di Leone Papa X diretto al Vice Legato della Provincia, con il quale allo stesso ordina che, costituita una idonea cauzione, mitighi o ordini di mitigare, come detto in quel Breve, il divieto ecclesiastico posto contro la città di Fermo tramite i Commissari designati ad esigere le cose lasciate per le opere pie.
0927 – Fermo – Breve di Clemente Papa VII diretto ai Priori al Comune Fermano affinché entro sei giorni dalla presentazione ecc. paghino la somma di denaro alla Camera Apostolica dovuta ad Alessandro Calcaneo Tesoriere della Provincia delle Marche. Sotto la data, nella città Urbevenetana, nel giorno 22 Dicembre 1528 – nell’anno quinto del Pontificato.
0928 – Fermo – Breve di Leone Papa X, diretto ai Priori e al Comune di Fermo, con il quale agli stessi ordina affinché facciano sì che i trombettieri, gli annunciatori, o i servitori obbediscano e si mettano al servizio del Commissario della Fabbrica del Principe degli Apostoli di Roma o ai suoi sostituti addetti ad esigere le cose donate, come più ampiamente è detto in quel Breve. Data, Roma, 20 Luglio 1515.
0929 – Fermo – Lettera di risposta del Duca di Atria ad una epistola del Rev.mo Firmano o Legato della Provincia delle Marche relativo alla composizione e all’accordo e alla pace da farsi tra i nobili di Brancadoro e i Morroni. Fatta ad Atria nel giorno 27 Aprile dell’anno ..45.
0930 – Fermo – Due quietanze di Nicola di Calcaneo, Tesoriere della Marca Anconetana, delle quali la prima di ducati 560, la seconda in verità di ducati 22 e Bolognini 32 fatte al Comune di Fermo nell’anno del Signore 1510.
0931 – Castello di Petritoli – Atto di una vendita di un fondo nel quale è fondata la Chiesa di Sant’Antonio di Petritoli, fatto tramite Ciccarella, moglie del defunto Cole di Egidiuccio da Petritoli, come erede di ser Ascensio suo figlio, al fratello Bartolomeo da Foligno, in quanto custode del Castello di Petritoli al prezzo di 15 ducati pari a 40 Bolognini per ducato. come in quell’atto nell’anno del Signore 1422 – rogato da quel Paolo di Domenico di detto Castello.
0932 – Fermo – Testamento di Antonio di Ludovico di Giovanni Papa da Fermo, nel quale dopo diversi legati fatti a favore di diverse Chiese di Fermo ecc. costituisce erede universale la signora Marchesa sua moglie ecc. nell’anno del Signore 1496 – nel giorno cinque del mese di Agosto – rogato da Simone di Andrea da Fermo notaio.
0933 – Fermo – Indagine fatta tramite Giacobbe Massone e i Priori della città di Fermo contro il maestro Stefano da Montefalco, Vicario di Torre di Palme, per il motivo come in quella indagine nell’anno del Signore 1286 – al tempo di Bonifacio Papa VIII – rogato da Antonio del maestro Leonardo.
0934 – Fermo – Copia di alcuni Capitoli trovati nei Libri di Fermo, relativi all’oltraggio verso il Podestà o il Capitano, trascritti tramite Tomassuccio di Toma da Fermo nell’anno del Signore 1297.
0935 Fermo – Testamento della signora Marchesa, moglie del defunto Antonio di Ludovico di Giovanni Papa da Fermo, fatto nell’anno del Signore 1512 rogato da quel Simone di Andrea notaio.
0936 – Castello di Ponzano – Testamento di Salvitto di Vanne dal Castello di Ponzano, nel quale dopo diversi legati fatti a favore della Chiesa della Beata Maria di Ponzano, ed altre cose, lascia ed istituisce erede universale Melcghiora, sua figlia, nell’anno del Signore 1475 – rogato da Antonio Bertacchino da Fermo.
0937 – Castello di Ripe Cerreto – Esame dei testimoni dinanzi al nobile ed egregio dottore in legge Sig. Angelo da San Gemino ecc. per la parte della Comunità e del Comune del Castello di Ripe Cerreto, del Comitato di Fermo, contro il Comune e gli uomini della Terra di Santa Maria in Giorgio, fatto sopra la questione di Collicillo ed anche sopra i confini e Territori di dette Comunità nell’anno del Signore 1399.
0938 – Fermo e Episcopato – Privilegio di Enrico VI, imperatore, concesso al Rev.mo Sig. Vescovo Fermano e al suo Episcopato, a conferma del privilegio di Federico I, Imperatore dei Romani, suo padre, concesso al Presbitero fermano, Vescovo, perché non sia molestato da nessuna persona di qualsiasi stato o condizione, come si era lamentato, concedendo allo stesso ogni giurisdizione per tutta la Diocesi Fermana, come detto in quel privilegio nell’anno del Signore 1192. Sigillo di Errico VI imperatore †.
0939 – Terra di Santa Maria in Giorgio – Atto di un mandato di procura fatto tramite il Comune e gli uomini di Santa Maria in Giorgio, nella persona di Egidio di Giovanni di Simonetto da detta Terra , per presentare ai Priori della città Fermana il Pallio a lode della Beata Maria Vergine ecc. nell’anno del Signore 1412 – rogato da Giovanni di Biagio da Fermo.
0940 – Fermo – Bolla di Sisto PapaV, relativa alla elevazione della Sede Vescovile Fermana in Arcivescovile, nell’anno del Signore 1589, nell’anno quinto del suo Pontificato.
0941 – Fermo – Bolle di Bonifacio Papa VIII dell’anno 1303, di Callisto Papa III dell’anno del Signore 1455 e di SistoV, pontefice Massimo, dell’anno 1585, fatte sopra la concessione dello Studio della Università della città di Fermo.
0942 – Fermo – Copia o trascrizione di alcuni privilegi concessi tramite il Signor Nostro Martino Pontefice ai diletti e nobiluomini Ludovico, Milite, e a Gentile Domicello del nobiluomo Antonio De Miglioratis, Milite di Sulmona, cioè di ratifica e di conferma del loro Vicariato nelle cose temporali della città di Fermo, Monte Granaro, Monte Rubbiano, Montecosaro e Monte Fiore, perché siano stimati del Comitato della detta città, con la paga e il costo come più ampiamente è detto in quei privilegi. Sotto la data, Roma, presso San Pietro, nel giorno ottavo alle Calende di Giugno <25 Maggio>, nell’anno quinto del suo Pontificato – trascritto tramite Antonio del defunto Domenico da Fermo.
0943 – Fermo – Atto di accomodamento dell’ordinamento e della composizione fatto tramite i Priori del Comune di Fermo per lo stesso Comune, ai cittadini e alle singole persone della città e del Comitato unitamente ai capitoli e alle richieste con il signor Ademario da Agrifoglio, Maresciallo della Curia Romana e Rettore della Marca Anconetana per i motivi come risulta nei detti richiesta e capitoli.
0944 – Fermo – Copia di alcune deposizioni dei testimoni esaminati contro i Gabellare ecc.
0945 – Fermo – Atto o garanzia di un atto di reintegrazione delle pene, fatto dal magnifico Sig. Giovanni Felice di Salvatore da Carbio al posto del Rev.mo Cardinale ab Altemps, Governatore della città di Fermo e Luogotenente della città Fermana dal giorno 7 Febbraio 1566 fino al giorno 19 Aprile dello stesso anno – rogato dal Sig. Giovanni Battista Barcellino Forosemproniense.
0946 – Fermo – Copia di un decreto insieme ad una consultazione fatta tramite ser Troiano Riccio nel Consiglio Generale della città di Fermo, relativa all’accettazione come Governatore dell’Ill.mo ed Eccellentissimo Giovanni Battista da Monte, con gli oneri e gli onori consueti. Fatto sotto l’anno del Signore 1550 nel giorno 14 Gennaio.
0947 – Fermo – Copia della lettera dell’Ill.mo e Rev.mo Cardinale Camerlengo, diretta all’Ill.mo e Rev.mo Cardinale di Sant’Angelo, Legato nella Marca, con la quale ordina allo stesso che i Fermani abbiano il reale possesso degli introiti della città e dello Stato nonostante una certa opposizione che viene fatta dagli Agenti Altovitori ecc. per i motivi come detto in quella lettera. Sotto la data, Roma, 22 Ottobre, nell’anno del Signore 1547.
0948 – Fermo – Copia di alcuni processi e condanne al tempo del signor Rossio de Iamfilgaltis da Firenze, Podestà della città di Fermo contro alcuni omicidi, come più ampiamente nell’anno del Signore 1406.
0949 – Fermo – Lettera della signora Ersilia, contessa da Monte, moglie dell’Ill.mo Sig. Giovanni da Monte, Governatore della città di Fermo, diretta al Sig. Mario Bencio, La uogotenente di detta città, nella quale è contenuto che tutti coloro che sono forniti di particolari privilegi, tanto della Città, quanto dello Stato, siano costretti a pagare per 10 anni tutti i pesi e tributi imposti o da imporre detta città a causa del riscatto dello Stato. Sotto la data, Roma, 13 Dicembre 1551.
0950 – Fermo e Ascoli – Atto di apposizione dei termini unitamente a capitoli, fatto fra gli incaricati dalla magnifica Comunità Ascolana con gli incaricati dal magnifico Comune di Fermo nel territorio di Monte Aquilino dei Castelli di San Benedetto, Acquaviva in Monte Prandone con le condizioni e i patti come detto in quell’atto, nell’anno del Sig. 1561, al tempo di Pio IV pontefice Massimo. Rogato da Cinello De Cinellis.
0951 – Fermo – Lettera del Rev.mo Cardinale di Sant’Angelo, diretta ai Priori e al Gonfaloniere della città di Fermo, perché si occupi di sospendere la riscossione del sussidio residuo spettante a quella Comunità e parimenti delle altre cose contrastate, come detto in quella lettera. Fatta a Bologna nel giorno penultimo di Novembre.
0952 – Fermo – Lettera dei Rev.mi Cardinali della Santa Romana Chiesa, diretta ai Priori della città di Fermo, ai quali fanno conoscere il dispiacere da essi provato per la morte procurata di un cittadino fermano ecc. come detto in quella lettera. Sotto la data, Roma, nel Conclave del 6 Aprile 1555.
0953 – Fermo – Copia di un appello proposto tramite il Sig. Giacobbe Carello , Provveditore del Comune, e degli uomini di Fermo, dinanzi al magnifico Sig. Priamo Pettinario per la accettazione e la nomina del Depositario e Procuratore fiscale per la Rev.da Camera per le cause, come detto in quella lettera, sotto la data del giorno 24 Aprile 1566 – rogato da Giovanni battista Barcellino.
0954 – Fermo – Risposte date tramite Cuccio di Giacobbe De Benvignatis, Giacomo di Federico, il Sig. Francesco di Giovanni, e Alessandro del Sig. Matteo, Ambasciatori o Oratori del Comune di Fermo e di Mercenario da Monteverde, sopra alcuni capitoli, tramite il Sig. P. Pietro da Galliata, dottore in legge, Vicario Generale della Marca Anconetana, perché vogliano rivolgere l’attenzione alla pace, concordia e alla tranquillità dello Stato della Provincia, secondo le promesse fatte da essi nella riappacificazione alla presenza del Santissimo Signore Nostro Giovanni Papa XXII e di altri Rev.di Vesvovi ecc.
0955 – Fermo – Attestazioni e dichiarazioni dei testimoni esaminati per conto dei Gabellieri del Comune di Fermo sopra gli interessi passivi, dacché non importunavano i mercanti e non tassavano le loro mercanzie nel Porto di San Giorgio o nel Porto di Sant’Elpidio o per altri motivi ecc.
0956 – Fermo – Voti o richieste di imposte ed altre cose come in quelle richieste fatte per conto della Comunità, del Comune e degli uomini di Fermo e presentate tramite il nobile e sapiente uomo Sig. Matteo del maestro Filippo, ambasciatore ed oratore del Comune di Fermo, al Santissimo Signore Nostro, insieme con le risposte come in quelle richieste.
0957 – Fermo – Copia di una lettera fatta per i Priori del Popolo della città di Fermo e diretta ai magnifici Sigg. Ruggerio Adamo e Camillo Brancadoro, Oratori Fermani a Roma, del tenore come in quella lettera. Fatta a Fermo il 13 Luglio dell’anno del Signore 1566.
0958 – Fermo – Salvacondotto concesso dal Santissimo Signore Nostro Paolo Papa III al Comune di Fermo e a particolari persone, tanto della Città quanto dello Stato, per il quale prestarono garanzie e soprattutto si obbligarono per cinque anni, per i motivi come più ampiamente è detto in quel salvacondotto.
0959 – Fermo – Copia di una lettera diretta al Rev.mo Sig. Luogotenente fermano, insieme con copie di lettere aperte, relative al Fiscalato e al Depositariato (ufficio di pubblico depositario), spedita a favore del Sig. Francesco Mancini e ad Ada suoi nipoti, nell’anno del Signore 1566.
0960 – Fermo – Copia di una offerta fatta tramite il Sig. Francesco Mancino, sostituto fiscale di detto ufficio, nella magnifica Cernita della città di Fermo nell’anno del Signore 1566.
0961 – Fermo – Copia de Breve del Santissimo Sig. nostro Pio Papa IV di restituzione dei Malefici, anche di lesa maestà concesso a alla Comunità e al Comune di Fermo il 22 Giugno dell’anno del Signore 1565.
0962 – Fermo – Copia di alcuni precetti emanati per conto e a richiesta del magnifico Sig. Priamo di Pettinario, al Governatore di Fermo Bartolomeo di Cordella, un tempo Depositario delle pene dei Malefici della città di Fermo ecc. nell’anno del Signore 1566 – rogato dal Sig. Battista Barcellino notaio.
0963 – Fermo – Esame dei testimoni presentati per giudicare la reputazione di Sig. Valerio di Cimino da Fermo per il ricevimento dell’abito dei cavalieri di Santo Stefano da Firenze, nell’anno del Signore 1590.
0964 – Terra di Amandola e di Offida – Breve del Santissimo Signore Nostro Pio Papa III diretto ai Priori al Comune di Fermo nel quale sostiene che egli ha udito che alcuni uomini sediziosi ed esuli della Terra di Amandola e di Offida, sono aiutati della Comunità di Fermo perché non ritornino alle predette Terre (cittadelle) contro la volontà del Legato della Provincia, pertanto ammonisce quelli affinché nuovamente non si introducano in nessun modo in quelli o in altri luoghi, se non in buonaopera. Fatto a Roma il 29 Settembre nell’anno del signore 1503.
0965 – Fermo – Ordine fatto tramite l’Ill.mo e Rev.mo Sig. Anastasio Sforza, Diacono Cardinale di Santa Flora, Camerario della Santa Romana Chiesa, ai Sigg. Gentile Billacqua, Sebastiano Savino, e Luciano Carpino, Oratori di Fermo di pagare scudi 20.000 di ottimo oro al Rev.mo Sig. Pietro di Giovanni Aleotto, Tesoriere della Camera, per meglio conservare gli scudi predetti che sono tenuti a pagare a nome del Comune di Fermo alla detta Camera in vigore dell’atto fatto e rogato da Giovanni Nicia ecc. Fatto a Roma nell’anno del Signore 1548.
0966 – Fermo – Capitoli e convenzioni fatte tra il serenissimo Sig. Federico da Aragona , per grazia di Dio re della Sicilia, e la magnifica Comunità di Fermo, e per il detto serenissimo tramite il magnifico Barone Valentino, commissario di Sua maestà, e il Sig. Battista e Eufreduccio, oratore del Comune di Fermo ecc. nell’anno del Signore 1498.
0967 – Fermo – Copia o trascrizione di alcune rappresaglie ottenute a richiesta e per la parte di Giovanni del defunto Robertino da Ascoli contro i Fermani, i Comitati, gli abitanti di Offida, per i motivi come in quelle rappresaglie, concesse dal serenissimo Sig. Ludovico e della serenissima signora Giovanna, re e regina della Sicilia, e parimenti copia di un precetto fatto, tramite il Sig. Giovanni visconte, Rettore della Marca Anconetana e Vicario della Santa Romana Chiesa, ai giudici della Curia Generale, perché rispettino i privilegi le consuetudini pubblicate e fatte a favore dei Fermani circa le cause criminali e civili o miste e di qualunque genere, ossia che dette cause di primo o secondo appello della città e dello Stato di Fermo debbono essere attribuite in quantità minima alla Curia Generale, come più ampiamente è detto in quella copia e parimenti nella copia di quell’atto fatto tramite il magnifico Giacomello del maestro Marco da Venezia, relativo alla costruzione del palazzo per l’abitazione del Sig. Podestà della città di Fermo ecc. come in quella copia, nell’anno del Signore 1308.
0968 – Fermo – Copia di una lettera a favore del magnifico Comune di Fermo, fatta e diretta al Rev.mo Sig. Governatore della Marca, con la quale agli stessi espone che il Breve concesso dal Santissimo Signore Nostro sia osservato in modo inviolabile da tutti gli uomini, e parimenti faccia cancellare e abolire l’obbligazione di 20.000 scudi fatta a dieci cittadini, e consideri i Fermani come persone raccomandate, per i motivi come detto in quella lettera. Sotto la data, Roma, 27e 28 Maggio 1548.
0969 – Fermo – Copia di un decreto, e di un consiglio fatto tramite il Sig. Geronimo Crisostimo nel Consiglio Generale della città di Fermo deliberando che la città Fermana accetti quale Governatore Ill.mo e Rev.mo De Gaddis, con gli oneri e i emolumenti dei Malefici soltanto, del resto concesse dal Rev.mo Cardinale Caraffa e col benestare del Santissimo signore Papa ecc. fatto nell’anno del Signore 1560.
0970 – Fermo – Copia di una spiegazione fatta da parte del Capitano conte Brancadoro nel processo che ha contro il Fisco per un motivo del Capitano Giovanni suo figlio ecc.
0971 – Fermo o Terra di Monte Fortino – Supplica della città di Fermo, presentata al conte Francesco Sforza, Marchese della Marca Anconetana, attraverso la quale si richiede la conferma di Monte Fortino sotto il dominio della città, perso a causa della potenza dei signori da Varano, e che sia confermato attraverso di esso oltre la generosa grazia data di ducati 50 di imposte per ogni anno col benestare dello stesso conte. Sotto la data, Fermo, giorno 10 Marzo 1436 – sotto il solito sigillo.
0972 – Fermo – Numerose lettere dirette ai Priori del Popolo città di Fermo sotto i giorni, i mesi, e gli anni, di cui in quelle lettere.
0973 – Fermo – Quietanze fatte nella Maggior parte tramite diversi Tesorieri Generali della Provincia delle Marche incaricati per conto della Santa sede Apostolica ecc.
0974 – Fermo – Capitoli e patti iniziati tra il Comune di Fermo e per esso tra Francesco Lauro, Pietro Leonardo Paccarone e Felice dei Morroni, a nome di detto Comune con il magnifico e potente Sig. Raimondo Almerico De Malatestis da Ario ecc. come in quei capitoli nell’anno del Signore 1486.
0975 – Fermo, Mogliano e Petritoli – Lettera aperta dell’Ill.mo ed Ecc.mo alle Alessandro Cardinale Farnese di concessione delle gabelle e dei proventi dei Castelli di Mogliano e di Petritoli al Comune di Fermo – sotto la data, Roma, 29 Ottobre 1547.
0976 – Fermo – Lettera aperta di Francesco Sforza visconte ecc. con la quale conferma il decreto fatto per la Comunità della città di Fermo per la contribuzione da farsi per la riparazione delle mura e delle loro torri ecc. – nell’anno del Signore 1442.
0977 – Fermo e San Severino – Lettera aperta in forma di Breve di Giulio Papa II, con la quale conferma l’elezione fatta tramite il Comune e gli uomini di San Severino nella persona di Sebastiano De Marzialibus ecc. Fatta a Roma il 23 Maggio 1507 – nell’anno quarto del suo Pontificato.
0978 – Fermo – Proclamazione del Rev.mo Sig. Domenico Pinelli, Vescovo e Principe Fermano sopra l’esecuzione di decisioni e risoluzioni fatte sopra le richieste presentate la parte della città di Fermo nella Sacra Congregazione dei Cardinali della Santa Romana Chiesa riguardante i Vescovi e i regolari ecc. come in detta proclamazione, dell’anno del Sig. 1581.
0979 – Terra di Monte Santa Maria in Giorgio, e Castelli di Ripa Cerreto e Collicillo – Lettera aperta del Sig. Ludovico De Miglioratis, Governatore di Fermo ecc. con la quale rlimina la sospensione degli appelli e delle risoluzioni sopra il fatto di Collicillo, di Monte Santa Maria in Giorgio, fra il Comune di detto Monte da una parte e il Comune di Ripe Cerreto dall’altra ecc. come in quella lettera dell’anno del Signore 1417 – nel Girfalco Fermano.
0980 – Fermo – Mandato del Sig. Alessandro Sforza, Conte Vice Marchese di Cotignola con il quale allo scopo di conservare gli Statuti delle giurisdizione dei diritti della città di Fermo relativi al primo e secondo appello o alle richieste, ordina ai giudici della sua Curia Generale affinché nella causa di secondo appello, pendente dinanzi ad essi, fra la signora Antonia moglie di Riccardo di Ludovico da Fermo, che ha fatto appello, e le signore Costanzia ed Elisabetta, figlie ed eredi di Nicola di Sante da Fermo, opposte dall’altra parte, procedano e definiscano ecc. come detto in quell’ordine, nell’anno del Signore 1437 – nel Girfalco Fermano.
0981 – Fermo e Ascoli – Patti e capitoli concernenti la tregua per due anni da farsi fra i Fermani e gli Ascolani, aggiunta la lettera del Rettore della Provincia delle Marche per comporre la pace fra di loro. Fatta a Macerata nell’anno del Signore 1498.
0982 – Offida e Ascoli – Lettera del Rev.mo Vescovo Forosemproniense, Governatore della Provincia delle Marche, con la quale chiede l’aiuto alla città di Fermo nell’assedio di Offida contro gli Ascolani. Sotto la data, Cossignano, giorno quinto di Agosto 1491.
0983 – Fermo e Offida – Patti, capitoli e confederazione iniziata tramite il magnifico Comune della città di Fermo e il magnifico Liverotto Ufreduccio fermano da una parte, e la Comunità di Offida e il generoso Carlo Baroncello da Offida dall’altra parte, ecc. nell’anno del Signore 1502 – al tempo di Alessandro Papa VI.
0984 – Petritoli – Breve di Clemente Papa VII diretto Pietro De Giliuctis, e a Pietro Mancino, canonici fermani, perché procedano alla esecuzione di detto Breve, come nella richiesta conclusa, relativa alla vendita di un pezzo di Terra annessa ai proventi dell’altare di Santa Maria degli Angeli sito nella chiesa di Sant’Andrea di Petritoli ecc. nell’anno del Signore 1529 – anno sesto del Pontificato.
0985 – Fermo – Breve del Santissimo Signore Nostro Martino Papa V, diretto ai Priori al Comune della città di Fermo, con il quale esorta gli stessi affinché per alcuni giorni rimandino la tregua con quelli del Girifalco, sempreché il ricondurre quelli del Girifalco all’obbedienza alla Santa madre Chiesa si tratti di persona. Fatto nell’anno del Signore ….. – nell’anno undicesimo del suo Pontificato.
0986 – Terra di San Severino – Breve di Giulio Papa II, di conferma del Sig. Sebastiano De Marzialibus per un altro semestre dopo tempo scaduto all’ufficio della Podesteria di San Severino – nell’anno del Signore 1507. Vedi num. 1197.
0987 – Fermo e Spoleto – Breve del Santissimo Signore Nostro Alessandro Papa VI di conferma della elezione del Sig. Sebastiano De Marzialibus all’ufficio della Podesteria di Spoleto nell’anno del Signore 1495 – nell’anno terzo del Pontificato.
0988 – Fermo – Copia di un atto o di una comparizione fatta tramite il Sig. Giacobbe Carello, Sindaco del Comune di Fermo, dinanzi al magnifico Sig. Sertorio Pietruccio, Luogotenente per gli appelli, per la concessione fatta dal signor Adamo Mancino all’Ufficio dei Depositari degli emolumenti dei Malefici della città e del Comitato di Fermo, sotto l’anno del Signore 1566 – nel giorno 19 del mese di Marzo.
0989 – Fermo – Breve di Alessandro Papa VI, diretto ai Priori della Secolare Collegiata di Sant’Angelo, e a Giacobbe De Nobilibus da Mogliano, canonico della Chiesa Fermana Maggiore, perché procedano alla esecuzione di detto Breve, come detto nella supplica inclusa sopra la vendita di casupole ecc. collegati ai proventi dell’altare dei santi Filippo e Giacobbe posta nella Chiesa parrocchiale di Sant’Andrea di Petritoli ecc. come detto in quel Breve fatto nell’anno del Signore 1495 – nell’anno quarto del Pontificato.
0990 – Recanati Fermo – Lettera aperta dei Priori del Popolo della città di Recanati con la quale chiedono ai Priori del popolo città di Fermo di mandar loro qualcuno fra i cittadini Fermani per esercitare l’ufficio del Monte Sacro di Pietà e del giudice degli appelli ecc. – nell’anno del Signore 1578.
0991 – Fermo – Patti e accordi fra Ercole Bentivoglio, Capitano Generale dell’esercito del Santissimo Signore Nostro Papa nella Provincia delle Marche ecc. come in quei patti, fatti nell’anno del Signore 1490 – rogato di essi da Antonio Bertacchino notaio.
0992 – Cossignano – Capitoli fatti tramite il Consiglio della Terra di Cossignano a favore del Comune della città di Fermo, presenti ecc. come in quei capitoli.
0993 – Terra di Monte Olmo e Fermo – Atto di un mandato di procura fatto tramite il Comune di Monte Olmo, nella persona di Francesco di Evangelista, per comparire dinanzi ai Priori della città di Fermo o del Capitolo della sua Chiesa Maggiore, e per presentare il Pallio nella festa dell’Assunzione della Beata Maria Vergine nell’anno del Signore 1501 – rogato da Domenico di Giovanni da Sarnano.
0994 – Fermo – Copia di alcuni processi, atti e condanne trovati nel Libro dei Malefici del Comune di Fermo, fatto al tempo del signore Pietro De Bacarinis da Amelia un tempo vice Podestà e Capitano della città di Fermo contro ser Pietro di Rugina e soci, della Terra di Santa Maria in Giorgio, per gli insulti fatti con le armi ecc. come in dette copie dell’anno del Signore 1451
0995 – Fermo – Breve di Pio Papa II diretto al Vescovo Marsicano Luogotenente nella Provincia delle Marche, suo Legato per la parte del Comune di Fermo sopra la questione dell’esportazione del grano dal Castello ad un altro senza altra soluzione ecc. come detto in quel breve – fatto nell’anno del Signore 1463.
0996 – Fermo, Episcopto e Sant’Elpidio – Decreti e decisioni fatte tramite il Rev.do Sig. Francesco da Castro, Vicario dell’Episcopato di Fermo con la Comunità della Terra di Sant’Elpidio a Mare e i Chierici o Presbiteri di quella Terra per l’autorità del suo ufficio, ecc. nell’anno del Signore 1535 – al tempo del Sig. Paolo Papa III.
0997 – Fermo – Atti ed attestazioni sopra l’acquisto della casa e del magazzino di San Quirico tramite il Comune di Fermo e le Monache di Santa Maria degli Angeli della città di Pesaro nel giorno 15 Giugno 1601 – rogato da Fabio Strangono.
0998 – Fermo – Lettera di Egidio, per misericordia divina dal titolo di San Clemente Presbitero e Cardinale legato della sede Apostolica ecc. con le quali ammonisce i Comuni delle Terre (cittadelle) e dei Castelli in essa descritti, affinché mandino oratori e sindaci, con pieno e adeguato mandato ecc. a prestar giuramento di fedeltà nelle sue mani ecc. ed anche per fare da parte del Comune, del popolo e della Comunità della città Fermana quelle cose alle quali sono obbligati per diritto e per consuetudine ecc. Fatta a Fermo nel giorno 22 Settembre, nell’anno terzo del Pontificato di Innocenzo Papa VI.
0999 – Fermo – Sentenza fatta per Geronimo Vescovo Maceratese, sopra il preteso pagamento di tasse e sulla presunta esenzione di esse fra la magnifica Comunità e gli uomini della città di Fermo da una parte e la Comunità e gli uomini dei Castelli di Mogliano, Falerone, Servigliano, Ponzano, Massignano, e Altidona ecc. nella quale fu stabilito che la magnifica Comunità di Fermo non era da comprendere nel pagamento e nella contribuzione delle tasse da farsi tramite detti Castelli alla Camera Apostolica ecc. come detto in quella sentenza ecc.
1000 – Fermo – Testamento del Sig. Antonio Brancadoro nel quale dopo diversi legati per i Luoghi Pii ecc. lascia erede universale e usufruttuaria dei beni suoi, mobili ed immobili, la signora Contessa sua moglie ecc. come in quel testamento nell’anno del Signore 1585 – rogato da Vincenzo di Tempestino.
1001 – Fermo o Castel Sismondo – Processo o atti delle possessioni Fermane o di Castel Sigismondo, a causa della confisca dei beni di Neapolione e di Federico Signore di Brunforte.
1002 – Fermo – Registro dell’introito delle gabelle del Comune di Fermo pervenute nelle mani del Sig. Antonio di Giovannuccio Paccaroni banchiere generale del Comune Fermano. Anno del Signore 1366.
1003 – Fermo – Registro dell’introito dei denari dei Danni Dati pervenuti nelle mani del Sig. Giuliano di Francesco banchiere del Comune di Fermo. Fermo. Anno del Signore 1366.
1004 – Fermo – Libro dell’esito, o delle spese e diversi pagamenti di denari tramite Antonio di Giovannuccio Paccaroni, secondo la forma e contenuto delle bolle a lui trasmesse. Anno del Signore 1351.
1005 – Fermo – Registro dei calcoli e dei computi del Sig. Antonio di Giovannucucio Paccaroni banchiere del Comune di Fermo. Anno del Signore 1349.
1006 – Fermo – Libro degli Statuti della città Fermana
1007 – Fermo. – Registro dei denari dei anni Dati pervenuti nelle mani del Sig. Antonio di Giovannucio Paccaroni banchiere generale del Comune di Fermo. Anno del Signore 1366.
1008 – Fermo – Registro degli introiti dei Danni Dati pervenuti nelle mani del Sig. Giuliano di Francesco banchiere generale del Comune di Fermo. Anno del Signore 1366.
1009 – Fermo – Registro degli inventari delle cose tutte del palazzo comunale di Fermo, fatti tramite i Priori vecchi per i nuovi Priori entranti negli anni del Signore 1310-1311-1312-1313-1314.
1010 – Fermo – Registro dell’esito o delle spese e pagamenti delle bollette secondo il loro contenuto e tenore tramite il Sig. Antonio Giovannuccio Paccaroni banchiere generale del Comune di Fermo. Anno del Signore 1351.
1011 – Fermo – Registro dell’introito delle bocche delle bestie e delle gabelle pervenute nelle mani del Sig. Antonio Giovannuccio Paccaroni banchiere del Comune di Fermo da pagare alla Chiesa Romana a favore della custodia del girone e delle rocche, come scritto in esso. Anno del Signore 1359.
1012 – Fermo – Libro delle Adunanze del Comune della città di Fermo dell’anno del Signore 1555.
1013 – Fermo – Registro dell’entrata di diverse somme ricevute tramite il Sig. Antonio Giovannuccio Paccaroni banchiere del Comune di Fermo sopra il pagamento degli stipendi. Anno del Signore 1351.
1014 – Fermo – Registro dell’esito o delle spese fatte tramite il Sig. Antonio Giovannuccio Paccaroni banchiere generale del Comune di Fermo. Anno del Signore 1353.
1015 – Fermo – Ricevute di diverse somme da persone diverse tra ambiente il Sig. Antonio Giovannuccio Paccaroni, come scritto ivi che ha ragione di alcune condanne al tempo del Governatore di Fermo Sig. Gentile da Mogliano. Anno del Signore 1352.
1016 – Fermo – Registro di diverse somme ricevute tramite il Sig. Antonio Giovannuccio Paccaroni banchiere del Comune di Fermo. Anno del Signore 1358.
1017 – Fermo – Registro dei pagamenti delle bollette tramite il Sig. Antonio Giovannuccio Paccaroni banchiere generale del Comune di Fermo secondo il loro contenuto e a lui dirette. Anno del Signore 1366.
1018 – Fermo – Registro dell’introito delle gabelle della citta di Fermo e del suo contado ricevute tramite il Sig. Antonio Giovannuccio Paccaroni banchiere di Fermo. Anno del Signore 1366.
1019 – Fermo – Computo o registro delle razioni dei pecorari ad opera di Sig. Antonio Giovannuccio Paccaroni.
1020 – Fermo – Registro di diversi conti del Sig. Antonio Giovannuccio Paccaroni banchiere del Comune di Fermo. Anno del Signore 1351.
1021 – Fermo – Ricevute di somme di denaro tramite il Sig. Antonio Giovannuccio Paccaroni banchiere generale del Comune di Fermo.
1022 – Fermo – Registro delle uscite o esito delle spese fatte tramite il Sig. Antonio Giovannuccio Paccaroni banchiere del Comune di Fermo sopra il pagamento degli stipendi dello stesso Comune. Anno del Signore 1351.
1023 – Fermo – Registro dei pagamenti degli stipendi del Comune tramite il Sig. Antonio Giovannuccio Paccaroni banchiere del Comune di Fermo secondo il contenuto e tenore delle bolle a lui trasmesse. Anno del Signore 1351
1024 – Fermo – Registro dell’introito delle somme di denaro ricevute tramite il Sig. Antonio Giovannuccio Paccaroni banchiere di Fermo. Anno del Signore 1351
1025 – Fermo – Registro degli esposti fatti tramite il Sig. Antonio Giovannuccio Paccaroni banchiere generale del Comune di Fermo. Anno del Signore 1366.
1026 – Fermo – Registro di tutti e singoli i pagamenti fatti a persone diverse tramite il Sig. Antonio Giovannuccio Paccaroni banchiere generale del Comune di Fermo. Anno del Signore 1366
1027 – Fermo – Registro dei conti fatti ad opera del Sig. Antonio Giovannuccio Paccaroni con i suoi pecorari.
1028 – Fermo – Registro del Sig. Francesco ………. aromatario, di tutte le cose date a vantaggio delle cure agli infermi religiosi e al convento di San Domenico di Fermo. Anno del Signore dal 1507 e seguenti.
1029 – Fermo – Copia, in registro di pergamene, delle bolle dei privilegi e deglii strumenti pertinenti alla città e all’Episcopato di Fermo ad opera di Ser Bartolomeo di Pietro notaio nell’anno del Signore 1266 a tempo e per mandato del Sig. Lorenzo Tiepolo Podestà di Fermo.
1030 – Fermo – Registro di diverse copie di Bolle dei privilegi e degli strumenti della città e dell’Episcopato di Fermo.
1031 – Fermo – Registro di diverse coppie di bolle dei privilegi e degli strumenti della città e dell’Episcopato Fermano.
1032 – Fermo – Registro contenente i nomi dei famigli che escono dalla città di Fermo nell’esercito di Castel Durante ribelle a santa madre Chiesa, trasmesso il giorno 8 Dicembre 1366.
“Rinunciarono due ex deputati nominati all’inizio di questo registro cioè i Sig. Vincenzo Brancadoro e Jacopo Matteucci. Al loro luogo furono deputati il giorno 27 Aprile dell’anno del Signore 1624 gli illustrissimi ed eccellentissimi, il Sig. Flavio Sciarra Dottore in entrambi i diritti e il Sig. capitano Basilio Fazio cittadini Fermani”.
1033 – Fermo – Sommario dei diritti e privilegi della città Fermana e del suo contado fatto in un libro di pergamena.
1034 – Fermo – Registro delle Cernite e dei Consigli della città Fermana cominciato nell’anno del Signore 1386 a tempo del Papa Sig. Urbano sesto.
1035 – Acquaviva – Atto della convenzione fatta tra Salvino Azzolini Sindaco del Comune di Fermo a nome di questo Comune da una parte e Matteo chiamato Grillo di Errico da Atri come procuratore dell’egregio uomo Sig. Francesco da Acquaviva e a nome dello stesso del Sig. Francesco dall’altra parte, cioè che il predetto Matteo ha in quanto procuratore come sopra, espressamente promise al predetto Sindaco del Comune di Fermo, ricevente a nome di questo Comune che il predetto Sig. Francesco suo principale, venderà, consegnerà e concederà a diritto proprio il Castello, il cassero e il girone di Acquaviva con i fossi, le ripe, le piazze e altre cose come si legge in questo Atto, con tutte le clausole nel senso del sapiente Comune di Fermo, per il prezzo di 7500 fiorini da pagare ad opera del Comune di Fermo allo stesso Sig. Francesco nei termini e nelle dilazioni come scritto in questa convenzione. Atto fatto nell’anno del Signore 1355 indizione ottava a tempo del Papa Giovanni XXII, rogito di questo atto di Commandazio del maestro Accommando.
1036 – Acquaviva – Atto del mandato di procura fatto tramite la Comunità, il Comune e gli uomini della città di Fermo nella persona di Salvino di Azzolino allo scopo che agisca e difenda e prometta al Sig. Francesco da Acquaviva o al suo procuratore, riguardo al dover acquistare, a nome di questo Comune, e a dover ricevere da lui la vendita del Castello di Acquaviva, insieme con altri suoi diritti, come scritto in questo atto, al prezzo 7500 fiorini di oro da pagare con dilazioni e nei termini come qui scritto, nell’anno del Signore 1325 rogito di Commanduzio del maestro Accomando.
1037 – Acquaviva – Copia dell’Atto della vendita fatta tramite il magnifico e potente milite Sig. Comizio da Alburnizio vicario generale della città, del contado e del distretto di Ascoli per la anta Romana Chiesa al magnifico Sig. Antonio Mattei da Acquaviva, conte di San Flaviano e del Castello Mercato con la villa, corte o curia, distretto e podere di detto Castello con tutti i diritti, patronati delle chiese, ecc., al prezzo 1200 ducati di buon oro dell’anno del Signore 1370 di mano di Pietro di Bernardo da Legomino, copiato di mano del notaio Massio di Silvestro da Berbicato nell’anno del Signore 1374.
1038 – Acquaviva – Atto del mandato di procura fatto tramite la Comunità, il Comune e gli uomini del Castello di Acquaviva nella persona di Angelello da Acquaviva, affinché compaia, a nome di questo Comune, di fronte a i magnifici Priori di Fermo o al loro Sindaco, per dover giurare e promettere la fedeltà e la soggezione ecc. come qui scritto, nell’anno del Signore 1448. Rogito del notaio Domenico di Cecco dello stesso Castello.
1039 – Acquaviva – Atto di vendita di un pezzo di terra esistente nel territorio del Castello di Acquaviva fatto tramite Sperandeo di Giulio Carboni e donna Giovanna moglie di costui abitanti di questo Castello, a Jacopo del maestro Filippo dello stesso luogo, al prezzo di otto libre come più ampiamente qui scritto nell’anno del Signore 1299 indizione quindicesima al tempo del Papa BonifacioVIII.
1040 – Acquaviva – Atto di vendita fatta tramite donna Alena del fu Sig. Rainaldo da Acquaviva a donna Forasteria moglie del Sig. Rainaldo da Brunforte di tutti i suoi beni nella Marca, in Abruzzo, nel Regno e a Penne e in tutti gli altri luoghi cioè tutta la parte che aveva nei castelli di Sigg.a e di giurisdizione con i diritti dei patronati delle chiese, ecc., al prezzo 250 once di puro oro nell’anno del Signore 1251. Rogito del notaio Mogliano.
1041 – Acquaviva – Processo e sentenza fatta e pubblicata tramite il magnifico Giffredo da Piacenza cappellano del Papa Signore Nostro e uditore del Sacro Palazzo, nella causa vertente tra le nobili donne forasteria moglie del fu Sig. Rainaldo, e Tommasia sua sorella, figlie del fu Sig. Rainaldo da Acquaviva, pretendenti la terza parte del Castello di Acquaviva da una parte, e dall’altra parte i nobili Sigg. Tommaso e Pietro d’Acquaviva. Contro i predetti Sigg. a favore delle donne predette. Anno del Signore 1291 pubblicato di mano del Signore Jacobo di Landolfo da Pedemonte notaio d’autorità imperiale.
1042 – Acquaviva – Copia di una lettera emanata dal maestro Giffredo da Piacenza, uditore del Sacro Palazzo, commissario in questa causa, diretta al Sig. Emidio cappellano di Santa Maria di Acquaviva ordinandogli che curi di citare per sua parte le nobili mogli, donna Forasteria moglie del Sig. Rainaldo da Brunforte e Tomassia sua sorella, affinché compaiano di fronte a lui nella causa di appello interposto per la parte dei nobili Sigg. Matteo e Pietro di Acquaviva contro una pronunciazione del Sig. Tommaso riguardo all’immissione del procuratore di dette nobili donne nel possesso della terza parte del Borgo e del Girone del Castello di Acquaviva e nel frattempo non rinnovassero nulla, ecc. Data presso Orvieto 24 Marzo dell’anno quarto del Pontificato di Papa Nicola quarto. Copia scritta di mano di Matalone di Francesco dell’anno del Signore 1291.
1043 – Acquaviva – Copia di una lettera emanata da parte del maestro Giffredo da Piacenza, uditore degli appelli del Sacro Palazzo, diretta al Sig. Emidio cappellano di Santa Maria di Acquaviva, nella quale si contiene l’appello interposto tramite il notaio Paolo di Pietro da Bacucco procuratore dei nobili Sigg. Matteo e Pietro da Acquaviva di fronte al Rev.do Sig. Bongiovanne Vescovo Ascolano nella causa della terza parte del Castello di Acquaviva con le Signore donna Forasteria moglie del Sig. Rainaldo da Brunforte e Tomassia sua sorella, ordinando a don Emidio che curi di leggere, denunciare e notificare questo appello alla detta donna Foresteria e alla donna Tommasia e ai giudici, citando le stesse affinché compaiano per dare risposta di fronte a lui nell’Urbe, ecc. Data a Orvieto dell’anno quarto del Pontificato di Papa Nicolò quarto, di mano di Rainaldo de Fratti; copia fatta da Bonaparte di Masseo.
1044 – Acquaviva – Lettera apostolica del Papa Innocenzo IV tramite la quale ordina al Rettore della Marca Anconetana l’arcidiacono Lunense, a che, mediante la giustizia conosca e decida la causa della richiesta fatta dal nobile uomo Rainaldo da Brunforte affinché egli fosse immesso nel possesso dei beni di Rainaldo da Acquaviva che erano stati ceduti a lui da donna Elena figlia del detto Rainaldo ed erede sua, per la presentazione di 250 once di oro pagate come sua dote al nobile uomo Rainerio di Ugolino suo marito. Data nell’anno del Signore decimo del suo Pontificato.
1045 – Acquaviva – Del mandato di procura dei nobili Sigg. Matteo e Pietro da Acquaviva nella persona del notaio Paolo da Bacucco affinché compaia di fronte al Rettore della Marca Anconetana e di fronte al Sig. Jacopo da giudice generale della Marca Anconetana in tutte le cause, ecc. Nell’anno del Signore 1280 di mano del notaio ser Matteo. Inoltre unito Atto della sostituzione fatta tramite lo stesso notaio Paolo nella persona di Tristano da Montegranaro nel predetto anno per mano di ser Bartolomeo di Scambio da Montelparo. Copia fatta da ser Filippo Mattei da Montegranaro dell’anno del Signore 1280.
1046 – Acquaviva – Atto di ratifica fatta tramite la nobile moglie donna Tomassia moglie del fu nobile Sig. Bove da Smerillo e figlia del fu Sig. Rainaldo d’Acquaviva riguardo alle cose compiute tramite i Sigg. Rainaldo, Gualterio e Ottaviano da Brunforte o tramite il procuratore o procuratori della stessa donna, nella causa con il Sig. Matteo da Acquaviva, in occasione dei beni del detto padre o di donna Elena sua sorella. Anno del Signore 1291 di mano di ser Fratuccio del maestro Pietro.
1047 – Acquaviva – Ricevuta del Sig. Nicola di Pasco luogotenente del capitano Alessio Lascari per fiorini 37 fatta ad Alessandro di Antonio da Acquaviva in occasione delle tasse dei 37 cavalieri tangenti il contado di Fermo. Anno del Signore 1547.
1048 – Acquaviva – Bolla del Papa Nicolò V concessa alla Comunità di Fermo in cui fa la remissione alla detta città ed agli abitanti del distretto delle censure, pene e condanne fatte contro di loro in occasione della occupazione del Castello di Acquaviva e della demolizione della sua rocca, a motivo del fatto che questo Castello era stato per lungo tempo sotto la giurisdizione della città, riducendolo sotto il dominio della città e appropriò il Castello predetto con la sua giurisdizione in perpetuo alla giurisdizione della città e glielo assegnò decidendo che i suoi abitanti fossero sottomessi a questa giurisdizione. Data a Roma presso San Pietro anno 1448 al secondo del suo Pontificato.
1049 – Acquaviva – Lettera del maestro Giffredo da Piacenza, cappellano del Papa e uditore del sacro palazzo diretta al Rev.do Vescovo Sig. Valentino Rettore della Marca Anconetana, per con cui gli ordina che mandi in esecuzione la condanna contro i Sigg. Matteo e Pietro d’Acquaviva ed esegua la tassazione data per le spese fatte di fronte a lui in occasione dell’appello interposto sopra l’atto procuratorio di Bonafede da Ascoli procuratore dei detti Sigg. Matteo e Pietro da Acqua vivae anche riguardo alla sostituzione del magnifico Francesco da Todi nella causa con donna Forasteria e donna Tommasia del Sig. Rainaldo da Acquaviva. Data a Roma presso Santa Maria Maggiore 29 Maggio 1292 anno quinto del Pontificato del Papa Nicolò IV.
1050 – Acquaviva- Precetto fatto tramite il magnifico Francesco dalla città di Sant’Angelo a Francesco e a un’altra persona Capitano del Castello di acqua viva e agli uomini di questo Castello a favore dei Sigg. Matteo Corrado e Pietro Sigg. di Acquaviva a che sotto pena di 1000 marche di argento per parte del Sig. Marchese debbano tenere e dare la caduta libera a Tommaso di Curtipassi, procuratore delle signore Forasteria e Tomasia figlie del Sig. Rainaldo di Acquaviva riguardo alla parte contingente a queste del Castello detto del Girone e del Borgo e quelli hanno trascurato di fare le cose predette. Anno del Signore 1280 di mano del notaio Grimaldo di Angelo.
1051 – Acquaviva – Mandato di procura della nobile moglie donna Thomassia del fu Sig. Rainaldo da Acquaviva nella persona del Sig. Corrado da Brunforte e del magnifico Giovanni da Fermo per trattare tutte e singole le cause mosse o da muoversi contro di lei o da lei. Anno del Signore 1280. Per mano di ser Monaldo di Cambio.
1052 – Acquaviva – Mandato di procura della nobile moglie donna Forasteria figlia del fu Sig. Rainaldo da Acquaviva e moglie del defunto Sig. Rainaldo da Brunforte nella persona del Sig. Corrado da Brunforte e dei suoi soci, ecc., per trattare tutte e singole le cause mosse o da muoversi contro di lei o da lei. Anno del Signore 1280. Per mano di ser Monaldo di Cambio da San Ginesio.
1053 – Acquaviva – Atto di un precetto fatto tramite il magnifico Giffredo Rettore della Marca Anconetana ai Sigg. Gualterio, Rizzardo e Iacobuccio da Acquaviva su richiesta della Sig.a donna Forasteria moglie del fu Rainaldo da Brunforte e di Otelena sua sorella affinché non procedessero alla divisione dei beni paterni, e altro come qui scritto. Anno del Signore 1284. Di mano del notaio ser Francesco.
1054 – Acquaviva – Atto di sostituzione fatto tramite il maestro Jacopo Spenendei, un tempo del castel Gualdo e ora di Penna San Giovanni procuratore del Sig. Corrado cappellano del Papa, del Sig. Rainaldo del Sig. Gualtiero e del Sig. Ottaviano figli del Sig. Rainaldo da Brunforte e del Sig. Guglielmo … del Sig. Pietro e del Sig. Rainaldo da Falerone ecc., nella persona del maestro Matteo di Rainaldo da Penna , per tutte le cause di queste persone. Anno del Signore 1291. Per mano di Giovanni di Martino Albertucci.
1055 – Acquaviva – Atto interlocutorio reso noto tramite il magnifico Giffredo da Piacenza cappellano del Papa e uditore del Sacro Palazzo contro il magnifico Francesco da Todi procuratore sostituito da Bonafede da Ascoli procuratore dei Sigg. Matteo e Pietro d’Acquaviva su istanza del maestro Giovanni da Fermo procuratore delle nobili donne Forasteria moglie del Sig. Rainaldo da Bruno forte e di Tamasia sua, figlie del fu Sig. Rainaldo da Acquaviva sopra al mandato e alla sostituzione del predetto maestro Francesco nella causa di appello interposto nel pronunciamento del Sig. Tommaso dell’Urbe giudice della Provincia della Marca riguardo al dover immettere nel possesso della terza parte del detto Castello di Acquaviva, procuratore delle dette donne Forasteria e Tommasia, insieme con la condanna del detto maestro Francesco e dei detti Sigg. per fiorini 20 di oro. Data a Roma nell’anno del Signore 1292. Per mano di Jacopo di Landolfo e munito con sigillo del detto Sig. Uditore.
1056 – Acquaviva – Copia di alcuni patti e capitoli fatti e avuti tra il magnifico Comune di Fermo e il Castello di Acquaviva, per mano di ser Pocuccio di Domenico. Anno del Signore 1448. Copiato tramite Giovanni Domenico ecc.
1057 – Acquaviva – Copia delle proposte e delle consultazioni fatte nel pubblico Parlamento del Castello di Acquaviva sul dover mandare due o tre oratori o ambasciatori nella città di Fermo con il più ampio mandato e con autorità, e bene informati riguardo alla selva e alla differenza che viene pretesa dalla città di Fermo in vigore della lettera della magnifica città predetta. Anno del Signore 1587.
1058 – Acquaviva e Ripatransone per i confini – Atto di dichiarazione di alcuni confini riguardo ai quali un tempo c’era dissenso fra il Comune del Castello di Acquaviva e il Comune di Ripatransone. Anno del Signore 1424. Vedi Ripatransone n.2247.
1059 – Diritti del Castello di Servigliano – Atto del mandato di procura fatto tramite la Comunità, il Comune e gli uomini del Castello di Servigliano nella persona di Vanne di Asso di detto Castello a nome di detto Comune, per dover andare e presentarsi ai Sigg. Priori della città di Fermo e dover chiedere e di impetrare licenza di poter imporre ed esigere libre 40 rispettivamente dagli uomini di detto Castello nell’occasione come si legge in questo atto. Anno del Signore 1406 rogito di Vico di Matteo.
1060 – Servigliano – Lettera del Rev.mo Cardinale di San Giorgio diretta al Rev.do Sig. Serbelloni Vicegovernatore della città di Fermo riguardo all’imposizione della foglietta del Castello di Servigliano. Anno del Signore 1607.
1061 – Massignano – Atto del mandato di procura fatta tramite la Comunità, il Comune e gli uomini del Castello di Massignano nella persona di Vanne di Muzio di Andrea di detto Castello, affinché si presenti a nome di questo Comune di fronte ai magnifici Sigg. Priori della città di Fermo a dover chiedere che il Comune di detto Castello abbia ad esigere il salario del Podestà cioè libre 40 di denari, come si legge più ampiamente in questo atto. Anno del Signore 1407. Rogito di ser Antonio di Vannuccio di detto Castello.
1062 – Massignano – Bolla di provigione della chiesa campestre di Sant’Ottone del Menocchia fuori del Castello di Massignano, diocesi Fermana e anche della prebenda fatta nella stessa chiesa dal Papa nostro Signore Callisto III nella persona del Sig. Nicola de Cagnoli, da Monte Aquilino, a motivo della libera rinuncia del Sig.Leonardo Deotaguidi di recente Rettore di detta chiesa, come più ampiamente si legge in questo atto. Data Roma anno del Signore 1455.
1063 – Castello di San Benedetto – Atto di ratifica fatta a Francesco del Sig. Suppo Sindaco del Comune di Fermo, tramite il Sig. Vinciguerra del Sig. Albertino da Mercato riguardo alla vendita fatta al Sig. Matteo di Marco Sindaco del Comune di Fermo, della metà della quarta parte di tutto il Castello di San Benedetto e per questo ci furono fideiussori Vinciguerra, Suppo del Sig. Giustiniano da Fermo, Andrea di Rinaldo del Castello di Sant’Andrea e Gentile del Sig. Alberico da Torre di Palme. Anno del Signore 1280. Per mano di ser Andrea di Martini.
1064 – San Benedetto – Atto di mandato di procura fatta tramite la Comunità e il Comune di Fermo nella persona di Marchetto del Sig. Suppo affinché acquisti a nome di questo Comune dal Sig. Rainaldo da Brunforte tutti i diritti che lui stesso, la Sig.a Elena e la Sig.a Forasteria sua moglie hanno o possono avere nel Castello di San Benedetto de Albula e a dover fare altre cose ed anche a dover pagare allo stesso Sig. Rainaldo 700 libre volterrane e anconetane per il prezzo dei diritti predetti, come si legge più ampiamente in questo atto. Anno del Signore 1288 rogito del notaio Gentile di Simonetto.
1065 – San Benedetto – Atto di vendita della dogana o gabella di tutti i dazi e dei redditi del Castello di San Benedetto e del suo porto, spettanti al Comune di Fermo, fatta tramite Pace di Rodolfo Sindaco del Comune di Fermo a nome di questo Comune a Giovanni di Leonardo Blasi e ai soci, per un anno, insieme con la locazione del girone o rocca di questo Castello. Il predetto Giovanni promise al detto Sindaco di pagare per i frutti e per i redditi di questa dogana o gabella libre 200 anconetane nei termini, come si legge nell’atto. Anno del Signore 1291. Rogito di Giacomo di Nicola.
1066 – San Benedetto – Testamento di Marino di Varietto del Castello di San Benedetto in cui lasciò alcuni legati pii e stabilì come sua erede universale donna Caterina sua moglie. Anno del Signore 1435 rogito di Domenico di Antonello, notaio di detto Castello.
1067 – an Benedetto – Atto del mandato di procura della città di Fermo fatta nella persona del Sig. Matteo di Marco, a dover comprare a nome di questa città da Ezzelino del Sig. Rogerio da Mogliano, procuratore di nobili uomini, Sig. Rizzardo, Sig. Gualtiero d’Acquaviva e di di Jacobuccio del Sig. Taddeo d’Acquaviva, in qualità di procuratore di essi, e di Corrado e Rainalduccio figli di Rainaldo del Sig. Rainaldo del Sig. Gualterio tutta la quarta parte del Castello di San Benedetto con i diritti e i vassalli ecc. Anno del Signore 1283 rogito di ser Giberto di Nicola.
1068 – San Benedetto – Copia dell’Atto di quietanza fatta tramite il nobiluomo Venibene del Sig. Abbamonte da Ascoli tutore di Giorgiuccio di Simonetto del Sig. Giorgio da Monte Passillo al nobiluomo Sig. Ugolino del Sig. Giorgio da Monte Passillo riguardo a ogni cosa e di quanto lo stesso tutore e il Sig. Giorgiuccio potesse chiedere da lui in occasione dei frutti percepiti dei beni dei predetti Giorgiuccio e di Simonetto e riguardo all’amministrazione della tutela ed altre cose come si legge qui scritto. In questo atto si dichiara che l’ottava parte del Castello di San Benedetto di Algora vicino al mare, spetta al detto Giorg uccio per la successione di donna Mattia madre un tempo di Simonetta che è padre del detto Giorgiuccio. Anno del Sig. 1290. Per mano del notaio Benvenuto da Norcia. Copia di mano di Giacomo di Pietro di Marco. Anno del Signore 1291.
1069 – San Benedetto – Atto di reiterazione della vendita della quarta parte del Castello di San Benedetto ecc., fatta tramite Gentile del Sig. Alberico procuratore di Vinciguerra del Sig. Albertino da Mercato a Sig. Matteo di Manco Sindaco di Fermo ecc., reiterata tramite il Sig. Anselmo del Sig. Trasmondo socio ecc. Anno del Signore 1280. Rogito di Andrea di Martino ecc.
1070 – San Benedetto – Atto di fideiussione e promessa fatta tramite Francesco del Sig. Albertino da Monte Passillo, a richiesta del Sig. Veninbene di Abbamonte da Ascoli, del Sig. Jacopo Sindaco del Comune di Fermo per l’osservanza delle cose promesse nell’Atto di vendita fatta tramite il detto Veninbene al detto Sindaco riguardo all’ottava parte del Castello di San Benedetto da Albula. Anno del Signore 1291. Rogito di Andrea di Martino.
1071 – San Benedetto – Atto del mandato di procura della Comunità, del Comune e degli uomini della città di Fermo fatta nella persona del Sig. Francesco del Sig. Suppo a dover ricevere, a nome di questo Comune la vendita dell’ottava parte del Castello di San Benedetto e del suo territorio dal Sig. Deutegarde del Sig. Morico dal San Flaviano, procuratore del Sig. Gualterio da Acquaviva. Ecc. come scritto qui nell’atto. Anno del Signore 1281. Rogito di ser Andrea notaio.
1072 – San Benedetto – Atto della sentenza condannatoria a 20.000 marche di argento pubblicata tramite il Sig. Bernardo Abate di Monte Maggiore Rettore della Marca Anconetana e anche della città e del distretto di Urbino contro il Comune e gli uomini Ascolani a motivo dei molti reati da essi perpetrati e commessi dando fuoco e bruciando i Castelli Borempadaro e Mercato, distruggendo gli edifici di questi, anche nel far guerra contro il Castello di San Benedetto condannando quegli uomini e la Comunità e per essi il loro Sindaco presente Giovanni e più ampiamente come si legge in questa sentenza dell’anno del Signore 1280. Rogito del notaio ser Gerio de Rainaldo da Avello.
1073 – San Benedetto – Atto del mandato di procura tramite la Comunità, il Comune e gli uomini della città di Fermo fatta nella persona del Sig. Francesco del Sig. Suppo a dover far compromesso, a nome di questo Comune, nelle mani del Podestà di Fermo arbitro o altro ancora come meglio sembrerà allo stesso Sindaco, con i Sigg. di Acquaviva e con tutte le altre persone che hanno parte o giurisdizione negli uomini e nel Castello di San Benedetto da Albula, ecc. Fatto nell’anno del Signore 1280 – rogito di sera Andrea di Martino.
1074 – San Benedetto – Atto del mandato di procura di Rogerio di Rainaldo del Sig. Trasmondo da Sant’Angelo nella persona di Giliolo di Guglielmo del Sig. Nicola da Fermo a dover dare e concedere a donna Mabilia moglie di Rogerio stesso, tutte le case, l’orto e lo spazio sito nella città di Fermo e un pezzo di terra a Fellonica per la permuta della parte spettante alla stessa donna Mabilia del Castello di San Benedetto de Albula. Il predetto Rogerio per sé e a nome della stessa donna Mabilia vendette la quarta parte di esso al Comune di Fermo dell’anno del Signore 1284. Di mano di ser Matteo di Angelo da Sant’Angelo.
1075 – San Benedetto – Copia dell’Atto di un mandato di procura fatto tramite il Sig. Gualterio da Acquaviva e la Sig.a Isabella sua moglie nella persona di Deutegarde di Morico a dover vendere, a loro nome, alla città di Fermo o al suo Sindaco l’ottava parte del Castello di San Benedetto, ecc., e a dover fare il contratto nel senso e nella volontà di questi e a dover ricevere 1000 libre ravennati o anconitane per il prezzo di questa ottava parte e a dover dar quietanza delle cose ricevute, ecc. Anno del Signore 1281 – Rogito di Matteo di Antonio. La copia è rogito di Jacobo del Sig. Gentile.
1076 – San Benedetto – Atto di ratifica fatta tramite donna Fiordemonte moglie di Gigliolo di Guglielmo del Sig. Nicola da Fermo riguardo alla vendita fatta tramite lo stesso Gigliolo suo marito, a Rogerio di Rainaldo del Sig. Trasmondo da Sant’Angelo riguardo alle case, orto e spazio nella città di Fermo e alla possessione in Fellonica per la permuta della parte di San Benedetto da Albula spettante a donna Mabilia moglie dello stesso Rogerio, venduta al Comune di Fermo ad opera dello stesso Rogerio. Anno del Signore 1284. Per mano del di Matteo di Angelo da Sant’Angelo.
1077 – San Benedetto – Atto del mandato di procura fatto da tramite la Comunità, il Comune che gli uomini della città di Fermo nella persona del Sig. Matteo di Manco Fermano a dover ricevere, a nome di questo Comune, da chiunque le vendite, cessioni, sottomissioni, obbligazioni, patti e altre cose riguardanti il Castello di San Benedetto da Albula con le giurisdizioni, i diritti, ecc., pertinenti allo stesso Castello o ai venditori inoltre a dover ricevere a nome del detto Comune, dal Sig. Anselmo del Sig. Trasmondo e soci, la ratifica della vendita già fatta ad esso procuratore a nome del detto Comune riguardante gli stessi diritti del Castello di San Benedetto ed altre cose come si legge in questo mandato di procura. Anno del Signore 1280 – rogito di ser Andrea di Martino.
1078 – San Benedetto – Atto di ratifica della vendita fatta della quarta parte di tutto il Castello di San Benedetto come indiviso tramite il Sig. Ezzelino da Mogliano, venduta alla Comunità e al Comune di Fermo e per esso a Matteo di Marco Sindaco di questo Comune, tramite Rainaldo e Corrado figli del Sig. Rainaldo da Acquaviva, come si legge più ampiamente in questo atto di ratifica. Anno del Signore 1287 al tempo del Papa Onorio IV. Rogito di Gentile di Simonetto.
1079 – San Benedetto – Atto di ratifica fatta tra il Sig. Matteo di Marco Sindaco del Comune di Fermo accettante da una parte, e dall’altra parte Anselmo del Sig. Trasmondo da Borempaduro e Berarduccio dello stesso Castello per sé e per Federico suo fratello e tramite Gentile del Sig. Alberico procuratore del Sig. Vinciguerra del Sig. Albertino da Mercato riguardo alle vendite del Castello di San Benedetto, tramite essi al detto Sindaco con le fideiussioni ivi espresse. Anno 1280 giorno 27 Luglio al tempo del Papa Nicola V. Per mano di ser Andrea di Martino.
1080 – San Benedetto – Atto dei patti e delle promesse intercorsi e fatti tra il Sig. Matteo di Marco Sindaco del Comune di Fermo e il Sig. Anselmo del Sig. Trasmondo e Bernarduccio del Sig. Guglielmo per sé ed a nome di Federico suo fratello, riguardo alla vendita fatta tramite questi al detto Sig. Matteo della quarta parte del Castello di San Benedetto. Anno 1280.
1081 – San Benedetto – Atto di ratifica fatta tra il Sig. Matteo di Marco Sindaco del Comune di Fermo da una parte e dall’altra parte il Sig. Anselmo da Borempaduro e Berarduccio di Guglielmo dello stesso Castello per sé ed a nome di suo fratello Federico riguardo alla vendita già fatta a questo Sindaco tramite essi della quarta parte di tutto il Castello di San Benedetto. Come fideiussori per questi venditori erano stabiliti Giberto del Sig. Suppo e Benedetto di Rogerio da San Benedetto e Andrea e Aldebrandino di Rainaldo del Castello di Sant’Andrea. Anno del Signore 1280 giorno 27 Luglio a tempo del Papa Niccolò III. Per mano di ser Andrea di Martino.
1082 – San Benedetto – Atto di fideiussione fatta tramite il nobiluomo Sig. Gualtierio del Sig. Rainaldo da Brunforte alle preghiere del Sig. Venibene del Sig. Abbamonte da Ascoli al Sig. Jacopo Sindaco del Comune di Fermo per far osservare le promesse dell’Atto di vendita fatta tramite lo stesso Venibene al detto Sindaco riguardo all’ottava parte di San Benedetto del Albula. Anno del Signore 1291 a nome di Giorguccio di Simonetto da Monte Passillo.
1083 – San Benedetto – Copia di una sentenza pubblicata tramite il Rev.do padre fra Jacopo della Marca dell’ordine dei Minori dell’Osservanza riguardante i confini tra gli uomini del Castello di San Benedetto del contado di Fermo e gli uomini di Monteprandone del contado di Ascoli. Anno del Signore 1463.
1084 – San Benedetto – Due gli strumenti. Un Atto della cessione dei pascoli fatta tramite il Comune del Castello di San Benedetto o tramite i suoi sindaci a favore del Comune della città di Fermo. Anno del Signore 1558. Altro Atto: mandato di procura fatta per fare la predetta cessione. Anno del Signore 1558.
1085 – San Benedetto – Licenza a dover restituire denari e cose tramite Jacopo di Giustino cittadino di Fermo, cose tolte a Tommaso del Sig. Deutallevi cittadino ascolano a motivo del transito con dette cose attraverso il Castello di San Benedetto.
1086 – San Benedetto – Lettera in forma di Breve del Papa Innocenzo VIII diretta al Governatore della Marca ordinando a lui che si informi diligentemente della nuova struttura da fabbricare del Castello di San Benedetto ad opera dei Fermani e per quanto non è di pregiudizio ad altri conceda la licenza di farlo e rispettivamente di distruggere, dopo lasciata la rocca. Data Roma 17 Dicembre 1491.
1087 – San Benedetto – Copia di un Atto di mandato di procura fatta tramite il Sig. Gualterio da Acquaviva e donna Isabella sua moglie, padroni dell’ottava parte del Castello di San Benedetto e del suo territorio, dei diritti, delle azioni, dei vassalli, come più ampiamente è qui scritto, nella persona di Deutegarde di Siro Morico allo scopo di dover contrattare e vendere, a nome di questi, l’ottava parte con i diritti predetti, al Sindaco o ai sindaci della città di Fermo; dover fare nel senso e volontà loro, e a ricevere mille libre ravennati o anconetane per il prezzo di questa ottava parte e dei diritti, ecc. Anno del Signore 1281.
1088 – San Benedetto – Atto del mandato di Rogerio di Rainaldo del Sig. Trasmondo da Sant’Angelo nella persona di Giliolo di Guglielmo del Sig. Nicola da Fermo a dover dare e consegnare ai Sigg. a Pietro di Giovan Pietro di Martino, procuratore di donna Mabilia moglie del Sig. Rogerio le case, l’orto e lo spazio nella citta di Fermo e la possessione in Fellonica per la permuta della parte del Castello di San Benedetto da Albula per quanto spettante alla stessa donna Mabilia. Il detto Rogerio ha venduto questa parte del detto Castello per sé e a nome della sua moglie donna Mabilia al Comune di Fermo al prezzo di 600 libre volterrane anconitane. Anno 1284. Di mano del notaio Matteo di Angelo.
1089 – San Benedetto Atto del mandato di procura fatta tramite la Comunità di Fermo nella persona di Francesco del Sig. Suppo a chiedere e ricevere a nome di questo Comune da Matteo di Manco la donazione, la vendita e il contratto, come a questo Sindaco piacerà, dal Sig. Anselmo del Sig. Trasmondo e Berarduccio del Sig. Guglielmo e da altri vassalli, come scritto questo Atto riguardo al Castello di San Benedetto. Anno del Signore 1280 – Rogito del Sig. Andrea di Martino.
1090 – San Benedetto – Atto del mandato di procura tramite Vinceguerra da Mercato nella persona di Gentile da Torre di Palme a dover vendere e alienare a nome dello stesso Vinceguerra e per lui, al Sindaco di Fermo, i diritti che ha nel Castello di San Benedetto ed a altre cose come più ampiamente si legge nell’atto. Anno del Signore 1280.
1091 – San Benedetto – Atto di ratifica fatta tramite Giovanni figlio del Sig. Venibene da Abbamonte da Ascoli, marito di donna Anna Felice un tempo di Giorgio da Monte Passillo e di donna Matilde da Acquaviva ad istanza del Sig. Jacopo del Sig. Andrea Sindaco del Comune di Fermo riguardo alla vendita della ottava parte del Castello di San Benedetto da Albula a questo Sindaco tramite il detto Venibene e anche riguardo al consenso prestato tramite detta donna Anfelice sua moglie. Anno 1291.
1092 – San Benedetto – Due gli strumenti di mandato di donna Mabillia moglie di Rainaldo di Rogerio di Rainaldo del Sig. Trasmondo da Sant’Angelo nella persona di Pietro di Giovanni di Pietro di Martino da Fermo a dover ricevere da Gigliolo di Guglielmo del Sig. Nicola da Fermo procuratore di Rogerio la concessione e la consegna delle abitazioni, dell’orto, dello spiazzo dello stesso Rosario nella città di Fermo e di una pezzo di terra in territorio di questa città, in permuta della parte spettante a questa stessa donna del Castello di San Benedetto e dei diritti, vassalli ecc. Il predetto Rogerio a nome proprio e della detta donna ha venduto questa porzione al Comune di Fermo al prezzo di 600 libre ravennati. Anno 1284 – Rogito di Matteo di Angelo da Sant’Angelo.
1093 – San Benedetto – Atto di permuta fatta tramite Gigliolo di Guglielmo del Sig. Nicola da Fermo procuratore di Rogerio figlio di Rainaldo del Sig. Trasmondo da Sant’Angelo a Pietro di Giovanni Pietro di Martino di detto Castello procuratore di donna Mabilia moglie del detto Rogerio riguardante tutte le abitazioni, l’orto, ecc., posti nella città di Fermo e la possessione posta in Fellonica per la permuta della parte spettante alla stessa donna del Castello di San Benedetto venduto dal detto Rogerio per se e a nome di donna Mabilia al Comune di Fermo. Anno del Signore 1284 – Rogito del notaio Matteo di Angelo da Sant’Angelo.
1094 – San Benedetto – Atto del mandato di procura fatta tramite la Comunità della città di Fermo nelle persone dei Sigg. Jacopo del Sig. Andrea De Rustici e Jacopo di Massone in solido, a dover comprare a nome di essi, dal Sig. Veninbene da Abbamonte da Ascoli per sé e come commissario di Simonetto del Sig. Giorgio da Monte Passillo e come tutore di Giorgiuccio figlio del Sig. Simonetto in solido e in modo principale, l’ottava parte di tutto il Castello di San Benedetto da Albula e tutti i diritti connessi. Anno del Signore 1291; rogito del Sig. Andrea di Martino. – Vedi numm. 69-228-236-240-245.-90-699-857. E vedi i diritti di Monte Passillo.
1095 – San Benedetto – Atto o contratto delle promesse con giuramenti fatti tramite gli uomini qui nominati cioè dei castelli di Camporo, di Massa, di Sant’Angelo, di Mogliano e di Loro tra i quali un tale nominato Berardo da Monte Cucco ai Sindaci e agli uomini del Comune di Fermo e al Sig. Rainer Zeno Podestà della detta città, riguardo all’obbedire ai mandati dello stesso Sig. Podestà ed all’averli amici e per amici, ecc., insieme altri istrumenti al di procura fatti tramite il Comune di Fermo nella persona dei già nominati, inoltre gli strumenti di accettare i nobili in essi nominati alla cittadinanza della città di Fermo. Rogito di Corrado notaio. Anno del Signore 1252.
1096 – San Benedetto – Registro degli istrumenti di diverse accoglienze di nobili e di altri dal contado di Fermo alla cittadinanza della città di Fermo, tra i quali in questo registro si trova un tale di nome Barile da Macriano, ecc. Anno del Signore 1252 – Rogito di Bernardino de Brusegadis
1097 – San Benedetto Breve con cui il Papa Adriano VI conferma tutti gli statuti e privilegi del Comune della città di Fermo il giorno 10 Agosto dell’anno del Signore 1523 primo anno di Pontificato.
1098 – San Benedetto – Privilegio dell’Imperatore Federico II, concesso a Corraduccio Stirleto, figlio del defunto Corrado da Gottebuld dei contadi di Senigallia e di Calle, anche della cont(rada) di Massa con i castelli di Montesecco, di Nido Austore e altri qui scritti. Anno del Signore 1243. Data nei castelli nell’assedio di Viterbo.
1099 – San Benedetto – Privilegio di Percivalle da Auria marchese Anconetano del ducato di Spoleto, ecc., vicario generale dell’imperatore Federico II con cui conferma il privilegio concesso dal predetto imperatore Federico a Corraduccio da Stirleto, ecc., come scritto nel precedente numero 1098 e a Corraduccio concede oltre ai castelli detti in precedenza anche il Castello di Farneto del contado di Senigallia. Anno del Signore 1249 nella citta di Jesi.
1100 – San Benedetto – Privilegio dell’Imperatore dei Romani Enrico VI riguardante la concessione e la conferma dei diritti del monastero di San Martino del Tisino e degli abati e successori. Data dell’anno dell’incarnazione del Signore 1193.
1101 – Fermo per la riva marittima – Copia del privilegio di Rainerio Cardinale di Santa Maria in Cosmedin gerente le veci del Papa nella Marca Anconetano, concesso al Comune di Fermo dopo che ha abbandonato il giogo della servitù tirannica ed è tornato alla fedeltà della Chiesa, riguardante la riva del mare e la conferma dei privilegi e promesse di mantenere i diritti della città e della Chiesa Fermana, ecc., anche la concessione dei castelli di Torre di Palme con tutto l’edificio ivi fatto tramite i ministri di Federico deposto, e il girone di Grottammare, il Castello di Moresco ed altri ecc., inoltre la licenza di dover restituire o reimporre il Castello distrutto della Chiesa Fermana, ecc., inoltre la concessione della facoltà cioè che nessun cittadino Fermana sia portato al processo delle prime cause civili di fronte al Podestà della città, ecc. Data presso Jesi anno 1248.
1102 – Fermo, Castignano – Atto della concessione delle promesse dei patti e capitoli fatti e intrapresi da una parte e dall’altra tra la Comunità, il Comune e gli uomini della città di Fermo, con la Comunità, il Comune e gli uomini di Castignano dall’altra parte; e per essi i loro sindaci e procuratori cioè per parte del detto Comune di Castignano Vico di Ciccarello e per parte del Comune di Fermo Pace della stessa città di Fermo. Anno del Signore 1387.
1103 – Fermo per la riva del mare – Copia del privilegio concesso tramite Roberto da Castiglione, Vicario Generale dell’Impero nella Marca, alla Comunità della città Fermana sulla conferma del privilegio della riva del mare concesso dall’Imperatore Federico II. Data presso il fiume Tenna. Anno del Signore 1242.
1104 – Fermo – Privilegio della concessione delle fiere del mese di Agosto di ogni anno e in perpetuo da farsi cominciando otto giorni prima della festa dell’Assunzione della Beata Maria Vergine per la durata di un mese, concesso alla Comunità della città di Fermo tramite il Rev.mo Aldovrandino, Legato per le terre e le Province della Chiesa Romana e Vicario Generale al tempo del Papa Innocenzo VI nell’anno sesto del suo Pontificato.
1105 – Fermo – Bolla del Papa Bonifacio IX del vicariato concesso alla città di Fermo riguardo alla città stessa, ai castelli del contado ed alle altre terre raccomandate nell’amministrazione temporale, soltanto per cinque anni, con autorità di percepire tutti i frutti, il redditi, i proventi, gli emolumenti, ecc., da convertire in uso pubblico, ecc. Data a Roma presso San Pietro nell’anno primo del suo Pontificato.
1106 – Fermo – Bolla del Papa Bonifacio IX fatta per il Comune di Fermo per la concessione del vicariato del numero precedente 1105 per la durata di 12 anni con il mero e misto impero, ecc. come in questo atto, premesso prima il giuramento secondo la forma ivi espressa. Data Perugia nell’anno quarto del suo Pontificato.
1107 – Fermo – Atto di quietanza fatta tramite ser Puccio di Biagio da (Monte) San Giusto a nome e luogo del Sig. Pietro Gattula da Gaeta tesoriere della Marca Anconetana per il Sig. Papa, a Morichetto Paccaroni di Fermo e ad altri uomini dello stesso luogo, come qui scritto, riguardo a 750 fiorini d’oro mutuati ad essi e tramite il prefato Puccio a nome come sopra ricevuti da essi, come si legge più ampiamente in questa quietanza. Atto fatto nell’anno del Signore 1366 – Rogito di Graziano da Lucca.
1108 – Fermo – Atto del sindacato (verifica) della città di Fermo nella persona del Sig. Angelo di Bernardo a dover comparire nella curia del Sig. Bandino dei Bandini da Siena, sindacato generale nella Provincia della Marca Anconitana e per dover chiedere di cancellare i processi formati contro la città per il fatto che non ha comunicato a lui 15 giorni prima della fine dell’ufficio del Sig. Filippo Roscioli da Gubbio Podestà della città di Fermo. Pubblicato per mano di ser Bernardo di ser Corrado da Bictonio. Anno del Signore 1373.
1109 – Fermo – Lettera di risposta del Re di Aragona e dell’una e l’altra Sicilia alla lettera del Santo Padre il Papa diretta allo stesso ad istanza della città Fermana riguardo al rimuovere alcune rappresaglie concesse a tale Cola di Antonello da L’Aquila contro i Fermani. Data Napoli nel Castello nuovo, giorno 19 Ottobre 1455.
1110 – Fermo – Atto della sentenza di assoluzione dalle censure, ecc., pubblicata tramite il Rev.mo Orlando (Vescovo) Nolano, luogotenente del Rev.mo Legato della Marca e Lorenzo Vescovo Clausino e insieme un Breve e commissione del Papa Alessandro VI fatto in essi a favore di Berardino di Ada di Gabriele Grisostomi da Fermo per la morte da essi causata nella persona del defunto Rev. mo Giovanni Battista da Capranica Vescovo Fermano, ecc. Anno del Signore 1493 – Rogito di Carbone da Macerata
1111 – Fermo – Bolla del Sig. Papa Gregorio XI con cui comanda a Pietro Vescovo Oxomense, Rettore della Provincia della Marca, che facesse pagare per mezzo del tesoriere le pensioni delle case a quei cittadini Fermani che l’avevano nel Girifalco, e che tramite gli ufficiali della Chiesa erano tenute su mandato del Vescovo Sabinense a suo tempo Legato. Data Avignone 1 Maggio anno secondo del suo Pontificato.
1112 – Fermo – Pronunciamento riguardo al dare e concedere i termini pubblicati dal giudice ordinario del Comune di Fermo, per Rainaldo di Michele Sindaco del Comune di Fermo a dover fare opposizione, a nome dello stesso, contro l’Atto presentato da Bongiovanne. Anno del Signore 1251 – Rogito del notaio Angelero di Corrado.
1113 – Fermo – Requisizione o ammonizione fatta tramite il Sig. Tebaldo di Pasquale da Ripatransone preposito della pievenia dei Santi Rustico e Benigno e agli altri chierici sotto il tenore come si legge nell’atto, rogato dal notaio Masseo nell’anno del Signore 1258 al tempo del Papa Alessandro IV.
1114 – Fermo – Atto o proposte insieme con le consultazioni sull’argomento nel Consiglio della città di Siena del tenore come qui scritto, a favore del Sig. Biagio de’ Tolomei di questa città di Siena eletto Podestà della città di Fermo. Anno del Signore 1387 – Rogito di Andrea di Giusto.
1115 – Fermo – Lettera del Rev.mo Simone Cardinal Legato per la ricevuta di libre 307 volterrane ravennatesi da Giovanni di Alessandro e da Pietro di Marcellino, cittadini Fermani ad acconto di 1350 libre imposte alla città per la taglia dei soldati. Data Osimo anno secondo del Pontificato di Clemente IV.
1116 – Fermo – Copia dell’Atto della quietanza fatto tramite ser Ramesino de’ Ramesini da Faenza tesoriere del Rev.mo Sig. Americo a favore della Camera Apostolica, luogotenente di Giovanni Roscioli da Fabriano a nome del Comune di Fabriano per ducati 340 d’oro, per la causa come qui scritto. Anno del Signore 1362.
1117 – Fermo – Bolla del Signore nostro i Papa Clemente … di assoluzione concessa ai cittadini Fermani per le offese fatte contro di lui e contro la Chiesa. Data Viterbo il giorno quarto prima delle none di Maggio <4 Maggio> nell’anno quarto del suo Pontificato.
1118 Fermo. Copia della lettera a nome del Comune di Fermo ai magnifici Sigg. anziani, al regime e al Consiglio della città di Ancona in risposta a una lettera prima emanata tramite gli stessi magnifici Sigg. Priori del Popolo della città di Fermo, del tenore come in essa scritto.
1119 – Fermo – Bolla del Papa Clemente IV diretta al Podestà, alla Comunità e al Comune Fermano con cui ordina a questi di non aderire in alcun modo a Manfredo già principe Tarentino, persecutore manifesto della Chiesa Romana ed ai favori dello stesso; ma di tornare al più presto alla fedeltà e devozione della Chiesa Romana, ecc., sotto pena di privazione della dignità dell’Episcopato e di tutti i privilegi concessi a questi da chiunque ecc. Data Perugia anno primo del suo Pontificato.
1120 – Fermo – Privilegio di remissione o condono fatta alla Comunità Fermana tramite Guglielmo Cardinale di Sant’Angelo Vicario Generale, della somma di fiorini 150 dovuti per la gran gabella del grano condotto verso la città dalle terre della Chiesa. Data Bologna nel quarto giorno alle calende di Agosto <28 Luglio> nell’anno quinto del Pontificato di Gregorio XI.
1121 – Fermo – Atto della promessa di libre 225 ravennati fatta tramite i Priori della città di Fermo: Jacopo di Tommaso di Gualtiero, Simonetto di Buonomo e soci a Dattelo del Sig. Moyse e agli altri ebrei per motivo del mutuo, come più ampiamente scritto nell’atto. Anno del Signore 1305.
1122 – Fermo – Atto del mandato di procura fatta tramite il Comune di Fermo nelle persone di Pace e di Cicco di Tomassuccio da Fermo per le cause (vertenze) attive e passive. Anno del Signore 1386 rogito di Cola di Vanne.
1123 – Fermo – Lettera sotto il sigillo di piombo del Papa Gregorio IX che ordina al Podestà e al popolo di Fermo affinché si uniscano con tutte le forze (militari) della città di Foligno dove sia radunerà l’esercito contro quelli di Todi nell’assedio del Castello Leoniano, sotto pena di 1000 marche di argento. Data Viterbo undicesimo anno del suo Pontificato.
1124 – Fermo – Lettera sotto sigillo di Piombo di Innocenzo IV che ordina al Cardinal Legato Pietro di San Giorgio dal vello d’oro che ponga di nuovo la Comunità Fermana nel possesso delle ville e dei castelli dei quali sono stati privati dagli avversari. Data Milano
1125 – Fermo – Mandato del capitolo dei canonici Fermani nella persona del Sig. Antonio di Antonio Acetti e del Sig. Matteo del maestro Filippo nella causa diocesana con i vescovi maceratese e recanatese. Anno del Signore 1372. Di mano del notaio Paolo di Bartolomeo da Amandola.
1126 – Fermo – Atto di consegna della lettera di elezione della capitaneria della città di Fermo tramite Paolo di Belluccio da Fermo a nome dei Sigg. Priori, ecc., al nobile uomo Gaspare di Martino da Perugia capitano eletto, insieme con la sua accettazione. Anno del Signore 1391.
1127 – Fermo – Lettera di assoluzione dalle censure e altre pene concessa ad opera del nostro Signore Papa Bonifacio alla Comunità e al Comune di Fermo e ai complici qui nominati per i delitti da loro commessi. Data anno settimo del suo Pontificato.
1128 – Fermo e Siena – Lettera del Comune di Siena diretta al Comune Fermano in cui è contenuto che il Sig. Civolo di Provenzano, cittadino senese, un tempo Podestà di Fermo con forza e violenza fece una remissione mentre era legato con ceppi nella città di Fermo e pertanto questa remissione è di nessun valore, ecc. Data 11 Giugno 1303.
1129 – Fermo – Mandato della città di Fermo nella persona di Luca di Iacobuccio di Giannetto a dover ricevere i Pallii a nome del Comune di Fermo e del Vescovo Fermano dai Sindaci delle terre di Ripatransone, Monterubbiano, Montegiorgio e Montecosaro. Anno del Signore 1356 di mano di ser Vanne di Domenico Servidei da Fermo notaio, alla presenza, tra altri di Egidio di Trasmondo Cimini.
1130 – Fermo – Lettera di Angelico Vescovo di Alba, Vicario Generale per Santa Romana Chiesa in Italia, diretta al Rettore della Provincia della Marca a che, se gli sembra opportuno, conceda a alla città di Fermo di avere il giudice degli appelli come finora fu osservato. Data Bologna anno ottavo del Pontificato di Urbano V.
1131 – Fermo – Lettera con bollo in piombo del Papa Alessandro IV che ordina al Comune Fermano sotto pena di 1000 libre che non riceva alcun nunzio di Manfredi che si dice principe e avversario della Chiesa. Data Viterbo, anno terzo del suo Pontificato.
1132 – Fermo – Lettera del pontefice Urbano V diretta al Comune Fermano affinché diano piena fiducia ad Enrico Vescovo di Brescia Rettore Generale nelle cose spirituali della Provincia della Marca di Ancona che presenta questa lettera. Data Viterbo anno quinto del suo Pontificato.
1133 – Fermo – Lettera di Urbano V diretta alla città di Fermo a favore del nobiluomo Ademaro da Agrifoglio Signore di Tudello e di Fonte del Milite Rettore della Provincia Lemovicense. Data Viterbo anno quinto del suo Pontificato.
1134 – Fermo – Lettera del Papa Bonifacio IX che ordina alla città Fermana di pagare senza ritardo al tesoriere della Marca Antonio da Pando, la taglia spettante alla città ed alle altre terre affidate al suo governo, a vantaggio del pagamento delle genti d’arme nella Provincia della Marca. Data Rieti anno primo del Pontificato.
1135 – Fermo – Nomi di tutti gli uomini che debbono pagare le collette imposte tramite Pacino e Pietro di Giovanni. Anno del Signore 1254 ecc.
1136 – Fermo – Breve del santo Signore nostro Papa Innocenzo VIII a conferma degli statuti e dei privilegi della Comunità e del Comune Fermano concesso nell’anno del Signore 1486 secondo del suo Pontificato.
1137 – Fermo – Eccezioni fatte a favore della parte del Comune di Fermo contro il libello (denuncia) prodotta tramite il procuratore del Signore Annibale del Signore Trasmondo.
1138 – Fermo – Eccezioni fatte ed opposte tramite Matteo di Gentile Sindaco di Fermo contro una sentenza e alcuni strumenti prodotti tramite Pietro Rubeo (Rosso) di fronte al magnifico Giovanni uditore, ecc., del tenore come qui scritto.
1139 – Fermo – Lettera del Papa Bonifacio IX diretta alla città di Fermo con lode per la fedeltà della città a motivo dell’onore, dell’aiuto e del favore che hanno praticato a suo fratello germano Andrea Tomacelli e li esorta affinché vogliano continuare ecc. Data, Roma, nell’anno secondo del suo Pontificato.
1140 Fermo. Atto di vendita fatta tramite il magnifico Gualterio di Pietro al Sindaco Gentile preposito del Comune di Fermo per un pezzo di terra al prezzo di 25 soldi. Anno del Signore 1254. Rogito del notaio Orlandino.
1141 – Fermo – Bolla di remissione e di restituzione fatta dal Santo Signore Nostro Papa Niccolò III alla Comunità e agli uomini della città Fermana per le ingiurie, danni e offesi che infersero agli uomini del Castello di Monte San Pietro per cui furono condannati e perdettero i castelli di Torre di Palme, di Marano, di Grottammare, di Montefalcone e di Moresco che ora vengono restituiti a questa città, come si legge nell’atto. Anno secondo del suo Pontificato.
1142 – Fermo – Lettera di Guglielmo Cardinale di Sant’Angelo, Vicario Generale in Italia, diretta al Rettore e al tesoriere della Provincia della Marca ordinando che non faccia nessuna innovazione riguardo alla concessione fatta al Comune di Fermo tramite il Rev.mo Sig. Pietro Cardinale del titolo di santa Maria in Trastevere suo predecessore nell’ufficio del Vicariato, riguardo alla riduzione 12 denari per libbra di stima delle merci e un fiorino e mezzo di oro per ogni miliare di olio. Data Bologna quarto giorno alle calende di Agosto <29 Luglio> anno quinto del Pontificato di Gregorio XI.
1143 – Fermo – Indulto del Cardinale Nicola Vescovo Tuscolano che concede, per ordine del Papa Urbano V a tutte le persone della Diocesi di Fermo che debbono eleggersi un confessore loro, il quale a scelta di ciascuno di essi, ha il potere di concedere la piena remissione di tutti i peccati nella fase della morte, a motivo della peste. Data Avignone giorno 3 Luglio 1363 anno primo del Pontificato di Urbano V.
1144 – Fermo – Lettera di esecuzione con la sentenza fatta nelle parti, a istanza di Luciano di Cola da Fermo nella causa che ebbe riguardo al canonicato e alla prebenda di Teramo, come più ampiamente in questa lettera concessa al Sig. Luciano ad opera di Papa Innocenzo VIII nell’anno del Signore 1489 – Rogito del notaio Paolo De Carrellis.
1145 – Fermo – Lettera patente di concessione della pensione annua di sei fiorini di moneta sopra i frutti della cappellania perpetua all’altare di San Giovanni Evangelista sito nella chiesa parrocchiale di San Martino ad Ascoli, concessa tramite il Papa Sisto IV al rev. Sig. Luciano di Cola presbitero Fermano. Anno del Signore 1483.
1146 – Fermo – Lettera patente in forma di bolla di Papa Alessandro IV diretta al Podestà, al Comune e agli uomini Fermani in cui ordina loro che provvedano a revocare e distruggere, dentro un mese, le confederazioni con alcuni comitati e nobili della Marca di Ancona che hanno introdotto e firmato con giuramento, manifestamente a pregiudizio della stessa Chiesa e a non lieve danno dei suoi diritti. Inoltre si premurino di rinnovare il giuramento di fedeltà di fronte al nobiluomo Annibaldo suo nipote Rettore della Marca, come più ampiamente qui scritto. Anno quarto del suo Pontificato.
1147 – Fermo – Lettera tramite il Rev.mo Simone Cardinale presbitero del titolo di San Martino, Legato della Sede Apostolica, come commissione per assolvere dalla scomunica gli uomini della città di Fermo per il fatto che aderirono a Manfredo un tempo principe Tarantino e prestarono consiglio con aiuto ai nunzi di questo, facendolo in ribellione alla santa madre Chiesa, lettera diretta al Priore della chiesa di San Salvatore di Fermo. Anno quarto del Pontificato del Papa Urbano IV.
1148 – Fermo – Bolla del Papa Bonifacio IX diretta ai Priori e al popolo della città di Fermo tramite il Rev.do padre frate Agostino, nunzio per parte di detta città, a cui è messo pontificio e portatore di questa lettera in cui si dà notizia che Andrea fratello germano del Sommo Pontefice verrà al più presto nella Marca ed al suo arrivo subito si fermerà nella città di Fermo e provvederà per tutte le cose che saranno necessarie, ecc. Data Roma nell’anno settimo del suo Pontificato.
1149 – Fermo – Bolla del Papa Eugenio IV che assolve la città di Fermo e suo contado e distretto per alcuni eccessi principalmente per il moto inconsulto fatto in città con impugnare le armi in dissenso agli ordini del Governatore. Il Papa restituisce il contado come prima. Anno del Signore 1402 secondo del Pontificato.
1150 – Fermo – Atto di procura fatto tramite il Rev.do Pietro di Gascone creditore per fiorini 100 di oro del Comune di Fermo nella persona del Sig. Neapolione de’ Tiberti a dover esigere, a nome di questo creditore, la predetta somma dal detto Comune o da altre persone a nome di esso e far quietanza ecc. Anno del Signore 1337 – Rogito di Barnabeo da Camerino.
1151 – Fermo – Lettera patente in forma di Bolla del Papa Bonifacio IX e diretta ai Podestà, ai Rettori e ai Governatori della Provincia della Marca affinché accolgano e trattino benignamente il popolo e il Comune e le singole persone della città di Fermo come fedeli della Sede Apostolica, ecc. Data, Roma, anno primo del suo Pontificato.
1152 – Fermo e Zara – Atto di transazione e di concordia fatta tra Colau di Giacobuccio da Fermo procuratore di Fermo da una parte e dall’altra parte Giorgio figlio ed erede del Sig. Tommasio di Benedetto de Mataferri dalla città di Zara riguardo alla lite mossa dal predetto Giorgio contro il Comune di Fermo in occasione dei 1800 ducati d’oro che questo Comune doveva dare al defunto Tommaso padre di Giorgio predetto, come più ampiamente in questo strumento. Anno del Signore 1367 – rogito del notaio Vanne di Berardino da Fermo.
1153 – Fermo – Copia o sunto di un appello interposto per la parte della Comunità di Fermo, tramite Federico di Giovanni, cittadino e Sindaco di questa città, di fronte al Sig. Antonio da Montefalco Generale nella Marca riguardo ad una sentenza pubblicata ad opera dello stesso Generale contro il predetto Comune nell’anno del Signore 1279 – Rogito di Bonaccorso di Barto.
1154 – Ferm – Sentenza pubblicata tramite il Sig. Martino giudice del Sig. Guido di Tebaldo Podestà della città di Fermo nella vertenza tra Pietro e Giovanni di Martino da Sant’Angelo e dall’altra parte, il Sig. Giovanni priore di San Salvatore a nome di questa sua chiesa, del tenore come in questo atto, pubblicato nell’anno del Signore 1210 – Rogito del notaio ser Gerardo.
1155 – Fermo – Atto di quietanza fatta tramite il Sig. Andrea Tomacelli milite Rettore della Provincia della Marca per Santa Romana Chiesa al Sig. Deutaleve di Cola oratore della città di Fermo riguardo a 3000 ducati che questa città è tenuta a pagare alla Camera per il censo del vicariato del secondo anno concesso a questa città ad opera del Papa Bonifacio IX. Anno del Signore 1392 – Rogito di ser Domenico di Antonio Giovanni Elvezio da Fermo.
1156 – Fermo – Lettera patente di Anglico Vescovo di Alba vicario generale con cui rende nota l’autorità concessa a lui dal Papa Urbano V tramite bolla datata Roma giorno 17 alle Calende di Dicembre <15 Novembre> anno VI del Pontificato, di mano di ser Vincenzo di Ferrando, pubblicazione del 18 Dicembre 1370 anno nono del suo Pontificato.
1157 – Fermo – Copia della bolla del Papa Bonifacio IX concessa di autorità al venerabile fratello Pietro arciVescovo Ladrense riformatore e viceRettore della Provincia della Marca data a Romagiorno 15 alle Calende di Agosto <18 Luglio> anno settimo del Pontificato, pubblicata ad opera di ser Vanne del fu Puccio da Fermo ed altri, come qui si legge.
1158 – Fermo – In strumento di quietanza di ducati 900 tramite Giovanni di Maestro Tommaso da Fermo creditore per detta somma, in vigore di due strumenti scritti di mano di ser Vanne di Puccio, fatta al Comune di Fermo nell’anno del Signore 1431 – Rogito di Giovanni di Antonio da Fermo.
1159 – Fermo – Atto di quietanza fatta tramite frate Neapolione de Tiberti dell’ordine di San Giovanni Gerosolimitano procuratore del Rev.mo Pietro di Gascone, al frate Giovanni de Argenti a nome del magnifico Mercenario da Monteverde conservatore di Fermo per fiorini 100 di oro, dovuti a da questo Comune debitore al Sig. Bernardo del Piano Rettore e al tesoriere Arnulfo di Marcellino in ragione degli stipendi per l’ufficio della collaterralità. Anno del Signore 1337. Di mano di ser Francesco del fu Maestro Tommaso da Tolentino.
1160 – Fermo – Lettera del Doge di Venezia, Francesco Foscari, diretta ai magnifici Sigg. Priori della città di Fermo a favore di alcuni mercanti veronesi per dover esigere una certa somma di denaro da alcuni mercanti fiorentini dimoranti nella città di Fermo. Anno del Signore 1433 giorno 18 Aprile.
1161 – Fermo – Atto di quietanza per 3000 fiorini fatta tramite Lotto di Giacomo da Monte Santa Maria in Cassiano e ser Bartolomeo di Tano da Sagnano Diocesi di Imola, a nome della Camera Apostolica e del Sig. Basco luogotenente e del Sig. Giulio tesoriere per Santa Romana Chiesa in Italia, alla Comunità e al Comune di Fermo per l’acquisto dei beni del fu Gentile da Mogliano e altre cause, come scritto qui. Anno del Signore 1357 – Rogito di ser Cola del Maestro Tommaso.
1162 – Fermo – Atto di quietanza e di locazione fatto rispettivamente tramite il Sig. Luciano di Cola da Fermo Rettore di San Tommaso e di San Silvestro, chiese rurali e senza cura di anime nella pievania di San Paolo da Civitanova, al Sig. Francesco de Carlenari di detta terra riguardo ai frutti percepiti fino al presente giorno; l’Atto di quietanza e locazione predetto per tre anni, cominciati come si legge in questo Atto, per la corresponsione e pagamento di fiorini 21 per ciascun anno, ecc. Anno del Signore 1491 – Rogito di ser Pietro del Sig. Gregorio de’ Girarducci da Parma.
1163 – Fermo – Proposte fatte nel pubblico Consiglio del Comune di Fermo tramite il Sig. Bonattaro Podestà riguardo ai pegni del maestro Alberto da Collina accettati dal Comune di Fermo per l’omicidio di cui fu accusato, decidendo se vogliano che questo Alberto raccolga e paghi la mercede. A questo Consiglio piacque la proposta senza nessuno contraddicente, ecc. – Rogito di Bonaggiunta notaio nell’anno del Signore 1245.
1164 – Fermo – Copie o esempi di alcuni istrumenti di quietanze fatte tramite ser Ramisino da Faenza vice tesoriere del Rev.do Americo Vescovo di Bologna tesoriere generale in Italia per la Camera Apostolica e per il Papa Nostro Signore, a Stazio del defunto Filippo di Tuzio da Fabriano e soci per somme di denari ecc. Anni del Signore 1362 e 1363. Rogito di ser Nino di maestro Paolo da Fabriano.
1165 – Fermo – Lettera di Giovanna Regina di Sicilia a favore di Cichello e di Jacopo figli di Giovanni del maestro Roberto da Ascoli con richiesta al Comune della città di Fermo riguardo alla restituzione e riparazione di certi animali rubati un tempo al detto Sig. Giovanni ad opera di alcuni del contado predetto. Per questi animali ricevettero lettere in altre occasioni per rappresaglia. Data, Napoli, anno del Signore 1364.
1166 – Fermo – Intimazione della concessione del Rev.do ArciVescovo Bartolomeo, governatore e vicario generale a nome e per ordine del Papa Nicolò V per dover usare il sale grezzo nel palazzo del magnifico Sig. priore della città di Fermo e di avere nell’anno il sale grezzo dal Castello di Sant’Angelo nella somma e quantità di sei salme. Anno del Signore 1453.
1167 – Fermo – Lettera del Cardinale Pietro del titolo di Santa Maria in Trastevere, vicario generale per Santa Romana Chiesa in Italia diretta al tesoriere e agli altri officinali ed esattori della Camera Apostolica nella Provincia della Marca con cui comanda che le esazioni delle pene delle gabelle della città di Fermo siano fatte soltanto secondo gli statuti Fermani e non altrimenti. Data, Forlì. Giorno 22 Ottobre dell’anno terzo del Pontificato di Gregorio XI.
1168 – Fermo – Lettera del Papa Clemente diretta al Vescovo di Fermo con cui dichiara che le esenzioni dalla Diocesi Fermana, fatte dal Papa Alessandro suo predecessore, a suo beneplacito, per tutte le chiese e persone ecclesiastiche del Castello di Ripatransone con tutti i loro beni, è finita per la morte dello stesso Papa suo predecessore. Data, Viterbo, giorno terzo alle Calende di Dicembre <29 Novembre> nell’anno secondo del suo Pontificato.
1169 – Fermo – Mandato della città di Fermo nella persona di Jacobino di Rainaldo a dover ratificare di fronte al Sig. conte di Zara tutti i patti fatti tra il nobiluomo Sig. Michele de Micusio da Zara Sindaco di questa città e il Sig. Gentile di Marco, Sindaco della città di Fermo. Questi patti furono scritti tramite Jacobo di Atto da Fermo nell’anno del Signore 1288. Ecc.
1170 – Fermo – Lettera apostolica in forma di Bolla di Alessandro Papa IV diretta al nobiluomo Rainaldo de Brunforte Podestà Perugino esortandolo a persistere nella fedeltà alla Chiesa e a mantenere fedele questa città alla Chiesa nonostante l’incostanza dei Marchigiani, per il fatto che permisero di essere soggiogati da Manfredo principe Tarantino. Data. Anagni, giorno 7 alle Calende di Aprile <26 Marzo> nell’anno quinto del suo Pontificato.
