A MONTE GIBERTO il ricovero o valetudinario per i poveretti opera pia di Rosa Capobianchi

A seguito della richiesta scritta da Rosa Capobianchi da Fermo, abitante a Monte Giberto, la quale aveva osservato in questo paese che, a causa della miseria, in parecchie case, più di una persona era morta di pura necessità, provando lei compassione per i poveretti di Gesù Cristo,  esponeva l’intenzione di provvedere per questi una casa da ricovero od ospedale, lasciando i suoi pochi beni per la sua manutenzione, delegando don Silvestro Luciani a sovrintendere alla pia opera; –  l’arcivescovo di Fermo, Alessandro Borgia in data 29 dicembre 1750, approva l’intenzione predetta e si riserva di fare poi la formale erezione del valetudinario, dopo che sarà stata comprata la casa e costituita la dote.

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