1171 – Fermo – Atto di assenso redatto tramite il Rev.mo Cardinale del titolo di San Giorgio, Cameriere del Signore Nostro Papa, al Sig. Luciano di Cola cioè che questo Luciano è stato già promosso agli ordini del diaconato e del suddiaconato dal Rev. Sig. Giacomo Vescovo di Sant’Angelo dei Lombardi per speciale commissione della buona memoria di Latino Ursini, Cardinale di santa Romana Chiesa allora Cameriere del Signore Nostro Papa.
1172 – Fermo – Atto del mandato di sostituzione fatta tramite il nobiluomo Sante di Massuccio da Fermo Sindaco del Comune di Fermo ed anche del Comune e degli uomini della terra di Montolmo, ecc. come scritto qui, nella persona del Sig. Matteo del maestro Filippo da Fermo. Anno del Signore 1372 – Rogito di Nicola di Egidio.
1173 – Fermo – Atto di quietanza riguardo all’affitto, fatta dal Sig. Antonio De’ Firmonibus, tesoriere della Provincia della Marca al Comune di Fermo nell’anno del Signore 1382 al tempo del Papa Urbano VI. Rogito di Jacopo del Sig. Jacobo.
1174 – Fermo – Lettera credenziale del Papa Bonifacio IX diretta alla città di Fermo nella persona di Nicola da Imola notaio della Aamera per alcune cose che deve riferire da parte pontificia a questa città. Data l’anno secondo del suo Pontificato.
1175 – Fermo – Atto di quietanza di 1813 ducati d’oro in oro fatta tramite Ventura di Pietro Benassai di Siena uno dei soci di Spanochi dell’Urbe ai Sigg. Jacopo Brancadoro e Jacopo Bongiovanni da Fermo a nome di detto Comune e agli uomini, come in questo Atto fatto nell’anno del Signore 1494.
1176 – Fermo – Privilegio di Angelico Vescovo di Alba vicario generale in Italia riguardo alle esenzioni concesse alla città di Fermo sulle taglie, sui censi e sugli affitti dovuti alla Camera. Data Bologna anno ottavo del Pontificato del Papa Urbano V.
1177 – Fermo – Breve di restituzione dei malefici (tasse) alla città di Fermo fatta ad opera del Papa Leone X non ostante la privazione già fatta da parte dello stesso per questi malefici. Anno del Signore 1520.
1178 – Fermo – Atto di quella quietanza riguardante l’affitto fatta dal tesoriere della Provincia della Marca al Comune di Fermo nell’anno del Signore 1318 al tempo del Papa Giovanni XXII.
1179 – Fermo – Accettazione dell’ufficio della Podesteria della città di Fermo in vigore della lettera dei magnifici Sigg. Priori di questa città con i patti, i capitoli e le promesse, come si legge in questa lettera, fatta tramite Jacobo Conti de Archipresbiteri da Perugia. Anno del Signore 1386 – Rogito di Martino Franceschini da Perugia.
1180 – Fermo – Copia di un bando che si legge nel libro dei bandi ordinati a Fermo, ad opera di Nicola pubblico banditore cioè che ogni persona che è consueta avere i pesi e le misure abbia le stesse giuste e assettate. Copia ad opera di Giovanni del maestro Pensabene.
1181 – Fermo – Privilegio di dottorato di diritto civile del Sig. Luciano di Cola da Fermo dal rev. Sig. Antonio de’ Paganici da Fermo vicario generale del Rev.do Vescovo Perugino. Anno del Signore 1473.
1182 – Fermo – Breve di reintegrazione dello Stato di Fermo riguardo a tutti i castelli ad eccezione dei castelli di Monte San Pietro degli Allei, di Mogliano e di Petritoli, ad opera del nostro Signore Papa Paolo III. Anno del Signore 1547.
1183 – Fermo – Breve del Pontefice Clemente VII a conferma degli statuti e dei privilegi fatta al Comune di Fermo nell’anno del Signore 1524 primo del suo Pontificato.
1184 – Fermo – Appello ottenuto per la parte della Comunità del Comune di Fermo tramite il Sig.Bernardo de Rodi uditore della Curia della Camera Apostolica contro una sentenza emanata dal Rev. Sig. Egidio Legato nelle parti d’Italia a favore degli eredi del Signore Giovanni de Olegio condannando il detto Comune a dare e pagare ai detti eredi 2500 ducati d’oro sotto i termini e per la causa come si legge nell’atto, ecc. Data Roma anno sesto del Pontificato di Urbano V Papa.
1185 – Fermo – Lettera credenziale del Papa Bonifacio IX diretta la città di Fermo nella persona del nobiluomo Antonio de Pando tesoriere per la Marca riguardante alcune cose affidate a lui che deve fa conoscere a nome di detto pontefice. Data giorno 13 Settembre dell’anno primo del suo Pontificato.
1186 – Fermo – Lettera patente credenziale nella forma di Bolla del Papa Bonifacio IX nella persona del Rev.do Sig. Antonio Vescovo Fermano e del nobiluomo Bussone milite di Gubbio, diretta al Comune di Fermo nell’anno secondo del suo Pontificato.
1187 – Fermo – Atto di procura e di promesse fatte tramite la Comunità e il Comune di Fermo nella persona di Fide di Massaro a dover promettere a nome di questo Comune gli stipendi stabiliti ai militi Fermani i quali restarono in servizio presso Montecosaro e Montefiore, e a dover fare altre cose, come qui scritto, ecc. Anno del Signore 1250.
1188 – Fermo – Bolla di del Papa Bonifacio IX per rimuovere e togliere l’interdetto in cui la città di Fermo, il suo comitato, anche le terre affidate a questa città, Montegiorgio, Monterubbiano, Montefiore e Porchia erano incorsi. Data dell’anno primo del suo Pontificato.
1189 – Fermo – Privilegio diretto al Rettore della Provincia della Marca con proibizione al tesoriere della Camera Apostolica nella Provincia della Marca riguardo alle cancellazioni delle condanne dei condannati della città di Fermo che non deve più riceverle se non secondo quello che fino ad ora si è soliti fare in detta città, ecc. Al tempo di Gregorio XI Papa.
1190 – Fermo – Bolla del Papa Gregorio X con cui ordina alla Comunità di Fermo che sborsi 5000 libbre ravennati che aveva promesso di pagare alla Camera a Bologna o in altro luogo al mercante Piacentino Bernardo detto Scoto. Data a Lione nell’anno secondo del suo Pontificato.
1191 –Fermo – Atto di quietanza fatta tramite il Sig. Pietro tesoriere della Provincia della Marca a Franceschino di Pepi a favore del Comune di Fermo per libre 50 ravennati per l’affitto. Anno del Signore 1354.
1192 – Fermo – Strumento di cessione di 1000 ducati di oro de Camera fatta ad opera del Signore nostro Bonifacio X Papa, a Berardo de Aldigheri da Parma. La Camera Apostolica doveva ricevere questi ducati dalla città Fermana e per essa dai suoi Priori. Inoltre la costituzione del procuratore fatta tramite il predetto cessionario a dover esigere questa quantità di denari e a dover fare quietanza di quelli ricevuti. Anno del Signore 1390
1193 – Fermo – Atto di promessa di libre 1600 fatta da parte degli Sigg. Priori della città di Fermo ed altre persone nominate nell’atto a Vitale di Dattulo Angelino Foschi e ad altri ebrei nominati nell’atto, dimoranti a Fermo, per le cause e l’occasione come si legge nell’atto. Anno del Signore 1306 – Rogito del notaio Bonanno di Jacobo.
1194 – Fermo – Intimazione fatta dal Vescovo di Forlì, Giovanni vice legato nella Provincia della Marca per eseguire il breve diretto al Cardinale Alessandro Farnese riguardo alle querele dei Provinciali contro Benvegnato de Armellini amministratore della salina della Provincia, a che siano osservati i capitoli con la reverenda camera.
1195 – Fermo – Costituzione del Papa Bonifacio VIII che proibisce l’interdetto ecclesiastico nelle vertenze pecuniarie nonostante qualsiasi obbligazione e patto, se non … ecc. come ivi scritto.
1196 – Fermo – Lettera apostolica in forma di Bolla di Papa Gregorio IX diretta ai rettori e ai popoli di Montesanto , Ripatransone, Monte San Pietro, Grottazzolina e Monte Urano comanda ad essi di corrispondere i proventi che un tempo furono concessi tramite il Vescovo di Fermo ai vicari del Cardinale I. del titolo di Santa Prassede, Rettore della Marca Anconetano per un certo tempo. Data, Viterbo, anno 10º del suo Pontificato.
1197 – Fermo – Capitoli o articoli fatti a favore del Sig. Annibaldo Rettore contro le Comunità ribelli alla Sede Apostolica della Marca, tra cui San Severino.
1198 – Fermo – Riforma di una proposta fatta nel Consiglio di Gubbio a favore del Sig. Giovanni di Paolo delle Accoramboni Podestà della città di Fermo del tenore come si legge in questo atto scritto nell’anno del Signore 1392.
1199 – Fermo – Breve del Signore nostro Alessandro VI Papa diretta al Vescovo Orlando di Nola e al Vescovo Lorenzo di Chiusi e ottenuto per la parte dei Sigg. Berardino di Ada; Gabriele di Grisostomo e di altri complici a motivo della morte inferta al Rev.do Giovanni Battista de Capranica, Vescovo fermano. Con questo Breve ordina e comanda ai predetti Vescovi che questi Sigg. insieme con 30 complici nominati da loro siano condotti nella chiesa della Beata Vergine Maria di Loreto per salutare penitenza della colpa loro e ingiungeranno altre cose che sono di diritto nella forma consueta della chiesa, poi li assolvano ecc., come scritto in questo Breve di assoluzione. Data, Roma, anno del Signore 1492 anno primo del suo Pontificato.
1200 – Fermo – Lettera di Agostino di Barbadico Doge di Venezia, diretta ai magnifici Sigg. Priori di Fermo per comunicare ad essi che le persone che si ritenessero essere state lese da Antonio Soriano prefetto della bireme veneta si rechino da lui per ottenere i loro diritti. Data 9 Luglio dell’anno del Signore 1494.
1201 – Fermo – Copia di una lettera di Giovanni Visconte da Oleggio marchese di Ancona e Rettore di Fermo e vicario generale di Santa Romana Chiesa diretta a Morrone di Giovannuccio da Fermo, ecc., nell’anno del Signore 1364. Copiata tramite Vanne di Domenico Servidei da Fermo nell’anno del Signore 1367.
1202 – Fermo – Atti e processi avuti a favore del Comune di Fermo contro il Comune di Ripatransone riguardo al dover portare e offrire il Pallio alla città e alla Chiesa Fermana.
1203 – Fermo – Bolla del Signore Nostro Papa Gregorio XI di commissione della causa riguardante i Pallii da dover avere da Ripatransone, Monterubbiano e Montegiorgio per la chiesa Cattedrale della città di Fermo.
1204 – Fermo – Privilegio del Rev.do Sig. Anglico Vescovo Cardinale di Alba vicario in Italia per la Santa Romana Chiesa con cui concede alla città di Fermo la gabella del sale per un anno, aggiungendo la proibizione che non venga aumentato il ‘peso’ di questa gabella se non dal consenso del Consiglio Generale di questa città. Data a Bologna giorno terzo alle Idi di Giugno <11 Giugno> anno ottavo del Pontificato del Papa Urbano V.
1205 – Fermo – Atto di quietanza per 400 fiorini d’oro spettanti alla città di Fermo per la guerra della città di Perugia per 200 pavesati e per 50 balestrieri, fatta tramite il magnifico Bertuccio di maestro Lambertino dalla città di Macerata ufficiale della Camera Romana agli uomini e alla città Fermana e per essi a Paoluccio di Puccio della città di Fermo nell’anno del Signore 1369, indizione settima al tempo del Papa Urbano V. – Rogito di ser Cicco di Egidiuccio da Macerata.
1206 – Fermo – Richiesta con supplica nella causa che il Comune e la Comunità di Fermo hanno con donna Antonia de Bizon da Crema, erede del Sig. Giovanni da Oleggio, fatta tramite il Sig. Matteo dal maestro Filippo da Fermo Sindaco procuratore di questo Comune e dei suoi uomini, di fronte al Sig. Anglico Vescovo di Alba vicario generale in Italia, unita alla commissione di questa causa fatta attraverso lo stesso Sig. Gerardo Testa suo uditore generale. – Rogito di ser Martino di Fernando da Pastrana. Anno del Signore 1357. ,
1207 – Fermo – Mandato del capitolo dei frati di Sant’Agostino da Fermo nella persona di Fra’ Giovanni sottopriore di questo Convento a dover vendere al Capitano del popolo e al Massaro della gabella della città di Fermo una campana grande al prezzo di libre 200 volterrane e anconetane nell’anno 1296. Di mano di Jacopino di Rainaldo.
1208 – Fermo, Ancona, Ravenna, Rimini, Senigallia – Copia di Atto della concordia e dei patti fatti tra le persone di Ravenna, di Rimini, di Ancona, di Senigallia e di Fermo cioè che quelli di Ravenna e di Rimini e tutte le persone del distretto loro per Comune e in diviso debbano essere salve e sicure nelle persone e nelle cose in tutte queste dette città e nel loro distretto, nell’andare, nello stare e nel ritornare tanto attraverso la terra quanto per l’acqua e che queste città della Marca non permettano piuttosto proibiscano che gli stranieri facciano alcun mercato; ma sia lecito a tutti quelli di Ravenna e di Rimini con tutti i forestieri e i marchigiani fare mercato nelle predette città; inoltre altre convenzioni come più ampiamente in questo atto. Anno del Signore a 1198.
1209 – Fermo – Atto delle convenzioni e dei patti avviati e fatti tra le Comunità delle città di Ancona, di Recanati e di Fermo e a nome di esse, attraverso i Sigg.: Rainaldo del Signore Tarabotto Sindaco del Comune di Ancona; Jacobello di Ugolino Sindaco di Recanati; Gentile di Bonafidanzia Sindaco del Comune di Fermo per la durata di cinque anni dal giorno presente, ecc. del tenore e dai contenuti come in questo atto, fatto nell’anno del Signore 1292 a tempo di sede vacante del Pastore della Chiesa Romana. – Rogito dei notai Giovanni di Tommaso, Filippo di Dago e di Marco di Marcellino.
1210 – Fermo – Copia di una ‘bolletta’ fatta e concessa tramite i Priori del popolo della città di Fermo e tramite Vanne loro cancelliere a Gincarrello di Mardino da San Severino e diretta al banchiere generale del Comune di Fermo riguardo a ogni moneta e somma di denaro di questo Comune, pervenute nelle sue mani o che pervengono che dia e paghi allo stesso Gencarrello creditore di questo Comune di Fermo per l’occasione di un mutuo, ducati 260 e soldi 47 come più ampiamente scritto in questa bolletta. Anno del Signore 1394. Rogito di Vanne del fu Angelo Tomei da Fermo.
1211 – Fermo -Sentenza di condanna pubblicata tramite il Rev.do Sig.Raimondo di Augerio uditore delle cause della Camera Apostolica, a favore di Francesco di Guido e dei soci mercanti senesi contro la Comunità e il Comune di Fermo e per questo il Sig. Jacopo Sindaco e il Sig. Ruggero De Suppis Podestà di Fermo, condannando questi o il Comune di Fermo a dover rendere e pagare nella Curia Romana a questi mercanti senesi marche 101 per l’occasione e per la causa come scritto in quest’atto.
1212 – Fermo – Mandato della città di Fermo nella persona del nobiluomo Sante di Massuccio per la causa che aveva con il Vescovo di Macerata di fronte al Rev.do Sig. Anglico Vescovo di Alba vicario generale e commissario nella causa riguardante la delimitazione dei confini della diocesi dell’Episcopato della città di Macerata ecc., nell’anno del Signore 1371 ecc., come in quest’atto.
1213 – Fermo – Atto di mandato di procura fatta tramite Ciccarello e Jacobo figli ed eredi del defunto Giovanni di Maestro Robertino da Ascoli nella persona di ser Petrocco del maestro Robertino allo scopo di costituirsi a nome loro e fare composizione davanti ai Sigg. Priori della città di Fermo e davanti a Giovanni de Visconti da Oleggio o a un altro di questi, per la pretesa certa quantità di denaro dovuta agli stessi che si sono costituiti, ecc. Anno del Signore 1366.
1214 – Fermo – Lettera del Sig. Bernardo da Piano Rettore della Provincia della Marca che fa intimazione con l’autorità concessa a lui dal Papa Benedetto XII per dover assolvere la città di Fermo e Mercenario da Monteverde dalle pene incorse a motivo di alcuni crimini e reati commessi contro Santa madre Chiesa e particolarmente a motivo dell’usurpazione e dell’occupazione di Monterubbiano, Cossignano, Montefiore, Montefortino, Santa Vittoria e Montegiorgio se avranno restituito questi castelli alla Chiesa Eomana e se avranno fatto distruggere il fortilizio costruito tramite la città e Mercenario nel Castello di Montefiore, ecc.; e se avranno fatto eseguire altre cose come scritto in questa lettera. Data, Macerata, 14 Ottobre 1335.
1215 – Fermo – Lettera in forma di Bolla con sigillo di piombo del sacrosanto Concilio di Basilea diretta alla città di Fermo per esortarla a ricevere come pastore delle anime e come padre il Rev.do Sig. Domenico da Capranica assunto al cardinalato, chiamato popolarmente Cardinale Fermano, ad opera del Papa Martino V per i grandi meriti della sua virtù, dopo che saranno rimossi alcuni impedimenti sorti ecc. Data, Basilea, anno del Signore 1434.
1216 – Fermo – Atto di presentazione fatta tramite Mattuccio del maestro Giovanni di Roberto da Ascoli, al capitano, al Podestà, al Fonsiglio e ai Priori della città di Fermo, della lettera di Aimerico Cardinale del titolo di san Martino dei Monti, Legato della Sede Apostolica nel Regno di Sicilia, ecc. La lettera ingiunge che siano restituiti al predetto Giovanni gli animali tolti loro nel contado di Ascoli, ad opera dei Fermani, ecc., a richiesta dell’illustre Regina della Sicilia Giovanna. Ma dai Fermani fu risposto alla lettera che non volevano fare alcunché riguardo al contenuto. Anno del Signore 1345 – Rogito di Pietro di Corrado da Ascoli.
1217 – Fermo – Copia di un privilegio di Anglico Vescovo di Alba, vicario generale in Italia per la Santa Romana Chiesa, con cui fa concessione alla Comunità di Fermo per lo stipendio di una bandiera dei cavalieri dei tre deputati alla custodia del girone, somma ascendente a fiorini d’oro 1938 ogni anno per mezzo degli Officiali della Camera dagli introiti della città da assegnare da quelli del passato; inoltre riguardo allo stipendio di 10 paghe dalle nuove nove bandiere dei pavesati deputati a questo girone, somma ascendente a 300 fiorini d’oro da assegnare parimenti a questo Comune per pagare i suoi debiti, concedendo alla città tutti gli introiti della gabella dell’olio che era riscossa per la Chiesa nel Porto di Fermo e sospendendo, a beneplacito di questo vicario, la piccola gabella dei trasportatori nel dover trasportare da un Castello all’altro, ecc., per l’anno 1368. Data, Bologna, 9 Gennaio; copia pubblicata di mano di ser Benedetto di Ciucciante nell’anno del Signore 1373
1218 – Fermo – Copia di un Atto di mandato di procura fatta tramite Bertrando nipote del Signore Nostro Clemente Papa V, nella persona del Sig. Vitali a dover chiedere e ricevere, in nome dello stesso Bertrando Rettore della Marca Anconitana, da qualsiasi persona e vendere tutti e singoli i diritti e beni dovuti in qualsiasi modo allo stesso Rettore in questa Provincia cioè sia in ragione delle condanne e dei bandi che di qualsiasi altra causa, inoltre con amplissimo mandato anche il riguardo alle ricevute da quietanzare nella forma, ecc. – Rogito di ser Pietro Giusto da L’Aquila il giorno 19 Marzo 1306 ecc. come scritto in questo atto.
1219 – Fermo – Atto di acquisto di una campana grande tramite il Sig. Ciolo, Capitano della città di Fermo, e Giovanni di Gentile, a nome del Comune di Fermo, da frate Bonaggiunta dell’ordine di Sant’Agostino di Fermo al prezzo di 200 libbre ravennati, come più ampiamente in questo atto. Anno del Signore 1296. Rogito del notaio Jacobino di Rainaldo.
1220 – Fermo – Atto di quietanza fatto tramite il nobiluomo Sig. Giorgio da Corte procuratore del potente milite Sig. Giovanni da Oleggio a Giuliano di Francesco a nome di Morrone di Giovannuccio officiale del Comune di Fermo sopra la fabbrica di un lavoreccio del Porto San Giorgio per fiorini 200 al computo di 1200 fiorini d’oro dalla imposizione di quattro fiorini per ogni (casa) fumante imposta nella città, dall’anno del Signore 1365 – Rogito del Sig. Vanne di Domenico Servidei da Fermo.
1221 – Fermo – Atto con cui è reintegrata l’assoluzione per tutti gli eccessi e reati commessi da alcune persone cittadini o del comitato anche stranieri, seguaci consoci, tanto della città quanto dello Stato di Fermo, sia contro il Girfalco Fermano, sia anche contro la città, il suo contado e distretto, già concessa un tempo tramite il tesoriere del Papa Eugenio nostro Signore, il Rev.do Sig. Francesco da Mantova, inoltre confermata ultimamente attraverso il Rev.do Sig. Giovanni Vescovo di Macerata e di Recanati per cui sono state assolte tutte le pene come sopra ecc. Data, Fermo, anno del Signore 1432
1222 – Fermo – Lettera di assoluzione da parte di Jacopo de Ugolini da Viterbo arcidiacono Fermano commissario suddelegato dalla Rev.do Sig. Antonio Vescovo e principe di Fermo commissario principale deputato a ciò dal Papa Bonifacio IX per mezzo del breve da Roma in data sei giorni alle Idi di Gennaio <8 Gennaio> primo anno del suo Pontificato, concessa alla città e ai suoi castelli e alle terre raccomandate ad essa, anche al alcuni particolari persone di questa città, dei castelli e delle terre come scritto nell’atto, assoluzione da moltissimi reati e particolarmente dal giuramento prestato nel vicariato ottenuto per mezzo della città per tutto il contado a tempo del Papa Urbano VI. Data, Fermo, anno del Signore 1391.
1223 – Fermo – Privilegio di condono e di assoluzione di tutti i beni, delle condanne, degli interdetti, delle pene delle ingiurie e degli accessi e quanto commesso ad opera della Comunità e Comune di Fermo o di persone particolari, sia della città sia del suo distretto e di altri luoghi, di città e terre, come si legge più ampiamente nell’atto di privilegio, concesso tramite Annibaldo del Sig. Trasmondo nipote del Sig. Papa e Rettore della Marca di Ancona alle stesse città del Fermano e altri luoghi, come scritto nel privilegio, tuttavia facendo eccezione per i reati di omicidio, di falsificazione, di rapimenti, di sequestri di vergini e di donne sposate e altre cose. Anno del Signore 1256. Rogito di Giannino notaio.
1224 – Fermo – Del Papa Pio II diretta al frate Bartolomeo de Colle dell’ordine dei minori dell’Osservanza, nunzio della Sede Apostolica per dover procurare presidii per la crociata contro i Turchi con alcune facoltà ivi espresse. Data Roma nell’anno del Signore 1463. Copiata di mano di ser Giorgio di ser Simone Jacobi ecc. insieme con un Breve di conferma fatto dallo stesso Papa in data, Siena, anno del Signore 1464.
1225 – Fermo – Copia della Bolla con cui il Papa Urbano V concede autorità a Pietro di Mancino tesoriere in Italia per la Santa Romana Chiesa di dover far grazia ai banditi, ai ribelli e ai condannati in qualsiasi modo anche se fossero in Comune e di dover vendere i beni della Camera Apostolica incorporati e confiscati. Data, Roma, anno ottavo del suo Pontificato. Copia per mano di Nicola di Sante da Magliano nell’anno del Signore 1370.
1226 – Fermo – Bolla del Papa Eugenio IV con cui fa il decreto riguardo al castellano del cassero (rocca) del Castello del Porto della città Fermana, per il resto, questo deve essere deputato per mezzo di lui stesso o da un suo Camerario, eleggendolo da una delle terre della marca Anconetana. Data, Roma, anno secondo del suo Pontificato.
1227 – Fermo – Bolla del Papa Bonifacio IX con cui assolve la città di Fermo, i suoi castelli, e alcune altre persone particolari di questi castelli e delle altre terre raccomandate alla città, da tutti gli eccessi e specialmente per il fatto che aveva accolto i nunzi e la lettera del Cardinale Roberto antiPapa chiamato Clemente VII e di Ludovico un tempo duca di Andegave. Data a Perugia nell’anno quarto del suo Pontificato. Copia per mano di ser Antonio del fu Cisco ecc.
1228 – Fermo – Copia da altra copia della riformanza trovato nel libro delle riformanze del Comune di Fermo riguardante una proposta fatta a richiesta del Sig. Tommasio da Zara creditore del Comune di Fermo per una somma di denari e per una certa quantità di sale, come scritto in questa proposta. Anno del Signore 1344.
1229 – Fermo – Atto di un mandato di procura della città Fermana nella persona del Sig. Pietro del Sig. Alessandro, a dover giurare a nome della città e del contado di Fermo, nelle mani della Rev.do Sig. Pietro Vescovo di Osimo, luogotenente del Rev.do Vescovo di Alba, vicario generale una fedeltà vera e perpetua alla Chiesa, secondo la forma del giuramento qui espressa. Anno 1371 di mano di ser Nero un tempo Gerio de Ruggeri da Pisa.
1230 – Fermo – Atto di obbligazione fatta tramite Jacobo del Sig. Suppo Sindaco della città di Fermo a Gentiluccio del Sig. Ruggero riguardo al dover restituire libbre 194 volterrane anconetane entro tre anni, nel qual tempo concesse a lui di fruire i frutti dei castelli di San Marco < a Servigliano> e di Monteleone. Affermò che questi denari li aveva ricevuti per dover pagare le condanne del Comune di Fermo e di persone particolari ,per recuperare i castelli della predetta città che erano tenuti dalla Chiesa per l’accaduto del fatto di Monte San Pietro. Anno del Signore 1277.
1231 – Fermo – Copia della lettera di Anglico Vescovo di Alba, vicario generale per Santa Romana Chiesa in Italia, diretta al Comune di Fermo per dover assolvere la città e il suo contado da moltissimi eccessi e per reati commessi soprattutto quando prese Gentile da Mogliano ribelle della Chiesa Romana come Signore e Rettore loro e quando hanno dato aiuto Ludovico di Baviera pubblico scismatico ed eretico, non ostante il giuramento prestato di fedeltà alla Chiesa Romana. L’assoluzione è stata impetrata altra volta tramite Egidio Vescovo di Sabina, predecessore vicario generale in Italia. Data a Roma nell’anno nono del Pontificato di Urbano V.
1232 – Fermo – Atto di vendita del sale e di tutti i frutti e proventi della gabella del sale del Comune e del popolo di Fermo e del suo distretto con i capitoli (disposizioni) in esso contenuti, fatti ad opera di Matteo di Domenico di Jacobo di Luca Sindaco del Comune di Fermo a nome dello stesso Comune a Tommasio di Benedetto da Mattaferri da Zara procuratore del Sig. Gregorio Corbiniense da Curiaco per tre anni. Anno del Signore 1341 – Rogito di Vannino di Francesco da Fermo.
1233 – Fermo – Atto del mandato di procura fatta tramite la Comunità e il Comune di Fermo nella persona di Jacobo di Giovanni da Fermo per presentarsi, a nome di questo Comune, di fronte ai Sigg. magnifici Priori di Fermo o ad altri giudici dove fosse necessario per promettere, a nome di questo Comune, nel malaugurato caso che il Sig. Stefano di Berardo del Sig. Taddeo da Teramo, eletto, per quanto di dice, Capitano, per motivi, come scritto in questo atto, faccia o consenta rappresaglie. Anno del Signore 1387 – Rogito di Paolo di Andrea.
1234 – Fermo – Bolla fatta a richiesta del Comune di Fermo ad opera del Signore Nostro il Papa Gregorio che dà commissione al Rev.do Sig. Pietro Vescovo e Rettore della Provincia della Marca di Ancona per la Santa Romana Chiesa, sulla richiesta di alleggerire le gabelle e le collette di questa città di Fermo, imposte al suo contado e più agli altri con Provinciali, affinché egli si informi con esattezza riguardo alla sopraddette cose e ne renda ben informato ampiamente il Rev.mo Sig. Pietro Cardinale del titolo di Santa Maria in Trastevere e vicario in questa Provincia. Data, Avignone, anno secondo del suo Pontificato.
1235 – Fermo – Atto di mandato di procura fatta tramite la Comunità e il Comune di Zara nella persona di Giovanni da Cernusco cittadino di quel luogo per ratificare e far ratificare, a nome dello stesso Comune, la pace al Comune di Fermo, tramite Mica Sindaco di questo Comune di Zara e il Comune della città di Fermo a motivo del caso di un incendio di una nave di Matteo di Buia e di altri danni ricevuti dagli uomini del Comune di Fermo. Anno del Signore 1262 – Rogito del notaio Marco Pistello.
1236 – Fermo – Atto di ratifica dei patti fatti tra il nobiluomo Michele da Micusio Sindaco del Comune di Zara il Sig. Gentile di Marco Sindaco del Comune di Fermo nell’anno 1288, celebrato nelle persone del Sindaco del Comune di Fermo Sig. Jacobino di Rainaldo e del Sindaco del Comune di Zara Gregorio di Diatico. Anno del Signore 1309.
1237 – Fermo – Copia della Bolla del Papa Eugenio IV con cui conferma le convenzioni, i patti, i capitoli avviati tra la Comunità e gli uomini della città di Fermo da una parte e dall’altra parte il Rev.mo Sig. Ludovico Cardinale del titolo di San Lorenzo Legato della Sede Apostolica. Il Papa ha confermato questi patti e convenzioni, come scritto in essa. Copia di mano di Pietro Falluto da Fermo.
1238 – Fermo – Copia di un privilegio di Annibaldo del Sig. Trasmondo nipote del Signore Nostro il Papa Alessandro IV e Rettore della Marca Anconetana, concesso su richiesta dei sindaci dei comuni di Fermo e delle altre città e delle terre e di alcune persone nobili del contado e distretto di Fermo. Essi vogliono ritornare alla fedeltà e all’obbedienza di Santa Romana Chiesa. Egli ammise queste richieste ritenute da dover ammettere, come più ampiamente nell’atto. Anno del Signore 1256.
1239 – Fermo – Bolla o lettera con sigillo in piombo del Papa Bonifacio diretta al Comune di Fermo con cui la città di Fermo è sollecitata ad assistere e dare aiuto contro i moti causati nella Provincia ad opera di Boldrino da Panicale contro Andrea Tomacello fratello carnale dello stesso Pontefice, Marchese della Marca Anconetana. Data a Roma nell’anno secondo.
1240 – Fermo – Copia di un Atto di riconoscimento di Giovanni XXII come vero Sommo pontefice e alre cose, di fronte al Rev.mo Vescovo di Mirapiscone subdelegato del Rev.mo Vescovo di Ostia Legato della Sede Apostolica e Rettore della Marca Anconetana fatto tramite Jacobuccio di Federico, Ugolino di Pecoruccio, Alessandro del Sig. Matteo da Fermo, maestro Bonaventura da Fabriano, Giovan Giorgio da Montecchio (Treia), con Damiano, rispettivamente sindaci dei comuni e della Comunità di Fermo; Osimo; Urbino; Jesi, Fabriano; Serra dei Conti ecc. Anno del Signore 1433.
1241 – Fermo – Copia della Bolla del Papa Gregorio XII concedente autorità a Benedetto Vescovo di Montefeltro, Rettore della Marca di Ancona con amplissime facoltà d’ufficio nel dover amministrare e governare la rettoria della Marca. Anno primo del suo Pontificato.
1242 – Fermo – Atto di esibizione fatta di un atto monitorio diretto al Comune di Fermo su richiesta di Mardoco e di Petrocco cittadini e mercanti romani, riguardo ad una somma di denari insieme con il mandato degli stessi nella persona di Angelo di Mardone a dover esigere questo somma. Anno del Signore 1266. Rogito di Matteo da Conca cittadino romano.
1243 – Ancona e Fermo – Atto di risposta insieme con la protesta fatta tramite Federico figlio del fu Guido di Montefeltro all’inquisizione formata contro lo stesso Federico tramite il Rev.do fra’ Lorenzo da Mondavio inquisitore dell’eresia, ecc. Anno del Signore 1321 – Rogito del notaio Jeronimo di Virgilio.
1244 – Fermo – Commissione della causa di appello fatta per la parte del Comune di Fermo contro una sentenza a favore del Comune di Ancona tramite il venerabile uomo Sig. Daniele giudice della Provincia della Marca nelle cose spirituali, concessa ad opera del Papa Martino V nostro Signore, a Guglielmo Cardinale presbitero del titolo di San Marco e inoltre citazione e inibizione della parte avversaria e lettere compulsoriali, ecc., come in quest’atto. Anno del Signore 1421. Rogito del notaio Alano di Rolando.
1245 – Fermo – Bolla del Papa Benedetto XII con cui da commissione ai vescovi di Arezzo, di Cortona e di Fermo per rivedere alcune sentenze di eresia pubblicate contro Federico conte di Montefeltro ad opera di Fra’ Lorenzo da Mondaino dell’ordine dei minori e Ildebrando vicario del Vescovo urbinate Alessandro, e diano esecuzione secondo la giustizia. Data Avignone giorni quattro alle None di Luglio <4 Luglio> nell’anno secondo del suo Pontificato.
1246 – Fermo – Strumento di transazione e di concordia fatta tra ser Petrocco di maestro Robertino da Ascoli procuratore di Ciccarrello e di Jacobo fratelli figli di Giovanni di Albertino un tempo cittadino e abitante a Napoli e ora cittadino di Fermo riguardo agli animali rubati a Giovanni predetto nel contado di Ascoli ad opera dei Fermani e riguardo alle rappresaglie concesse ad opera di Giovann, regina di Sicilia, per tale occasione, con pagamento di 50 ducati d’oro. Anno del Signore 1366. Per mano di ser Andrea del maestro Gentile da Fermo
1247 – Fermo – Mandato della città di Zara nella persona del Sig. Gregorio di Diatico a dover ratificare i patti e le convenzioni avute tra il Sig. Micaele da Micusio della detta città e il Sig. Gentile di Marco Sindaco della città di Fermo, riguardo alle mercanzie ed alla reciproca amicizia, ecc. Anno del Signore 1309. Per mano del notaio ser Giovanni Cuial.
1248 – Fermo – Lettera apostolica in forma di Bolla del Papa Bonifacio IX diretta al Comune di Fermo affinché vogliano credere al nobiluomo Ludovico da Parma a cui il Papa ha affidato alcune cose particolari da parte sua che deve riferire loro. Data, Roma, anno secondo del suo Pontificato.
1249 – Fermo – Atto di quietanza fatta tramite Jaocobo de Lambertini da Bologna abitante nella città di Fermo per 300 fiorini d’oro alla Comunità di Fermo e per essa a Biagio di Domenico da Fermo banchiere a motivo del residuo il completamento della predetta somma ebbe da detto Biagio a nome del detto Comune fiorini 82 d’oro ecc. Questo a causa del mutuo come si legge più ampiamente in questa quietanza, fatta nell’anno del Signore 1367 – Rogito di Bartolomeo di Guido da Imola.
1250 – Fermo – Sentenza insieme con la commissione a favore del Sig. Luciano di Cola, canonico Fermano, riguardo alla chiesa parrocchiale di San Giorgio del Porto di Fermo contro Piermatteo chierico Fermano pubblicata e concessa su richiesta di Giovanni Haghenweiler, chierico della Diocesi di Costanza, notaio delle cause delle cause della Camera Apostolica.
1251 – Fermo – Atti di quietanze di alcune libre e somme di denari anconetani fatte tramite Filippuccio del maestro Giovanni da Ancona a nome di questa città e attraverso altri nomi come più ampiamente in queste quietanze, ad Antonio di Giovannuccio Sindaco del Comune di Fermo a nome di questo Comune per le cause e le ragioni come scritto in esse. – Rogito di Lorenzo di Mercato da Ancona.
1252 – Fermo – Atto di sostituzione di un mandato di procura fatta tramite ser Pietro Veninbene procuratore del Rev.mo Nicola da Perugia Vescovo e principe di Fermo nella persona di ser Giovanni del maestro Benvenuto da Penna San Giovanni. Anno del Signore 1372 – Rogito di Vagnozzo di Lucio da Smerillo.
1253 – Fermo – Atto di ricevuta di alcuni fiorini avuti tramite il magnifico Sig. Gentile da Mogliano governatore del Comune e del popolo di Fermo da Antonio di Giovannuccio di Giovanni Albertone detto Paccarone, officiale sulla gabella del sale del Comune di Fermo. Anno del Signore 1349 – Rogito di Giovanni di Francesco Bongiovanni da Fermo.
1254 – Fermo – Mandato della città di Fermo nella persona di Pierstefano di Rainalduccio della contrada Castello come Capitano della custodia della rocca di Monterubbiano per il Comune di Fermo con otto famuli (aiutanti). Anno del Signore 1329. Per mano di ser Silotto di Bongiovanne.
1255 – Fermo – Bolla del Papa Nicola di assoluzione concessa alla città di Fermo per tutti i processi, le sentenze, le privazioni, le condanne tramite il condannato Jacopo da Caturco il quale dopo essersi più di una volta intromesso nella Sede Apostolica, coprendosi del Pallio pastorale come lupo rapace non smise di aggredire le pecore della Chiesa. Data a Roma presso Santa Maria di Araceli giorno 10 alle Calende di Augusto<23 Luglio> nell’anno primo del suo Pontificato.
1256 – Fermo – Riforma o decreto del Comune di Firenze che promette che il Sig. Lorenzo de’ Machiavelli cittadino fiorentino Podestà della città di Fermo non farà uso di rappresaglie contro la città e il suo contado, secondo la forma dei capitoli di questa Podesteria. Anno del Signore 1387. Pubblicato per mano di Dino figlio del fu Sig. Scarfagno da Prato cittadino fiorentino.
1257 – Fermo – Lettera aperta di elezione a giudice di giustizia degli appelli civili e criminali dei danni dati, dei delle vie, dei ponti e delle fontane, inoltre delle gabelle della città di Fermo per sei mesi fatta nella persona del Sig. Blasco di Fernando da Belvisso tramite i Sigg. Priori della città di Fermo e tramite il suo Consiglio e Comune, ecc., senza anno.
1258 – Fermo – Copia del mandato di procura della città di Fermo nella persona di ser Matteo di Luca da Penna abitante nella città di Fermo a dover comparire nella Curia Generale della Provincia della Marca. Anno del Signore 1397.
1259 – Fermo, Monte Rinaldo e Montelparo – Atto di transazione dei confini tra il Castello di Monte Rinaldo e la terra di Montelparo e in particolare riguardo al Castello di Bucchiano distrutto al tempo del Rev.do Giovanni Rannulio uditore del Sacro Palazzo Apostolico e commissario in questa causa dell’anno del Signore 1507 al tempo del Papa Giulio II. In questa transazione intervengano il Sig. Alessandro di Simeone, cittadino Fermano, come procuratore della città di Fermo, come consta dalla mandato di procura della città nella sua persona, fatto per mano di ser Bernardo di Pattimali, cancelliere della città ecc. e ser Giovanni di Matteo da Monte Rinaldo, come procuratore del Castello Rinaldo, come consta dal mandato di procura di mano di ser Alessandro di Simeone sopraddetto da una parte e dall’altra parte il maestro Marsilio Aurelio e il Sig. Giacomo Capistrello, procuratori della terra di Montelparo, come consta dal mandato di procura rogito di San Benedetto di Rizo da Monterubbiano, cancelliere di Montelparo.
1259 bis – Fermo – Capitoli per la parte della città di Fermo sottoscritti tramite l’Ill.mo e Rev.mo Sig. Cardinale Bandini Arcivescovo e Principe Fermano, 2 Aprile 1602.
1260 – Fermo – Lettera aperta del Cardinale Pietro del titolo di Santa Maria in Trastevere, Vicario Generale in Italia, a richiesta della città di Fermo, diretta al Rettore, al tesoriere e ai gabellieri della Provincia della Marca con cui ordina che la gabella sia ridotta a 12 denari per ogni libra di stima delle merci e per ogni miliare di olio un fiorino e mezzo d’oro. Data, Bologna, 27 Dicembre dell’anno terzo del Pontificato di Papa Gregorio XI. Sottoscrizione di mano del Sig. Jacobo da Castrobono.
1261 – Fermo – Lettera aperta di Anglico Cardinale Vescovo di Alba, Vicario Generale e in Italia per Santa romana Chiesa, presentata al Rev.mo Pietro Vescovo di Osimo, Luogotenente della Marca di Ancona e tramite il Sig. Pietro del Sig. Alessandro, Sindaco della città e del contado di Fermo, con cui egli, per l’autorità concessa dal Papa Urbano V conferma la assoluzione già concessa alla città e alle contado di Fermo per mezzo del Rev.mo Egidio Cardinale Vescovo di Sabina, suo predecessore nell’ufficio del Vicariato, da molti reati commessi e in particolare perché avevano assunto Gentile da Mogliano, pubblico ribelle della Chiesa, come loro Rettore e Signore ed avevano aderito a Ludovico di Baviera, eretico e scismatico. Data, Bologna, nell’anno nono del Pontificato di Urbano V.
1262 – Fermo – Copia della lettera patente del Rev.mo Anglico Cardinale Vescovo di Alba, ecc., a conferma della assoluzione, ecc., come nel numero 1261.
1263 – Fermo – Bolla di Bonifacio IX di assoluzione concessa alla città di Fermo, ai suoi castelli ed ad alcune altre persone particolari di questi castelli per gli eccessi e in particolare perché accolsero i nunzi e la lettera del Cardinale Roberto antiPapa chiamato Clemente VII e di Ludovico a un tempo duca Andegavense. Data, Perugia, anno quarto del suo Pontificato.
1264 – Fermo – Bolla di Bonifacio IX di assoluzione a Fermo e ai suoi castelli, come nel numero 1263. Copiata tramite ser Antonio di Cisco da Fermo nell’anno 1397.
1265 – Fermo – Altra copia della sopradetta Bolla di Bonifacio IX copiata tramite lo stesso ser Antonio di Cisco da Fermo.
1266 – Fermo – Lettera di tipo oratorio e di ringraziamento, in forma di Bolla di Bonifacio IX riguardo ad alcune offerte fatte da parte della città di Fermo al nobiluomo Sig. Andrea Tomacello fratello germano di questo Pontefice e Marchese della Marca Anconetana. Data, Roma, Calende di Agosto dell’anno secondo del suo Pontificato.
1267 – Fermo – Bolla del Papa Eugenio IV di assoluzione concessa alla città di Fermo e al suo contado dopo che ha scosso il giogo della cattiveria tirannica di Francesco Sforza, conte di Cotignola, ed è tornata alla devozione della Chiesa, condono per tutti gli eccessi perpetrati al tempo di questo tiranno nella città e nel suo contado, inoltre la remissione delle taglie, dei censi e degli affitti della Camera che dovevano essere pagati nel passato anche quelli per tre anni futuri. Data Roma anno del Signore 1446 anno sedicesimo del suo Pontificato.
1268 – Fermo – Copia della Bolla sopradetta del Papa Eugenio IV di assoluzione ecc., copiata di mano di ser Jacobo di ser Giorgio da Sant’Elpidio Morico nell’anno 1448
1269 – Fermo – Bolla del Papa Bonifacio IX di assoluzione concessa alla città di Fermo, ai castelli del suo contado e alle terre affidate a questa città e ad alcune persone particolari di questa città, del contado e delle terre, tramite il Vescovo Fermano a cui ha affidato l’incarico che li assolvesse nella forma consueta della Chiesa dalle censure, dalle pene incorse e dal giuramento prestato ad opera del Sindaco della città quando ottenne il vicariato nell’amministrazione temporale per un certo tempo della città e del suo contado dal Papa Urbano VI a motivo del fatto che l’aveva violato commettendo diversi reati ed eccessi contro il predecessore, contro la Santa Romana Chiesa e contro i suoi ministri e officiali ecc., come scritto in questa bolla. Data, Roma anno primo del suo Pontificato.
1270 – Fermo – Lettera patente del Rev.mo Antonio Vescovo di Fermo con la quale egli dà esecuzione alla Bolla di assoluzione del Papa Bonifacio IX alla città di Fermo e ai castelli del suo contado e alle terre ad essa affidate e alle persone particolari della città e del suo stato ecc. come nell’antidetto num. 1269.
1271 – Fermo – Lettera di incarico del Rev.mo Sig. Antonio Vescovo e Principe di Fermo deputato commissario dal nostro Signore Papa Bonifacio IX a dover assolvere; come nelle due pergamene 1269 e 1270, e diretta al Sig. Jacobo Angeluccio da Viterbo arcidiacono Fermato commissario da lui subdelegato all’esecuzione di queste. Data, Fermo, anno del Signore 1391.
1272 – Fermo – Esecuzione della Bolla di Bonifacio IX come nella pergamena 1271 e della lettera di incarico del Rev.mo Sig. Antonio Vescovo e Principe di Fermo secondo il loro tenore per assolvere; ecc. come nelle pergamene dei numeri 1269-1270-1271 tramite il Sig. Jacobo de Ugolini da Viterbo arcidiacono Fermano commissario subdelegato dal predetto Rev. Sig. Antonio; ecc.; redatto nel Castello di Grottammare anno del Signore 1391 – Rogito del notaio Giovanni di Antonio di Giovanni da Viterbo.
1273 – Fermo – Privilegio concesso dall’Imperatore Federico alla città di Fermo con cui accoglie questa città nella fedeltà all’Impero condonando tutte le offese di questa città contro di lui e contro Enrico re di Torre e di Gallura, Generale del Sacro Impero in Italia; ecc.; e condonando i reati dannosi perpetrati. Data presso San Germano nell’anno del Signore 1242 anno ventiduesimo del suo Impero, anno 45O del Regno di Sicilia, anno diciottesimo del Regno di Gerusalemme. Sigillo di Federico secondo Imperatore Romano.
1274 – Fermo – Breve del Papa Giulio II con cui ha rimandato 500 fanti per la spedizione di Ferrara mandati da parte della città di Fermo per il servizio di sua beatitudine. In questo Breve inoltre comanda che siano espulsi da Arquata alcuni nefasti ribelli o banditi ascolani. Anno del Signore 1510 settimo del suo Pontificato.
1275 – Fermo – Bolla del Papa Onorio IV diretta al Podestà e al Comune di Fermo con l’ordine che in nessun modo si facciano turbamenti astenendosi dall’apparato militare e cavalleresco per il fatto che gli Ascolani progettano di costruire un Castello nella Diocesi Fermana. Data presso Santa Sabina nell’anno primo del suo Pontificato.
1276 – Fermo – Atto di presentazione della lettera apostolica del Papa Onorio IV ai Consigli delle città di Fermo e di Ascoli tramite il venerabile Sig. Papiniano da Torino, preposito di Pinerolo, vice gerente nelle città di Fermo e di Ascoli del venerabile padre Sig. Federico eletto Vescovo di Ippona Rettore della Marca Anconetana proibendo, per mandato del Papa predetto, a queste città di innovare alcunché tra di loro. La città di Ascoli deve desistere dal costruire un nuovo Castello nella Diocesi di Fermo. I Fermani debbono desistere dall’apparato militare contro gli Ascolani. Anno del Signore 1286 primo del Pontificato – Rogito di Celano da Rieti.
1277 – Fermo e Ascoli – Copia dell’Atto di presentazione della lettera apostolica del Papa Onorio IV ecc. vedi numeri precedenti. Copiata di mano del notaio Stefano di Tommaso da Fermo.
1278 – Fermo – Copia dell’Atto di concessione di una carbonaria fatta da parte del Comune di Fermo alla chiesa e al convento di San Domenico di Fermo, a richiesta di frate Federico priore di questo convento dei Predicatori. Anno del Signore 1254 – Rogito di Nicolitto di Benvenuto. Copiato da Bartolomeo di Pietro.
1279 – Fermo o Episcopato – Privilegio dell’Imperatore Romano Federico I concesso al Vescovo Sig. Presbitero Vescovo Fermano a che nessuno lo molesti nei diritti dell’Episcopato, né faccia esazioni, ad eccezione del suo deputato in modo speciale a raccogliere i proventi del contrabbando, ordinando che si corrispondono a questo Vescovo le solite regalie, sotto pena di 100 libbre d’oro puro. Data presso Castellarano nell’anno del Signore 1185, anno trentatreesimo del suo regno, hanno trentunesimo del suo Impero. Atto munito con il sigillo solito della sua maestà e bolla aurea.
1280 – Fermo- Copia derivata da una terza copia dell’assoluzione concessa nell’anno del Signore 1346 a tempo del Papa Clemente VI a Cicco di Biagio da Fermo, a nome e per conto del Comune della città di Fermo, del regime e degli ufficiali di esso e in particolare del Sig. Gentile da Mogliano, inoltre degli altri castelli del contado di Fermo e delle altre persone particolari ivi, nomi qui espressi. L’assoluzione da moltissimi reati ed eccessi è concessa tramite il rev. frate Giovanni da Riparia Rettore generale della Marca Anconitana, ecc. Copiata da ser Sergio Cicco del Sig. Nicola da Fermo nell’anno del Signore 1358.
1281 – Fermo – Gli abitanti di Fermo, di Fabriano, di Osimo, di Urbino e tutte le altre terre e persone ribelli di tutta la Provincia della Marca con i loro seguaci e associati ribelli offrono capitoli e articoli per promettere al Papa Nostro Signore Giovanni XXII e ai suoi officiali deputati nelle terre ribelli, per opera dell’eresiarca e scismatico Pietro di Corvaria che, con nome nefando, si faceva chiamare Papa, del tenore come scritto nell’atto. Anno del Signore 1329 – Rogito di Giovannino del defunto Guglielmo da Offida, con tre altri notai consoci.
1282 – Fermo – Copia di una assoluzione fatta tramite l’Arcivescovo di Zara Pietro, per il Papa Nostro Signore Bonifacio IX e per la Santa Romana Chiesa, riformatore nella Marca Anconetana e Vicerettore e Luogotenente del magnifico Sig. Andrea Tomacelli, fratello germano del Pontefice, Marchese della detta Provincia, al nobiluomo Vanne di Cecco di Corrado da Sant’Angelo del contado di Fermo e al Comune, agli uomini e alla Comunità di questo Castello, riguardo a tutte le cose commesse contro la Chiesa Romana e contro il Comune di Fermo, in particolare riguardo alla ribellione contro la Chiesa e contro questo Comune, in vigore dell’autorità attribuita a lui dal predetto Pontefice per mezzo della Bolla datata Roma anno settimo del suo Pontificato e per mezzo della lettera del predetto Marchese datata da Girifalco di Fermo nell’anno del Signore 1397, anno nono del suo Pontificato. Come scritto in questo atto. Per mano di Ser Nicola di Jacobo da Fermo abitante in detto Castello nell’anno del Signore 1427.
1283 – Fermo . Lettera apostolica di Ugo, un tempo decano della Chiesa Bisuntina, giudice esecutore delle Bolle del Papa Paolo II, concessa al Rev.do Luciano di Cola, canonico Fermano; diretta ai Vescovi, agli arcidiaconi ecc., di Fermo e di Terracina affinché il detto Luciano sia al più presto da questi provveduto di due benefici vacanti, per sua decisione. Data, Roma, anno del Signore 1467 quarto del Pontificato.
1284 – Fermo – Copie di alcuni privilegi concessi al Rev.do Sig. Vescovo o all’Episcopato di Fermo ad opera del Sig. Enrico VI Imperatore Romano inoltre ad opera del Pontefice Onorio III del tenore e contenuto come scritto in esse. Copie fatte dal notaio Antonio di Rubeo da un antico libro trovato in questo Episcopato ecc.
1285 – Fermo – Copia della Bolla o lettera aperta del Cardinale Egidio, Vescovo di Sabina, Legato della Sede Apostolica e Vicario Generale in Italia, concessa al Comune di Fermo per l’autorità data a lui tramite un Breve di Innocenzo Papa VI, con cui condona alla città moltissimi reati, ecc., e specialmente il fatto che aveva preso come governatore Gentile da Mogliano, ribelle alla Chiesa Romana. Inoltre riconferma lo Stato e i castelli, le leggi e giurisdizioni, su richiesta del nobiluomo Antonio del defunto Tommaso milite Sindaco di questa città. Data Fermo anno terzo del Pontificato del Papa Innocenzo VI. Pubblicato per mano di ser Cisco da Fermo.
1286 – Fermo – Copia della Bolla del Papa Eugenio IV che conferma i patti e le convenzioni fatte e firmate tra il Cardinale Lodovico del titolo di Santo Lorenzo in Damaso, Legato della Sede Apostolica, a nome della Santa Romana Chiesa, con la città di Fermo, tra le cose viene promesso che mai i castelli del contado saranno liberati dal dominio della città. Dato a Montecchio nell’anno del Signore 1445. Copiato di mano di ser Jacobo di ser Giorgio da Sant’Elpidio Morico.
1287 – Fermo – Copia della lettera aperta del Cardinale Egidio, Legato della Sede Apostolica, con cui ordina a tutti i castelli del contado di Fermo, elencati qui, che debbano obbedire pienamente e con efficacia al Comune della città di Fermo tanto nella pagamento della tabella quanto in tutte le altre cose a cui erano tenuti dalla consuetudine o dal diritto o da privilegio e accolgano benignamente gli Officiali deputati da parte della città. Data Fermo giorno 28 Ottobre nell’anno terzo del Pontificato di Innocenzo VI. Copia per mano di Paolo di Francesco un tempo da Amandola, nell’anno del Signore 1355, al tempo di questo Pontefice.
1288 – Fermo – Lettera in forma di Bolla del Papa Bonifacio IX diretta ai magnifici Sigg. Priori e al Comune di Fermo con cui notifica che egli ha ricevuto la lettera e ha compreso il caso capitato in città. Raccomanda alla devozione della città, ringraziando Dio perché dalle mani dei loro nemici li ha preservati. Fa sapere che stanno venendo il conte di Carrara e Mostarda che Andrea suo fratello e Rettore della città, stava aspettando e quando verrà lo seguiranno con i necessari apparati. Egli intendeva decorare la città con la sua presenza. Data a Roma giorno quindicesimo alle Calende di Luglio <17 Giugno> dell’anno settimo del suo Pontificato.
1289 – Fermo – Lettera inibitoria di Bernardo da Rodi uditore della Camera Apostolica e vicario generale nelle cose spirituali nell’alma Urbe per il Signore Nostro Papa, diretta ad Enrico Vescovo di Brescia, commissario apostolico, allo scopo che non si intrometta più contro la città, nella causa di Monte San Pietro a motivo del fatto che le cose da decidere, per ordine del Papa Urbano V sono state affidate al Cardinale di Alba, Legato della sede Apostolica. Data Roma 26 Marzo dell’anno sesto del suo Pontificato.
1290 – Fermo – Copia della lettera apostolica o Bolla del Papa Bonifacio VIII diretta al Rettore della Provincia della Marca con ordine che si faccia consegnare, a nome della Camera, dagli Ascolani i castelli di Monte Passillo e Monte Cretaccio della Diocesi di Fermo, spettanti alla stessa Chiesa ed occupati da costoro allo scopo che non sorgano scandali tra queste città e fino a quanto sarà deliberato altro, deve tenere questi castelli per la Camera. Data, Roma, nell’anno sesto del suo Pontificato. Copia per mano di ser Jacobino di Pietro da Fermo nell’anno 1300.
1291 – Fermo – Copia di un testamento del defunto Giovanni Cambio del defunto Gerio fiorentino in cui stabilì eredi i suoi figli nati e nascituri per metà dei beni, per l’altra metà Nicoloso e Giacomo del defunto Francesco Cambio suo fratello carnale, nell’anno 1383, per mano di ser Piero di Jacobo di Cecco da Pistorio. Copiato di mano di ser Simonetto di Jacobuccio da Fermo nell’anno del Signore 1384.
1292 – Fermo, Ancona, Recanati, Iesi – Atto delle convenzioni e dei patti fatti ed avviati per cinque anni tra i comuni di Fermo, di Ancona, di Recanati e di Jesi e i loro sindaci cioè che ciascuna di queste città tiene i cavalli e gli stipendiati per il servizio di queste città, come scritto nell’atto, e farà altre cose come scritto in questa convenzione, fatta nell’anno del Signore 1292 – Rogito di Giovanni di Pietro da Jesi, di Matteo di Jacopo da Recanati, di Lorenzo de Lupi da Ancona e di Giovanni di Francesco da Fermo.
1293 – Fermo, Ancona, Recanati, Iesi – Atto delle convenzioni e dei patti fatti ed avviati per cinque anni tra i comuni di Fermo, di Ancona, di Recanati e a nome di queste ad opera dei Sigg. Rainaldo del Sig. Tarabotto Sindaco del Comune di Ancona; Jacobello di Ugolino Sindaco del Comune di Recanati, e Gentile di Bonafidanza Sindaco del Comune di Fermo, per la durata di cinque anni, del tenore ed e contenuti come scritto in esso. Anno del Signore 1292 – Rogito dei notai Giovanni di Tommaso; e Filippo di Dago e Marco di Marcellino.
1294 – Fermo – Atto di quietanza dell’affitto dovuto da parte della Comunità di Fermo alla Chiesa Romana, fatta tramite il Rev.mo Americo de Cregollo tesoriere. Anno del Signore 1318. Per mano di ser Manfredo di Sinibaldo da Matelica.
1295 – Fermo – Processo fulminato per l’immissione nel possesso del canonicato e della prebenda della Chiesa Fermana vacante dopo la morte del fu don Battista de Giraldi, chierico fermano ultimo possessore, a favore del sig. Francesco di Pietro di Matteo da Fermo provviso di questi canonicato e prebenda da parte del Signore Nostro Papa Alessandro VI, sotto il rogito di Pietro Poulain. Anno del Signore 1492
1296 – Fermo – Copia di una inibizione insieme con il libello di appello fatto tramite Simone da Marvilla tesoriere cappellano del Signore Nostro Papa, ecc., a richiesta dei Sigg. Priori del popolo della città di Fermo e di singole persone dal Castello di Loro al Rev.mo Sig. Antonio Vescovo Fesulano, Rettore della Marca Anconetana nelle cose spirituali e temporali e deputato giudice; ecc. Anno nono del Pontificato del Papa Bonifacio VIII. Copia tramite Andrea di Jacobo.
1297 – Fermo – Copia di una lettera di precetto fatto tramite il Sig.n Giovanni Visconti da Oleggio a Giuliano di Francesco cittadino Fermano a favore del Comune di Fermo e dello Stato, deputato affinché dovesse pagare denari da lui riscossi da tutti sia della città sia dello Stato in occasione che era banchiere per fiorini cento di oro; a Giorgio da Corte suo officiale; ecc. Nell’anno del Signore 1367.
1298 – Fermo – Lettera di notifica e di intimazione fatta da parte del rev. don Giacomo abate del monastero di San Savino dell’ordine di San Benedetto e unito, l’atto di precetto fatto ad opera del Rev.do Sig. uditore della Camera Apostolica alla Comunità e al Comune di Fermo con ordine di incominciare a pagare e far pagare, da 10 giorni a cominciare dal giorno di questa lettera, a Francesco di Guido e ai soci cittadini e mercanti di Siena 101 marche di beni nuovi e legali per le cause qui scritte. Anno del Sig. 1270.
1299 – Fermo – Atto di procura o di sostituzione del procuratore fatto tramite il Sig. Alatrino, Legato della Sede Apostolica e della Chiesa Fermana, procuratore nella persona di Benvenuto nelle cause che questa Chiesa ha con Ripatransone. Anno del Signore 1228.
1300 – Fermo – Lettera aperta del Papa Clemente diretta agli Arcivescovi e agli altri prelati delle Chiese affinché permettano di predicare e di questo affare elemosine nelle loro chiese agli canonici o frati del Monastero di Sant’Antonio della Diocesi di Vienne per le opere a favore dei poveri, secondo le licenze concesse loro altri volti da parte della sede Apostolica. Data, Avignone, giorno quattro alle Calende di Settembre <29 Agosto> dell’anno quarto del suo Pontificato.
1301 – Fermo – Atto di quietanza fatta tramite il Sig. Antonio Della Casa, mercante fiorentino, al magnifico milite Ludovico De Euffreducci senatore dell’alma Urbe per sé e per Matteo di Sante ad Antonio Paccaroni e a Luca Adami ed alcuni altri qui nominati, per fiorini d’oro della Camera 912 nell’anno 1454. Per mano del Sig. Lorenzo di Filippo di Venanzo cittadino romano.
1302 – Fermo – Breve del Papa Nostro Signore Sisto IV diretto ai Priori di Fermo affinché eleggano, sotto pena di scomunica e multa di 1000 ducati, entro sei giorni, tre cittadini da San Ginesio informati, che hanno notizie riguardo alla lite e alle differenze vertenti con la Comunità di Fermo, allo stesso modo come ha ordinato a quelli di San Ginesio di eleggere altrettanti cittadini Fermani bene informati riguardo a questa lite e essi abbiano ogni potere dalle parti per decidere e giudicare le differenze di questo caso, senza figura di giudizio. Come più ampiamente scritto in questo Breve. Data 11 Ottobre 1482.
1303 – Fermo – Atto di ricevuta di 250 fiorini di oro fatta tramite il Sig. Simone De Pistrinari da Bergamo, procuratore di donna Antonia Bizon da Crema, moglie ed erede del defunto Giovanni Visconti da Olegio, alla Comunità e al Comune di Fermo per la parte del debito a cui è tenuto questo Comune di Fermo, non pregiudicando alla giurisdizione del Comune contro i predetti eredi. Anno del Signore 1377 – Rogito di Giovanni di Nicola di Deutaleve da Fermo.
1304 – Fermo – Copia di un precetto fatto tramite il Sig. Jacobo da Palude, Capitano del popolo della città di Fermo, ai Rettori ed ai Sindaci dei castelli, i cui nomi sono scritti nell’atto, affinché si presentino di fronte a lui con quattro buoni uomini o massari per ciascun Castello, a dover promettere, fare fideiussione, giurare e osservare tutti e singoli gli statuti, tutti gli ordini, le riforme del Comune di Fermo. Anno del Signore 1340. Rogito di Baldo De’ Baldi. Copia per mano di Matteo di Angeluccio.
1305 – Fermo – Copia dell’Atto di mandato di procura fatto tramite la Comunità, il Comune e gli uomini della Terra di San Ginesio nella persona di Puccio del maestro Luca da questa terra, a ricevere la fine, la remissione e pacificazione, a nome di questo Comune, ecc., dal Sindaco del Comune di Fermo riguardo a tutti i danni, le ingiurie e offese reali e personali, fatte e inflitte dal Comune e dagli uomini di San Ginesio o dai loro seguaci,contro il Comune e gli uomini della città di Fermo e del suo distretto, ecc. Anno del Signore 1306 – Rogito di Andrea di Filippo da Camerino.
1306 – Fermo . Atto di mandato di procura fatto tramite il Comune Fermano nella persona del Rev.do Sig. Peregrino, Priore della chiesa di San Pietro Vecchio di questa città, per presentarsi, a nome di questo Comune e per esso, di fronte al Sommo Pontefice e dover chiedere l’assoluzione di tutte e singole le sentenze di scomunica e di interdetto inflitte tramite dal predetto Papa contro il Comune e persone singole della città Fermana e anche a nome di questo Comune dover giurare di osservare e di far osservare i mandati del predetto Papa ed altro ecc. Anno del Signore 1268 a tempo del Papa Clemente IV.
1307 – Fermo – Lettera aperta in forma di Bolla della costituzione contro tutte le persone e città o Comunità che contrarranno per libertinaggio, congiure, società, confederazione, ecc., espresse senza il consenso della Sede Apostolica, sotto pena di 3000 marchi e altro, come scritto in questa costituzione fatta da parte del Papa Nostro Signore Nicola IV nell’anno secondo del suo Pontificato.
1308 – Fermo – Atto del muto fatto tramite il Sig. Tommaso del defunto Benedetto De Mattaferri, cittadino di Zara, alla Comunità, agli uomini e al Comune della città di Fermo e per essi al loro Sindaco maestro Domenico di Rizzo, per 1800 ducati del conio della città di Venezia convertiti nel dover pagare gli stipendi destinati da parte di questo Comune contro la città di Ascoli, somma da dover restituire nei prossimi tre anni cioè la terza parte di essa in ciascun anno e per altre cause come scritto in questo atto, fatto nell’anno del Signore 1344 – Rogito di ser Alessandro del fu Ugello da Stella.
1309 – Fermo – Atto di quietanza fatto tramite Antonio detto Gezzarello da Giuliomusio procuratore di donna Pasqua moglie del defunto Berardo, e tutrice di Jacopo e di Antonia suoi figli, e a Colano di Giovanni da Roma della Comunità di Fermo riguardo a tutto quello che potessero pretendere contro questo Comune e contro persone singole di detto Berardo e Ricciardo e Scaramella da Giulionisio per alcuni uomini di Torre San Patrizio ed il furto del denaro delle bestie vendute nella fiera del mese di Agosto dell’anno del Signore 1451.
1310 – Fermo – Atto di risposta fatto tramite il Sig. Jaobo De Deutesalve a nome del Consiglio di Ascoli nello stesso Consiglio di Ascoli, al Sig. Magliapano da Reggio, giudice e ambasciatore della città di Fermo riguardo alla fabbrica sul litorale del mare, in questo modo cioè che non fu di loro volontà, proposito né ordinamento di acquisire o fare o ordinare alcunché riguardo al diritto della città di Fermo. Anno del Signore 1238 – Rogito del notaio Altidona.
1311 – Fermo – Bolla del Papa Nicola diretta ai castellani dei castelli o delle Ville di Torre di Palme, Marano , Grottammare, Montefalcone e Moresco affinché si restituiscano a questo Comune i castelli predetti tenuti dalla Camera in occasione dei danni che la città di Fermo ha inferto agli uomini di Monte San Pietro, per il fatto che riguardo a questi danni e alla condanna promulgata nella causa contro la città ad opera dell’Arcivescovo di Genova e di Fulgone da Podio di Aicardo Rettore della Provincia, questo Comune promise di stare al beneplacito dello stesso Pontefice. Data, Roma, giorno quinto alle Idi di Giugno <9 Giugno> nel secondo anno del suo Pontificato.
1312 – Fermo – Mandato della città di Fermo nella persona del maestro Andrea di Gentile a dover ricevere i Pallii a nome della città di Fermo e del Vescovo Fermano dai sindaci delle terre Ripatransone, Monterubbiano, Monte Santa Maria in Giorgio e Montecosaro. Anno 1357. Per mano del notaio ser Domenico di Marcuccio da Fermo.
1313 – Fermo – Copia della copia della lettera del Rettore generale della Marca diretta al Podestà e ai Priori della città Fermana in cui si ordina a questi, entro otto giorni dopo la presentazione della lettera, di scrivere e far porre nei volumi degli statuti, sotto pena a suo arbitrio, la infrascritta costituzione del generale della Marca da parte del Papa Bonifacio VIII cioè riguardo alla concessione ai catturatori e ai cacciatori che è lecito a ogni laico nei tempi e luoghi competenti, fare la caccia con ogni cane, uccello e rete, nonostante qualsiasi costituzione o proibizione del Rettore ed altro, come in questa copia estratta tramite Jacopo di Simone da Montelupone, ricopiata tramite Andrea di Massuccio da Fermo. Anno del Signore 1372.
1314 – Fermo – Atto del mandato di procura fatto tramite gli uomini e il Comune di Fermo nella persona di Filippo di Sciolto a dover comparire, a nome di questo Comune, di fronte al Rev.mo Sig. Jacobo Cardinale Savelli (che è il Papa Onorio IV innalzato al sommo Pontificato) e di fronte al suo uditore nella Curia in cui questo Comune tiene la lite con il Sig. Andrea di Bofredo in occasione del sale grezzo e a dover fare compromesso allo stesso Sig. giudice per questa causa ecc. Anno del Signore 1280 – Rogito del notaio Gentile di Simonetto.
1315 – Fermo – Copia di un appello interposto per la parte di Corrado di Angelo Sindaco del Comune di Fermo a nome di questo Comune, contro una sentenza emanata da Signore Iacobino del defunto De’ Caldarari da Spoleto, Giudice Generale nella Marca Anconetana, a favore del Comune e degli uomini di Civitanova, dichiarando che il litorale del mare è e deve essere del Comune e degli uomini di Civitanova e che appartiene a questi ecc. nell’anno del Signore 1295 – Rogito di Giacomo di maestro Rainaldo. Copia fatta da Bertino di maestro Boncambio.
1316 – Fermo – Copia di una copia di un privilegio del mandato di vicario del Sig. Giovanni da Visconti da Oleggio concessa a lui sulla città e sul contado Fermano da parte di Egidio, Vescovo di Sabina Legato della Sede Apostolica in Italia, Vicario Generale per la Santa Romana Chiesa ed vi è unito un estratto del Breve concesso per il Vicariato Generale del predetto Egidio da parte di Innocenzo VI dato ad Avignone giorno delle None di Ottobre <7 Ottobre> dell’anno sesto del suo Pontificato e il vicariato di questo Sig. Giovanni da Oleggio ha la data: Ancona giorno delle Calende di Aprile <1° Aprile> dell’anno ottavo del Pontificato di Innocenzo VI pubblicato per mano di ser Vanne di Domenico di Marco da Fermo.
1317 – Fermo – Precetto o ammonizione fatta da parte del Rev.do Padre Frate Jacopo, Abate del Monastero di San Sabino della diocesi Fermana e dell’ordine di San Benedetto, unita anche la lettera diretta a costui dal venerabile uomo maestro Raimondo di Argetio, Cappellano della Sede Apostolica e uditore generale delle cause della Camera Apostolica a Ruggero di Suppo Podestà della città Fermana, a nome di questo Comune, affinché entro 10 giorni paghi o faccia pagare nella Curia Romana a Francesco di Guido e ai soci mercanti senesi 101 marchi di sterline buone nuove e legali, ecc., e questo sotto pena di scomunica. Anno del Signore 1270 – Rogito di Bonaccorso da Gonzaga.
1318 – Fermo – Atto di acquisto di una vigna e di un pezzo di terra da parte di Rainaldo di Moricotto a nome e per conto dell’Ospedale di San Marco de Rivocelli dal Sig. Rainaldo di Michele al prezzo di 30 libbre volterrane, posto e confinato come si legge nell’atto. Vi è unito altro Atto di approvazione e di ratifica di questa vendita fatta per mezzo di Michele, figlio del Sig. Rainaldo. Anno del Signore 1247 – Rogito di questi atti di Jacobo di Rainaldo.
1319 – Fermo – Copia della lettera di Gerardo Abate Maggiore del Monastero Turonense, nunzio della Sede Apostolica in Italia, diretta al Comune di Fermo e al suo Sindaco Sig. Angelo di Bernardo, con cui decide riguardo alla differenza sorta sulla distribuzione dei beni e dei diritti degli ex-nobili Vanne di Cicarone di Andreuccio di Cola e di Fulchetto da Massa, beni confiscati per la Camera il giorno prima al detto Sig. Angelo a nome, come sopra, venduti. Data, Perugi, nell’anno terzo del Pontificato di Gregorio XI. Copia di mano di Antonio di Pasquale da Fermo. Anno del Signore 1381 a tempo di Urbano VI.
1320 – Fermo – Atto di alcune proposte insieme con le consultazioni su di esse fatto ad opera del Sig. Alberto De Sabatini da Bologna, Podestà della città di Fermo, e di altri uomini di questa città, del contenuto e tenore come nell’atto. Anno del Signore 1366 – rogito di Ugolino del fu Matteo da Parma.
1321 – Fermo – Copia della Bolla del Papa Martino che condona alla città di Fermo moltissimi reati e delitti e concede che nelle cause di prima e di seconda, sia cause civili e sia cause civili penali, gli uomini di questa città e del suo Stato, non possono in nessun modo esser portati fuori dalla città. Il Papa conferma i diritti e le giurisdizioni della città. Data, Roma, presso la Sede Apostolica nell’anno tredicesimo del Pontificato. Copia fatta di mano di ser Giovanni di Antonio detto Mancino.
1322 – Fermo – Atto di dichiarazione e promessa fatto da parte di ad opera di Jacopino di Rainaldo, Sindaco del Comune di Fermo, di fronte al conte e ai giudici di Zara, qualora capitasse che si facessero vendette o processi ad opera del Comune e delle persone di Zara contro il Comune o le persone di Campofilone, tuttavia ciò avvenga fuori dalla città di Fermo e dal suo distretto, per il caso di omicidio commesso dagli uomini di questo Castello nella persona di Luca di Talco, questo non sarà imputato a sua offesa e il Sindaco Fermano non si intrometterà in alcun modo nelle cose predette. Anno del Signore 1309. Scritti di mano di Bongiovanne di Rainaldo da Fermo.
1323 – Fermo – Breve del Papa Pio II diretta al Vescovo di Recanati con cui gli ordina che si informi del contenuto della supplica prodotta per la parte di N. Vescovo di Fermo, a lui presentata e riferisca. Data, Siena, giorno 26 Febbraio 1459 anno primo del suo Pontificato. La supplica è perduta e deve essere recuperata per Roma in copia.
1324 – Fermo – Copia di un atto di quietanza di 3000 libre ravennati fatto tramite il Rev.mo Sig. Simone Cardinale del titolo di San Martino, Legato della Sede Apostolica Rettore del ducato di Spoleto e della Marca Anconetana, a Petrarca di Giovanni Petrarca e a Simone di Giovanni Giudice, ambasciatori e cittadini anconetani, a nome dei predetti ed anche a nome e per conto del Podestà del Consiglio e del Comune di Fermo, per i motivi come scritto in questo atto fatto nell’anno del Signore 1266 – Rogito di Nicola Roca, ecc.
1325 – Fermo – Copia di alcuni atti compiuti di fronte al Sig. Antonio da Montefalco giudice generale nella Marca contro la Comunità, il Comune e gli uomini della città di Fermo a motivo e nell’occasione del fatto che ha accolto i ‘banditi’ Berardino di Paolo di Guglielmo da Monte San Polo, Giovanni da Castagna ed altre persone qui nominate. Unito l’appello fatto per parte del Comune di Fermo. Anno del Signore 1279.
1326 – Fermo – Copia di due privilegi concessi al Comune di Fermo. Uno del Papa Innocenzo che conferma le tenute e i possessi che la città aveva, inoltre le immunità e le libertà di questa città; dato 16 Agosto dell’anno nono del Pontificato. Altro privilegio del Papa Innocenzo in cui ordina al Rettore della Provincia della Marca che tutti i privilegi e i diritti della città di Fermo gli siano conservati intatti, considerata la devozione della città verso la Chiesa e i danni che ha patito per la stessa Chiesa. Data, Laterano, nell’anno undicesimo del suo Pontificato. Copia fatta da Jacobo di Pietro di Marco nell’anno del Signore 1298.
1327 – Fermo – Sentenza penale pubblicata ad opera di Jacopo da Morra, vice gerente generale del Sacro Impero nella Marca Anconetana, contro il Sig. Palmerio Tommaso del Sig. Giovanni e molti altri per l’accusa mossa dal Sig. Fidesmido da Mogliano. Anno 1244 – Rogito di Federico Imperatore Romano.
1328 – Fermo – Proposta fatto ad opera del Sig. Jacopo giudice e vicario del Sig. Tebaldo di Rubeo, Podestà della città di Fermo, nel pubblico e generale Consiglio di questa città, cioè che era necessario, per l’utilità del Comune di Fermo e per i segreti affari, stabilire un Sindaco procuratore che dovesse andare e dovesse agire; ecc., per le cose necessarie per il Comune di Fermo: se ai consiglieri piaceva che il predetto Podestà dovesse stabilire lui . La proposta piacque a tutti, senza alcun contrario, approvata in questo Consiglio.
1329 – Fermo – Atto del mandato di procura fatto tramite la Comunità, il Comune e gli uomini della città, nella persona di Tommasino di Tommaso a dover comparire, a nome di questo Comune, di fronte al Sig. Vitale di Brosa, Rettore nella Mara e vicario generale per la Chiesa Romana, e dover chiedere, a nome dello stesso Comune e dei castelli, come scritto in questo mandato, la generale assoluzione di tutti i singoli reati in qualsiasi modo e occasione commessi da parte del Comune di Fermo, dei suoi castelli ed uomini; e per fare altro come più ampiamente qui scritto. Anno del Signore 1313 – Rogito di Domenico di Manzio.
1330 – Fermo – Atto di procura fatto ad opera di del Sig. Monaldo di Guglielmo da Fermo nella persona del Sig. Rainaldo da Brunforte a suo nome, per dover fare rinuncia al Sindaco del Comune di Fermo o a chiunque altro per lo stesso Comune, intervenendo l’appello o gli appelli per mezzo di Riccardo di Pietro Podestà di Fermo, a motivo dell’omicidio commesso dallo stesso costituente nella persona di Ruggero da Montefiore. Anno 1298.
1331 – Fermo – Licenza di condono di 3000 ducati d’oro dovuti da parte della Comunità, Comune e uomini di Fermo alla Camera Apostolica in occasione delle taglie, dei censi ed affitto, a motivo di gravi e intollerabili danni subiti dal Comune di Fermo e dagli uomini, perché inflitti da parte del Liverotto De Euffreducci. La concessione al Comune e agli uomini predetti è fatta dal Papa Nostro Signore Giulio II, come in questa condono. Anno del Signore 1504.
1332 – Fermo – Atto di ricevuta per 50 libre ravennatensi fatto tramite il Sig. Pietro da Gaeta, tesoriere della Marca Anconetana per la Santa Romana Chiesa, alla città Fermana e per essa a Franceschino di Pepo, da dover pagare, a nome di questa città, per l’affitto dovuto dal Comune per il passato anno 1353 e come scritto più ampiamente in questo atto dell’anno del Signore 1354, al tempo del Papa Innocenzo VI – Rogito di Lotto di Jacobo ecc.
1333 – Fermo – Copia di un atto di mandato di procura fatta dal Rev.mo Sig. Nicola Arcivescovo e Principe per grazia di Dio, nella persona del Sig. Pietro Veninbene da San Ginesio per le liti e le cause ed in particolare per la causa contro ser Giovanni De Bacileri procuratore del Rev.mo Sig. Vescovo Maceratese riguardo ai confini e ai castelli da assegnare per la Diocesi di Macerata, ecc. Vi è unito l’atto di sostituzione del Sig. Pietro Veninbene nella persona di ser Vanne del maestro Benvenuto, ecc. C’è aggiunto l’appello fatto presso il Papa tramite detto ser Vanne riguardo alla delazione fatta dal Rev.mo Sig. Anglico o il Vescovo Oxomense commissario. Anno del Signore 1371.
1334 – Fermo – Atto di vendita o donazione o concessione di un terreno sito nel territorio o luogo chiamato Valle, nel vicolo di San Felice, ad opera di Jacopo figlio, a Carbone di Giulio, a Gentile e ad Angelo figli, inoltre a Ramuzio e a Valentino figli di Rainaldo, nei confini, ecc.; al prezzo di 20 libre volterrane, ecc. Anno del Signore 1330 – Rogito del notaio Giglio.
1335 – Fermo – Due mandati. Uno di donna Munaldesca figlia del defunto Sig. Trasmondo da Sant’Angelo; e il secondo mandato del Sig. Mascio conte Oguizone fatta al Sig. Giberto da Valle affinché paghi, per loro mandato, 450 libre a Saladino loro figlio, ecc. Anno del Signore 1220 – Rogito di Bosignano notaio.
1336 – Fermo e Ancona – Capitoli o patti e convenzioni tra le città e i comuni di Fermo, di Ancona e di Camerino stabiliti per la durata di cinque anni. Anno 1484.
1337 – Fermo – Mandato di esecuzione del Protonotario apostolico Girolamo di Matteo, uditore generale delle cause della Curia della Camera Apostolica, per la sentenza pubblicata ad opera del Rev.mo Sig. Piero Melchiodo Vescovo di Macerata, nella vertenza introdotta in forza del decreto camerale tra la magnifica Comunità e gli uomini della città di Fermo da una parte e dall’altra parte la Comunità e gli uomini dei castelli di Mogliano, di Falerone, di Massignano, di Ponzano, di Servigliano e di Altidona riguardante il preteso pagamento delle dative e assegnamenti e sgravi di questi, ecc. In essa dichiarò che la magnifica Comunità Fermana e gli uomini non erano tenuti a pagare e contribuire alle dative o collette da farsi alla Camera Apostolica da parte di detti castelli e uomini ed essa ebbe assoluzione. Come scritto nell’atto. Data nell’anno del Signore 1579.
1338 – Fermo – Atto del mutuo di 153 libre ravennatensi ricevute dai Priori del popolo della città Fermana da Abraam a del Sig. Moise e soci nominati nell’atto. La restituzione fu promessa entro i sei mesi prossimi venturi, ecc., come in questo atto dell’anno del Signore 1310 – Rogito del notaio Rodaldo di Uffreduccio di Scambio.
1339 – Fermo – Atto di richiesta e di accettazione nella tutela del Sig. Cicco e di Margherita, pupilli figli del defunto Domenico di Guarisio, fatto tramite Iacobuccio di Guarisio del Castello Chiarmonte ecc. nell’anno del Signore 1313 – Rogito di Giacomo di Monaldo Montegranaro.
1340 – Fermo – Atto di ricevuta di fiorini otto ad opera del Sig. Bartolomeo del Sig. Monaldo da Viterbo, di oro buono, per la parte del patrocinio di 10 fiorini d’oro che lui stesso doveva avere dal Comune di Fermo, ecc., come scritto in quest’atto dell’anno del Signore 1280 – Rogito del notaio Giorgio di Angelo.
1341 – Fermo – Cinque atti dei custodi delle contrade di Fermo che trasferiscono o cedono alla persona di Negro del Sig. Giberto tutti i diritti, le azioni reali e personali, ecc., che hanno o possono avere contro il Comune della città di Fermo in occasione dei 40 soldi volterrani per ciascuno, che dovevano ricevere dal Comune Fermano per la custodia che hanno fatto negli ultimi quattro mesi, al tempo della Sede Apostolica vacante, ecc. Anno del Signore 1277 -Rogito di Tomassino di Bartolomeo.
1342 – Fermo – Lettera dei Priori della libertà, e del vessillifero della giustizia del popolo Fiorentino con cui lodano le virtù del Sig. Nicola Lucherini che desidera la pretura o la podesteria di Fermo nell’anno del Signore 1469.
1343 – Fermo – Atti e processi fatti nella causa vertente tra il magnifico Comune di Fermo e il Sig. Tommaso di Benedetto da Mataferri da Zara in occasione del sale la cui gabella il predetto Tommaso aveva comprato dal Comune, ecc., dell’anno del Signore 1342.
1344 – Fermo – Decreto fatto nella magnifica Cernita della città di Fermo riguardante i beni venduti non a sudditi . Se qualcuno in futuro venderà qualche possessione (terreni) non a un suddito, per il diritto stesso per il fatto incorre nella pena di scuti 100 e della perdita del prezzo della cosa venduta. La consultazione fu espressa dal Sig. Francesco Mancino. 17 Maggio dell’anno del Signore 1556.
1345 – Fermo – Mandato di procura del Comune e della Comunità di San Flaviano nella persona di Bartolomeo di Filippo da San Flaviano, per dover fare e contrarre, a nome di questo Comune, una perpetua amicizia e società e per dover dare licenza al Sindaco del Comune di Fermo di prendere la tenuta e possesso dei beni di questo Comune e Comunità; ecc., inoltre a dover ricevere l’obbligazione giurata, la cauzione, ecc., dal Comune di Fermo o dal suo Sindaco di non dover contravvenire ai capitoli espressi sopra, sotto pena per ogni capitolo violato, di 1000 marchi di argento, ecc. Anno del Signore 1251.
1346 – Fermo – Elezione fatta del nobiluomo Sig. Bonfrancesco de’ Guarnerini, cittadino di Padova a Podestà di Fermo, fatta ad opera dei venerabili frati Isaia e Baligano dell’Ordine degli Eremiti, a nome del Comune di Fermo, nell’anno del Signore 1283. Il Sig. Bonfranco occupato, come disse, in negozi impegnativi, ricusò. Anno del Signore 1283.
1347 – Fermo – Lettera apertadi Egidio Cardinale Presbitero per Divina Misericordia del titolo di San Clemente, Legato della Sede Apostolica, indirizzata ai governi amministratori, ai Consigli e alle Comunità dei castelli elencati nella lettera, affinché alla prima domenica vengano a dover prestare giuramento di fedeltà e a fare ogni cosa a cui erano tenuti per diritto verso il Comune e la Comunità di Fermo. Data 2 Settembre dell’anno terzo del Pontificato del Papa Innocenzo VI.
1348 – Fermo – Atto fatto dal magnifico Sig. Sebastiano Rutiglione da Tolentin,o Luogotenente dell’Ill.mo Cardinale Carafa, governatore della magnifica città di Fermo, e dai Priori del popolo della città di Fermo per dover restringere e tener in spazio chiuso gli ebrei di questa città secondo la forma della Bolla del Papa nostro Signore Paolo IV. Anno del Signore 1500. Come scritto in questo Atto.
1349 – Fermo – Piccola nota delle libre e dei denari dati e assegnati a persone i cui nomi sono in essa scritti ecc.
1350 – Fermo – Capitoli fatti per la concordia e per la pace sulle differenze insorte tra la magnifica Comunità di Fermo e i suoi gabellieri da una parte e dall’altra parte il clero fermano riguardo alle gabelle, ai pascoli e alla molitura, ecc., come scritto nei capitoli dell’anno del Signore 1579.
1351 – Fermo -Mandato di procura del Comune di Fabriano fatto nella persona di ser Gressio di Giovannetto da Fabriano a dover comparire di fronte al Sig. Mercenario da Monteverde e dover ratificare tutti i patti, ecc., nell’anno del Signore 1331.
1352 – Fermo – Diversi strumenti e copie di strumenti prodotti ad opera del Comune di Ancona contro il Comune di Fermo per una certa somma di denaro mutuato al Sindaco del Comune di Fermo. Anno del Signore 1416.
1353 – Fermo – Lettera aperta di Giovanni Vescovo di Recanati e di Macerata, commissario della Marca per le persone armate della Chiesa, ecc. Egli esorta il Comune e la Comunità di Fermo affinché richiami tutti nella città di Fermo e nel suo contado dalla discordia alla concordia, ecc., e concede licenza a questo Comune di imporre a tutti gli afferenti che distribuiscono il vino a questa città, per ogni salma (misura) bolognini quattro oltre in aggiunta a quanto dovuto per consuetudine, ecc., come scritto nella lettera. Anno del Signore 1423.
1354 – Fermo – Mandato di esecuzione di Orazio Borghese, uditore generale della Camera, su richiesta del Sig. Giovanni di Rota bergamasco ecc., contro Nicola di Evangelista e Nicola di Lucido per il pagamento di 16 fiorini dovuti in occasione dell’atto fatto, scritto sopra per l’obbligazione camerale del vallato ecc. Anno del Signore 1588.
1355 – Fermo – Atto di condono del 1000 marche d’argento al Comune di Fermo o ai suoi sindaci da parte del Rev.mo Sig.Vitale arcidiacono di Camerino, Rettore della Marca Anconetana, e tesoriere generale, somma che Fermo doveva pagare in occasione di aver disprezzato una lettera inviata dallo stesso Rettore con l’interdetto che mandava contro il Comune e gli uomini di San Severino ribelli contro questo Rettore e contro la Santa Romana Chiesa. Anno del Signore 1315. Ecc.
1356 – Fermo – Lettera del Rev.mo Sig. Vescovo di Sabina, Legato della Sede Apostolica, diretta ai saggi uomini consiglieri del Comune di Fermo per favorire la nobile donna Antonia, vedova del defunto Sig. Giovanni Visconti da Oleggio, riguardo al dover rispettare verso di lei le concessioni fatte, altra volta, cioè che quelli che volevano trasporti e mercanzie portati dalla città e dal contado fermano verso il Castello di Marano abbiano questa possibilità, purché, come scritto nella lettera, paghino nella città e nei luoghi consueti le gabelle. Data, Ancona, 2 Dicembre. Ecc.
1357 – Fermo – Diverse scritture riguardanti la tentata scomunica dei cittadini Fermani ad opera dell’Ill.mo e Rev.mo Sig. Ottavio Cardinale Bamdini Arcivescovo di Fermo, a motivo della concubina del Sig. Lucio Sanguigni ecc. Anno 1601.
1358 – Fermo – Atto di donazione fatta da parte dei Sigg. Rogerio e Ofreduccio, figli del defunto Ferro riguardo a tutta la porzione che avevano nel Castello Malvicino presso Gualdo, ecc., al Sig. Fidelsmido figlio del conte Ranaldo, ecc. Anno del Signore 1218.
1359 – Fermo – Lettera di Gerardo Testa canonico Aquense, dottore dei decreti e vicario generale del legato della Marca Rev.mo Sig. Anglico Vescovo di Alba, diretta ad Antonia De’ Benzoni, vedova del defunto Sig. Giovanni Visconti da Oleggio, ecc., come in questa lettera, riguardante la porzione dovuta dal Comune di Fermo.
1360 – Fermo – Lettera aperta di Corrado di Muzio cittadino Anconetano, Podestà della terra di San Giusto, con cui promette ai Priori di Fermo che ricevono la pace e la concordia nel nome del Comune di Fermo, del distretto e delle terre a questa affidate e che mai saranno accolte nella terra di San Giusto le genti armigere nemiche di questo Comune o del suo distretto o di Sforza. Anno del Signore 1389
1361 – Fermo – Ricevuta di 500 ducati d’oro della Camera fatta da parte di Andrea Tomacelli, fratello germano del Papa nostro Signore, alla Comunità e al Comune di Fermo, ecc. Anno del Signore 1391.
1362 – Fermo – Lettera di Anglico Cardinale di Santa Romana Chiesa Vescovo di Alba che ratifica la sentenza pubblicata sul pagamento del debito da pagare ogni mese da parte del Comune di Fermo alla nobildonna Antonia de’ Benzoni vedova del defunto Giovanni Visconti di Oleggio.
1363 – Fermo e Monte San Pietro – Copia del decreto ottenuto nel magnifico Consiglio del Comune e di degli uomini di Fermo riguardo al provvedere denari per riscattare il Castello di Monte San Pietro de Allei.
1364 – Fermo – Atto di quietanza fatta tramite il Sig. Nicola De Gattula da Gaeta, tesoriere generale della Provincia della Marca Anconetana, a Spinuccio di Francesco della città di Fermo per dover pagare, a nome di questa città di Fermo, fiorini 22 e 16 anconetani per gli affitti di nove anni cioè per gli anni dal 1354 fino al 1368 ecc. Dato nell’anno del Signore 1362.
1365 – Fermo Copia della Bolla del Papa Gregorio IX che conferma tutti i diritti e i possedimenti di cui gode il monastero di Ferentillo, come scritto nella Bolla e in qualche modo sono elencati; concessa nell’anno del Signore 1231 quinto del suo Pontificato. Copiata di mano di Paolo di Berardo nell’anno del Signore 1266.
1366 – Fermo – Breve del Papa Signore Nostro Clemente VIII che conferma tutti gli statuti, le ordinanze, le delibere e privilegi, ecc., le grazie e gli indulti concessi da ogni Pontefice romano suo predecessore e assegnati tramite il Comune di Fermo come tasse per i compensi ai giudici e ai notai penali della città di Fermo, come scritto in questo Breve dell’anno del Signore 1592 primo del suo Pontificato.
1367 – Fermo – Breve del Papa Nostro Signore Pio II diretto ai Priori e alla Comunità della città Fermana con cui chiede loro aiuto per il suo fermo decreto e per il proposito da lui fatto di partire personalmente contro i Turchi ecc., come in questo Breve dell’anno del Signore 1463 sesto del suo Pontificato.
1368 – Fermo e castel Sant’Angelo – Breve del Papa nostro Signore Nicola V con cui permette che gli uomini del Castello Sant’Angelo possano confezionare sei salme di sale grezzo ogni anno e portarle ai Priori della città Fermana. Anno del Signore 1453 settimo del Pontificato.
1369 – Fermo – Breve del Papa nostro Signore Giulio II diretto al Sig. Paolo de Martelli, vicario genarale della Chiesa Fermana nelle cose spirituali, con cui gli ordina che assolva i Priori, gli uomini e la Comunità Fermana da tutte le censure ecclesiastiche e pene a motivo dell’interdetto, che era già eseguito, e ottenuto prima per l’istanza dei mercanti romani che seguivano la Curia e dei creditori della stessa città durante tutta l’ottava della domenica di Risurrezione, per i motivi come scritto in questo Breve. Data anno del Signore 1504.
1370 – Fermo – Lettera in forma di Breve del Papa Nostro Signore Leone X diretta ai Priori e al Comune Fermano con cui ordina che in seguito, non presumano di convocare il Consiglio o la Cernita senza l’assistenza del governatore o del suo uditore. Data, Magliano, nell’ultimo giorno di Aprile dell’anno 1520.
1371 – Fermo – Breve del Papa nostro Signore Clemente VIII che assolve da alcune scomuniche, censure e pene che il Comune e la Comunità della città Fermana pensavano di aver ricevuto, a motivo dell’aumento fatto da loro della gabella, ecc., e concede loro per il futuro di poter esigere per i prossimi 10 anni questa gabella senza alcuna censura né incorrere in pene. Data nell’anno del Signore 1596 quinto del Pontificato.
1372 – Fermo – Breve del Papa Nostro Signore Paolo II che conferma tutti gli statuti, i privilegi, le grazie, gli indulti ecc. della città Fermana. Il Papa volle che questa conferma avesse luogo insieme con la sentenza pubblicata dai venerabili confratelli Vescovi A. Aquilano e N. Recanatese, commissari nella causa con gli uomini di San Pietro. Dal suo giudicato risulterà che essi hanno espresso come contenuto nella sentenza. Ubbidiranno alle future ordinanze del Papa altrimenti è dichiarata nulla. Data l’anno del Signore 1467, anno terzo del Pontificato.
1373 – Fermo – Breve di Nostro Signore Papa Giulio III che concede il giubileo e l’indulgenza plenaria al Comune della città Fermana a causa del fatto che molte persone a motivo della miseria e della carenza dell’annona nel passato anno di giubileo non poterono recarsi a Roma, ecc., ora lo concede facendo la visita per 15 giorni continui oppure stabiliti, alla Cattedrale di Fermo, alle chiese di San Savino, di San Giuliano e di Santa Croce, pregando, ecc. Per dare efficacia a questo Breve concede che possano essere assolti, con la salutare penitenza, da comfessori che hanno potere di scegliersi, i quali assolvano da tutti e qualsiasi pur gravi ed enormi reati, compresi quelli riservati alla Sede Apostolica ad eccezione di quelli contenuti nella bolla In Coena Domini. Come scritto in questo Breve, dell’anno 1551 secondo del suo Pontificato.
1374 – Fermo – Breve del Papa nostro Signore Sisto IV con cui condona al Comune e a tutta la città Comunità della città la terza parte delle taglie che dovevano pagare alla Camera Apostolica e 500 fiorini d’oro dalle taglie del presente anno dovute alla Camera, da utilizzare per la riparazione delle mura della città Fermana, ecc., come scritto in questo Breve dell’anno del Signore 1471 primo del Pontificato.
1375 – Fermo – Breve del Papa Gregorio XIII che rimette le somme di denaro dell’imposta del porto di Ancona che la città di Fermo doveva pagare, su istanza del Governatore di Fermo, Jacobo Boncompagni, concedendole per i lavori di restauro delle mura della città, ecc., nell’anno del Signore 1577 quinto del Pontificato.
1376 – Fermo – Breve del Papa Nostro Signore Gregorio XIII che rimette le somme di denaro che il Comune di Fermo era tenuto a pagare per il porto di Ancona, ottenuto tramite il Sig. Jacopo Boncompagni governatore di Fermo per i lavori di restauro delle mura della città Fermana nell’anno del Signore 1579 anno settimo del Pontificato.
1377 – Fermo – Breve del Signore Papa Leone X diretta agli Priori della città di Fermo con cui ordina loro che, sotto pena di scomunica e di 2000 ducati di multa, entro un termine da stabilire per i loro Priori ad arbitrio del Sig. governatore dell’alma Casa di Loreto, debbono mandare 100 uomini per dover costruire gli argini e scavare le fosse presso il tempio della Beata Maria di Loreto secondo gli ordini già espressi per tale opera. Data, Cerveteri, 21 Ottobre 1519.
1378 – Fermo – Breve del Papa Nostro Signore Innocenzo VIII ottenuto su richiesta di Carlo de’ Martelli e del socio mercante, diretto ai Priori e al Comune di Fermo affinché paghi il residuo del sussidio cioè 1000 ducati che la Comunità di Fermo doveva dare alla Camera Apostolica o al Sig. Luca da Sarnano commissario, come in altro Breve diretto allo stesso Carlo de’ Martelli oppure al suo mandatario, nell’anno del Signore 1488.
1379 – Fermo – Breve di assoluzione dalla censura di scomunica, ecc., concesso ad opera di Nostro Signore il Papa Clemente VIII al Comune e alla Comunità della città Fermana su richiesta dell’Ill.mo e Rev.mo Domenico Cardinale Pinelli, nell’anno del Signore 1592 primo del Pontificato.
1380 – Fermo – Breve del Papa Nostro Signore Sisto V Pontefice Massimo che conferma gli statuti, i privilegi, gli indulti, ecc., della città Fermana nell’anno del Signore 1585, anno primo del suo Pontificato.
1381 – Fermo – Breve del Papa Nostro Signore Paolo V che conferma tutti gli statuti, i privilegi, gli indulti ecc., della città Fermana. Anno del Signore 1605, primo del suo Pontificato.
1382 – Fermo – Breve o rescritto del Papa Nostro Signore Eugenio IV per la demolizione del Girifalco sopra la richiesta fatta da parte del Comune e della Comunità di Fermo allo stesso Papa per la demolizione del Girifalco di Fermo ecc., come in questo Breve dell’anno del Signore 1445 anno quindicesimo del suo Pontificato.
1383 – Fermo – Breve del Papa Nostro Signore Nicola V che concede alla città di Fermo di poter condurre 1000 salme di grano dalla città Fermana o dal suo contado, estraendole e conducendole dovunque volesse nell’anno del Signore 1448 secondo del Pontificato.
1384 – Fermo – Breve o rescritto apostolico del Papa Paolo II diretto al tesoriere della Provincia della Marca Anconetana affinché si informi dell’antica consuetudine della città Fermana per cui quelli che estraggono il grano fuori dal territorio di questa città e l’hanno trasportato per mare, pagando 10 fuori fiorini per ogni salma fino a dieci quarte rase , ora si sentono più gravemente oppressi perché non si fa come erano soliti fare, ma sono aggravati sia nel pagamento che nella misura più di quanto detto sopra, ecc.; data nell’anno del Signore 1470, sesto del suo Pontificato.
1385 – Fermo – Breve del Papa Clemente VIII diretto al governatore della città Fermana affinché dalla sentenza della Congregazione sopra i gravami da prendere in base all’autorità apostolica a lui concessa faccia esigere dai mercanti e dagli artigiani della città come dagli altri cittadini le collette secondo la rata delle merci e dei beni, con cura per le cause come scritto in questo Breve dell’anno del Signore 1594, terzo del Pontificato.
1386 – Fermo – Breve del Papa Nostro Signore Alessandro VI rivolto ai Priori della magnifica città Fermana che, unito con il luogotenente del legato della Provincia della Marca, insieme si adoperino per catturare Liverotto da Fermo e fare altre cose che sembreranno necessarie per quanto serve eseguire per la pace e per la tranquillità della città Fermana. Data: Roma 15 Gennaio dell’anno del Signore 1502, anno 10º del suo Pontificato.
1387 – Fermo – Breve del Papa Nostro Signore Clemente VIII che concede l’esazione di una libera e mezza di farina di molitura per ogni centenario macinato, fino all’anno 1606 al Comune, agli uomini e alla città Fermana e li assolve dalle censure in cui erano incorso a motivo del loro voler continuare in essa oltre la cessazione dopo decorso il tempo di 15 anni concessi dal Pontefice Sisto V. Dell’anno del Signore 1603, anno dodicesimo del Pontificato.
1388 – Fermo – Breve del Papa Alessandro VI rivolto ai Priori del popolo della città di Fermo affinché vengano in aiuto a lui con qualche idonea e opportuna offerta di denaro al più presto, se vorranno, ecc., come in questo Breve dell’anno del Signore 1495, quarto del suo Pontificato.
1389 – Fermo – Breve del Papa nostro Signore Paolo II rivolto al governatore della Provincia della Marca o al suo luogotenente lamentando di aver saputo che un doganiere del sale della Provincia non ha distribuito né venduto il sale nei luoghi marittimi e nella città Fermana secondo il peso e la forma dei capitoli che sono stati fatti con la Camera Apostolica, per cui li esorta a che si informino diligentemente e diano notizia di risposta al più presto. Dopo aver ben conosciuta la realtà egli avrebbe preso provvedimenti, ecc. Anno del Signore 1470, anno sesto del Pontificato.
1390 – Fermo – Breve del Papa Eugenio IV concesso alla città e al Comune Fermano affinché facciano esaminare tutte singole le cause di prima e seconda istanza sia civili che penali nella città Fermana secondo la forma degli statuti, ecc. Anno del Signore 1434, secondo del Pontificato.
1391 – Fermo – Breve del Papa Signore Nostro Sisto V che concede l’esazione di una libra e mezzo di farina della molitura per ogni centenario macinato per la durata di 15 anni soltanto, concessa al Comune e alla Comunità Fermana nell’anno del Signore 1587, terzo del Pontificato.
1392 – Fermo – Breve del Papa Nostro Signore Paolo V concesso all’Ill.mo è Rev.mo Sig. Pietro Cardinale Aldobrandini, camerario di Santa Romana Chiesa, affinché possa estendere o prorogare per un biennio la concessione fatta alla città di Fermo ad opera del Papa Clemente VIII riguardo alla gabella sulle cose che in questa città sono importate, esportate e sono ivi vendute. Anno del Signore 1605, primo del Pontificato.
1393 – Fermo – Breve del Papa nostro Signore Gregorio XIII che concede l’indulgenza plenaria e la remissione di tutti i peccati a tutti i fedeli cristiani, ecc., i quali interverranno alla preghiera delle Quarant’ore della prima domenica di Quaresima nella chiesa o nelle chiese di Fermo, ecc., per il presente anno soltanto. Data Roma 8 Febbraio 1577, anno quinto del Pontificato.
1394 – Fermo – Breve del Papa N,ostro Signore Innocenzo VIII con cui comanda sotto pena della sua indignazione e di multa di 2000 ducati e di perdita dei privilegi e interdetto a che il Comune e la Comunità della città Fermana desistano immediatamente dalle armi contro quelli di Tolentino nella vertenza sorta sopra i confini e non osino compiere alcun attentato. Egli manderà il governatore a prendere provvedimenti per suo mandato e a lui viene trasferita la vertenza e lui farà la composizione, ecc. Anno del Signore 1492 ottavo del Pontificato.
1395 – Fermo – Breve del Papa nostro Signore Gregorio XIII concesso al Comune e alla Comunità Fermana affinché possano esigere le gabelle di un quattrino per ogni libbra di carne e una libra e mezza di farina di grano alla molitura ecc., concesso per la durata di sei anni. Inoltre hanno facoltà di esigere le gabelle accresciute. Data nell’anno del Signore 1578 giorno 2 del mese di Luglio dell’anno settimo del Pontificato.
1396 – Fermo – Breve del Papa Signore Nostro Gregorio XIII che conferma l’esazione della gabella di un quattrino per la carne a favore del nuovo Monastero, per la durata di un quadriennio dopo finito il sesennio. Data nell’anno del Signore 1585 anno tredicesimo del Pontificato.
1397 – Fermo – Lettera in forma di Breve del Papa Sisto IV rivolta ai magnifici Sigg. Priori di Fermo per fare noto che lui ha affidato la causa del Vescovo di Fermo a due cardinali di Santa Romana Chiesa, nell’assenza, nell’anno del Signore 1482.
1398 – Fermo – Breve del Papa Signore nostro Giulio II rivolto al Rev.mo Sig. Alessandro Cardinale Farnese, Legato per la Provincia della Marca, lamentando per quale causa sia avvenuta l’impiccagione o decapitazione di Alessandro detto Lupo da Gualdo dato che era stato assolto dall’omicidio insieme ad altri uomini del contado della città di Fermo come risultava dalla lettera del Papa Alessandro VI, suo predecessore. Data nell’anno del Signore 1504.
1399 – Fermo – Breve del Papa Signore Nostro Giulio II rivolto al commissario e ai Priori Fermani in cui li incarica affinché mantengano il Rev.mo Sig. Giuliano Cardinale Cesarini o il suo procuratore nel possesso di alcuni benefici che prima erano del Sig. Bartolomeo De Brancadoro e non permettano che sia molestato da nessuno sopra questi. Data nell’anno del Signore 1508, quinto del Pontificato.
1400 – Fermo – Breve del Papa Nostro Signore Giulio III con cui deputa governatore della città Fermana, l’Ill.mo e Rev.mo Giovanni Battista dei conti di Monte San Savino nipote, da parte del fratello germano, con i diritti, gli emolumenti consueti. Data, Roma, anno del Signore 1550, terzo del suo Pontificato.
1401 – Fermo – Breve del Papa Nostro Signore Sisto IV indirizzato ai Priori Fermani, per confermare tutte le composizioni dei beni della Camera Apostolica applicate in vigore dei processi e delle sentenze in occasione degli omicidi ed altri reati pubblici e privati, che Lorenzo de’ Mai, commissario della Provincia della Marca, ha fatto e pubblicato contro la Comunità e gli uomini della città Fermana e dei castelli e paesi soggetti a questa città ed alcuni uomini e persone del Castello di Monte San Pietro de Alei. Anno del Signore 1479, ottavo del Pontificato.
1402 – Fermo – Breve del Papa Nostro Signore Innocenzo VIII indirizzato ai magnifici Sigg. Priori Fermani in cui comanda che obbediscano agli ordini di L. de Agnelli governatore e vicario della Provincia e altre cose in questo Breve. 14 Dicembre 1485.
1403 – Fermo – Breve del Papa Nostro Signore Innocenzo VIII indirizzata ai Priori di Fermo in cui loda molto la diligenza da loro adoperata in occasione della cattura di Leone di Pisaro e dà ordine di consegnare costui al luogotenente della Provincia, come qui scritto, il giorno 17 Novembre 1487.
1404 – Fermo – Breve del Papa Innocenzo VIII indirizzata ai Priori ed al Comune Fermano per comandare che debbono ammonire per mezzo di lettera, i Podestà o vicari e ogni altro officiale eletto o da eleggere in futuro che debbono pagare integralmente e pienamente, prima di assumere il loro ufficio, la tassa ordinata da lui, ai segretari dei rispettivi uffici, ecc., come ivi scritto nell’anno 1488, quarto del Pontificato.
1405 – Fermo – Breve del Papa Pio II indirizzato ai Priori di Fermo per esortarli a mantenersi fedeli verso la sede Apostolica, come sinora persistono. Data, Siena, nell’anno del Signore 1460.
1406 – Fermo – Breve del Papa Innocenzo VIII indirizzato ai Priori Fermani su richiesta di Baldassarre De’ Leonardelli, pretore della città di Fermo, affinché facciano fare la verifica (sindacato) entro il termine del suo ufficio, dopo che tuttavia egli ha dato una idonea cauzione per soddisfare. Per questa occasione si deroga agli statuti della città dato il fatto che il Papa richiede l’opera di costui. Data, Roma, anno del Signore 1488.
1407 – Fermo – Breve del Papa Nostro Signore Innocenzo VIII indirizzato ai magnifici Sigg. Priori della città di Fermo con cui li esorta a prestare fiducia a quanto dice Pier Domenico de’ Leopardi da Osimo. Data, Roma, anno del Signore 1486.
1408 – Fermo – Breve o mandato delle Papa Clemente VII indirizzato alla Comunità Fermana per dover immettere il Sig. Felice di Morrone nel possesso corporale dell’arcidiaconato della Chiesa Fermana, vacante dopo la morte di Federico di Guerriero, dopo che è stata fatta la provvigione per opera del Rev.mo Sig. Nicola, De’ Gaddi Cardinale. Come più ampiamente nell’atto. Anno del Signore 1527 nella Rocca di Sant’Angelo.
1409 – Fermo – Breve del Giulio II indirizzato alla Sig. Ranerio De’ Raineri di Perugia, commissario, con cui comanda che le persone del contado della città di Fermo paghino i sussidi chiamati assetti nella razione della moneta nuova come i cittadini della città di Fermo pagano le gabelle, sotto le pene e le censure come scritto in questo Breve, dato a Roma il giorno 10 Ottobre 1508.
1410 – Fermo – Breve del Papa Nostro Signore Leone X indirizzato ai Priori e agli uomini Fermani affinché aiutino il commissario Sig. Andrea De’ Alici nell’esigere i legati per le pie destinazione e soprattutto nel dover esigere il legato di 4000 ducati d’oro della defunta donna Nicolosa Fogliani, come scritto in questo Breve dell’anno del Signore 1516.
1411 – Fermo – Breve del Papa nostro Signore Giulio II indirizzato ai Priori e al Comune fermano comandando che consegnino nelle mani del Rev.mo Sig. Lodovico Vescovo e Legato della Provincia, il medico Antonio di Cauzio detenuto dal Podestà di questa città in carcere nonostante gli statuti e i privilegi di questa città Fermana. Data, Roma, anno del Signore 1505.
1412 – Fermo – Breve del Papa Innocenzo VIII indirizzato ai Priori della magnifica città di Fermo in cui comanda a questi che prestino fiducia al venerabile fratello Arcivescovo di Cosenza e al Sig. Domenico capitano della custodia del palazzo, ecc., ed eseguano le cose che a nome del Papa questi ordineranno. Data, Roma, nell’anno del Signore 1485.
1413 – Fermo – Breve del Papa Nostro Signore Paolo III e insieme la supplica inclusa indirizzata al Legato della Provincia e ad richiesta dei creditori del Comune di Fermo, estratto nel processo contro la Rev.da Camera Apostolica sopra i beni del Comune di Fermo applicati a questa Camera dopo la privazione dello Stato in pregiudizio per questi creditori, come in questa supplica, in data, Roma, anno del Signore 1547.
1414 – Fermo – Breve del Papa Leone X indirizzata al vice legato della Provincia della Marca in cui comanda che i Priori e la Comunità di Fermo non siano aggravati, più del dovuto, nell’ordinaria distribuzione dei cavalli militari e stanziali, fatta in questa Provincia o da farsi. Data, Firenze, nell’anno del Signore 1516.
1415 – Fermo – Breve del Papa nostro Signore Giulio II indirizzata a Rainerio de’ Raineri perugino e commissario per comandare che gli abitanti della città di Fermo paghino i sussidi e gli assetti al depositario della Camera, nella razione della moneta nuova, ecc. Vedi num. 1409.
1416 – Fermo -Breve del Papa Nostro Signore Callisto III diretta al doganiere del sale grezzo della Marca per comandare che venda agli uomini della città di Fermo e a quelli del suo contado i quali erano soliti comprarlo da lui o dagli altri deputati venditori a quel prezzo che si praticava per la vendita ai tempi dei Papi Martino V e di Eugenio IV Pontefici predecessori di felice memoria. Data Roma anno del Signore 1455.
1417 – Fermo – Breve del Papa Nostro Signore Nicolò V indirizzata ai magnifici Sigg. Priori della città di Fermo in cui dichiara di voler restituire, a tempo opportuno, i castelli con le loro pertinenze alla città. Data, Roma, 8 Novembre 1447.
1418 – Fermo – Breve del Papa Nostro Signore Leone X indirizzata ai Priori della città di Fermo in cui comunica a questi che l’uccisione degli uomini e gli altri fatti, qui narrati, hanno recato turbamento non piccolo al suo animo e pertanto li esorta a sopportare gli incomodi con pazienza di animo. Data, Roma, 30 Ottobre 1516, anno quarto del Pontificato.
1419 – Fermo – Breve del Papa Nostro Signore Leone X indirizzata ai Priori e alla Comunità Fermana in cui comanda a tutti gli ufficiali di questa città ordinando che sotto pena di scomunica costringano, a richiesta di questa città e forzino i congiunti e gli affini a dover redimere i beni dei condannati e i nomi delle persone che hanno subito confische, alla Camera della città Fermana. Infine paghino ai cittadini il prezzo di questi beni della detta Camera, come più ampiamente nel Breve. Anno del Signore 1517.
1420 – Fermo – Breve del Papa Signore Clemente VII indirizzato ai Priori di Fermo con cui comanda a questi che sotto pena della indignazione e di 10.000 ducati, facciano esportare dalla città e dal distretto di Fermo, 1700 rubbia di grano o frumento per i commissari della Rev.da Camera ad uso dell’alma città di Roma e consentano il trasporto a quest’Urbe, come più ampiamente in questo Breve. Data Roma 25 Marzo 1527.
1421 – Fermo – Breve del Papa nostro Signore Paolo III con acclusa la supplica riguardante l’affidamento della causa del Comune e degli uomini della città di Fermo e di altri cittadini e di persone particolari, nella vertenza che hanno con i figli ed eredi del defunto Sig. Alfonso De’ Pellegrani de L’Aquila diretta al Rev.mo Sig. Legato della Provincia della Marca. Data, Roma, 12 Gennaio 1548.
1422 – Fermo – Lettera in forma di Breve del Papa Nostro Signore Sisto IV indirizzata ai Priori e al Comune di Fermo in cui fa sapere che il Rev.mo Sig. Giovambattista Vescovo di Fermo è stato liberato dall’accusa presentata da parte dei Fermani contro di lui per le cause che saranno narrate in modo ampio per mezzo degli oratori Fermani ed inoltre che il Papa ha deputato alla Remense e amministratore della cattedrale Fermana il Rev.mo Sig. Cardinale di Siena del titolo di sant’Eustachio, dal Consiglio dei cardinali di Santa Romana Chiesa ecc. Data, Roma, anno del Signore 1483.
1423 – Fermo – Breve del Papa Nostro Signore Innocenzo VIII ottenuto su richiesta del Sig. Maurizio da Capranica e indirizzato ai Priori di Fermo comandando che fra tre giorni dal giorno, ecc., costringano con i rimedi del diritto e forzino, a richiesta come sopra, un tale di nome Pertommasio concittadino a dover pagare a lui una somma di denaro in occasione dei frutti dell’abbazia di San Bartolomeo di Campofilone, ecc. Data, Roma, 13 Luglio 1489.
1424 – Fermo – Breve del Papa Innocenzo VIII e indirizzato ai Priori di Fermo in cui comanda a questi che non facciano in seguito elaborare il sale grezzo nei luoghi di questa città e facciano composizione con i doganieri del sale grezzo della Provincia per quanto fatto; come in questo Breve, dato a Roma 3 Aprile 1489.
1425 – Fermo – Breve del Papa Giulio II indirizzato al Comune e alla Comunità Fermana in cui dichiara che egli ha mandato il Sig. maestro Giovanni Vannulli uditore delle cause del Palazzo Apostolico a che, porti a termine le vertenze dei confini, pertanto li esorta ad accoglierlo con la dovuta reverenza e a obbedire ai consigli e alle ammonizioni sue. Data, Roma, 28 Luglio 1507, anno quarto del suo Pontificato.
1426 – Fermo e Ascoli – Breve del Papa Innocenzo VIII rattristato per l’uomo ucciso dai Fermani, dichiara che per tali cose ha affidato al Sig. Cesario Bandini suo nunzio e familiare che spieghi ai cittadini Fermani, a cui questo Breve è indirizzato, alcune cose riguardanti i ribelli di Ascoli, ecc. Data, Roma, 24 Settembre 1491.
1427 – Fermo e Ascoli- Breve del Papa Innocenzo VIII indirizzato ai Priori e al Comune di Fermo in cui li informa che egli ha mandato al diletto figlio L. De’ Agnelli i capitoli tra Fermani e Ascolani e li esorta all’osservanza di questi. Data, Roma, 23 Marzo 1486.
1428 – Fermo e Ascoli – Breve del Papa Innocenzo VIII indirizzato ai Priori e al Comune di Fermo in cui li esorta a deporre le armi contro gli Ascolani e a rispettare i capitoli e le convenzioni che il Papa ha pubblicato. Qualora ci sia qualcosa che ad essi non piace ricorrano al governatore della Provincia ecc., come in questo Breve, dato il 20 Maggio 1486.
1429 – Fermo e Ascoli – Breve del Papa Innocenzo VIII indirizzato ai Priori e al Comune di Fermo in cui li informa che egli ha mandato una lettera Apostolica con suo piombo al diletto figlio governatore della Marca anconetana riguardo ai capitoli fatti per la tregua tra i Fermani e gli Ascolani, da fare, come più ampiamente in questo Breve. Data, Roma, 12 Giugno 1486, anno secondo del Pontificato.
1430 – Fermo e Ascoli – Breve del Papa Innocenzo VIII indirizzato ai Priori e al Comune Fermano con cui dichiara che ha ascoltato Giovanni Francesco, oratore Fermano, che ha riferito con prudenza le cose per quello che fu commesso da essi, e per dover comporre le loro discordie contro gli Ascolani, ha stabilito di seguire il modo e l’ordine del governatore della Marca e esorta questi che stiano di buon animo, ecc., come in questo Breve. Data 4 Luglio 1486, anno secondo del Pontificato.
1431 – Fermo e Ascoli – Breve del Papa Innocenzo VIII indirizzato ai Priori e al Comune Fermano con cui fa sapere che egli ha mandato Giovanni Vescovo di Alba Cardinale Andegavense suo Legato nella Provincia della Marca affinché tratti la questione di Osimo secondo il suo animo e faccia composizione nella concordia tra i Fermani e gli Ascolani, ecc. come in questo Breve, dato, Roma 1 Luglio 1487, anno terzo del Pontificato.
1432 – Fermo e Ascoli. -Breve del Papa Innocenzo VIII indirizzato ai Priori e al Comune di Fermo con cui loda il loro animo fedele contro le pretese degli Ascolani e fa sapere che egli ha dato un rescritto al luogotenente del Legato affinché facciano quello che egli vuole, e li esorta a che lo assistano con il consiglio e con le forze affinché sia del tutto liberata la rocca di Offida, ecc., come in questo Breve. Data, Roma, 5 Agosto 1491, anno settimo del Pontificato.
1433 – Fermo e Ascoli – Breve del Papa Innocenzo VIII indirizzato ai Priori e al Comune Fermano con cui si manifesta molto grato perché si sono dati da fare nella salvaguardia delle cose di Offida dopo la ribellione degli Ascolani e comanda, una volta liberata Offida che il Legato, il capitano e i conduttori proseguano, ecc. Data Roma 14 Agosto 1491 anno settimo del Pontificato.
1434 – Fermo e Ascoli – Breve del Papa, Signore nostro, Alessandro VI indirizzata al tesoriere della Provincia della Marca Anconetana con cui conferma il condono fatto delle taglie o sussidio annuo a favore dei cittadini Fermani in tre anni cioè ogni anno per una terza parte, a motivo dell’aiuto che hanno prestato nella guerra di Ascoli a favore del Papa Innocenzo VIII e gli chiede di osservare inviolabilmente questo condono, ecc. Data, Roma, 2 Giugno 1494, anno secondo del Pontificato.
1435 – Fermo e Ascoli – Breve del Papa Alessandro VI indirizzato ai Priori e al Comune Fermano affinché non prestino aiuto né alcun favore agli Ascolani disastrosi ma insorgono e irrompano contro i nemici di Ferdinando re di Sicilia per recuperare pacificamente il regno di Napoli, ecc., come scritto in questo Breve dell’anno del Signore 1496, anno quarto del Pontificato.
1436 – Fermo e Ascoli – Lettera in forma di Breve del Papa Alessandro VI indirizzato ai Priori e al Comune Fermano in cui dice che ha conosciuto le reciproche querele tra essi e gli Ascolani e per questo ha deciso di destinare un commissario con facoltà di rendersi conto e placare e far concordia tra le due parti, ecc.; nel frattempo, minaccia la pena di 5000 ducati, di scomunica, di perdita di tutti i privilegi nell’ammonire che depongano subito le armi e richiamino gli uomini e gli stipendiari, ecc.; data, Roma, 17 Aprile dell’anno del Signore 1497.
1437 – Fermo e Ascoli – Breve del Papa Alessandro VI indirizzato ai Priori e al Comune Fermano con cui fa sapere di aver mandato il governatore e il luogotenente, venerabile fratello Antonio Fiori Vescovo di Castellammare, ecc., uditore del sacro Palazzo Apostolico e ammonisce questi che depongano subito le armi e si presentino con tre o quattro oratori designati da loro e sufficientemente istruiti con mandato ampio per stabilire un termine di fronte a lui affinché dopo averli ascoltati insieme con quelli di Ascoli, possa riportare tutto alla tranquillità e alla concordia, sotto le pene, ecc. Data, Roma, 30 Maggio 1497, quinto anno del Pontificato.
1438 – Fermo e Ascoli – Breve del Papa Alessandro VI indirizzato ai Priori Fermani con cui li ammonisce che mandino i cittadini che il governatore della Provincia richiederà da loro e facciano pace, tregua o facciano proroga con gli Ascolani ecc., sotto pene, ecc. Data, 8 Marzo 1498, sesto anno del Pontificato.
1439 – Fermo e Ascoli – Breve del Papa Alessandro VI indirizzato ai Priori e al Comune di Fermo in cui comanda loro che sotto le pene di indignazione e di scomunica a sentenza data, di privazione di tutti i privilegi e indulti concessi dalla Sede Apostolica e multa di 15.000 ducati di oro della Camera, osservino inviolabilmente la tregua con gli Ascolani in tutti i capitoli, ecc., come in questo Breve. Data, Roma, 20 Maggio 1498.
1440 – Fermo e Ascoli – Breve del Papa Alessandro VI indirizzato al governatore della Provincia Marca Anconetana con cui gli comanda che sospenda l’interdetto contro i Fermani se questi avranno mandato gli oratori presso lo stesso Papa e avranno consegnato nelle mani di esso governatore il figlio di Astulto per essere custodito. Data, Roma, 15 Luglio 1498, anno sesto del Pontificato.
1441 – Fermo e Ascoli – Breve del Papa nostro Signore Alessandro VI indirizzata ai Priori e al Comune di Fermo per lamentarsi degli insulti fatti temerariamente da parte dei Fermani contro la persona del governatore della Provincia e contro la famiglia, contro gli officiali, mentre essi facevano tutto il possibile ai fini della pace e della concordia. Pertanto comanda che mandino sei o otto cittadini allo stesso Papa, ecc., e osservino inviolabilmente le tregue decretate, ecc., come in questo Breve dell’anno del Signore 1497, terzo del Pontificato.
1442 – Fermo e Ascoli – Breve del Papa Giulio II indirizzato ai Priori e al Comune della città di Fermo per far sapere che è informato che alcuni ribelli della Santa Romana Chiesa al fine di poter turbare la quiete della città di Ascoli si sono recati nel Castello di Appugnano del contado di Ascoli, pertanto li esorta che non appena saranno richiesti dal Vescovo Justinopolitano, Luogotenente della Provincia, facciano repressione con tutte le forze e li catturino e i loro beni come preda di banditi volle averli, dati a lui. Roma 21 Maggio 1512, anno nono del Pontificato.
1443 – Fermo e Ascoli – Breve del Papa nostro Signore, Pio II indirizzato ai Priori ed al Comune Fermano in cui comanda che obbediscano agli ordini del legato della Provincia della Marca e forniscano all’esercito ecclesiastico le carni e le altre cose necessarie, ecc., come in questo Breve. Anno del Signore 1460, secondo del Pontificato.
1444 – Fermo e Ascoli – Breve del Papa Sisto IV indirizzato ai Priori e al Comune Fermano affinché eleggano il Sig. Dario de Tiberti, milite di Cesena che egli raccomanda in ogni modo per la prima elezione all’ufficio della podesteria di Fermo. Data, Roma, 29 Aprile 1472 anno primo del Pontificato.
1445 – Fermo e Ascoli – Breve o rescritto del Papa Innocenzo VIII in cui dichiara di avere ricevuto notizie dalla lettera del Comune di Fermo circa l’aumento delle truppe regie nei confini e del pericolo che può sorgere, pertanto risponde che scrive al Capitolo Generale affinché venga in soccorso con l’esercito, non appena sarà necessario. Data, Roma, 6 Ottobre 1491, anno ottavo del Pontificato.
1446 – Fermo e Ascoli – Breve del Papa Signore Nostro Pio II indirizzato ai Priori e al Comune Fermano in cui loda la loro prontezza dimostrata nelle richieste fatte loro da parte del segretario e commissario a suo nome, ecc., come in questo Breve. Data, Tivoli, 11 Agosto 1461, anno terzo del Pontificato.
1447 – Fermo e Ascoli – Breve del Papa Nostro Signore Sisto IV indirizzato ai Priori e al Comune di Fermo con cui fa sapere loro che manderà il Sig. Antonio Leonino commissario e provveditore della flotta marittima, inoltre li esorta a dargli piena fiducia e portino a conclusione la faccenda, ecc., come in questo Breve. Data, Roma, anno del Signore 1478, secondo del Pontificato.
1448 – Fermo e Ascoli – Breve del Papa Pio II indirizzato ai Priori e al Comune della città Fermana con cui li esorta che dopo ricevuta la presente lettera, concedano licenza al nobiluomo Battista De’ Rinaldini milite Ameliense, Podestà di Fermo, la cui opera gli era necessaria per un mese, allontanando l’ostacolo di qualsiasi difficoltà, ecc. Data, Roma, 2 Novembre 1458, anno primo del Pontificato.
1449 – Fermo – Breve del Papa Martino V indirizzato ai Priori e al Comune Fermano con cui da loro risposta che egli in breve tempo manderà al Comune di Fermo uno dei suoi prelati per quelle faccende e richieste che gli erano state fatte conoscere tramite il Sig. Nicola, cittadino e oratore Fermano. Data 10 Gennaio anno dodicesimo del Pontificato.
1450 – Fermo – Breve del Papa Nostro Signore Leone X e indirizzata ai Priori e al Comune di Fermo in cui comanda loro espressamente, sotto pena di ribellione, di perdita di tutti i privilegi, diritti e comitato che nell’occasione di sospetto della congiura, della perturbazione e del turbamento della città non procedano ad alcuna pena corporale né confisca dei beni contro alcuni cittadini o popolari di Fermo e il Papa manderà un commissario per le discordie, ecc., a sedarle secondo il suo desiderio, ecc. Data, Roma, 13 Agosto 1513.
1451 – Fermo – Breve del Papa Martino V indirizzata ai Priori Fermana a cui da risposta che maestro Elia di Sabato da Bologna che aveva mandato per le informazioni dategli ,egli lo ha trovato innocente e riguardo a questa faccenda li esorta che tornino ad accoglierlo benignamente quando torna alle sue proprie cose. Data, 11 Luglio, anno ottavo del Pontificato.
1452 – Fermo – Breve del Papa Alessandro V indirizzata al luogotenente della Provincia della Marca Anconetana affinché cessasse dalle rappresaglie che gli aveva comandato fossero fatte contro gli abitanti della città e del territorio Fermano e ridesse libertà alle persone catturate, ecc., come in questo Breve. Data, Roma, 1 Giugno 1494 anno secondo del Pontificato.
1453 – Fermo – Breve del Papa nostro Signore Pio II indirizzato ai primi Priori e al Comune di Fermo con cui si lamenta che non ha ottenuto da loro l’aiuto che egli aveva richiesto come necessario, secondo la sua opinione, per la difesa della fede cattolica, ecc. Pertanto li esorta a voler adempiere la sua richiesta, rimuovendo ogni eccezione, diversamente egli farà osservare le censure da imporre contro di essi tramite il commissario e promette di farle aggravare il riaggravare in caso di contumacia. Data, Roma, 28 Dicembre 1463, anno sesto del Pontificato.
1454 – Fermo – Breve del Papa Pio II che comanda ai Priori e al Comune di Fermo che non celebrino nel presente anno le fiere di San Claudio, in nessun modo, ecc., come in questo Breve. Data, 30 Aprile 1461, anno terzo del Pontificato.
1455 – Fermo – Breve del Papa Innocenzo VIII con cui dichiara al Comune di Fermo che egli desidera che maestro Antonio fisico mantovano condotto dal Comune di Fermo a dover curare la salute del Rev.mo Nicola di Bucciardo eletto Cosentino suo nipote non lo facciano muovere fino a quando suo nipote non sarà ristabilito in salute, ecc. Data, Roma, 7 Novembre 1485, anno secondo del Pontificato.
1456 – Fermo – Breve del Papa Paolo II indirizzata all’Ill.mo e Rev.mo Cardinale Ursini , Legato della Provincia della Marca, con cui gli comunica di essere stato informato dagli Oratori Fermani che il giudice del Presidato Farfense tiene carcerato Stefano di Bartolomeo di Giovanni da Monteleone del contado di Fermo catturato a causa di un omicidio. Questi Oratori riferiscono che ha scontato la pena essendo stato condannato per questa stessa causa nella città di Fermo e la condanna è cancellata già. Pertanto il Papa ammonisce il Cardinale Legato affinché comandi al predetto giudice di non fare altro di nuovo contro Stefano predetto; ma si informi come Legato sui fatti predetti e dia risposta scritta. Data, Roma, 12 marzo 1465, anno primo del suo Pontificato.
1457 – Fermo – Breve dl Papa Martino V che informa i Priori e il Comune di Fermo di aver stabilito come governatore per l’amministrazione Fermana e Ascolana il Rev.mo Jacobo Vescovo dell’Abruzzo pertanto li esorta a ubbidirgli costantemente. Anno …….. del Signore tredicesimo del Pontificato.
1458 – Fermo – Breve del Papa Pio II con cui esorta i Priori e il Comune di Fermo a perseverare sempre nel buon proposito della fedeltà e promette che egli li proteggerà e conserverà sempre. Nell’anno del Signore 1461 terzo del Pontificato.
1459 – Fermo – Breve del Papa Signore Nostro Paolo II indirizzato ai Priori e al Comune di Fermo affinché paghino Ludovico De’ Euffreducci milite e cittadino Fermano ducati 780 e baiocchi 64 per il residuo del suo salario a ragione del suo ufficio di senatore dell’alma Urbe e questo denaro saranno calcolati nella loro contabilità. Data, Roma, 4 Febbraio 1466.
1460 – Fermo – Breve del Papa Pio II che loda la modesta dei Fermani nel caso in cui si erano trovati nel Castello di Monte Marziano e promette loro che si adopererà affinché provvedano ogni cosa. Data, Roma, 11 Novembre 1461.
1461 – Fermo – Breve del Papa Sisto IV che conferma e approva la composizione con 1170 ducati fatta ad opera del Comune di Fermo con il Sig. Lorenzo De’ Mai commissario. Data, Roma, 9 Giugno 1478, anno ottavo del Pontificato.
1462 – Fermo – Breve del Papa Nicolò IV che concede facoltà di esportare dal territorio di Fermo mille salme di grano anche per mare, in ogni luogo ove volevano senza pagare nulla ed un’altra licenza. Data 8 Novembre 1467, primo del Pontificato.
1463 – Fermo – Breve del Papa Clemente VII con cui comanda al Comune di Fermo di procedere nella esecuzione della supplica inclusa. Data, Roma, nell’anno del Signore 1525. La supplica non c’è.
1464 – Fermo – Breve del Papa Innocenzo VIII che comanda ai Priori e al Comune Fermano affinché provvedano con ogni diligenza stando attenti e intervenendo secondo il mandato del luogotenente della Marca per cacciare le insidie dei Turchi o nemici. Fa sapere che fra breve tempo manderà alcuni cavalieri di leggera armatura per disporre il presidio lungo questi litorali. Dato, Roma, 26 Maggio 1488.
1465 – Fermo – Breve del Papa Paolo II in risposta al Comune di Fermo dicendo che ha dato incarico al Rev.mo Arcivescovo di Milano, suo commissario per alcune cose che debbono essere compiute ad onore della Sede Apostolica, pertanto li esorta a dare aiuto ed assistenza a costui. Anno del Signore 1466.
1466 – Fermo – Breve del Papa Sisto IV che informa i Priori del Comune di Fermo di aver dato incarico a Giovanni Battista De’ Martelli a dover acquistare il grano nella Provincia della Marca a favore dell’alma Urbe . Pertanto li esorta affinché sia trasportato al più presto possibile quello che deve essere esportato. Data, Roma, 8 Maggio 1477.
1467 – Fermo – Breve del Papa Pio II che comunica agli anziani e al Comune Fermano che alcune milizie del duca di Milano verranno nel contado, fino al numero di sette corti. Pertanto consegnino a questi le stanze per dover svernare d’inverno e provvedano affinché possano avere le cose necessarie a giusto prezzo in rapporto al loro denaro.
1468 – Fermo – Breve del Papa Nostro Signore Eugenio IV che comunica ai Priori del Comune di Fermo che egli manda come Castellano per la Santa sede Apostolica, per custodire la rocca Fermana, il venerabile Vescovo Valvense Bartolomeo. Pertanto li esorta affinché diano aiuto e favore a questo Castellano per tutto che riguarda la custodia della rocca. Data, Roma, 24 Aprile 1432, anno secondo del Pontificato.
1469 – Fermo – Breve del Papa Nostro Signore per divina provvidenza Sisto V per confermare la prammatica, o che saranno promulgate nel mese di Marzo prossimo passato, nuove convenzioni, ordini, riforme e capitoli tramite l’adunanza deputata in forza del decreto emesso dal consiglio generale della città di Fermo nel mese di Gennaio dell’anno del Signore 1584 pubblicato allo scopo di moderare e restringere l’eccessivo lusso e gli eccessivi dispendi da parte degli abitanti dello Stato e della città, ecc., per i casi, come scritto in questo Breve dell’anno del Signore 1586.
1470 – Fermo – Breve del Papa Leone X diretta a Giovanni Battista Saturno e a Giovanni Antonio Azzolino canonici Fermani affinché diano esecuzione nel dare in enfiteusi alla quarta parte i frutti di alcuni terreni troppo poco utili appartenenti al canonicato e alla prebenda Fermana di Giovanni Paolo di Marziale; secondo la supplica acclusa. Data, Roma, 10 Ottobre 1520, anno ottavo del Pontificato.
1471 – Fermo – Breve del Papa Giulio II indirizzato a tutti gli abitanti del contado, agli ufficiali, ai vicari e ai domicelli di Santa Romana Chiesa soggetti in modo mediato o immediato contro tutte le persone che hanno commesso omicidi ed altri reati nella città Fermana e nel suo contado, ecc. Data, Roma, 24 Novembre 1503.
1472 – Fermo – Breve del Papa Sisto IV con cui informa i Priori e il Comune di Fermo che ha ricevuto notizia dagli oratori loro e ben presto verrà nella Provincia il Rev. Mo Sig. Giuliano Cardinale suo nipote che studierà tutti gli opportuni rimedi ad ogni incomodo ecc. Data, Roma, 25 Luglio 1475, anno quarto del Pontificato.
1473 – Fermo – Breve del Papa Pio II che esorta i Priori e il Comune di Fermo affinché perseverino sempre nel buon proposito, ecc. Data nell’anno del Signore 1460.
1474 – Fermo – Breve del Papa Alessandro VI che accusa di lentezza e di negligenza i Priori e il Comune di Fermo nel pagamento di 4870 ducati d’oro della Camera che erano tenuti a pagare; pertanto quando l’Ill.mo Cesare Borgia duca Valentino, ecc., sarà in presenza insieme con l’esercito nella spedizione della Romandiola, ecc., il Papa comanda che questa somma di 4870 ducati sia pagata ad Alessandro di Francesco suo duca tesoriere senza ritardo, ecc. Data, Roma, 14 Ottobre dell’anno 1500.
1475 – Fermo – Breve del Papa Pio II che comunica ai Priori e al Comune di Fermo di essere molto dispiaciuto per le cose che nella fiera di San Claudio sono accadute tra Fermani e i Maceratesi; pertanto scrive al Legato della Provincia che punisca i colpevoli dopo aver fatto inquisizione sui superiori. Data Roma 14 Maggio 1459.
1476 – Fermo – Breve del Papa Martino V con cui raccomanda la diligenza e il fervore dei Fermani e li esorta a perseverare promettendo come anche fa di scrivere al Vescovo Astorgio di Ancona luogotenente della Provincia affinché provveda alle loro necessità, ecc. Data Genzano in Diocesi di Palestrina anno undicesimo del Pontificato.
1477 – Fermo – Breve del Papa Giulio II con cui comanda espressamente ai Priori e al Comune Fermano affinché abbia esecuzione la sentenza emanata dall’Arcivescovo di Avignone, governatore della Marca sopra i furti del cuoio a danno di Francesco di Comello mercante di Bergamo, ecc. Data nell’anno del Signore 1510, settimo del Pontificato.
1478 – Fermo – Breve del Papa Pio II che raccomanda la fedeltà e la devozione dei Fermani e li esorta di permanere sempre in tale proposito. Data, Roma, 11 Dicembre 1460, terzo anno del Pontificato.
1479 – Fermo – Breve del Papa Pio II indirizzato ai Priori e al Comune Fermano con cui annunzia che ha conosciuto dalla loro lettera la prontezza del loro pagamento delle taglie che hanno fatto con monete d’oro e romane come era sua volontà; inoltre quello che hanno fatto nella venuta del legname che hanno applicato prossimamente al porto di Fermo. Pertanto li loda ed esorta a continuare in questo proposito. Data, Roma, 14 Ottobre 1463.
1480 – Fermo – Breve del Papa Sisto IV indirizzato a Lorenzo de Mai suo commissario nella Provincia della Marca per confermare quanto ha fatto nella Provincia della Marca contro la Comunità e gli uomini della città Fermana e contro persone particolari di questa città e dei castelli Fermani ecc., per fare composizione di una certa somma di denaro, assolvendo e riportando le cose alla situazione precedente. Data, Roma, 16 Giugno 1479, ottavo anno del Pontificato.
1481 – Fermo – Breve del Papa Giulio II con cui comanda ai Priori e al Comune Fermano che permettano che donna Agata vedova del defunto Belforte degli Aceti da Fermo fruisca dei beni e delle cose proprie e ne fruisca a suo arbitrio, ecc. I conti Aceti non le permettevano neanche di fruire dei beni della sua propria dote con il pretesto che suo figlio a motivo di un omicidio era stato reso esule dalla patria, ecc. Data, Roma, 1506.
1482 – Fermo – Breve del Papa Giulio II che comanda ai Priori e al Comune di Fermo che aiutino Nicola Silvio notaio provvisto di autorità apostolica, a prendere possesso del Priorato della chiesa di San Salvatore nel Castello di Sant’Angelo della Diocesi Fermana, a seguito della morte del fu Luca De’ Vateroni, ecc. Data Roma 7 Aprile 1506.
1483 – Fermo – Breve del Papa Innocenzo VIII che loda l’animo e la fedeltà dei Fermani nel dover somministrare aiuti alla Sede Apostolica, pertanto li esorta che quanto più sarà urgente la necessità, proseguano con pari perseveranza per dover dare continuità al corso della vittoria, affinché anche il loro merito si accresca. Data, Roma, anno del Signore 1491.
1484 – Fermo – Breve del Papa Giulio II che comanda ai Priori e al Comune Fermana che depongano il timore forse recepito dalla fama della falsa vittoria dei Galli; infatti furono richiamati dopo subiti Maggiori danni che non gli ecclesiastici. Riferisce anche che gli è stata data notizia che Battista da Fermo e Giovanni Francesco di Astulto persone sediziose guidate con l’iniqua persuasione di cardinali scismatici, dopo aver ricevuto da essi denaro, si recheranno a Fermo e tenteranno di perturbare la loro pace, pertanto li esorta nel Signore che non soltanto li rifiutino, ma si adoperino a catturarli e a trattenerli in sicurezza, ecc. Data, Roma 22 Aprile 1512.
1485 – Fermo – Breve del Papa Leone X indirizzato a Simone Tornabuoni commissario delle milizie ecclesiastiche per comandargli che nella distribuzione dei cavalli refrattari non aggravi i Priori di Fermo e la Comunità più del dovuto e consueto cioè la decima parte soltanto di tutti i tutti cavalli militanti allo stipendio della Santa Romana Chiesa destinati a svernare nella Provincia della Marca, diversamente se fosse straordinaria la distribuzione, ecc. Data, Roma, 7 Gennaio 1516.
1486 – Fermo – Breve del Papa Giulio II con cui dà notizia ai Priori e al Comune di Fermo che egli ha conferito la vacante chiesa di Santa Maria Madre del Signore di Ponzano al suo notaio Nicola Bonafede governatore dell’alma Urbe , pertanto li esorta che non permettano siano molestati i procuratori dello stesso Nicola nella pacifica presa di possesso, dal Rev.mo Francesco Vescovo Ferentino luogotenente del Legato della Provincia, ecc. Data, Roma, anno del Signore 1504, primo del Pontificato.
1487 – Fermo – Breve del Papa Innocenzo VIII con cui fa sapere ai Priori e al Comune Fermano che è stato a lui esposto a nome di Evangelista cappellano perpetuo per l’altare di San Benedetto nella chiesa Fermana che ha un pezzo di terra con olivi che appartiene a questo altare, ecc., il cui valore non supera i 100 ducati d’oro della Camera; e desidera venderlo perché reca poco utilità per la distanza, convertendo il prezzo (ricavato) a cose più utili, ecc. come nel Breve, pertanto li esorta, dopo aver constatato l’evidente utilità di ciò per l’altare, diano concessione a farlo per sua autorità ecc. Data, Roma, 21 Novembre 1488.
1488 – Fermo Breve del Papa Pio II che informa il Podestà e egli anziani Fermani di aver ricevuto un esposto con dichiarazione che un tale Cucciolo da Pedagio tenuto in carcere aveva fatto pegno a un certo Pietro Santo cittadino Fermano per 50 fiorini per riscattare per sé un podere del valore di 200 ducati, ecc. Ma dopo che è morto all’improvviso Pietro Santo, il suo erede ha venduto il potere a Nicola de Fritta cittadino fermano e il predetto Cuccio è pronto a pagare 50 fiorini, ma non può ricevere il podere, li esorta che dopo aver chiamato chi devono convocare, mettano il predetto Cuccio nel possesso del podere dopo che ha pagato i fiorini predetti. Data, Roma, anno del Signore 1462.
1489 – Fermo – Breve del Papa Giulio II con cui informa i Priori e il Comune Fermano che egli ha ascoltato volentieri i loro oratori, il conte Paccarone e Giovanni Battista Morrone, ecc., e concede loro la licenza a che tolgano armi e beni a tutti i soldati spagnoli che in seguito senza la licenza Apostolica o del commissario vorranno passare attraverso la Provincia della Marca, Il Papa comanda e impone ciò ad essi, espressamente, ecc. Data nell’anno del Signore 1512.
1490 – Fermo – Breve del Papa Gregorio papa XIII che conferma il decreto del commissario apostolico Sig. Agostino Bennucci che sotto gravissime pene scritte in questo Breve non siano trattate né decise tutte le cose che concernono la utilità Comune nei pubblici Consigli se non con la presenza e con l’intervento del pretore o del vicario dei castelli o dei paesi del contado di Fermo, ecc. Data, Roma, 5 Gennaio 1585, anno tredicesimo del Pontificato.
1491 – Fermo – Breve del Papa Callisto III indirizzato ad Alfonso re di Aragona e dell’una e l’altra Sicilia con cui lo prega intensamente che faccia revocare le rappresaglie da lui esposte con incarico a Coluccio di Antonello de L’Aquila contro per le frodi che gli hanno fatto, con notizie che non si leggono perché questo Breve è corroso e lacerato ecc. Data, Roma, 29 Ottobre 1469, anno sesto del Pontificato. Per la ragione come scritto in questo Breve. Sia dia commissione agli arbitri eletti con il consenso delle parti per la vertenza; come qui scritto. Nell’anno del Signore 1455.
1492 – Fermo – Breve del Papa Paolo II che fa rimprovero ai Fermani per essere stati fraudolenti con lui, ma non si leggono le cause perché questo Breve è lacerato e corroso. Data, Roma, 29 Ottobre 1469, anno sesto.
1493 – Fermo – Breve del Papa Callisto III che comanda ai Priori di Fermo che castighino, come è conveniente quelli che per suscitare novità in queste parti, hanno disseminato la falsa notizia della sua morte, ecc., come scritto nel Breve. Data, Roma, nell’anno del Signore 1458.
1494 – Fermo – Breve del Papa Martino V che informa i Priori e il Comune di Fermo che ha deputato alla custodia del Girifalco Fermano il Rev.mo Sig. Filippo Vescovo Ameliense e il nobiluomo Sig. Armando da Amelia, pertanto li esorta ad essere obbedienti con loro in ciò che riguarda questa custodia. Data, Roma, presso i Santi Apostoli, 4 Novembre, dell’anno dodicesimo del Pontificato.
1495 – Fermo – Breve del Papa Pio II che esorta i Priori e il Comune di Fermo che ammettano in prima elezione a Podestà di questa città il Sig. Antonio De’ Bonvisi cittadino lucano. Data, Siena, nell’anno del Signore 1460.
1496 – Fermo – Breve del Papa Sisto IV che esorta i Priori di Fermo che concedano il grano per l’abbondanza dell’alma Urbe nella quantità che supera le necessità che essi hanno e che potranno dare al tesoriere della Provincia a cui aveva scritto che raccolga il grano dove più comodamente potrà e lo acquisti, ecc. Dato, Roma, giorno 1° Settembre 1477, anno settimo del Pontificato.
1497 – Fermo Breve del Papa Paolo II che lodare la prontezza dei Fermani al Vescovo Medrusiense governatore della città di Ascoli, come hanno dimostrato per tutto le cose che concernono lo stato della Santa Romana Chiesa e li ringrazia per l’olio e per i fichi che sono stati a lui presentati da parte loro, ecc. Data, nell’anno del Signore 1469.
1498 – Fermo – Breve del Papa Giulio II indirizzato ad Angelo Romoleo Podestà Fermano con cui, dato il fatto che i Fermani, con audacia, si ribellarono contro il Podestà, la famiglia e i satelliti e ne hanno uccisi alcuni, gli concede licenza che per la durata del suo ufficio tenga 30 stipendiati da pagare con le entrate della città ecc. come in questo Breve. Data, Roma, 20 Luglio 1510.
1499 – Fermo – Breve del Papa Eugenio IV che comanda ai Priori e al Comune di Fermo che non prestino minimamente difesa, favori né cibi al conte di Feretri né a Carlo de Galianti cittadini anconetani che infestano la città di Ancona con incursioni marittime, ma diano assistenza alla Comunità di Ancona con tutte queste cose, ecc. Data, 8 Luglio dell’anno secondo del Pontificato.
1500 – Fermo – Breve del Papa Nicola V indirizzato ad Alfonso Re di Aragona e dell’una e dell’altra Sicilia per informarlo che i Priori e il Comune di Fermo nell’occasione di alcune rappresaglie vogliono mandare oratori alla sua serenità e il Papa gli chiede che accolga alla grazia questi che sono disponibili ad una soluzione, ecc. Data, Roma, 11 Marzo 1501.
1501 – Fermo – Breve di Alessandro Papa VI con il quale invita i Priori del Comune di Fermo e il signor Nicola De Gigantibus, dottore commissario dei decreti e Camerario Apostolico affinché, con la pubblicazione delle sue lettere apostoliche sopra l’imposizione delle decime e di 10 carlini per ogni focolare, lo aiutino e favoriscano nella raccolta da farsi ecc. Fatto a Roma, nel giorno 11 Maggio 1501.
1502 – Fermo – Breve di Alessandro Papa VI con il quale Ordina ai Priori e al Comune di Fermo affinché nel possesso delle case di istruzione di Sant’Agata e di Sant’Angelo dell’Ospedale di San Giovanni Gerosolomitano della Diocesi Fermana vacante ecc. assistano e mantengano Alessandro diacono cardinale dei Santi Cosma e Damiano, al quale le aveva date con lettere apostoliche in Commenda, sotto la pena della scomunica ecc. nell’anno del signore 1496.
1503 – Fermo – Breve di Martino Papa V, che comunica ai Priori di Fermo che l’Abbate del Monastero di Santo Savino a cui lui stesso ha esposto alcune cose occorrenti ritornerà (a Fermo) per dare reazione di queste da parte dello steso Santo Padre ecc. Fatto a Roma nell’anno undicesimo del Pontificato.
1504 Fermo – Breve di Innocenzo Papa VIII, con il quale ordina ai Priori di Fermo che accolgano con favore ed aiuto Paride da Aplano provvisto (nominato) per un Canonicato di Fermo e per la Chiesa della Beata Maria di Ponzano, dopo la morte del (predecessore) Francesco da Collina, affinché ottenga il pacifico possesso di questi beni. Fatto nell’anno del Signore 1488.
1505 – Fermo – Breve di Sisto Papa IV che ordina ai Priori al Comune di Fermo che nell’inviare il magnifico Giovanni di Lupo quale vicario nelle cose spirituali e temporali della città e della Diocesi Fermana ritenne che non ostacolassero ma che lo accettassero per esercitare detto ufficio, come detto in quel Breve, nell’anno del Signore 1482.
1506 – Fermo – Breve di Alessandro VI che ordina ai Priori e al Comune fermano, sotto la pena di scomunica di una sentenza fatta, affinché consegnino al governatore il figlio di Astolto, che tengono prigioniero, per essere preso in custodia sotto una sicura sorveglianza.
1507 – Fermo – Breve di Giulio Papa II che ordina ai Priori e al Comune di Fermo che assistano il Sig. vescovo Ferentino, Luogotenente della Marca Anconetana, nel restituire ogni cosa e nel reintegrare la signora Nicolasia Fogliana, moglie di Raffaele della Rovere, spogliata di tutti i beni mobili ed immobili da alcuni malfattori, i quali, con spaventevole crudeltà, trucidarono Giovanni dei Fogliani e il suddetto Raffaele della Rovere, nostro nipote, con due figli ecc. fatto a Roma li 22 Gennaio 1504.
1508 – Fermo – Breve di Innocenzo Papa VIII che richiede ai Priori al Comune di Fermo che da essi si dimostri piena fiducia a quelle cose che vengono riferite dal Sig. Luca De Venanzolis da Sarnano, Commissario Apostolico. Fatto li 7 Aprile 1486.
1509 – Fermo- Breve di Pio Papa II che fa sapere ai Priori di Fermo di essere venuto a conoscenza che essi, contro i divieti apostolici, fanno esportare ed inviare grano verso Terra di nemici ed a Ferdinando Re della Sicilia, per la qual cosa, sotto la pena di sdegno, li ammonisce affinché da quelli in seguito non siano fatte tali cose. Fatto a Roma li 10 Maggio 1463.
1510 – Fermo – Breve di Sisto Papa IV diretto a Giuliano dal titolo di San Pietro in Vincoli, Cardinale nipote del Santissimo Signore Nostro, Legato della Provincia delle Marche, recante l’ordine che si informi sopra il nuovo pedaggio o dazio, imposto dagli uomini della città di Ancona ai Fermani circa le mercanzie da portare colà dagli stessi, ossia 10 per ogni 100, mentre prima si pagavano solo 5 da tempo immemorabile e che faccia revocare i detti 10 da pagare, sotto pene e censure, e se qualcosa oltre il solito fu riscosso lo faccia restituire ai propri padroni con effetto sotto le stesse pene. Fatto nell’ultimo giorno di Marzo 1474.
1511 Fermo – Breve di Innocenzo Papa VIII che fa conoscere Priori di Fermo che egli ha benignamente ascoltato Pietro Prospero Montano e di aver concesso a favore della città quelle cose che si potettero conceder ecc. come è scritto in quel Breve, nell’anno del Signore 1487.
1512- Fermo – Breve di Paolo Papa II diretto ai Priori di Fermo che a lui è cosa gradita nominare il Milite Gaspare da Fano alla carica di Podestà di Fermo. Sotto l’anno del signore 1467.
1513 – Fermo – Breve di Giulio Papa II con il quale esorta tutte le Comunità e i Comuni della Provincia delle Marche, sotto pena di ribellione, e della applicazione di 2000 ducati della Camera Apostolica, affinché indagate da Angelo Romuleo Podestà Fermano, catturino, quanti essi siano, fra banditi e condannati infestanti la città Fermana e il suo territorio che spetta ad esse, e li inviino al Podestà sotto sorveglianza ecc. nell’anno del Signore 1510.
1514 – Fermo – Breve di Giulio Papa II che ordina al Vescovo Clusino dimorante nella Provincia delle Marche che vada avanti nel procedimento giudiziario della richiesta inclusa, richiesta che non si ripete. Fatto a Roma nell’anno del Signore 1507.
1515 – Fermo – breve di Paolo Papa secondo che ordina ai priori al Comune di Fermo che, visto il presente mandato, sotto pena di sdegno e 1000 ducati d’oro non permettano in alcun modo che nel comitato di Fermo sia prodotto sale grezzo e che non venga usato ecc. Fatto a Roma il 15 Gennaio 1466.
1516 – Fermo – Breve di Sisto Papa IV che ordina al Rev.mo Diacono Cardinale di San Giorgio dal manto d’oro, Legato nella Provincia delle Marche, affinché vada avanti nel procedimento giudiziario della richiesta inclusa. Fatto a Roma nell’anno del Signore 1481. Questa richiesta è stata accettata.
1517 – Fermo – Breve di Pio Papa II che ordina ai Priori al Comune Fermano che mandino oratori, con grandi istruzioni e mandati, per stabilire definitivamente il cambiamento della moneta, la quale, dicono, che provochi molti danni nella Provincia delle Marche ecc. fatto a Roma nel giorno 1° Gennaio 1462.
1518 – Fermo – Breve di Sisto Papa IV che ordina ai Priori di Fermo che, prima di ogni altra cosa, ristabiliscano Paolo De Perleonibus, nipote del Vescovo Ascolano, nel precedente possesso delle Chiese senza cura di Santa Maria del Piano e Santa Maria in Cubito, della Diocesi Ascolana, e lo ristorino dei frutti sequestrati. Fatto a Roma nell’anno del Signore 1480.
1519 – Fermo – Breve di Alessandro Papa VI con il quale ordina ai Priori e al Comune di Fermo, affinché immettano Giovanni Benedetto da Matelica, per l’autorità della lettera esecutiva, nel pacifico possesso delle Chiese parrocchiali di San Bartolomeo e di San Marco di Servigliano, della Diocesi Fermana e difendano la persona immessa nel possesso ecc. come detto in quel Breve, nell’anno del Signore 1499.
1520 – Fermo – Breve di Paolo Papa II che stimola i Priori e il Comune di Fermo affinché eleggano il Sig. Azio De Lapis da Cesena, Milite, nella prima elezione da farsi da essi per la Podesteria per il semestre ecc. come detto in quel Breve. Fatto a Roma i 4 Febbraio 1470.
1521 – Fermo – Breve di Alessandro Papa VI che rlogia i Priori e il Comune di Fermo per la devozione e l’obbedienza dimostrata nell’immettere nel pacifico possesso delle Chiese parrocchiali di San Bartolomeo Fermano e di San Marco di Servigliano, della Diocesi Fermana, il signor Giovanni Benedetto da Matelica, come con altro Breve gli aveva dato con mandati ecc. come detto in quel Breve. Fatto nell’anno del Signore 1499.
1522 – Fermo – Breve di Paolo Papa II che fa sapere ai Priori di Fermo che tramite la reazione del Vescovo Fermano che la devozione e l’amore dei Fermano i verso la Sede Apostolica e al Vescovo ha comandato di riferire alcune cose ai Priori e spera che questi saranno pronti ad eseguirle. Fatto a Roma nell’anno del Signore 1469.
1523 – Fermo – Breve di Eugenio Papa IV che fa sapere ai Priori al Comune Fermano che egli, su consiglio e consenso dei cardinali della Santa Romana Chiesa, ha dedotto che era da provvedere con la persona del Sig. Bartolomeo per l’Abbazia del Monastero di San Bartolomeo di Campofilone, per la qual cosa, li esorta perché essi lo agevolino con tutte le forze per il conseguimento del possesso di detto Monastero e per la percezione dei frutti. Fatto a Roma nel giorno 4 Dicembre nell’anno secondo del Pontificato.
1524 – Fermo – breve di Sisto Papa quanto che esorta i priori e il Comune fermano affinché eleggano, come Capitano della città di Fermo, Pietro De Andisinis da Jesi, dottore in legge ecc. nella prima o almeno nella seconda elezione ecc. fatto a Roma li 14 Maggio 1472- nell’anno primo del Pontificato.
1525 – Fermo – Breve di Martino Papa V che fa sapere ai Priori di Fermo di aver visto con piacere i loro Oratori e che fu presente, come è decoroso, alle dichiarazioni di essi e di aver risposto e scritto ad Astorgio, Vescovo di Ancona, Luogotenente della Provincia delle Marche, sopra quell’argomento con che spiegò in modo più dettagliato la risposta ecc. Fatto a Roma nell’anno tredicesimo del Pontificato.
1526 – Fermo – Breve di Giulio Papa II, in forma di lettera aperta, diretto a tutti i Comuni le Comunità delle città delle Terre (cittadelle) e dei luoghi a favore dei 400 fanti fermani, che la Comunità Fermana inviò alla Sede Apostolica per la spedizione di Ferrara, affinché ad essi, nel ritorno in patria, assicurano di poter fare, in ogni luogo, un viaggio in sicurezza e procurino ad essi almeno pane e vino ecc. fatto a Bologna nell’anno del Signore 1510 – 23 Novembre nell’anno settimo del Pontificato.
1527 – Fermo – Atto di un prestito a censo di 1000 scudi d’oro, fatto tramite la Comunità e gli uomini del Comune di Fermo, al signor Nicola Gavotto per la rata di 525 scudi d’oro, al signor Didaco Bruno Romano per la rata di 150, a Giovanni Francesco Marengo per la rata di 75, sopra i Terreni dei Sigg. Ottaviano di Matteuccio, Francesco di Mancino, Francesco di Assalto, Alberto di Adamo e Raccamadoro De Raccamadoribus. Giovanni Francesco Marengo fece retrovendita e quietanza dei 75 scudi al Comune di Fermo al prezzo di 1000 scudi come venduti antecedentemente ecce. sotto l’anno del Signore 1574.
1528 – Fermo – Diverse quietanze o ricevute di parecchi Tesorieri della Santa Romana Chiesa della Provincia delle Marche con molte altre scritture inservibili e pressoché di nessuna importanza ecc.
1529 – Fermo e Ascoli – Atti di pace fra la Comunità Fermana e la Comunità di Ascoli, fatto nell’anno del Signore 1487 – al tempo di Innocenzo Papa VIII.
1530 – Fermo e Venezia – Lettera di raccomandazione del serenissimo Rainerio Zeno, doge dei Veneziani, a favore di un certo Omobono di Airolo, veneziano, diretta a Lorenzo Tiepolo, podestà di Fermo ecc. come detto in quellalettera, nell’anno ecc.
1531 – Apezzana – Capitoli o pezzetti di una sentenza fatta per la città di Fermo e la Terra di San Ginesio sopra il territorio e la giurisdizione di Apezzana.
1532– Apezzana – Diverse scritture della Terra di Apezzana nella causa in corso fra il Comune della città Fermana, gli uomini del Castello di Loro e gli abitanti di detta Terra di Apezzana da una parte e il Comune e gli uomini di San Ginesio dall’altra parte sopra il territorio e i confini di detta Terra ecc.e nell’anno del Signore 1467 ecc. Vedi Castello di Loro.
1533 – Arquata – Copia di una Bolla di Urbano Papa VI relativa alla remissione e alla donazione dei canoni in denaro in occasione dei contributi e dei dazi dovuti tramite il Comune e gli uomini di Arquata alla Rev.da Camera Apostolica.
1534 – Arquata – Atto di un mandato di procura fatto tramite la Comunità, il Comune e gli uomini della Terra di Arquata nella persona di Cole di Cisco di Rainaldo per presentarsi al posto degli uomini di detto Comune di Arquata nella città di Fermo davanti ai magnifici Sigg. Priori o davanti a qualsiasi altro Sindaco di detta città, avente un adeguato mandato, e dinanzi ad essi umilmente e con deferenza a nome di quelli di cui sopra per sottomettere e raccomandare detto Comune eparticolari e singole persone di detta Terra di Arquata, e del suo Comitato e Distretto per sempre sotto l’ombra delle ali, la protezione e la difesa della detta città Fermana e per firmare ogni capitolo o il patto dall’una e dall’altra parte ecc. come più ampiamente è scritto nel detto atto di procura, fatto sotto l’anno del Signore 1386- al tempo di Urbano Papa VI – rogato da Vanne di Cole da Arquata notaio.
1535 – Arquata – Capitoli iniziati tra il Comune e gli uomini della Terra di Arquata da una parte e il Comune di Fermo dall’altra, sotto il rogito di Vanni di Cole della stessa Terra , dal tenore come scritto in essi ecc.
1536 – Arquata – Atto di promessa di osservare le convenzioni, i capitoli ed i patti scritti per mano di ser Giovanni di Puccio, fatto da Cole di Cicco di Rainaldo da Arquata, procuratore del Comune e degli uomini della predetta Terra , a nome di detto Comune da una parte, e Pace di Dino, Sindaco del Comune di Fermo a nome di detto Comune dall’altra, sotto l’anno del Signore 1386 – rogato da Vanne di Cole di Angeluccio da Arquata.
1537 – Arquata – Atto di un mandato di procura fatto dalla Comunità, Comune e uomini della città di Ascoli nella persona di Gualyrtio Nicola da Ascoli a nome di detto Comune, per presentarsi e comparire personalmente dinanzi ai Sigg. Priori della città di Fermo e con quei nomi di cui sopra per fare un accordo e per fare la pace a nome e per la parte del Sindaco del Comune di Arquata, è per riacquistare la stessa pace a nome del Comune di Ascoli e per fare altre cose come scritto nel detto mandato di procura, sotto l’anno del Signore 1387 – rogato da Paolo Cole di Pasquale da Ascoli.
1538 – Arquata – Atto di un mandato di procura fatto dal Comune di Arquata nella persona di Bartolomeo di Cicco da detta Terra per presentarsi a nome di detto Comune davanti ai magnifici Priori della città di Fermo e obbligarsi scambievolmente per la pace e la concordia che deve essere fatta tra gli uomini più importanti e il Comune di Arquata da una parte con il Comune e gli uomini della Terra di Accumoli dall’altra ed altre cose come scritto nel detto atto del mandato. Fatto sotto l’anno del Signore 1387 – rogato da Cola Paolino da Sant’Angelo
1539 – Arquata – Atto di promessa con giuramento fatto da ser Marino di Bartolomeo da Arquata, per sé e per la sua famiglia, a Morello di Paolo un tempo da Monte Regale e ora da Fermo come Sindaco del Comune di Fermo, per il fatto che viene ad abitare nella città di Fermo per il tempo di 10 anni, e per il fatto che lo stesso Marino godrà delle immunità, dei gli onori, dei quali godono gli altri cittadini Fermani, perciò promise di garantire, contribuire pagare tutte quelle cose che gli altri cittadini Fermana contribuiscono e pagano sottomettendo se la sua famiglia agli statuti, decreti ed altre cose della città di Fermo, come più ampiamente è scritto in quell’atto, dell’anno del Signore 1452 – rogato da Procuzio De Rictis.
1540 – Arquata – Atto di un mandato di procura fatto tramite gli uomini e il Comune di Arquata, nella persona di Marino di Damiano, di quel luogo, a presentarsi a nome dello stesso Comune con un telo di velluto di colore rosso o di seta, del valore di cinque fiorini d’oro, di fronte magnifici Priori di Fermo e inoltre consegnare il telo a nome della Terra di Arquata per onore trionfo della stessa città nella festa della Beata Vergine Maria nell’anno del Signore 1386 – rogato da Vanne di Cole di Angeluccio da Arquata.
1541 – Arquata – Atto di un mandato di procura fatto tramite il Comune e gli uomini della Terra di Arquata, nella persona di Bartolomeo di Cicco da Arquata, a nome di detto Comune, per presentare davanti ai Priori di Fermo, nella festa di Santa Maria di Agosto, e parimenti per pagare agli stessi 100 ducati d’oro, secondo i patti fatti tra le predette comunità ecc. sotto l’anno del Signore 1387 – rogato da Antonio di Giorgio.
1542 – Arquata – Atto di un mandato di procura fatto tramite il Comune di Arquata, nella persona di Marino di Damiano, nome di detto Comune, per presentare il Pallio alla città Fermana nella festa di Santa Maria di Agosto, sotto l’anno del Signore 1388- rogato da ser Vanne di Andrea.
1543 – Castello di Belmonte – Copia dei patti concordati tra gli uomini ed il Parlamento del Castello di Belmonte con il Sindaco della città di Fermo Giovanni di Michele nella sottomissione che i detti uomini fecero alla città di Fermo tra cui il capitolo per cui il detto Castello di Belmonte non sia tenuto a pagare più di mille libre di estimo degli immobili, inoltre i beni dei signori di questo Castello, scritti nei patti, rimangano sempre esenti. Anno 1263 notaio ser Matteo di Pietro –Copia di ser Iacobo di Riccio fatta nel 1272.
1544 – Castello di Belmonte – Atto della copiato di un atto di sottomissione fatta da parte degli uomini del Comune del Castello di Belmonte alla Comunità e al Comune di Fermo e per essi nelle mani di Giovanni di Michele, Sindaco del Comune di Fermo, per cui i beni ed i diritti di costoro e del detto Castello si debbono consegnare e sottoporre all’insieme fermano e si deve conseguire da essi la cittadinanza perpetua. Redatto nell’anno 1268 con rogito del notaio Matteo di Pietro.
1545 – Borempadario – Atto di transazione, accomodamento e di concordia fatta ed iniziata fra Berduccio e Musone di Gentiluccio del Castello di Borempadario e la Comunità, il Comune e gli uomini di Fermo e per loro conto da Matteo, Sindaco di detto Comune, per consegnare detto Castello al detto Comune di Fermo e per esso al predetto Sindaco, per i motivi e le ragioni come detto in quell’atto, fatto nell’anno del Signore 1347 – Indizione quindicesima, al tempo del Santissimo Signore Nostro Giovanni Papa XXII – rogato da Boncambio di Catalino.
1546 – Brunforte – Permesso dato e concesso, tramite bolla del Santissimo Signore Nostro Nicola Papa IV, al signor Corrado da Brunforte, canonico delle chiese belga e Aberdonense affinché possa percepire le rendite dei suoi benefici non ostante la sua residenza a Roma, e nel luogo ove è operoso lo Studio Generale. Fatto nell’anno terzo del suo Pontificato, che fu l’anno del Signore 1291.
1547 – Brunforte – Atto di vendita di 8 modioli e di uno staro di Terra nel fondo di Sarnano, fatto tramite Morico, Costantino e Pietro, figli del defunto Girardo del Castello di Gualdo al prezzo di 16 libbre sotto l’anno del Signore 1217 – rogato da Pietro, appaltatore di pubbliche imposte, notaio.
1548 – Brunforte – Lettera aperta di un incarico tramite il Santissimo Signore Alessandro Papa IV al Rev.do Sig. Gerardo, canonico fermano, affinché accuratamente si informi circa la spiegazione fatta allo stesso Santissimo da Rainaldo daBrunforte, ossia che l’Abate e il Convento del Monastero di Sant’Anastasio e gli uomini della Rocca Clavelli, senza ragione, tengono occupato detto Castello della Rocca Clavelli a suo danno ecc. per il che se considererà che le cose stanno così li ammonisca e li persuada a restituirlo a quello, come più ampiamente è detto in quella lettera. Fatta nell’anno quinto del Pontificato.
1549 – Brunforte – Bolla del Santissimo Signore Alessandro Papa IV, con la quale dà il permesso alla nobildonna signora Florasteria, moglie di Rainaldo da Brunforte, unitamente a tre altre donne, di potere, a porte chiuse, nelle cappelle della stessa Chiesa, tramite i propri Cappellani, a bassa voce, celebrare i riti divini e somministrare gli ecclesiastici sacramenti nonostante il generale divieto. Fatta nel Laterano nell’anno terzo del Pontificato.
1550 – Brunforte – Atto di una sentenza fatta sopra la imperfezione di un mandato nella causa delle signore Florasteria, moglie del defunto signor Rainaldo da Brunforte, e Tomasia, sua sorella, figlia del defunto Rainaldo d’Acquaviva, fatta dal Rev.do Sig. Rainerio De Casulis, canonico volTerra no e uditore del Sacro Palazzo, nel rendere pubblico l’atto del mandato sostitutivo fatto tramite Bonafede da Ascoli, procuratore principale dei Sigg. Matteo e Pietro, nella persona del maestro Francesco, dinanzi ad esso, condotto tramite lo stesso Francesco, mandato che non fu né sarebbe da accettare, come non lo accettò per i motivi e le ragioni come scritto in quell’atto; per questo motivo condannò gli stessi Matteo e Pietro del Maestro Giovanni, procuratore delle suindicate signore al pagamento delle spese legittimamente fatte dagli stessi signori ecc. nell’anno del Signore 1292 – rogato da Giacobbe di Landolfo notaio.
1551 – Brunforte – Atto di un giuramento di fedeltà fatto da Gentilio di Bertolana al Sig. Fildeo, figlio del defunto Rainaldo e ai suoi eredi e nipoti sotto l’anno del Signore 1228 – rogato da Bolsino notaio .
1552– Brunforte – Atto di donazione fatta da Paganuccio, figlio del Sig. Masseo da Monte Fortino al signor Fildeo del defunto Milite Rainaldo di tutti i beni, dallo stesso Paganuccio donatore comperati dalla signora Monaldesca, figlia del defunto Trasmondo da Sant’Angelo. Sotto l’anno del Signore 1223 – rogato da Bolsino notaio.
1553– Brunforte – Articoli o richieste fatte da parte dei Sigg. Tommaso e Giovanni e compagni contro e di fronte al Sig. Rainaldo da Brunforte sopra la restituzione dei castelli di Mogliano e di Gualdo insieme con gli uomini di detti Castelli – Vedi numm. 76-81-90 con i seg.
1554 – Diritti di Campofilone – Breve del Santissimo Nostro Gregorio Papa XIII di restituzione e reintegrazione del Castello di Campofilone e del suo territorio e degli uomini alla città e dalla Comunità di Fermo e sotto la precedente giurisdizione, dominio del governo dello stesso, come prima della separazione tramite il Santissimo Signore Nostro Pio Papa V come viene descritto nel detto Breve. Fatto con le stesse caratteristiche, convenzioni, condizioni e i patti ecc. come detto in quel Breve. Fatto a Roma, sotto l’anello del pescatore, nel giorno 27 dell’anno del Signore 1573 – nell’anno secondo del Pontificato.
1555 – Campofilone – Atto di un mandato di procura della città di Fermo nella persona di Puccio di Rubeo di Calvutio per accogliere sotto la giurisdizione, la soggezione e il dominio della città di Fermo il Castello di Campofilone e i suoi uomini con alcuni capitoli espressi nello stesso atto, nell’anno del Signore 1342 – per mano di ser Nunzio di Giovanni da Fermo, notaio.
1556 – Campofilone – Atto copiato o copia di un mandato di procura della città di Fermo nella persona del predetto Puccio di Rubeo ecc. Vedi numero precedente.
1557– Campofilone – Atto dei patti e promesse iniziate e fatte tra Girarduccio di Balliano, Sindaco del Castello di Campofilone da una parte e Puccio di Rubeo di Calvutio, Sindaco della città di Fermo, nel Consiglio di detta città, nell’anno del Signore 1342 – per la sottomissione del predetto Castello alla detta città fatta e pubblicata per mano di Nuccio di Giovanni da Fermo.
1558 – Campofilone – Copia dei sopraddetti capitoli fatti fra i predetti Sindaci di Campofilone e della città di Fermo ecc. sotto l’anno 1342 – rogato dal suddetto notaio.
1559– Campofilone – Parere di Bartolomeo di Graziano da Monte Monaco, dottore in ambedue i diritti, sopra l’osservanza dei capitoli e dei patti avviati fra il Comune di Campofilone e la città Fermana.
1560 – Campofilone – Copia di un atto di presentazione di una lettera del Rev.mo Sig. Filippo, Vescovo Fermano, diretta a Morico di Macho, pubblico ufficiale incaricato di amministrare i beni del Comune di Campofilone, a nome di detto Comune, con la quale rendeva noto allo stesso e ai consiglieri di detto Castello, circa il contenuto e il tenore di una lettera spedita tramite Tommaso da Fascinella, al posto del signor Rizzardo da Fascinella, Vicario Generale del Sacro Impero nella Marca, al predetto Rev.mo Sig. Vescovo, che avrebbe dovuto tenere sorvegliate, con ogni cura e sollecitudine, notte e giorno, le strade lastricate, le vie e gli uomini dello stesso territorio e del territorio del Castello di Marano, affinché nessuno potesse passare attraverso di esse con lettere riguardanti l’onore è il nome del potere imperiale, sotto la pena di 100 marchi d’argento, fatto sotto l’anno del Signore 1343 – rogato da Palmeriio notaio.
1561 Diritti dei Castelli di Camporo e di Carnassale di Camporo – Atto relativo ad una promessa, con giuramento fatto da Tebaldo del Sig. Rainaldo da Camporo ed Enrico di Tebaldo, Bernardo del signor Guglielmo cioè per essi e per i fratelli, di obbedire al Podestà della città Fermana, come gli altri cittadini, e di considerare amici gli amici della città di Fermo, a nome di detto Comune unitamente alla promessa fatta dal detto Sindaco di riceverli come cittadini di Fermo ecc. come detto in quell’atto nell’anno del Signore 1252 – rogato da Giacobbe notaio.
1562 – Carnassale – Atto di vendita del Castello di Carnassale con i suoi diritti, ripe, fossi, retrofossi, fonti, ponti con il mero e misto impero, fatto da Lino del Sig. Guglielmo da Massa, a proprio nome ed dal maestro Matteo di Benvenuto, Sindaco degli uomini e della Comunità di detto Castello di Carnassale al maestro Domenico di Scambio di Spina, Sindaco del Comune di Fermo, per conto di detto Comune ecc. sotto l’anno del Signore 1321 – rogato da Monte di Giacobbe da Fermo.
1563 – Carnassale – Atto di promessa e sottomissione fatto da Lino del Sig. Guglielmo da Massa ed al maestro Matteo di Benvenuto, quale procuratore del Castello di Carnassale, da detto Castello, con tutta la sua giurisdizione gli uomini e il suo Territorio al maestro Domenico di Scambio, a nome del Sindacato del Comune di Fermo, come più ampiamente è detto in quell’atto e ciò perché detto maestro Domenico, a nome di quanto sopra accolse i predetti Lino del maestro Matteo, i figli, gli uomini e i discendenti sino all’infinito del Castello predetto in perpetui cittadini della stessa città e lo stesso Castello, sotto la protezione e la difesa ecc. e promise di difenderli ecc. come detto in quell’atto, nell’anno del Signore 1321 – rogato da Monte di Giacobbe da Fermo.
1564– Carnassale – Privilegio del Rev.mo Pietro dal titolo di Santa Maria in Trastevere, Cardinale, Vicario Generale in Italia, diretto a Pietro, Vescovo Conchense, Rettore della Provincia delle Marche, a richiesta della città Fermana, con il quale concesse a lui di poter dare agli uomini di Carnassale la licenza di restituire detto Castello, demolito da Petrocco da Massa a causa della ribellione. Sotto la data, Bologna, nell’anno terzo del Pontificato di Gregorio XI.
1565– Carnassale – Atto di una offerta fatta dal Sig. Vanne di Andriolo, Sindaco di Fermo, dinanzi al Rev.mo Signor Guglielmo, Cardinale di Sant’Angelo, Legato della Provincia delle Marche, circa l’autorizzazione a rifare il Castello di Monte Appone e il Castello di Carnassale, abbattuti ecc. nell’anno del Signore 1375.
1566 – Diritti di Civitanova – Copia di una lettera del Rev.mo dal titolo di San Giorgio, Cardinale, Legato della Sede Apostolica, diretta alle Comunità di Civitanova, Monte dell’Olmo, Monte Granaro e ad altre Comunità ed anche al venerabile uomo eletto Vescovo Fermano, perché mantengano e difendano i diritti della Chiesa di Santa Maria di Chienti e la stessa chiesa.
1567 – Civitanova – Atto di un accordo di una riconciliazione avviata e fatta tra il Comune di Fermo e con i suoi fautori, ossia con uomini di Monte dell’Olmo, del Poggio di San Giuliano Monte Santo maceratese e di Monte Lupone e da altri da una parte e il Comune e a nome del Castello di Civitanova dall’altra, con capitoli, promesse, patti e riserve, come fatto in quell’atto, sotto l’anno del Signore 1213.
1568 – Civitanova – Atto di un mandato di procura fatto dalla Comunità, Comune e gli uomini di Civitanova, nella persona di Morico di Matteo, a nome di detto Comune, per promettere, con giuramento, al Sindaco della città Fermana che gli uomini di Civitanova e del suo Distretto, non offendano e non facciano offendere alcuno della città di Fermo e del suo Distretto ecc. come detto in quell’atto, sotto l’anno del Signore 1267.
1269 –Civitanova – Atto di un mandato di procura fatto dal Comune e dagli uomini di Civitanova, nella persona di Natinguerra del signor Trasmondo e Grimaldo di Brandulfo, a nome di detto Comune, per fare la cessazione la pacificazione col Comune della città di Fermo, di Sant’Elpidio e di altre Terre , descritte in quell’atto, complici in tutti i danni arrecati tramite gli uomini delle stesse città ecc. nel territorio di dette Terre (cittadelle) ecc. come detto in quell’atto, sotto l’anno del Signore 1270 – rogato da Bennato di Filippo notaio.
1570 –Civitanova – Copia di una sentenza fatta dal signor Pietro Gradenigo, per grazia di Dio Doge dei Veneziani, a favore di Matteo di Buzarello da Civitanova e di altri uomini di detta Terra nel complesso, come detto più ampiamente in quella sentenza. Sotto l’anno del Signore 1290.
1571 – Civitanova – Atto di un giuramento di fedeltà e di trasparenza da prestarsi alle prescrizioni e agli ordini del Sig. Graziano di Pierleone, Podestà di Fermo, a nome della città, rimosso ogni pretesto o eccezione, fatto da Matteo di Perone e Roberto di Ferracuto, tutti e due di Civitanova, a nome della stessa Comunità, e soprattutto dagli uomini, singolarmente e generalmente, dello stesso luogo, al predetto Podestà e agli uomini della Città Fermana, e alcune altre cose ecc. come detto in quell’atto, sotto l’anno del Signore 1221 – rogato da ser Donadeo notaio.
1572 – Civitanova – Altro atto di giuramento di fedeltà ecc. dello stesso tenore, sotto lo stesso millesimo, rogato da ser Cambio, notaio del Comune di Fermo.
1573 – Civitanova – Copia del precedente atto di giuramento di fedeltà ecc. come sopra, sotto l’anno 1221 – rogato da Donadeo notaio, copiato per mano di Rogerio da Fermo notaio.
1574 – Civitanova – Altra copia dell’atto di giuramento di fedeltà ecc. come sopra rogato da Donadeo notaio, sotto l’anno del Signore 1221 – copiato per mano di ser Gentile di Simonetto notaio.
1575 – Civitanova – Supplica firmata dal Santissimo Signore Nostro a favore della Comunità, Comune e uomini di Fermo sopra la lite della costruzione di un Castello o fortilizio nl Porto del mare da parte del Comune di Civitanova ecc.
1576 – Civitanova – Atto di un mandato di procura fatta dalla Comunità, Comune e uomini di Civitanova, nella persona del Sig. Pietro di Giacobbe, a nome di detto Comune, per promettere e giurare di fare e di osservare tutte le prescrizioni e gli ordini del Sig. Raul De Mazzolenis , Podestà della città di Fermo, e del nobiluomo Saraceno del Sig. Errico da Morlupo, Capitano della stessa città, e dei loro successori e ad altre cose come più ampiamente è detto in quel mandato, sotto l’anno del Signore 1293 – rogato da Fratuccio del maestro Pietro da Fermo.
1577 – Civitanova – Copia di un atto di un mandato di procura dal suddetto tenore come sopra, nell’anno del signore 1293 – rogato da Fratuccio ecc. copiato per mano di ser Antonio di Gentiluccio.
1578 – Civitanova – Altro atto originale del primo mandato di procura dal suddetto tenore come sopra, dello stesso millesimo, sotto il rogito del suddetto Fratuccio.
1579 – Civitanova – Atto di patti e di promesse per mezzo di giuramento, fatti dal Sig. Pietro di Giacobbe, a nome del Sindacato del Comune di Civitanova, al Sig. Raul De Mazzolenis, Podestà di Fermo, e al Sig. Saraceno del Sig. Errico da Morlupo, Capitano dello stesso Fermo ecc. come detto in quell’atto, nell’anno del Signore 1293 – rogato da Fratuccio di Pietro.
1580 – Civitanova – Altro atto dei patti e promesse fatti come sopra dallo stesso agli stessi. Non lo stesso anno, rogato dal sopraddetto notaio.
1581 – Civitanova – Copia degli atti sopraddetti – rogato dallo stesso notaio – copiato per mano di Matteo di Berardo notaio.
1582 – Civitanova – Copia di atti, patti e convenzioni fatti con giuramento dal Sig. Pietro di Giacobbe a nome del Sindacato del Comune di Civitanova al Sig. Raul De Mazzolenis, Podestà di Fermo, e al Sig. Saraceno del Sig. Errico da Morlupo, Capitano dello stesso Fermo, e al Comune e alla Comunità Fermana ecc. – rogato da Fratuccio del maestro Pietro, nell’anno del signore 1293. Copiato per mano di Roggerio di Tomasso da Fermo.
1583 – Civitanova – Atto di un mandato di procura fatto tramite il Comune e gli uomini di Civitanova nella persona di Pietro di Giacobbe al loro nome e di chiunque degli stessi per fare, con il Sig. Raul De Mazzoleni, Podestà della città di Fermo e col Sig. Saraceno del Sig. Errico, Capitano, e con la Comunità e gli uomini di Fermo e del suo Distretto e con i loro fautori, come più ampiamente è detto in quell’atto, la definitiva pacificazione ed il patto di non chiedere alcunché di più, o di promuovere una causa, né continuare una causa mossa per tutte le ingiurie, offese danni, incendi, rapine ecc. verso essi o contro di essi, o qualunque di essi, fatti, commessi e perpetrati, ed anche per ratificare, approvare ecc. tutti i patti, le promesse, i giuramenti ecc. fatti fra le stesse parti di qua e di là ecc. sotto l’anno del Signore 1293 – rogato da Fratuccio del maestro Pietro notaio.
1584 –Civitanova – Copia di un atto di un mandato di procura sopraindicato a nome dei suddetti da farsi al signor Raul ecc. la finale pacificazione ecc. per ratificare ecc. tutti i patti ecc. sotto lo stesso anno, rogato dallo stesso. Copiato per mano del Sig. Pietro di Moregnano notaio.
1585 – Civitanova – Atto di quietanza e di pagamento ecc. fatto dal Sig. Pietro del Sig. Giacobbe alla Comunità e il Comune di Fermo ecc. di non provocare una causa per il motivo di cui sopra ecc., nell’anno del Signore 1293 – rogato da Fratuccio del maestro Pietro.
1586 – Civitanova – Atto di un mandato di procura fatta dalla comunità, Comune e uomini di Civitanova, nella persona di Mainarduccio del Sig. Alberto da Civitanova per ratificare, approvare e rinnovare, se fosse necessario, e per confermare tutti i contratti, atti, convenzioni, promesse, patti, giuramenti ecc. avviati tramite il Comune, o i Sindaci e gli uomini della Terra di Civitanova ecc. con il Comune di Fermo, col Podestà, o il Sindaco o scritti da altri a nome del Comune di Fermo, scritte da Pietro di Marignano da Fermo notaio o da suo figlio Fratuccio ecc. e per promettere tutte e singole quelle cose che sono contenute nei detti patti, valide e sicure da osservare per sempre e inviolabili ecc. sotto l’anno del Signore 1294 – rogato da Paolo di Bartolomeo da Civitanova notaio.
1587 – Civitanova – Altro atto originale di un mandato di procura dello stesso tenore, nella persona di Mainarduccio suddetto, dello stesso anno, indizione e giorno ecc. – rogato da Paolo di Bartolomeo da Civitanova.
1588 – Civitanova – Atto copiato di una sentenza fatta dal Sig. Giacobino De Calderaris da Spoleto, Giudice Generale nella Marca Anconetana, a favore della Comunità, Comune e gli uomini di Civitanova contro gli uomini e il Comune della città di Fermo, ossia che il Porto e il litorale del mare sia e debba essere dei predetti Comune e uomini di Civitanova, dal fiume Chienti verso Civitanova fino al litorale e Porto del Comune e degli uomini del Castello di Monte Santo, e parecchie altre cose come più ampiamente è scritto in quella sentenza trovata scritta fra gli atti della Curia Generale sotto il rogito di Giacobbe del maestro Rainaldo, dell’anno del signore 1295, al tempo di Bonifacio Papa VIII – copiato per mano di Capuzio di Maruccio da Monte Granaro e successivamente per mano di Domenico del maestro Giacobbe da Fermo nello stesso anno.
1589 – Civitanova – Incarico di una causa insieme con una richiesta fatta dal Santissimo Signore Nostro Pio Papa II, sopra il Porto della Terra di Civitanova con la Comunità e gli uomini di detta Terra a favore del Comune della città di Fermo.
1590 – Civitanova – Copia di una condanna fatta nella Curia Generale della Provincia delle Marche, tramite il signor Masseo De Masseis da Amatrice, Giudice dei Malefici, a favore del signore Andrea Tomacello, Marchese e Vicario Generale, contro il Podestà, Consiglio uomini di Civitanova, sotto la pena di morte e della determinazione specialmente della confisca dei beni perché fecero entrare come protettori e padroni i Sigg. Gentile e Rodolfo suo figlio da Varano, tiranni e nemici della Santa Romana Chiesa, spogliando la Chiesa citata prima di detta Terra , pubblicata per mano di ser Filippo del Sig. Luca De Fumon notaio della Camera, nell’anno del Signore 1396.
1591 – Civitanova – Copia di un atto di vendita con privilegio o Bolle del Rev.mo Sig. Egidio, Legato della Sede Apostolica, concesse dal Santissimo Signore Innocenzo, di alcuni beni della Terra di Civitanova, a nome della Camera Apostolica, tramite il Rev.mo Sig. Egidio, a Monitto e ai sindaci del Comune di detta Terra al prezzo di 644 Ducati d’oro ecc. sotto l’anno del Signore 1362 – rogato da Filiardo da Somiaco ecc.
1592 – Civitanova – Bolla del Santissimo Signore Alessandro Papa IV diretta al Podestà, al Consiglio e al Comune di Fermo, con la quale ordina ad essi che facciano un esercito contro gli uomini di Civitanova perché quelli rifiutarono di pagare i loro debiti alla Camera Apostolica ecc. Fatta nell’anno terzo del suo Pontificato che fu il 1256.
1593 – Civitanova – Proibizione di Bernardo Rome, Cappellano di Paolo Papa II e Uditore della Camera, fatta su mandato del Pontefice agli uomini di Civitanova, a richiesta degli Oratori della città di Fermo, affinché smettano nell’iniziata opera di costruire il Porto sul litorale del mare, rispettati i diritti della città su detto litorale. Nell’anno del Signore 1468 – nell’anno quinto del suo Pontificato – per mano di Gerardo Terenave della Diocesi di Colonia.
1594 – Castello di Collicillo – Atto di consegna e di trasferimento del diritto, fino alla terza generazione maschile, del Castello di Collicillo e del suo Territorio con ogni giurisdizione, con i vassalli, fatto dal signor Filippo di Pietro di Ciulo, Monaco e Sindaco del Monastero di Santo Savino presso Fermo, a Baccalario e Mercenario, figli del defunto Fidesmido da Monteverde, riservato il diritto allo stesso Monastero che attualmente ha nel Territorio di detto Castello, e ciò per il prezzo di 35 libbre ravennatensi ecc. nell’anno del Signore 1310- rogato da Corrado di Giacobbe di Tommaso notaio.
1595 – Collicillo – Testimoni esaminati a richiesta di Matteo, Sindaco di Santa Maria in Giorgio, contro il Sig. Fildesmido sopra la giurisdizione del Poggio o Castello di Collicillo.
1596 – Collicillo – Quinterno degli atti svolti dinanzi al Sig. Berlingherio di Aquilano da Teramo, dottore in legge, Commissario dei magnifici Sigg. Consiglieri del Sig. Andrea di Tomacello, Marchese della Marca Anconetana, e dei testimoni esaminati per la parte della città di Fermo, facente appello da una parte, e la Terra di Santa Maria in Giorgio dall’altra. sopra la giurisdizione e il dominio sul territorio esul Castello e gli uomini di Collicillo, parte nell’anno 1403 e parte dell’anno 1404 – per mano di ser Antonio del defunto ser Cisco.
1597 – Collicillo – Trascrizione di un atto di promessa e di ratifica fatto tramite il Maestro signor Lambertini del maestro Simone, Sindaco di Monte Santa Maria in Giorgio al Sig. Giorgio di Manzone, Sindaco del Comune di Fermo, di osservare i contenuti della promessa fatta da Angelo di Matteo di Bonaccorso, Sindaco di detta Terra , ai magnifici Sig. Priori della città di Fermo, sopra il diritto e la giurisdizione riguardanti i confini e gli uomini dei castelli di Poggiolo e di Apponello, nell’anno del Signore 1307 – per mano di ser Filippo di Giacobbe notaio – Trascritto da ser Antonio del defunto ser Cisco nell’anno del Signore 1410.
1598 – Collicillo –Sentenza fatta tramite il Sig. Francesco De Aristotelis da Sulmona a favore del magnifico Sig. Ludovico De Migliorati della città di Fermo e Governatore della Terra di Santa Maria in Giorgio, nella causa in corso fra la detta città e la Terra di Santa Maria in Giorgio circa i confini di Collicillo, presso il territorio di detta Terra e i castelli di Ripe Cerreto e di Alteta, e il circa la giurisdizione di detto territorio di Collicillo. Sentenza confirmatoria della sentenza fatta dal signor Marco Zeno da Venezia e Geronimo De Barberis da Bologna ecc. con la quale è stato reso pubblico che detto Territorio appartiene alla Comunità di Fermo per molti motivi ecc. nell’anno del Signore 1409 – per mano di ser Nerio di ser Americo De Bastianis da Faenza.
1599 – Collicillo – Altro atto originale della suddetta sentenza dal tenore come sopra, dell’anno come sopra – rogato dallo stesso ser Nerio di ser Americo notaio.
1600 Diritti del Castello di Cossignano – Atto di una copia di un mandato di procura fatto dalla Comunità, Comune e città di Fermo nella persona di Francesco di detta città, a nome di detto Comune, per accogliere il Comune e gli uomini del Castello di Cossignano o il loro Sindaco in cittadini e distrettuali del Comune di Fermo, e per ricevere dal Sindaco del predetto Castello la sottomissione, la consegna e nell’animo del Comune ed altre cose come detto nei patti nel detto mandato di procura sopra e sotto descritti ecc. sotto l’anno del Signore 1329- rogato da Guglielmo di Serviredeo, la copia in realtà da Antonio del signor Cisco.
1601 – Castello di Cossignano – Atto di un mandato di procura fatto dalla Comunità, Comune e gli uomini di Cossignano , nella persona di Vico di Ciccarello di quel luogo, a nome di detto Comune, per sottomettere e raccomandare detto Comune di Cossignano e le sue particolari e singole persone al Sindaco del Comune della città Fermana o di detta città ecc. e per promettere ogni accordo e capitoli con detto Sindaco o con altri che hanno autorità a fare ciò ecc. sotto l’anno del Signore 1383 – rogato da Trasmondo di Egidio da Fermo.
1602 – Cossignano – Atto di un mandato della città di Fermo e gli uomini di Cossignano per accogliere il Comune e gli uomini del Castello di Cossignano sotto la giurisdizione il dominio della città di Fermo, con i patti e capitoli chiesti dagli uomini di detto Castello ivi indicati, fra i quali ci sta il capitolo relativo alla perpetua esenzione ed immunità concessa ai nobiluomini Cicco di Rainaldo e Cicco del Sig. Gentile di detto Castello. E l’atto famoso sopra la sottomissione di questa maniera fra il Sig. Francesco, Sindaco della città e Mattiolio di Benvenuto, Sindaco di Cossignano. Sotto l’anno del Signore 1329 – per mano di ser Guglielmo di Servideo. Vedi num. 92.
1603 – Diritti dell’Episcopato – Atti , proteste ed appelli fatti da parte del Rev.mo Sig. Filippo, Vescovo Fermano, e a suo nome tramite il Sig. Salimbene, nella causa che ha con il Rettore, i consiglieri e gli uomini di Ripatransone. Sotto l’anno del Signore 1275.
1604 – Episcopato – Mandato del Rev.mo Sig. Nicola, Vescovo e Principe Fermano, nella persona del Sig. Matteo del maestro Filippo, nella causa con il Rev. Sig. Oliverio, Mescovo maceratese e di Recanati e con la Comunità e con il clero di detta città, sopra la delimitazione della Diocesi di Macerata, nell’anno del Signore 1372 – per mano di ser Antonio del defunto ser Cicco da Bologna.
1605 – Episcopato – Bolla di Onorio Papa III concessa Pietro, vescovo fermano e in perpetuo ai successori per proibire a chiunque eccettua legato della Chiesa romana di fare riscossioni, tenere il placido o trattare le cause nella città Fermana o nei castelli di scritti o sui beni spettanti alla Chiesa Fermana, senza un mandato della sede Apostolica; ma tutto quello che proviene dal placido, dal bando, dal mercato, dalle piazze o dai porti, fuori dalla città nel territorio dell’episcopato ed anche le altre regalie nella città di Fermo o fuori di essa, le paghe fino a questo vescovo ecc. Data da Laterano nell’anno del signore 1218.
1606 – Episcopato – Copia del conferimento del beneficio della chiesa di San Blasio, vacante per la morte del Sig. Giovanni di Golalata, fatta dal Rev.mo Sig. Giacobbe, Vescovo e Principe Fermano, al Sig. Francesco di Tomasio di Bartolomeo da Columnillo, della Diocesi Fermana, sotto l’anno del Signore 1345 – rogato da Matteo di Cisco da Santa Natolia.
1607 – Episcopato – Bolla di Gregorio Papa IX, diretta a Giovanni, dal titolo di Santa Prassede, Cardinale, Rettore della Marca Anconetana, che ordina che conservi in modo inviolabile i diritti della Chiesa Fermana e del vescovo. Sotto la data, Anagni, nel giorno decimo alle Calende di Novembre <23 Ottobre> – nell’anno sesto del Pontificato.
1608 – Episcopato – Copia di alcuni atti di donazioni fatte da persone nominate come in essi dal Castello di Sculcula, e relativi ad altri beni dell’Episcopato Fermano, sotto gli anni del Signore 1002 ed altri, trascritto da Antonio di Domenico di Gabriele da Fermo.
1609 – Episcopato – Atto di un accordo di clemenza e di pace, iniziato tra il maestro Angelo di Giovanni di Cicco, Sindaco della città di Fermo e Ugolino di Dernano, Sindaco di Camerino, con il quale, d’accordo, decidono di difendere l’onore della Diocesi delle dette città contro l’arcivescovo e il Comune di Macerata, nell’anno del Signore 1321.
1610 – Episcopato – Trascrizione di alcuni patti iniziati tra alcuni cittadini Fermani e del Comitato, ossia di Sant’Elpidio, Civitanova, Monte Santo, Murro, Monte Lupone, Macerata, Monte dell’Olmo, Monte Santa Maria e Monte Rubbiano e della città di Fermo a favore della Chiesa Fermana ed il Vescovo, sotto l’anno del Signore 1224. Insieme con tre privilegi a favore del Vescovo Fermano, due nientemeno di Onorio Papa III ed uno di Onorio Papa IV ecc. per mano di Giacobbe di Pietro di Marco, nell’anno del Signore 1298.
1611 – Episcopato – Trascrizione di due conferimenti di benefici fatti dal Rev.do Giacobbe, Vescovo e Principe Fermano, della Chiesa di Santa Maria di Montebello, della Diocesi Fermana, per legge del Patronato del nobiluomo Gualfredo di Giacobbe da Montebello, della Chiesa di Santa Maria di Montebello nella persona del Sig. Abbamonte di Giacobbe da Ascoli, nell’anno del Signore 1346. E della Chiesa, senza amministrazione, di San Pietro di Arbitreto, della Diocesi Fermana, per legge del Patronato del nobiluomo Canitto di Vinciguerra da Mercato, nella persona del Sig. Rainaldo di Cisco di Francesco da Ascoli, nell’anno del Signore 1340; queste chiese sono posti nel territorio di Monte Cretaccio e di Sculcula fra il fiume Tronto e Ragnolo.
1612 – Episcopato – Atto di promessa, di mantenimento e di difesa della giurisdizione Fermana al Rev.mo Vescovodi Fermo, concessa dall’Imperatore e dal Sommo Pontefice e di conservazione della sua libertà ecc. fatto dai cittadini e gli uomini Fermani a Civitanova, di Monte Santo, di Monte Santa Maria e Monte Rubbiano ecc. come detto in quell’atto dell’anno del Signore 1224.
1613 – Episcopato – bolla di Gregorio Papa XI che ordina a Pietro, cardinale di Santa Maria in Trastevere, Vicario Generale e nelle cose spirituali che se gli ospizi per mani ecclesiastici della stesso vescovo e dei canonici, nella città di Fermo, fossero utilizzati dalle milizie del pontefice a motivo del fortilizio costruito in città, egli faccia al più presto come compensazione. Fatta ad Avignone nell’anno secondo del suo Pontificato.
1614 – Episcopato – Copia di una Bolla di Innocenzo Papa III concessa al Sig. Adenulfo, Vescovo Fermano ecc. cioè che nessun prete, senza un mandato Apostolico potrà trattare cause e che ogni e che tutti i doni in denaro ed i proventi dei ponti della città e di quelli fuori della città debbono essere dello stesso Episcopato, come più ampiamente è scritto nel detto atto, copiato sotto l’anno del Signore 1205.
1615 – Episcopato – Bolla di Gregorio Papa IX con la quale comanda all’abate di Macle, della Diocesi di Camerino, affinché decida la causa tra il Vescovo Fermano e i Ripani circa la produzione del grano, del vino e delle derrate dovute da essi, annualmente, al detto Vescovo. Sotto la data, Perugia, nell’anno secondo del Pontificato.
1616 – Episcopato – Breve di Martino Papa V che fa sapere ai Priori e al Comune Fermano di avere scritto al Capitolo e al Clero della città di Fermo affinché rendano conto di tutti i frutti, i redditi e i proventi che sono derivati o derivano dalla Mensa Episcopale della Chiesa Fermana al’eletto Firmano o ai suoi procuratori, per la qual cosa li esorta che se fossero stati requisiti dalla Sede Apostolica dimostrino il proprio favore ed assistenza. Fatta nell’anno primo del Pontificato.
1617 – Episcopato – Breve di Paolo Papa III di ristabilimento del Vicario Generale Fermano nella condizione di prima, nel possesso della sua giurisdizione come era prima della separazione dei Castelli, e del Vicario Generale Foraneo che conserverà la delegazione per conoscere tutte le cause al di fuori della Curia Fermana ecc. Sotto l’anno del Signore 1544.
1618 – Episcopato – Bolla di Innocenzo Papa III concessa ad Adenulfo, Vescovo Fermano, affinché nessuno possa fare riscossioni, nella città Fermana o nei Castelli, ossia ad Agello, Capo di Monte e in altri, che la città Fermana aveva in possesso, né nei beni dell’Episcopato ecc. Sotto l’anno del Signore 1205.
1619 – Episcopato – Trascrizione del mandato del Rev.mo Sig. Nicola, Vescovo e Principe di Fermo, nella causa che aveva con Vanne di Giacobbe De Bacileris da Bologna, e per comparire dinanzi al Vescovo Albanese e davanti ad Oliverio Vescovo Recanatese e Maceratese, sotto l’anno del Signore 1370 – per mano di ser Giovanni del maestro Benvenuto da Penna San Giovanni ecc.
1620 – Episcopato – Copia di una copia di una Bolla di Onorio Papa III concessa alla Rainaldo, Vescovo Fermano ed ai suoi successori, sopra le cose temporali, a guisa della Bolla di Innocenzo Papa III che vieta che qualche Legato della Chiesa Romana nella Città Fermana o nei Castelli ecc. possa decidere o trattare cause senza mandato della Sede Apostolica ecc. Vedi num. 1614.
1621 – Episcopato – Bolla di Gregorio Papa XI che dispone che nessuno nella detta delimitazione dei confini della Diocesi Maceratese proceda a danno della Diocesi di Fermo, di Camerino e di Osimo; Bolla emanata a richiesta di detti vescovi, sotto la data, Avignone, nell’anno secondo del Pontificato.
1622 – Episcopato – Bolla di Onorio Papa III concessa vescovo fermano riguardo alla amministrazione dei beni materiali di molteTerre e castelli elencati in questa, per proibire a chiunque eccetto ai ministri della Chiesa romana di recare noia vescovo in quell’amministrazione, ma si deve corrispondere allo stesso vescovo tutto quello che gli proviene dal bando, dal placito, dal mercato, dalla piazza e dai porti integralmente. Data dal Laterano nel giorno precedente le liti di Febbraio <12 Febbraio> dell’anno del signore 1223, nell’anno ottavo del suo Pontificato.
1623 – Episcopato – Trascrizione della riconciliazione o arbitraggio e sentenza fatta tramite il Patriarca di Aquileia e Pandolfo del Sig. Papa, suddito e notaio, fra Pietro, Vescovo Fermano, e Azone, Marchese della Marca Anconetana ed Estense, sopra il Comitato di Fermo ed in particolare di Ripatransone, Castello di Marano, Campofilone, Cerqueto, Monte Ottone e Monte Santo a favore del Vescovo e di tre castelli, che dicevano di essere dei Canonici, ossia Grotta, Monte Urano e Monte San Pietro, nell’anno del Signore 1221. Trascritto per mano di Pietro un tempo di Matteo notaio, nell’anno del Signore 1283.
1624 – Episcopato – Bolla di Onorio Papa III che ordina al popolo fermano e al suo Comitato e ai Baroni che rispondano al Vescovo Fermano secondo il disposto della Bolla di Innocenzo III, suo predecessore, concessa alla Chiesa Fermana. Fatta a Perugia alle None di Agosto <5 Agosto> nell’anno primo del suo Pontificato. Vedi i numm. 26-41-126-127-537-763-783-938-996. Vedi i diritti di Monte Ottone.
1625 – Diritti di Fabriano – Atto di un mandato di procura fatto da Gualterio del Sig. Alberto del defunto Toma De Clavellis da Fabriano e di sua moglie, nelle persone di ser Pietro di Giacobuccio da Serra San Quirico e del maestro Giovanni, per le cause ecc. e particolarmente nella causa che hanno intenzione di fare col Sindaco e la Comunità di Monte Santa Maria in Georgio, fatto nell’anno del Signore 1316- Indizione nona, al tempo del Signor Innocenzo Papa VI, nel giorno ultimo di Augusto, rogato da Filippo di Francesco da Fabriano, la copia in verità in questo modo fatta dal Sig. Gemino di Andreetto.
1626 – Copia della lettera scritta da parte di Egidio vescovo della Sabina, Legato Apostolico e Vicario Generale in Italia per la Santa Romana Chiesa, indirizzata al nobiluomo Guido de Clavellis da Fabriano, per lui, per il padre Alberghetto, per lo zio paterno Giovani, per Gualtiero e per altre persone di Fabriano, con cui li assolve tutti dalla ribellione e da altri vari reati commessi in particolare nell’occupare la stessa terra di Fabriano, Rocca Contrada, Serra de’ Conti e altri luoghi e castelli della stessa provincia, anche per l’occupazione di Castello Prececchiaro. Data da Cesena 7 luglio dell’anno decimo del pontificato di papa Innocenzo VI. Copia fatta nell’anno del Signore 1363 di mano di ser Francesco di Vanne Salimbeni da Fabriano. Vedi N. 334
1627 – Diritti di Falerone – Lettera di ammonimento di Aloisio dal titolo di Santo Marco, presbitero e Cardinale Cornelio, Camerario della Santa Romana Chiesa, concessa su richiesta del Comune e degli uomini della città Fermana, contro il Comune e gli uomini del Castello di Falerone, i quali, di propria volontà, imposero una nuova gabella o dazio, e imposta o imposto dalla predetta Comunità e tentano di esigere dagli uomini di detta città e dagli altri uomini dello Stato della stessa città, ammonendoli affinché ciascuno al quale questa lettera di ammonimento è pervenuta, entro lo spazio di sei giorni diano l’ordine, sotto pena di 1000 ducati d’oro ecc. che cessino e si astengano da quella riscossione della nuova gabella dai Fermani e dagli uomini dello stesso Comitato o Stato ecc. Sotto l’anno del Signore 1570 – nell’anno quinto del Pontificato di Pio Papa V.
1628 – Diritti di Francavilla – Atto di un mandato di procura fatto tramite il Comune e gli uomini di Francavilla, nella persona del Sig. Antonio di Giovanni da Francavilla per trattare la pace ecc. con il Comune e gli uomini di Alteta. Sotto l’anno del Signore 1493 – rogato da Giacobbe di Miele dal Castello di Monte Gilberto.
1629 – Francavilla – Copia di un mandato del nobile e potente uomo Nicola d’Acquaviva, marito della nobile signora Margherita, figlia di Mercenario da Monteverde e della detta sua moglie, nella persona della signora Isabella, moglie del defunto Mercenario per nominare e leggere il Sig. Puccio Buczani da Monte Granaro nella Cappellania e Rettoria della Chiesa di San Pietro di Francavilla, della Diocesi Fermana. Nell’anno del Signore 1341 – insieme con lo strumento di detta elezione o nomina fatte tramite la detta signora Isabella, in forza del suddetto mandato ecc.
1630 – Francavilla – Atto di determinazione dei confini tra la città di Fermo e il Castello di Francavilla da una parte e le Terre (cittadelle) di Monte dell’Olmo dall’altra parte e Manfredo del Sig. Domenico, Sindaco e cittadino fermano e Domenico di Nallo da Francavilla, Sindaco di detta Comunità da una parte e Antonio di Nuccio, Sindaco di Monte dell’Olmo dall’altra parte insieme con un mandato dello stesso Antonio questa determinazione fu fatta sotto l’anno del Signore 1461 – al tempo del Pio Papa II per mano di ser Evangelista di Antonio da Amandola.
1631 – Diritti del Castello di Gabbiano – Atto di vendita di tutti i beni che un tempo furono di Andreuccio Ciccarone del Sig. Luzio e Vanne del defunto Berardo da Massa, situati nella Terra di Monte Santa Maria in Giorgio e nel suo territorio e nel territorio di Gabbiano, del Comitato di Fermo, fatta tramite il Rev.do Sig. Gerardo, Abate del Maggiore Monastero di Tours, Nunzio nelle parti delle Italia della sede Apostolica, al Sig. Angelo Bernardi da Fermo, Sindaco del Comune e degli uomini della città Fermana che comperano a nome e al posto della signora Caterina e Lisetta figlie del fu Cole di Andreuccio da Massa ecc. per il prezzo di 1100 fiorini d’oro questi beni per alcuni eccessi della Camera erano confiscati, riservato tuttavia che quando le signore sopraddette restituiscono il prezzo anzidetto a detto Comune di Fermo ci sia l’obbligo di vendere alle stesse ecc. come detto in quell’atto, fatto nell’anno del Signore 1373 – rogato da Giovanni di Miele da Amandola. Trascritto per mano di Antonio di Pasquale da Fermo.
1632 – Gabbiano – Atto di retrovendita fatta dei beni che un tempo furono di Andreuccio Ciccarone del Sig. Cuzio e Vanni del defunto Gerardo da Massa, in altro tempo confiscati al nobiluomo Petrello da Mogliano col nome di Procuratore della signora Lippa, figlia di Folchetto di Vanni da Massa ecc. tramite il Sig. Angelo Bernardi da Fermo, a nome del Comune di Fermo, riservato tuttavia il diritto del Territorio del Castello di Gabbiano e dei Massari dello stesso Castello ecc. come detto in quell’atto dell’anno del Signore 1373 – rogato da Nardo di ser Corrado di Bictomo.
1633 – Gabbiano – Atto di acquisto di alcuni pezzi di terra lavorativa e parte prativa, posti nel Comitato di Fermo nel Territorio di Gabbiano, secondo i confini fatti da Venanzio di Pietro del Castello di Ripacerreto, da Francesco di Giacobbe di Antonio della Terra di Monte in Giorgio. Sotto la data nell’anno del Signore 1499 – rogato da Ludovico di Giacobbe di Antonio dal Castello di Massa.
1634 – Gabbiano – Alcuni atti e presentazione di testimoni nella causa che ha Comune di Fermo con il Comune e gli uomini di Gabbiano ecc.
1635 – Gabbiano – Copia del conferimento della Chiesa di Sant’Angelo di Civitella fatto nella persona di Simone di Francesco da Gabbiano, tramite il Rev.mo Sig. Giacobbe, Vescovo Fermano, come più ampiamente è scritto nel detto conferimento, fatto sotto l’anno del Signore 1349.
1366 – Gabbiano – Descrizione del diritto sopra i confini di Gabbiano tra il Comune della città di Fermo e la Terra di Monte Santa Maria in Georgio.
1367 – Gabbiano – Altra descrizione del diritto sopra i diritti confini di Gabbiano al Comune della città di Fermo e la Terra di Monte Santa Maria in Georgio.
1638 – Gabbiano – Atto di notifica dell’acquisto di Gabbiano fatto tramite il Sig. Vanni di Andriolo da Fermo, Sindaco e Procuratore del Comune e degli uomini della città di Fermo, al Rev.mo in Cristo padre e Signore Guglielmo dal titolo di Sant’Angelo, Diacono Cardinale, Vicario Generale per conto del signor Papa per il motivo e in occasione come detto in quell’atto, fatto nell’anno del Signore 1375 – Vedi Massa, Monte Santa Maria in Georgio.
1639 – Diritti del Castello di Grottammare – Atto di una donazione fatta tramite il Santissimo Signore Nostro Sisto Papa V di 1000 scudi a favore del maestro della scuola, il quale istruisce i fanciulli nelle nobili virtù, con i quali 1000 scudi volle acquistare tanti posti dei monti e rendite perpetue irrevocabili perché non potessero essere convertite in altri usi che per il salario del maestro della scuola di Grottammare, il cui ufficio sarà quello di insegnare la cultura e la grammatica ecc. come detto in quell’atto, fatto nell’anno del Signore 1585 – nell’anno primo del Pontificato.
1640 – Grottammare – Copia di alcuni statuti o capitoli del Comune di Fermo trovati nel libro e nel volume di detta città fatto al tempo del signor Neapolione del Signor Giacobbe, Podestà di detta città relativo alla restituzione dei soldi ricevuti in prestito dagli uomini, come detto in quella copia, per il recupero dei castelli di Grottammare, Torre di Palme e Moresco. Trascritto tramite il signor Giovanni vicario ecc.
1641 – Grottammare – Atto di ricevimento di 40 soldi volterranei in conto di 55 libbre, fatto tramite Gualterio di Monaldo, Vicario del Castello di Grottammare, a Luca di Marco agricoltori di detto Castello, a causa del suo salario sotto l’anno del Signore 1289 – rogato da Rolando di Filippo.
1642 – Grottammare – Atto copiato di una donazione di un giuspatronato dell’altare di San Leonardo, eretto nella chiesa di San Giovanni nel Castello di Grottammare, fatto a favore di Sante di Luca, altrimenti detto frate Luca Amoronsino di Andrea di Pace, per i molti gratuiti servizi da lui ricevuti ecc. sotto l’anno del Signore 1465 – rogato da ser Nardo di Domenico di da detto Castello. La copia in verità fatta da ser Mariano di Sante.
1643 – Grottammare – Atto di una quietanza fatta tramite Antonio di Monaldo, Podestà del Castello di Grottammare, per il salario dello stesso e del suo notaio 47 libbre di denari 12 a Luca di Marco, agricoltore di detto Castello, sotto l’anno del Signore 1289 – rogato da Vinciguerra di Paolo notaio.
1644 – Grottammare – Nomi dei fumanti del Castello di Grottammare scritti da Chierico, notaio, su incarico di Trasmondo e soci, incaricati per queste cose dei magnifici Sigg. Priori della città di Fermo, sotto l’anno del Signore 1365.
1645 – Grottammare – Atto fatto estipulato tra Sig. Percivalle di Giovanni da Fermo, Sindaco e a nome del Sindacato del Comune di Fermo e il maestro Alessandro di Boso da Mola della città di Genova, il quale promise e stabilì di lavorare e di far lavorare nel Porto e al Porto della città Fermana, posto davanti al Castello di Grottammare, per due anni prossimi futuri ecc. al prezzo di 400 libbre anconetane volterrane ecc. come detto in quell’atto sotto l’anno del Signore 1299 – rogato da Tommaso di Gualtierio da Offida.-
1646 – Grottammare – Breve di Martino Papa V per informare i Priori ed il Comune di Fermo che Giovanni del maestro fermano Tommasio in un altro tempo aveva fatto mutuo a Ludovico migliorati, Milite di Sulmona, per 900 fiorini d’oro per cui il predetto Ludovico aveva fatto assegnamento del Castello di Grottammare e delle riscossioni di questo Castello, perché il predetto Giovanni aveva fatto consegnare alla sede Apostolica questo Castello dopo la morte di Ludovico, senza che avesse ricevuto i 900 fiorini. Pertanto li ammonisce che prendano informazioni in merito a questo mutuo e dopo esserne certi paghino quei fiorini al predetto Giovanni ecc. Data nell’undicesimo anno del Pontificato.
1647 – Grottammare – Breve di Paolo II che elogia i Priori del Comune di Fermo perché fecero sapere al lui della venuta di Silvestro, con il figlio del Milite Piccinini, al Castello di Grottammare e del raduno degli armati di quel Milite colà già fatto, per tal motivo egli circa quella cosa largamente ha scritto a L. Vescovo Albanese, Cardinale De Ursinis, Legato e li esorta che prestino obbedienza ad esso. Fatto a Roma nel giorno 3 Luglio 1465.
1648 – Castello di Lapedona – Atto di un mandato di procura fatta dalla Comunità, Comune e gli uomini del Castello di Lapedona, nella persona di Bartolomeo di Anselmuccio, a nome di detto Comune, per comparire dinanzi ai magnifici Sigg. Priori della città di Fermo e per chiedere ad essi il permesso di poter imporre una tassa per il salario del vicario e la tassazione per altre cose e di riscuotere la stessa come più ampiamente detto in quell’atto fatto sotto l’anno del Signore 1405 – rogato da Trasmondo di Egidio da Fermo.
1649 – Lapedona – Atto di un mandato di procura fatto tramite il Comune e gli uomini del Castello di Lapedona nella persona di ser Cicco, a nome di detto Comune, per chiedere licenza ai magnifici signori Priori di Fermo di poter imporre una tassa agli uomini di detto Castello per il salario del vicario e del Messo di detto Castello, sotto l’anno del Signore 1407 – rogato da Marino di Alessandro da Montegiorgio.
1650 – Diritti del Castello di Loro – Privilegio di approvazione e di conferma di concessioni di diritti e porzioni che e le quali avevano nel Castello di Loro i Sigg. di Falerone Gualterio da Loro e figli, fatto tramite Manfredo Re della Sicilia ad Ezzelino da Mogliano, e prima concesso ad esso tramite il Sig. Giordano di Aquilano, conte di San Severino e coppiere del regno di Sicilia ecc.
1651 – Loro – Mandato del Castello di Loro nella persona di Berardo di Isabene per promettere al Comune di Fermo o al suo Sindaco 300 libbre volterrane e per ricevere le promesse da farsi da detto Comune che non arrechi danni agli uomini di detto Castello ma che li possa conservare secondo quel mandato e per accogliere dai predetti la garanzia ecc. nell’anno del Signore 1267 – per mano di Clemente di Bono di Lauro notaio.
1652 – Loro – Atto di liberazione o di libertà concessa tramite il nobile Sig. Gualtiero di Giovanni del Sig. Alterio da Loro, a nome suo proprio e per procura della nobile donna signora Blonda, moglie del nobiluomo Federico da Loro per suo interesse o per procura di Corrado di Giovanni da Loro suo nipote ecc. per Guglielmo di Rainalduccio per Offreduccio di Bonconsiglio ecc. per loro stessi e per procura di parecchi vassalli da Loro da ogni diritto di vassallaggio ecc. così che siano essi stessi e i loro eredi e successori liberi come cittadini romani. Tuttavia riservato, per comune accordo, che detti vassalli dopo che sono stati fatti liberi siano e che debbano essere per sempre cittadini Fermani, o di rinnovare e confermare la sottomissione dianzi fatta dai predetti tramite il signor Gualterio da Loro come meglio piacerà al Comune di Fermo ecc. e di obbedire in tutte e per tutte le cose alla città e corrispondere gli ossequi reali e di pagare le tasse ecc. e ciò fece per il prezzo di 1500 libbre ravennatensi anconetane nell’anno del Signore 1299 – rogato da Francesco di Matteo da San Ginesio.
1653 – Loro – Mandato di parecchi vassalli dei signori Gualtierio e Corraduccio di Giovanni dal Castello di Loro, nelle persone di Monaldesco di Angelo, Gualderisco di Albrico di Bensalto di Bondone, di Monaldo di Accursio ecc. da detto Castello di Loro per comparire davanti ai magnifici Sigg. Priori della città di Fermo per giurare di obbedire ai loro ordini e per chiedere di essere ricevuti come cittadini agli onori e agli oneri, per sottomettere se stessi e i loro eredi alla giurisdizione della città, promettendo di pagare contribuzioni e tasse e di prestare garanzia ecc. allorché per un’altra volta riconoscano che furono che sono sottoposti del Comune di Fermo per concessione fatta al Comune tramite il nobiluomo Sig. Gualtierio da Loro e per fare altre cose come detto in quel mandato. Nell’anno del Signore 1299 – per mano di ser Francesco di Guglielmo da Loro notaio.
1654 – Loro – Mandato della nobildonna signora Blonda moglie del defunto Federico da Loro, nonna e tutrice di Corraduccio di Giovanni suo nipote, a nome di tutrice e anche dello stesso Corraduccio parte principale, nella persona del procuratore nobiluomo Gualterio di Giovanni da Loro per comparire dinanzi ai magnifici Priori di Fermo e per confermare, con giuramento, i loro ordini ecc. per rinnovare e confermare la cittadinanza promessa e una volta fatta al Comune predetto dal nobiluomo signor Gualterio da Loro per sottomettere quei vassalli e i loro beni alla giurisdizione della Città e a chiedere umilmente che accolga detti vassalli quali cittadini, ai doveri ed imposizioni ecc. come detto in quel mandato, nell’anno del Signore 1299 – rogato da ser Francesco di Guglielmo.
1655 – Loro – Atto di ratifica fatta tramite il nobile e magnifico Sig. Giovanni dalla Romania, podestà di Fermo, a richiesta di Tommaso di Flaviano, Sindaco di detta città, relativa alla liberazione e alla libertà concessa dal nobiluomo Gualteruccio di Giovanni da Loro, per suo conto e per procura di Corraduccio, ai vassalli, un tempo di Gualterio e di Corraduccio, accolti come cittadini Fermani, nell’anno del Signore 1299 – rogato da ser Francesco di Matteo da San Ginesio.
1656 – Loro – Mandato del Castello di Loro nella persona di Giovanni di Cicco di Lorenzo per ricevere nuove promesse dal Sindaco della città di Fermo per riconoscere che il Castello di Loro fu, da tempo immemorabile, ed è sotto il dominio di detta città e per stipulare nuovi patti e per promettere altre cose come detto in quel mandato con ampio mandato. Nell’anno del Signore 1402 – per mano di Guglielmo di ser Antonio da Loro.
1657 – Loro – Mandato del Castello di Loro nella persona di Marino di Nicoluccio da Fermo per comparire davanti ai magnifici Sigg. Priori della città di Fermo e per chiedere il permesso di imporre una contribuzione per il salario del Podestà, dell’Esattore e del Messo, nell’anno del Signore 1405 – per mano di ser Guglielmo di ser Antonio da Loro.
1658 – Loro – Copia di patti fatti ed iniziati tra il Comune di Fermo da una parte e il Comune del Castello di Loro, del Comitato di Fermo, dall’altra parte, per opera di ser Ludovico di ser Bastiano da Orto, Cancelliere della città, intermediari Giovanni di Cisco di Lorenzo, Sindaco del Castello di Loro e Pace di Dino, Sindaco di Fermo; patti nei quali il Sindaco del Castello di Loro riconoscere che detto Castello fu ed è sotto il dominio della città di Fermo da tempo immemorabile e promette di fare e di sopportare gli obblighi e il rispetto come gli altri cittadini delle Comitato, e si giunge fra loro a nuovi patti come è scritto nella detta copia, dato che la vecchia copia fu ed era stata smarrita, sotto l’anno del Signore 1403 – copiata per mano di ser Vanne di Andreuccio, cancelliere di Fermo.
1659 – Loro – Mandato del Castello di Loro nella persona del Sig. Domenico di Matteo di Boccio per chiedere il permesso dei magnifici Sigg. Priori della città di Fermo di imporre una contribuzione per questa volta soltanto, cioè disposta per un mese per pagare il grano dato al signor Marchese, nell’anno del Signore 1406 – per mano di Guglielmo di ser Antonio.
1660 – Loro – Atto di determinazione dei confini fatto tra il Comune e gli uomini della città di Fermo o piuttosto il Comune e gli uomini del Castello di Loro da una parte e la Comunità della Terra di Tolentino e i suoi uomini e la Comunità dall’altra parte ecc. come detto in quell’atto, nell’anno del Signore 1506, al tempo del Santissimo Signore di Giulio Papa II – rogato da Amico di Giacobbe, notaio delle cause della Curia della Marca Anconetana.
1661 – Loro – Discorso in certo qual modo sopra i diritti del Castello di Loro e sul territorio della Terra (cittadella ) di Apezzana in forma di risposta ad un certo memoriale ecc.
1662 – Castello di Loro, o di Apezzana – Processo ed esame dei testimoni, a perpetuo ricordo della cosa, per la parte di Maurizio di Filippo, Sindaco del Comune di Fermo, a nome di detto Comune, contro il Comune di San Ginesio, ed altre località vicine al territorio del Castello di Loro, vicino al fiume Fiastra, dinanzi al signor Giovanni De Bresalitis da Gubbio, Giudice dei Malefici della Curia Generale della Provincia delle Marche, a favore di Ludovico De Melioratis sopra i confini, il territorio e la giurisdizione della città di Fermo in mezzo al territorio del Castello di Loro, Comitato della stessa città ecc. col Comune di San Ginesio ecc. nell’anno del Signore 1417. Vedi Apezzana.
1663 – Diritti del Castello di Magliano – Sentenza fatta dal magnifici Sigg. Priori della città di Fermo per ordine dei magnifici sublimi Sigg. Ludovico e Gentile De Melioratis a favore del Comune degli uomini del Castello di Magliano, contro gli uomini del Castello di Grottazzolina sopra i pascoli della tenuta presso o nella Bovara, dal mulino di Santa Maria in Giorgio fino al mulino di Majano per di sotto il vallato e verso il corso del fiume Tenna, nell’anno del Signore 1428- rogato da Battista di Vanne di Bernardo da Fermo.
1664 – Magliano – Copia di determinazione dei confini fra la Terra di Monte Santa Maria in Georgio e il Castello di Magliano del Comitato di Fermo fatta ecc. tramite gli egregi uomini Vittorio del maestro Giuliano, Nicola di Domenico di Marcuzio e Giovanni di Corrado Mede da parte di detta Terra di Monte, e Nicola Bottoni e Antonio di Puzio da parte di Magliano, in forza dell’incarico a lui stesso fatto dei magnifici Cavalieri ed egregi Militi Sigg. Nicola Fogliano e Angelo di Volpuzio, Commissari incaricati di fissare i confini dei Castelli del Comitato di Fermo con detta Terra , nell’anno 1456 – per mano di ser Evangelista di Antonio da Amandola. Vedi num. 909.
1655 – Diritti del Castello di Marano – Atto copiato di una lettera del Rev.mo Signor dal titolo di San Martino, Cardinale e Legato della Sede Apostolica, diretta al nobiluomo Pisa, suo nipote, sopra la restituzione del Castello di Marano al magnifico Comune di Fermo ecc. fatto sotto l’anno del Signore 1266- copiato per mano di Bonaccorsio Gonzaga notaio.
1666 – Castello di Marano – Atto di una vendita di una casa fatto dal Sig. Giovanni di Ambrosio dal Castello di Marano a Palmerio del Sig. Falcone, a nome del Comune di Fermo, sotto l’anno del Signore 1268 – insieme con numerosi altri atti di vendite di case e altre cose, fatti da diverse persone al predetto signor Palmerio a nome come sopra – rogato da Pietro di Bartolomeo.
1667 – Castello di Marano – Atto di un mandato di procura fatto dal Comune e gli uomini del Castello di Marano, nella persona di Giovanni di Attone, in particolare ed espressamente dal Sindaco del Comune di Fermo, o da altri aventi l’autorità, per ricevere la cittadinanza e per promettere a detto Sindaco che gli uomini del Castello di Marano sempre saranno e rimarranno e pagheranno le tasse, le contribuzioni e tutti i servizi come si usa nel Comune di Fermo, come fanno i cittadini Fermani ecc. nell’anno del Signore 1254. Con una copia di un atto di promessa fatta da Rainaldo di Fallerone e la signora Maria con le figlie e suoi uomini ed abitanti del Castello di Marano, di spianare la Carbonaria del girone con un altro Castello e murare tutto il Castello di fare parecchie altre cose, come detto in quell’atto. Sotto l’anno del Signore 1194 – al tempo di Celestino Papa ed Enrico VI Imperatore dei Romani.
1668 – Marano – Lettera di Lucio di Ursino diretta al Sig. Raffaele, banchiere del Comune di Fermo, nella quale è contenuto che restituisca a Mecozio Sbarzoco da Marano un fiorino per il motivo come è scritto in essa. Sotto la data, Fermo, nel giorno 5 Dicembre, nell’anno del signore 1547.
1669 – Marano – Bolla di Gregorio Papa di restituzione del Castello di Marano alla Comunità e al Comune della città di Fermo. Fatta presso la Città Vecchia nel giorno secondo alle None di Maggio (6 Maggio), nell’anno secondo del Pontificato.
1670 – Marano – Atto di quietanza fatta da Grimalduccio e la signora Aldisia, figlia ed erede di Francesco del signor Giovanni di Matteo di Firmone e Rogesolo del signor Matteo, marito della signora Aldisia, al signor Gentile di Mogliano, Sindaco del Comune di Fermo, a nome di detto Comune, di 250 libbre volterrane ravennatensi, che Michele di Giovanni di Sinibaldo, a nome del Comune di Fermo, ricevette dal predetto Francesco, per la cui quantità detto Sindaco del Comune di Fermo ipotecò a detto Francesco il Castello o il deposito del Castello di Marano ecc. Sotto l’anno del Signore 1296 – rogato da Tebaldo notio.
1671 – Marano – Copia di una copia di una lettera inviata al Sig. Pisto del Sig. Giacomino De Trocis da Ferrara dal Rev.mo Simone dal titolo di San Marco, Cardinale Legato della Sede Apostolica affinché personalmente si rechi al Castello di Marano e si adoperi per attribuire il possesso di detto Castello e dei suoi diritti al Comune, alla Comunità e agli uomini Fermani, sotto la pena a proprio arbitrio, e che per l’avvenire obbediscano alla stessa Comunità e agli uomini Fermani ecc. insieme con parecchi diritti fra il Comune di Fermo e il Comune del Castello di Marano – trascritta da Antonio di ser Cisco da Fermo.
1672 – Marano – Conferimento di un processo insieme con la richiesta e la sentenza fatta per la parte e a richiesta del Comune e degli uomini del Castello di Marano con il Comune di Fermo, relativa al processo dei delitti fatti nel detto Castello; da farsi come più ampiamente è scritto nella detta supplica e sentenza tramite Errico Gaetano da Viterbo, Giudice per gli appelli, per conto della Santa Romana Chiesa nella Provincia delle Marche, a favore del Comune di Fermo, contro il Comune di Marano. Sotto la data, nel Girifalco Fermano, nell’anno del Signore 1379 – rogato per mano di ser Simone da Spoleto.
1673 – Marano – Copia di un privilegio di promesse fatte e di obbligazioni tramite il Presbitero Sescovo della Sede Fermana agli uomini del Castello di Marano, nell’anno del Signore 1194- rogato in copia da Guglielmo di Margarito notaio. Vedi pag. 153 num. 747.
1674 – Diritti del Castello di Massa – Atto di spartizione di beni fatta fra i Nobili di Massa, nella quale divisione Lino del Sig. Guglielmo prese per sé soltanto il Castello di Carnassale con tutti i diritti dello stesso e tutti i diritti che detto nobile aveva sui Patronati delle Chiese nel Castello di Camporo e su altre giurisdizioni; Vanne del Sig. Gerardo per sé, per Tuccio,per Ciccarone e Andreuccio suoi fratelli, prese il Castello di Gabbiano e la metà dei beni nella città di Fermo, e tutti i beni nella Terra di Monte dell’Olmo e nella Terra di Macerata con tutti i diritti e i Patronati delle Chiese, e il Sig. Rainaldo di Fidesmido per sé, ed il fratello suo Cicco, prese il Castello di Massa e il Castello di Chiarmonte con tutti i diritti e Patronati delle Chiese ecc. e l’altra metà di tutti i beni nella città di Fermo ecc. nell’anno del Signore 1314 – rogato da Nicola Benvengiati un tempo da Massa notaio.
1675 – Massa – Copia di un mandato di procura fatto da Rainerio Zeno, Podestà del Comune di Fermo e della Comunità e gli uomini della città di Fermo, nella persona di Aldigerio notaio, a nome di detto Comune, per accogliere il Sig. Guglielmo da Massa della cittadinanza della città di Fermo, e per ricevere dallo stesso il giuramento e adeguata garanzia di sottomettere sé, i beni e le sue terre (cittadelle) alla giurisdizione di Fermo e di obbedire agli ordini del predetto Sig. Podestà e dei successori, e per altre cose ecc. Per questo motivo il Sig. Guglielmo giurò di prestare attenzione e di osservare tutti gli ordini del predetto Podestà e dei suoi successori ecc., nell’anno del Signore 1252 – rogato da Alberto De Brusegadis, copiato per mano di Vanne di Domenico da Fermo.
1676 – Massa – Atto di un mandato di procura della città di Fermo, nella persona del Sig. Angelo di Berardo, per ricevere, a nome della città, la vendita di tutti i beni un tempo di Vanne di Ciccarone, del signor Cuzio, e di Andreuccio del Sig. Gerardo da Massa, ubicati nel territorio di Massa e Gabbiano, del Comitato di Fermo, e nella Terra di Santa Maria in Georgio, confiscati dalla Camera per il prezzo di 1100 fiorini d’oro dal Eev.do signor Gerardo, Abate del Monastero Maggiore di Tours, Nunzio della Sede Apostolica ecc., nell’anno del Signore 1372 – rogato da ser Nardo di ser Corrado da Bictonio. Vedi Gabbiano.
1677 – Massa, o Gabbiano – Atto di retrovendita fatta dei beni che un tempo furono di Andreuccio di Ciccarone del Sig. Cuzio e di Vanne di Gerardo da Massa, confiscati dalla Camera ecc. Vedi Gabbiano num. 1632.
1678 – Massa – Copia di un atto di donazione e di cessione di tutti i diritti e le pertinenze e di tutta la giurisdizione del Castello di Massa, fatto dal Sig. Tebaldo di Giacobbe, come Sindaco e a nome del Sindacato, della Comunità di detto Castello al Sig. Matteo di Pietro Rose da Fermo, a nome del Sindacato del Comune di Fermo ecc. Sotto l’anno del Signore 1327 – rogato da Monte di Giacobbe da Fermo.
1679 – Massa – Mandato di Monte Santa Maria in Georgio, nella persona di ser Pietro di Giovanni da Fermo, nel processo che ha con il nobile e potente milite e padrone di Massa, per presentarsi nella Curia Generale della Provincia delle Marche e per dare giustificazioni per una inchiesta avviata contro detto Comune a causa dell’accoglimento di Vico di Tuzio Bonacose, di detto luogo, bandito e ribelle, nell’anno del Signore 1367 – per mano di Giovanni del maestro Giorgio da Sarnano.
1680 – Massa – Atto di un accordo circa i confini tra i Comuni di Massa e di Santa Maria in Georgio, fatto dal magnifico Costante di Gabina, Marco di Pandolfo, Vincenzo di Berardino, e Natale di ser Francesco da Monte Giorgio ai quali, con questo accordo, mediante il giuramento, fu concesso dagli incaricati di Massa, ossia da Guarnerio di Silvestro, Giuliano di Guerriero, Pietro di Farinello e ser Francesco di Perrotto con l’intervento del chiarissimo dottore nei due diritti Giovanni di Filetto da Gualdo, del Rev.mo Legato, Uditore Commissario, nell’anno 1538 – per mano di ser Quiriaco di Novo da Macerata.
1681 – Diritti del Castello di Mercato – Atto copiato di alcune condanne fatte tramite il Sig. Sinibaldo De Aymandis da Treviso, Podestà di Fermo, contro il Sig. Vinciguerra da Mercato in 2000 libbre ravennatensi perché lo stesso con 40 uomini a cavallo e a piedi depredò alcuni mercanti di Ancona, di Firenze e di Siena, e molti altri che erano con loro, di stoffe di altre cose, come detto in quella condanna. E parimenti contro Rainaldo e Albertino di Camporo condannati per il motivo come sopra, sotto l’anno del Signore 1284.
1682 – Macerata – Atto della pace fatta fra Cauzio del defunto Vinciguerra da Mercato per sé e per i suoi eredi universali e singoli fautori, aiutanti e seguaci da una parte e Otto del defunto Albertino da Mercato, di tutte le offese fra loro fatte dall’una e dall’altra parte ecc. sotto la pena di 4000 fiorini d’oro in caso di trasgressione, con l’intervento del Comune di Fermo. Sotto l’anno del Signore 1317 – rogato da Bondo del defunto Nardo ecc.
1683 – Mercato – Atto copiato di una donazione e concessione del Castello di Mercato e del suo Borgo con le porte, le vie, le fonti e le ripe e con altre cose come scritto in quell’atto, fatto e concesso da Cauzio di Vinciguerra e da Censorio di Albertino di Vinciguerra da Mercato, a Giacobbe di Aldovero, Sindaco del Comune di Fermo, a nome di detto Comune, per il motivo che il predetto Sindaco, a nome di quanto sopra, riceve il predetto Cauzio e Censorio e i loro posteri al beneplacito, onori e dignità come gli altri cittadini di Fermo, e sotto la giurisdizione e la difesa di detto Comune ecc. come scritto in quell’atto. Sotto l’anno del Signore 1319 – rogato da Francesco di Francesco notaio. La copia in verità da Petrocco di Alessandro da Fermo notaio. Vedi Acquaviva num. 1037 pagina 220. Vedi Castello di San Benedetto.
1684 – Diritti del Castello di Morico – Bolla di Gregorio Papa IX diretta al Vescovo di Fermo e all’abate di Santa Croce di Chienti e al Priore da Balegone, della Diocesi Fermana e di Camerino, a richiesta di Fidesmido da Mogliano, di associare detto Priore nella decisione da prendere nel processo in corso fra detto Fidesmido e il Comune di Camerino sopra il Castello di Morico ecc. Sotto la data, Anagogna, nel giorno settimo alle Calende di Settembre (26 Agosto) nell’anno quarto del Pontificato.
1685 – Morico – Incarico conferito dal Santissimo Gregorio Papa IX al Rev.mo Vescovo Fermano perché, eliminato l’ostacolo dell’appello, preposta la ragione, vada avanti nel processo in corso avanti ad esso tra Fidesmido da Mogliano da una parte e il Comune di Camerino dall’altra sopra il castello di Morico e sopra altre cose ecc.
1686 – Diritti del Castello di Mogliano – Atto di una vendita fatta dal Sig. Pietro di Rattoncino, Preposto e Ricevitore Generale della Santa Romana Chiesa delle rendite dei proventi nell’Italia, di numerosi immobili che furono di Gentile, Nicoluccio, Capitale, Andrea e di altri condannati da Mogliano, alla Comunità, Comune e uomini di detto Castello e per essi a Cicco di Tommaso di Crisindeo, Sindaco e Procuratore al prezzo di 4400 ducati d’oro ecc. Sotto l’anno del Signore 1370 – rogato da ser Giovanni di Americo da Parma.
1687 – Mogliano – Atto copiato di un mandato di procura fatta dal Comune e gli uomini del Castello di Mogliano nella persona di ser Puccio di Tuzio da Camerino per un salario di 3 fiorini d’oro da pagarsi da detto Comune nello stesso anno, ossia per il tempo in cui servì a detto Comune per le liti e i processi e soprattutto con Manitto di Francesco di detto Castello e generalmente ecc. Sotto l’anno del Signore 1369 – rogato da ser Matteo di Cecco di Andrea da Mogliano.
1688 – Mogliano – Atto di sottomissione e di una promessa fatta da Tommaso e Gentile del signor Gentile da Mogliano alla Comunità e al Comune di Fermo, e per esso a Matteo di Giovanni del maestro Pensabene, Sindaco del Comune di Fermo, ossia di ogni giurisdizione e del mero e misto impero sul Castello di Mogliano e del suo territorio e relativo distretto ecc. come scritto in quell’atto. Sotto l’anno del Signore 1317 – rogato da Boncambio di Giacomino di Giacobbe.
1689 – Mogliano – Atto di esecuzione da farsi di sentenze fatte dal Vescovo di Senigallia e Giudici soci, incaricati della Camera Apostolica a favore di Fidesmido da Mogliano contro Tommaso e Giovanni, figli del Sig. Bove da Sant’Angelo e Bove e Rainaldo, loro nipoti e i loro beni, come più ampiamente è scritto in quell’atto. Sotto l’anno del Signore 1234 – rogato da Gualfredo notaio.
1690 – Mogliano – Lettera aperta del Rev.mo Sig. Anglico, Vescovo Albanese, Vicario Generale della Santa Romana Chiesa in Italia, diretta al Rettore della Provincia delle Marche affinché spinga e costringa, con l’autorità della legge, la Comunità e gli uomini di Mogliano a pagare la somma di 3000 fiorini per ciò che resta del prezzo dei beni del defunto Gentile da Mogliano, confiscati dalla Camera Apostolica, e tramite il maestro Pietro, Ricevitore dei proventi delle vendite a favore della Camera Apostolica in Italia, 3000 fiorini tramite gli stessi compratori, a richiesta del Comune di Fermo, nelle mani di Alfarello di Fanello e Francesco di Faciolo, cittadini anconetani. Fatta nel giorno nono alle Calende di Agosto (24 Luglio) nell’anno ottavo del Pontificato di urbano Papa V.
1691 – Castelli di Mogliano e Petritoli – Atto della donazione fatta tramite l’Ill.mo e Rev.mo Sig. Cardinale Farnesesio, alla Comunità di Fermo, del Castello di Mogliano e di Petritoli, o al Sig. Troiano di Riccio, suo procuratore, per l’autorità per sempre a lui conferita dal Santissimo, con tutte le giurisdizione con il mero e misto impero, nell’anno del Signore 1549 – 30 Agosto, al tempo di Paolo Papa III – rogato dal Sig. Pastore De Grossis da Galesio.
1692 – Mogliano – Atto di una vendita fatto da Rainaldo di Gilberto al signor Fidesmido da Mogliano e al Sig. Baligano di Falerone di tutti i beni immobili che furono di Uguccione suo nonno e del padre e dei padri suoi predecessori, cioè a dire a Fidesmido per due parti integralmente tutto quello di Brunforte con gli uomini ed altre cose ecc. e al detto Sig. Baligano per la terza parte, ossia da Monte Ragnolo sino al Morrione o al Monte San Giovanni, dal Salino verso Tenna, ossia i Castelli, i Castellari, le Chiese, e gli uomini ed altre cose come detto in quell’atto al prezzo di 200 libbre ravennatensi. Sotto l’anno del Signore 1229 – rogato da Rainaldo notaio.
1693 – Mogliano – Riserve e opposizioni fatte contro le affermazioni dei testimoni della parte di Rainaldo e di Tomassuccio, esaminati nel processo col signor Fildeo ed altri soci della causa.
1694 – Mogliano – Atto di un mandato di procura fatto dalla Comunità e dagli uomini del Castello di Mogliano nella persona di Crisogono di Pietro da Mogliano e a loro nome per comparire davanti ai magnifici Priori della città di Fermo e per ottenere il permesso di applicare e di riscuotere una tassa nel detto Castello ammontante a 200 libbre per un bisogno urgente di detto Comune, ossia per le paghe del Podestà, dei Baiuli, del Sindaco e del Maestro e di altri come è detto in quell’atto. Sotto l’anno del Signore 1406 – rogato da Vanne di Corrado da Mogliano.
1695 – Mogliano – Atto di alcune proposte e deliberazioni fatte da Crisogono di Giacobbe, altrimenti detto Chimente, e da Crisogono di Corradino dal Castello di Mogliano, nel Parlamento degli uomini di detto Castello, sopra le intenzioni di accuse per i danni arrecati, fatto nella Curia di Mogliano, deliberazioni che fatte da predetti uomini, come è possibile vedere in detto atto, ebbero valore per 157 fave nonostante 22 contrarie. Sotto l’anno del Signore 1483 – rogato da ser Armilleo di Marino dal Castello di Massignano, Vicario di detto Castello di Mogliano.
1696 – Mogliano – Atto di una quietanza di 3000 fiorini d’oro fatto tramite Petrello del Sig. Gentiluccio da Mogliano, alla Comunità e al Comune di Fermo e per esso al Sig. Puccio del Sig. Giacobbe e soci, Priori di detta città, per la qual cosa il predetto Petrello dichiarò di aver pagato ai Sigg. Malatesta e Galeotto De Malatestis o ad altri degli stessi, per il riscatto del Castello di Mogliano e per altri motivi come indicato in esso. Sotto l’anno del Signore 1366 – rogato da ser Andrea di Gentile da Fermo.
1697 – Mogliano – Copia di una lettera del Governatore della Provincia delle Marche che vieta ossia che nessun uomo del Castello di Mogliano possa tramite qualcuno essere inviato quali ambasciatore di detto Castello se lo stesso non sarà stato deciso dal Podestà o dal Consiglio di detto Castello ecc. Sotto l’anno del Signore 1375 – rogato di un’altra copia da ser Domenico di Vannuccio da Fermo.
1698 – Mogliano – Atto di quietanza fatta dal Sig. Pietro di Rattoncino, Preposto del Ricevitore delle rendite dei proventi della Santa Romana Chiesa, alla Comunità e gli uomini di Mogliano e per loro al Sig. Cisco di Tommaso di Crisindeo di ducati 1000, per il saldo di 1400 ducati d’oro per il prezzo della vendita di tutti i beni di Gentile, di Nicoluccio e di altri ecc. Sotto l’anno del Signore 1371- rogato da ser Giovanni di Aimerico da Parma.
1699 – Mogliano – Atto copiato di occupazione, mediante giuramento, fatto dal Sig. Gentile da Mogliano a nome proprio e di Fidesmido e dei suoi fratelli, al Sig. Palmerio del Sig. Falco, Sindaco del Comune di Fermo, di conservare per sempre la cittadinanza della città e del Comune di Fermo, sottomettendo tutti i suoi beni, e dei suoi fratelli, persino i Castelli e le terre alla giurisdizione della città di Fermo ecc. come scritto in quell’atto. Sotto l’anno del signore 1252 – rogato da Corrado notaio.
1700 – Mogliano – Copia di una sentenza di condanna fatta tramite Vl Sig. Martino da Amelia, vicario sopra i Malefici del magnifico Sig. Blasco di Forando da Belvisso , Rettore nella Marca Anconetana, contro Fronzio di Francesco e il socio dal Castello di Mogliano, per le cause e motivi come scritto nella detta sentenza. Sotto l’anno del Signore 1359 – al tempo del Signor Innocenzo VI – rogato da Giovanni da Bologna notaio. La copia in realtà rogata da Pizio di Lorenzo.
1701 – Mogliano – Atto di procura fatto dalle Comunità e a nome dei Castelli di Mogliano e di Montechiaro, da i vassalli del nobile milite Sig. Alterio da Mogliano e dei suoi figli, ossia Puccio e fratello, nelle persone di Antonuccio di Nicoluccio da Fermo per la parte dei detti di Mogliano, e per la parte di quelli di Montechiaro Tommaso di Giovanni ed altri come indicato in detti mandati, a nome loro e per promettere e giurare la cittadinanza della città di Fermo ai Sindaci ecc. come scritto in quell’atto. Sotto l’anno del Signore 1323 – rogato da ser Filippo di Calcaneo da Mogliano.
1702 – Mogliano – Copia del testamento del Sig. Fidesmido da Mogliano, fatto nell’anno del Signore 1294 – presente il Sig. Balingano e il Sig. Trasmondo da Sant’Angelo.
1703 – Mogliano – Atto di un mandato di procura fatto dalla Comunità e dal Comune del Castello di Mogliano nella persona di ser Vanne di detto Castelloa presentarsi dinanzi ai magnifici Sigg. Priori della città di Fermo per ottenere il permesso di imporre e riscuotere una contribuzione per gli uomini malati in detto Castello, nell’importo di 170 libbre di denari. Sotto l’anno del Signore 1374 – rogato da ser Puccio da Mogliano.
1704 – Mogliano –Atto di un mandato di procura fatto dalla Comunità e dagli uomini del Castello di Mogliano nella persona di Carcone di Guardato da Mogliano con una paga di 9 libbre, come di consueto e più ed anche con la sostituzione fatta dallo stesso Procuratore con la persona di Jacopo di Giovanni per presentarsi dinanzi a qualsiasi giudice, rettore o officiali della città di Fermo e di difendere i suoi superiori in materia civile criminale ed anche per richiedere come detto in quell’atto. Sotto l’anno del Signore 1326 – rogato da ser Francesco di Andrea da Mogliano.
1705 – Mogliano – Trascrizione di un atto di vendita fatta dal Rev.mo Egidio, Cardinale Vicario Generale, al Sig. Domenico del Sig. Bongiovanni, Sindaco del Comune di Fermo, di tutti i beni che un tempo, nel Castello di Mogliano, furono di Gentile da Mogliano, condannato e ribelle della Santa Chiesa Romana, per il prezzo di 3000 fiorini d’oro. Nell’anno del Signore 1355, per mano di Antonio di Bartolomeo da Fermo insieme con un atto di quietanza fatta da ser Lotto di Giacobbe da Monte di Santa Maria in Cassiano, e ser Bartolomeo Gani da Fagnano a nome del Tesoriere della Camera, Coluccio di Bonarello , a nome della Città di fiorini 3000, pagati per l’acquisto dei beni di Gentile da Mogliano sotto il giorno 12 Dicembre 1357 – per mano di Vanne di Cole del maestro Tommaso da Macerata – trascritto per mano di Giorgio di Matteo di Dono da Fermo.
1706 – Mogliano – Atto di un mandato di procura fatto dal Comune e dagli uomini del Castello di Mogliano nella persona di ser Compagnuccio dello stesso Castello per la causa e soprattutto per il motivo che detto Comune ha e spera di avere con il signor Paolo del Sig. Giovanni da Bologna ecc. Sotto l’anno del Signore 1362- rogato da Matteo di Cisco di Andrea da Mogliano.
1707 – Mogliano – Atto di una copia di un testamento della signora Befania, figlia della signora Clavellina, moglie del defunto Sig. Norando del Sig. Tommaso del Sig. Fidesmido, fatto da ser Francesco di Pilippuccio da Fabriano – trascritto da Francesco di Nicoluccio.
1708 – Mogliano – Atto relativo a patti e capitoli fatti ed iniziati fra i Nobili e Baroni del Castello di Mogliano, Massa, Monteverde e da altri castelli da una parte, e la Comunità e il Comune di Fermo dall’altra, come detto in essi. Sotto l’anno del Signore 1229 – rogato da Giovanni da Villafranca.
1709 – Mogliano – Atto copiato di un atto di condanne fatte dal Sig. Angelo Paradiso, Dottore in tutte due diritti e Giudice Generale dei Malefici nella Marca Anconetana, contro Gentile, Nicoluccio e Cicarrello del Sig. Tommaso e Ruggerio figlio del Sig. Gentile da Mogliano, per i misfatti, colpe ed eccessi come detto in quelle condanne, sotto l’anno del Signore 1371 – rogato da ser Andrea di Riccio da Monte Novo – la copia in verità rogata da Giulio di Cicco da Macerata.
1710 – Mogliano – Atto di acquisto della metà di tutti i beni del defunto Oguccione, nonno di Rainalduccio di Ercolano, tramite il signor Fidesmido da Mogliano per due parti di Brunforte e tramite Corrado di Falerone per la terza parte dal sopraddetto Rainalduccio di Ercolano con i diritti e le azioni come scritto nel detto atto al prezzo di 200 libbre volterrane. Sotto l’anno del Signore 1232 – rogato da Rainaldo notaio.
1711 –Mogliano – Testamento del Sig. conte Trasmondo, figlio del defunto conte Gerardo da Sant’Angelo in Pontano, che istituisce eredi le figlie signore Mattia, Marsibilia e Munaldesca in tutti i suoi beni e giurisdizioni nel Castello di Sant’Angelo in Pontano, nel Castello di Mogliano, nella Paleviniole e Gualdo con la condizione che, morendo senza eredi, tutta l’eredità va dal conte Bono suo fratello. Nell’anno del Signore 1202 – per mano di ser Alberto notaio.
1712 – Mogliano – Copia di una promessa fatta dall’Ill.mo e Rev.mo Sig. Alessandro Cardinale Farnesio alla Comunità e al Comune di Fermo, e per esso ai Sigg. Oratori Gentile Bevilacqua e Sebastiano Savino, di restituire, entro il biennio, i castelli di Mogliano e di Petritoli. Sotto l’anno del Signore 1547.
1713 – Mogliano – Copia di un bando o condanna fatta dal Sig. Bartolomeo De Orlandinis da Firenze, Podestà della città di Fermo, contro Massio del Sig. Ludovico e Gentile suo figlio dal Castello di Mogliano a causa e per il motivo come più ampiamente risulta dalla detta condanna, sotto l’anno del Signore 1413 – rogato da Mariano di Giacobbe. La copia in verità da Giovanni del defunto Puccio di Fermo.
1714 – Mogliano – Atto di una promessa di 22 soldi volterranei, fatta per garanzia dal Sindaco del Comune di Fermo, a Giovanni di Ugolino, perché stette, per conto del Comune di Fermo, 22 giorni a Mogliano e a Montechiaro ecc. sotto l’anno del Signore 1250 – rogato da Matteo notaio.
1715 – Mogliano – Copia di un atto di quietanza fatta dal Sig. Pietro di Rattoncino, Ricevitore delle rendite proventi della Santa Romana Chiesa in Italia, alla Comunità e gli uomini di Mogliano e per loro conto al Sig. Cicco di Tommaso di Crescindei di detto Castello, loro Sindaco, di ducati 1000 a saldo di 4400 ducati. Vedi num. 1698.
1716 – Mogliano – Copia di un atto pubblico di restituzione di alcuni beni del Castello di Mogliano sequestrati della Camera Romana. Vedi num. 1686.
1717 – Mogliano – Atto di quietanza fatta dal Sig. Pietro di Rattoncino, Ricevitore Generale dei redditi dei proventi della Santa Romana Chiesa in Italia, alla Comunità e agli uomini del Castello di Mogliano e per essi a Cicco di Tommaso, Sindaco, di 1400 ducati per il secondo pagamento dei beni che furono di Gentile, Nicoluccio e di altri di detto Castello, tramite il predetto Sig. Pietro a nome di quelli di cui sopra venduti nell’anno del Signore 1371. Rogato da ser Giovanni di Aimerico da Parma.
1718 – Mogliano – Articoli e capitoli unitamente con i nomi dei testimoni fatti da parte del Sig. Giovanni e soci contro Ranaldo del Sig. Palmerio e Tomassuccio del Sig. Giovanni sopra questioni e offese fatte contro lo stesso Rainaldo.
1719 – Mogliano – Atto copiato di un atto di una copia di condanna fatta e recaata dal Sig. Angelo di Paradiso, Dottore nei due diritti, Giudice Generale dei Malefici nella Marca Anconetana contro il Sig. Gentile da Mogliano e Rogerio suo figlio per i delitti, colpe ed eccessi come scritto in quella sentenza sotto l’anno del Signore 1356, al tempo del Signor Innocenzo Papa VI – rogato da Marino di Leonardo di Deodato ecc.
1720 – Mogliano – Atto di conferma di una vendita di beni venduti dal Sig. Pietro di Rattoncino alla Comunità e al Comune di Magliano, come più ampiamente risulta per mano di Giovanni di Americo da Parma, fatto da Giacobbe di Domenico di Silvestro da Fermo, Sindaco e Procuratore della Comunità e degli uomini della città Fermana, sotto l’anno del Signore 1371 – rogato da Vanne di Corrado da Mogliano.
1721 – Mogliano – Atto copiato di un atto di vendita di beni che furono del Sig. Gentile da Mogliano, condannato e ribelle della Santa Romana Chiesa, tramite il Rev.mo Sig. Egidio, Cardinale Legato della Sede Apostolica e Vicario Generale in Italia, al Comune di Fermo e per esso al Sig. Domenico del Sig. Bongiovanni da Fermo per il prezzo di 3000 fiorini d’oro, sotto l’anno del Signore 1355. Rogato quello da Antonio di Bartolomeo da Fermo, la copia in realtà, con la quietanza di 3000 fiorini, da Vanne di Domenico di Pietro da Fermo sotto l’anno del Signore 1357.
1722 – Mogliano – Atto copiato di un atto pubblico di sottomissione e di promesse fatte dal Comune e dagli uomini del Castello di Mogliano ed un tempo di Montechiaro, e per essi da Riccardo di Benpensante, loro procuratore, alla Comunità e agli uomini e ai Priori della città di Fermo, ossia consegnando detti Castelli, sottomettendo ai nomi di cui sopra gli uomini e i loro Castelli alla giurisdizione e alla protezione della città di Fermo, con gli oneri ed i patti come è scritto in quell’atto ecc. sotto l’anno del Signore 1324 – l’atto principale rogato da ser Simone di Simonetto da Fermo. La copia in realtà da ser Cola del maestro Domenico da Fermo.
1723 – Mogliano – Atto copiato di una sentenza rispettivamente di condanna e di assoluzione fatta dal Sig. Pietro del Sig. Errico Della Porta di San Miniato, Vicario e Rettore della città di Fermo, contro Gentile da Mogliano e i suoi figli ed altri complici, come risulta nella detta condanna, a causa dei malefici, eccessi fatti e perpetrati da essi contro la Reverenda Camera Apostolica ed il Comune di Fermo. Sotto l’anno del Signore 1356 – rogato dal ser figlio del defunto del ser Maffeo da Reggio.
1724 – Mogliano – Lettera dell’Ill.mo e Rev.mo Sig. Cardinale Farnesio diretta all’Ill.mo Sig. Legato della Provincia delle Marche circa la consegna del possesso dei Castelli indicati nel Breve ed anche delle gabelle ecc. Sotto la data, Roma, nel giorno 11 Ottobre 1547.
1725 – Mogliano – Atto di quietanza di 1000 ducati fatta dal Sig. Pietro di Rattoncino, Ricevitore Generale delle rendite e dei proventi della Camera Apostolica in Italia, a Cicco di Tommaso di Crisendei , Sindaco della Comunità e degli uomini di Mogliano, a causa dei beni, un tempo di Gentile e di altri nobili di detto luogo, confiscati dalla Camera Apostolica, e infine dallo stesso Ricevitore venduti al detto Comune per 4400 ducati, come più ampiamente è scritto in quell’atto. Sotto l’anno del Signore 1370 – rogato da Antonio di Giovannello.
1726 – Mogliano – Bolla o lettera aperta di perdono e di ammissione alla grazia fatta dall’Ecc.mo Sig. Andrea Tomacello, fratello germano del Santissimo Signore Nostro Bonifacio Papa IX, Marchese della Marca Anconetana ecc. alla Comunità e agli uomini del Castello di Mogliano per gli eccessi, e i crimini, i tradimenti, omicidi, furti ed altre cose fatte nella città di Fermo o nel suo Territorio e Distretto. Sotto l’anno del Signore 1397 – rogato da Onofrio cancelliere.
1727 – Mogliano – Atto relativo alla sottomissione e alla promessa fatta dal Sig. Manfredo di Bartolo del Castello di Mogliano, a nome della Comunità e degli uomini di quel Castello, quale Sindaco e procuratore del Comune di Fermo, e per esso a Matteo di Giovanni del maestro Pensabene, ossia consegnando il Castello di Mogliano e il suo Territorio e Distretto, con tutti i diritti e sue pertinenze, per la parte che compete dei signori Tomasio Gentiluccio del Sig. Gentile da Mogliano, ed anche la predetta Comunità, e gli uomini, il Comune di detto Castello sotto la giurisdizione e la protezione del Comune di Fermo e sotto il suo governo e territorio, e con altri patti e sottomissioni, come scritto in quell’atto. Sotto l’anno del Signore 1317 – rogato da Boncambio di Giacobino notaio.
1728 – Mogliano – Copia di alcuni atti insieme con una sentenza fra la Comunità e gli uomini del Castello di Mogliano da una parte e la Comunità, il Comune e gli uomini di Fermo dall’altra, sopra la richiesta fatta dai detti uomini di Mogliano che dovevano e che dovessero osservare i patti e i capitoli iniziati dalla Comunità, Comune e uomini di Fermo con essi, sopra la quale richiesta, trascurati alcuni altri atti dall’una e dall’altra parte, poi fra le dette parti furono fatti tramite il signor Roberto di San Gemino, Giudice sopra i malefici nella Marca Anconetana si è arrivati alla infrascritta sentenza di tale tenore (omesse alcune cose non sostanziali). Noi Roberto ecc. comandiamo di osservare per sempre che il Podestà e gli Officiali del Castello di Mogliano, da designarsi dal Comune o dagli uomini della città di Fermo, possano conoscere e porre termine a tutte le cause civili e criminali, tranne che per omicidio, tradimento, furto, assassinio, rapine stradali, e per altre cose, dove si impone la pena capitale o il taglio di membra, ecc. e delle quali ecc. dichiariamo che la conoscenza spetta il Podestà e agli Officiali di Fermo. Sotto l’anno del Signore 1369 – rogato da Antonio da Appignano. La copia in verità rogato da Matteo di Cisco di Andrea da Ficolliano.
1729 – Mogliano – Capitoli delle concessioni fatte dai Priori del Popolo della città di Fermo per la Comunità e il Comune del Castello di Mogliano, dal tenore come scritto in essi.
1730 – Mogliano – Richieste e le affermazioni fatte da parte del Sig. Fildeo da Mogliano tramite il Sig. Tommaso, il Sig. Giovanni del Sig. Bove e Bove e Rainaldo del Sig. Palmerio.
1731 – Mogliano – Dichiarazioni di alcuni testimoni esaminati per la parte di Fildeo contro i figli di Bove e i figli del Sig. Gerardo.
1732 – Mogliano – Citazione fatta da parte del Sig. Fidesmido da Mogliano contro Tommaso e Giovanni, figli del Sig. Bove da Sant’Angelo e soci, circa l’esecuzione di una sentenza tra di essi fatta da Oldofredo Vescovo di Senigallia ecc.
1733 – Mogliano – Atto di una relazione riguardante una presa di possesso di una tenuta di altre cose di un certo Manzo di Bartolomeo Berte di Angelo tramite Giovanni di Rosello, Messo del Sig. Fildeo da Mogliano ecc. come scritto in quell’atto. Sotto l’anno del Signore 1236 – rogato da ser Giovanni di Alberto da Sarnano.
1734 – Mogliano e Petritoli – Breve del Santissimo Signore Nostro Giulio Papa III di restituzione e di reintegrazione dei Castelli di Mogliano e Petritoli, con i loro frutti, tasse, rendite e le entrate, concesso dallo stesso Pontefice alla Comunità di Fermo, per il motivo come indicato in quel Breve; ed anche con la condizione di risarcire tutti i danni arrecati dal Capitano Federico De Nobilibus da Fermo, e dai suoi complici, agli uomini e alla Comunità di Petritoli, pagando, nel luogo e tempo appropriati, e a discrezione del signor Baldoino da Monte, fratello germano di detto Pontefice. Fatto a Roma nel giorno 25 Novembre 1552. Nell’anno terzo del Pontificato.
1735 – Mogliano- Quietanza del Comune di Mogliano di scudi 3300, fatta al Comune di Fermo, unitamente al mandato e ai decreti del Parlamento per la reintegrazione la restituzione di detta città e nel possesso di detto Castello.
1736 – Mogliano e Petritoli – Atto di possesso dei castelli di Mogliano e di Petritoli accettato a richiesta della città di Fermo, nell’anno del signore 1578.
1737 Mogliano – Copia di una lettera di Anglico, Vescovo Albanese, per incarico di Urbano Papa V, fatta e diretta al Venerabile Stefano, Abate e Ricevitore Generale delle entrate in Italia, dal tenore evidentemente che, allorché gli uomini e il Comune di Fermo comperarono i beni del defunto Gentile da Mogliano dalla Camera Apostolica, al quale erano stati confiscati, mai gli officiali della stessa Camera in nessun modo poterono e possono avere detti beni ecc. come scritto in quella lettera, copiata per mano di Bartolomeo di Guidone da Imola, sotto l’anno del Signore 1368, al tempo di Urbano Papa V.
1738 – Mogliano – Lettera di Anglico, Vescovo Albanese, diretta al Comune e alla Comunità del Castello di Mogliano esortando quelli affinché restituiscano quanto prima 3000 fiorini d’oro che il Comune della città di Fermo, per l’acquisto dei beni del defunto Gentile da Mogliano, aveva pagato per essi ecc, Data, Bologna, 11 Giugno.
1739 – Mogliano – Breve di Sisto Papa IV diretto a tutti i Governatori, le Comunità, i Podestà e Officiali della Santa Romana Chiesa per la cattura di numerosi banditi e esuli di Mogliano che ferirono e depredarono dei beni Giovanni di Aceto, Cavaliere e Oratore fermano e uccisero due suoi servitori ed amici. Sotto la data, Roma, ultimo giorno di Marzo 1477. Nell’anno sesto del Pontificato.
1740 – Mogliano- Lettera del Rev.mo Pietro Aldobrandini, Cardinale Camerario della Santa Romana Chiesa, di avviso di una sentenza fatta dal Rev.do Geronimo, Vescovo Maceratese, nella causa in corso fra la magnifica Comunità e gli uomini della città Fermana da una parte e le Comunità dei Castelli di Mogliano, Falerone, Servigliano, Ponzano, Massignano, e Altidona, intorno e sopra il preteso pagamento delle tasse e la loro asserita esenzione ecc. lettera nella quale chiarì che la magnifica Comunità Fermana e gli uomini non erano obbligati al pagamento e alla contribuzione di tasse e collette da farsi tramite detti Castelli e tramite gli uomini della Camera Apostolica e da quella era da assolvere ecc. come scritto in quella lettera. Fatta nell’anno del Signore 1606.
1741 Mogliano – Diverse scritture e spiegazioni di un diritto e di un fatto e lettere relative al processo che era in corso tra la magnifica Comunità del Comune e degli uomini della città Fermana e il Comune e gli uomini del Castello di Mogliano ecc. come scritto in esse.
1742 – Mogliano e da altri castelli del comitato di Fermo – Processo istruito nella Curia Generale di Macerata della Provincia delle Marche per la magnifica Comunità e gli uomini della città Fermana e contro le Comunità dei castelli di Mogliano, Servigliano, Loro, Falerone, Campofilone, Petritoli, Ponzano ecc.
1743 – Mogliano e Petritoli – Processo sopra il Governo delle magnifiche Comunità di Mogliano e Petritoli ecc.vedi pag. 36 num. 174-175-294 e 638. Vedi Petritoli e il Castello di Sant’Angelo.
1744 – Diritti del Castello di Monte Urano – Atto di sottomissione del Castello di Monte Urano, fatto dal Sig. Tebaldo di Domenico di Pietro, Sindaco di detto Castello, al Comune della città di Fermo e per esso al Sig. Giovanni Plebano, suo Sindaco, con l’azzeramento dei patti fra la detta città e lo stesso Castello, con questa condizione che quelli rimanessero e con la promessa di sottostare a tutti gli obblighi e come scritto in quell’atto, nell’anno del Signore 1255 – rogato da Rainaldo del Sig. Guidone.
1745 – Monte Urano – Atto di un mandato di procura fatta dalla comunità, il Comune e gli uomini di Fermo, nella persona di Giovanni di Plebano, a nome di detto Comune, per ricevere da Tebaldo del Sig. Pietro, Sindaco del comune di Monte Urano, a nome dello stesso Castello la promessa e la sottomissione, ossia che gli uomini del predetto Castello stiano e siano governati secondo l’uso e il modo come i cittadini Fermani vengono comandati dal Podestà di Fermo e per altre cose ecc. sotto l’anno del Signore 1255 – rogato da Rainaldo del Sig. Guidone notaio.
1746 – Monte Urano – Atto relativo ad un accordo e a patti iniziati fra la magnifica Comunità di Fermo e il Comune del Castello di Monte Urano e i loro Sindaci da una parte, e il Comune della Terra di Sant’Elpidio a Mare il suo Sindaco dall’altra, a causa della differenza dei confini del Territorio e dei confini di detti possedimenti ed di particolari persone di detta città di Fermo e il Castello di Monte Urano e la Terra di Sant’Elpidio ecc. sotto l’anno del Signore 1479 – rogato da Procuzio di Riccio notaio. Vedi num. 644.
1747 – Diritti del Castello di Moresco – Atto di una vendita fatta dal Sig. Giorgio di Bardone e Crescenzio da Sant’Andrea per sé e per i suoi nipoti Andrea, Alessandrino e Grimaldo all’egregio Sig. Lorenzo Tiepolo, figlio del Sig. Giacobbe Tiepolo, di felice memoria, Doge di Venezia, Podestà di Fermo, che riceve per conto del Comune di Fermo il Castello di Moresco con il Girone con tutti i diritti al prezzo di 500 libbre volterrane, nell’anno del Signore 1266 – per mano di Nicoletto di Benvenuto notaio del Comune di Fermo. Con la conferma dei detti nipoti.
1748 – Moresco – Bolla di Gregorio Papa X che ordina a Pietro, chiamato Ispano, Castellano del Castello di Moresco fino al punto della requisizione di Fulcone da Poggio Riccardi, Rettore della Marca Anconetana, che restituisca al Comune di Fermo il Castello di Moresco. Sotto la data, Lione, nel giorno quarto alle Idi di Febbraio <10 Febbraio>, nell’anno secondo del suo Pontificato.
1749 – Diritti di Montappone – Atto copiato di un mandato di procura fatta dalla Comunità e il Comune di Fermo nella persona di ser Matteo di Pietro Rose, a nome di detto Comune per accogliere come cittadini gli uomini e la Comunità di Montappone e per altre cose come scritto in quel mandato, sotto l’anno del Signore 1327 – rogato da Giacobuccio di Firmano. La copia in realtà da Venanzio di Simonetto.
1750 – Montappone – Atto di una procura fatta dalla Comunità e a nome di Montappone, nella persona di Giacobbe di Ugolino di detto luogo, a nome di detto Comune, per promettere e giurare. per conto di detto Comune e degli uomini e dei loro figli e discendenti, perpetua cittadinanza e fedeltà al Comune di Fermo e di obbedire agli ordini del Podestà e del Capitano della città di Fermo e per altre cose come scritto in quell’atto. Sotto l’anno del Signore 1327 – rogato da Andrea del maestro Gentile dal Castello di Guidone di Corrado.
1751 – Montappone – Mandato di Montappone e del nobile e potente milite Federico di Federico da Montappone, nella persona di Giacobbe di Ugolino, per promettere e giurare, a nome di detto Castello e del predetto Sig. Federico, perpetua cittadinanza e fedeltà al Comune di Fermo e di obbedire ai suoi comandi di prestare i reali e personali ossequi come gli altri cittadini e parimenti anche per dare e trasferire, a nome del detto Federico, al Comune di Fermo, ogni giurisdizione e tutto il dominio nel Castello predetto. Sotto l’anno del Signore 1327. Per mano di Andrea del maestro Gentile da Monte Vidon Corrado, trascritto per mano di Venanzio di Simonetto.
1752 – Montappone – Atto di un giuramento di fedeltà fatto da Giacobbe di Ugolino, Sindaco e Procuratore della Comunità e degli uomini del Castello di Montappone a ser Matteo di Pietro Rose, Sindaco e a nome del Sindacato del Comune di Fermo, giurando di essere sottoposto di obbedire agli ordini ed ai precetti dei Sigg. Priori pro tempore della città di Fermo e ad altre cose come detto in quell’atto. Sotto l’anno del Signore 1327 – rogato da ser Giacobuccio di Firmano.
1753 – Castello di Montappone – Copia di un atto di giuramento di fedeltà fatto da Giacobbe di Ugolino, Sindaco e quale procuratore del Castello di Montappone ecc. come nel numero precedente. – Trascritto per mano di Antonio di Bartolomeo da Fermo.
1754 – Castello di Montappone – Altra copia di quell’atto di fedeltà fatto da Giacobbe di Ugolino ecc., trascritto per mano di Chierico di Brunetto di Francesco.
1755 – Montappone – Terza di quell’atto di fedeltà e di promesse di Giacobbe di Ugolino, a nome suddetto ecc. copiato tramite Simone di Simonetto da Fermo. Sottoscritto per mano di Giacobbe di Simonetto.
1756 – Montappone – Atto di accettazione nella perpetua cittadinanza della città di Fermo, con i privilegi, gli onori e dignità, fatto tramite il Sig. Matteo di Pietro Rose, Sindaco del Comune di Fermo, a nome del Comune e degli uomini di detta città, a Giacobbe di Ugolino, Sindaco del potente milite Federico di Federico da Montappone e della Comunità e degli uomini di Montappone a cui il detto Giacobbe di Ugolino, a nome di detto Sig. Federico e della Comunità di Montappone promise e, toccate le sacre scritture, giurò di obbedire agli ordini e alle prescrizioni del Comune di Fermo e di quel Podestà, fatto sotto l’anno del Signore 1327 – rogato da Andrea del maestro Gentile.
1757 – Montappone – Copia dell’atto suddetto di ricevimento nella perpetua cittadinanza della città di Fermo ecc. trascritto per mano di Andrea del maestro Gentile.
1758 Montappone – Seconda copia dell’atto sopradetto di accoglimento del Sig. Federico da Montappone e della Comunità e degli uomini di Montappone e del loro Sindaco Giacobbe di Ugolino nella cittadinanza della città di Fermo ecc., trascritto per mano di Matteo del maestro Simone da Fermo.
1759 – Castello di Monteappone – Atto di conferma e di approvazione dei capitoli, patti e convenzioni, fatto fra il Sig. Matteo di Pietro Rose, Sindaco del Comune di Fermo e Giacobbe di Ugolino, Sindaco del Comune di Montappone, per accogliere quelli come cittadini e Distrettuali della città di Fermo, come più ampiamente è detto in quei capitoli e patti, per mano di ser Giacobuccio di Firmano notaio, approvando attraverso questo atto tutti e singoli i capitoli e pattiper detti motivi, redatto per mano del predetto Giacobuccio, sotto l’anno del Signore 1327- rogato da Rainaldo di Rainaldo.
1760 Monte appone – Copia di alcuni statuti e ordinamenti fatti dagli uomini indicati in questa copia e dai Priori del Popolo della città di Fermo, in forza della decisione del Consiglio dei 300 del popolo di detta città, scelti in mezzo alla Comunità del Comune di Fermo da una parte e in mezzo alla Comunità e gli uomini di speciali qualità del Castello di Montappone, dal tenore come più ampiamente è scritto nella detta copia. Trascritta tramite Chierico di Brunetto di Francesco da Fermo sotto il rogito di Rainaldo notaio, nell’anno del Signore 1327.
1761 – Montappone – Lettera del Rev.mo Sig. Egidio, Legato e Vicario Generale in Italia della sede Apostolica, con la quale vieta che sia costruito o riedificato nel Castellare di Montappone il fortilizio o il Castello vecchio ecc. Sotto la data, Fermo, 8 Ottobre, nell’anno terzo del Pontificato di Innocenzo VI.
1762 – Montappone – Privilegio di un permesso concesso tramite il Rev.mo Sig. Egidio, Cardinale e Legato della Sede Apostolica in Italia, alla signora Mitarella, moglie del potente milite Albergitto da Fabriano, affinché possa riedificare e per intero costruire il Castello di Montappone, abbattuto da Gentile di Mogliano, nel luogo ove era prima, con la condizione tuttavia che nello stesso luogo non abbia la facoltà di costruire un altro Castello o un’altra rocca senza il permesso della Sede Apostolica. Sotto la data, Gubbio, nel giorno terzo alle Calende di Giugno <30 Maggio>.
1763 – Montappone – Permesso concesso tramite il Rev.mo Sig. Pietro dal titolo di Santa Maria in Trastevere, Cardinale, agli uomini e al Castello di Montappone per poter riparare e rifare il Castello predetto ed abitare nel detto Castello e di contribuire al Comune di Fermo e di fare tutte quelle cose che, per legge sono obbligati ed erano soliti fare nei tempi passati ecc. ed agiscano come gli altri Distrettuali ecc. Sotto la data, nel giorno secondo alle Calende di Settembre <31 Agosto>, nell’anno secondo del Pontificato di Gregorio Papa XI.
1764 – Montappone – Atto atto di una deliberazione di alcune proposte fatte tramite il vicario di Montappone sopra le accuse e i danni fatti dagli uomini di detto Castello, ossia che chi ricevette il danno non osi né presuma di accusare o di far accusare presso la Curia del Sig. Capitano della città di Fermo ecc. e sopra altre cose. Sopra quelle proposte Domenico di Giovanni di Boccio e Stefano di Lorenzo, del luogo, chiesero una risposta nel Parlamento Generale e dette proposte furono approvate per 34 fave, nonostante 10 fossero contro. Sotto l’anno del Signore 1441 – rogato da Giacobbe di Vagnozzo da Fermo.
1765 – Montappone – Atto di un mandato di procura del Comune degli uomini di Montappone fatto nella persona di Francesco di Domenico e di Sante di Giacobbe di Mancino da detto Castello per regolare un affare rimettendo all’arbitrato delle persone dei magnifici Priori della città di Fermo, la lite e la controversia fra il Comune di Montappone e il Comune del Castello di Sant’Angelo per un certo bosco ecc. come scritto in quell’atto, sotto l’anno del Signore 1505 – rogato da Francesco di Giacobbe da Mogliano ecc.
1766 – Montappone – Atto di un mandato di procura del Comune e degli uomini di Montappone nella persona di Giacobbe di Domenico di Puccio di detto Castello, fatto per regolare un affare rimettendo all’arbitrato delle persone dei magnifici Priori della città di Fermo, la controversia fra detto Comune e il Comune del Castello di Sant’Angelo e Pietro di ser Angelo da detto Castello, per un certo bosco ecc.e come scritto in quell’atto, sotto l’anno del Signore 1510 – rogato da Francesco di ser Bernardino ecc.
1767 – Montappone – Atti fatti nella causa di appello in corso fra il Comune e gli uomini della città di Fermo che fa appello da una parte e la signora Mitarella dall’altra dinanzi al signor Giulio De Arzibonibus, Vicario Generale nelle cose spirituali, sopra la controversia del Castello di Montappone del Territorio del Distretto che veniva portata avanti fra loro.
1768 – Diritti del Castello di Monte Apponello – Atto di una promessa e di una testimonianza fatta tramite Angeluccio di Matteo di Bonaccursio, Sindaco di Santa Maria in Georgio, dinanzi ai magnifici Priori di Fermo, che il Castello di Poggiolo e di Monte Apponello furono e sono sotto la giurisdizione il dominio della città di Fermo, ponendo nelle mani degli stessi signori i diritti di detto Comune che mettevano avanti nei detti Castelli a causa dell’acquisto fatto dal Sig. Rizzardo da Massa sotto l’anno del Signore 1307 – per mano di Filippo di Giacobbe.
1769 – Monte Apponello – Trascrizione di un mandato di procura di Monte Santa Maria in Georgio, fatto nella persona di Angelo di Matteo di Bonaccursio di detta Terra per porre detto Comune nelle mani, nel giudizio arbitrale e nel potere dei magnifici Sigg. Priori del Popolo della città di Fermo per ogni diritto, che detto Comune e i Castelli di Poggiolo e di Monte Apponello e sui loro vassalli, in forza dell’acquisto fatto da detto Comune da Rizzardo di Massa e per riconoscere che detti Castelli furono e sono sotto la giurisdizione e di dominio della predetta città, nell’anno del Signore 1307, per mano di Romano di Lolo – trascritto dal signor Antonio del defunto Cisco da Fermo ecc.
1770 – Monte Apponello – Sentenza fatta tramite Tinto di Federico da Massa, arbitro e amichevole compositore e comune amico, scelto tra il nobiluomo signor Rizzardo del fu Sig. Giacobbe da Massa da una parte e Marco di Pietro del Castello di Monte Apponello per sé e a nome di tutti di detto Castello dall’altra parte, sopra alcune liti e discordie nate fra gli stessi a causa della giurisdizione di detto Castello e di numerosi beni e diritti e Patronati di Chiese nella quale sentenza fra le altre cose il detto arbitro stabilisce che il detto Sig. Rizzardo sia obbligato a rendere liberi gli uomini di detto Castello. Nell’anno del Signore 1319 – rogato da Federico di Berardo da Massa, sottoscritta per mano di Tommaso di Gualterio notaio.
1771 – Monte Apponello – Trascrizione di una sentenza fatta tramite Tinto di Federico da Massa ecc.nella causa dei signori di massa e il Comune di Apponello, come nel numero superiore. Trascritto tramite Chierico di Bronitto di Francesco da Fermo.
1772 – Castello di Monte Apponello – atto di ricevimento di Marco di Pietro, e Jacopo di Bartolomeo, sindaci di Monte appone l’, a nome di detto Comune di Monte appone l’in cittadini della città di Fermo con la solita esenzione da imposte, fatto tramite Giacobbe di Aldocio, Sindaco di detta città. Quelli giurarono a nome di detto Comune la cittadinanza, la soggezione la fedeltà verso la città con molte promesse e accordi, fra i quali promisero, a piacere della città, di abitare nel Castello di Monte Vidon Corrado, nell’anno del Signore 1324 – per mano di Guglielmo di Servideo notaio.
1773 – Monte Apponello -trascrizione dell’atto sopra detto di ricevimento nella cittadinanza di Fermo ecc. Trascritto per mano di Antonio di Giacobuccio da Fermo.
1774 – Monte Apponello – Atto di un permesso accordato tramite il Sig. Guglielmo de Pannugis da Parma, Podestà di Fermo, Enrico di Bologna, capitano, e i Priori del Popolo della città di Fermo, a nome e per conto del Comune di Fermo, al Sindaco e agli uomini di Monte Santa Maria in Georgio affinché rivendano i castelli di Monte Apponello di Poggiolo e idiritti, gli uomini e le giurisdizioni di detti, al Signor Rizzardo del Signor Giacobbe da Massa cittadino fermano come avevano comperato ecc. come scritto in quell’atto sotto l’anno del Signore 1307 – rogato da Filippo di Giacobbe notaio.
1775 – Monte Apponello – Atto di una rinuncia dei Castelli di Monte Apponello e di Poggiolo fatto tramite il signor Angeluccio di Matteo di Bonaccursio nelle mani di Filippo di Giacobbe, notaio stipulante ricevente a nome e per conto del Comune di Fermo, con tutti i diritti, i vassalli ecc. sotto l’anno del Signore 1307 – rogato da Filippo di Giacobbe notaio.
1776 – Monte Apponello – Atto di un mandato di procura fatta tramite il Comune e gli uomini di Monte Santa Maria in Georgio nella persona del maestro Lambertino del maestro Simone da detta Terra per la ratifica di tutte e singole le cose gestite, fatte e amministrate tramite Angeluccio di Matteo di Bonaccursio, sopra la rinuncia ecc. a causa dei Castelli di Monte Apponello e di Poggiolo ecc. come scritto in quell’atto, sotto l’anno del Signore 1307 – rogato da Romano di Lolo notaio.
1777 – Monte Apponello – Atto di ratifica, di conferma e di approvazione di tutte le cose gestite, fatte e promesse da Angelo di Matteo di Bonaccursio al Sindaco del Comune di Santa Maria in Georgio, al Comune e agli uomini della città di Fermo a proposito di Monte Apponello e Poggiolo ecc., fatto dal maestro Lambertino del maestro Simone di detta Terra, Sindaco nominato per fare detta ratifica e come scritto in quell’atto, sotto l’anno del Signore 1307 – rogato da Filippo di Giacobbe notaio.
1778 – Castello di Monte Apponello – Atto di un mandato di procura della magnifica città Fermana, fatto nella persona del signor Giorgio di Massone, per ricevere la garanzia è la promessa da Albertino del maestro Simone e a nome del Sindacato e a posto del Comune e degli uomini della Terra di Monte Santa Maria in Georgio, che gli uomini e i Comuni di detta Terra pongano attenzione ed osservino e adempiano a tutte e le singole promesse, fatte, gestite e dette tramite Angelo di Matteo di Bonaccursio, Sindaco di detta Terra a proposito dei Castelli di Monte Apponello e Poggiolo ecc. sotto l’anno del Signore 1307 – rogato da Filippo di Giacobbe notaio – Vedi i diritti di Monte Santa Maria in Giorgio.
1779 – Diritti di Monte Aquilino – Atto di apposizione dei termini insieme con i capitoli fatti tra gli incaricati dalla magnifica Comunità Ascolana con gli incaricati dal magnifico Comune della città di Fermo nel Territorio di Monte Aquilino dei Castelli di San Benedetto ed Acquaviva del Comitato di Fermo e di Monte Prandone del Comitato di Ascoli, con le condizioni e i patti come più ampiamente è scritto in quell’atto, nell’anno del Signore 1561 – rogato da ser Pompilio di ser Giovanni di Francesco da Ascoli.
1780 – Monte Aquilino – Atto di ratifica e di approvazione dell’apposizione dei termini nei Territori dei Castelli di San Benedetto, Acquaviva, e Monte Aquilino del Comitato di Fermo e Monte Prandone del Comitato di Ascoli, fatto tramite gli uomini del Comune e del Popolo della città di Ascoli in un pubblico e generale Consiglio sopra una richiesta di parere presentata tramite il Sig. Giacobbe Paoluccio da detta città di Ascoli ecc. sotto l’anno del Signore 1561 – rogato da Ostilio di ser Geronimo da Monte Novo.
1781 – Monte Aquilino – Atto di un cambio e di una permuta di modioli 16 e canne 78 di terreno di proprietà di Monte Aquilino della giurisdizione del Comune di Fermo in erritorio del Castello di Monte Prandone, vicino alla riva del Rignolo e di altri confini, fatto tramite i magnifici Sigg. Pomponio Morfo, Ruggerio Adamo e soci, cittadini e commissari Fermani, a nome di detto Comune, a Pasquale e Berardino da Santo Omo e soci del predetto Castello di Monte Prandone, comitato di Ascoli; e ciò a motivo del cambio e come ricompensa perché i predetti da Monte Prandone diedero ai commissari Fermani la stessa quantità di terreno dei loro possedimenti nel territorio di Monte Aquilino nella Valle di Cernia secondo i suoi confini ecc. sotto l’anno del Signore 1561 – rogato da Cinello De Cinellis da Petritoli.
1782 – Diritti di Montecosaro – Copia di un atto di assunzione della indennità di ducati 475, fatto tramite iL Sig. Gentile Billacqua, a Firmano del defunto Matteo da Monte Cosaro Sindaco di detto Comune e ad altre persone, come scritto in quell’atto, per cui il predetto Sindaco insieme con i detti da Montecosaro, per una indagine del predetto Signore Gentile, Procuratore del Comune di Fermo, si obbligarono verso Pandolfo De Compagnonibus da Macerata insieme con l’atto di pagamento di ducati 475 ad interesse pagati a Pandolfo tramite il detto Firmano Sindaco di Montecosaro e correi, come più ampiamente è detto in quegli atti, fatto sotto l’anno del Signore 1517 – rogato da Manente notaio.
1783 – Montecosaro – Atto di riconoscimento e di ricevimento di libbre 100 ravennatensi e anconetane fatto tramite Bonaccorso a Marcucci o di Tommaso e fratelli per il prezzo di un pezzo di terra situata in contrada Santa Maria di Chienti secondo i confini come scritto in quell’atto, sotto l’anno del Signore 1313 – rogato da Gregorio di Bongiovanni.
1784 – Montecosaro – Atto atto di ricevimento di denaro fatto tramite Fede, Massaro (pubblico ufficiale incaricato di amministrare i beni del Comune medievale) Sindaco del Comune di Fermo, a nome di detto Comune, al signor Giacobbe di Giovanni, denaro che doveva pagare a Saladino, Podestà di Montecosaro, per 15 balestrieri Fermani che dovevano andare e dimorare colà secondo la disposizione del Consiglio Generale, fatto sotto l’anno del Signore 1250 – rogato da ser Matteo notaio.
1785 – Montecosaro – Mandato di Montecosaro nella persona del nobiluomo Sante di Massuccio da Fermo nella causa con il Sig. Vescovo Maceratese e con la Comunità della città di Fermo, dinanzi al Rev.mo Anglico, Vescovo Albanese, Vicario Generale della Santa Romana Chiesa in Italia, sopra la delimitazione dei confini della Diocesi. Nell’anno del Signore 1371 – rogato da Francesco di Vagnino di Cenne da Sassoferrato.
1786 – Montecosaro – Fascicolo dei mandati di procure di Montecosaro per la presentazione del Pallio alla Chiesa cattedrale della città Fermana di diversi anni.
1787 – Montecosaro – Fascicolo di num. 19 mandati del Castello di Monte contro per la presentazione dei Pallii alla Chiesa Cattedrale della città di Fermo di diversi anni.
1788 – Montecosaro – Atto di num. 10 mandati di procura di Montecosaro per la presentazione dei Pallii alla Chiesa Cattedrale della città di Fermo di diversi anni.
1789 – Diritti di Monte Cretaccio – Trascrizione di tre Bolle, o lettere apostoliche di Bonifacio Papa VIII, che ordinano al Comune Ascolano, affinché sotto pena di 1000 marchi d’argento i riconsegni immediatamente i castelli di Monte Cretaccio, Monte Passillo e Force della Diocesi Fermana, per detto Comune occupati dal nobiluomo Davino da Ferentino, vicario Generale della Marca Anconetana. Fatta nell’anno terzo del suo Pontificato – trascrizione per mano di ser Stefano Cole da Fermo nell’anno del Signore 1297.
1790 – Monte Cretaccio – Trascrizione di una Bolla di Innocenzo Papa IV, diretta al Comune fermano con la quale revoca la concessione se fino ad ora fosse stata fatta a qualche Comunità, luogo o a persone del Castello di Monte Cretaccio della Diocesi Fermana, tramite il defunto Federico agendo quale Imperatore, o tramite i suoi Officiali. Fatta a Perugia nel giorno ottavo alle Calende di Dicembre <24 Novembre> – nell’anno nono del Pontificato – per mano di Girardino Bonagratis.
1791 – Monte Cretaccio – Altra trascrizione di quella bolla di Innocenzo Papa IV, trascritta per mano di Angelo di Filippo da Fermo.
1792 – Diritti di Monte Falcone – Copia di un atto di concessione della libertà, della esenzione e della facoltà di fare, di creare e di ordinare il Consiglio, tanto speciale quanto generale, e di eleggere il Podestà ed altre cose ecc. fatto tramite l’Abbate Matteo del Monastero Farfense col consenso dei Frati, a favore della Comunità e del Comune degli uomini di Monte Falcone e del loro Sindaco, come scritto in quell’atto, sotto l’anno del Signore 1214 – rogato da Filippo del maestro vitale da Santa Vittoria – la copia in verità rogato da Giacobuccio di Giacobbe.
1793 – Monte Falcone – Atto di una sentenza di assoluzione fatta tramite i magnifici uomini Stefano di Talento, Domenico di Angelo di Bruno e il signor Cisco di Nicola, contabili posti ed eletti tramite i signori Priori della città di Fermo, per l’autorità loro concessa dal pubblico Consiglio di detta città, per richiedere il rendiconto da tutti e singoli i sindaci abitanti nello Stato di Fermo a causa delle imposizioni di tasse e altre cose ecc. fatte a favore della Comunità del Comune di Monte Falcone, e per loro conto a Marcuzio di Giacobbe di Filippo ecc. sotto l’anno del Signore 1354 – rogato da ser Cuzio di Tommaso di Nicola.
1794 – Monte Falcone – Atto di una promessa fatta tramite Rainaldo di Giacobbe, vicario del comune di Monte Falcone e Luca di Boccardo a nome e al posto di detto Comune al Sig. Obertino, Podestà del Comune di Fermo, a favore dello stesso Comune di obbedire e di attenersi agli ordini del Comune di Fermo sopra la disobbedienza, gli eccessi e i delitti perpretati tramite gli uomini di detto Castello contro i Rettori e gli Officiali di Fermo e sopra le condanne tramite gli stessi fatte e promulgate in occasione come detto sopra, fatto sotto l’anno del Signore 1306 – rogato da Giacobbe De Compagnonis da Monte Falcone.
1795 – Monte Falcone – Bolla o lettera aperta di Gregorio Papa X diretta a Saladino, Castellano del Castello di Monte Falcone, affinché restituisca, senza alcuna difficoltà, detto Castello al nome della Santa Romana Chiesa e al Comune di Fermo ecc. Fatta nel giorno quarto alle Idi Febbraio <10 Febbraio>, nell’anno secondo del Pontificato.
1796 – Monte Falcone – Atto di una promessa fatta tramite il maestro Rainaldo di Giacobbe, vicario del Castello di Monte Falcone, e Luca di Boccardo, Sindaco dello stesso Castello a nome del Comune degli uomini di detto Castello, al signor Obertino, Podestà della città di Fermo a nome del Comune di Fermo, nel quale i detti di Monte Falcone promisero di voler stare a disposizione, uniformarsi ed obbedire, in qualsiasi modo alle disposizione del Podestà di Fermo dello stesso Comune e di fare altre cose ecc. sotto l’anno del Signore 1306 – rogato da Petrucciolo di Monaldo.
1797 – Montefalcone – Trascrizione di una quietanza fatta tramite il signore Nicola da Putealia Vicario del signor Abbate nella Abbazia Farfense a Salomone del maestro Angelo, Sindaco dei Vassalli che detto Monastero aveva nel Castello di Monte Falcone, per le obbligazioni annuali delle carni da inviare, cioè delle spalle, dei piccioni, dei maiali, delle pecore ecc. a ciascun mese di Maggio dei polli, delle anatre, e per tutti i dovuti servizi, reali e personali fino a 5 anni prossimi completi, per il fatto che quello ricevette 25 libbre volterrane e mezzo per l’anno del Signore 1264, insieme con due proroghe fatte tramite Giovanni genovese nel termine assegnato per dover restituire il Castello di Monte Falcone, in mani di Bartolomeo di Pietro. Copiato tramite ser Leonardo di Alberto, nell’anno del Signore 1267.
1798 – Montefalcone – Atto di un mandato di procura fatto tramite Girardo Firmano, Podestà e tramite il Comune e gli uomini della città di Fermo, nella persona del Signor dandolo fino del signore Egidio a nome di detto Comune a raccogliere tutti e singoli gli uomini del Castello di Monte Falcone e il loro Sindaco per essi nella cittadinanza ecc. e per fare altre cose. Sotto l’anno del Signore 1251 – rogato da Gualterio di Pietro.
1799 – Montefalcone – Permesso o lettera del Rev.mo Sig. Rainerio, Cardinale e Vicegerente della Marca Anconetana di riduzione alla fedeltà alla Santa Romana Chiesa degli uomini e della Comunità di Monte Falcone ecc. come scritto in quel permesso. Sotto la data, Narni, nel giorno sesto alle Idi Novembre <8 Novembre>, nell’anno quarto del Pontificato di Innocenzo Papa IV.
1800 – Castello di Monte Falcone – Atto di un accordo e del riconoscimento fatto tramite Salamone del maestro Angelo di Monte Falcone, Sindaco della Comunità e degli uomini di Monte Falcone a Giovanni Plebano, Sindaco del Comune di Fermo, ricevente a nome di detto Comune, ossia che il Castellare con le pertinenze è della città di Fermo e che il Girone predetto con i diritti di quel Comune fu venduto tramite Rainaldo di Gentile di Morello, Giacobucciodi Ventura Patibene e soci, da parecchi anni ecc. Sotto l’anno del Signore 1255 – rogato da Nicoletto di Benvenuto notaio.
1801 – Monte Falcone e Abbazia Farfense – Copia di un privilegio di una assegnazione del Vicario dell’Abbazia Farfense, fatto tramite il Rev.mo Sig. Pellegrino, Abbate del monastero Farfense nella persona del Sig. Nicola da Putealia, monaco dello stesso Monastero Farfense. Altra copia di un atto di protesta di Andrea di Porcellitto, Sindaco del Comune di Fermo fatta dinanzi al maestro delle scuole, Cappellano del Sommo Pontefice per dimostrare in luogo sicuro i diritti che il Comune di Fermo ha sul Castello di Monte Falcone ecc. Sotto l’anno del Signore 1267 – rogato da Arpillo notaio ecc.
1802 – Monte Falcone – Atto di assoluzione di Rainaldo da Monte Falcone e soci dalle condanne fatte contro di essi in quanto non fecero i canali ne spianarono la strada in via Sant’Antonio, condanne che fece nascere il signor Gazzaro, Giudice presso l’ufficio delle strade, come più ampiamente è scritto in quell’atto, sotto l’anno del Signore 1286 – rogato da Stefano notaio.
1803 – Montefalcone – Bolla di un incarico fatto tramite il Santissimo Innocenzo Papa IV al Rev.mo Sig. Gerardo Cossadoca, Rettore della Marca Anconetana, di restituire il Castello di Monte Falcone, occupato da alcuni concittadini di Fermo ecc. alla Comunità e al Comune della città di Fermo, dopo avere spiegato a lui perché detto Castello fu saccheggiato. Fatta ad Anagni, nel dodicesimo anno del Pontificato.
1804 – Castello di Monte Falcone – Atto delle scritture fatte tra la comunità, il Comune e gli uomini di Fermo da una parte e gli uomini e il Comune del Castello di Monte Falcone dall’altra sopra il pagamento di dative pari a cinque imposizioni applicate dal Comune di Fermo in occasione della guerra mossa contro gli Ascolani insieme ad una delegazione e incarico fatto tramite il signore governatore di Fermo, a nome di detto Comune da una parte, e Coluccio di Giacobbe di Anzovino, Sindaco di detto Castello dall’altra, nella persona del signor Alessandro del signor Matteo dato dalle dette parti su assegnazione del giudice, agendo insieme con la sua Assemblea Consiliare, e questa Assemblea Consiliare su istanza delle stesse parti dispose che cioè questo Comune e gli uomini di Monte Falcone non sono affatto obbligati a dover pagare queste dative, considerando i patti e le convenzioni tra il Comune di Fermo e il Comune predetto. Sotto l’anno del signore 1345- rogato da Vannino di Francesco notaio.
1805 – Montefalcone – Copia di un compromesso fatto tramite ser Francesco da Santa Vittoria, Sindaco della Terra di Santa Vittoria da una parte e Giovanotto di Angelitto da Monte Falcono, Sindaco di Monte Falcone dall’altra, sopra la differenza e la apposizione dei termini di mezzo e per la divisione del Territorio fra dette Comunità nella persona del Sig. Luca di Bartolomeo da Monte Falcono distretto Spoletano e del Rev.mo signore Segretario del Governatore unitamente ad atti, citazioni e una sentenza fatta sopra ecc. Sotto la data, Macerata, giorno 1° Maggio 1454.
1806 – Montefalcone – Sentenza fatta tramite gli incaricati dai Priori di Fermo a favore del Comune degli uomini di Monte Falcone sopra i fumanti non paganti per loro stessi al Comune della città di Fermo. Sotto l’anno del Signore 1335 – rogato da Pace di Bongiovanni.
1807 – Montefalcone – Atto copiato di alcuni capitoli e patti fatti tramite la signora Viviana e gli uomini di Monte Falcone dal tenore come scritto in essi, pubblicato tramite Ludovico di Martino, sotto l’anno del Signore 1357- al tempo di Innocenzo Papa VI.
1808 – Montefalcone – Atto copiato di alcuni capitoli e convenzioni fatte tra Guarnerio, Sindaco del Comune del Castello di Monte Falcone, a nome di detto Comune da una parte, e i Sindaci della città di Fermo dall’altra parte ecc. per mano del defunto Giovanni di Morico sotto l’anno del Signore 1360 – copiato per mano di Vico di Diotesalvi.
1809 – Montefalcone – Atto di un mandato di procura fatto tramite il Comune e gli uomini di Monte Falcone nella persona di Luca di Brocardo a loro nome per comparire dinanzi al Podestà e gli Officiali della città di Fermo per giurare e promettere di obbedire agli ordini tramite essi da farsi a quelli e per porre sé a nome degli stessi nelle mani di detti Officiali per tutti gli eccessi e i malefici commessi dal Comune e dagli uomini di detto Castello contro detti Officiali e uomini della città di Fermo ecc. Sotto l’anno del Signore 1306 – rogato da Giacobbe di Compagnone.
1810 – Montefalcone – Atto di una sentenza fatta tramite Vittore di Giorgio da Recanati, giudice sopra le vie, i ponti, e le fonti tanto della città di Fermo quanto del suo Distretto; sentenza a favore del Comune degli uomini di Monte Falcone omettendo qui alcuni particolari con questo contenuto che gli uomini ed il Comune di Montefalcone non sono tenuti e non devono essere infastiditi a dover pagare due soldi per ogni focolare per la imposizione destinata alla riparazione e alla costruzione di una via della città. Sotto l’anno del Signore 1363 –rogato da ser Vittore da Recanati.
1811 – Montefalcone – atto di un mandato di procura fatto tramite il Comune e gli uomini del Castello di Monte Falcone nella persona di Domenico di Giacobbe da detto Castello, a nome di detto Comune, per comparire dinanzi al Sig. Giovanni Visconte di Oleggio, Vicario Generale per conto della Santa Romana Chiesa e della città e del Comitato di Fermo, e dinanzi ai magnifici Sigg. Priori della città di Fermo e a nome di quel Comune, per raccomandare con successo al Vicario e ai Priori la Comunità e le persone di Monte Falcone ed anche, a nome di detto Comune, per riconoscere che i predetti Vicario e Priori sono i veri e legittimi padroni di detto Castello ecc. Sotto l’anno del Signore 1360 – rogato da ser Vittore di Diotesalvi da Monte Falcone.
1812 – Diritti di Monte Falcone – Atto copiato di una lettera fatta tramite Blasco di Fernando da Belvisso, Rettore della Marca Anconetana per la parte del Comune e degli uomini di Monte Falcone, diretta al Podestà e ai Priori da città di Fermo, affinché, sotto la pena di 1000 marchi d’argento, fino in fondo e con la Maggiore puntualità osservino verso quella Comunità e gli uomini di Monte Falcone i patti fatti con essi ecc. Scritta a Macerata sotto l’anno del Signore 1359.
1813 – Montefalcone – Breve del Santissimo Signore Nostro Sisto Papa IV che conferma la sentenza fatta tramite il Rev.mo A. Vescovo di Tivoli, Luogotenente della Provincia delle Marche, sopra la controversia fra il Comune e gli uomini di Monte Falcone della Diocesi Fermana e gli uomini del Castello di Comunanza ascolana dall’altra parte, sopra i confini e cose di interesse, cioè a dire che nessun Fermano o distrettuale fosse obbligato a pagare la stessa gabella o il diritto di passaggio che successivamente Giuliano di San Pietro ai vincoli, Cardinale Legato confermò ecc. Sotto l’anno del Signore 1475 – nell’anno quarto del Pontificato.
1814 – Montefalcone – Atto di un mandato di procura fatto tramite il Comune e gli uomini della città di Fermo nella persona del maestro Andrea del maestro Gentile da Fermo, a nome di detto Comune, per ricevere dal Sig. Domenico di Giacobbe del Castello di Monte Falcone, Sindaco e procuratore di detto Castello ogni fedeltà, soggezione, riconoscimento e rinuncia e qualsiasi atto fatto tra il Comune di Fermo e gli uomini di detto Castello, e per altre cose come più ampiamente è scritto in quel mandato di procurae. Sotto l’anno del Signore 1360 – rogato da Andrea di Ludovico da Gubbio.
1815 – Montefalcone – Copia di un atto del mandato di procura sopradetto nella persona del maestro Andrea del maestro Gentile ecc.- copiato per mano di Nicola di Giovannasto da Monte Falcone.

1816 – Montefiore – patti e convenzioni iniziate e fatte tra la comunità e gli uomini della Terra di Montefiore e i Nobili e i Vassalli di quella Terra. Sotto l’anno del Signore 1231 – rogato da ser Benvenuto notaio.
1817 – Diritti di Montefiore – Atto relativo ai patti e alle promesse fatte tra i Sigg. Trasmondo, Tebaldo ed altri da Montefiore con i signori De Aspromonte. Sotto l’anno del Signore 1222 – rogato da Salimbene notaio.
1818 – Castello di Montefiore – Articoli presentati dal Sig. Simone del Sig. Tebaldo da Aspromonte per sé e per i suoi soci, davanti ad Oddone, notaio del Comune di Fermo, sopra quei testimoni che debbono essere condotti ed esaminati nella causa che hanno con la Comunità del di Montefiore e dei soci per ordine del Sig. Giacobbe, Generale del Sacro Romano Impero nella Marca, sotto l’anno del Signore 1244 – rogato da Oddone predetto.
1819 – Montefiore – Privilegio di Enrico da Ventimiglia, Conte dell’Isola Maggiore del Re, Vicario Generale nella Marca Anconetana, di concessione al signor Rainaldo da Brunforte dei diritti e dei proventi e delle giurisdizioni di Montefiore e del Castello di Ficardo che il Serenissimo Manfredi, re della Sicilia, ha sopra di essi, in vigore della lettera dallo stesso Re a lui spedita, per il motivo come è scritto in quel privilegio. Sotto l’anno del signore 1261.
1820 – Montefiore – Lettera di Rainerio di Santa Maria in Cosmedin, Cardinale e Vicegerente del Santissimo Signore nostro Papa diretta ai Sigg. di Montefiore e Aspromonte della Diocesi Fermana, nella quale promette loro di osservare tutti i loro diritti e i patti fatti fra di loro e gli uomini di Montefiore, osservati dal tempo del Vescovo Belluacense fino all’arrivo di Roberto di Castiglione, Vicario del Deposito di Federico nella Marca che li abbandonò ecc. Sotto la data, Fermo, nel giorno dodicesimo alle Calende di Dicembre <20 Novembre>– nell’anno sesto del Pontificato di Innocenzo Papa IV.
1821 – Diritti di Montefiore – Atto di una convenzione sopra la conservazione dell’amicizia e della pace tra il magnifico Comune di Fermo da una parte e il Comune della Terra di Montefiore dall’altra, tramite Domenico di Angeluccio di Ciuzio da Montefiore, e Cicco di Tommassuccio da Fermo, Sindaci di detti Comuni, insieme con i capitoli come più ampiamente è scritto in essi. Sotto l’anno del Signore 1388- rogato da Nicola di Matirolo.
1822 – Montefiore – Atto di un mandato di procura fatto tramite il Comune di Montefiore nella persona di Civolo di ser Erigo, a nome di detto Comune, per comparire e promettere e giurare di osservare i capitoli fatti con il Comune di Fermo, e per altre cose ecc. Sotto l’anno del Signore 1393 – rogato da Antonio di Domenico da Monte Granaro.
1823 – Montefiore – Atto di un possesso consegnato della Terra di Montefiore tramite il Sig. Francesco da Rieti, Giudice della Curia Generale, a favore del Sig. Lodovico De Melioratis, Marchese della Marca Anconetana, per suo ordine e per mandato di ser Chierico di Brunetto, Sindaco della città di Fermo nell’anno del Signore 1407 – per mano di ser Antonio del defunto ser Cisco da Fermo, e di ser Matteo di Minicuzio da Tarano.
1824 – Montefiore – Sentenza o Lodo fatto tramite il signore Alessandro sforza, vice marchese ed arbitro tra la comunità del Comune di Fermo e gli uomini della Terra di Monte fiore cioè a dire che Vagnozzo e Domenico da Massignano ed altri cittadini e gli abitanti del Comitato di Fermo, possessori nella Terra di Montefiore, sono obbligati a pagare le collette ed altre cose nella Comunità della Terra di Montefiore. Sotto l’anno del signore 1441 – rogato da Andrea Chiavellino da Gualdo.
1825 – Terra di Montefiore – Pareri dati tramite gli esimi dottori Sigg. Antonio da Canario e Pietro da Amandola sopra parte dello Statuto di Montefiore ossia che i nati nella Terra di Montefiore non possono vendere a un forestiero non soggetto alla giurisdizione temporale di detta Terra e, qualora la vendita sia stata fatta, per lo stesso diritto sia nulla, come scritto in detto Statuto.
1826 – Diritti di Montefortino – Bolla di Signore Nostro Alessandro Papa VI di liberazione di assoluzione di tutti gli eccessi e i delitti fatti dalle Comunità e singole persone della città Fermana e del suo Comitato contro il Governatore della Provincia delle Marche e Legati della Sede Apostolica e da altri Officiali della Santa Romana Chiesa, parimenti anche di reintegrazione di tutti i diritti che detta Comunità aveva sulla Terra di Montefortino prima che i suoi uomini commettessero i detti delitti ecc. concessa per tramite dello stesso Pontefice alla Comunità della città predetta. Sotto l’anno del Signore 1499 – nell’anno ottavo del suo Pontificato.
1827 – Montefortino – Trascrizione della Bolla sopraddetta del Santissimo Signore Nostro Alessandro Papa IV di liberazione e di assoluzione ecc. trascritta tramite ser Luca di Antonio ecc. nell’anno del Signore 1506.
1828- Montefortino – Mandato di Montefortino nella persona di Michele di ser Giovanni da Montefortino per presentarsi davanti ai magnifici Priori di Fermo per giurare fedeltà e obbedienza a detta città e per fare patti con detta città di Fermo ecc. come è scritto in quel mandato sotto l’anno del Signore 1447 – per mano di ser Loisio di ser Antonio di Ruffino da Montefortino.
1829 – Montefortino – Trascrizione di un mandato della stessa procura di Montefortino nella persona di ser Michele di ser Giovanni ecc. come detto in quel mandato per mano di ser Antonio da Montefortino, copiato per mano di ser Giovanni di Colbaro Ratemburgense nell’anno del Signore 1460.
1830 – Montefortino – Capitoli di Montefortino relativi alla sottomissione fatta alla Comunità ed agli uomini della città di Fermo ecc. sotto l’anno del Signore 1318 – al tempo del Santissimo Signore Nostro Giovanni Papa XXII.
1831 – Diritti di Montefortino – Trascrizione di alcuni capitoli iniziati fra Francesco di Tebaldo di Andrea, Sindaco del Comune di Fermo, e Iacobuccio di Scambio, Sindaco del comune di Montefortino, relativi alla sottomissione che fece detto Sindaco di Montefortino al Sindaco del Comune di Fermo, nell’anno del Signore 1318 – al tempo di Giovanni Papa XXII – trascritto per mano di ser Giovanni di Colbaro a richiesta del Sig. Nicola De Flocchis, oratore della città Fermana.
1832 – Montefortino – Copia di una lettera diretta al Rev.mo Legato della Provincia delle Marche, Cardinale Farnesio, sopra la restituzione dello Stato e il pagamento di 23.000 scudi, con la quale egli ordina che per l’adempimento del contratto quanto prima sciolga i Fermani e ascolti dagli uomini di Montefortino se vogliono tornare sotto la giurisdizione della città con questa restituzione generale ecc. Sotto la data, Roma, giorno 6 Giugno 1548.
1833 – Montefortino – Richiesta della città di Fermo presentata al Conte Francesco Sforza affinché faccia cancellare dai libri del Tesoriere della Provincia delle Marche le imposizioni e le collette del Castello di Montefortino e affinché ordini di pagare al Banchiere del Comune di Fermo il censo e l’appalto delle tasse e altri oneri ecc. Sotto la data, Iesi, 19 Marzo 1439.
1834 – Montefortino – Atto dei patti e dei capitoli iniziati tra ser Michele di ser Giovanni, Sindaco di Montefortino con Matteuccio di Cole, Sindaco del Comune di Fermo, nell’anno del Signore 1447 – per mano di ser Procuzio di Riccio da Fermo notaio.
1835 – Diritti di Montefortino – Mandato del Comune di Fermo nella persona di Matteuccio di Cole per fare dei patti con il Comune e i Sindaci di Montefortino con la indicazione particolareggiata dei patti in detto mandato, nell’anno del Signore 1447 – per mano di Procuzio di Riccio da Fermo.
1836 – Montefortino – Dichiarazione il Rev.mo Sig. Giovanni di Ludovico Della Rovere, Vice Legato della Provincia delle Marche, sopra la facoltà restituita ai Riformatori della giustizia della città di Fermo – Sotto la data, Macerata, 20 Dicembre 1505.
1837 – Montefortino – Atto di una promessa fatta tramite Giulio del Sig. Dinizilocte da Zara Moncono del Sig. Rotundo, Sindaco di Montefortino, di abitare continuamente con la famiglia nel Castello di Montefortino con il consenso della signora Albertinella sua moglie, nell’anno del signore 1265.
1838 – Montefortino – Lettera del Governatore delle Marche diretta ai Priori della Terra di Montefortino con la quale fa presente agli stessi che possono ammettere il Podestà all’Ufficio di detta Terra con la conferma di esso, da farsi tramite il Comune di Fermo secondo i privilegi, nonostante le lettere aperte emanate da esso. Sotto l’anno del Signore 1555.
1839 – Montefortino – memoriale fatto dai signori oratori di Fermo per il Comune di Montefortino sopra il fatto del Castello di Mainardo dal tenore come in quell’memoriale. Da presentarsi al Rev.mo signore Protettore Fermano.
1840 – Montefortino – Memoriale e sopra gli affari di Montefortino da presentarsi tramite gli Oratori Fermano all’Ill.mo Sig. Duca da Paliano.
1841 – Diritti di Montefortino – Elezione della Pretura nella persona del Sig. Francesco di Mancino, cittadino fermano, per la Comunità e il Comune della Terra di Montefortino, nell’anno del Signore 1554.
1842 – Montefortino – Sentenza fatta dal Sig. Francesco De Lucarinis da Trescio, Uditore del Rev.mo Legato e Commissario nella causa in corso tra il Comune di Montefortino e la Comunità della Terra di Visso e la Camera Apostolica, sopra il territorio del Castello Manardo, facente istanza il Sig. Giacobbe De Nobilibus da Tosino, Sindaco e Procuratore di Montefortino, chiamati in giudizio il Sig. Boezio da Visso Avvocato e il Procuratore della Camera Apostolica e ser Sante da Scannito procuratore della Terra di Visso, nella città di Macerata nell’anno del Signore 1450 – per mano di ser Giovanni di Ungaro da Fermo.
1843 – Montefortino – Decreto Generale del Parlamento di Montefortino perché si disputava di ritornare di stare sotto il dominio della città di Fermo, nell’anno del Signore 1486 – per mano di ser Angelo di ser Sasso da Montefortino ottenuto per fave 189 nonostante 4 fave in contrario.
1844 – Montefortino – Atto di un possesso conferito tramite Giacobbe di Scambio, Sindaco di Montefortino a Franco di Tebaldo, Sindaco del Comune di Fermo, in presenza dei nobili Sigg. Bartolomeo De Cortisis da Cremona, Podestà di Fermo e il signor Francesco da Tremo, Capitano della stessa città, e cinque signori Priori del Popolo dal Castello predetto di Montefortino, dal Castello di Giove, dal Castello Consebuoni e dal Castellare Ripe Vecchie del distrutto Castello di Montefortino, nell’anno del Signore 1318 – per mano di Guglielmo di Baroncello notaio.
1845 – Diritti di Montefortino – Atto della vendita di alcuni possedimenti e di diritti nel Castello e Territorio del Castello Mainardo, fatto tramite il Sig. Pietro del Sig. Falerone da Falerone, marito della signora Altadia del Sig. Nicola del Sig. Paolo da Macerata, Podestà del Castello di Monte fortino, a nome di detto Castello, nell’anno del Signore 1302 – insieme con la ratifica di detta signora Altadia sua moglie – per mano di Anselmo di Paganuccio da Montefortino.
1846 – Montefortino – Atto di consegna e di concessione fatta tramite il Rev. mo Gilardino, Vescovo Fermano, alla Comunità e al Comune di Montefortino o al suo Sindaco di tutti e singoli i Vassalli della Chiesa Fermana, cioè a dire i Castellani e i perpetui abitanti di detto Castello e molte altre cose ecc. Sotto l’anno del Signore 1272.
1847 – Montefortino – Sottomissione della signora Bartolomea, figlia del defunto Francesco di Ruggerio da Belvedere, moglie di Franceschello figlio del defunto Tomasso, fatta alla Comunità di Montefortino e per essa a Gualtiero di Giacobbe, Sindaco di Montefortino, nell’anno del Signore 1278 – rogato da Ventura di Anitto.
1848 – Montefortino – Trascrizione di un mandato della Terra di Montefortino fatto nella persona del Sig. Giovanni di Pietro del Sig. Antonio e di altri, per comparire dinanzi ai magnifici Sigg. Priori della città di Fermo, e per promettere ad essi sincera e perpetua fedeltà e obbedienza e per riconoscere la detta città come padrona e per trasferire consegnare tutti gli introiti di detta Terra. Sotto l’anno del Signore 1435 – per mano di ser Guglielmo del signor Giovanni da Montefortino ecc.
1849 – Montefortino – Lettera di Giuliano, Vescovo Cardinale di Ostia, Legato della Provincia della Marca Anconetana, che conferma i diritti della città di Fermo sul Castello di Montefortino, e che rende evidente che, tramite una lettera aperta da esso diretta alla Comunità di Ascoli e a qualsiasi altro in qualsiasi modo concesse, che non tocchino o aver di mira in alcun modo il governo di Montefortino con pregiudizio dei diritti della città di Fermo nella terra di Montefortino. Sotto la data, nell’Abbazia di S. Croce della Fonte Avellana, della Diocesi di Gubbio, nell’anno del Signore 1487.
1850 – Montefortino – Trascrizione di una lettera aperta trasmessa tramite il Comitato Fermano dal Rev.mo Sig. Egidio dal titolo di San Clemente, Presbitero e Cardinale, Legato della Sede Apostolica , affinché entro un giorno stabilito tutti i Castelli debbono inviare i Sindaci con larghissimi mandati per prestare giuramento di fedeltà nelle sue mani e per fare altre cose che sono obbligati a fare alla Comunità di Fermo; lettera con la quale si preavvisa la Terra di Montefortino ecc. nell’anno terzo del Pontificato di Innocenzo Papa VI.
1850 – Montefortino – Copia di una lettera patente trasmessa nel contado Fermano dal rev.mo don Egidio cardinale presbitero legato della sede Apostolica affinché entro una data stabilita tutti i castelli debbono mandare i sindaci loro con amplissimo mandato a dover prestare giuramento di fedeltà nelle sue mani e a dover fare altre cose a cui sono tenuti per la comunità di Fermo. In questa lettera viene denunciata la terra di Montefortino, ecc.; nell’anno terzo del Pontificato del papa Innocenzo VI.
1851 – Montefortino – Copia dei capitoli concessi da parte del magnifico signor Rodolfo da Camerino e Bernardo suo figlio alla comunità di Montefortino. Anno 1406. Rogito ser Giovanni del signor Tebaldo. Copiato nell’anno del Signore 1407.
1852 – Montefortino – Istrumento di ratifica della vendita fatta tramite il signor Pietro da Falerone a Giovanni di Scambio, Sindaco di Montefortino, riguardante il castel Manardo e la Villa di Valle con i vassalli, ratificata tramite il signor Goffredo e il signor Pietro figli dei signori Falerone e donna Altadiam figlia del fu signor Rogerio e moglie del predetto signor Pietro, e vendita della sesta parte di questo castel Manardo e della Villa di Valle al predetto Scambio Sindaco del comune di Fortino, al prezzo di 640. Anno del Signore 1276.
1853 – Montefortino – Mandato della città di Fermo nella persona del signor Leonardo di Bonalberto Sindaco di questa città a dover ricevere come cittadini gli uomini di Montefortino e a dover ricevere le promesse e i patti da questo Sindaco. Anno del Signore 1318. Per mano di Silotto di Bongiovanne.
1854 – Montefortino – Istrumento di mandato della terra di Montefortino a dover giurare fedeltà alla comunità di Fermo e a dover prestare gli ossequi come gli altri abitanti del contado, nelle persone di ser Bartolomeo di Giannino e di Angelello di Marino di Angelo di questa terra, nell’anno del Signore 1444. Rogito di ser Michele di ser Giovanni del signor Tebaldo da Montefortino.

1855 – Montefortino – Lettera in forma di bolla di commissione del Papa Alessandro IV fatta al canonico Fermano Gerardo affinché si adoperi a fa restituire dagli uomini di Montefortino e Vetice al nobiluomo Rainaldo da Brunforte il suo castello di Montefortino che essi tenevano a dallo suo, dopo esservi entrati di nascosto. Data Anagni giorno delle idi di Novembre <13 nov.> dell’anno quinto del suo Pontificato.

1856 – Montefortino – Copia della lettera diretta dai magnifici signori priori di Fermo al signor Ruggero de Adami oratore, sopra alcune cose di Montefortino. Anno del signore 1554.
H1857 Montefortino. Breve del papa signore nostro Leone X che conferma tutti i privilegi e gli statuti Fermani, e i capitoli fatti con la terra di Montefortino, ecc.; inoltre fa remissione della terza parte delle taglie. Anno del Signore 1513. Anno primo del suo Pontificato.
1858 – Montefortino – Copia di alcuni capitoli (patti) fra la magnifica comunità della città di Fermo e il comune della terra di Montefortino nell’anno del Signore 1447. Rogito di ser Pocuccio di Domenico da Monte Vidone del contado Fermano. Copiati per mano di Giovanni Battista da Montefortino.

1859 – Montefortino – Breve del papa Pio II che comunica ai priori e al comune di Fermo che tengano la terra di Montefortino come lo l’hanno tenuta finora sotto la loro protezione e non facciano alcuna innovazione su questo castello fino a quanto ritornerà dalla dieta che ha indetto a Mantova. Data Siena 21 Aprile 1459.

1860 – Montefortino – Breve del papa Pio II che comunica ai priori e al comune di Fermo che a lui non è sembrato bene rispondere loro sulle faccende di Montefortino in modo diverso da quello che ha scritto al Legato della Provincia, fino a quando non sarà meglio informato di queste faccende, ecc. Anno del Signore 1460.

1861 – Montefortino – Breve del Papa Pio i che comunica ai priori e al comune di Fermo che riguardo alle faccende di Montefortino non vuol fare alcuna innovazione prima del suo ritorno da Mantova e ordina loro che revochino il commissario che hanno mandato in questa Terra (Montefortino) per il fatto che non è decoroso che altri commissari siano in concorrenza con i commissari della Sede Apostolica. Ecc. Anno del Signore 1459.

1862 – Montefortino – Breve del Papa Pio II indirizzato ai Priori e al comune di Fermo con cui comanda che non si facciano innovazioni nella terra di Montefortino ad opera loro e dei loro ufficiali fino a quando, dopo l’investigazione sul diritto Fermano e sulla volontà dei paesani del castello, non riceverà ogni notizia dal commissario Nicola volterrano. Anno del Signore 1459.

1863 – Montefortino – Breve del papa Pio II indirizzato alla comunità di Fermo che loda la devozione e l’animo della città disponibile verso la Sede Apostolica e promette di voler usare rimedi opportuni per le faccende di Montefortino e altre cose. Anno del Signore 1459.

1864 – Montefortino – Breve del Papa Innocenzo VIII indirizzato a L. de Agnelli governatore della Provincia della Marca con cui gli comanda che per il fatto che in un altro consiglio celebrato nella Terra di Montefortino non fu richiesta tutta la comunità, si rechi di nuovo là o mandi qualcuno a dover meglio percepire la volontà generale di questa Terra e lo comunichi al papa per lettera. Inoltre si informi sui danni inferti ai Fermani dagli uomini di Monte San Pietro al fine di aver notizia di quanto ha deciso sulle controversie l’ill.mo cardinale de Ursini legato. Data nell’anno del Signore 1486.

1865 – Montefortino – Copia di una lettera del rev. vescovo di Lucera vice legato della provincia indirizzata ai magnifici signori priori di Fermo riguardo alle faccende di Montefortino, ecc. Anno, ecc.

1866 – Diritti del Castello di Monte Giberto – Istrumento di una proposta fatta da Bastiano di ser Evangelista vicario del castello di Monte Giberto nel pubblico parlamento con la presenza dei massari di Monte Giberto sul modo da tenere nelle accuse dei danni dati e cose da fare riguardo al pagamento di esse. Fu dato consulto che le accuse non possono farsi da parte dei familiari o dai principali delle abitazioni ecc., come in questo atto. Anno del Signore 1480.
1867 – Monte Giberto – Istrumento di affitto e di transazione dell’ufficio dei danni dati di Monte Giberto nella persona di Giovanni di Domenico di Ottaviano di detto castello, per un anno, con i capitoli contenuti in questo, ecc. Anno del Signore 1606.

1868 – Montegranaro – Istrumento del mandato di procura fatta per parte della comunità, del comune e degli uomini di Montegranaro nella persona di Alberto di Ugone a dover agire, a nome e per questo comune e dover fare tutte le cose che saranno comandate dal potestà della città del di Fermo a lui e secondo quanto ciascun inquilino promise e giurò di fronte al predetto potestà per osservarlo in perpetuo; inoltre che a nome come detto sopra, in perpetuo doversi sottomettere alla giurisdizione di Fermo e ad altre cose come più ampiamente in questo atto. Anno del Signore 1224. Rogito del notaio Cambio.

1869 – Montegranaro – Istrumento di mandato di procura come nella pergamena H1868 nella persona dello stesso Alberto e con lo stesso contenuto, fatta sotto lo stesso anno giorno e mese e con lo stesso notaio Cambio.

1870 – Montegranaro – Istrumento di giuramento della fedeltà fatta ad opera della comunità, del comune e degli uomini della Terra di Montegranaro e per essi tramite Alberto di Ugo al signor Filippo di Pietro di Leone potestà di Fermo, a nome del comune di Fermo, cioè che il comune e gli uomini di Montegranaro faranno tutti gli ossequi di sottomissione alla città di Fermo come tutti i cittadini Fermani debbono fare secondo le proprie possibilità; inoltre altre cose come più ampiamente in questo atto. Anno del Signore 1224. Rogito del notaio Cambio.

1871 – Montegranaro – Precetto fatto da parte del signor Enrico legato della Sede Apostolica e rettore della Marca a Rainaldo di Trasmondo e a Masso di Grimaldo ambasciatori del comune del castello di Montegranaro affinché entro il termine stabilito in questo precetto, il comune e gli uomini di Montegranaro siano presenti e obbediscono ai precetti del potestà di Fermo e del comune di quella città tenendo presente che questo castello appartiene e spetta al comune di Fermo, ecc. Anno del Signore 1229. Rogito del notaio Uberto de’ Morbi.
1872 – Montegranaro – Come nella pergamena H1871 istrumento del precetto da parte di Enrico legato della Sede Apostolica nell’anno e data come sopra e rogito dello stesso notaio Cambio.

1873 – Montegranaro – Inventario di tutti i beni stabili della chiesa di Santa Maria del Chienti che fa parte del monastero di Farfa e inoltre i nomi degli uomini di Montegranaro e di San giusto che tengono le vigne e i terreni di questa chiesa in enfiteusi, come scritto in questo atto, fatto ad opera del notaio Pietro.

1874 – Montegranaro – Istrumento del mandato di procura fatto da parte della comunità, del comune e degli uomini di Montegranaro nella persona di Blasio a dover far commissione, a nome e per conto di questo comune, al signor Lorenzo potestà della città di Fermo per il salario di 300 libre che gli uomini e il comune di Montegranaro sono tenuti a dare e pagare allo stesso potestà per l’occasione della podesteria a lui promessa inoltre a fare e ricevere quietanza ed ad altre cose ecc. Anno del Signore 1262. Rogito di Michele notaio.

1875 – Montegranaro – Capitoli fatti per parte del comune, della comunità e degli uomini della Terra di Montegranaro in cui chiedono che ad opera del comune e di degli uomini della città di Fermo siano mandate ad esecuzioni le cose in essi contenute e le osservino per loro. Anno del Signore 1380.

1876 – Montegranaro – Capitoli dati per la parte della comunità, del comune e degli uomini di Montegranaro insieme con le sottoscrizioni fatte per la parte del comune della città di Fermo.

1877 – Montegranaro – Istrumento del mandato di procura fatta da parte della comunità e del comune della città di Fermo nella persona di Matteo di Domenico di Jacobo da Fermo a dover ricevere, a nome di questo comune, in perpetuo come cittadini e per cittadini della città Fermana tutti e singoli gli uomini o il Sindaco di Montegranaro, a nome come detto sopra, facendo eccezione per i discendenti del signor Andrea del signor Filippo da Massa e per i figli di Jacobuccio del signor Filippo ecc.; inoltre a dover ricevere da questi uomini del detto castello o dal Sindaco loro a nome di questi, le promesse cioè che essi saranno in perpetuo fedeli cittadini e amatori della città di Fermo, e altre cose come scritto in questo atto. Anno del Signore 1341; rogito del notaio Giovanni di Andreolo.

1878 – Monte Vidon Combatte – Istrumento di consegna e cessione di 13 fumanti (famiglie) di Monte Vidone fatta tramite il Sindaco del comune di Fermo a nome di questo comune al notaio Zeno per 12 giorni nei quali stette presso Monte Vidone e altre cause come scritto in esso. Anno del Signore 1251 rogito del notaio Tebaldo di Filippo.

1879 – Monte Vidon Corrado – Istrumento del mandato di procura fatta da parte della comunità, del comune e degli uomini di Monte Vidon Corrado nella persona di Guglielmo di Scambio di questo castello a presentarsi, a nome di questa comunità e degli uomini suoi, di fronte al signor Egidio potestà della città di Fermo e al capitano e ai priori di questa città, per chiedere, a nome come detto sopra, per il buon e pacifico stato di questo castello, qualche immunità ed esenzione, ecc., per le cause e ragioni, come scritto in esso. Anno del Signore 1300. Rogito di ser Martino di maestro Jacobo.

1880 – Monte Vidon Corrado – Istrumento del mandato di procura fatto da parte della comunità, del comune, a degli uomini della città di Fermo nella persona di Francesco di Giovanni Coppari di questa città, a dover ricevere, a nome di questo comune, come cittadino Guglielmo di Scambio Sindaco della comunità del castello di Monte Vidon Corrado ed anche gli uomini e gli abitanti di questo castello e a sottomettere il castello predetto, gli uomini, persone e beni, sotto la protezione della giurisdizione e della difesa della città Fermana; ed altre cose, ecc., come scritto in esso. Anno del Signore 1300. Rogito di ser Martino di maestro Jacobo.

1881 – Monte Vidon Corrado – Istrumento per ricevere cittadini, fatto tramite Francesco di Giovanni Sindaco del comune di Fermo inaricato in modo speciale per questa cosa dal consiglio generale della città Fermana cioè che per dover ricevere Guglielmo di Scambio Sindaco del comune del castello di Monte Vidon Corrado a nome della comunità e degli uomini di questo castello, come cittadini perpetui della città Fermana, ecc. Anno del Signore 1300 rogito di Martino di maestro Jacobo.

1882 – Monteleone – Istrumento di promessa fatta tramite Jacopo di Azzarello Sindaco del castello di Montelparo al nobiluomo Rosario di Suppo potestà della città di Fermo che riceve a nome della città e della comunità di Monteleone che un tempo furono di Torre di casale, di dover restituire tutti e singoli gli uomini con le famiglie e con le cose che avevano nel castello di Monte di Montelparo, tutte le case che acquistarono e che edificarono nel castello predetto e tutti quelli che furono un tempo di Torre di Casale. Fece questo perché ebbe dichiarazione che il castello di Monte Legumi che ora viene chiamato Monteleone è sotto il dominio della città di Fermo, ecc. Anno del Signore 1269 rogito di Nicola di Benvenuto.

1883 – Monteleone – Copie di tre istromenti che contengono i diritti dei castelli: 1- Catigliano; 2- Torre di Casale;3- Monteleone. 1- Istrumento di sottomissione fatta nel consiglio della città di Fermo tramite il signor Baroncello di Scopo e Guarnerio da Catigliano del castello e degli uomini di Cattigliano, per la cittadinanza alla giurisdizione e al dominio della città Fermana, come (scritto) in questo atto dell’anno 1252. \ 2- giuramento fatto per mezzo di Matteo del signor Giacomo e Gentile del signor Berardo dal Catigliano di dover obbedire ai comandi del signor Rainer Zeno potestà di Fermo e dei successori, sottomettendo se stessi e il castello Catigliano e gli uomini di esso alla giurisdizione di Fermo, ecc., nell’anno del Signore 1252 scritto di mano di Albertino da Brusegadis. \ 3- istrumento di promessa fatta tramite Jacopo Azzarelli Sindaco del castello di Montelparo al nobiluomo Rogerio di Suppo, ecc.: vedi pergamena qui numero 1882.

1884 – Monte Milone – Breve del Papa nostro signore Leone X indirizzata al potestà, al capitolo capitano e ai priori o ai potestà e agli massari del contado della città di Fermo in cui comanda loro che si adoperino a consegnare Lelio di Valentino e sua moglie Tommasa di Amico e alcune altre donne della Terra di Monte Milone dimoranti nella città di Fermo o nel suo stato, mettendoli nelle mani del giudice delle cause dell’ordinario della provincia, generale o esecutore, a motivo dell’omicidio che hanno perpetrato tramite Tomassino Corso contro la persona di Simone di Giovanni da Tolentino. A motivo di questo erano fuggiti dalla predetta terra di Monte Milone data Roma anno del signore 1514.

1885 – Montottone – Istrumento di promessa con giuramento fatta tramite Simone di Giovanni di Gualtierio del castello di Montottone Sindaco della comunità, del comune e degli uomini di questo castello, a Simone di Benvegnato della città di Fermo Sindaco di questa città, a nome di questo comune di Fermo; Simone promise che tutti gli uomini del castello di Montottone saranno perpetui cittadini e fedeli al comune della città Fermana e di fare ed esercitare tutti gli obblighi reali e personali, come fanno gli altri cittadini, secondo l’acclusa formulazione dei patti ecc. Anno del Signore 1314. Rogito di Aduardo di Monalduccio da Offida.

1886 – Montottone – Istrumento di promessa con giuramento fatto tramite Simone di Giovanni di quel periodo ecc. con contenuto e data come nella pergamena scritta dallo stesso notaio.

1887 – Montottone – Copia dell’istrumento di promessa con giuramento fatto tramite Simone di Giovanni di quel periodo ecc.con contenuto e data come nella pergamena scritta dallo stesso notaio, Copiato tramite Mariano di Gualterio.

1888 – Montottone – Copia della riforma fatta ad opera degli uomini del parlamento di Montottone e di Giovanni di Simonetto loro Sindaco, di dover riconoscere la città Fermana madre e signora di questo castello e dichiarare che il castello di Montottone è del contado Fermano e dover consegnare a lui le chiavi di questo castello e dover giurare vera fedeltà. Anno del Signore 1386. Per mano di Antonio di Iacobuccio da Fermo. Copia tramite ser cola di maestro Domenico da Fermo.

1889 – Montottone – Istrumento originale della riforma come nella copia, pergamena H1888 che contine il riconoscimento della città Fermana come madre e signora del castello di Montottone, ecc., fatta ad opera di degli uomini del parlamento di Montottone, ecc., con lo stesso contenuto. Rogito originale di Antonio di Iacobuccio sopraddetto, nell’anno del signore 1386 ecc.

1890 – Montottone – Copia di alcuni capitoli patti avviati tra il comune di Fermo da una parte e dall’altra parte il Comune e gli uomini del Castello di Monte Ottone del tenore come scritto in essi. Copia fatta nell’anno 1416.

1891 – Montottone – Istrumento della concessione della riforma (delibera) e della conferma dei capitoli di Montottone fatta da parte del Comune e degli uomini della magnifica città di Fermo nell’anno del Signore 1500. Rogito del notaio Barnaba moro.

1892 – Montottone – Patti e convenzioni avviati tra la magnifica comunità della città Fermana e il comune e gli uomini del castello di Montottone.

1893 – Montottone – Elezione o deputazione dell’Ill.mo signor Costante di Montano da Fermo alla pretura o podesteria del castello di Montottone fatta tramite il governo, il Comune e gli elettori di questo Castello nell’anno del signore 1524.

1894 – Montottone – Copia di copia dell’istrumento di dichiarazione fatta tramite ser Giovanni di Simonetto Sindaco del castello di Montottone di fronte ai magnifici signori priori della città di Fermo riguardo all’errore commesso da questo castello contro la città da riconoscere come madre e signora, dichiarando che il castello di Montottone apparteneva ed appartiene alla città di Fermo; promettendo e giurando che per il resto il castello di Montottone e i suoi uomini saranno fedeli e devoti e presteranno tutti gli ossequi come gli altri cittadini e abitanti del contado Fermano. Anno del Signore 1386. Di mano di ser Cola del signor Vanne di Giovanni da Fermo. Copia dell’anno 1391 di mano di Giuliano di Coluccio. Ricopiata nell’anno 1402 di mano di ser Marino di Domenico da Fermo.

1895 – Montottone – Mandato di procura del castello di Montottone nella persona di ser Giovanni di Simone per dichiarare che il castello di Montottone per metà appartiene alla città Fermana e dover giurare la fedeltà, ecc. Anno del Signore 1386. Rogito di ser Rainerio di Giovanni di Montottone.

1896 – Montottone – Copia del mandato di procura della data e contenuto come nella pergamena 1895. Copia di mano di Cola di maestro Domenico da Fermo.

1897 – Montottone – Istrumento del mandato di procura fatto da parte del comune e comunità e uomini della città di Fermo nella persona del maestro Simonetto di Benvignato a dover accogliere come cittadini Fermani, a nome di questo comune di Fermo, Simone di Giovanni di Gualtierio Sindaco del castello di Montottone insieme con la comunità e gli uomini di questo castello e i loro eredi e successori; e di rimando, a ricevere le promesse dal detto Simone, a nome come sopra, e il giuramento di fedeltà per gli uomini di quel castello ed altre cose, ecc. Anno del Signore 1314. Rogito di Donadeo di Filippo notaio.

1898 – Montottone – Copia dell’istrumento di fedeltà fatta tramite Simone di Giovanni di Gualterio Sindaco del castello di Montottone a nome del comune e degli uomini di questo castello. Contenuto come le pergamene numeri H1885; H1886, H1887. Copiata per mano di Giuliano di Coluccio da Monte San Pietro ecc.nell’anno del Signore 1391.

1899 – Montottone – Istrumento del possesso di Montottone, consegnato tramite Simone di Giovanni di Gualtierio Sindaco del castello di Montottone, a Simonetto di Bevegnato (Benvignato) Sindaco di Fermo sottomettendo questo castello alla giurisdizione della città, con riserva per i diritti dell’episcopato di Fermo ecc.; nell’anno del Signore 1314. Rogito di Domenico di Filippo Rainardi.

1900 – Diritti del Castello di Montottone – Copia dell’istrumento del possesso consegnato tramite Simone di Giovanni di Gualterio Sindaco del castello di Monte Ottone di questo castello a Simonetto di Benvignato Sindaco della città di Fermo sottomettendo il castello alla giurisdizione della città, con riserva per i diritti dell’episcopato di Fermo. Anno del Signore 1314. Rogito di Domenico di Filippo Bayardi. Copia di mano di Antonio di Ricciardello.

1901 – Montottone – Assoluzione concessa alla comunità e agli uomini di Montottone tramite l’eccelso signor Andrea Tomacelli milite fratello germano del papa signore nostro Bonifacio IX marchese della Marca Anconetana riguardo alla ribellione di questo castello contro la città e contro la Chiesa Romana e riguardo a molti altri reati. Data nel Girofalco Fermano giorno 19 Dicembre 1397. Di mano del cancelliere Barnabeo.

1902 – Montottone – Assoluzione concessa alla città di Fermo tramite Filippo cardinale bolognese legato della Sede Apostolica per ordine datogli con la bolla di Papa Nicola V inserita in questo atto, riguardo a tutte le sentenze, censure e pene in cui era incorsa a motivo dell’occupazione del castello di Montottone. Data nell’anno del Signore 1449.

1903 – Montottone – Mandato del castello di Monte Ottone fatto nella persona di Paolo di Nicola di questo castello a dover comparire di fronte al magnifico ed eccelso signor Ludovico de Migliorati ed ai magnifici signori priori di Fermo e dover giurare la fedeltà, la sottomissione, la devozione e il perdono, e per chiedere quanto riguarda le cose commesse contro la città e promettere l’osservanza dei capitoli fatti e di quelli da formare al riguardo. Anno del signore 1408 insieme con i capitoli formati in questa comparsa e con i sigilli di questo castello.
1904 – Montottone – Mandato di procura del castello di Montottone nella persona di Nicola di Giovanni a dover comparire di fronte ai magnifici signori priori della città di Fermo e a dover presentare a questi l’elezione della pretura di questo castello con i capitoli qui inseriti, fatta nell’anno del signore 1405. Rogito di Marino di Nicola di questo castello.

1905 – Montottone – Decreto fatto nella magnifica Cernita della magnifica città di Fermo nell’anno del Signore 1499 riguardo alla richiesta del Castello di Monte Ottone circa il pagamento delle imposizioni. Scritto di mano di ser Barnaba di Moro da Sarnano cancelliere della città.

1906 – Montottone – Lettera del rev. don B. tesoriere generale indirizzata al signor March. tesoriere o al suo sostituto in cui gli espone di non molestare gli uomini e il comune della città di Fermo per la rata delle esazioni camerali o delle tasse che toccano i castelli di Monte Ottone e di Petritoli che sono stati separati dalla città, come più ampiamente in questa lettera. Data Roma 21 Luglio 1568.

1907 – Montottone – Lettera del rev.mo sig. B. tesoriere generale diretta al magnifico sig. Nicola Tuni commissario apostolico della provincia della Marca in cui gli comanda di far esigere dai castelli di Montottone e di Petritoli, già separati dalla giurisdizione della città di Fermo, le esazioni camerali o le tasse che toccano gli uomini di questi castelli, inoltre non molesti la città di Fermo o gli uomini per la rata che tocca a questi uomini, ecc. Data Roma 21 Luglio 1568.

1908 – Montottone – Mandato del castello di Monte Ottone fatto nella persona di Minicuccio di Matteuccio a dover comparire di fronte ai magnifici signori priori della città di Fermo e al loro Sindaco e dover fare i capitoli con essi riguardo alla sottomissione, all’obbligazione, e alla riduzione di questo castello di Montottone al grembo, all’obbedienza, alla soggezione e alla fedeltà verso questa città a suo arbitrio, con libera facoltà. Anno del Signore 1448. Di mano di ser Luciano del fu ser Matteuccio Vagnozzi di questo castello.

1909 – Montottone – Istrumento di permuta e di scambio fatto tra Nicola vescovo e principe Fermano e Morello di Paolo Sindaco procuratore della comunità di questa città, riguardo alla giurisdizione del castello di Montottone per i possessi e le tenute di questa comunità appartenenti al vescovo posti e siti nel territorio di Grottazzolina, Magliano e Monteverde; per la parte della comunità predetta Fermana insieme con inseriti il Breve di autorità apostolica concessa ad Nicola vescovo Recanatese e Maceratese affinché si informi e riferisca se questa permuta ricade in utilità della Chiesa Fermana, oppure no e riferisca poi al papa sull’informazione sulla relazionare fatte da questo vescovo e anche sulla sostituzione, subdelegazione tramite questo vescovo Recanatese e Maceratese fatta al magnifico ed eccelle giureconsulto signor Amodeo de Giustini di Città di Castello, onorevole pretore di questo della città di Recanati per dover eseguire le cose contenute nel predetto breve diretto al vescovo con il completamento di questa permuta. Anno del Signore 1459. Di mano del cancelliere ser Pocuccio de’ Ricci da Fermo.

1910 – Montottone – Copia o istrumento di permuta fatta tra la magnifica comunità di Fermo il rev. vescovo Fermano, il capitolo e i canonici Fermani, riguardo al castello di Montottone, con i poderi e l’ospizio siti nei territori dei castelli di Grottazzolina, Magliano e Monteverde ecc. Anno del Signore 1459.

1911 – Montottone – Licenza concessa a Nicola vescovo Fermano e alla città di Fermo tramite Nicola vescovo Recanatese di dover fare la permuta del castello di Montottone con i possessi appartenenti al vescovo Fermano esistenti nel territorio di Grottazzolina e con il territorio di Monteverde appartenente alla città Fermana. Unito qui l’atto dell’autorità concessagli dal papa Pio II. Data Recanati anno del Signore 1459. Pubblicata tramite Jacobo di Petruccio da Recanati con la legalità della città.

1912 – Montottone – Bolla del papa Pio II indirizzata al vescovo Recanatese con cui gli comanda di prendere di nuovo informazione riguardo al ritorno in evidente utilità dell’episcopato nella permuta da fare tra il vescovo Fermano e la comunità della città Fermana riguardo a Montottone con i possessi della città Fermana in territorio di Grottazzolina e del territorio del castello di Monteverde, e conceda licenza ai detti vescovo e città di Fermo per dover fare la permuta. Data Mantova anno del Signore 1459, primo del Pontificato.

1913 – Montottone – Sentenza del rev.mo don Giovanni di Francesco Sorbelloni vicegovernatore della città e dello Stato di Fermo pubblicata a favore del comune di Fermo e contro il comune di Montottone cioè che al comune e agli uomini di Montottone non compete, né competerà nessun diritto e nessuna azione per ricevere le spese e costi pagati da parte della stessa comunità riguardo ad alcuni luoghi, come nel memoriale, ecc. Anno del Signore 1607. Rogito di Ludovico Savino.

1914 – Montottone – Istrumento dell’appello portato di fronte al capitano della città di Fermo tramite Nicola Bitti dal castello di Montottone procuratore del signor Filippo di Angelo e i suoi figli nella vertenza della condanna e della sentenza pubblicata da parte del podestà di questo castello contro la figlia del signor Filippo di Angelo a motivo dell’adulterio. Anno del Signore 1343.

1915 – Montottone – Breve de papa Nicolò V indirizzata ai priori e al comune di Fermo in cui narra che ha fatto composizione per la controversia vertente tra il vescovo cardinale Domenico e la città di Fermo riguardo a Montottone ed ha dato incarico ad Antonio da Spoleto notaio della Camera di mandare in esecuzione la lettera concessa su questo fatto. Ha poi saputo tramite i messaggeri che gli uomini di questo castello dubitano della cattiveria di questa città con molestie per dover pagare le collette e le condizioni fino al presente, pertanto comanda ai Fermani di non dar molestia riguardo a queste cose contro gli uomini di Montottone. Per il futuro la città non possa mandare qualcuno a prestare favore al potestà del castello e a dover fare alcunché a Montottone e nel suo distretto per alcuna ragione o causa contro i suoi uomini, senza il consenso del vescovo cardinale Fermano e dei successori e nemmeno il detto cardinale e i suoi successori possano farlo senza il consenso della città Fermana. Anno del Signore 1448.

1916 – Montottone – Istrumento della promessa fatta tramite Marino di ser Pietro Sindaco del Castello di Montottonoe al Cardinale commendatario dell’Episopato di Fermo Domenico dal titolo di S. Croce in Gerusalemme riguardo alla nuova sottomissione e la fedeltà di questo Castello all’Episcopato Fermano. Vi sono uniti alcuni capitoli con promesse e fatti intervenuti fra le due parti sotto pena di 2000 fiorini d’oro a favore dela predetto Episcopato e di obbligazione di tutti i beni della Comunità di questo Castello come riconoscimento del dominio vero. Il Sindaco a nome della sua Comunità ha promesso di pagare 50 ducati di monete alla ragione di 40 bolognini per fiorino al predetto Cardinale e ai suoi successori come obbligo da fare per un sussidio caritativo a questa Chiesa Diocesana e all’Episcopato. Anno del Signore 1450, scritto di mano di ser Corradino da Narni con sigillo dello stesso Cardinale.

1917 – Diritti di Montottone – Processo con l’esame dei testimoni ascoltati tramite il magnifico signore Amodeo de’ Giustini da Città di Castello, commissario subdelegato del rev. padre in Cristo, don Nicola vescovo Recanatese, commissario delegato dal papa nostro signore per la verifica dell’evidente utilità per l’episcopato di Fermo nel dovere fare una permuta riguardante il castello di Montottone con i possessi della città di Fermo nel territorio di Grottazzolina e con il territorio di Monteverde. E’ scritto in un quinterno di sei carte membranacee nell’anno del Signore 1459 per mano di ser Claro Mariotti da Città di Castello.

1918 – Montottone – Informazione del signor Domenico Ricci dottore dell’uno nell’altro diritto riguardante alcuni presupposti sulle imposizioni dei pagamenti del castello di Montottone.

1919 – Montottone – Processo sul governo della magnifica comunità di Monottone.

1920 – Diritti del castello di Monte Passillo – Istrumento di promessa fatta da parte della comunità e comune ed uomini della città di Fermo e per questi tramite Francesco Sindaco, al signor signor Ugolino del signor Giorgio da Monte Passillo di difendere, governare e mantenere lui e i suoi eredi, i castelli, le terre, i possessi e in generale tutti i suoi beni, come cittadino nobile e appartenente al contado come gli altri nobili cittadini di questa città ecc. Il Sindaco di Fermo ha fatto questo perché il predetto signor Ugolino ha rinnovato la cittadinanza di questa città, ecc.ed altro, come scritto in questo istrumento. Anno del Signore 1280. Rogito di Andrea di Martino.

1921 – Monte Passillo – Copia del testamento del signor Simonetto del signor Giorgio da Monte Passillo in cui istituisce eredi postumi i suoi nascituri da donna Altagrima sua moglie figlia di Venibene del signor Abbamonte e se morissero senza figli ecc., sostituisce come eredi le donne Anfilisia e Nicolizia sue sorelle. Anno del Signore 1280. Per mano di Francesco di Gugalterio. Copia di mano di Jacobo di Nicola.
1922 – Monte Passillo – Copia della copia del testamento di donna Mattia moglie di Giorgio da Monte Passillo in cui istituisce eredi Simonetto suo figlio e donna Nicoletta e Anflisia sue figlie ecc., come in questo atto. Anno del ignore 1266 per mano del notaio signor Antonio di Cimideo di Ventura. Copia fatta da Giovanni di Sciolfo e Jacobino di Rainaldo.

1923 – Monte Passillo – Istrumento di pagamento fatto tu tramite Giovanni da Quinzano messaggero del signor Venibene del signor Abbamonte da Ascoli tutore di Giorgiuccio di Simonetto da Monte Passillo a Gentile di Bon onte banchiere di questo comune per 20 libre volterrane anconetane per il sussidio dell’esercito da dover fare in quel tempo contro Civitanova per il fatto che lo stesso Giorgiuccio come persona del contado è tenuto a servire a questo comune ed essendo minorenne e bambino non prestare servizio. Anno del Signore 1292. Per mano di ser Andrea di Martino.

1924 – Monte Passillo – Copia del l’istrumento di tutela o riordinazione del tutore per Giorgio fatta e richiesta da parte di donna Bellafiore moglie di Venibene del signor Abbamonte da Ascoli e nonna di Giorgio o Giorgetto figlio di Simonetto del signor Giorgio da Monte Passillo nella persona del detto nonno Venibene, di fronte al signor Tommasio del maestro Luca dell’urbe giudice della città di Ascoli. Anno del Signore 1288 al tempo del signor Papa Nicola IV. Rogito di Francesco di Gualterio ecc.

1925 – Monte Passillo – Copia dell’istrumento dell’inventario tramite il signor Venimbene del signor Abbamonte da Ascoli tutore di Giorgiuccio figlio di Simonetto da Monte Passillo riguardante i beni di questo pupillo fatta come strumento principale. Anno del Signore 1288. Rogito di Francesco di Gualterio. Copia fattane con rogito di Marco di Tommaso.

1926 – Monte Passillo – Copia di un istrumento con cui si dà la tutela fatta tramite Vanne Simonetto da Monte Passillo pupillo nella persona di Ugolini suo fratello e questo alla presnza del giudice signor Jacobo da Reggio; unito l’atto dei precetti fatti da questo giudice a Gentile di Rainaldo da Civitanova balivo della Curia per fare il pubblico bando nel castello di santa Vittoria per chiunque volesse comprare la metà del castello di Monte Donello spettante al predetto pupillo. Inoltre la relazione del detto balivo e anche l’inventario fatto dei beni dello stesso pupillo, come in questa copia. Anno del Signore 1277. Rogito dei notai Rogerio e Jacobo. Copiato da Francesco di Gualterio.

1927 – Monte Passillo – Copia di due istrumenti. Un istrumento della donazione fatta tramite Rainaldo da Gisso procuratore del signor Giorgio da Monte Passillo a donna Mattia figlia del defunto signor Matteo da Acquaviva riguardo a 500 libre ravennati dal denaro e dai beni del predetto signor Giorgio o principale, promettendo a parole per il futuro che il predetto Giorgio prenderà donna Mattia come moglie. Il secondo istrumento è della donazione e concessione fatta tramite donna Mattia per il matrimonio da farsi tra lei e lo stesso Giorgio con una dote per Giorgio della terza parte del castello di Guardia, tre parti del castello di Monte Donello, l’ottava parte del castello di San Benedetto de Albula ed altri diritti ecc. Anno del Signore 1252. Rogito di maestro Alberto di Rainaldo. Copie fatte con rogito di ser Antonio di Ventura.

1928 – Monte Passillo – Copia dell’istrumento della divisione dei beni stabili fatta tramite Ugolino del fu signor Giorgio da Monte Passillo a suo fratello Giorgiuccio e per lui al suo tutore signor Neninbene da Ascoli. Anno del Signore 1290. Rogito di Benvenuto da Norcia. Copia con rogito di Giberto di Pietro. .

1929 – Monterubbiano – Istrumento di promessa e di giuramento di fedeltà fatto rispettivamente tramite Rainerio potestà di Monterubbiano, di Cuccure e di Montotto a nome di tutto il popolo di questi castelli, con promessa di doverlo ratificare, ecc., a Gerardo Di Pietro di Tommaso e ai soci, a nome di tutto il popolo di Fermo, ecc. Anno del Signore 1205. Rogito del notaio Giovanni.

1930 – Monterubbiano – Istrumento del mandato di procura fatta tramite Rodolfo potestà della città di Fermo con il consenso del consiglio generale della stessa città nelle persone di Rainaldo di Teselgardo e di Matteo di Alberto, cittadini Fermani a dover richiedere ai cittadini che furono dati alla città dalla comunità di Monterubbiano e agli eredi loro al tempo della pace, ecc., di dover giurare di obbedire ai comandi e ai precetti di questo podestà, ecc.come in questo istrumento. Anno del Signore 1230. Notaio Fermo di Troia.

1931 – Monterubbiano – Copia della ricevuta pagata al signor Rubeo di Macereto banchiere del comune di Fermo, tramite il signor Marchetto di maestro Pietro a nome del condannato Francesco di Giorgio Beccari da Monterubbiano ecc.

1932 – Monterubbiano – Copia di una condanna fatta tramite Antonio e Vanni di Boccardo da Monterubbiano a Simonetto di Jacobo banchiere del comune di Fermo per la condanna fatta nella persona di Andrea di Rainaldo per la causa scritta in questa condanna. Copiata tramite Domenico di Angeluccio.

1933 – Monterubbiano – Copie di alcuni istrumenti di promesse fatte da parte degli uomini di Monterubbiano, di Cuccure e di Montotto al comune e agli uomini della città di Fermo promettendo, tra altre cose, di portare il pallio ogni anno nella festa di santa Maria di Agosto, sotto le pene contenute in questi istrumenti. Anno del Signore 1182. Rogito del notaio Martino.

1934 – Monterubbiano – Copie di tre istrumenti pubblicati per mano del notaio Vannino di Francesco nell’anno del Signore 1326 sopra i fatti di Monterubbiano. Nel primo istrumento dell’anno 1198 il cardinale C. del titolo di san Lorenzo in Lucina e il cardinale Giovanni da san Paolo del titolo di santa Prisca, legati della Sede Apostolica, promisero al vescovo Fermano e alla città che faranno società della stessa città con altre province qui segnalate ecc., e che non riceveranno i castelli di Monterubbiano e di Sant’Elpidio sotto la fedeltà della Chiesa romana né sotto la protezione, se non saranno in pace e concordia con la città Fermana ecc. Il secondo istrumento dell’anno 1205 è una promessa e giuramento di fedeltà fatta tramite Rainerio potestà ecc. Vedi num. 1929. Il terzo istrumento dell’anno 1222 è la requisizione fatta tramite Alico giudice del comune di Fermo al signor Falco di Palmerio potestà di Monterubbiano e aa altri castellani di Monterubbiano affinché osservino i patti e le cose convenute con la città nello strumento pubblicato di mano del notaio Giovanni.

1935 – Monterubbiano – Fascicolo dei mandati di procura nn. 42 di Monterubbiano di diversi anni a dover presentare i palli alla chiesa cattedrale della città Fermana.

1936 – Monterubbiano – Copie di alcuni pagamenti fatti tramite Cicco di Nicola banchiere del comune di Fermo a Marco di Tomassuccio procuratore di Vannuccio del castello della Rocca di Monterubbiano per suo salario, nel tempo, come ivi più ampiamente scritto. Anno del Signore 1342 a tempo del papa Benedetto XII. Rogito di Angelo di Bernardo.

1937 – Monterubbiano – Mandato di procura di Monterubbiano nella persona di Tommaso da Rotella banditore di questo comune a dover presentare l’elezione alla podesteria di questa terra al nobiluomo Vanne di Guglielmo di Anselmo da Fermo, anche i capitoli di questa pretura. Anno del Signore 1344. Rogito di Paolo di Jacobo.

1938 – Monterubbiano – Copia di quattro istrumenti della terra di Monterubbiano di giuramento di fedeltà prestata al comune e alla comunità di Fermo, tramite alcuni uomini sudditi, a nome dei signori o patroni di questa Terra ecc. Anni 1205-1206-1208-1230.

1939 – Monterubbiano – Copie di tutti i singoli esiti e pagamenti fatti tramite Stefano di Manente Sindaco del comune di Fermo ai capitani del castello di Monterubbiano per se stessi e per gli aiutanti nei mesi, anni e giorni come scritto in questi atti. Anno del Signore 1338. Rogito di Paolo di Francesco.

1940 – Monterubbiano – Istrumento di procura fatto dal comune e dagli uomini di Monterubbiano nella persona di Vanne di Jacobuccio dello stesso castello a dover presentare, a nome di questo comune, di fronte agli signori priori del comune di Fermo e dover offrire un pallio, come finora è consueto, alla chiesa cattedrale Fermana, ecc., come qui scritto. Anno del Signore 1393. Rogito di Antonello di ser Antonio.

1941 – Monterubbiano – Mandato di Monterubbiano nella persona di Giovanni di Luca a dover comparire di fronte al nobiluomo Lomo da Jesi capitano della città di Fermo ed ai suoi ufficiali per dover giurare di obbedire ai loro comandi, ecc. Anno del Signore 1347. Rogito di ser Pietro di Bucitto da Cingoli.

1942 – Monterubbiano – Mandato di Monterubbiano nella persona del signor Paolo di Jacopo a dover comparire, a nome di questo comune, di fronte al signor Antonio Lomo di Santa Maria di Jesi potestà e capitano della guerra della città di Fermo e dover giurare gli ordini della stessa e dei suoi ufficiali. Anno del Signore 1345. Di mano di ser Manuzio detto Rocco di Nero.

1943 – Monterubbiano – Rotolo o fascicolo di cinque pezzi di atti scritti o di istrumenti cuciti insieme in ordine per la concordia e l’unione della Terra di Monterubbiano con la città di Fermo, ecc., come ivi scritto. Anni 1255 e altri.

1944 – Monterubbiano – Istrumento delle convenzioni e dei patti fatti tra il comune di Monterubbiano e per esso il maestro Andrea di Rogerio da Monterubbiano Sindaco da una parte, e dall’altra il comune e gli uomini della città di Fermo e il loro Sindaco Jacobo de’ Aldigheri, in cui il Sindaco di Monterubbiano promise vera e perpetua sottomissione e fedeltà alla città di Fermo, ecc., e da parte del Sindaco del Comune di Fermo fu ricevuto e volle ricevere gli uomini e le persone singole di questa terra di Monterubbiano come cittadini perpetui con le immunità, le dignità, gli onori e altre cose, come scritto ivi. Anno del Signore 1325. Rogito di Riguccio del maestro Deodato.

1945 – Monterubbiano – Copia dell’atto sopradetto delle convenzioni e dei patti fra il Comune di Monterubbiano e il comune della città di Fermo, ecc. nello stesso anno 1325 e mese e giorno ecc. Copia di mano di Andrea del maestro Gentile da Fermo.

1946 – Monterubbiano – Copia di una promessa fatta tramite Vanne di Giovanni Sindaco del castello di Monterubbiano al signor Michele giudice dei malefici della città di Fermo di dover denunciare tutte le malefatte che si commetteranno in questo Castello e nel suo territorio secondo la norma degli statuti del comune di Fermo. Vi sono i nomi dei massari di questo castello i quali fecero la fideiussione, ecc. Rogito di Vanne di Giovanni da Fermo. Copia fatta da Domenico di Francesco nell’anno del Signore 1352.

1947 – Monterubbiano – Istrumento del mandato di procura fatta da parte della Comunità e del Comune di Monterubbiano nella persona di Vanne di Francesco di questo castello a dover presentare il palio nella festa di Santa Maria di Agosto, a nome del suo comune al Sindaco o procuratore della chiesa di Santa Maria dell’episcopato di Fermo ecc. Anno del Signore 1395. Rogito di Vico di Vanne.

1948 – Monterubbiano – Copia della ricevuta di 40 libri fatta tramite Francescuccio di Francesco capitano della rocca di Monterubbiano a Stefano di Manente banchiere, per il salario del capitano e degli aiutanti per i due mesi cioè Marzo e Aprile dell’anno 1336. Rogito di Angelo di Bernardo.

1949 – Monterubbiano – Copia dell’istrumento di fideiussione prestata tramite Filippo di Paolo Sindaco di Monterubbiano nella persona di Paoluccio di Iacobuccio e dei soci di detto luogo, di fronte al signor Pinzento giudice dei malefici del comune di Fermo, non pregiudicando ai patti di questo castello di Monterubbiano, ecc. Anno del Signore 1341. Rogito di Leonardo de Selapti. Copiato con rogito di Domenico (di) Francesco.

1950 – Monterubbiano – Copie di tutti gli esiti e spese fatti tramite Andrea di Omodeo banchiere del comune di Fermo ai castellani ed ai potestà di Monterubbiano per i salari loro e degli aiutanti. Anno del Signore 1344. Rogito di Paolo di Francesco.

1951 – Monterubbiano – Copie di tutti singoli i denari ricevuti tramite Stefano di Manente banchiere del comune di Fermo dagli uomini di Monterubbiano per l’assetto dei mesi, come scritto più ampiamente ivi. Anno del Signore 1339. Rogito di Paolo di Francesco notaio.

1952 – Monterubbiano – Sentenza di assoluzione di Muzio di maestro Andrea della Terra di Monterubbiano Massaro per due mesi, Gennaio e Febbraio 1343, pubblicata tramite Iacobuccio di Rainaldo Sindaco e priore e soci eletti da parte del consiglio generale della Terra di Monterubbiano come scritto più ampiamente in questa sentenza, ecc. Rogito di Riguccio del maestro Deodato.

1953 – Monterubbiano – Copia di un precetto fatto agli uomini qui scritti dei castelli, in particolare di Monterubbiano, assieme con gli atti delle fideiussioni prestate di dover obbedire agli ordini del signor Bandrini de’ Brati da Parma capitano della città di Fermo, ecc., come scritto ivi. Anno del Signore 1340. Rogito di Giovannino de’ Vixiano da Parma. Copia di mano di Angelo di Bernardino da Fermo.

1954 – Monterubbiano – Copia di una quietanza fatta tramite Francescuccio di Francesco di Egidio da G. di San Martino, Castellano della Rocca di Monterubbiano, per libre 40 in una mano e 30 altre libre nell’altra mano, a Rubeo banchiere del comune di Fermo per il salario suo e di tre aiutanti. Anno del Signore 1340. Rogito di Paolo di Francesco.

1955 – Monterubbiano – Copia della ricevuta di alcune libre avute tramite Simoncello di Manco conservatore della dativa 12 soldi per fumante dagli uomini di Monterubbiano a nome di questo comune. Anno del Signore 1353. Rogito di Giovanni di Pietro.

1956 – Monterubbiano – Istrumento di procura fatto da parte degli uomini e del comune di Monterubbiano nella persona di Tommaso di Vanne di detto castello, a dover presentare, a nome di questo comune il palio ai sindaci della cattedrale della Chiesa Fermana ecc. Anno del Signore 1433 rogito di Sante di Marino da Monte Monaco.

1957 – Monterubbiano – Istrumento di pagamento di alcune somme di libre pagate da parte di Puccio di Jacopo da Monterubbiano, da altri a nome dei massari di questo comune a Coluccio di Biagio banchiere del comune di Fermo per le cause scritte in questo atto. Anno del Signore 1344. Rogito di Domenico di Stefano.

1958 – Monterubbiano – Istrumento di procura fatto da parte della comunità e del comune di Monterubbiano nella persona di Angelo di Guglielmo a dover presentare, a nome di questo comune, il palio alla cattedrale della Chiesa Fermana, ecc. Anno del Signore 1417. Rogito di Leonardo di Masso da Offida.

1959 – Monterubbiano – Copia di alcuni pagamenti fatti da parte degli uomini di Monterubbiano a Stefano di Manente e agli altri banchieri del comune di Fermo per l’assetto dei mesi come qui scritto più ampiamente per questi pagamenti ecc. Anno del Signore 1338. Rogito di Angelo di Bernardo.

1960 – Monterubbiano – Istrumento della consegna dell’appello fatto tramite Girolamo de’ Bennati da Monterubbiano e Ludovico da Montegranaro suo procuratore contro una sentenza pubblicata dal sig. Galdino da Fermo asserto commissario dei signori priori della città di Fermo a favore di donna Morbida e della lite dei consoci da Mogliano di fronte al signor Africano avvocato fiscale e giudice d’ appello della curia generale, il quale rimise questa causa ai magnifici priori della città di Fermo, giudici competenti, ecc. Anno del Signore 1444. Rogito di Camillo da Montecosaro.

1961 – Monterubbiano – Istrumento del mandato di procura fatta da parte del comune e degli uomini di Monterubbiano nella persona di Giglio di Francesco, a nome di questo comune, per dover presentare di fronte ai magnifici signori priori di Fermo il solito palio alla cattedrale della Chiesa Fermana nella festa dell’assunzione della beata Maria Vergine del mese di Agosto, ecc. Anno del Signore 1565. Rogito di Giovan Battista Rubeo da Cossignano.

1962 – Monterubbiano – Istrumento di mandato di procura per l’esibizione o la presentazione del palio tramite Giovanni Silvestro di Giovanni di Domenico Sindaco della Terra di Monterubbiano, ecc. Anno del Signore 1503. Rogito di Francesco notaio.

1963 – Monterubbiano – Mandato di procura del comune di Monterubbiano nella persona di Gigliuccio banditore di questo comune a dover presentare l’elezione alla podesteria di questa terra al nobiluomo Stefano di Rainalduccio cittadino Fermano con il salario 550 libre e alcuni capitoli. Anno del Signore 1329. Rogito di ser Benedetto Spera di questa terra.

1964 – Monterubbiano – Istrumento di quietanza fatta tramite ser Pietro da Gaeta vice tesoriere di Santa Romana Chiesa generale nella Marca Anconetana per dover pagare a nome della detta Camera, al comune, alla comunità e agli uomini della Terra di Monterubbiano e per questa a ser Vanne di Francesco da Fermo a nome e per conto di questa terra libre 152 ravennati per l’affitto di due anni, come scritto più ampiamente in questo atto. Anno del Signore 1347. Rogito di Lotto di Jacopo da Monte Santa Maria in Cassiano .

1965 – Monterubbiano – Copia di alcuni pagamenti fatti in vari e diversi tempi da parte degli uomini e dei massari di Monterubbiano a Stefano di Manente banchiere del comune di Fermo per l’assetto, come più ampiamente in questo atto. Anno del Signore 1337. Rogito di Paolo di Francesco. Vedi pag. 68 num. 281 e segg.

1966 – Montesanto – Ammonizione o proibizione fatta tramite don Gerardo vescovo eletto Fermano al podestà giudice, al vicario e alla comunità di Montesanto che non facciano impedimento ai baiuli, come e secondo i patti e le convenzioni stabilite da tempo tra loro e la Chiesa Fermana. Anno del Signore 1252. Rogito del notaio Giovanni.

1967 – Montesanto – Copia di una proposta fatta da parte dei priori, podestà e capitano della città di Fermo. Anno del Signore 1293 ecc.

1968 – Montesanto – Istrumento del mandato di procura fatto da parte della comunità, del comune e degli uomini di Montesanto nella persona di Fico di Morico a dover comparire, a nome di questo comune, di fronte ai magnifici signori Raule de Mazzoleni podestà di Fermo e di fronte al capitano dello stesso comune di Fermo e dover ascoltare e intendere le cose che questi signori potestà e capitano volessero comandare e dire riguardo al porto e al diritto del mare dal fiume Potenza fino al fiume Chienti e per altre cose tutte da fare, ecc. Anno del Signore 1293. Rogito di ser Antonio Puliziano da Montesanto.

1969 – Montesanto – Istrumento di promessa fatto tramite il maestro Fico di Morico da Montesanto Sindaco del comune di Montesanto, al signor Percivalle di Giovanni Sindaco del comune di Fermo cioè che il comune di Montesanto non permetterà ad altri uomini o persone di costruire alcuna casa né con coppi in riva e sul litorale del mare dal fiume Potenza fino al rivo di Ascoli, senza licenza e volontà del comune e degli uomini della città di Fermo ecc. Anno del Signore 1296. Rogito di Marco di Marcellino da Fermo insieme con ser Antonio da Montesanto.

1970 – Montesanto – Istrumento dei patti avviati tra Lando Alessandro e Fico di Morico sindaci di Montesanto da una parte e dall’altra parte il signor Matteo prebendato della chiesa di San Matteo della piazza Fermana e Marco di Cattegliano cittadini Fermani sindaci di questa città. Tra le altre cose i sindaci di Montesanto promettono che ogni anno porteranno e presenteranno il palio alla Chiesa Fermana, giurando fedeltà ecc. Anno del Signore 1293. Rogito di Fratuccio di maestro Pietro.

1971 – Montesanto – Istrumento di procura dell’assegnazione dei palli ad opera di Tomassuccio di Corrado Sindaco del comune di Montesanto a nome di questo comune alla Chiesa cattedrale Fermana e per essa a Teodoro di Jacobo da Fermo; inoltre la presentazione da parte dei sindaci del comune del castello di Montecosaro, Monte Santa Maria in Giorgio (Montegiorgio) e Monterubbiano, ecc. Anno del Signore 1300. Rogito di Martino di maestro Jacobo.

1972 – Montesanto – Istrumento di presentazione del palio tramite Bartolomeo di Francesco untempo da Pergola, abitante a Montesanto nelle mani di Luca di Jacobuccio di Giannetto da Fermo Sindaco procuratore deputato a questo per la chiesa di Santa Maria dell’episcopato di Fermo. Anno del Signore 1356. Rogito di ser Vanne di Domenico.

1973 – Montesanto – Istrumento di assegnazione del palio consegnato tramite Domenico di Pietro Sindaco di Montesanto nelle mani di Antonio di Bartolomeo da Fermo procuratore di Fermo deputato in modo speciale per questo, ecc. Anno del Signore 1360. Rogito di Nuzzio di Giovanni.

1974 – Montesanto – Istrumento del mandato di procura fatto da parte del comune di Montesanto nella persona di Cicco di Puccio di Vanne del signor Francesco, ecc., per le liti soprattutto nella lite che hanno con il rev. vescovo Maceratese e con gli uomini e la comunità della città predetta, ecc. Anno del Signore 1371. Rogito di Paolo di Nicola da Montesanto.

1975 – Montesanto – Istrumento del mandato di procura fatta da parte della comunità, del comune e degli uomini di Montesanto nella persona di Leandrino di Alessandrino di detto luogo per dover fare alcune cose a nome di questo comune e per esso, soprattutto per dover presentare nella festa di Santa Maria di Agosto alla chiesa cattedrale Fermana il palio consueto, ecc. Come scritto in questo atto. Anno del Signore 1393. Rogito di Antonio di Pultrone.

1976 – Montesanto – Istrumento del mandato di procura fatta da parte del comune e degli uomini di Montesanto nella persona di Domenico di Giovanni della città di Penne a dover presentare, a nome di essi, alla chiesa cattedrale Fermana il palio consueto, ecc.e a fare altre cose, come scritto in questo atto. Anno del Signore 1406. Rogito di Vannuccio di Vanne da Montesanto.

1977 – Montesanto – Istrumento del mandato di procura della terra di Montesanto nella persona di Tommaso di Pietro Albartense per dover restituire a loro nome, ai signori priori di Fermo l’istrumento di muto per 200 fiorini e di questi denari ricevuti dal comune di Fermo farsi fare la quietanza, ecc. Anno del Signore 1430. Rogito di Evangelista di Giovanni da Force.
1978 – Montesanto – Istrumento del mandato di procura fatto da parte del comune e degli uomini di Montesanto nella persona di Simone di Domenico a dover offrire, a nome di questo comune, il palio alla cecc.iesa cattedrale Fermana nella festa della beata Maria Vergine di Agosto. Anno del Signore 1487.
1979 – Montesanto – Fascicolo di tre mandati di procura del comune di Montesanto a dover presentare i palli alla cecc.iesa cattedrale Fermana nel mese di Agosto. Il primo atto fatto nell’anno del Signore 1314 il secondo atto dell’anno 1451 e il terzo atto del 1506.

1980 – Montesanto – Fascicolo di mandati di procura del comune di Montesanto di diversi anni a dover presentare i palli alla cecc.iesa cattedrale Fermana nella festa dell’assunzione della beata Maria Vergine del mese di Agosto, ecc. Vedi numm. 519 e 708.

1981 – Monte Santa Maria in Georgio – Istrumento del mandato di procura del comune di Monte Santa Maria in Georgio nella persona di Angeluccio di Matteo Bonaccorsi di questa Terra per dover porre se stesso e questo comune nelle mani del potestà e dei priori di Fermo, per ogni diritto ecc. che questa Terra avesse nel castello di Monteverde e Monte Apponello in vigore dell’acquisto fatto da Riccardo del signor Jacobo da Massa. Inoltre deve confessare cecc.e questi castelli con i loro uomini sono di giurisdizione della città di Fermo, ecc. Anno del Signore 1307. Rogito del notaio Romano Lolo. Vedi qui pergamena n. 1769.

1982 – Monte Santa Maria in Georgio – Copia o transunto del mandato di procura come nell’atto qui n. ECC.1982. Copiato di mano di ser Antonio del fu ser Cisco da Fermo.

1983 – Monte Santa Maria in Georgio – Copia di un istrumento di mandato di procura fatta da parte del comune e degli uomini della Terra di Monte Santa Maria in Georgio nella persona del maestro Lambertino di Simone del maestro Simone per dover ratificare tutte le cose fatte e compiute per mezzo di Angelo di Matteo Bonaccorsi riguardo alla rinuncia dei castelli di Montapponello e di Poggiolo, ecc. Anno del Signore 1307. Rogito di Romano Lolo notaio.

1984 – Monte Santa Maria in Georgio – Mandato della città di Fermo nella persona del signor Matteo prebendato di San Matteo a Fermo e di Marco da Cattegliano di questa città per dover ricevere la promessa da Nuccio da Sant’Angelo Sindaco di santa Maria in Georgio di dover fare l’esercito, il parlamento e la guerra con(tro) i nemici di Fermo ad ogni ricecc.iesta di questi; di dover portare il palio nella festa dell’Assunzione della beata Maria Vergine, di dover restituire i castellani dei castelli del comune di Fermo cioè Magliano, Collicillo, Alteta, Ripacerreto, Grottazzolina ecc.e di dover dare licenza a cittadini fermani di acquistare, vendere, contrarre senza alcun dazio in questa terra, ecc.come scritto in questo atto. Anno del Signore 1293. Rogito di Francesco di maestro Pietro.

1985 – Monte Santa Maria in Georgio – Copia dell’istrumento dei patti avviati tra il comune di Fermo e il comune di Monte Santa Maria in Georgio e delle promesse fatte tramite Matteo di Gerardo e i collegecc.i consoli di questa terra al signor Adenulfo Vicedomino della Cecc.iesa Fermana per lui e per la città e particolarmente di dover fare l’esercito, il parlamento ecc. Copiato di mano di Antonio di ser Cisco da Fermo. Vedi pergamena numero 1984.

1986 – Monte Santa Maria in Georgio – Copia di una vendita di tutto il castello di Monteverde con le sue torri e la terza parte di Cecc.iaremonte con i suoi diritti, fatta da parte del rev. don Egidio vescovo di Sabina e legato della sede Apostolica a nome della santa madre Cecc.iesa e del papa Urbano, al magnifico Egidio di mastro Jacobo e ai soci da Monte Santa Maria in Georgio a nome per conto del detto comune al prezzo di 5000 ducati di oro. Anno del Signore 1366. Rogito di Fernando notaio. Copia fatta con rogito di Giacomo di Francesco da Monte in Giorgio.

1987 – Monte Santa Maria in Georgio – Copia di un istrumento dei patti avuti tra il comune di Monte Santa Maria in Georgio da una parte e dall’altra il comune di Fermo. Anno del Signore 1293. Rogito di Fantuccio di maestro Pietro, ecc.

1988 – Monte Santa Maria in Georgio – Copia o trans. di un precetto emanato per parte del rev. don Vitale arcidiacono camerinese rettore della Marca Anconetana contro il potestà e il capitano e gli anziani e il consiglio della città di Fermo affincecc.é non agiscano contro gli uomini di Monte Santa Maria in Giorgio e non procedano a fare qualcecc.e novità, come si preparavano a fare, sotto pena di 3000 marchi ecc. e della scomunica. Inoltre atto di revoca di questo precetto poco dopo per giuste cause, ecc. Anno del Signore 1314.

1989 – Monte Santa Maria in Georgio – Copia dell’istrumento dei patti tra il comune di Fermo e gli uomini di Monte Santa Maria in Georgio. Anno 1099. Copiato da ser Antonio di ser Cisco da Fermo nell’anno del Signore 1418.

1990 – Monte Santa Maria in Georgio – Copia di un istrumento di acquisto di tutti e singoli i beni cecc.e furono dei nobiluomini Andreuccio di Ciccarone e Vanni del fu Gerardo da Massa, in territorio di Monte Santa Maria in Georgio e di Gabbiano del contado di Fermo, fatta tramite il signor Angelo di Bernardo procuratore del comune di Fermo, a nome di questo comune dai commissari apostolici, ecc. Come in questo atto. Anno del Signore 1373. Rogito di Giovanni Melis da Amandola.

1991 – Monte Santa Maria in Georgio – Appello fatto tramite Adriano di Gentile procuratore del maestro Taddeo del signor Rainaldo contro una sentenza pubblicata da Bartolomeo da Monte Milone giudice di Montegiorgio a favore di Puccio di Tommaso, per il motivo come scritto in questo atto. Anno del Signore 1301. Rogito di Francesco di Giovanni.

1992 – Monte Santa Maria in Georgio – Istrumento delle aggiunte fatte dei capitoli e agli atti tra la città di Fermo e la terra di Monte Santa Maria in Georgio tramite Domenico di Cola Trippe Sindaco della città di Fermo e ser Vagnozio di Antonio Sindaco della Terra predetta, riguardo alle gabelle dell’olio e ai danni dati. Anno del Signore 1486 ecc. Scritto per mano di ser Domenico di Giovanni.

1993 – Monte Santa Maria in Georgio – Fascicolo degli mandati di procura di Monte Santa Maria in Giorgio per dover presentare il Pallio alla Chiesa Cattedrale Fermana, in diversi anni, come in questo fascicolo.

1994 – Monte Santa Maria in Georgio – Istrumento di una riforma (delibera) fatta nel parlamento del comune e degli uomini di Monte Santa Maria in Georgio su consultazione fatta da Novello di Giovanni di Antonio, cioè cecc.e si eleggano otto uomini di questa terra cecc.e abbiano autorità a fare transazione, terminare e porre fine alla vertenza e lite cecc.e ecc.anno con il comune di Fermo, come a questi sembreranno meglio, sia di diritto, sia di fatto, ecc., come in questo atto. Anno del Signore 1456. Rogito di Evangelista da Amandola.

1995 – Monte Santa Maria in Georgio (Montegiorgio) – Attestazioni o dichiarazioni dei testimoni esaminati per la parte e su richiesta della Comunità e degli uomini della Terra di Monte in Georgio riguardo al possesso del Castello Collicillo per lo spazio di due anni ed oltre, come nelle attestazioni del castello o Poggio di Collicillo appare.

1996 – Monte Santa Maria in Georgio – Breve del papa Pio IV diretta al governatore di Ancona con la supplica acclusa della città di Fermo cecc.e cecc.iede sia affidata la causa sopra le molestie della Terra di Monte Santo in Giorgio sul territorio di Gabbiano. Anno del Signore 1564.

1997 – Monte Santa Maria in Georgio – Breve del Papa Giulio II dato affinché la Comunità di Fermo rilasci quattro uomini catturati nel territorio di Santa Maria in Georgio e siano puniti i ladroni catturati ad opera del podestà di questa Terra, inoltre cecc.e con il comune di Montelparo agisca non violentemente ma civilmente per il fatto dei confini ecc. Anno del Signore 1506.

1998 – Monte Santa Maria in Georgio – Fascicolo dei mandati di procura della Terra di Monte in Giorgio a dover presentare il Pallio alla Chiesa Cattedrale Fermana in anni come scritto in essi.

1999 – Monte Santa Maria in Georgio – Istrumento di transazione e di concordia sulla vertenza e lite e controversia sorta tra la Comunità Fermana e la Comunità di Monte Santa Maria in Georgio riguardo al castello, territorio e mulini di Monteverde e riguardo ai confini e territorio tra questa comunità della Terra di Monte in Giorgio e il Comune ed uomini di Monte Vidone Corrado in località ecc. chiamata Gagliano e tra il Comune e uomini del Castello Ripacerreto nel luogo dove si dice Collicillo, ecc., come in questo atto ecc. che contiene cose tutte notabili. Anno del Signore 1456. Rogito di Evangelista di Antonio da Amandola.

2000 – Monte Santa Maria in Georgio – Sentenza pubblicata dal Rev.mo Sig. Vitale Arcidiacono Camerinese, Rettore della Marca Anconetana, in qualità di generale nella controversia o causa vertente tra il Comune e gli uomini della città di Fermo da una parte e dall’altra il Comune e gli uomini del Castello di Monte Santa Maria in Georgio, riguardo ad alcuni terreni e possessi un tempo pascoli e prati, ora ridotti a coltivazione nel piano del Tenna, in località ecc. chiamata La Bovara; ad opera degli uomini di questa terra del Monte; inoltre sulle devastazioni del mulino e del vallato di questa terra del Monte ad opera del comune di Fermo, ed ancecc.e riguardo all’istrumento del contratto celebrato fra il nobiluomo Vanne da Massa e il Comune di Monte Santa Maria in Georgio sulla giurisdizione di Gabbiano. Questo istrumento fu annullato in vigore della predetta sentenza, ecc., come si legge in essa. Anno del Signore 1314. Rogito di ser Martino del defunto fratello Rainerio da Cesena, ecc.

2001 – Monte S. Maria in Georgio – Trascrizione o copia della sentenza sopradetta dal tenore come copiata sopra tramite Pietro di ser Domenico da Monte Ottone ecc. Vedi numm. 224-355 -630-632-979.

2002 – Diritti di Monte S. Maria in Georgio sopra il Territorio della Bovaria – Processo istruito nella causa in corso tra il Castello del Comitato di Fermo da una parte e la Terra di Monte S. Maria in Georgio dall’altra, dinanzi agli esimi dottori in ambedue i diritti Sig. Nicola De Monaldensi da Urbevetere e il Sig. Francesco Burghino da Firenze, Commissari incaricati sopra la tenuta comunemente chiamata la Bovara nella pianura della terra vicino al mulino di detta Terra di Monte Santa Maria, tenuta che si pretende debba rimanere sempre incolta come prima ad uso comune. Nell’anno del signore 1542 – pubblicato per mano di ser Apollonio di Cataldo da Petritoli notaio. Vedi loro, Mogliano, Massa e Monte Apponenello.

2003 – Diritti di Monte San Pietro Morico – Atti di procure o di mandati di procure fatti tramite il Comune della detta città di Fermo nella persona di Tolomeo di Cerellone da Fermo, a nome di detto Comune, per accogliere come cittadini di Fermo il Sindaco, i Comuni dei castelli di Monte San Pietro Morico e Ranaldo ed anche da parte del Comune e degli uomini dei predetti Castelli nella persona di Simone di Matteo, a loro nome, per sottomettere alla giurisdizione, la protezione e alla difesa del Comune di Fermo i detti Castelli e da parte di detto Comune e di detto Sindaco e per altre cose, come più ampiamente detto in detti mandati di procura, fatti sotto l’anno del Signore 1317 – al tempo di Giovanni Papa XXII – rogato di essi da ser Francesco del maestro Giacobbe.
2004 – Diritti di Monte San Pietro Morico – Atto di ricevimento e di accettazione di alcuni uomini del Castello di Monte San Pietro Morico in cittadini di Fermo tramite Tolomeo di Cerellone, Sindaco del Comune di Fermo, i quali promisero di ubbidire agli ordini dei Sigg. Priori e di difendere la città e il suo Stato come gli altri cittadini e di fare altre cose, come detto in quegli atti, sotto l’anno del Signore 1317.
2005 – Monte San Pietro Morico e Ranaldo – Atto di ricevimento di Simone di Matteo, Sindaco di Monte San Pietro Morico e Ranaldo tramite il signore Tolomeo di Cerellone, Sindaco del Comune di Fermo, a nome di detto Comune, ed anche di immissione rispettivamente nel reale possesso di detti Castelli fatta tramite lo stesso Simone, Sindaco del Comune di Fermo, con i patti, le promesse e capitoli come più ampiamente risulta nei detti atti ecc. sotto l’anno del Signore 1317 – rogato da Francesco del maestro Giacobbe.
2006 – Diritti del Castello di Monte San Pietro oltre Tenna – Copia di un atto di vendita del Castello di Monte San Pietro degli Agli fatto tramite il Santissimo Signore Nostro Paolo Papa III, alla Comunità e al Comune di Fermo, per il prezzo di 12.000 Ducati d’oro, per la riparazione di alcune triremi della Camera Apostolica e per resistere alle forze dell’empio tiranno Barbarossa e per altri motivi come più ampiamente è detto in quell’atto, fatto sotto l’anno del Signore 1535 – rogato da Giovanni Nicia notaio della Camera Apostolica. Trascritto tramite Bartolomeo Cordella da Fermo notaio.
2007 – Diritti di Monte San Pietro oltre Tenna – Proposte fatte nel Consiglio Generale della città e dello Stato di Fermo sopra la custode del Castello di Monte San Pietro degli Agli per questo affinché sia conservato illeso sotto la protezione e la devozione dello Stato fermano, ossia che per quella custodia siano attribuiti 50 fanti, per tutto il mese di Febbraio, e che per la loro paga si paghi ad essi quello che normalmente avevano i cittadini di detto Castello, fatti sotto l’anno del Signore 1537 – al tempo di Paolo Papa III.
2008 – Monte San Pietro degli Agli – Salvacondotto o lettera aperta di Bernardo Cardinale di Spoleto, su ordine a lui fatto e concesso tramite Paolo Papa II,con decisione data a viva voce,concesso o concesse ai cittadini Fermani affinché, sopra la causa della demolizione del Castello di Monte San Pietro, possano liberamente e senza alcuna difficoltà mandare a Roma i suoi Oratori fino a che la causa non sarà ultimata e richiamarli. Fatto a Roma li 26 Ottobre 1464 – nell’anno primo del suo Pontificato.
2009 – Monte San Pietro degli Agli – Atto di quietanza fatta per il Sig. Antonio De Firmonibus, canonico, e per conto del Santissimo Signore Nostro Papa Tesoriere Generale della Provincia della Marca, alla Comunità e al Comune di Monte San Pietro di due ducatie 6 monete anconetane per il motivo come indicato in detta quietanza. Fatto sotto l’anno del Signore 1384 – rogato da Vanne di ser Cisco.
2010 – Castello di Monte San Pietro oltre Tenna – Lettera dei Priori e del Comune della Terra di Monte San Pietro degli Agli, diretta dal signore Gaspare di ser Vanne, cittadino fermano, nominato per un semestre alla carica di Podestà di detta Terra ecc.
2011 – diritti di Monte San Pietro degli agli – Lettera dell’Ill.mo e Rev.mo Sig. Alessandro Cardinale Cesarini, diretta ai magnifici Sigg. Priori di Fermo, nella quale agli stessi propone che mandino un mandato di procura nella persona del Sig. Felice relativo al fatto di Monte San Pietro degli Agli.
2012 – Monte San Pietro degli Agli – Atto di alcune proposte fatte sopra le richieste e le preghiere rivolte dalla parte del Comune e degli uomini di Monte San Pietro oltre Tenna, al tempo del priorato di Cola di Iacobuccio e soci, sotto l’anno del Signore 1355 – rogato da ser Domenico di Stefano.
2013 – Monte San Pietro degli Agli – Atto di promessa e di giuramento fatti tramite gli uomini del Castello di Monte San Pietro oltre Tenna di obbedire agli ordini del Sig. Raul De Mazzolenis da Cesena, Podestà di Fermo, e dei suoi successori in quella funzione e di mantenere la perpetua cittadinanza della città di Fermo ecc. sotto l’anno del Signore 1293- rogato da Andrea di Filippo notaio.
2014 – Monte San Pietro degli Agli – Bolla di Paolo Papa II di assoluzione dalle censure e dalle altre pene concessa alla Comunità e ai cittadini della città di Fermo, perché squarciarono con violenza il Castello di Monte San Pietro degli Agli e rapinarono ricchezze e beni degli uomini dello stesso Castello ecc., sotto l’anno del Signore 1469 – nell’anno quinto del Pontificato.
2015 – Castello di Monte San Pietro degli Agli – Atto di rinnovo delle enfiteusi di uno staro (antica unità di misura agraria di superficie che indica quanta terra occorre alla semina di uno staio di grano) di terra o orto fino alla terza generazione maschile finita, fatto tramite il Sig. Berardo, Rettore della Chiesa di San Pietro da Marano Maroto, abitante del Castello di Monte San Pietro, sotto l’anno del Signore 1302 – rogato da Francesco di Monte.
2016 – Diritti del Castello di Monte Santo Pietro oltre Tenna – Atto di un mandato della città di Fermo nella persona di Vagnozzo di Nicoluccio per accogliere il Comune e gli uomini di Monte Santo Pietro oltre Tenna sotto l’obbedienza e la sottomissione della città, con alcuni capitoli ivi stesso dichiarati, e tra le altre cose circa il modo e la quantità di pagare l’affitto, il censo o la tassa ecc. – nell’anno 1380 – per mano di ser Cisco del defunto Nicoluccio da Fermo.
2017 – Monte San Pietro oltre Tenna – Concessioni e decreti fatti tramite il magnifico Comune di Fermo, sotto gli occhi del reverendissimo signore Giulio De Soderinis, governatore della marca, per i danni di Monte San Pietro degli Agli del comitato di Fermo.
2018 – Diritti di Monte Santo Pietro oltre Tenna – Lettera del Rev.mo Sig. B. Tempio, Vicelegato, diretta ai magnifici Sigg. Priori di Fermo, con la quale chiede agli stessi che consegnino al Sig. Marcello, amico del Rev.mo signore Legato, e latore di quella lettera, il possesso del Castello di Monte San Pietro degli Agli, e ciò anche in forza della lettera del Rev.mo Sig. Cesarini, come più ampiamente è detto in quella lettera. Sotto la data, Macerata, 9 Aprile 1537.
2019 – Monte San Pietro oltre Tenna – Atto di quietanza di 1200 fiorini fatto tramite Antonio Cola e soci, Sindaci del Comune del Castello di Monte San Pietro degli Agli, al signore Gentile De Nobili da Fermo Procuratore e a nome di detto Comune. Sotto l’anno del Signore 1491 – rogato da Francesco Zanzio da Cingoli.
2020 – Monte Santo Pietro oltre Tenna – Lettera del signor Fulvio di Morrone diretta ai magnifici Sigg. Priori della città di Fermo, nella quale fa sapere agli stessi che facciano, a nome di detto Comune, un mandato di procura verso una sua persona per il motivo del fatto di Monte San Pietro degli Agli e ciò in seguito all’ordine e all’incarico del reverendissimo signor Cesarini, ed altre cose come detto in quella lettera. Sotto la data, Roma, 21 Gennaio 1537.
2021 – Diritti di Monte San Pietro degli agli – Lettera aperta di ammissione ai diritti e di difesa una certa sentenza in contumacia contro la Comunità e il Comune di Fermo a favore del Castello di Monte San Pietro, fatta tramite il Sig. Giovanni, Uditore del Sig. Francesco Sforza, Visconte, ossia che detto Castello non è minimamente tenuto a pagare la rata di 6000 Ducati imposti alla città Fermana e al suo distretto, concessa alla Comunità e al Comune di Fermo dal predetto Sig. Francesco Sforza, Visconte. Sotto l’anno del Signore 1443.
2022 – Monte San Pietro ecc. – Quietanza di qua e di là fatta tra loro la Comunità e il Comune di Monte Santo Pietro oltre Tenna da una parte e la Comunità, il Comune e gli uomini della città Fermana dall’altra parte per i motivi e le ragioni come in quella quietanza – rogato da Andrea del maestro Matteo.
2023 – Monte San Pietro ecc.- atto di un mandato di procura fatto nella persona di bagno sono da Monte San Pietro tramite Cisco e Matteucci figli ed eredi del de fu Andrea di amico da Luteresco, notaio per riscuotere ecc. Sotto l’anno del signore 1370 – rogato da Gentile.
2024 – Monte San Pietro ecc.- Lettera del Rev. mo Sig. Cardinale Cesarini diretta ai Priori del Popolo della città di Fermo, con la quale dice ad essi ed ordina affinché al presentatore di essa consegnino il Castello di Monte San Pietro insieme alla Rocca su ordine del Santissimo Signore Nostro, senza pregiudizio dei diritti della città. Sotto la data, Roma, giorno undicesimo di Aprile 1537.
2025 – Monte San Pietro ecc. – capitoli per conto della comunità e degli uomini della città di Fermo, fatti sopra la vicenda del Castello di Monte San Pietro degli Agli ecc.
2026 – Diritti di Monte Santo Pietro oltre Tenna – Atto di attestazioni e depositi fatti tramite il Maestro Giovanni di Giacobbe e il maestro Andrea di Filippo del Castello di Monte San Pietro a richiesta del maestro Carbone di detto Castello, dinanzi al Sig. Simone, Podestà di detto Castello circa l’accettazione del suo privilegio di notariato al tempo della distruzione del Castello predetto tramite i Fermani. Sotto l’anno del Signore 1294 – rogato da Deutaleve di Roggerio.
2027 – Diritti di Monte San Pietro oltre Tenna – Breve del Santissimo Signore Nostro Paolo Papa III di restituzione o consegna del Castello di Monte San Pietro degli agli al Comune e alla città Fermana per i motivi come detto in Breve sotto l’anno del Signore 1535.
2028 – Monte San Pietro ecc.- Atto copiato di un mandato di procura fatto tramite i reverendi canonici della Chiesa Lateranense nella persona del Frate Gentilisco da Fermo, dell’Ordine dei Minori, per recuperare, a nome di detta chiesa, le terre, i possedimenti ed i diritti in qualsiasi modo spettanti e pertinenti alla Chiesa di San Pietro del Castello di San Pietro degli Agli del Cappellano del Monastero di San Pietro di Ferentillo, ed altre cose come più ampiamente risulta in detta copia – rogato circa il mandato principale da Giovanni Cossa, la copia in verità da Monte di Giacobbe da Fermo.
2029 – Monte di San Pietro – Atto di concessione alla Chiesa di San Pietro nel Castello di Monte San Pietro oltre Tenna, fatto tramite il venerabile Nicola Abbate e Sindaco del monastero di San Pietro di Ferentillo, della Diocesi di Spoleto, al Sig. Giovanni, Priore di San Salvatore di Fermo, a nome e vice del Comune di Fermo che riceve ecc. Sotto l’anno del Signore 1266 – rogato da Pietro di Pietro.
2030 – Diritti di Monte Santo Pietro oltre Tenna – Copia del privilegio della promessa della Chiesa di San Pietro del Castello di Monte San Pietro, fatta al Sig. Berardo, del maestro Giovanni di detto Castello di Monte San Pietro, tramite il Capitolo della Sacrosanta Chiesa Lateranense. Sotto l’anno del signore 1307.
2031 – Castello di Monte San Pietro – Atto di assoluzione dalla scomunica e dall’interdetto, fatto contro la Comunità e il Comune e gli uomini di Monte San Pietro, a causa dei diritti e dei beni della Sacrosanta Chiesa Lateranense, fatto dal Frate Gentilisco, per conto dell’Abbate del Monastero di Santa Sabba e dell’Abbate del Monastero di San Giorgio di Roma, delegato dai Conservatori dei beni e dei diritti della Chiesa Lateranense e ciò a richiesta di Toma di Albertuccio di detto Castello, procuratore della Comunità e degli uomini dello stesso Castello ecc. Sotto l’anno del Signore 1311 – rogato da Monte di Giacobbe da Fermo.
2032 – Monte San Pietro – Privilegio o offerta della Chiesa di San Pietro di Marario del Castello di Monte San Pietro, della diocesi Fermana, fatta al Sig. Berardo del maestro Giovanni di Monte San Pietro, tramite il signor Sinibaldi Abbate del monastero di San Pietro di Ferentillo, sotto l’anno del Signore 1288.
2033 – Castello di Monte San Pietro – Atto di dimostrazione o di una sentenza presentata e fatta tramite i Rev.mi Sig. Vescovi Aquilano, Tesoriere della Provincia della Marca, ed il Vescovo Recanatese, Commissari Apostolici, tra la Comunità e il Comune e gli uomini di Monte San Pietro degli Agli e la città Fermana, sopra la riparazione dei danni arrecati tramite gli uomini di detta città a quella Comunità e agli uomini, congiuntamente con altri o singolarmente, insieme con un Breve, diretto ai detti Rev.mi Vescovi tramite Paolo Papa II del tenore come in esso. Sotto l’anno del Signore 1466 – rogato da Gregorio di Nicola da Spoleto.
2034 – Castello di Monte Santo Pietro oltre Tenna – Bolla di Innocenzo Papa IV diretta a Gerardo Cossadoche, Rettore della Marca Anconetana affinché immetta il Rev.mo Vescovo Fermano nel possesso dei suoi Castelli e soprattutto di Monte San Pietro. Sotto la data, Assisi, nel giorno ottavo alle Calende di Luglio <24 Giugno> nell’undicesimo anno del suo Pontificato.
2035 Monte San Pietro – Lettera aperta, o garanzia di una quietanza o ricevuta fatta tramite il Sig. Giovanni, Camerario del Santissimo Signore Nostro Papa, alla Comunità e agli uomini e al Comune di Monte San Pietro di libbre 35 ravennatensi dovute alla Reverenda Camera ogni anno a causa del censo per le immunità e la libertà concessa a quella Comunità di eleggere il Podestà per il governo degli stessi , come più ampiamente è detto in quella lettera. Sotto la data, Laterano, nell’anno del Signore 1302 – nell’anno settimo del Pontificato di Bonifacio VIII.
2036 – Monte San Pietro – Privilegio di una licenza concessa alla Comunità e gli uomini della città Fermana tramite il Rev.do Antonio dal titolo dei Quattro Santi Coronati, Presbitero e Cardinale, per l’autorità ad esso concessa dal Santissimo Signore Nostro Paolo Papa III, con ordine fatto a viva voce, che possono demolire la chiesa e le case di San Pietro dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali è in esse fabbricare la Rocca e in un altro luogo di detto Castello, conveniente e adeguato, costruire la Chiesa e la casa per i Frati dello stesso Ordine ecc. nell’anno secondo del Pontificato di Paolo Papa III.
2037 – Monte San Pietro degli Agli – Bolla del motuproprio del Santissimo Sig.Nostro Paolo Papa III di restituzione del castello di Monte San Pietro degli Agli alla Comunità e al Comune di Fermo per 12.000 Ducati d’oro ecc. sotto l’anno del Signore 1535 – nell’anno primo del Pontificato.
2038 – Diritti di Monte Santo Pietro oltre Tenna – Copia di alcuni patti, capitoli, convenzioni e promesse fatti ed iniziati tra il magnifico Comune di Fermo e il Comune di Monte San Pietro, fatti sotto l’anno del Signore 1380 – rogato da ser Cisco del defunto Nicoletto da Fermo.
2039 – Monte San Pietro – Breve del Santissimo signore Innocenzo Papa VIII diretto ai priori e alla comunità di Fermo con il quale ordina ad essi che paghino alla comunità e agli uomini della Terra di Monte San Pietro degli Agli 355 fiorini della rimanenza di 5500 fiorini per i danni arrecati ad essi di Monte San Pietro tramite i Fermani secondo l’accordo al di sopra fatto tramite i Fermani ecc. Data, Roma, 3 Aprile nell’anno del signore 1489.
2040 – Monte San Pietro – Breve del Santissimo Signore Nostro Nicola Papa relativo alla proroga di due anni concessa alla Comunità e al Comune di Monte San Pietro degli Agli per pagare il debito ai creditori purché paghino ai creditori la quarta parte del debito ogni semestre ecc. sotto l’anno del signore 1447.
2041 – Monte San Pietro – Breve di Innocenzo Papa VIII diretto ai Priori al Comune di Fermo con il quale ordina ad essi che, visto lo stato attuale delle cose, che desistano dall’assedio del Castello di Monte San Pietro degli Agli ecc. Fatto a Roma il 29 Agosto 1484.
2042 – Monte San Pietro – Breve di Paolo Papa II diretto ai Priori e al Comune fermano con il quale perdona ad essi ogni eccesso commesso contro gli uomini di Monte San Pietro degli Agli e li ammonisce perché facciano l’editto o lo statuto sotto gravissime pene che loro o i loro concittadini circa la faccenda del grano non lo importeranno con danno per la Camera Apostolica ecc. Fatto il 9 Luglio 1469.
2043 – Diritti di Monte Santo Pietro oltre Tenna – Copia di un atto di sottomissione, giurisdizione e soggezione dei Priori del Comune di Fermo, fatto tramite Francesco del Sig. Rainaldo, Sindaco e Procuratore del Comune e degli uomini di Monte San Pietro al signore Raoul De Mazzolenis da Cesena, Podestà di Fermo e ad altre persone descritte in quell’atto riceventi insieme con l’accettazione la promessa rispettivamente tramite detti giudici fatte a quel Sindaco come più ampiamente detto in quella copia – rogato da Fratuccio del maestro Pietro sotto l’anno del Signore 1293.
2044 – Monte Santo Pietro oltre Tenna – Privilegio o incarico fatto tramite il Rev.mo Sig. Anglico, Vescovo Albanese, Vicario Generale in Italia per conto della Santa Romana Chiesa, al Rev.mo Sig. Pietro Vescovo Osimano suo Luogotenente nella Marca Anconetana a richiesta del Comune e degli uomini della città Fermana sopra il saccheggio del Castello di Monte Santo Pietro oltre Tenna, fatto tramite il Comune e gli uomini di quel Castello, e convocati coloro che dovevano essere convocati sopra detto saccheggio adotti decisioni – sotto l’anno del Signore 1370 – nell’anno nono del Pontificato di Urbano Papa V.
2045 – Monte Santo Pietro ecc. – Incarico di una causa tanto di appello quanto di un processo iniziale che la Comunità e il Comune di Fermo hanno con la Comunità e il Comune di San Pietro oltre Tenna che si rifiutano di pagare le contribuzioni ed altri oneri al Comune di detta città e di versare contributi fatta tramite il Rev.mo Signore Anglico, Vescovo Albanese, al Rev.do Signore Alfonso da Toleto dottore dei decreti e suo uditore ecc. come in quell’incarico.
2046 – Monte San Pietro – Privilegio di assegnazione della Chiesa di San Pietro del Castello di Monte San Pietro, fatto nella persona del Sig. Berardo del maestro Giovanni di detto Castello, tramite il Capitolo della Sacrosanta Chiesa Lateranense. Sotto l’anno del Signore 1307.
2047 – Diritti di Monte Santo Pietro oltre Tenna – Copia di un atto fatto tramite gli uomini di San Pietro degli Agli di giurare e di promettere al Sig. Raoul De Maczolenis, podestà della città Fermana, a nome di detta città la perpetua cittadinanza, secondo i patti e le promesse di qua e di là fatte sotto l’anno del signore 1293.
2048 – Monte San Pietro ecc.- ricevuta di 1000 ducati fatta fr depositario del Comune di Monte San Pietro degli Agli per il motivo come indicato in quella ricevuta dell’anno del Signore 1467.
2049 – Monte San Pietro ecc. – Atto di rinuncia alla Podesteria fatto tramite il Sig. Berardo da Monte Rubbiano, Podestà del Castello di Monte San Pietro alla Comunità e gli uomini di detto Castello unitamente con la elezione del nuovo Podestà, ossia del maestro Giacobbe di Carbone di detto Castello, fatta tramite 18 uomini eletti dal Consiglio e dal Parlamento degli uomini di detto Castello, con una paga di 70 libbre, sotto l’anno del Signore 1293 – rogato da Deutaleve di Roggerio notaio.
2050 – Monte San Pietro ecc. – Copia di un atto di cessione o di vendita del diritto e della giurisdizione del Castello di Monte San Pietro e del suo Territorio, fatta tramite il Sig. Berardo, Preposto della Chiesa di San Pietro di Mariano, Rettore dello stesso Castello ed anche a nome e Vice del Capitolo del Convento del Monasteri di San Pietro di Ferentillo e del Capitolo della Sacrosanta Chiesa Lateranense di Roma a Montanello di Egidio, Priore e Sindaco del Comune di Fermo, per il prezzo di 200 libbre ravennatensi sotto l’anno del Signore 1310 – rogato da Rodaldo di Ufreduccio.
2051 – Monte San Pietro – Spiegazione e storia dei diritti che il Comune di Fermo ha sopra il Castello di Monte Santo Pietro oltre Tenna e sulla Terra di Monte Fortino ecc.
2052 – Diritti del Castello di Monte San Pietro oltre Tenna – Atto di un mandato di procura fatto tramite la Comunità, il Comune gli uomini del Castello di Monte San Pietro nella persona di Federico di Simonetto di detta Terra, per comparire a nome e in loro vece dinanzi al Sig. Biagio Da Belvisso, Rettore della Marca Anconetana per conto della Santa Romana Chiesa e per obbedire agli ordini dello stesso e parimenti ai nomi di cui sopra per promettere ed obbligarsi che facciano il Comune e gli uomini di Monte San Pietro della città Fermana e parimenti per altre cose come in quell’atto, sotto l’anno del Signore 1358 – rogato da Domenico di Andrea da Spoleto.
2053 – Monte di San Pietro ecc. – Copia un atto di un mandato di procura fatto tramite Giacobbe di Carbone di Monte San Pietro con il consenso di tutto il Consiglio, nella persona di Francesco di Rainaldo del signor Scambio, a nome di detto Comune e degli uomini per presentarsi alla città di Fermo e al suo Podestà e per promettere che gli uomini di detto Castello di Monte San Pietro saranno in futuro per sempre cittadini Fermani e si sottometteranno alla giurisdizione e alla protezione della stessa città ecc. come detto in quell’atto sotto l’anno del Signore 1293- rogato da Deutaleve di Ruggerio, la copia in verità da Nicola di Matteo.
2054 – Diritti di Monte San Pietro oltre Tenna – Atto di una promessa fatta tramite Vagnozzo di Nicola della città di Fermo, Sindaco del Comune di Fermo, con la presenza il consenso dei signori Priori della città e del Consiglio, a Pasquale di Matteo Sindaco del Castello di Monte San Pietro di mantenere di governare con successo il Castello di Monte San Pietro e gli uomini e gli abitanti dello stesso e di trattarli e di considerarli come vedi figliuoli della detta città ecc. come più ampiamente è detto in quell’atto, sotto l’anno del Signore 1380 – rogato da Cicco di Nicoluccio da Fermo.
2055 – Monte San Pietro – Atto di una promessa e di un giuramento fatti tramite il uomini del Castello di Monte San Pietro oltre Tenna di conservare per sempre la cittadinanza della città e di obbedire ai biondi del signor podestà e dei Priori secondo la forma, i patti e i capitoli fatti fra detto Comune di Monte San Pietro e il Comune della città di Fermo ecc. sotto l’anno del Sig. 1293 – rogato da Rainaldo di Gentile.
2056 – Monte San Pietro ecc. – Atto di un accomodamento e di un accordo iniziato e fatto tra il uomini e il Comune della città di Fermo e il loro Sindaco da una parte, e il Comune del Castello di Monte San Pietro oltre Tenna e Pasquale di Matteo Sindaco di detto Castello dall’altra parte, con i patti, i capitoli, le convenzioni, le promesse e i riconoscimenti come più ampiamente detto in quell’atto, sotto l’anno del signore 1380 – rogato da Cola e di Matteuccio da Sant’Elpidio a Mare.
2057 – Monte San Pietro- Atto copiato relativo al conferimento dei diritti, dei privilegi e di tutti i beni della Sacrosanta Chiesa Lateranense, fatto tramite il Rev.do Priore Frate Abbate Giovanni del Monastero di Santa Saba da Roma, giudice delegato della Chiesa Lateranense nella persona del Rev.do Padre Frate Gentilisco da Fermo dell’Ordine dei Minori dell’Osservanza affinché rilasci o temporaneamente sospenda l’interdetto contro la Comunità di detto Castello di Monte San Pietro, promulgato a causa della usurpazione della Chiesa di San Pietro del medesimo Castello e dell’impossessamento dei diritti eccetera sotto l’anno del signore 1311- rogato in copia da Monte di Giacobbe da Fermo notaio.
2058 – Monte San Pietro ecc. volta e memoriale di alcuni atti e diritti che il Comune di Fermo nel Castello Castello di Monte San Pietro e sui diritti e la Chiesa dello stesso.
2059 – Diritti del Castello di Monte San Pietro oltre Tenna – Copia di un atto di compromesso fatto tramite ser Antonio di ser Luciano Sindaco del Comune di Fermo, a nome di detto Comune da una parte, e dall’altra tramite ser Francesco di Marino di ser Antonio da Monte San Pietro degli Agli, a nome di detto Comune, sopra il disaccordo e la condanna a causa dei danni apportati a quelli di detto Castello per mezzo degli stessi Fermani, nella persona del Rev.mo in Cristo Padre Sig. Raffaele dal titolo di San Giorgio dal velo aureo cardinale Riario, Camerario del Santissimo Signore Nostro Papa, con sentenza tramite lo stesso signore giudice ed arbitro a motivo dei premessi danni, fatta in fiorini due 2700 contro i Fermani da pagarsi sotto il termine e le proroghe come detto in quella copia. Fatto sotto l’anno del Signore 1489 ecc.
2060 Monte San Pietro – Atto di una quietanza di ducati 4 e anconetani 12 fatto tramite il signor Antonio, canonico di Anagni, Tesoriere Generale della Provincia delle Marche, ad Angelo di Bernardo da Fermo a nome del Comune del Castello di Monte San Pietro oltre Tenna, della Diocesi Fermana, per l’affitto di due anni per il motivo e l’occasione come è detto in quell’atto relativo agli anni del signore 1380 1381- rogato da Vannuccio di Giacobbe da Monte Alto.
2061 – Monte San Pietro – Copia di un mandato della Congregazione e del Capitolo della Sacrosanta Chiesa Lateranense nella persona del Frate Gentilisco da Fermo dell’Ordine dei Minori per riprendere il recuperare, a nome di detta chiesa, le terre e i possedimenti ed altri beni del Monastero di San Pietro di Ferentillo e della Chiesa di San Pietro del Castello di Monte San Pietro, della Diocesi Fermana, sotto l’anno del Signore 1310 – per mano di Giovanni di Cossa notaio della Santa Romana Prefettura, trascritta per mano del maestro Giacobbe da Fermo nell’anno del Signore 1311.
2062 – Diritti del Castello di Monte San Pietro oltre Tenna – Atto di una procura fatta tramite il Comune e gli uomini da città di Fermo, nella persona del Sig. Matteo chierico della Prebendato e Marco di Giovanni da Fermo,a nome di detto Comune e per esso al Comune e gli uomini di Monte San Pietro e a Francesco del Sig. Rainaldo suo Sindaco accettando la dichiarazione la promessa che esso stesso Sindaco di detto Comune di Monte San Pietro e lo stesso Comune e gli uomini riconoscono ed sostengono di sottostare alla giurisdizione del Comune di Fermo e di essere soggetti per l’avvenire come gli altri cittadini ecc. Sotto l’anno del Signore 1293 – rogato da Fratuccio del maestro Pietro.
2063 – Monte San Pietro ecc. – Copia di un Breve o di un incarico per una causa, a favore della parte e a richiesta della Comunità e del Comune del Castello di Monte San Pietro oltre Tenna, ottenuto dal Santissimo Signore Urbano Pontefice, diretto al Rev.mo Vescovo Albanese, Vicario Generale della Santa Romana Chiesa in Italia, per le cause e motivi come detto in quel Breve, sotto l’anno sesto del Pontificato dello stesso Urbano Papa V – rogato da Giuliano di Coluccio.
2064 – Monte San Pietro ecc. – Atto di procura fatta tramite il Comune e gli uomini di Monte San Pietro nella persona di Nicola di Pietro di detto luogo, a nome di detto Comune, di giurare la perpetua cittadinanza del Comune di Fermo e di fare altre cose ecc. Sotto l’anno del Signore 1293 – rogato da Deutaleve notaio.
2065 – Monte San Pietro ecc. – Atto di giuramento di tutti gli uomini di Monte San Pietro i quali giurarono promisero perpetua cittadinanza alla città di Fermo secondo lo schema delle promesse dei patti fatti fino a questo momento fra il Comune di Fermo e la comunità di Monte San Pietro. Sotto l’anno del Signore 1293 – rogato da Giacobbe di Carbone.
2067 – Monte San Pietro ecc. – Copia della lettera del Santissimo signore nostro Callisto Papa terzo diretta ad Alessandro, vescovo a Milano tesoriere delle Marche ordinando ad esso che costringa la comunità e gli uomini Fermani al di fare e a restaurare, entro un certo termine, stabilito nell’atto, il Castello di Monte San Pietro degli Agli, distrutto dalla stessa comunità e dai suoi uomini ecc. come in quella lettera sotto l’anno del signore 1455.
2068 – Monte San Pietro ecc. – Atto copiato di un mandato di procura fatto tramite i Rev.di Canonici della Chiesa Lateranense,nella persona del Frate Gentilisco da Fermo, a nome di detta Chiesa Lateranense, per recuperare i possedimenti e altri beni trattenuti da qualsiasi persona, spettanti al Monastero di San Pietro di Ferentillo e alla Chiesa di San Pietro di Monte Santo Pietro, e generalmente per altre cose come detto in quell’atto dell’anno del Signore 1310.
2069 – Monte San Pietro ecc. – Copia di un atto di accettazione del possesso di Monte San Pietro degli Agli, tramite il magnifico Comune di Fermo, insieme con un Breve di concessione e di donazione dello stesso Castello, tramite il Santissimo Signore Nostro Paolo Papa III, fatta allo stesso Comune di Fermo e con l’incarico di immettere i Fermani nell’effettivo possesso, diretto al Rev.mo Signore Gregorio Magalotto, Vescovo Clusin, Governatore e Commissario della Provincia delle Marche come più ampiamente è scritto nei detti atti, nel breve e nell’incarico – rogato l’atto da Virgilio De Donatis – la copia in verità rogata da Marco Antonio di Domenico da Fermo sotto l’anno del Signore 1536.
2070 – Diritti di Monte San Pietro oltre Tenna – Atto di vendita e di cessione di tutti i diritti fatto tramite il Sig. Berardo, Preposto e Rettore della Chiesa di San Pietro da Mariano del Castello di Monte San Pietro, a seguito dell’autorizzazione a lui concessa, sia a nome di detta chiesa dall’Abate del Capitolo e del Convento del Monasteri di San Pietro di Ferentillo, sia anche dal Capitolo della Chiesa Lateranense di Roma che ha nella amministrazione a causa della amministrazione di detto Castello di Monte San Pietro e nel Podio della Ripa del Fosso ecc.e a Montanello di Egidio, Priore e Sindaco del Comune di Fermo e ciò al prezzo di 200 libbre, fatto sotto l’anno del Signore 1310 – rogato da Rodaldo di Eufreduccio.
2071 – Monte San Pietro ecc. – Atto di un mandato di Monte San Pietro oltre Tenna nella persona di Giacobbe di Pietro di Tommaso di Damiano di presentarsi dinanzi al Rettore della Provincia per giurare fedeltà alla Santa Romana Chiesa ecc. dell’anno del Signore 1433 – al tempo di Eugenio Papa IV per mano di ser Vanne di Tolomeo di detta Terra.
2072 – Monte San Pietro – Atto di un mandato di procura fatto tramite il maestro Giacobbe di Carbone di Monte San Pietro, Rettore di detto Castello e Comune, con il consenso degli uomini e di tutti i Consigli e Parlamenti, affinché dalla stessa elezione nel predetti Consiglio e Parlamento per dieci e otto uomini a ciò soltanto eletti, risulta fatto tramite il Sig. Deutaleve di Rogerio notaio, nella persona di Francesco di Rainaldo del Sig. Scambio di detto Castello, per presentarsi, nome e come vice di detto Comune e degli uomini di San Pietro, dinanzi al magnifico Sig. Raul De Mazzolenis da Cesena, Podestà di Fermo e al Sig. Saraceno del Sig. Errico da Morlupo, Capitano del popolo di detta città, per promettere ai nomi di cui sopra che tutti gli uomini di Monte San Pietro saranno per sempre cittadini Fermani, e ripiglieranno la cittadinanza ecc. e promettendo molte altre cose ecc. sotto l’anno del Signore 1293 – rogato da Deutaleve notaio.
2073 – Diritti del Castello di Monte San Pietro oltre Tenna – Atto copiato dei patti e degli accordi fatti ed iniziati fra la Comunità, il Comune e gli uomini di San Pietro e la Comunità e il Comune e gli uomini della città Fermana dal tenore e contenuti come in quell’atto. Sotto l’anno del Signore 1269- rogato da Giacobbe notaio – la copia in verità in questo modo da Gilberto di Nicola.
2074 – Monte San Pietro ecc. – Atto di un mandato di procura fatto tramite il Comune e gli uomini di Monte San Pietro nella persona di Federico di Simonetto per comparire, a nome di detto Comune, dinanzi al magnifico Sig. Cavaliere Sig. Biagio di Fernando da Belvisso, Rettore della Marca Anconetana e per obbedire agli ordini del Sig. Rettore e effettivamente per eseguirli in tutte per ogni cosa e parimenti per promettere a nome di detto Comune o piuttosto per obbligarsi al Comune della città Fermana o al suo Sindaco, perché il Comune e gli uomini di Monte San Pietro offriranno ogni singolo ossequio effettivo e personale alla città Fermana e perché eleggano, per ogni singolo semestre come Podestà di detta Terra, uno ovviamente tra i cittadini Fermani con la paga ecc. come è detto più ampiamente in quell’atto, sotto l’anno del Signore 1358 – rogato da Puzio di Nicola .
2075 – Monte San Pietro – Copia di un Breve di Alessandro Papa VI diretto al Legato o Vice Legato della Provincia delle Marche con il quale allo stesso ordina che sotto le pene contenute in altri Brevi e tramite esso stesso prescrivendo ai Fermani affinché gli stessi con le proprie genti depongono le armi e si ritirino dal Castello di Monte San Pietro e dal suo Territorio ecc. sotto la data nell’anno del Signore 1498.
2076 – Monte San Pietro ecc. – Copia di una lettera diretta al Camerario del Santissimo Signore Nostro Alessandro Papa VI a favore del Comune di San Pietro degli Agli affinché faccia restituire 11 uomini di quella Terra che con animali trasportavano farina , catturati dai Fermani, come più ampiamente è detto in quella lettera, sotto l’anno del Signore 1498.
2077 – Diritti di Monte San Pietro oltre Tenna – Lettera del Rev.mo Sig. Ranaldo, Vescovo Auccitano, Camerario del Santissimo Signore Nostro, diretta al Tesoriere della Provincia, ossia del Sig. Nicola da San Giusto, suo Luogotenente, con la quale comanda allo stesso che particolari persone, a suo nome, prendano, per l’accordo, dalla Comunità e dagli uomini di Monte San Pietro una certa somma di danaro, per la quale il Comune e gli uomini di Fermo mandarono al loro un esecutore ecc. come in quella lettera e ciò senza danno per ambo le parti nell’anno del Signore 1368.
2078 – Monte San Pietro oltre Tenna – Atto o ingiunzione fatta dai rispettabili uomini Sig. Lodovico De Eufreducci, Antonio De Pedibus, Giovanni di Aceto, Giacobbe Brancadoro, Giovanni di Matteuccio ed Evangelista di Vagnozzo, cittadini e oratori fermani, per sottomettersi, per porgere le scuse e per riconoscere per i diversi eccessi commessi contro il Comune di Monte San Pietro in presenza del Sig. nostro Papa Paolo II e dei Cardinali della Santa romana Chiesa, riuniti in concistoro, ecc. affinché sotto la pena di 10.000 ducati, in futuro non osino infastidire o in altro modo proibire che gli uomini del Castello di Monte San Pietro possano liberamente accedere ai loro possedimenti, case, e beni che hanno nel territorio di detto Castello e della città Fermana ecc. Sotto l’anno del Signore 1465 – rogato da Gerardo di Giovanni di Maffeo.
2079 – Monte San Pietro ecc. – Atto copiato di un atto relativo ad un mandato di procura fatto tramite il Comune e gli uomini di Monte San Pietro nella persona di Federico di Simonetto per presentarsi davanti al Sig. Biagio di Fernando da Belvisso ecc. trascritto per mano di Antonio di Andreuccio da Fermo.
2080 – Monte San Pietro ecc. – Atto di un mandato di procura fatta tramite il Comune e gli uomini di Monte San Pietro, nella persona di Francesco di Rainaldo, a nome di detto Comune per presentarsi dinanzi al Sig. Raul De Mazzolenis, podestà di Fermo ecc. e per promettere ecc. Vedi num. 2072 – rogato da Deutaleve di Rogerio notaio.
2081 – Diritti di Monte San Pietro oltre Tenna – Atto di sottomissione e di soggezione fatto tramite Francesco del signor Rainaldo, Sindaco del Comune e degli uomini di Monte San Pietro, al loro nome, al Sig. Raul De Mazzolenis da Cesena, podestà di Fermo, a nome del Comune di Fermo, promettendo, sempre secondo lo schema dei vecchi patti, di sottostare alla giurisdizione del tribunale e dalla cittadina di Fermo come, dicono, fosse stato in passato ecc. come in quell’atto e vice versa il sopraddetto signor podestà ecc. a nome del Comune di Fermo, in blocco e singolarmente, accolse e prese lo stesso Castello, il Comune e gli uomini e riconobbe quelli come cittadini e promise di governare e di difendere gli uomini e gli abitanti di detto Castello ecc. come in quell’atto, sotto l’anno del Signore 1293 – rogato da Fratuccio del maestro Pietro.
2082 – Monte San Pietro ecc. – Copia di alcuni atti fatti tramite il Comune e gli uomini di Monte San Pietro, nella persona di Giacobbe di Damiano, nome di detto Comune, di presentarsi a testa bassa e in ginocchio dinanzi al Rev.mo Sig. Giovanni, vescovo Recanatense e Maceratese, Governatore della Provincia delle Marche e in mano dello stesso ecc. toccate le scritture per giurare vera fedeltà alla Santa Romana Chiesa. E ser Vanne di Domenico con ser Simone di Aciarello, a nome di detti castelli, fecero tutte le sopraddette cose e promisero insieme con il sopraddetto Sindaco al predetto Rev.mo e ai magnifici Sigg. Priori di Fermo di non accogliere Giacobbe di Vanni e il figlio Piergiovanni di detto Castello ecc. e riconobbero la città di Fermo in loro madre e padrona eccetera come più ampiamente in quell’atto fatto sotto l’anno del Signore 1433 – rogato da ser Vanne di Tolomeo.
2083 – Monte San Pietro ecc. – Copia di un atto di alcune proposte fatte sopra le richieste presentate per la parte del Comune di Monte San Pietro oltre Tenna, ossia affinché il Comune e gli uomini di Fermo si degnassero di detto Castello dalle varie tribolazioni per le quali sopportarono a causa della guerra di ridurre il Castello predetto a 40 fumanti ricchi ecc. come detto in quell’atto sotto l’anno del Signore 1355 – rogato da Nuccio di Flasco.
2084 – Diritti di Monte San Pietro oltre Tenna – Atto di ricevimento del Comune degli uomini di Monte San Pietro nell’amicizia e il generale perdono, fatto tramite il Rev.mo Sig. Giovanni, Vescovo Recanatese e Maceratese, Governatore della Provincia delle Marche e tramite i magnifici Sigg. Priori della città di Fermo Giacobbe Pietro di Damiano, Sindaco di detto Comune in quanto furono denunciati i ribelli e i traditori della Santa romana Chiesa e del Comune della città di Fermo a causa dell’accoglimento fatto di Giacobbe di Vanni e Piergiovanni suo figlio dichiarati ribelli ecc. e a causa di altre cose commesse contro lo Stato della Santa Romana Chiesa come detto in quell’atto sotto l’anno del Signore 1433 – rogato da Giovanni di Biagio da Fermo.
2085 – Monte San Pietro ecc. – Preghiere e richieste presentate tramite il Comune e gli uomini del Castello di Monte San Pietro, al Sig. Governatore della Provincia delle Marche ossia affinché detto Castello sia e debba essere immediatamente soggetto alla Santa Romana Chiesa, sia libero ed esente insieme con tutti gli uomini da ogni obbligazione o soggezione per qualsiasi causa alla città di Fermo, così affinché detto Castello e gli oratori siano del tutto separati da detta città e che in nessun tempo possano essere messi o collocati sotto detta città o ad altro signore ecc. insieme con altre richieste che sotto condizione (come è possibile vedere in quelle) furono messe avanti sotto l’anno del Signore 1444 – rogato da Benedetto da Turre.
2086 – Monte San Pietro ecc. – Atto di un deposito fatto tramite Giovanni De Cavedanis e Palmerio del Sig. Falcone, Sindaci del Comune di Fermo nelle mani di Mainetto di Rainaldo e di Framberto di Piuvanello, mercanti di Firenze del signor Papa, su mandato del Sig. Angelo De Vezzosis, Camerario del Signor Papa, della somma di 14.000 libbre ravennatensi a causa delle ingiurie, degli eccessi e delle offese fatte, tramite il Comune della città di Fermo, al Rettore della Provincia delle Marche e agli uomini del Monte San Pietro nell’anno del Signore 1278 – rogato da Paolo da Rieti, notaio della camera Apostolica.
2087 – Diritti del Castello di Monte San Pietro oltre Tenna – Lettera Guglielmo Cardinale, in Italia Vicario Generale per conto la Santa Romana Chiesa, diretta al Rev.mo Sig. Pietro, Vescovo Conchense, Rettore della Provincia delle Marche, che ordina riguardo alla causa ad esso affidata della Commissione Apostolica tra la città di Fermo e il Castello di Monte San Pietro che disponga per la restituzione dello stesso Castello ecc. Sotto la data del giorno quarto alle None di Giugno <2 Giugno>, nell’anno quinto del Pontificato di Gregorio XI.
2088 – Monte San Pietro oltre Tenna – Mandato di Monte San Pietro nella persona di Pasquale di Matteo di Rainaldo di Carbone per giurare fedeltà alla città di Fermo e per riconoscerla come padrona con capitoli messi in risalto in quel mandato, e con la conferma dei patti e delle convenzioni con detto Castello, tramite il Comune della città predetta, approvato come è evidente per mano del Sig. Domenico di Stefano di Giovanni di Gualterio da Fermo, Cancelliere della città nell’anno del Signore 1380 – per mano di Oddo di Gerardo di Bondino da Monte San Pietro.
2089 – Monte San Pietro – Atto di un mandato di procura della città di Fermo nella persona del Sig. Matteo del Prebendato della chiesa di San Matteo da Fermo, per accogliere gli uomini del Castello di Monte San Pietro sotto la giurisdizione della città con parecchie promesse e Francesco del signor Rinaldo loro Sindaco nell’anno del Signore 1293 – per mano di ser Fratuccio del maestro Pietro. Trascritto per mano di Giacobbe di ser Giorgio, e di altri.
2090 – Monte San Pietro ecc. – Copia di un privilegio di Gerardo, Vescovo Fermano, concesso al Podestà e al Comune fermano, relativo alla giurisdizione e al dominio nelle cose temporali del Castello di Monte San Pietro. Sotto la data, Fermo, nell’anno del Signore 1250 – pubblicato per mano di ser Antonio di Corrado da Appignano nell’anno del Signore 1368 al tempo di Urbano Papa V.
2091 – Diritti del Castello di Monte San Pietro oltre Tenna – Mandato della città di Fermo nella persona del maestro Sante De Flocchis per presentarsi in giudizio nella causa di Monte San Pietro degli Agli, che ha sia con il Fisco della Camera Apostolica, sia che spera di avere con qualunque Commissario o giudice Delegato ecc. sotto l’anno del Signore 1464 – rogato da Procuccio De Riccis da Fermo.
2092 – Monte San Pietro ecc. – Atti in numero tre dei quali il primo è una licenza fatta tramite il Frate Pace da Callio, Ministro Provinciale dei Frati Minori della Provincia delle Marche, su richiesta di Francesco Tomassini e di Nicoluccio di Giovanni di Calvino, Sindaci per il Comune di Fermo e il Comune di San Pietro, concessa al Frate Gentilisco da Fermo, di detto Ordine, per esercitare il Sindacato per conto dei Canonici e del Capitolo della Sacrosanta Chiesa Lateranense ecc. come in quell’atto, sotto l’anno del Signore 1311 ecc. Il secondo poi di una procura fatto tramite il Frate Gentilisco nella persona del Sig. Percivalle di Giovanni di Ugolino da Fermo per immettere il signor Nicoletto di Giovanni di Calvitto, Sindaco di Fermo o a nome di altri nell’effettivo possesso di esso o per meglio dire come di diritto del Castello di Monte San Pietro, come detto in quell’atto ecc. sotto lo stesso giorno, mese e anno. Il terzo in verità di immissione nel possesso dei sopraddetti fatto tramite il predetto Percivalle a Nicoletto di Giovanni di Calvitto, a nome di cui sopra ecc. sotto lo stesso anno, mese nel giorno in realtà 12 Gennaio – atti rogati tutti e tre dal Sig. Monte di Giacobbe da Fermo notaio.
2093 – Monte San Pietro degli Agli – Supplica fatta da parte della città di Fermo al Rev.mo Sig. Uditore della Camera nella quale oltre le altre cose allo stesso espone particolareggiatamente che a richiesta del Comune di Monte San Pietro per mezzo di altre lettere, allo stesso Comune non faccia concessioni a svantaggio del Comune di Fermo, sopra l’appello proposto tramite il Sindaco del Comune di Fermo a causa della ristrettezza dei termini assegnati tramite il Commissario per produrre prove dei diritti che il Comune di Fermo aveva in detto Castello, insieme con la pronuncia di quel Rev.mo naturalmente perché la questione sia decisa presso la Curia ove è sospesa.
2094 – Diritti del Castello di Monte San Pietro oltre Tenna – Copia una licenza data per erigere e costruire la Chiesa, ossia l’Oratorio di San Pietro del Castello di Monte San Pietro degli Agli in un luogo più idoneo, tramite il Rev.mo Sig. Alberico, Vescovo Fermano, al Sig. Berardo del maestro Giovanni, Cappellano di detta Chiesa di San Pietro. Sotto l’anno del Signore 1307. ecc.
2095 – Monte San Pietro – Atto di un mandato di procura fatta tramite la Comunità e gli uomini di Monte San Pietro nella persona di Tomassuccio di Deutaleve, loro Sindaco, per presentare l’elezione dell’ufficio della podesteria di detto Castello ed anche degli uffici del Notariato e del Vicariato per quelle persone che il Sindaco di detto Castello stimò da eleggersi a ciò, e per segnalare ai Priori di Fermo dette persone, e perché Priori di Fermo facciano mettere i nomi di detti prescelti in un sacchetto, così che i nomi di essi siano scoperti nel sacchetto e siano considerati come sorteggiati sotto l’anno del Signore 1359 – rogato da Oddo di Gerardo notaio, ecc.
2096 – Monte San Pietro – Tre atti dei quali il primo di un mandato di procura fatto tramite il Sig. Tentolino di Taunerio, Podestà di Fermo, a nome del Comune e del Consiglio della città di Fermo nella persona del Sigg. Giustiniano di Tisilgardo, a nome di detto Comune, per accogliere tutti gli uomini di Monte San Pietro come i cittadini della città di Fermo ecc. Sotto l’anno del Signore 1257. Il secondo in realtà relativo un mandato di procura del Comune di Monte San Pietro, nella persona di Grazia di Bruno per ricevere la promessa scritta da parte del Sindaco del Comune di Fermo, con l’obbligo di tutti i beni e la pena di 1000 marchi di argento, relativa all’adempimento dei patti e delle convenzioni contenute in quel mandato. Il terzo poi di una promessa fatta tramite Grazia di Bruno, a nome di quanto sopra, che tutti e singoli gli uomini di Monte San Pietro saranno per sempre cittadini fermani e faranno e presteranno tutte le cose che vengono fatte dai cittadini della città di Fermo, ad eccezione che non vogliono essere obbligati a pagare la tassa dei Fumanti al Podestà di Fermo, mentre vogliono pagarla al Podestà del predetto Castello ecc. sotto l’anno, mese e giorno – rogati tutti da Gentile di Bonafidantia notaio.
2097 – Diritti del Castello di Monte San Pietro oltre Tenna – Copia di una proposta, insieme con uno scambio di consigli sopra di essa, fatto e trovata nel libro delle deliberazioni del Castello di Monte San Pietro sotto il rogito di Giovanni, notaio al tempo del signor Cisco del signor Falco da Fermo, Podestà di detto Castello, fatta tramite Mascarello, guardiano dei frati Minori del luogo di Monte San Pietro, cioè che ogniqualvolta vengono trovati molti testamenti ed altri registri fatti al tempo della grande mortalità manchevoli nella indicazione delle solite cose, tanto del luogo quando dei testimoni, e a causa della non apposizione dei nomi dei notai alla fine dei registi, piaccia stabilire e deliberare in detto Parlamento fino a che punto detti testamenti e registri che possano e debbano sollecitare alla dovuta esecuzione e siano validi come se in essi fossero state trovate le solite cose – sotto l’anno del Signore 1356.
2098 – Monte San Pietro oltre Tenna – Tre atti dei quali il primo è di un mandato di una procura fatta tramite il Comune di Fermo nella persona di Domenico di Luca da Fermo per presentarsi dinanzi al Sig. Blasio Ferrando da Belvisso , Rettore della Marca Anconetana e per ricevere, a nome del Comune di Fermo, dinanzi ad esso, dal Sindaco del Comune del Castello di Monte San Pietro, la promessa solenne e fra le altre cose che obbediranno e faranno alla città di Fermo tutti i servizi reali e personali ecc.e come in quell’atto è più ampiamente detto sotto l’anno del Signore 1358. Il secondo invece relativo al conferimento di un atto di delega fatto tramite il sopraddetto Rettore della Marca Anconetana nella persona di Vagnozzo di Berardino da Fermo perché gli uomini di detto Castello possano, a seguito dell’autorizzazione di detto Vagnozzo, per questa soltanto Vice designato a riunire il Consiglio e a fare altre cose come in quell’atto. Terzo atto di un mandato di procura fatto tramite gli uomini di Monte San Pietro, nella persona di Federico di Simonetto, a nome degli stessi, per comparire dinanzi al sopraddetto Rettore e per obbedire agli ordini dello stesso e per promettere ed obbligarsi di prestare al Sindaco della città di Fermo ogni ossequio come detto in quell’atto sotto l’anno, mesi ecc. come sopra rogato da Domenico di Andrea di Giulio da Spoleto.
2099 – Diritti del Castello di Monte San Pietro oltre Tenna – diverse quietanze fatte tramite i banchieri della città di Fermo agli uomini di Monte San Pietro paganti quanto stabilito da essi dovuto per i singoli anni ecc. come detto in quelle quietanze.
2100 – Monte San Pietro – Atti diversi dei quali uno di costituzione di una procura fatta tramite il Comune del Castello di Monte San Pietro nella persona di Stabile di Alegranzia di detto Castello, a nome di detto Comune, per giurare ed osservare gli ordini del Sig. Giacobbe di Teofilo, Podestà di Fermo e per altre cose ecc. come detto in quell’atto sotto l’anno del Sig. 1272- rogato da Giacobbe di Riccio. Altro atto di una promessa fatta tramite lo stesso Sig. Stabile, al Sig. Giacobbe sopraddetto di osservare gli ordini suoi e del Comune di Fermo e di fare altre cose ecc. come detto in quell’atto, sotto l’anno del Signore 1271 – rogato da Cristiano notaio. Altro atto di ratifica dei patti fatti tra detto Comune di Fermo e il Comune di Monte San Pietro e i loro sindaci tanto al tempo del Sig. Bertolino quanto del Sig. Lorenzo Tiepolo, Podestà di Fermo, del tenore come in quegli atti. Sotto l’anno del Signore 1269 – rogato da Giacobbe notaio.
2101 – Monte San Pietro – Lettera in forma di Breve di Leone Papa X al Rev.mo Sig. Vescovo Giustinopolitano, Commissario, ed ai Priori e al Comune di Fermo, con la quale agli stessi fa sapere ed ordina che, sotto la pena del suo sdegno, facciano catturare e imprigionare alcuni uomini del Comitato sia agricoltori sia abitanti della città o del suo Comitato, e punire i carcerati con pene proporzionate per gli omicidi, le ruberie ed altri delitti commessi nella Terra di San Pietro degli Agli come più ampiamente è detto in quella lettera – Data, Roma, anno del Signore 1514.
2102 – Diritti del Castello di Monte San Pietro oltre Tenna – Breve di Alessandro Papa VI con il quale minacciosamente ordina ai Priori e al Comune di Fermo affinché si ritirino dall’assedio della Terra di Monte San Pietro degli Agli, da loro di nuovo fatto dopo l’armistizio, vista la situazione attuale, sotto la pena di infedeltà, di ribellione, di privazioni tutti i privilegi e della applicazione di 50.000 ducati della Camera della Camera Apostolica, parimenti anche della scomunica e di un interdetto, fatte le sentenz ecc. e oltre a ciò che facciano venire a lui, senza indugio, Oratori per comporre le controversie ecc. Sotto l’anno del Signore 1498 – nell’anno sesto del Pontificato.
2103 – Monte San Pietro ecc. – Breve di Sisto Papa IV, diretto al Luogotenente della Provincia delle Marche, con il quale gli fa sapere che a lui per la parte di Marino di Puzio ed Evangelista di Pietro di Antonio è stato riferito che allorché da alcuni malevoli veniva dichiarato che essi fossero complici della morte del Sig. Domenico del Castello di Monte San Pietro, in forza dei Brevi spediti ai Fermani perché catturassero gli stessi Marino ed Evangelista e li conducessero alla Curia Generale e che fossero stati spogliati dei loro beni, per un motivo non conosciuto tramite un processo, per la qual cosa ordina a lui che si informi delle cose dette precedentemente e se troverà quelli innocenti li conservi nei loro diritti e beni e non permetta che siano infastiditi da alcuno. Fatto a Roma sotto l’anno del Signore 1474.
2104 – Monte San Pietro ecc. – Breve di Sisto Papa IV con il quale dà l’incarico ai Priori Fermani affinché gli assassini del fu Domenico di Berardo, presbitero del Castello di Monte San Pietro degli Agli, che venne a sapere che essi vennero a soggiornare nella città di Fermo e nel suo Distretto, sotto lo sdegno e la pena di 1000 ducati d’oro della Camera, li catturino e facciano catturare con successo, e consegnino i catturati al Luogotenente della Provincia delle Marche per essere sorvegliati strettamente ecc. sotto l’anno del Signore 1474.
2105 – Diritti del Castello di Monte San Pietro oltre Tenna – Breve di Sisto Papa IV che ammonisce nuovamente i Priori del Comune di Fermo affinché, secondo il contenuto e il tenore della predetta lettera, catturino gli assassini del Sig. Domenico da Monte San Pietro, i quali, venne a sapere, che si aggirano impunemente per il territorio di Fermo ecc. Sotto l’anno del Signore 1475.
2106 – Monte San Pietro ecc. Lettera aperta del sindacato (verifica) della garanzia tramite il nobile signore Gaspare di ser Vanne, cittadino fermano, al termine del suo ufficio della Podesteria di Monte San Pietro oltre Tenna ecc.
2107 – Monte San Pietro – Risposte in una causa relativa alle richieste dei Fermani sopra questioni del Castello di Monte San Pietro degli Agli.
2108 – Monte San Pietro oltre Tenna – Processo e sentenza fatta tramite il magnifico signore Francesco Antonio Lombardo da Trevi governatore della città di Fermo del suo Stato a favore del Comune di Fermo contro Michele Fabio e Terenzio del Castello di Monte San Pietro degli Agli che essi incapparono nelle beni convenzionali, naturalmente della confisca di tutti i beni in forza dell’atto di obbligazione fatto di non allontanarsi vedi assentarsi dalla città Fermana sia del suo Stato senza il permesso dei magnifici signori priori della città di Fermo, a cui trasferirono per l’allontanamento e nell’avvicinamento agli ascolani come nemici ecc. come in quella sentenza sotto l’anno del signore 1536 – rogato da Andrea Angelo Mario da Trevi notaio. Vedi numm. 27-29-30-51-59-89-357-641-654-718-852.
2109 – Diritti di Monte Secco – Stima del terreno e delle case devastate di Monte ecco, fatta tramite gli uomini in essa nominati sotto l’anno del Signore 1242 – rogato da Andrea di Filippo notaio.
2110 – Diritti di Monte Secco – Atto di assegnazione di due modioli di terra posti nel territorio di Monte Secco, assegnati tramite Rainaldo e soci ai figli di Giovanni di Baroncello per il motivo come in quell’atto fatto sotto l’anno del Signore 1243- rogato da Andrea di Filippo.
2111 – Diritti di Monte Secco – Atto di assegnazione di tre modioli e nove stari di terra, siti in territorio di Monte Secco, fatto tramite il Sig. Adenulfo del Sig. Roggerio e soci agli uomini che lasciarono le terre nella Carbonaia del Comune di Fermo ecc. come in quell’atto sotto l’anno del Signore 1243 – rogato da Andrea di Filippo notaio.
2112 – Diritti di Monte Secco – Atti di acquisti dei diritti e del territorio di Monte Secco comperati tramite il Preposto Gentile, Sindaco del Comune di Fermo, a nome di detto Comune da vari e diversi uomini di Monte Secco come più ampiamente risulta da detti atti, dopo proposte e consultazioni di vendere fatte nel Consiglio Generale di Monte Secco, sotto l’anno del Signore 1253 – rogato da Corrado notaio di detto Consiglio. Degli acquisti in realtà gli atti fatti da Stefano di Guglielmo.
2113 – Diritti di Monte Secco – Atti relativi a vendite fatte dagli uomini dalle terre, giurisdizioni dai confini di Monte Secco, a Gentile, Preposto Sindaco del Comune di Fermo, a nome di detto Comune, al prezzo come detto in quegli atti, sotto l’anno del Signore 1254 – rogato da Bernardo del Sig. Benvenuto.
2114- Diritti di Monte Secco – Atti relativi a vendite fatte da diversi uomini dalle Terre, giurisdizioni confini di Monte Secco, al Preposto Sindaco del Comune di Fermo, nome di detto Comune, ai prezzi come detto in quegli atti sotto l’anno del Signore 1254, rogato da Giacobbe di Mindonie.
2115 – Monte Secco – Atti di vendite fatte da diversi uomini dalle terre, giurisdizioni, e confini di Monte Secco al Preposto Sindaco del Comune di Fermo per i prezzi ecc. sotto l’anno del Signore 1254 – rogato da Bernardo del Sig. Benvenuto.
2116- Monte Secco – Atti di vendite fatte da diversi uomini dalle terre, giurisdizioni, e confini di Monte Secco al Preposto Sindaco del Comune di Fermo, per i prezzi come detto in quegli atti. Sotto l’anno del Signore 1254 – rogato da Giacobbe di Rainaldo.
2117 – Diritti di Monte Secco – Atti di vendite fatte da diversi uomini ecc. allo stesso Sig. Gentile per i prezzi ecc. sotto l’anno del Signore 1254- rogato da Giacobbe di Mindonie, Vedi numm. 227-593-669.
2118 – Castello di Montone – Atto copiato di alcuni atti ed i testimoni esaminati a richiesta del magnifico Comune di Fermo sul diritto che il Comune predetto ha sul Castello della Villa di Montone, sotto l’anno del Signore 1357 – rogato da Bertuccio.
2119 – Diritti del Castello di Monteverde – Testamento della nobile ed egregia signora Risabella, moglie del magnifico potente uomo Mercenario da Monteverde,con il quale lascia il Maggior numero di Legati da pagare con i beni esistenti nel Castello di Francavilla,e lascia 300 libbre di monete per la costruzione di una Cappella nella Chiesa dei Frati Minori di Santa Maria in Georgio, per la cui esecuzione lasciò come fidi Commissari la signora Mitarella, sua figlia, e i nobiluomini Lambertuccio del Sig. Tebaldo da Monte Lupone e Morrono di Giovanni da Fermo, e nominò erede universale la signora Mitarella, sua figlia, nell’anno del Signore 1348 – per mano del signor Pietro di Benvenuto da Monte Santa Maria in Georgio.
2120 – Monteverde – Copia del testamento sopra detto per mano di Tommaso di Firmano di Gentile da Fermo, sotto l’anno del Signore 1356.
2121 – Monteverde – Altra copia del sopraddetto testamento, fatta per mano di Bartolomeo di Nerio da Fabriano, sotto l’anno del Signore 1356.
2122 – Monteverde – Atto di fedeltà e di assoggettamento, tramite Uguccio di Adolando del Castello di Malviano, a nome proprio e a nome e nelle veci di Arculano e Gentile, suoi figli, e dei suoi nipoti, a Fildesmido e Rainaldo da Monteverde e ai suoi fratelli e con altri patti e sottomissioni, come più ampiamente detto in quell’atto, sotto l’anno del Signore 1200 – rogato da Maurizio da Brunforte.
2123 – Monteverde – Lettera di raccomandazione di Ludovico IV, Imperatore dei Romani, diretta a Mercenario da Monteverde, con la quale a lui raccomanda il magnifico Sig. conte di Chiarmonte pregando per l’affetto nei suoi riguardi da parte della città di Fermo, che lo faccia fornire della paga spettante. Sotto la data, Parma, 24 Novembre, anno quindicesimo del suo regno ed impero.
2124 – Diritti del Castello di Monteverde – Quattro atti uniti insieme di una copia di una promessa fatta tramite il Sig. Fildesmido da Monteverde al Sig. Rainerio Zeno, Podestà della città di Fermo, a nome e nelle veci di detta città, di osservare i suoi ordini e dei suoi successori e di promettere ad esso anche perpetua cittadinanza, sottomettendo se stesso, le sue terre, le possessioni, i castelli di tutti i suoi beni alla giurisdizione e alla cittadinanza della città di Fermo ecc. come più ampiamente detto in quegli atti, sotto l’anno del Signore 1252 – rogato da Albertino De Brusegadis. Vedi numm. 1095 e 1096.
2125 – Monteverde – Atto copiato di acquisto di un pezzo di terra lavorativa e con vigna, sito nel territorio di Monteverde, secondo i confini in esso apposti, fatto tramite la signora Mitarella, figlia del Sig. Mercenario da Monteverde a Baccalario di Massio da Mogliano per il prezzo di 500 fiorini d’oro, sotto l’anno del Signore 1254- rogato da Filippo di Francesco da Fabriano, la copia realtà di Giuliano di Coluccio da Monte San Pietro.
2126 – Monteverde – Inventario di tutti i beni mobili ed immobili spettanti al Sig. Rainalduccio da Monteverde e ad Ugolino , figlio del signor Fildesmido, ecc. sotto l’anno del Signore 1274 – rogato da Cesario notaio.
2127 Monteverde – Altro inventario dei loro beni dello stesso tenore. Sotto lo stesso anno e mese – rogato dallo stesso Cesario notaio.
2128- Monteverde – Copia di un atto di quietanza, di assoluzione, di liberazione dall’obbedienza o soggezione fatto tramite Rainaldouccio di Rainaldo del Sig. Rainaldo, tanto nome suo quanto del padre e di suo fratello, al Francesco di Giovanni e soci e ai loro figli e discendente ecc. sotto l’anno del Signore 1286 – rogato da Giacobbe di Morico ecc.
2129 – Diritti del Castello di Monteverde – Copia di un atto di fidanzamento iniziato e fatto tra la signora Risabella, sorella del nobili Giovannino e Andrea di Rivellono da una parte e il nobiluomo Sig. Mercenario del Sig. Fildesmido da Monteverde, insieme con la quietanza di ricevimento della dote di 1700 libbre ravennate e 300 libbre in conto o cose mobili ecc. sotto l’anno del Signore 1314 – rogato da Sperandio da Cingoli. La copia in realtà rogata da Filippo di Francesco da Fabriano.
2130 – Monteverde – Copia di un atto del suddetto fidanzamento o di ricevimento della dote sotto l’anno, i mesi e il giorno di cui sopra, rogato dallo stesso notaio – trascritto per mano di Antonio di Cicco da Fabriano.
2131 – Monteverde – Atto copiato dei suddetti atti di ricevimento della dote sotto l’anno del Signore 1314 – rogato da Sperandio suddetto. La copia in realtà da Filippo di Francesco da Fabriano come sopra .
2132 – Monteverde – Copia di un atto di quietanza fatta dalla signora Vannetta, figlia di Baccalario del Sig. Fildesmido da Monteverde, a Mercenario, suo fratello germano, per la dote o causa della dote e per la separazione da detta donna, fatto tramite il suo padre ecc. sotto l’anno del Sig. 1330 – rogato da recuperio di Giacobbe – la copia in realtà da Benvenuto di Corraduccio.
2133 – Monteverde – Atto di un mandato di procura fatto tramite la Comunità e il Comune della città Fermana, nella persona di Giacobuccio di Firmano, a nome di detta città e di detto Comune, per accogliere quale cittadini perpetui di Fermo, il Sindaco, gli uomini, e le singole persone del Castello di Monteverde e di Francavilla, le quali un tempo furono del nobiluomo Mercenario di Monteverde, come detto in quell’atto, dell’anno del Signore 1340- rogato da Monte di Giacobbe da Fermo.
2134 – Diritti del Castello di Monteverde – Atto di una procura fatta dal Comune e dagli uomini di Monteverde, nella persona di Simone di Filippo di quel luogo, a nome di detta Comunità per presentarsi dinanzi ai Sigg. Priori della città Fermana, e per chiedere la libertà, la franchigia e l’immunità ed anche affinché ricevano la Comunità e gli uomini in cittadini di detta città, e mantengano e governino gli stessi ed i loro successori ecc. sotto l’anno del Signore 1340 – rogato da Francesco di Morico da Belmonte.
2135 – Monteverde – Copia o trascrizione di una condanna fatta tramite il magnifico Sig. Mascio del Sig. Tomasso da Monte dell’Olmo, Podestà della città di Fermo e del suo Stato, contro alcuni del Castello di Monteverde a causa dei dellitti ed eccessi da essi compiuti, come più ampiamente risulta nella detta condanna. Copiato sotto l’anno del Signore 1340 tramite Vannuccio di Giovannino notaio.
2136 – Monteverde – Copia o esemplare di una deliberazione fatta in merito alla richiesta unitamente con un esame tramite Rubeo di Mattiotti sopra la restituzione dei beni un tempo di Mercenario del Sig. Fildesmido da Monteverde e della signora Mitarella, sua figlia, avanti dal Comune di Fermo; esame che fu presentato nel consiglio della città di Fermo per la ripartizione ecc. e fu approvata nell’anno del Signore 1345 – trascritta tramite Angeluccio di Matteo ecc.
2137 – Monteverde – Altra copia della deliberazione fatta nel Consiglio Generale della città Fermana sopra la richiesta suddetta, tramite la signora Mitarella, figlia ecc., come in quella copia, sotto lo stesso anno, mese e giorno, trascritta da Angelo di Matteo e da altri notai ecc.
2138 – Monteverde – Atto di vendita fatta tramite Cicco di Simone, un tempo di Fermo, ora del Castello di Monteverde, a Sasso di Andrea di detto Castello, di un pezzo di terra in detto territorio per libbre 59 di buoni denari di moneta corrente, nell’anno 1344 – per mano di ser Tommaso di Giovanni di Angelo ecc.
2139 – Monteverde – Atto di locazione dei beni della chiesa di Santa Maria di Chienti e di altre chiese, fino alla terza generazione maschile soltanto, fatto tramite Arnaldo, Abate del Monastero Farfense a nome di detto Monastero al Sig. Paolo Ugoto da Sant’Angelo in Pontano, del Comitato di Fermo, Cappellano della Chiesa di Santa Susanna di Monteverde, quale Procuratore della signora Mitarella del Sig. Mercenario da Monteverde, con i patti e le condizioni come detto in quell’atto. Sotto l’anno del Signore 1353 – rogato da Amico di Calisto .
2140 – Monteverde – Copia dell’atto suddetto di locazione di tutti i beni ecc. della Chiesa di Santa Maria del Chienti e della Chiesa di San Pietro di Sorriviano ecc. come detto in quell’atto.
2141 – Monteverde – Atto di un mandato di procura fatta tramite la signora Mitarella del Sig. Mercenario da Monteverde, in qualità di patrona della chiesa di San Vitale, di detto luogo, dopo l’elezione fatta di detta chiesa fatta dal Sig. Antonio De Clavellis da Fabriano, nella persona del Sig. Paolo Ugotto di Sant’Angelo a detta signora Mitarella, patrona, di comparire dinanzi al Sig. Guidone Priore della Chiesa di San Pietro Vecchio di Fermo, al quale di diritto e per vecchie consuetudini spetta la conferma di detta chiesa di San Vitale e dinanzi ad esso, a nome di quanto sopra, di chiedere di confermare la nomina fatta di detto Antonio e di immetterlo nel corporale possesso di detto Beneficio e nel possesso dei suoi beni ecc. sotto l’anno del Signore 1355 – rogato da Francesco di Filippo notaio.
2142 – Diritti del Castello di Monteverde – Atti fatti nella causa di appello del Comune di Fermo che ha con la signora Mitarella di Monteverde e ser Pietro suo Procuratore, tramite Puccio, Sindaco del Comune di Fermo, dinanzi al Sig. Giovanni da Gualdo, Giudice Generale per gli appelli nella Marca Anconetana, insieme con le sue dichiarazioni o risposte ed opposizioni per la parte di detta signora Mitarella, fatte tramite il suo Procuratore, sotto l’anno del Signore 1357 – rogato da Geronimo di Andrea.
2143 – Monteverde – Incarico e rinuncia ad una causa di appello fatta a richiesta della signora Mitarella, figlia del defunto Sig. Mercenario da Monteverde, proponente l’appello contro il Comune di Fermo tramite il magnifico signore Pietro Rainaldo da Perugia, avvocato fiscale, e uditore Generale nelle cause di appello, indicato dalla sede Apostolica al venerabile uomo signore Francesco da Matelica. Sotto la data, Firenze, nel giorno 18 Novembre 1358.
2144 – Monteverde – Copia dell’atto di conferimento dell’incarico della causa di appello sopradetta, a richiesta della predetta signora Mitarella dal tenore come sopra.
2145 – Monteverde – Notifica della sentenza fatta tramite il Sig. Giovanni da Gualdo, Giudice Generale sopra gli appelli nella Marca Anconetana, a favore del Comune di Fermo, notificata a richiesta di Puccio di Tuzio, Sindaco di detto Comune, a Pietro di Giacomuccio, procuratore della signora Mitarella del Sig. Mercenario da Monteverde, sotto l’anno del Signore 1358 – rogato da Andrea da Monte nove.
2146 – Diritti del Castello di Monteverde – Atto di un mandato di procura fatto tramite il Comune e gli uomini del Castello di Monteverde, nella persona di Nicoluccio di Sabione, a nome dei detti uomini e Comune per presentarsi dinanzi ai magnifici Sigg. Priori della città di Fermo e, a nome come sopra, per promettere ad essi la soggezione, la fedeltà e l’obbedienza ed altre cose come più ampiamente risulta in detto atto, sotto l’anno del Signore 1380 – rogato da Massio di Simoneto notaio.
2147 – Monteverde – Atto di pubblicazione e di vendite all’incanto (subastazione o vendita forzata) dei Castelli di Monteverde, Monte Appone, della terza parte di Chiaramonte ed altri beni che furono di Mercenario da Monteverde per commissione della Camera Apostolica per i suoi demeriti confiscati e sottomessi e per ordine del Tesoriere della Reverenda Camera divulgati nella città di Ancona, nei soliti luoghi, tramite Vanne, pubblico banditore di detto Comune, insieme con le offerte fatte sopra detti beni tramite Francesco di Giovanni da Montegiorgio, Sindaco di detto Comune, a nome dello stesso, il quale offrì 7000 ducati aurei. Sotto l’anno del Signore 1366 – rogato da Giovanni di ser Pietro da Imola.
2148 – Monteverde – Atto di un mandato di procura fatto tramite Mitarella, figlia di Mercenario da Monteverde nelle persone di ser Ludovico, ser Romano di Stazio di Filippo da Fabriano del signor Paolo del defunto Uguccio del Castello di Sant’Angelo, a suo nome per comparire dinanzi all’Ill.mo Sig. Urbano V, o dinanzi al Rev.mo Egidio, Vescovo sabinense, Legato della Sede Apostolica, o dinanzi a qualunque Uditore della Santa Romana Chiesa, per ricomperare da essi la giurisdizione o la balìa (autorità o potere assoluto) e tutti i beni che furono di Mercenario, suo padre di Fildesmido suo avo, promettendo il prezzo e pagando e facendo altre cose come più ampiamente è detto in quell’atto. Sotto l’anno del Signore 1367- rogato da Giacobbe di Oliverio notaio.
2149 – Diditti del Castello di Monteverde – Atto di una quietanza fatta tramite il Sig. Giovanni di Ugolino da Firenze, Vicegerente della Tesoreria della Provincia delle Marche, alla signora Mitarella del Sig. Mercenario di libbre 125 pagate allo stesso Tesoriere, a nome di detta Mitarella, tramite Benedetto di Accumulo da Francavilla, a causa di alcune condanne, come più ampiamente è detto in quell’atto. Sotto l’anno del Signore 1368 – rogato da Antonio di Simonetto da San Giusto.
2150 – Monteverde – Opposizione fatta per conto di Baccalario del Sig. Fidesmido da Monteverde e soci, contro l’inchiesta giudiziaria, istruita tramite il signor Puccio, giudice dei Malefici del Comune di Fermo, insieme con la sua sentenza al di sopra, fatta sotto l’anno del Signore 1320.
2151 – Castello di Monteverde – Ricevuta di Sig. Carleno De Madeolbericis da Cremona di fiorini 25 d’oro, fatta al Sig. Florio, quale procuratore del Sig. Mercenario da Monteverde, per una difesa a lui prestata a Roma sotto l’anno del Signore 1339.
2152 – Monteverde – Atto di locazione e di concessione in godimento di tutti i beni, tanto dal territorio di Monteverde quanto di Clarmonte, fatto tramite i Priori di Fermo, a nome di detto Comune, a Rubeo del Castello di Pedaso al prezzo di 60 fiorini di ottimo oro all’anno. Sotto l’anno del Signore 1381 – rogato da Antonio di Vanne di Domenico.
2153 – Monteverde – Ordine dell’Ill.mo e Rev.mo Vescovo Albanese, Vicario Generale delle terre della Santa Romana Chiesa, diretto al Rettore della Provincia delle Marche di concedere di nuovo la signora Mitarella, figlia del defunto Mercenario da Monteverde tutti i beni della dote di Isabella, sua madre, confiscati tramite la Camera, a causa della stravaganze e degli eccessi dello stesso Mercenario ecc. come più ampiamente è detto in quell’ordine ecc. sotto la data presso la Città Vecchia nel giorno secondo alle None di Giugno (4 Giugno) nell’anno settimo del Pontificato di Urbano Papa V.
2154 -Diritti del Castello di Monteverde – Lettera aperta di spiegazione di alcune altre lettere scritte tramite il Sig. Canardo da Sabelliano, Rettore della Marca Anconetana, a Mercenario di Monteverde cioè che il Castello o meglio dire il fortilizio tramite lo stesso Mercenario costruito Monte fiore verrà distrutto per la suadecisione, la quale volontà da esso viene chiarita nelle sopradette lettere cioè se i castelli o fortilizi degli altri Nobili della detta Provincia non verranno abbattuti in nessun modo si deve abbattere detto fortilizio nel predetto Mercenario. Fatta sotto l’anno del signore 1436.
2155 – Monteverde – Atto dell’autorizzazione e dell’incarico dato al Sig. Angelo De Vulpuctis , Nicola di ser Antonio Pietro di Stefano e a Pierresante di Massuccio, cittadini Fermana, tramite i magnifici Priori di Fermo sull’accertamento della differenza del Castello di Monteverde e del suo territorio e gli altri confini dei Castelli del Comitato di detta città esistenti intorno e rispetto alla Terra di Monte Santa Maria in Giorgio, nell’anno del Signore 1451 – per mano di ser Procuzio di Domenico da Fermo cancelliere.
2156 – Monteverde – Copia di una Bolla del Santissimo Signore Nostro Nicola Papa IV relativa alla licenza data ai nobiluomini Rainaldo del defunto del Fildesmido e Ugolino del defuntoFildesmido, padroni dei castelli di Monteverde di Francavilla, e i loro eredi e successori, di poter giudicare in detti Castelli e fra i loro uomini e tra i vassalli di questi castelli tanto le cause criminali quanto quelle civili. Sotto la data, Roma, nell’anno terzo del Pontificato trascritta da Nicola Godente da Urbino sotto l’anno del Signore 1356.
2157 – Monteverde – Lettera del Rev.mo Vescovo Mirapiscense, Vicario Generale delle Marche, diretta al potente uomo Mercenario da Monteverde, relativa al conferimento della Pievania di Monte Fortino, come in quella lettera ecc.
2158 – Diritti del Castello di Monteverde – Atto di un mandato di procura fatta tramite la Comunità, il Comune e gli uomini della città di Osimo nella persona di Falcuccio di Grifolo, a nome dello stesso Comune, per la presentazione della nomina alla Podesteria di quella città del potente uomo Mercenario da Monteverde per sei mesi, con i patti e le convenzioni come più ampiamente è stabilito nel detto mandato di procura, fatto nell’anno del Signore 1329 – rogato da Francesco di Palmerio da Osimo notaio.
2159 – Monteverde – Atto di elezione e di nomina fatta del Sig. Antonio De Clavellis da Fabriano alla rettoria della chiesa di San Vitale di Monteverde, tramite la signora Mitarella figlia ed erede del Sig. Mercenario da Monteverde, come padrona ed avente lo iuspatronato di detta chiesa, il quale Antonio, umilmente, la accolse e la accettò sotto l’anno del Signore 1355 – rogato da Francesco di Filippuccio da Fabriano.
2160 – Monteverde – Lettera di risposta del serenissimo Roberto, per grazia di Dio Re di Gerusalemme e della Sicilia, ad una lettera di Mercenario da Monteverde, diretta allo stesso Mercenario e relativa alla giustificazione di un certo Cecco d’Acquaviva che fu presente nell’occupazione del Castello di Monte Silvano. Sotto la data, Napoli, 13 Dicembre.
2161 – Monteverde – Copia di una lettera del Rev.mo Anglico, Vescovo Albanense, Cardinale della Santa romana Chiesa, legato in Italia, a favore della signora Mitarella del defunto Mercenario da Monteverde relativa alla depredazione di alcuni Castelli e di beni immobili siti nella Diocesi Fermana tramite gli Officiali della Camera Apostolica, ad essa fatta e diretta al Rev.mo Vescovo Osimando Luogotenente della Provincia delle Marche. Sotto la data, Bologna, nel giorno 16 alle Calende di Settembre <17 Agosto> nell’anno ottavo del Pontificato di Urbano Papa V – copiata per mano di Francesco di Tommaso da Monticulo.
2162 – Diritti del Castello di Monteverde – Atto di vendita fatta tramite il Rev.mo Egidio, Vescovo Sabinense, Legato della Sede Apostolica, al maestro Egidio del maestro Giacobbe, a ser Francesco di Giovanni di Salvuccio , a Marcuccio di Giacobbe di Marco e a ser Vanne di Ramondino, Sindaci di tutto il Castello di Monte Santa Maria in Georgio sia del borgo e del cassero di Monteverde sia del girone di detto Castello, che un tempo fu del Sig. Fildesmido e del Sig. Rainaldo e successivamente di Baccalario e Mercenario, figli del detto Fildesmido da Monteverde ed anche della terza parte di tutti i beni e dei diritti del Castello di Clarmonte al prezzo di 5000 Ducati d’oro con autorizzazione di abbattere dal fondo e di distruggere tutto il Castello e il cassero ed altre condizioni ivi apposte ecc. sotto l’anno del Signore 1366 – per mano di ser Fernando di Gomezio da Pastrona chierico di Toledo.
2163 – Monte Verde – Atto di un mandato di procura della Terra di Santa Maria in Georgio, nella persona di ser Giovanni di Bartolomeo di Scomato, per rimettere ad un arbitrato la lite sopra il territorio del Castello di Monteverde e di altri confinanti con la Comunità di Fermo in qualunque cosa, come si riterrà opportuno compiere ecc. sotto l’anno del Signore 1454 – rogato da Evangelista di Antonio.
2164 – Monteverde – Atto di riconoscimento degli eccessi fatti da Mercenario del Sig. Fidesmido da Monteverde contro il Santissimo Signore Nostro Giovanni Pontefice, insieme con la restituzione fatta dallo stesso Mercenario, tramite il Sig. Pietro, per grazia di Dio Vescovo Mirapiscense, subdelegato da Bertrando, Vescovo di Ostia e di Velletri, Legato della Sede Apostolica per i Privilegi, lo Stato, gli Onori, le Dignità, e dei Beni ecc. come detto in quell’atto dell’anno del Signore 1333 – trascritto per mano di Diotisalvi di Bonaventura da Fabriano.
2165 – Diritti del Castello di Monteverde – Atto di donazione fatta del Castello di Monteverde con tutte le sue giurisdizioni, tramite Belforte del defunto Sig. Antonio di Aceto da Fermo, a suo nome e come curatore di Giovanni e tutore di Battista, figli del defunto Sig. Francesco, al Sig. Antonio di Aceto, e tramite la signora Caterina, moglie del detto Francesco e madre dei detti Giovanni Battista Cole di Vanne da Santa Maria in Lapide, Sindaco del Comune di Fermo, con l’autorizzazione e il decreto del giudice, che in tal modo intendevano fare la donazione per ottenere aiuto da detto Comune contro il Comune di Santa Maria in Giorgio, perché aveva saccheggiato detto Castello di Monteverde e lo avevano demolito dalle fondamenta e tratteneva il suo territorio ecc. nell’anno del Signore 1446 – per mano di ser Antonio del defunto Francesco da Monte Ottone.
216 – Monteverde – Richiesta di Antonio di Aceto da Fermo insieme all’incarico di una causa sopra il Castello di Monteverde e del suo territorio e distretto che ha con la Camera Apostolica, conferito nella persona del Rev.mo Sig. Ludovico da Carpi, suo Uditore della Camera, come più ampiamente è detto nell’incarico ecc. Sotto l’anno del Signore 1431 – rogato da Ventura di Paoluccio De Mazzis da Città di Castello notaio.
2167 – Monteverde – Concessione e di indulgenze e di comunione di tutti i beni che vengono fatte nell’Ordine dei Frati Minori fatta in vita tramite il frate Giulio, Ministro Generale di detto Ordine, al Sig. Albergitto De Clavellis da Fabriano alla signora Mitarella da Monteverde, sua consorte, sotto l’anno del Signore 1356.
2168- Monteverde – Lettera inibitoria ottenuta a richiesta della Signora Mitarella da Monteverde dal Rev.mo Filippo De Caraffis, uditore, per una sentenza fatta tramite il Sig. Ludovico a favore della signora Vannetta, figlia del defunto Cicco di Bucafaldo da Santa Vittoria ecc.
2169 – Diritti del Castello di Monteverde – Atto di presentazione di un atto di vendita di tutto il Castello di Monteverde e di tutto il cassero e il girone di detto Castello, che un tempo fu del signor Fidesmido e Mercenario da Monteverde e parimenti anche della terza parte di tutti i beni e diritti di Clarmonte, da Egidio, Vescovo Sabinense, Legato della sede Apostolica nell’anno 1375. Il 22 Maggio presentato tramite il Sindaco della terra di Santa Maria in Georgio al Rev.mo Guglielmo, Cardinale di Sant’Angelo e Vicario Generale per conto la Santa Romana Chiesa. Sotto il giorno 10 Giugno 1375 – copiato da Ludovico di ser Nicola di Bernardello da Monticulo.
2170 – Monteverde – Ordine o avviso fatto tramite i Rev.di Padri, ossia il Vicario Generale Provinciale e i Maestri della Sacra Teologia e i Lettori dell’Ordine dei Frati Eremitani di Sant’Agostino alla signora Mitarella, figlia del defunto Mercenario da Monteverde, per il pagamento del Legato ad essi fatto nell’ultimo Testamento tramite la signora Risabella, sua madre, perché mandi a compimento le cose contenute in quel testamento, come più ampiamente è detto in quell’avviso, sotto l’anno del Signore 1356.
2171 – Monteverde – Copia di una interpretazione e degli atti fatti tramite Puccio di Fazio da Camerino, Sindaco del Comune di Fermo sopra l’appello interposto dinanzi al Sig. Albertino da Reggio, Giudice Generale nella Marca Anconetana tramite il Maestro Giovanni da Tolentino, fatta tramite il Sig. Nicola da Prato giudice della città di Fermo nella causa dell’omicidio fatto da Matteo di Giovanni nella persona di Filippa, sua moglie, e sorella di Bertachino di Giovanniccio che fa l’accusa ecc. sotto l’anno del Signore 1357.
2172 – Diritti del Castello di Monteverde – Indagini fatte tramite Bertachino di Giovannuccio da Monteverde contro Matteo di Giovanni di Gualterio a causa dell’omicidio commesso nella persona della sua propria moglie e sorella di detto Bertacchino dinanzi al Sig. Nicola de Sig. Giacobbe da Reggio eccetera come risulta in quelle indagini sotto l’anno del Signore 1356.
2173 – Monteverde – Copia di alcuni atti, insieme con le deposizioni dei testimoni sopra la il possesso di Monteverde e delle sue giurisdizioni tramite il Sig. Mercenario da Monteverde, fatti dinanzi a Nicola Giudice dei Malefici del Comune di Fermo ecc. sotto l’anno del Signore 1356.
2174 – Monteverde – richiesta dell’articolo e di alcuni atti mostrati e prodotti tramite Rainaldo di Tomasso, Sindaco del Comune di Fermo, nella causa con la signora mi da Monteverde sopra la giurisdizione del Castello di Monteverde relativa al rafforzamento dell’accusa di omicidio per Matteo di Giovanni perpetrato contro sua moglie ecc. Sotto l’anno del Signore 1356.
2175 –Monteverde – Atto fatto tramite il maestro Giovanni del maestro Aldovrandino da Tolentino e Pietro di Giacomo da Serra, procuratore della signora Mitarella che fa appello per una certa sentenza di omicidio fatta da Nicola da Prato, giudice di Fermo, sostenendo di essere giudice competente ad accogliere l’accusa di omicidio commesso da Matteo di Giovanni, del Castello di Monteverde, nella persona di Filippo, sua moglie, il quale ha fatto appello dinanzi al Sig. Albertino da Reggio, giudice per gli appelli della Marca Anconetana, il quale sentenziò che l’appello dovesse essere abbandonato a causa del tempo trascorso ecc. Sotto l’anno del Signore 1537.
2176 – Monteverde – Supplica fatta Santissimo tramite la signora Mitarella, figlia di mercenario da Monteverde, per il recupero di tutti i beni di suo padre, confiscati dalla Camera e venduti al Comune della Terra di Santa Maria in Georgio – Vedi i numm. 355-630-674-872.
2177 – Diritti del Castello di Monte Rodaldo – Atto di sottomissione del Castello di Monte Rodaldo alla giurisdizione di Fermo, fatto tramite Monaldo di Monte Rodaldo, Ruggeri o di gentile e soci, al Sig. Fidesmido, Podestà della città di Fermo, a nome di detta città eccetera come detto in quell’atto nell’anno del signore 1215 – rogato da Cambio, notaio del Comune di Fermo.
2178 – Diritti di Monte dell’Olmo – Copia di un Breve di Paolo Papa III, di conferma delle fiere, da farsi in occasione della festa dell’Assunzione del Signore, dagli uomini di Monte dell’Olmo in detta Terra, cioè per 15 giorni prima della festa e quattro immediatamente seguenti, con la possibilità di tenere 40 soldati armati per la sicurezza delle fiere nonostante i generali divieti del rapporto dei soldati e che né durante la festa né nei suoi quattro giorni seguenti, si potesse praticare da qualcuno altre fiere, entro cinque miglia distanti da quelle, senza tuttavia danno per il Comune e degli uomini della città di Fermo, i quali, nella stessa festa, entro i confini di detto territorio, nell’abbazia di San Claudio, fino ad ora, erano soliti praticare le fiere ecc. Fatto a Tiburi nel giorno 4 Settembre 1538- nell’anno quarto del Pontificato ecc. – Vedi i numm. 601-993 – Vedi Francavilla.
2179 – Diritti della Terra Penna San Giovanni – Atto di consegna e di concessione del Castello di Penna, fatto tramite Rainaldo di Simone, Guglielmo suo figlio, Baligano di Fallerone, Fallerone suo figlio, alla Comunità e al Comune di Fermo, e per esso a Podestà di detto Comune, salvi tuttavia i diritti e le ragioni che detti uomini hanno sopra gli uomini di detto Castello, dimoranti in quello stesso luogo o altrove. Fatto sotto l’anno del Signore 1228 – rogato da Aldigerio notaio.
2180 – Diritti del Castello di Penna San Giovanni – Atto di un mandato di procura fatto tramite la Comunità, il Comune e gli uomini di Fermo, nella persona di Candolfino del Sig. Egidio, a nome di detto Comune, per accogliere tutti gli uomini del Castello di Monte San Giovanni, e Giovanni di Giacobbe, loro Sindaco, nella cittadinanza e giurisdizione del Comune di Fermo, e per accettare da essi le promesse, gli atti e le sufficienti garanzie e da detto Sindaco di rimanere sotto la giurisdizione del Comune di Fermo e di fare tutte le altre cose sotto le pene stabilite in quell’atto di ricevimento. Sotto l’anno del Signore 1251 – rogato da Aldigerio di Matteo.
2181 – Castello di Penna – Breve di Sisto Papa IV comunicante ai Priori del Comune di Fermo che egli è venuto a conoscenza delle offese e delle uccisioni da essi commesse contro gli uomini della Terra di Penna, per cui li esorta e li ammonisce, sotto pena del suo sdegno e dell’interdetto, che in futuro non osino fare tali cose e sbarrare in alcun modo le vie pubbliche e i passaggi ecc. Nell’anno del Signore 1473 – nell’anno terzo del Pontificato.
2182 – Diritti del Castello di Petriolo – Atto di vendita fatta tramite Rainalduccio di Carbone da Petriolo, al Sig. Nardo di Giovannuccio, al maestro Ranaldo di Giovanni del maestro Gentile e al Maestro Giovanni del Sig. Stella, a Paolo di Montecosaro, a Pietro Scagnitto e al Sig. Paolo del maestro Servideo di uno spazio sbarrato e con casa dello stesso, poste nel girone di Petriolo, e tutta la quota parte che aveva nel Castello di Petriolo ecc. al prezzo di 1516 libbre ravennatensi ed anconetane nell’anno del Signore 1297 – per mano di ser Francesco di Denprano.
2183 – Diritti del Castello di Petriolo – Due atti, uno appunto fatto tramite Nardo di Giovannuccio, il maestro Rainaldo di Giovanni del maestro gentile e soci a Rainalduccio di Carbone da Petriolo di tutto lo spazio ecc. come nel sopraddetto atto al prezzo di 1516 libbre ecc. sotto l’anno del Signore 1297 – rogato da Francesco di Dompnini da Montecosaro. L’altro in verità di quietanza di un condono o donazione fatta tramite Nardo di Giovannuccio ed altri sopraddetti e il maestro Rainerio di Giacobbe di Ertuno, Sindaco di Monte Olmo al detto Rainalduccio di Carbone di tutto quello e tutto ciò che da esso ed al detto Comune si possa chiedere a detto Rainalduccio e a tutti i vassalli dello stesso e nella giurisdizione di detto Rainalduccio nel Castello di Petriolo per i molti favori da essi ricevuti da quello. Fatto nell’anno del Signore 1297- rogato da Francesco Dompnini da Montecosaro.
2184 – Castello di Petriolo – Mandato della Terra di Monte dell’Olmo nella persona del maestro Rainerio di Rotunno per soddisfare, rimettere e donare a Rainalduccio di Carbone di Petriolo tutto ciò e qualunque cosa detto Comune possa chiedere e reclamare da esso, dai suoi vassalli, e soprattutto per la parte dello stesso nel Castello e nel borgo di Petriolo, e ciò per i favori ricevuti da detto Comune da parte di quello. Sotto l’anno del Signore 1297 – rogato da ser Corrado da Offida.
2185 – Castello di Petriolo – Atto di vendita fatta tramite i nobiluomini Sigg. Tommaso e Gentile, figli del defunto Gentile da Mogliano, a loro nome e del Sig. Francesco, loro fratello, al nobiluomo Mindo di Gilberto da Petriolo, per loro conto, e come tutori Bertuccio e Gentiluccio, figli del defunto Carbone, fratello dello stesso, di tutta la terra e il possedimento campestre, con vigne e boschi, con canneti e costruzioni e borgate nel territorio e Distretto di Petriolo per il prezzo di 1500 libbre ravennatensi ed anconetane nell’anno del Signore 1311 – per mano di Riccardo di Plebbanello.
2186 –Diritti del Castello di Petriolo – Fascicolo dei patti iniziati tra i nobili di Petriolo cioè Biseuccio di Pietro di Taddeo, Luzio di Nuccio di Taddeo, Taddiolo di Trasmondo di Taddeo, Vanne Nicola del Sig. Trasmondo, Mondo suo fratello, Beruccio di Carbone e Monaldo del Sig. Pietro da una parte e il Comune di Fermo dall’altra, con l’atto di vendita fatto tramite i detti signori ad Antonio di Iacobuccio, Sindaco della città di Fermo, del puro e misto impero e giurisdizione di detto Castello di Petriolo con tutti i vassalli e diritti per il prezzo di 500 libbre di denaro di monete usuali, con i capitoli firmati in detta vendita e nell’atto di ricevimento, fatto tramite il detto Antonio di detti Nobili, alla cittadinanza della città nell’anno del Signore 1341. Con una copia di detti capitoli e patti e con legalità facente fede a detta città per conto di coloro che succederanno quali eredi di detti Nobili, sotto la sottoscrizione di Francesco di Lauro nell’anno del Signore 1486.
2187 – Petriolo – Atto di convalida fatta tramite Trasmondo di Taddeo da Petriolo di una vendita già fatta da Taddiolo, suo figlio e soci, ad Antonio di Giacobuccio, Sindaco del Comune di Fermo, di tutti i diritti che aveva sui suoi vassalli e nel Castello di Petriolo, al prezzo di 500 libbre. Sotto l’anno del Signore 1341 – rogato da Riccardo di Plebbanello da Petriolo notaio.
2188 – Petriolo – Atto di un mandato di procura dei nobiluomini Francesco e Giovanni del Sig. Pietro da Petriolo, nella persona di Monaldo, suo fratello, per presentarsi dinanzi ai magnifici Sigg. Priori del Comune di Fermo per dare ad essi, donare e concedere i predetti Francesco e Vanne e Nicoluccio di Giovanni di Migliore, loro vassalli, in cittadini e quali cittadini di detta città, e parimenti i loro diritti e giurisdizioni e per avere le esenzioni ecc. dell’anno del Signore 1348 – per mano di ser Cecco di Leopardo di Alberto.
2189 – Diritti del Castello di Petritoli – Breve di Leone Papa X che vieta ai priori al Comune di Fermo, sotto la pena di 1000 ducati d’oro, che non vadano contro gli uomini di Petritoli per la esecuzione di una condanna, per il fatto che avevano assecondato Bartolomeo Brancato a conservare il possesso di alcuni benefici, e che non innovino alcunché contro gli uomini di Fallerone ecc. come detto in quel Breve, sotto l’anno del Signore 1513 – nell’anno primo del Pontificato.
2190 – Petritoli – Supplica e richieste presentate all’Ill.mo Sig. Baldovino da Monte, Governatore di Fermo, dalla Comunità e dal Comune di Fermo per i crimini e i delitti da essi e da Federico De Nobili da Fermo, al tempo della sede vacante di Paolo Papa III, commessi contro il Castello e gli uomini di Petritoli, unitamente alla gentile risposta fatta dallo stesso Ill.mo. Sotto la data, Roma, 11 Giugno 1552.
2191 – Petritoli – Copia del motuproprio del Papa Giulio III per la assoluzione di Federico De Nobili e degli uomini della Comunità di Fermo, a causa dei diversi danni, eccessi e delitti commessi contro il Comune e gli uomini del Castello di Petritoli. Nell’anno del Signore 1552 ecc.
2192 – Petritoli – Breve di un motuproprio del Papa Giulio III di assoluzione di perdono di tutti gli eccessi, crimini ed i delitti fatti dagli uomini tanto della città quanto dello Stato di Fermo e soprattutto da Federico De Nobili contro gli uomini e il Castello di Petritoli, con il quale ordina agli Officiali pro tempore che debbono cancellare tutte le inchieste giudiziarie istruite, in occasione delle cose fatte prima, contro i sopraddetti senza tuttavia pregiudizio per il Comune del Castello, allo stesso modo per l’interesse civile dei danni sofferti, come più ampiamente è detto in quel Breve, fatto sotto l’anno del Signore 1552 – nell’anno terzo del Pontificato.
2193 – Diritti del Castello di Petritoli – Atto di pace iniziata tramite il maestro Domenico di Antonio da Petritoli con il quale promise per sé e i suoi figli da una parte, e Stefano di Matteo di detto Castello per sé e i suoi fratelli carnali dall’altra parte, la quale pace dall’una e dall’altra parte promisero di non violare sotto la pena di 25 ducati d’oro della Camera del Comune di Fermo, da applicarsi a qualsiasi disobbediente. Fatto sotto l’anno del Signore 1526 – rogato da Giovanni di Tommaso.
2194 – Petritoli – Richieste di Bartolomeo di Giacobuccio da Petritoli per la effrazione delle carceri insieme con la risposta dell’Ill.mo Sig. Baldovino da Monte, Governatore di Fermo, sotto l’anno del Signore 1555.
2195 – Petritoli – Lettera e inchiesta giudiziaria fatta ed istruita tramite il Sig. Antonio, Giudice da Monte Falco, contro il Podestà, il Consiglio del Comune di Fermo, insieme con i testimoni e gli atti per ciò fatti perché accolsero Berardo di Paolo, un tempo di Petritoli, ed altri che assassinarono Buonconte di Petritoli ed altri – rogato da Bonaccursio di Berto notaio.
2196 – Petritoli – Atti diversi nella causa del Comune di Fermo con Petritoli relativa ai danni ed i diversi eccessi per i quali Petritoli chiede il risarcimento ai Fermani ecc. sotto l’anno del Signore 1550, ed altre cose ecc.
2197 – Petritoli – Diverse assicurazioni fatte dai conduttori di fondi agricoli dei castelli del Comune di Fermo ossia che Federico De Nobili non sta e non è stato nei loro Castelli e che al presente non sanno dove dimori ecc. sotto l’anno del Signore 1550.
2198 – Diritti del Castello del Poggio di San Lorenzo – Atto copiato di una sentenza fatta tramite il Rev.mo Sig. Antonio, Vescovo Fiesolano, Rettore della Provincia delle Marche, contro la Comunità e gli uomini del Castello di San Ginesio, condannandoli al pagamento di 42.000 libbre ravennatensi ed anconetane per gli omicidi perpetrati dagli stessi uccidendo e infine bruciando 42 uomini della città Fermana nel Poggio di San Lorenzo, di stanza in quel luogo per la difesa di detto Castello, e condannandoli ad altre cose, come scritto in quella sentenza. Sotto l’anno del Signore 1303 – rogato da ser Pietro di Grazio, la copia in realtà da ser Giacobbe di Pietro.
2199 – Diritti del Castello del Poggio di Santa Lucia – Atto di un mandato di procura fatto tramite la Comunità, il Comune e gli uomini della città di Fermo, nella persona di Tomassuccio di Alessandro di detta città, per accogliere, a nome di detto Comune, in cittadini tutti gli uomini e le persone abitanti nelle Ville del Poggio di Santa Lucia e per fare altre cose come è stabilito in quell’atto, sotto l’anno del Signore 1316 – rogato da Oddone del maestro Giovanni.
2200 – Poggio di Santa Lucia – Copia dell’atto di un mandato di procura sopra detto ecc. trascritto per mano di ser Vanne del defunto Bernardo da Fermo.
2201 – Poggio di Santa Lucia – Atto di sottomissione fatto tramite Angelo da Sant’Angelo e gli abitanti del Poggio di Santa Lucia, in quanto Sindaco di quel Comune, a Tomassuccio di Alessandro, Sindaco del Comune di Fermo, sottomettendo detta Comunità e Villa, con tutto il suo Distretto e con tutti i diritti, alla giurisdizione, protezione e difesa della città di Fermo ecc. sotto l’anno del Signore 1316 – rogato da Oddone del maestro Giovanni.
2202- Poggio di Santa Lucia – Copia dell’atto di sottomissione sopra detta ecc. trascritto per mano di Vanne di Bernardino da Fermo.
2203 – Diritti del Poggio di Santa Lucia – Copia di una sentenza fatta tramite il Sig. Gualterio da Monte San Martino, Dottore e Vicario Generale e amichevole compositore, congiuntamente eletto dal Comune e dagli uomini di Fermo e il Comune e gli uomini di Mogliano da una parte e il Comune e gli uomini di Monte dell’Olmo dall’altra, a causa e in occasione del Territorio del Ooggio di Santa Lucia e per certi altri Territori della Diocesi Fermana, come detto in quella sentenza – rogato da ser Francesco di Paoluccio da Roccacontrada, sotto l’anno del Signore 1372.
2204 – Poggio di Santa Lucia – Sentenza o giusta misura di un lodo (sentenza emessa in un arbitrato o soluzione di una controversia proposta da un personaggio autorevole) fatto tramite il signor Angelo da San Gemino sopra i confini della Terra di Monte dell’Olmo; lodo che fu diretto dal signor Nicola De Calvis da Roma, Podestà della città di Ascoli, come più ampiamente è detto in quella sentenza, sotto il rogito di Andrea di Nicola da Monte di Santa Maria in Lapide, nell’anno del Signore 1404.
2205 – Diritti dei castelli di Ponzano e di Torchiaro – Atto di dimostrazione dei confini dei castelli di Ponzano e di Torchiaro, unitamente all’ingiunzione fatta agli uomini del Castello di Ponzano da parte dei Priori di Fermo, sotto la pena di 100 ducati d’oro, da applicarsi dal Comune di Fermo, affinché nessuno avanzi, a pretesto di qualsiasi motivo di richiesta, oltre la strada dal Rivo della Valle di Sante, dalla quale si va verso la Valle di Paoluccio e si giunge alla fossa del lupo ecc.e come detto in quell’atto. Sotto l’anno del Signore 1509 – rogato da Bernardino Patimalo da Gualdo.
2206 – Castello di Ponzano – Breve diretto ai Priori del Comune di Fermo perché mettano a disposizione e consegnino il libero possesso della Pieve di Santa Maria Madre del Signore, detta di Ponzano, e dei suoi diritti e pertinenze, al Rev.do Sig. Nicola di Buonafede o al suo Procuratore, per il motivo come detto in quel Breve. Sotto la data, Roma, nell’anno del Signore 1504.
2207 – Diritti del Castello di Porchia – Atto di un mandato di procura fatto tramite la Comunità del Castello di Porchia, nella persona di Vanne Cole di Giovannuccio di detto luogo, a nome di detto Comune, per sottomettere se stesso e per raccomandare lo stesso Comune e le particolari persone di detto Castello ai Sigg. Priori della città di Fermo, sotto la protezione di detta città ecc. sotto l’anno del Signore 1387 – rogato da Domenico del maestro Antonio da Fermo – Vedi num. 936.
2208 – Castello di Porchia – Copia di un lodo o sentenza fatta tramite gli arbitri fra i forestieri del Castello di Porchia e i fuoriusciti di detto Castello ed altre cose dal tenore e contenuti come in quella copia ecc.
2209 – Castello di Porchia – Atto di una pace fatta tramite Vanne di Cole di Nunzio, Sindaco del Comune di Fermo con il Castello di Porchia, a nome di detto Comune da una parte e Vagnozzo di Bartolomeo di quel luogo, Procuratore di tutti gli uomini fuoriusciti e i dimoranti nel Territorio di detto Castello, mediante Antonio di Giacobbe, Cittadino fermano Podestà di detto luogo e intorno ad essa, rogato da Pace notaio, sotto l’anno del Signore 1387.
2210 – Castello di Porchia – Copia un atto dei patti e capitoli fatti fra il uomini e il Comune del Castello di Porchia, e per essi fra Vanne di ser Nicola da una parte e il Comune e gli uomini della città di Fermo, ossia Pace di Dino da Forlì,Sindaco del Comune di Fermo dall’altra, dal tenore e contenuti come in quegli atti. Sotto l’anno del Signore 1387.
2211 – Castello di Porchia – Copia dei patti richiesti al magnifico Comune di Fermo tramite gli uomini e il Comune del Castello di Porchia perché dallo stesso siano fatti e osservati.
2212 – Castello di Porchia – Altra copia degli stessi patti richiesti dal Comune della città di Fermo affinché abbiano concessione e siano osservati da parte degli uomini del Castello di Porchia.
2213 – Diritti del Castello del Porto di Fermo – Atto di locazione di uno spazio posto nel Porto di San Giorgio, secondo i confini indicati in quell’atto, fatto tramite il Sig. Gerardo, Decano della Cattedrale della Chiesa Fermana, a Ugone di Stulto e ai suoi eredi per 25 anni, così che anche debba pagare per l’affitto cinque soldi annualmente e con altre condizioni ecc. come in quell’atto sotto l’anno del Signore 1231 – rogato da Giacobbe notaio.
2214 – Porto di Fermo – Locazione fatta tramite il signore Tebaldo di Rainaldo del suo spazio e suolo posto presso il Porto di San Giorgio vicino al lido del mare, per 15 anni a Gisone da Mare, con il patto che per il tributo e il noleggio annualmente, nella festa di San Michele, sia obbligato a pagare allo stesso Sig. Tebaldo tre libbre volterrane, con altri patti come in quell’atto di affitto sotto l’anno del Signore 1244 – rogato da Gualterio di Pietro.
2215 – Porto di Fermo – Atto di consegna e di concessione di uno spazio nel Porto di San Giorgio di Fermo, secondo i confini in esso apposti, tramite il Sig. Rainaldo Arcipresbitero e i soci Canonici Frmani al Sig. Este di Rainaldo e ciò in vita con applicazione del tributo per l’affitto da pagarsi annualmente, sotto l’anno del Signore 1245- rogato da Matteo di Michele.
2216 – Porto di Fermo – Atto di affitto o di consegna in enfiteusi di uno spazio o suolo posto nel Porto di San Giorgio, secondo i confini in esso apposti, fatto tramite Gerardo, Sindaco del Capitolo Fermano a Giacobbe di Rainaldo e successori, fino alla terza generazione, il quale per il tributo nel giorno dell’Assunzione della Beata Maria Vergine del mese di Agosto, annualmente promise di pagare cinque soldi volterranei o anconetani. Sotto l’anno del Signore 1253 – rogato da Matteo di Gentile.
2217 – Diritti del Castello del Porto di Fermo – Atto di affitto in enfiteusi di una casa, posta nel Porto di San Giorgio, secondo i suoi confini, fatto tramite il Sig. Angelo Alibardo, Preposto del Capitolo Fermano col consenso dei Canonici di detta Chiesa al Sig. Gerardo canonico della stessa Chiesa per tutta la sua vita, il quale promise di pagare, nella festa di Santa Maria di Agosto per il tributo soldi cinque volterranei. Sotto l’anno del Signore 1258 – rogato da Giacobbe di Matteo.
2218 – Porto di Fermo – Atto di quietanza della pensione per un certo spazioin base al censo, per 10 anni, fatto tramite il Sig. Angelo, Preposto della Chiesa Fermana ecc. a Este del Sig. Rainaldo. Sotto l’anno del Signore 1259 – rogato da Paolo di Matteo.
2219 – Porto di Fermo – Atto di locazione di uno spazio posto nel Porto di San Giorgio, al di qua del Rivo verso la chiesa di Santa Maria a Mare, fatto tramite Angelo del Sig. Rainaldo e soci al Sig. Matteo di Tommaso e al suo fratello, per 13 anni per un tributo da pagarsi annualmente nella festa della Natività del Signore, cioè cinque libbre volterrane. Sotto l’anno del Signore 1260 – rogato da Garengo notaio.
2220 – Porto di Fermo – Atto di locazione di una casa posta nel Porto di San Giorgio, vicino al Castellare, fatto tramite il Sig. Gerardo, canonico fermano, a Giovanni Riccio per un anno, al prezzo di 100 soldi da pagarsi come tributo alle scadenze come detto in quell’atto, sotto l’anno del Signore 1265 – rogato da Giovanni del maestro Ugone.
2221 – Porto di Fermo- Quietanza fatta tramite il Sig. Pietro Gattula da Gaeta a favore del Tesoriere dei magnifici Sigg. Priori di Fermo di 50 ducati d’oro e 19 soldi a causa della riparazione e del consolidamento dei muri e delle porte del Porto di San Giorgio di Fermo, sotto l’anno del Signore 1375.
2222 – Diritti del Castello del Porto di Fermo – Atto di consegna e concessione del Girone del Castello e del Porto di San Giorgio, dal Rivo che scorre fino a detto Porto, a Giacobbe del Sig. Nicola, Sindaco del Comune di Fermo, tramite il signore Noè, Preposto della Chiesa Fermana, col consenso dei canonici, per 50 anni e per altri 50 dopo scaduto il tempo, e ciò per il motivo che detto Sindaco, a nome di detto Comune, circa i proventi dei redditi delle case delle altre cose di detto Porto promise comunque di pagare nella festa di Santa Maria di Agosto 100 libbre volterrane o di monete usuali, con altre cose come detto più ampiamente in quell’atto, sotto l’anno del Signore 1266- rogato da Nicoletto di Benvenuto notaio.
2223 – Porto di Fermo – Copia dell’atto sopra detto di consegna concessione del Girone, del Castellare e del Porto di San Giorgio ecc. trascritto tramite Bartolomeo di Pietro notaio.
2224 – Diritti del Castello di Rapagnano – Atto di un compromesso fatto tramite Paolo di Giacobbe del Castello di Rapagnano, Sindaco e Procuratore del Comune di detto Castello da una parte e Cicco di Rainaldo, Sindaco del Castello di Monte San Pietro oltre Tenna dall’altra parte, a causa dei confini di detti Castelli nelle persone di Cole Salimbene di Stefano di Tomaso e Vanni di Andrea, cittadini Fermani insieme con la loro dichiarazione, ossia che tra il Castello di Rapagnano e il Castello di San Pietro ci sono monti o valli, per cui si debba dividere per confine che tre siano di Rapagnano e tre del Castello di Monte San Pietro ecc. come in quell’atto. sotto l’anno del Signore 1361- rogato da Giovanni di Nicola Diotallevi da Fermo.
2225 – Diritti della terra di Ripatransone – Attestazioni e dichiarazioni dei testimoni esaminati per la parte del Rev.mo Sig. Filippo, Vescovo Fermano, nella causa che ha contro il Comune e gli uomini di Ripatransone a causa della sua giurisdizione e riscossione dei frutti ecc. nell’anno del Signore 1253.
2226 – Ripatransone – Rifiuto di alcuni pezzi di terre ecclesiastiche, spettanti alle chiese di Ripatransone, fatta tramite diverse persone nominate in quel rifiuto, sotto l’anno del Signore 1047 – al tempo di Errico III, imperatore, figlio di Corrado.
2227 –Ripatransone – Atto di consegna e di concessione del diritto di enfiteusi del Castello che viene chiamato Agello, con i suoi diritti e pertinenze tramite il Rev.mo Sig. Azone, Vescovo Fermano, a Varnerio di Marchione alla sua moglie e al figlio e ai figli e nipoti maschi, con la promessa o il patto che annualmente paghino come tributo un Bisanzio nella festa dell’Assunzione della Beata Maria Vergine ecc. Sotto l’anno del Signore 1112 – rogato da Guidone notaio.
2228 – Ripatransone – Atti di patti e convenzioni fatte tra il Sig. Adenulfo nominato dalla Chiesa Fermana da una parte con il uomini abitanti di Agello, Capite, Monte Rufiano e Monte Antico e coloro che abiteranno in Ripatransone, affinché gli stessi, per ogni anno, nella festa dell’assunzione di Santa Maria, porteranno un Pallio con altri patti e promesse come in quegli atti, fatti sotto l’anno del Signore 1205 – rogato da Valentino notaio.
2229 – Diritti della Terra di Ripatransone – Conferma del possesso in enfiteusi, in altri tempi data tramite il Rev.mo Sig. Adenulfo, Vescovo Fermano, a Giulio di Ripatransone, fatta tramite Alberto Sinibaldo, Cappellano della sede Apostolica, al figlio di detto Giulio, per lui e i suoi eredi fino alla terza generazione maschile soltanto, come più ampiamente è detto in quella conferma, sotto l’anno del Signore 1228.
2230 – Ripatransone – Lettera o atto con una lettera del Rev.mo Sig. giudice delle Marche e dei Rev.mi Sig. Giudice delle Marche e il Rev.mo Filippo, Arcivescovo di Fermo, diretta al Consiglio e al Comune di Ripatransone con la quale allo stesso Comune e Consiglio ordina affinché accolgano come giudice il signor Egidio da Spoleto, eletto nel loro Consiglio, e perché detto giudice giuri pubblicamente di conservare tutti i diritti del Vescovo di Fermo ed altre cose come in quelle lettere. Sotto l’anno del signore 1238 – rogato da Rainaldo notaio.
2231 – Ripatransone – Atto di ricevimento o quietanza fatta circa il vino, il frumento, la raccolta dell’annata ecc. tramite il Rev.do Filippo, Vescovo Fermano, al Comune ed al Consiglio di Ripatransone ecc. come in quell’atto, sotto l’anno del Signore 1237.
2232 Ripatransone – Licenza data tramite il Rev.mo Sig. Adenulfo, vescovo fermano, Alla comunità e gli uomini di Ripatransone che possono in tutte le cause sia tra i signori e vassalli che con altri, prestare giuramento di calunnia e procedere e sentenziare contro di essi secondo l’ordinamento giudiziario, rimanendo ciò nonostante salvo ed integro l’atto di composizione iniziato fra le Chiesa di Fermo e gli abitanti di Ripatransone presenti e futuri – di quella licenza rogato da Valentino notaio – sotto l’anno del Signore 1040.
2233 – Diritti della terra di Ripatransone – Atto di un mandato di procura fatto tramite Filippo, Vescovo Fermano, a Benvenuto di Saranto, Ambasciatore nel Castello di Ripatransone perché esiga e faccia e procuri ed eserciti le incombenze, come fece in tutto il suo tempo e ai tempi dei suoi predecessori dei quali esercitò la funzione di ambasciatore ecc. sotto l’anno del Signore 1236 – rogato da Rainaldo notaio.
2234 – Ripatransone – Atto di una assicurazione fatta tramite il Rev.mo Gerardo, Vescovo Fermano, dinanzi al Sig. Giulio, Podestà di Ripatransone e di alcuni altri Ambasciatori cioè che si era disposto a rivolgere l’attenzione ed osservare, per conto della Chiesa Fermana, tutte quelle cose che aveva promesso allo stesso Sig. Podestà secondo i patti e le convenzioni avuti e promessi fra di loro, come più ampiamente è detto in quell’atto ecc. sotto l’anno del Signore 1255 – rogato da Giovanni notaio.
2235 – Ripatransone – Copia di una lettera del Rev.mo signor Gerardo, vescovo di Fermo, diretta a Giacobbe, Rettore di chierici di Ripatransone, affinché ammonisca quelli di Ripatransone affinché corririspondano ad esso riguardo alla giurisdizione ed alle rendite ecc. sotto l’anno del Signore 1262.
2236 – Ripatransone – Atto di una promessa e di un giuramento fatto tramite Ugone, il governo e il Sindaco del Comune di Ripatransone che è in animo degli stessi primi personaggi di giurare, toccate le scritture del sacro Vangelo di Dio, che gli uomini consiglieri il Comune obbediranno agli ordini fondamentali del Rettore della Marca Anconetana e della Chiesa sopra la discordia e la lite che è in corso fra loro da una parte e il Rev.do Gerardo eletto a nome dei Fermani e della Chiesa Fermana in occasione della scomunica pronunciata contro i suoi primi personaggi sotto l’anno del Signore 1252 – rogato da Benamato notaio.
2237 – Diritti di Ripatransone – Atto di dichiarazione fatta da Bernardo, Sindaco del Comune di Ripatransone, che non vuole proseguire nell’appello interposto né dinanzi al Rettore della Provincia delle Marche né dinanzi al Rev.do Vescovo Fermano ecc. Sotto l’anno del Sig. 1252 – rogato da Benamato notaio.
2238 – Ripatransone – Atto di una promessa e di una convenzione fatta da Guglielmo di Rainaldo di Simone da Ripatransone con il Rev.mo Sig. Firmano Vescovo di non utilizzare l’atto da lui fatto tramite il Rev.mo riguardo la giurisdizione le pertinenze di Ripatransone se non in occasione della difesa delle giurisdizione e dei domini con il Sig. Percivalle, Nunzio del re Manfredi, come più ampiamente è detto in quell’atto. sotto l’anno del Signore 1259 – rogato da Ugolino notaio.
2239 – Ripatransone – Atto copiato di un atto di vendita fatto tramite il Sig. Rainerio del Sig. Trasmondo da Trifunzio consenzienti il Sig. Giovannino e Rainaldo suo figlio, che al posto di tutto il Castello di Trifunzio e della metà pro indiviso del Castello di Mozzano con i Poggi e i Castellari e ogni diritto al signore Civano, figlio del signore Bertino, Sindaco della Comunità e del Comune di Ripatransone, a nome di detto Comune ricevente 400 libbre volterrane che i predetti venditori affermarono di aver avuto per intero per il prezzo dal detto Sindaco, a nome di detto Comune e della Comunità di Ripatransone. Sotto l’anno del Signore 1253 – al tempo del Santissimo Signore Nostro Innocenzo Papa IV – rogato da Tebaldo notaio – la copia in verità rogata da Matteo di Domenico da Ripatransone.
2240 – Diritti di Ripatransone – incarico di me fatto tramite il reverendissimo signore Filippo, vescovo fermano agli Abbati e ai Pievani, e ai Rettori delle altre chiese di Monte Fiore, Campofilone, Altidona e di altri luoghi, come detto in quell’incarico, affinché fra le cerimonie delle Messe, suonate le campane nelle loro chiese, come di consueto, pubblicamente denuncino e facciano denunciare come scomunicati tutti coloro che gettarono le mani contro il Rev.do Sig. Rainerio, Pievano della Pieve di San Rustico di Ripatransone o fecero altre cose contro lo stesso ecc. come detto in quell’incarico, sotto l’anno del Signore 1295 – rogato dal Giovannino notaio.
2241 – Ripatransone – Appello proposto tramite Rainaldo di Andrea, Procuratore dei chierici di Ripatransone al Santissimo Signore Nostro a causa dell’ordine e dell’ammonizione fatta ad essi dalla Reve.do Gerardo, Vescovo Fermano nell’anno del Signore 1262 – rogato da Giovanni notaio.
2242 – Ripatransone – Atto di un mandato di procura fatta tramite il signore Simone del maestro Giacobbe da Ripatransone nella persona del maestro Marino di Filippo della stessa Terra, a nome del detto ordinante, di chiedere ed impetrare il beneficio ecclesiastico delle chiese del Beato Gregorio e Margherita di detta Terra, vacanti per la morte del Sig. Gualterio di Baroncello ecc. sotto l’anno del Signore 1290 – rogato da Artese del signor Artemagno.
2243 – Ripatransone – Atto di una riconferma un pezzo di terra dato in enfiteusi tramite Gerardo, Vescovo Fermano, al Sig. Bernerio ricevente a favore di Alberto ascolano e di Giovanni suo fratello da Ripatransone, posto in una località chiamata Cologna, nell’anno del Signore 1255 – per mano di ser Giovanni notaio.
2244 Ripatransone – Atto di consegna ed assegnazione del Pallio di seta tramite Manfredo di Gentile, a nome del Comune del Castello di Ripatransone, nelle mani del Podestà e del Capitano della città di Fermo per la festa dell’Assunzione della Beata Maria Vergine, come sono annualmente obbligati secondo i patti e le convenzioni fatte dall’una e l’altra parte. Sotto l’anno del Signore 1300.
2245 – Ripatransone – Citazione prodotta tramite il Sig. Attone, Economo e Procuratore del Rev.mo Filippo, Vescovo Fermano, nella causa che ha con il Comune di Ripatransone sopra i frutti da essi dovuti allo stesso Rev.mo ecc. come detto in quella citazione.
2246 – Ripatransone – Copie di alcune lettere del Rev.mo Sig. Gerardo, Vescovo Fermano, dirette al Sig. Giacobbe, Rettore ed alla Comunità dei Chierici di Ripatransone sopra il fatto delle esenzioni concesse dal Signore Alessandro Papa IV, di felice ricordo, una con il rifiuto fatto tramite i signori Chierici nel non rispondere alle sue lettere, proponendo appello alla Curia Romana quantunque avessero rinunciato all’appello, per questo pronunzia che gli stessi sono incappati come contumaci nelle censure ecclesiastiche ecc.
2247 – Ripatransone – Sentenza di condanna fatta tramite il Sig. Bernardo, Abate del Monte Maggiore, Rettore della Marca Anconetana contro il Comune e gli uomini di Ripatransone, Rizzardo d’Acquaviva, i suoi complici e il Comune di Ascoli, condannando il detto Rizzardo in 40.000 marchi di argento e gli uomini di Ripatransone in altri 40.000 in quanto i predetti condannati, da nemici, con vessilli e bandiere e con altri andarono contro i castelli di Borumpadario, di Mercato e di San Benedetto e sconfissero i loro uomini che stavano in essi e bruciarono ecc. sotto l’anno del Signore 1280 – rogato da Gerio da Arezzo.
2248 – Diritti di Ripatransone – Atto di un mandato di procura fatto tramite il Comune e gli uomini di Ripatransone nella persona di Cole di Pietro, a nome di detto Comune, per mostrare ed offrire al Sindaco del Capitolo e dei Canonici della Chiesa Cattedrale di Fermo, nella festa dell’Assunzione alla Beata Maria Vergine il Pallio del valore di 10 libbre di corrente moneta ecc. Sotto l’anno del Signore 1376 – rogato da Antonio del maestro Giacobino.
2249 – Ripatransone – Capitoli, patti e convenzione iniziati e fatti tra il Comune di Fermo e di Ripatransone, scritte e pubblicate per mano del Cancelliere del Comune di Ripatransone sotto l’anno del Signore 1393.
2250 – Ripatransone – Breve di Innocenzo Papa VIII, diretto ai Priori e al Comune della città Fermana, con il quale rende ufficialmente noto di essere venuto a conoscenza che essi arrecarono danni e violenze agli uomini e alla Comunità di Ripatransone, per cui li ammonisce che, sotto le pene di 10.000 ducati e di dello sdegno e della ribellione, desistano da quei tumulti e da quei disordini ecc. come detto in quel Breve sotto l’anno del Signore 1484 – nell’anno primo del Pontificato.
2251 – Ripatransone – Atto copiato di un privilegio di conferma di un atto di transizione con capitoli, patti e convenzioni, contenuti nel mezzo del predetto atto di transizione, iniziato e fatto tra la Comunità e il Comune del Castello di Ripatransone, della diocesi Fermana, e tramite il Rev.mo Sig. Vescovo Fermano e confermato tramite il Santissimo Signore Alessandro Papa IV, rogato da Rainaldo di Masico notaio. Trascritto per mano di Vico del maestro Angelo da Monte Santa Maria in Lapide, sotto l’anno del Signore 1380 – al tempo del Santissimo Signore nostro Urbano Papa VI – vedi numm. 362-451-565-871.
2252 – Diritti di Ripe di Cerreto, o Alteta – atti o dichiarazione dei testi esaminati nella causa in corso tra il Comune e gli uomini di altezza e il Comune della Terra di Santa Maria in Giorgio sopra i confini eccetera – Vedi a pag. 33 i numm. 156-937.
2253 – Diritti del Castello di Sant’Andrea – Atto di una promessa fatta tramite il Sig. Giacobbe del Sig. Giustiniano, cittadino fermano e Sindaco di Fermo, a Crescenzio figlio del defunto Sig. Guarnerio, un tempo da Moresco e sotto il nome di tutore di suo nipote, per mantenere e difendere il Castello di Sant’Andrea e i diritti dello stesso ecc. Sotto l’anno del Signore 1251- rogato da Gualterio di Pietro.
2254 – Sant’Andrea – Altro atto di promessa fatta dallo stesso e dello stesso tenore sotto lo stesso anno mese e giorno – rogato dal sopraddetto Gualterio di Pietro.
2255 – Castello di Sant’Andrea – Atto di vendita di tutto il Castello di Sant’Andrea, con i diritti e pertinenze ed anche di tutti i diritti che hanno sugli uomini abitanti in detto Castello, fatto tramite Andrea Aldebrando e Rainaldo di Rainaldo di Guarnerio e gli eredi di Crescenzio da Sant’Andrea a Giacobbe di Francone per sé e i suoi eredi ecc. come detto in quell’atto al prezzo di 475 libbre volterrane ed anconetane. Sotto l’anno del Signore 1297 – rogato da Antonio del maestro Leonardo.
2256 – Castello di Sant’Andrea – Atto di rinunce fatto tramite la signora Altadona, moglie di Rinaldo, Giacobina, moglie di Andrea, Giovanna moglie di Rainalduccio e Allegrizia, moglie di Paolo di Andrea da Sant’Andrea di tutti i diritti e ipoteche, doti che o che hanno nel Castello di Sant’Andrea, fatto al Sig. Giacobbe di Francone in occasione del dell’atto di vendita di detto Castello fatto tramite quegli uomini ecc. insieme con l’atto di accettazione del possesso di detto Castello ecc. Sotto l’anno del signore 1297 – rogato da Antonio del maestro Leonardo.
2257 – Diritti del Castello di Sant’Andrea – Atto di un mandato di procura fatto dalla Comunità, il Comune e a nome della città Fermana, nella persona del signore Gentile da Mogliano, per accogliere nel detto Comune fermano tutti gli uomini abitanti nel castello di Sant’Andrea in perpetui cittadini del Comune di Fermo e per altre cose come in detto mandato di procura, sotto l’anno del Signore 1297 – rogato da Antonio del maestro Leonardo notaio.
2258 Castello di Sant’Andrea – Atto di promessa di accordi iniziati tra il signor Gentile da Mogliano, Sindaco del Comune di Fermo, a nome di detto Comune da una parte, e Jacobo di Angelo del Castello di Sant’Andrea ed altri uomini nominati nei patti dall’altra parte, i quali uomini promisero allo stesso Sig. Gentile, Sindaco per il Comune di Fermo, di restare per sempre ed abitare in detto Castello ed essere sotto la giurisdizione e la difesa del Comune di Fermo, e giurarono di obbedire agli ordini del Podestà e dei Priori di Fermo ecc come in quell’atto, sotto l’anno del Signore 1297 – rogato da Antonio del maestro Leonardo.
2259 – Diritti del Castello di Sant’Angelo – Atto di vendita di alcuni beni nel Comitato Fermano e nel Comitato di Camerino, e nel Castello di Sant’Angelo, insieme con la metà del Castellare di Murro ed altri beni dei signori Bove, Trasmondo, Bonconte, Gerardo e Eufreduccio, figlio del conte Gerardo, fatto tramite il Sig. di Viviano, figlio di Gozone, al prezzo di 40 soldi da essi accettati ecc. sotto l’anno del Signore 1169.
2260 – Castello di Sant’Angelo – Sentenza fatta tramite Pietro, giudice del signore Bertoldo, Legato del Sacro Impero in Italia, delegato, fra Bove, Trasmondo e il conte Bono da Sant’Angelo in Pontano con i figli di Bonifacio circa il possesso del Castello di Gualdo a favore di detti figli di Bonifacio ecc. sotto l’anno del Signore 1185.
2261 – Castello di Sant’Angelo – Sentenza fatta tramite il Sig. Oldefredo, giudice costituito dal Sig. Millone, Vescpvo Beluacense, Rettore della Marca Anconetana, nel Comitato Fermano, Ascolano, nell’Abbazia Farfense a favore del Sig. Fidesmido da Mogliano contro i figli del Sig. Bove e i nipoti, ossia i signori Tommaso, Giovanni, Bove e Rainaldo, sopra la terza parte della giurisdizione e del dominio del Castello di Sant’Angelo, parimenti per quella parte spettante alla signora Mattia, figlia del signor Trasmondo del Conte Gerardo dal Castello di Sant’Angelo o a Todino, figlio del defunto Andrea De Cellis e di detta signora Mattia in forza della cessione a suo favore fatta da detto Todino, assolvendo i predetti figli di Bove e i nipoti da un’altra richiesta per un’altra terza parte spettante alla signora Monaldesca, nella quale si fa la richiesta della terza parte del giuspatronato di San Salvatore, nell’anno del Signore 1232 – per mano di ser Petrizolo di Palmisano.
2262 -Castello di Sant’Angelo – Sentenza fatta tramite il Rev.mo Severino e Giacobbe, Vescovi di Jesi e di Senigallia, e Manente Preposto di San Giovanni da Petriolo, giudici delegati dal Santissimo Signore Gregorio Papa IX, nella causa di appello in corso tra il Sig. Fidesmido da Mogliano da una parte e il figli del Sig. Bove e nipoti dall’altra parte, sopra la sentenza fatta tramite il Sig. Oldefredo sopra le vendite e i trasferimenti di proprietà fatti a favore del Sig. Fidesmido da Todino della defunta Mattia, figlia del signor Trasmondo e dalla signora Catania sopra il trasferimento di proprietà e la vendita del diritto della dote e le ipoteche dei beni che furono di Gentile, di Bove e sopra il trasferimento del metà fatta dalla signora Monaldesca a causa dell’acquisto fatto da Filippo a favore del signor Fidesmido della terza parte del Castello di Sant’Angelo nell’anno del signore 1232, per mano di Mattufellone notaio, insieme con la dimostrazione della autenticità dell’appello per la sentenza fatta tramite il Signore Oldefredo per mano di Petrizolo figlio di Palmisano.
2263 – Diritti del Castello di Sant’Angelo – Patti e convenzioni che da ambo le parti debbono osservare il conte Bono e Gerardo e soci, sopra l’eredità da dividersi fra di loro, come più ampiamente detto in quei patti, fatti sotto l’anno del Signore 1210 – rogato da Rainaldo notaio.
2264 – Castello di Sant’Angelo – Atto copiato di un mandato di procura fatto tramite il Signore Tommaso e il signor Giovanni, figli del defunto signor Bove da Sant’Angelo e Rainaldo suo nipote, nella persona di Bove del signor Palmerio nella causa che hanno con il Sig. Trasmondo del Sig. Bonconte da Sant’Angelo con il Sig. Fidelsmido da Mogliano ecc. sotto l’anno del Signore 1235 – rogato da Giovanni Gilio. La copia in realtà rogata da da Palmerio di Eufreduccio.
2265 – Castello di Sant’Angelo – Citazione o richiesta tramite i Sigg. Tommaso e Giovanni, figli del defunto Bove da Sant’Angelo e Bove e Rainaldo, loro nipoti, contro Fidesmido da Mogliano, dinanzi al Sig. Leonardo, giudice delle Marche per conto del Sig. Cardinale Sinibaldo, sotto l’anno del Signore 1236 – rogato da Salvatico notaio.
2266 – Castello di Sant’Angelo – Atto di una sentenza fatta tramite il Sig. Giovanni Buffam, giudice Generale delle Marche, fra i nobiluomini Bove di Rainaldo e Tommasino di Trasmondo del signor Trasmondo tanto al loro nome quanto a nome dei loro fratelli da una parte e la comunità e il Comune di Sant’Angelo – rogato da Benvenuto di Carpella notaio.
2267 Castello di Sant’Angelo – Articoli o richieste per la parte di Fidesmido da Mogliano concernenti il possesso della terza parte del Girone di Sant’Angelo ecc. come detto in essi.
2268 – Castello di Sant’Angelo – Presentazione di prove di Bove nella causa che ha contro Fidesmido da Mogliano ecc.
2269 – Diritti del Castello di Sant’Angelo – Condizioni fatte da parte del signor Fidesmido nella causa che aveva con Giovanni, Bove, e soci insieme con le loro risposte e contestazione della lite ecc. – rogato da Petrizolo di Palmisano.
2270- Castello di Sant’Angelo – Altra cartuccia ossia porzione del Castello di Sant’Angelo insieme con il Girone, Colle, Carili, gli uomini e altre cose come detto in essa andata in successione per la parte di Trasmondo, inoltre articoli o quesiti che cominciano “tutti questi insieme furono di proprietà del Sig. Trasmondo e i figli di Bove li posseggono”
2271 – Castello di Sant’Angelo – Citazione e opposizione da parte del Sig. Bove e soci di Sant’Angelo fatta nella causa che ha con il signor Fidesmido da Mogliano.
2272 – Castello di Sant’Angelo – Altre opposizioni fatte da parte del Sig. Bove da Sant’Angelo, anche come procuratore del Sig. Giovanni, del signor Tommaso e di Rainaldo contro le sentenze fatte a favore del Sig. Fidesmido da Mogliano.
2273 – Castello di Sant’Angelo – Atto di una promessa fatta tramite il Sindaco del Comune di Fermo ad Andrea Casiate perché stette per 15 giorni presso Sant’Angelo al servizio di detto Comune. Sotto l’anno del Signore 1200
2274 – Castello di Sant’Angelo – Atto fedele dei bandi fatti al suono della tromba, relativi ai beni estenti nel Castello di Sant’Angelo, che erano di Bove ecc. fatti tramite Leonardo, esecutore a richiesta del Sig. Fidesmido figlio del detto Bove.
2275 Castello di Sant’Angelo- Nome di diversi uomini abitanti nel Castello di Sant’Angelo.
2276 – Diritti del Castello di Sant’Angelo – Citazione fatta nella causa dei Sigg. Tommaso e Giovanni, figli del defunto Sig. Bove da Sant’Angelo contro il Sig. Fidesmido da Mogliano.
2277 – Castello di Sant’Angelo – Ingiunzione o citazione fatta tramite Federico, per grazia di Dio Imperatore dei Romani e Roberto di Castiglione ecc. a richiesta di Tomaso e Giovanni e il figli del defunto Palmerio da Sant’Angelo a Fildeo affinché restituisca ad essi il Castello di Mogliano ecc. ed altre cose come detto in quella citazione.
2278 – Castello di Sant’Angelo – Sentenza fatta tramite il Sig. Pietro di Angelo da San Ginesio sopra la lite e la questione in corso tra Benvenuto di Bossone da una parte, attore, e Gilardino di Benintendi, sopra la differenza di 20 libbre ravennatensi di a causa della dote ecc. come detto in quella sentenza, sotto l’anno del Signore 1276 – rogato da Filippo notaio.
2279 – Castello di Sant’Angelo – inventario delle terre e delle cose assegnate al Maestro Giovanni, Procuratore del signor Rainaldo, a favore dello stesso signor Rainaldo, cose che il Comune di Sant’Angelo era obbligato di dare allo stesso . Sotto l’anno del Signore 1269.
2280 – Castello di Sant’Angelo – Trascrizione di una donazione fatta tramite Corrado del defunto Morico di Rainaldo da Sant’Angelo alla signora Tosa, sua madre, di tutte le sue case site nel Castello di San Ginesio nel Castello di Sant’Angelo e di tutte le terre, vigne, boschi, prati, pascoli, corsi d’acqua, saline, site in detti Castelli e ciò per il grandissimo amore verso detta sua madre, nell’anno del Signore 1296 – per mano di Giacobbe di Malagotto, trascritto per mano di Paolo del Sig. Giovanni da Fermo.
2281 – Castello di Sant’Angelo – assoluzione fatta tramite il signore Antonio Bacocco, giudice Generale nella Marca, di Tommaso Cuncta di Passo a Corrado di Monaldesca e ai soci da Sant’Angelo riguardo alla condanna emanata contro di essi nella somma di 1000 libbre ravennatensi che dovevano da essi essere pagate a motivo della contumacia e della assenza nel Bando come è scritto ivi, nell’anno del Signore 1275 – rogato da Bondemando notaio.
2282 – Castello di Sant’Angelo – Atto di parte di un testamento del nobiluomo Ofreduccio del Sig. Angeluccio da Sant’Angelo in cui istituisce erede universale sua figlia donna Antonia, a cui lascia come tutrice donna Altadiana sua madre, nell’anno del Signore 1291. Inoltre copia del mandato a nome di tutrice di Antonio per la detta donna a richiedere nella persona del maestro Giacobbe di 70 libbre dalla quantità del deposito di 700 libbre ravennatensi che furono depositate dal suo procuratore Giacobbe di Ruffino presso il maestro Simone, Giovanni Filippo e Bonacosa, e inoltre per lasciare quietanza al Comune di Fermo, nell’anno del Signore 1295 – scritto di mano di Giacobbe di Magalotti.
2283 – Sant’Angelo – Atto della quietanza fatta tramite il nobiluomo Gentiluccio di Angeluccio da Sant’Angelo a Antonio di Palmerio di Leonardo, Sindaco del Comune di Fermo, riguardo a 44 libbre volterrane ravennatensi per il residuo completamento di 100 libbre anconetane ravennatensi, per la parte del pagamento di libbre 700 come prezzo di tutta la sua giurisdizione del Castello di Sant’Angelo, che vendette al detto Comune di Fermo nell’anno del Signore 1294. Inoltre atto di quietanza fatta dal sopraddetto Sindaco Antonio al maestro Giacobbe Magalotti, procuratore di donna Altadiana, tutrice di Antonia, figlia di lei Antonia riguardo alla libbre 70 del pagamento delle predette 700 libbre, nell’anno del signore 1295.
2284 – Diritti del Castello di Sant’Angelo – Atto di quietanza fatta da Federico di Giacobbe Belle, Sindaco del Comune di Fermo, alla signora Rivabella di Corrado da Monte Santa Maria in Giorgio e moglie del defunto nobiluomo Gentiluccio di Angeluccio dal Castello di Sant’Angelo, quale tutrice dei suoi figli, di libbre 90 buone ecc. volterrane ravennatensi per il prezzo della vendita fatta da detto Gentiluccio al Comune di Fermo, riguardo alla parte a lui spettante del predetto Castello di Sant’Angelo, ossia per la parte di 700 libbre, nell’anno del Signore 1299 – rogato da Martino del maestro Giacobbe notaio.
2285 – Castello di Sant’Angelo – Incarico della città di Fermo nella persona di Giustiniano di Tomaso del Sig. Rainaldo per acquistare a nome di detta città dai nobiluomini Sigg. Nicola di Ruggerio, da Tuccio e da Francesco di Bonconte, Lallo e Giacobbe di Trasmondo da Sant’Angelo in Pontano e da Nero e Ruffo del Sig. Armando, cittadini Fermani, tutte le case, i palazzi, gli spazi, le torri, i gironi, la giurisdizione, il dominio, i vassalli e altre attività che detti nobili avevano nel Castello di Sant’Angelo al prezzo di 2000 libbre, nell’anno del Signore 1316 – per mano di Guglielmo di Servideo notaio.
2286 – Castello di Sant’Angelo – atto di vendita e di trasferimento della proprietà fatto dai nobiluomini Nero e Ruffo del Sig. Armando da Fermo a Giustiniano di Tommaso, Sindaco del Comune di Fermo di ogni diritto e attività che avevano nei confronti del nobile Cavaliere Sig. Nicola di Rogerio da Sant’Angelo nei beni dello stesso Sig. Nicola a causa di 360 libbre ravennatensi dovute ai predetti Nero e Ruffo da detto Nicola e ciò che avevano nelle case, nel girone, nella rocca, ed altri diritti nel Castello di Sant’Angelo, per il prezzo di 360 libbre ravennatensi, nell’anno del Sig.n 1316 – per mano di ser Guglielmo di Servideo notaio.
2287 – Diritti del Castello di Sant’Angelo – Atto di vendita fatta tramite i nobiluomini Sigg. Nicola di Rogerio, cavaliere, per suo conto e quale tutore di Tuccio di Bonconte e il signor Francesco di Bonconte, Lallo e Trasmondo di Giacobbe da Sant’Angelo, a Giustiniano di Tommaso del Sig. Rainaldo, Sindaco del Comune di Fermo, delle case, del palazzi, delle torri, degli spazi, del girone, delle Ripe, dei fossi, dei retro fossi, del Castellare, della signoria e giurisdizione e della balìa che avevano nel Castello predetto di Sant’Angelo col semplicee misto impero e i diritti delle saline, e dei vassalli ivi indicati per il prezzo di 2000 libbre ravennatensi, sotto l’anno del Signore 1316.
2288 – Castello di Sant’Angelo – Trascrizione copiata di alcuni patti e capitoli iniziati e promessi fra il Sig. Giustiniano di Tommaso del Sig. Rainaldo De Trasdegardis, cittadino fermano, Sindaco della città di Fermo e i nobiluomini Sig. Nicola di Rogerio, Tuccio, e Francesco di Bonconte e Lallo e Giacobbe di Trasmondo da Sant’Angelo, un tempo padroni di detto Castello nell’anno del Signore 1316 – trascritto per mano di ser Antonio di Bertacchino sotto l’anno del Signore 1471.
2289 – Castello di Sant’Angelo – Atto di ratifica fatta tramite le nobili donne signora Altafesta, moglie di Tuccio, la signora Annessa, moglie di Francesco di Bonconte, la signora Belluzia, moglie di Giacobbe di Trasmondo, la signora Monaldesca, moglie del nobile cavaliere Nicola di Ruggerio e la signora Bertuccia, moglie di Lallo di Trasmondo, delle vendite fatte tramite i loro mariti di tutti i diritti che avevano nel Castello di Sant’Angelo al Comune di Fermo o al suo Sindaco nell’anno del Signore 1316 – ecc. per mano di ser Guglielmo di Servideo notaio.
2290 – Diritti del Castello di Sant’Angelo – Atto di un possesso trasmesso tramite i nobiluomini Tuccio e Francesco di Bonconte, Lallo e Giacobbe di Trasmondo da Sant’Angelo e Matteo di Giovanni da Murro, quali i procuratori del signor Nicola Rogerio da Sant’Angelo a Giustiniano di Tommaso, Sindaco di Fermo, delle case, diritti, spazi, rocca o girone, diritti, giurisdizione, signoria e vassalli e le saline del Castello di Sant’Angelo nell’anno del Signore 1316 – per mano di Guglielmo di Servideo notaio.
2291 – Castello di Sant’Angelo – Atto copiato di alcune deliberazioni fatte nella Cernita del Comune di Fermo su alcune proposte fatte a favore delle Comunità e dei Castelli di Sant’Angelo, Loro, Mogliano, Falerone, e di Grottammare cioè che il salario di ciascun Podestà dei detti Castelli sia e debba essere di 100 libbre di denari per i sei mesi e non più, e che detto salario sia pagato agli stessi Podestà con i proventi che fanno derivare nel Comune ossia dalla parte spettante al Comune di Fermo e ai Comuni di detti Castelli sotto l’anno del Signore 1356 – rogato da Giacobbe da Falerone. La copia in realtà rogato da Angelo di Francesco.
2292 – Castello di Sant’Angelo – Privilegio di Corrado, capitano del serenissimo Manfredi, re della Sicilia, Vicario Generale nella Marca, di concessione e di donazione fatta del Castello di Sant’Angelo al nobiluomo Rainaldo da Brunforte, Castello che era stato devoluto alla Curia Regale per la ribellione del Sig. Trasmondo, del Sig. Rainaldo, del Sig. Tomasso ed altri signori di detto Castello,con tutti i diritti ecc. sotto la data, presso detto Castello nell’anno del Signore 1263.
2293 – Diritti del Castello di Sant’Angelo – Atto di un compromesso fatto tra Trasmondo da Sant’Angelo da una parte e Rainaldo da Brunforte dall’altra sopra una porzione che Monaldesca, madre del detto Rainaldo, deve ottenere ed avere nel Castello di Sant’Angelo e di Gualdo della loro Curia e Distretto. Parimenti sopra il patrimonio del signor Trasmondo che ha nei Castelli predetti al di là di tutte le liti e questioni avute dall’una e dall’altra parte e in corso fra di loro ecc. nella persona di Rainaldo da Bucchiano con l’autorità e il potere come detto in quell’atto, sotto l’anno del Signore 1253 – rogato da Giacobbe.
2294 – Castello di Sant’Angelo – Atto di una vendita fatta tramite il Sig. Giovanni del Sig. Bove, consenzienti i Sigg. Tommaso, Bove, e Rainaldo del Sig. Palmerio di Giovanni di Pasquale con la sua fattoria e con i servizi dovuti tramite Anno di Giovanni Rossella, per suo conto e per conto dei suoi eredi al prezzo di otto libbre ravennatensi, sotto l’anno del Signore 1250 – rogato da Guglielmo notaio
2295 -Castello di Sant’Angelo – Testimoni esaminati sopra un omicidio fatto da Fidesmido e complici come risulta dalle deposizioni, sotto il rogito di Rainaldo del Sig. Guidone dell’anno del Signore 1244.
2296 – Castello di Sant’Angelo – Atto della vendita di una casa posta nel Castello di Sant’Angelo, fatto tramite Donadeo, figlio di Giovanni di bono, al signore fine sotto l’anno del signore 1238 – rogato da Bonaginta notaio .
2297 – Castello di Sant’Angelo – Atto di mandati di procure fatte tramite i figli del signor Bove da Sant’Angelo nella causa che hanno con il Sig. Fidesmido da Mogliano, sotto diversi rogiti dei notai come più ampiamente detto in essi.
2298 – diritti del Castello di Sant’Angelo – Copia dell’ingiunzione fatta dal Governatore della Provincia delle Marche ai magnifici Priori, al Comune della città di Fermo, ai Comuni dei Castelli di Gualdo e di Sant’Angelo dello stesso Comitato di Fermo e agli uomini della Terra di San Ginesio del Castello di Ripe e del suo Stato, di osservare ogni contenuto nella tregua fatta fra di loro nell’ultimo luogo ecc. sotto le pene indicate in essi sotto l’anno del Signore 1499.
2299 – Castello di Sant’Angelo – Atto di vendita e di cessione della signora Maria, un tempo moglie di Rainaldo, di ogni diritto che ha nella Villa Caccile con i suoi confini e con le chiese, le terre, le vigne, ed altre cose indicate nel detto atto, fatto con i figli del conte Geraldo ossia Bove, Trasmondo, Bonconte, e Gerardo da Sant’Angelo e i loro eredi, sotto l’anno del Signore 1325 – rogato da Giovanni notaio.
2300 – Castello di Sant’Angelo – Atto di obbligazione fatta tramite il Sig. Tommasino di Domenico De Cavedanis ed alcuni altri cittadini Fermani ad Abramo del signor Mosé e soci, ebrei, di restituire entro il mese libbre 1400 bolognesi ravennatensi ed anconetane nell’anno del Signore 1315 – per mano di Francesco di Giovanni di Albertone insieme con l’atto di quietanza di detta obbligazione nell’anno del Signore 1317 per mano di Alessandro di Giovanni di Albertone e ciò per il pagamento dell’acquisto dei diritti del Castello di Sant’Angelo nell’anno 1316, che tuttavia nel predetti atti non è dichiarato.
2301 – Castello di Sant’Angelo – Copia degli atti fatti dinanzi al Vescovo di Iesi e di Senigallia e al Preposto di Petriolo, giudici nominati dal Signor Papa nella causa di appello in corso tra il Sig. Fildesmido da Mogliano da una parte e i figli del defunto Sig. Bove e i nipoti Armaleone e Napoleone ed altri signori di Sant’Angelo sopra la giurisdizione e possesso del Castello di Sant’Angelo per la sentenza fatta tramite il Sig. Oldefredo, giudice nominato dal Vescovo Anconitano Belaucense, Rettore delle Marche, nell’anno del signore 1234.
2302 – Diritti della Terra di Santa Vittoria – Lettera di promessa del Podestà del Comune e degli uomini della Terra di Santa Vittoria fatta alla Comunità e al Comune di Fermo di non accettare gente armata, a piedi o a cavallo, che possa arrecare danno alla città di Fermo e al suo Comitato ed alle Terre protette e gli uomini di esse, né di dare vettovaglie ai nemici della città, del Comitato e delle predette terre ecc. sotto l’anno del Signore 1389.
2303 –Diritti della Terra di Sarnano – Permesso ed autorizzazione di assolvere gli uomini delinquenti di Sarnano dal vincolo della scomunica data tramite il Rev.mo Simone dal titolo di San Martino, Cardinale e Legato della sede Apostolica, al Cappellano della chiesa di San Martino da Villa. Sotto la data, Camerino, nel giorno decimo alle calende di Maggio <22 Aprile>.
2304 – Sarnano – Pace fatta tra gli uomini di Sarnano in occasione dell’omicidio compiuto nella persona di Gentile di Sarnano, sotto l’anno del Signore 1498.
2305 – Sarnano – memoriale o sommario dei diritti del Comune di Sarnano consegnato tramite Antonio di Bartolomeo, Oratore di detto Comune, nelle mani dei Sigg. Priori della città di Fermo – Vedi num. 117.
2306 – Diritti di Sant’Elpidio Morico – Atto copiato di una copia di patti iniziati tra il Comune, la Comunità e gli uomini del Castello di Sant’Elpidio Morico, del comitato di Fermo, con il Comune di Fermo, dal tenore come più ampiamente è scritto in quell’atto principale, fatto sotto l’anno del Signore 1316 – rogato da ser Domenico di Marco. La copia in verità da Andrea di Rinaldo e da Antonio di ser Cisco da Fermo.
2307 – Diritti di Sant’Elpidio a Mare – Permesso della costruzione di nuovo e della riedificazione di un castello, chiamato Castro, appartenente alla Chiesa Fermana di pieno diritto, distrutto tramite la Comunità del Castello di Sant’Elpidio, ribelle alla Chiesa, concesso tramite il Santissimo Signore Innocenzo Papa IV, e diretto al Rev.mo Sig. Pietro, Cardinale e Legato della Sede Apostolica, a richiesta del Rev.mo nobile Firmano, affinché obblighi la predetta Comunità e il Comune di Sant’Elpidio a costruire nuovamente detto Castello sotto le pene delle censure ecclesiastiche. Sotto la data, Milano, nell’anno nono del Pontificato.
2308 – Sant’Elpidio a Mare – Copia di disapprovazione degli atti della sentenza fatta tramite il Sig. Giacobino, Giudice Generale della Curia, nella causa del corso di acque, come si dice di un acquedotto di acque chiuse, del Comune e degli uomini di Sant’Elpidio nella pianura di Rotarella con il Comune di Fermo, nell’anno del Signore 1295 – rogato da Marcellino da Vercelli, la copia in verità da Alessandro di Matteo.
2309 – Sant’Elpidio a Mare – Memoria fatta in una carta bambagina che nel giorno 25 Giugno presso la Loggia, presenti i signori come detto in essa, furono approvati i capitoli e i patti tramite Pace, Sindaco Comune di Fermo e Vanne di Andriolo, altrimenti chiamato Calcagno, Sindaco del Comune di Sant’Elpidio a Mare.
2310 – Sant’Elpidio a Mare – Copia di una lettera del Sig. Blaco di Ferdinando da Belvisso, Rettore della Marca Anconetana per conto dell’Ill.mo e Rev.mo Cardinale Ispano, con la quale ordina a quelli di Sant’Elpidio e che non procedano ulteriormente nella costruzione iniziata ecc. e parimenti prescrive che quelli che importano sale nella città di Fermo non sono obbligati a pagare alcuna tassa, come più ampiamente è detto in quelle lettere copiate tramite freddo Nuccio di Nuccio, notaio maceratese nell’anno del signore 1355.
2311 – Diritti della Terra di Sant’Elpidio a Mare – Atto di un mandato di procura fatto tramite il Comune e gli uomini della Terra di Sant’Elpidio a Mare, nella persona di Vanne di Andriolo, soprattutto per il motivo di collegarsi insieme e di fare una lega e una confederazione, con le clausole ed i capitoli necessari ed opportuni, e se vi fosse la necessità, per fare l’atto delle pene col Comune e il popolo città di Fermo, sotto l’anno del Signore 1387 – rogato da Nuccio di Vagnolo.
2312 – Sant’Elpidio a Mare – Atto di un mandato di procura fatto tramite la Comunità e gli uomini della Terra di Sant’Elpidio, nella persona di Vanne di Andriolo, altrimenti chiamato Calcagno, per i motivi e certamente in modo particolare per fare una alleanza a nome di detto Comune e fare una lega e confederazione con il Comune il popolo città di Fermo e alcune altre cose ecc. sotto l’anno del Signore 1389 – rogato da Matteo di Filippo da Monte di Santa Maria in Lapide.
2313 – Sant’Elpidio a Mare – Atto di una procura fatta tramite gli uomini e il Comune della Terra di Sant’Elpidio a Mare, nella persona di Agostino di Vanni da Monte Granaro per le liti e soprattutto nella causa che detto Comune ha e intende avere con il Comune e gli uomini della città Fermana e in genere con qualsiasi altra persona ecc. sotto l’anno del Signore 1390 – rogato da Matteo di Filippo da Monte Santa Maria in Lapide – Vedi num. 627 e Monturano num. 1746.
2314 – Diritti della Terra di San Ginesio – Incarico della città di Fermo nella persona di Giacobino di Pietro da Fermo per accettare la finale cessazione e il risarcimento al Comune di San Ginesio o al suo Sindaco e alle singole persone di tutti i danni, le ingiurie e le offese arrecate ad essi tramite il Comune di Fermo e i suoi seguaci nell’anno del Signore 1306 – per mano di Bernardo di Giacobbe notaio.
2315 – San Ginesio – Atto di quietanza e di risarcimento fatta tra Puccio del maestro Luca, Sindaco del Comune di San Ginesio e Giacobino di Pietro di Tarano, Sindaco del Comune di Fermo, relativo a tutti gli eccessi, incendi, rapine ed altri crimini compiuti dall’una e dall’altra parte, nell’anno del Signore 1306 – rogato da ser Bonanno di Giacobbe da Fermo.
2316 – San Ginesio- Atto di quietanza e di risarcimento fra Puccio del maestro Luca, Sindaco di San Ginesio e Giacobino di Pietro da Tarano, Sindaco di Fermo ecc. dal tenore come sopra, copiato da Filippo di Nicoletto.
2317 – San Ginesio – Atto di una procura fatta da Cicco di Nusciarello da San Ginesio, nella persona di Vanne di Boccione di quel luogo, per una lite soprattutto nella causa che ha con Angelo di Masso della città di Fermo e in generale per tutte le altre cose ecc. sotto l’anno del Signore 1391 – indizione tredicesima, al tempo del Santissimo Signore Bonifacio Papa IX, nel giorno 27 Novembre – rogato da Luca di Matteo.
2318 – Diritti della Terra di San Ginesio – Atto di una deliberazione fatta nel Consiglio e nel Parlamento del Castello di Ripe San Ginesio tramite Venanzio di Barone, uno di detto Consiglio, di non tornare sotto la giurisdizione della Comunità di San Ginesio perché gli uomini di quella Comunità saccheggiarono il territorio di detto Castello delle Ripe e uccisero uomini, insieme con la conferma fatta da due altri di detto Parlamento, che quella deliberazione fu ottenuta senza la opposizione di alcuno. Sotto l’anno del signore 1513 – rogato da Camillo Ferro di Macerata.
2319 – San Ginesio – Atto di ratifica di una deliberazione fatta da Venanzio di Barone da Ripe di San Ginesio, fatto da Bernardino di Marino e soci, di quel luogo, che non furono presenti nel Parlamento di quel Castello fatto sotto l’anno del Signore 1513 – rogato da Camillo Ferro da Macerata.
2320 – San Ginesio – Breve del Santissimo Signore Nostro Sisto Papa IV, diretto ai Priori al Comune della città di Fermo sopra la discordanza dei confini, in corso tra di essi e la comunità della Terra di San Ginesio, con il quale energicamente si ordina ai Fermani, sotto la pena dell’applicazione di 5000 Ducati della Camera Apostolica, affinché desistano dalla via del fatto e dalle armi e affinché non innovino nulla, ma assolutamente si sottopongano ed obbediscano agli ordini del Luogotenente – Fatto a Roma li 13 Settembre 1482. Vedi i numm. 121-344-349-399-701 ecc. Vedi Apezzana , Loro e Poggio San Lorenzo.
2321 – Diritti del Castello di Smerillo – Atto di ratifica della vendita fatta da Francesco di Alberico del Castello di Smerillo a Ruggerio del Sig.Ufreduccio, cittadino fermano, di case, del palazzo, di spazi, del girone, e dell’orto, dei vassalli ecc. con altri diritti, descritti nell’atto per il prezzo di 1600 libbre volterrane ed anconetane tramite il Sig. Anselmo del Sig. Bonconte, Gilberto, Guglielmo e il fratello del Sig. Tommaso di Bonconte dal Castello di Smerillo, come più ampiamente è scritto nell’atto di ratifica. Sotto l’anno del Signore 1299 – rogato da ser Andrea notaio.
2322 – Smerillo – Atto di una vendita fatta da Francesco del Sig. Alberico dal Castello di Smerillo di case, spazi, casupola, orti, vassalli ed altri diritti che ha nel Castello di Smerillo o nel suo territorio, a Roggerio del signor Ufreduccio della città Fermana per il prezzo di 1600 libbre, sotto l’anno del signore 1299 – rogato da ser Andrea notaio.
2323 – Smerillo – Atto di quietanza fatto da Anselmuccio di Brancaleone del Castello di Smerillo di libbre 700 come importo del prezzo delle case, degli altri diritti da esso venduti alla Comunità e al Comune di Fermo e per essi a Filippo Mancibonee Sallupidio , Sindaci di detto Comune, sotto l’anno del Signore 1299 – rogato da Martino del maestro Giacobbe.
2324 – Smerillo – Atto di quietanza di 400 libbre bolognesi e ravennatensi come importo del prezzo delle case, dei vassalli e delle giurisdizione del castello di Smerillo ecc. fatto da Corrado del Sig. Bove ad Antonio, un tempo da Monte Passillo e ora da Fermo. Sotto l’anno del Signore 1299 – rogato da Martino del maestro Giacobbe notaio.
2325 – Smerillo – Atto di quietanza di 250 libbre ravennatensi quale residuo e integrazione di 2000 libbre per il prezzo delle case, degli spazi ecc. del Castello di Smerillo ecc. fatto da Corrado del Sig. Bove da detto Castello di Smerillo a Gilberto di Pietro da Castelnuovo, Sindaco del Comune di Fermo e per altre cose ecc. sotto l’anno del Sig. 1300 – rogato da Vannuccio di Giovannetto.
2326 – Smerillo – Atto di quietanza di 250 libbre volterrane e 12 soldi ravennatensi e volterranei per il residuo dell’integrazione di 2000 libbre fatto eguale ecc. da Anselmuccio di Brancaleone da Smerillo a Gilberto di Pietro di Castelnuovo, Sindaco del Comune di Fermo, a nome di detto Comune e per conto di altri, dei beni e diritti venduti da esso Anselmuccio a Filippo e Mancibonecome più ampiamente è scritto nel sopraddetto atto, sotto l’anno del Signore 1300- rogato da Venanzio di Giovannetto.
2327 – Smerillo – Atto di un mandato di procura fatto dalla Comunità, Comune e uomini della città di Fermo, nella persona di Gilberto di Pietro da Castelnuovo a detto Comune e a Filippo Mancibonee agli altri nominativi di ricevere da Anselmuccio di Brancaleone il saldo e la quietanza di 250 libbre ravennate per il prezzo delle case e di altri beni del Castello di Smerillo. Sotto l’anno del Signore 1300 – rogato da Venanzio di Giovanetto.
2328 – Smerillo – Atto di quietanza del residuo del prezzo, vale a dire di 2000 libbre, della vendita dei beni stabili esistenti nel Castello di Smerillo fatto da Anselmuccio di Brancaleone da detto Castello a Filippo Mancibonee per esso a Sallupidio di Francesco, Sindaco del Comune di Fermo, sotto l’anno del signore 1299 – rogato da Martino del maestro Giacobbe.
2329 – Diritti del Castello di Smerillo – Atto di vendita di alcuni beni stabili del Castello di Smerillo fatto da Anselmuccio di Brancaleone del Sig Anselmo da detto Castello a Filippo Manciboneda Fermo per il prezzo di 2000 libbre sotto l’anno del Signore 1298 – rogato da ser Simone di Benvignaato notaio.
2330 – Castello di Smerillo – Atto di accettazione di Francesco del signor Alberto da Smerillo, come gli altri indicati nell’atto, fra i cittadini di Fermo e per le immunità e le esenzioni, fatto tramite Marchetto di Filippo di Savino, Sindaco del Comune di Fermo, per far ciò in genere assegnato a nome di detto Comune, per ammettere ed accogliere Francesco suindicato e gli altri nominati sotto la protezione e difesa di detto Comune e a tutti gli onori e dignità, uffici, privilegi ed altre cose come gli altri cittadini Fermani ecc. sotto l’anno del Signore 1299 – rogato da Andrea di Martino. Insieme con un atto di promessa di perpetua cittadinanza per il sopraddetto Francesco, fatto dal suddetto Marchetto di Filippo di Savino ecc. sotto lo stesso anno, mese ecc.
2331 – Castello di Smerillo – Atto di ricevimento quale cittadino, fatto da Domenico di Giovanni, Sindaco del Comune di Fermo e a nome dello stesso a favore di Provenzano, Sindaco di Smerillo e a nome e al posto di detto Castello di concedere allo stesso il privilegio e la libertà dei cittadini Fermani, in quel modo forma e anche con i patti e capitoli che hanno gli uomini di Monte Falcone con la Città ecc. sotto l’anno del Signore 1298 – rogato da Tebaldo notaio.
2332 – Castello di Smerillo – Atto di ricevimento di Anselmuccio di Brancaleone dal Castello di Smerillo in cittadino e a tutte le dignità e onori della città di Fermo ecc. fatto da Leonardo di Martino, Sindaco e a nome del Sindacato del Comune di Fermo. Sotto l’anno del Signore 1298 – rogato da ser Simone notaio.
2333 – Diritti del Castello di Smerillo – Atto di un mandato di procura fatto dal Comune e gli uomini del Castello di Smerillo, nella persona di Provenzano di Rinaldo di quel luogo, a nome di detto Comune, per ricevere il beneficio e le immunità dal Podestà della città di Fermo, a nome della stessa città gli siano concesse le solite e per lo scopo di ammettere gli uomini e i beni dello stesso Castello di Smerillo sotto la giurisdizione di Fermo. Sotto l’anno del Signore 1298 – rogato da Angelino di Morico da Smerillo.
2334 – Smerillo – Atto di un mandato di procura fatto dalla Comunità, Comune e gli uomini della città di Fermo nella persona di Giovanni da Fermo per accogliere come cittadini Fermani gli uomini del Castello di Smerillo e Provenzano di Rainaldo, Sindaco del Comune e degli uomini di detto Castello, e per ricevere da detto Sindaco e dai nominati sopra il giuramento e la promessa di rimanere, dimorare ed abitare per sempre in detto Castello ed essere per sempre cittadini Fermani ecc. sotto l’anno del Signore 1298 – rogato da ser Tebaldo De Tebaldi.
2335 – Castello di Smerillo – Atti di procure fatte da Corrado del Sig. Bove da Smerillo, nella persona di Tomaso di Gualterio di Rinaldo di Paccadosio per introdurre e immettere Antonio di Valente, un tempo da Monte Passillo, nel possesso delle case, del palazzo, torre, spazio, orto e giurisdizioni del Castello di Smerillo, dallo stesso Corrado venduti al Sig. Antonio. Sotto l’anno del Signore 1297 – rogato da ser Andrea notaio.
2336 – Smerillo – Atto di vendita tramite Corrado del Sig. Bove dal Castello di Smerillo di case, palazzo, torre, girone di detto Castello di Smerillo ecc. ad Antonio di Valente, un tempo da Monte Passillo ora da Fermo, per sé e i suoi eredi al prezzo di 2000 libbre ecc. sotto l’anno del Signore 1297 – rogato da Andrea di Martino.
2337 – Diritti del Castello di Smerillo – Atto di un mandato di procura fatto tramite il Comune e gli uomini della città di Fermo, nella persona di Rainaldo di Paccadosio, per accettare a loro nome la vendita della giurisdizione del castello di Smerillo e dei Vassalli di quel Castello e di tutti i beni e i possedimenti che i Vassalli e gli abitanti di quel Castello hanno e posseggono ecc., sotto l’anno del Signore 1297 – rogato da Antonio del maestro Leonardo da Monte Cosaro.
2338 – Smerillo – Atto di accettazione del signore Corrado di Bove da Smerillo come cittadino della città di Fermo con i capitoli e patti, come scritto nel detto atto, fatto dal Sig. Rainaldo di Paccadosio, Sindaco e a nome del Sindacato del Comune di Fermo. Sotto l’anno del Signore 1297- rogato da Andrea di Martino.
2339 – Diritti del Castello di Sismondo – Atto dell’acquisto fatto da Trasmondo di Carbone del Castello di Sismondo, di tutti i diritti e attività che Pietro di Rainaldo e Monaldo di Morico hanno nel Castellare (territorio sottoposto all’autorità di un Castello), nei mulini , boschi e strade di detto Castello, sui quali nel detto atto di acquisto ecc. sotto l’anno del Signore 1231 – rogato da Bonaccursio notaio.
2340 – Sismondo – Copia di una lettera o Bolla di un incarico conferito dal Santissimo Signore Nostro Papa Gregorio XI al Rev. Gerardo abbate, Nunzio per l’Italia Apostolica, circa la richiesta fatta dal cavaliere Rodolfo di Berardo da Camerino allo stesso Santissimo, relativa al Castello di Sismondo, presso il castello di Gualdo, per i motivi come indicati in quella lettera insieme con la raccomandazione fatta a Zaffuto da Ascoli, dottore in legge. Trascritto sotto l’anno 1371 da Giovanni di ser Giacobbe e soci notai.
2341 – Diritti del Castello di Sismondo – Bolla di donazione e di concessione del territorio del Castello di Sismondo, con il mulino ed altri diritti, fatta dal Santissimo Signore nostro Papa Eugenio IV al Sig. Pandolfo De Talamonti da Ascoli, per lui e per i suoi eredi, con il corrispettivo e per l’annuo censo, per i singoli anni, di una libbra di cera alla Rev.da Camera Apostolica. Sotto l’anno del Signore 1445
2342 – Castello di Sismondo – Lettera aperta del Rev.do Sig. Domenico dal titolo di Santa Croce in Gerusalemme, Presbitero e Cardinale, Legato della sede Apostolica, di ratifica e di convalida dei diritti del Castello del territorio di Sismondo, dopo la concessione e la cessione fatta tramite il nobiluomo Sig. Pandolfo De Talamnonti da Ascoli alla Comunità, gli uomini e al Comune di Fermo, sotto l’anno del Signore 1447.
2343 – Diritti del Castello di Sismondo – Privilegio del Signore nostro Nicola Papa V di cessione e di conferma del Castello di Sismondo , fatta da Pandolfo De Talamonti, cittadino ascolano ecc. sotto l’anno del Signore 1447 – nell’anno primo del Pontificato.
2344 – Castello di Sismondo – Atto atto di vendita fatto tramite Pandolfo de Talamonti da Ascoli al Comune e alla Comunità della città di Fermo e per essi a Cole di Vanne, Sindaco di detta città, di tutti i diritti e giurisdizioni che lo stesso Pandolfo avesse o gli appartenesse in detto Castello per il prezzo di 400 ducati sotto l’anno del signore 1447 – rogato da Benedetto di Francesco da Monte Falcone.
2345 – Castello di Sismondo – Breve ottenuto dal Santissimo Signore Nostro Sisto Papa IV da parte del Comune della città Fermana e sopra l’ingiunzione fatta tramite il Rev.do Sig. Legato della Provincia delle Marche a detto Comune nella causa di Giulio Cesare da Varano che aveva con detto Comune sopra il demolito Castello chiamato Gismondo ecc. Sotto l’anno del Signore 1474.
2346 – Diritti del Castello di Sismondo – Supplica della Comunità e degli uomini della città Fermana sopra il processo intentato tramite Giulio Cesare da Varano, proprietario camerinense del possedimento del Castello di Sismondo demolito al tempo di Sisto Papa IV.
2347 – Castello di Sismondo – Breve di Sisto IV porta a conoscenza dei Priori del Comune di Fermo che egli ha incaricato e ordinato tramite un Breve al reverendissimo Angelo, vescovo di Tivoli, Governatore di Fano, affinché accolga i testimoni da produrre nella causa fatta sulla tenuta del Castello di Sismondo, e le loro deposizioni riprodotte iscritti le mandi a lui sotto il suo sigillo ecc. sotto l’anno del Signore 1473 – nell’anno secondo del Pontificato.
2348 – – Diritti del Castello di Sismondo – Breve di Sisto Papa IV che incarica e comanda al Rev.mo Angelo, Vescovo di Tivoli, affinché esamini e accolga i testimoni, per la parte del Fermani, da prodursi nella causa in corso tra di essi e il signor Giulio Cesare da Varano camerunense, sopra la tenuta del Castello di Sigismondo ecc. sotto l’anno del Signore 1475 – nell’anno quarto del Pontificato.
2349 – Castello di Sismondo – Atto di vendita di una parte del Territorio del Castello di Sismondo e del Castellare, posti e confinanti come detto in quell’atto, fatto tramite l’Ill.mo Sig. Giulio Cesare da Varano, camerinense, al Sig. Giacobbe di Bongiovanni, Sindaco della città Fermana e a nome del Sindacato di detta città e ciò per il prezzo di 2000 ducati d’oro e 300 salme di grano, fatto sotto l’anno del Signore 1483 – rogato da Antonio Pascuzio ecc. Vedi Gualdo e Sismondo pag. 12 dal num. 55 fino al num. 88 e num. 129 e 101.
2350 – Diritti del Castello di Torre di Palme – Breve motuproprio del Santissimo Signore Nostro Gregorio Papa XIII sopra la restituzione del Castello di Torre di Palme con l’inserimento del Breve del motuproprio del Santissimo Signore Nostro Pio Papa V per la separazione di detto Castello dal Comune e dalla Comunità della città Fermana ecc. Sotto l’anno del Signore 1573 – nell’anno secondo del Pontificato.
2351 – Torre di Palme – Copia del motuproprio del Santissimo Signore Nostro Pio Papa V di separazione del Castello di Torre di Palme dal dominio e dalla giurisdizione Fermana insieme con il motuproprio del Santissimo Signore Nostro Gregorio Papa XIII di restituzione del Castello di Torre di Palme sotto il dominio della giurisdizione Fermana, fatto in forma di supplica per ottenere il detto motuproprio.
2352 – Torre di Palme – Atto di un mandato di procura fatto tramite la comunità, il Comune e a nome di Torre di Palme, nella persona del signor Rinaldo del signor Alberto, a nome di detto Comune, al signor Jacobo di Tommaso, Sindaco del Comune di Fermo, a nome dello stesso Comune per fare la cessazione e la remissione ecc. di tutte le offese, le ingiurie e i danni se queste cose il Comune e gli uomini di Fermo commisero contro gli uomini di detto Castello sino ad ora, in occasione delle guerre, e per promettere che sempre saranno e rimarranno cittadini Fermani e faranno tutti gli ossequi a favore del Comune di Fermo, dimorando in detto Castello, come fanno gli altri cittadini ed abitanti di detta città ecc. come nel detto atto sotto l’anno del Signore 1249 – al tempo di Papa Innocenzo IV – rogato da Giacobbe notaio.
2353 – Diritti del Castello di Torre San Patrizio – Atto di vendita di tutta la Terra e il possedimento appartenente al Castello di Torre San Patrizio in località Campo Nuovo chiamato in località della chiesa di Santa Maria, fatto tramite il Sig. Baccalario e Mercenario, figli del defunto Fidesmido del Sig. Rainaldo da Monteverde e da Giacobuccio di Giovanni di Battista da Fermo a Suppollino di Giovanni di Gambarella della città Fermana per il prezzo di 1917 libbre e 10 soldi ravennatensi anconetani, sotto l’anno del Signore 1317 – rogato da Giacobbe del defunto Giacobbe notaio.
2354 – Torre San Patrizio – Atto di fideiussione su richieste, volere e ordine del signor Baccalario del defunto Sig. Fidesmido da Monteverde, in caso di evizione (perdita totale o parziale di una cosa per rivendica della stessa da parte di un terzo) di un pezzo di terra, tramite il signor Baccalario ed altri venduto con un prestito tramite Riccardo di Bentivoglio dal Castello Fermano, Berto di Pantolino e Francesco di Anzovino di Gentile, a Suppollino di Giovanni di Gambarella da Fermo sotto l’anno del Signore 1317 – rogato da Giacobbe del defunto Giacobbe.
2355 – Torre San Patrizio – Atto di ratifica e di conferma della vendita della Terra o possesso nelle pertinenze del Castello di Torre San Patrizio in una località che si chiama Campo Nuovo, venduta tramite Baccalario e Mercenario da Monteverde a Suppolino di Giovanni di Gammarella, in modo che attraverso questa ratifica sia confermato l’atto tramite la signora Francesca, moglie del Sig. Rainaldo da Monteverde, la signora Morbida, moglie del Sig. Baccalario, la signora Risabella, moglie del Sig. Mercenario ecc. insieme con l’atto della presa di possesso ecc. sotto l’anno del Signore 1317 – rogato di quelle cose da Giacobbe del defunto Giacobbe notaio.
2356 – Brevi sopra i fatti del Porto di Civitanova – Breve di Paolo Papa II diretto ai Priori di Fermo nel quale fa conoscere ad essi che egli è venuto a conoscenza che essi irruppero a mano armata nella Torre che, presso il lido del mare gli uomini e la comunità della Terra di Civitanova edificarono per difesa dai pirati, per la qual cosa li ammonisce che per tutto quel mese mandino a lui un onesto uomo ben informato di quei diritti, affinché possa, dopo averlo udito bene e meglio compresa l’altra parte, provvedere al meglio per quella cosa mediante giustizia. Fatto a Roma, li 7 Settembre 1468 – nell’anno quarto del Pontificato.
2357 – Civitanova – Breve di Sisto IV, diretto a Bartolomeo dal titolo di San Clemente, presbitero e cardinale Ravennatense, Legato della sede Apostolica nella Provincia delle Marche affinché faccia desistere gli uomini della Terra di Civitanova dalla costruzione della Torre nel lido del mare fino a quando non abbiano ottenuto dall’alto dallo stesso Santissimo la licenza. Fatto a Roma nell’anno del Signore 1473
2358 – Civitanova – breve di Innocenzo Papa ottavo che concede il permesso agli uomini di Civitanova di fare la pace ed un accordo con i germani, senza, tuttavia, pregiudizio per la superiorità della giurisdizione in quella cosa tante alla Santa romana Chiesa ecc. sotto l’anno del Signore 1491.
2359 – Massignano – Parecchie scritture ed atti nella causa del Comune e della Comunità di Massignano e il Comune della città di Fermo sopra l’acquisto e la liberazione dalla giurisdizione della Sede Apostolica ecc. come in quegli atti insieme con la proibizione, di fronte agli atti, fatta agli uomini del Castello di Massignano di costruire sul lido del mare, sotto pena di 1000 Ducati.

LODE A DIO E ALLA VERGINE MADRE Traduzione e digitazione di Vesprini Albino

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